Archivio mensile:Dicembre 2015
Game 30; Charlotte Hornets Vs Los Angeles Lakers 108-98
Sottotitolo; Walk on Kobe
Gli Charlotte Hornets dovevano vincere per rimanere agganciati al treno playoffs e tenendo fede alle premesse l’hanno fatto, anche se il fantasma Bryant aleggiava sulla Time Warner Cable Arena. A passeggiare sui resti di Kobe (20 pt. con 5/20 al tiro) però è stato Kemba Walker, il quale ha chiuso con 38 punti, 6 rimbalzi, 5 assist, 3 rubate e 2 stoppate la sua prestazione. I Lakers hanno tenuto per tre quarti e mezzo, ma nel finale gli Hornets più abili in transizione sfruttavano questo tipo di situazione; prima con un gioco da tre punti di Walker, infine dopo un sottomano mancato da Bryant raddoppiato sotto canestro, arrivava l’assist smarcante di Zeller con inchiodata da Batum. Hornets in fuga sul +8 (a 4:03) che salutavano definitivamente i gialloviola.
I Lakers scendevano sul parquet della Time Warner Cable Arena in divisa viola con il seguente quintetto; Clarkson, L. Williams, Bryant, Nance Jr. e Hibbert, mentre I Calabroni in maglia nera schieravano; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams, e Cody Zeller, con quest’ultimo ancora confermato, probabilmente in attesa che Jefferson si renda veramente pronto a tornare ai suoi massimi livelli.
I primi a passare in vantaggio erano i gialloviola a 11:37 con un turnaround di Hibbert, ma in un duello tra centri rispondeva dal pitturato alzando la parabola Zeller, tiro frontale senza problemi e 2-2. Hibbert provava ad andare nuovamente contro Zeller ma non riusciva a batterlo questa volta, così i Calabroni passavano avanti per la prima volta in serata grazie a Marvin Williams, il quale arrivava da destra tagliando in back-door facendosi trovare pronto per il passaggio schiacciato effettuato in corsa da Walker. Facili i due punti, così come l’open da sinistra di Nance Jr. che riportava la situazione in parità. A 8:34 arrivava il primo canestro di Bryant della partita ottenuto con una bomba che mandava a +3 i Lakers, una parte della Time Warner Cable Arena non era decisamente contenta per i possibili trascorsi che Kobe avrebbe potuto avere a Charlotte e disapprovava sonoramente. Batum però s’inventava l’assist schiacciato in orizzontale per la schiacciata di Zeller in corsa a 8:14 e a 7:45 ne metteva due personalmente e ravvicinatamente, tuttavia una dunk di Hibbert riportava al comando gli ospiti di un punto. Sempre Batum lanciava la sfera dalla sua metà campo nello spazio aperto, P.J. agganciava e da sotto tutto libero sorpassava nuovamente i Lakers che tuttavia non ci stavano a far da comparse e controsorpassavano con Nance Jr.. P.J. Hairston dall’angolo destro segnava una tripla che portava la gara sul 13-11 a favore della Buzz City. Hornets che ottenevano un’altra tripla da P.J. dalla diagonale destra (ottimo palleggio di Walker chiuso con una finta che disorientava il difensore, passaggio dentro per Batum in post basso sinistro e apertura del francese in diagonale per la nostra ala piccola) per la bomba del +5 (16-11). L. Williams per I Lakers con una tripla riportava a -2 la squadra di Scott ma a 5:20 Kemba con un jumper dopo lo step-back ridava un margine di sicurezza agli Hornets. Zeller impegnato nella fase finale di un alley-oop era fermato fallosamente da Hibbert, i suoi due liberi però andavano a vuoto e Bryant schiacciando un pallone sul parquet in verticale metteva a disposizione di Nance una sfera che l’ala gialloviola agganciava e sparava con una dunk nel canestro. Lin era cancellato da Hibbert che stoppava il suo tentativo d’entrata, ma Kemba con una tripla portava il punteggio sul 21-16 ridando il +5 ai padroni di casa. A 3:48 arrivava uno dei più larghi vantaggi di serata (+7); transizione di Walker e classico passaggio smarcante appena a lato (destro) per Batum, il quale senza opposizioni varie ed eventuali poteva far saltare il canestro dei Lakers in schiacciata. Bryant e Kaminsky dalla lunetta facevano bottino pieno, poi Bass segnava due canestri di fila, per quattro punti che riportavano a -1 i Lacustri, tuttavia Walker rispondeva passando dietro a Kaminsky, Frank dava la possibilità alla nostra PG di giocare il pick and roll ma Walker preferiva andare personalmente a chiudere con un floater vincente in area. Bass per i Lakers metteva altri due punti a 2:55 ma i Calabroni finivano forte con un tiro dalla media baseline destra di Kemba, abile a liberarsi dopo il palleggio e con Lamb che in transizione a circa 6 secondi dalla fine segnava il canestro ma non il libero aggiuntivo.I teal & purple comunque finivano avanti il primo periodo 31-26.
Game 29; Charlotte Hornets Vs Memphis Grizzlies 98-92
Sottotitolo; LiberaziHornets

Kemba Walker, 22 punti e tripla fondamentale nell’ultimo quarto passando dietro un blocco di Zeller.
Gli Charlotte Hornets si liberano del fardello dell’anello.
Più pesante di quello portato a Mordor da Frodo, mentalmente gli Hornets si liberano di tre sconfitte pesanti e ritrovano anche dopo quasi un mese un Al Jefferson, comunque apparso nettamente lontano dalla miglior condizione.
E’ finalmente Kemba Walker il piccolo eroe di serata che imita gli Hobbit caricandosi il peso della squadra sulle spalle, aprendo e chiudendo la serata con triple che determinano il risultato dell’incontro. Passa infine per la via dei liberi la vittoria finale, l’assistente “Sam“ Lin realizza quelli decisivi e Charlotte chiude la stagione sul 2-0 contro la squadra del Tennessee.
Grizzlies in campo alla Time Warner Cable Arena con; Conley, Lee, Barnes, J. Green e M. Gasol, in teal, i Calabroni rispondevano con; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams e Zeller ancora preferito a Jefferson non al 100%.
Pessima partenza per Charlotte che subiva il canestro di Green; entrata dell’ala di Memphis, tiro corto, rimbalzo guadagnato davanti a lui e conversione in 2 pt. a 11:17.
Tripla di Conley a 10:26 erroneamente data come due punti inizialmente e Hornets sullo 0-5.
Batum passava dalla lunetta per far registrare i primi due punti color teal a 10:09.
A 9:52 un open di Green rievocava recenti fantasmi, ma i Calabroni mettevano in atto il progetto trinità colpendo per ben sette volte consecutivamente da tre punti nel primo quarto; prima P.J., poi piccolo intervallo con contropiede di Zeller in appoggio e stoppata di Marvin Williams (in aiuto) su Conley, due volte Kemba mandavano gli Hornets sul 13 pari a 7:29.
A 6:12 l’entrata di Batum a una mano con appoggio al vetro spostava la partita sul 15-15 prima che Kemba a 5:54 scagliasse un’altra palla infuocata da 3 punti.
I Calabroni allungavano a 4:55 con M. Williams da 3 punti (assist Walker) e rispondevano al tre di Barnes con un catch’n shoot frontale lungo di P.J. Hairston, il quale si ripeteva con mano in faccia anche dalla diagonale sinistra a 3:47 portando la gara sul 27-19.
Dopo un fallo di Zeller entrava in campo anche Jefferson a 3:29, ma i ragazzi del Tennessee recuperavano sino al -2 con un’entrata di Chalmers.
Time-out di Clifford a 2:08 ma pareggio di J. Green da sotto, il primo quarto però si chiudeva sul 30-28 anche grazie a Jefferson, il quale dopo aver sbagliato due tiri da posizione frontale comoda metteva il suo tiro senza avere avversari che gli dessero fastidio davanti a lui.
Nel secondo quarto Batum intercettava un passaggio di Randolph e correva in transizione, Carter andava a contatto e Nicolas portava a casa un gioco da tre punti.
Charlotte entrava in modalità stoppa e tripla poco più tardi; Batum stoppava il n°9 avversario e Kaminsky metteva la bomba sull’azione seguente, Jefferson stoppava Randolph e Batum dalla diagonale sinistra scoccava la feccia del +10, 40-30 a 9:28.
La partita però tornava ben presto in discussione poiché i Grizzlies ricevevano da Marc Gasol la spinta per recuperare; 6 punti consecutivi più due di Chalmers in entrata con fing and roll con pochissima parabola riportavano a -2 i plantigradi originari del Canada.
Un floater di Marvin Williams a 7:26 che rimbalzava sul ferro ed entrava faceva ripartire gli Hornets che con Lin dall’angolo destro a 6:28 trovavano la tripla del 45-40 e a 5:54 con un battagliero Marvin Williams il +7 passando dalla lunetta (fallo sul reverse lay-up).
Randolph segnava da sotto anche se marcato e Marvin tornava in lunetta mandando in bonus Charlotte per il 49-42.
Gasol tuttavia segnava 4 punti aiutando Memphis a risalire sino al 49-48, Hansbrough e P.J. commettevano alcuni falli, forse con arbitri eccessivamente fiscali in qualche occasione e Memphis passava avanti di uno, a 2:37 Batum con un fing and roll riportava avanti la squadra di Clifford, nel finale di quarto MEM falliva innumerevoli occasioni per passare in vantaggio trovando comunque il pareggio con un libero di Randolph che chiudeva il quarto sul 53 pari.
Nella ripresa Memphis tornava sopra di due ma i Calabroni usavano due giochi jolly da tre punti finalizzati da Zeller su due transizioni nelle quali Cody mostrava resistenza all’urto e coordinazione in appoggio anche dopo il fallo.
Dopo la prima chiusa in reverse metteva anche la seconda a 10:03 e la squadra di Jordan tornava avanti 59-57, raggiungendo il +5 con Batum in corsa sul lato sinistro che passando largo su un possibile blocco interno rallentava la corsa e colpiva con la tripla.
Lo stesso francese con un assist schiacciato in diagonale metteva nelle condizioni un dimenticato P.J. Hairston sulla destra di allungare con un’altra bomba; 65-57 a 9:07 dalla sirena del penultimo quarto.
P.J. rubava anche un pallone in difesa e spingendo il contropiede serviva sulla destra Walker che appoggiava immediatamente al vetro, Green stoppava la sfera ma dopo che essa avesse già toccato il vetro, goaltending e +10 Charlotte.
Un fallo di Green dava l’opportunità a Frank the Tank di allungare sul +12 a 8:15 ma ancora una volta lentamente Memphis rientrava in partita, sebbene da una sfera intercettata da P.J. arrivasse in transizione la dunk a una mano di Batum per il 71-62.
Randolph su Kaminsky e Barnes in transizione riportavano Memphis al -4, Conley in mezzo alla difesa passava come Mosè e a 3:08 i Grizzlies erano soltanto a due punti di distacco, azzerati a 1:57 con un twisting in area di Randolph che dopo un gioco di passaggi usufruiva di spazio a 1:26 per portare in vantaggio i bianchi 72-74.
A :55.4 Kaminsky nel pitturato andava in gita portandosi dietro l’orso Randolph, ma il cestino lo pendeva Frank che aggiungeva due punti per Charlotte e chiudeva il quarto sul 74 pari.
La gara rimaneva lì a inizio ultimo quarto ma Lamb giocava decisamente male; prima un suo passaggio telefonato era intercettato, poi perdeva tempo in attacco facendo scadere i 24 secondi, infine chiudeva in ritardo in difesa e Lee colpiva da tre punti per il vantaggio ospite sul 76-79.
Un’entrata di Lee inoltre con libero poi mancato spingeva i Grizzlies sul +5, Lin a 8:10 con due liberi riportava la gara a un possesso lungo poi dopo due liberi a segno a testa di Randolph e Kaminsky Kemba scaricava indietro a sinistra per la tripla di Lin a 6:08 che in ritmo riagguantava la parità a quota 83.
A 5:47 l’esperienza di Randolph che con delle finte di piede sul posto riusciva ad alzarsi con il tempo giusto per battere in jumper un attento Kaminsky fruttava il +2 ospite, mentre uno spin move di Conley era visto dagli arbitri meritevole di due liberi; Kemba si spostava sul giro ma si appoggiava leggermente sulla schiena e forse i due incrociavano le tibie a terra, comunque sia il giocatore avversario dalla lunetta splittava mandando comunque i Grizzlies sul +3.
Quattro liberi di Kemba nell’arco di 14 secondi tuttavia ridavano un esiguo +1 ai teal & purple ma Randolph a 2:59 da sotto con esperienza batteva il rookie Kaminsky.
Lin segnava due illusori punti allo scadere dei 24 assegnati dagli arbitri con l’arbitro sotto il canestro a chiedere però il replay, nel mentre Walker segnava in contropiede il +3 riprendendo il rimbalzo dopo il primo errore.
Dal Replay Center arrivava la conferma abbastanza scontata che il tiro precedente di Lin era stato realizzato oltre tempo la luce accesasi sul tabellone, così gli Hornets si trovavano a difendere un punticino di vantaggio.
Zeller in qualche modo teneva Gasol che sbagliava, i Grizzlies sull’azione offensiva seguente ci provavano con Barnes da tre punti ma ancora una volta il cesto degli Hornets non era violato, Zeller catturava il rimbalzo e Kemba con confidenza scagliava il tiro che avrebbe poi determinato le giocate nel finale; la sua tripla a :39.9 dalla diagonale destra lasciava con il fiato sospeso per qualche centesimo di secondo i tifosi nell’Alveare ma s’infilava nonostante difensore e anello.
La partita passava ai liberi; Randolph sbagliava, Kemba li segnava e gli Hornets andavano sul +5 ma a :10.4 Conley su una seconda possibilità dal lato destro infilava la bomba del 94-92.
Il fallo immediato sul Lin mandava in lunetta il play di riserva degli Hornets che non tradiva.
Due su due e 96-92, Grizzlies alla disperata con la tripla che non entrava e fallo su Lin ormai a :02.6.
Altri due realizzati e gara in ghiaccio sul 98-92.
Vittoria importante per la classifica, Charlotte era scivolata al decimo posto, ora ospiterà anche i Lakers di Bryant in casa con l’ex compagno gialloviola Lin a chiedere strada per dei playoffs che per i Lakers quest’anno sono utopistico miraggio.
Pagelle:
Walker: 8
22 punti. Triple, assist, liberi perfetti. Vince la gara nel finale dopo aver già dato, anche se Conley non è facile da contenere, non fa una brutta difesa.
Batum: 7,5
20 punti, 11 rimbalzi, 8 assist. Doppia doppia per il francese che illumina il gioco e segna, oltre che difendere. Buona prova finalmente per lui dopo le ultime troppo opache.
P.J. Hairston: 7
14 pt., 2 rubate con un 4/5 da tre punti. Determinante per spingere Charlotte alla vittoria. Commette 4 falli ma forse non si chiama Bryant o James e gli viene fischiato proprio tutto.
M. Williams: 7
9 punti, 4 rimbalzi e tre stoppate. Marvin se la suda, va in aiuto, cerca anche di confrontarsi con Gasol anche se non può difendere. Mette però a referto 3 stoppate e aiuta anche in attacco.
C. Zeller: 7,5
8 punti, 6 rimbalzi, 2 rubate, 2 stoppate. Due giochi da 3 punti a inizio terzo quarto e difesa cruciale su Gasol. Lascia parecchio spazio a Big Al ma durante la serata, forse stimolato, va nettamente meglio del compagno.
Lin: 7
13 pt., 5 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata, 1 rubata. Perde 3 palloni ma mette i due punti decisivi alla fine. Cerca di essere ovunque, talvolta gli riesce bene.
Jefferson: 5
2 punti. Sbattuto fuori per falli, finisce con un 1/8 dal campo. 4 rimbalzi, 1 rubata e 2 stoppate ma lontano dai suoi standard.
Kaminsky: 6
10 pt., 2 rubate, 2 stoppate, 2 rimbalzi. Randolph nel finale si avvantaggia su di lui che prova a rispondere, ma alcune scelte con triple siderali sono proprio da rookie. Inesperto ma i 10 punti gli garantiscono la sufficienza.
Lamb: 4,5
0 pt., 4 rimbalzi, 1 stoppata. La più brutta partita di Jeremy che a inizio ultimo quarto crea un divario a sfavore di 5 punti. Non mette un tiro dei 3 tentati e la personalità in attacco scema.
Hansbrough: 5,5
0 pt., 1 rimbalzo, 1 assist e anche un canestro annullato per sfondamento. Entra per far innervosire Gasol e la cosa gli riesce. Gli rifila una sbracciata in faccia. Commette 3 falli in pochissimo tempo e non incide.
Coach Clifford: 6,5
Torna a vincere e Charlotte ritorna a lottare per un posto al sole. Squadra che va a strappi e si fa recuperare, alla fine comunque vince attraverso individualità ma anche gioco, 21 assist e giochi semplici. Troppe palle perse, Batum ne regala un paio, ma difesa che ben limita questi possessi avversari.
Game 28; Charlotte Hornets Vs Boston Celtics 89-102
Game 27; Charlotte Hornets @ Houston Rockets 95-102
Game 26; Charlotte Hornets @ Washington Wizards 101-109

Charlotte cade a Washington. Qui Kemba si libera di un difensore per andare al tiro in questa maniera.
Game 25; Charlotte Hornets Vs Toronto Raptors 109-99 (OT)
Game 24; Charlotte Hornets @ Orlando Magic 98-113
PunzigliHornets 3
Siamo vicini alla soglia delle 25 partite e i nostri Hornets continuano a stupire mantenendo il quarto posto dell’Eastern Conference, autori di tante importanti vittorie.
La differenza sostanziale rispetto alla squadra dello scorso anno sta nel fatto che questa è munita di notevoli attribuiti (come si usa dire in gergo sportivo), i quali gli permettono d’uscire da situazioni difficili e vincere molte partite che lo scorso anno sarebbero state perse senza dubbio.
Quattordici vittorie e nove sconfitte dice la nostra classifica, la quale conferma la crescita dei nostri che stanno trovando la leadership in Batum e stanno imparando a non isolare Big Al in attacco, cosa che porta a sprecare molti meno possessi.
Ci aspetta adesso una serie difficilissima di partite per terminare l’anno, sfide che probabilmente testeranno veramente il livello di una squadra che sta trovando tanto supporto dai gregari, da Jeremy Lin a Marvin Williams.
Coach Clifford sembra aver risolto tanti dei problemi presenti nella scorsa stagione, in particolare quelli offensivi, e si respira finalmente un clima sereno.
La strada però è davvero lunga dentro a una Conference che è tornata velocemente competitiva, ma se queste sono le premesse sognare non può sicuramente far male.
Game 23; Charlotte Hornets Vs Boston Celtics 93-98
Game 22; Charlotte Hornets @ Memphis Grizzlies 123-99
La classifica a Est al 10/12/2015.
Mentre Golden State prosegue la sua incredibile marcia trionfale (ancora imbattuta) a Ovest seguita da San Antonio, poi da Thunder terzi e Grizzlies (prossimi nostri avversari) quarti (vincenti nella notte di un punto con un canestro di Barnes da metà campo) grazie al suicidio d Detroit nel finale, a Est le posizioni sono tutte molto ravvicinate; Charlotte battendo Miami nella notte, strappa momentaneamente la prima posizione nella Southeast Division proprio agli Heat e si ritrova addirittura seconda nell’Eastern Conference.