Game 31; Charlotte Hornets Vs Los Angeles Clippers 117-122

Sottotitolo; Giocoforza
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Non poteva finire diversamente.
Tantissime le assenze nelle file degli Hornets che per l’ultima dell’anno si trovavano senza il solito marginale Harrison, Hawes perso già da qualche partita oltre a Lin e Jefferson tornato nella lista infortunati, per lui si parla di sei settimane di stop per un problema al menisco.
Gli Hornets hanno giocato bene in attacco, mostrando individualità e anche alcune buone giocate di squadra ma hanno pagato l’ottima serata al tiro dei Clippers (52,1% dal campo e 50,0% da 3 punti…) che con Rivers, Pierce, Paul, Crawford e Redick hanno respinto ogni tentativo di sorpasso dei Calabroni riavvicinatisi più volte senza mai riuscire a prendere il controllo della gara.
Qualche cosa forse si poteva fare di più in difesa a livello di tiri da contrastare ma i Clippers nel finale hanno segnato anche quelli.
I Calabroni ci hanno provato ma non è bastato per chiudere l’anno in bellezza.
 
Ecco le formazioni delle due squadre partendo dai Clippers; Paul, J.J. Redick, Pierce, Mbah A Moute e D. Jordan, Hornets con; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams e C. Zeller.
Altri 29 punti per Kemba ma non sono bastati nella notte per portare a casa una W.

Altri 29 punti per Kemba ma non sono bastati nella notte per portare a casa una W.

 
La gara inizava con un vecchio Paul Pierce, che a differenza dell’anno che ci sta per lasciare non ne voleva sapere di tramontare; due triple a 11:38 e a 11:10 e Hornets sotto 0-6 che tuttavia si scuotevano e sparavano anch’essi il primo botto da oltre la linea dei 3 punti con un tiro di Walker, il quale però per proteste regalava poco più tardi un libero ai Velieri realizzato da Paul che unito al circus shot (che fruttava un gioco da 3 punti) della stessa point guard ospite portavano sul 3-10 il punteggio a 8:54.
Clippers che con la tripla di J.J. Redick a 8:10 costringevano gli Hornets al time-out sul -10.
Batum con un plastico fing and roll in entrata alzava il punteggio sul 7-15 e sempre il francese a 4:38 trovava modo di colpire dalla distanza per recuperare i punti persi tra il suo precedente canestro e la tripla descritta.
Il catch n’shot valeva il 12-20 che manteneva inalterato il -8. Nicolas si tramutava in uomo assist per Zeller, il quale nel pitturato agganciava al volo la sfera speditagli dal transalpino e segnava il 14-20 a 3:50.
I Clippers trovavano un altro protagonista, questa volta quasi inaspettatamente dalla panchina, era Austin Rivers che su tre tentativi dalla distanza ne mandava a bersaglio due portando la gara sul 16-28. Kaminsky dall’altra parte provava a mettere una pezza per gli Hornets con due liberi, ma su un pallone alzato nel pitturato una deviazione fortunata di Jordan dall’altra parte “annullava” i liberi di Frank.
A 1:20 Frank prendeva posizione sotto canestro a destra e dopo una finta segnava facilmente il 20-30, ed era sempre il nostro lungo dopo due FT di Crawford a prendersi altri due liberi dopo un giro sulla linea d fondo che lasciava sul posto il difensore seguito da un 2/2 per fallo di Johnson.
Gli Hornets chiudevano il quarto con un tiro in sospensione di Lamb dall’altezza dei liberi e un ½ di Hansbrough dalla lunetta a :03.7 per il 25-32 finale di quarto.
 
Nel secondo quarto gli Hornets accorciavano ulteriormente grazie a Kaminsky pronto al rimbalzo offensivo e bravo a procurarsi altri due liberi realizzati.
Hansbrough segnava da sotto il -3 (29-32) ma a 10:46 Rivers su uno scarico colpiva dall’angolo sinistro per tre punti, Roberts rispondeva dalla media distanza dalla baseline sinistra sullo scarico di Lamb ma un gioco da tre punti di Aldrich infilatosi bene nel pitturato dava il +7 alla squadra di Rivers.
Charlotte recuperava un punto a 8:01 con la tripla di Kaminsky dal lato destro ma a 7:07 i Clippers tornavano al +10 grazie a un assist schiacciato in corsa di Prigioni per Mbah a Moute facile in entrata. Hornets che a quasi metà tempo si trovavano sotto di 9 punti dopo i due liberi di Paul a 6:06 che cercavano il recupero con due FT di Batum a 5:14, una tripla di P.J. Hairston da posizione frontale a 4:50 e tornavano sul -3 quando Walker a 4:09 prendeva spazio sul salto sotto canestro difendendo bene la palla dopo l’entrata sulla baseline sinistra.
A 3:50 però Redick iniziava a respingere per la prima volta gli Hornets con una tripla dalla diagonale sinistra.
Hornets che facevano vedere anche un basket pregevole a tratti in attacco e tornavano sul -3 grazie a 2 FT di Zeller e recuperavano sino al -1 quando a 2:34 una velocissima transizione era conclusa personalmente da Kemba in reverse lay-up (52-53).
Roberts però, in aiuto su Redick liberatosi del proprio marcatore, andava a commetter fallo toccando il n°4 avversario.
Tre liberi per la guardia dei Clippers e altrettanti punti guadagnati che significavano il secondo tentativo di sorpasso respinto dai Calabroni. CP3 era iperattivo nel finale; segnava ancora due liberi e più tardi commetteva sfondamento su Walker, inoltre andava a rubare un pallone a Zeller per andare in transizione e fornire l’assist per la schiacciata di Jordan.
A :33.7 Batum riportava a -5 gli Hornets con una difficile tripla ma nel finale gli Hornets precipitavano sul -9 anche perché sulla sirena Paul e Pierce giocavano un pick and pop sul quale Marvin si attardava consentendo al vecchio Paul d’esplodere la tripla del 56-65 che chiudeva il primo tempo.
Hansbrough, prodotto locale che ha trovato minutaggio senza Jefferson e Hawes disponibili.

Hansbrough, prodotto locale che ha trovato minutaggio senza Jefferson e Hawes disponibili.

 
Nel terzo quarto dopo 15 secondi Marvin Williams mostrava un preciso jumper dalla media ma schermandosi, a 10:55 J.J. Redick segnava l’ennesimo 3 punti per i californiani che tornavano a veleggiare sul +10. Paul mandava a -12 la squadra di Clifford, erano allora Walker dopo aver zigzagato a battere Pierce e Marvin a 9:18 con una tripla aperta dopo un rimbalzo offensivo catturato da Zeller a rispondere al fuoco.
Batum aveva il suo momento di gloria nl tentativo di rendere la gara ancora interessante; a 6:40 un fade-away da fermo e marcato trovava la retina, a 6:22 era costretto in difesa al fallo su Jordan troppo vicino a canestro (il centro avversario segnava un solo libero) ea 6:10 in entrata riusciva a piazzare un fing and roll anche se colpito da una spallata di Johnson.
72-74 e Clippers nuovamente a un passo ma Lamb falliva un tiro da due punti, Marvin la tripla del sorpasso e così a 5:23 Redick da ben oltre la linea dei tre punti trovava un canestro assurdo che ridava fiducia ai Clippers.
A 5:08 Batum s’inventava l’alzata per l’aggressivo e magnifico alley-oop di Zeller che mandava il tabellone sul 74-77.
Redick a 3:52 però trovava ancora tre punti d’oro per gli ospiti alzando il punteggio sul 76-82, Lamb a 3:30 dalla diagonale sinistra mandava a vuoto proprio l’autore dell’ultimo canestro (in ritardo sul rientro) con una finta di passaggio e caricava la tripla vincente del nuovo -3.
Paul dalla lunetta per fallo di Lamb splittava, così Kaminsky in entrata eseguiva uno spin move dalle movenze leggiadre e appoggiava sulla destra per il -2 a 2:06 dalla sirena del penultimo quarto.
A 1:41 i Calabroni però subivano un open da 3 punti di Prigioni e a 1:07 anche Rivers nel pitturato alzava un pallone per altri due punti che mandavano al -7 la squadra di M.J..
Lamb aggiungeva due punti grazie a Hansbrough abile a recuperare il rimbalzo dopo un primo errore in entrata selvaggia proprio di Jeremy ma il colpo della serata lo trovava Crawford che per gli arbitri sul tiro era toccato da Lamb; canestro e libero addizionale realizzato, così i Calabroni a :26.3 passavano dal -4 al -9 che diventava un -6 sulla sirena, quando Kaminsky dopo un suo errore al tiro si faceva perdonare prendendo palla e smistandola indietro a Kemba, il quale velocemente era costretto a tirare, il movimento riusciva bene e il canestro frontale da tre punti chiudeva la frazione sull’86-92.
Lamb chiude con 19 punti e un buon ultimo quarto in fase realizzativa.

Lamb chiude con 19 punti e un buon ultimo quarto in fase realizzativa.

 
Nell’ultimo quarto con un’entrata di Roberts che alzava altissima la sfera al vetro e ricadeva nella retina più un’entrata di un bravo Lamb a resistere alla mazzata di Aldrich e a segnare a 10:09 portavano gli Hornets a -2, ma dopo il libero aggiuntivo della nostra guardia tiratrice i Calabroni si ritrovavano ancora una volta ad aver rimesso in piedi la gara sul 93-94.
I Clippers però iniziavano ad avvantaggiarsi di qualche errore d’inesperienza di Kaminsky, di qualche palla persa dagli uomini in maglia bianca e mettevano una tripla con Crawford, una schiacciata con Aldrich a 8:34 volando oltre i 100 sul 94-101.
A 6:28 Rivers tornava a colpire da 3 punti; gli Hornets non riuscivano a fermare i punti avversari e se anche Batum buttava via un pallone in transizione, Kaminsky tornava a far qualcosa di buono a 4:27 trovando l’open frontale che valeva 3 punti per il 102-108.
Paul metteva un gran fede-away contro Walker attento in marcatura e Clippers comunque in controllo e ben distanti; i Calabroni facevano anche fallo su Jordan sperando sbagliasse i liberi.
L’1/2 del centro mandava la gara sul 108-116, a meno di un minuto Lamb segnava il 110-116, sembrava finita anche perché gli altri Clippers dalla lunetta non sbagliavano, ma Walker provava l’ultimo disperato tentativo segnando un quasi tre punti poi corretto a due dagli arbitri per un maledetto e quasi impercettibile pezzettino di scarpa a toccare la linea dei tre punti e poi a 13 secondi dalla fine correva dall’altra parte del campo a rifarsi della tripla declassificata in precedenza mettendo dentro la bomba del 117-122.
Johnson andava in lunetta ma sbagliava entrambi i liberi.
Charlotte giocava il time-out, ma nonostante Kemba si liberasse nell’angolo sinistro, il suo tiro colpiva solamente il ferro e le ultime speranze si spegnevano.
Non c’era più tempo e i Clippers portavano a casa una vittoria alla Time Warner Cable Arena.
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Pagelle:
 
Walker: 7
29 punti e 7 assist. Sotto certi aspetti, numerici e non solo, esce vittorioso dal duello con Paul. Prova ancora una volta a tenere a galla la squadra. Ce la fa ma nessuno butta la scialuppa a mare e la squadra non fa ritorno nel finale naufragando. Tocca proprio a lui l’ultimo tentativo di andare contro la corrente ma essendo troppo forte non c’è stato nulla da fare.
 
Batum: 6,5
19 pt., 8 rimbalzi, 6 assist. Non male nemmeno al tiro, alcune sono perle pregevoli. Il suo avversario fa meglio ma è un tiratore letale. Forse un paio di volte avrebbe potuto contrastare meglio ma la sua serata è positiva.
 
P.J. Hairston: 5
5 pt. (2/9), 4 rimbalzi, 2 assist. Poca la produzione offensiva anche se segna un bel canestro. Generoso in difesa ma troppi falli (5) concessi agli avversari.
 
M. Williams: 5,5
5 pt. (2/8), 5 rimbalzi, 2 stoppate. Si perde Pierce nell’ultima azione del primo tempo. Male al tiro. Una bella stoppata ma ci servono anche i suoi punti.
 
C. Zeller: 6,5
12 pt. (4/6), 8 rimbalzi, 3 rubate, 1 stoppata, 1 assist. Bell’assist, due alley-oop fantastici, buona presenza difensiva con la ciliegina di una palla rubata a Paul rientrando da dietro furtivamente come un ninja. Se usciamo sconfitti non è colpa sua.
 
F. Kaminsky: 6
20 pt., 4 rimbalzi, 1 assist. Tanti punti ma 5/15 al tiro e tre palloni persi, tre volte stoppato, diversi errori nel finale sottomisura. Nel primo quarto e all’inizio secondo aveva giocato bene, ci riprova nel finale con una tripla. Troppo peso su di lui, ma con due lungi infortunati…
 
Hansbrough: 6
4 pt. (1/1), 5 rimbalzi. Gran lottatore ma troppo impreciso ai liberi (2/6), gioca 15 minuti visto che Jefferson e Hawes sono in lista infortunati.
 
Lamb: 6,5
19 pt. (7/13), 5 rimbalzi, 2 assist. Finisce fuori per falli. Non sempre preciso o irreprensibile in difesa deve migliorarsi, in attacco invece è bravo a dare la spinta alla squadra. Nel finale supporta Walker ma intorno c’è poco.
 
Roberts: 5,5
4 pt., 2 assist, 2 rubate. Gioca 18:29 vista l’assenza di Lin. Potrebbe anche prendere mezzo voto in più ma nel finale perde un pallone essenziale per gli Hornets regalandolo di fatto ai Clippers, inoltre l’ingenuità nel primo tempo su Redick ci costa 3 punti.
 
Daniels: s.v.
0 pt. (0/1). 1:32 in campo. Ci prova solo una volta ben lontano dalla linea dei 3 punti.
 
Coach Clifford: 6
Peccato per la sconfitta. La squadra onora la gara ma in difesa deve un attimo riprendere alcuni uomini e cercare di farli rimanere concentrati, non possiamo permetterci di subire facili canestri contro squadre che hanno tiratori micidiali.

Game 30; Charlotte Hornets Vs Los Angeles Lakers 108-98

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Sottotitolo; Walk on Kobe

Kemba Walker devastante in serata.

Kemba Walker devastante in serata.

Gli Charlotte Hornets dovevano vincere per rimanere agganciati al treno playoffs e tenendo fede alle premesse l’hanno fatto, anche se il fantasma Bryant aleggiava sulla Time Warner Cable Arena. A passeggiare sui resti di Kobe (20 pt. con 5/20 al tiro) però è stato Kemba Walker, il quale ha chiuso con 38 punti, 6 rimbalzi, 5 assist, 3 rubate e 2 stoppate la sua prestazione. I Lakers hanno tenuto per tre quarti e mezzo, ma nel finale gli Hornets più abili in transizione sfruttavano questo tipo di situazione; prima con un gioco da tre punti di Walker, infine dopo un sottomano mancato da Bryant raddoppiato sotto canestro, arrivava l’assist smarcante di Zeller con inchiodata da Batum. Hornets in fuga sul +8 (a 4:03) che salutavano definitivamente i gialloviola.
I Lakers scendevano sul parquet della Time Warner Cable Arena in divisa viola con il seguente quintetto; Clarkson, L. Williams, Bryant, Nance Jr. e Hibbert, mentre I Calabroni in maglia nera schieravano; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams, e Cody Zeller, con quest’ultimo ancora confermato, probabilmente in attesa che Jefferson si renda veramente pronto a tornare ai suoi massimi livelli.
I primi a passare in vantaggio erano i gialloviola a 11:37 con un turnaround di Hibbert, ma in un duello tra centri rispondeva dal pitturato alzando la parabola Zeller, tiro frontale senza problemi e 2-2. Hibbert provava ad andare nuovamente contro Zeller ma non riusciva a batterlo questa volta, così i Calabroni passavano avanti per la prima volta in serata grazie a Marvin Williams, il quale arrivava da destra tagliando in back-door facendosi trovare pronto per il passaggio schiacciato effettuato in corsa da Walker. Facili i due punti, così come l’open da sinistra di Nance Jr. che riportava la situazione in parità. A 8:34 arrivava il primo canestro di Bryant della partita ottenuto con una bomba che mandava a +3 i Lakers, una parte della Time Warner Cable Arena non era decisamente contenta per i possibili trascorsi che Kobe avrebbe potuto avere a Charlotte e disapprovava sonoramente. Batum però s’inventava l’assist schiacciato in orizzontale per la schiacciata di Zeller in corsa a 8:14 e a 7:45 ne metteva due personalmente e ravvicinatamente, tuttavia una dunk di Hibbert riportava al comando gli ospiti di un punto. Sempre Batum lanciava la sfera dalla sua metà campo nello spazio aperto, P.J. agganciava e da sotto tutto libero sorpassava nuovamente i Lakers che tuttavia non ci stavano a far da comparse e controsorpassavano con Nance Jr.. P.J. Hairston dall’angolo destro segnava una tripla che portava la gara sul 13-11 a favore della Buzz City. Hornets che ottenevano un’altra tripla da P.J. dalla diagonale destra (ottimo palleggio di Walker chiuso con una finta che disorientava il difensore, passaggio dentro per Batum in post basso sinistro e apertura del francese in diagonale per la nostra ala piccola) per la bomba del +5 (16-11). L. Williams per I Lakers con una tripla riportava a -2 la squadra di Scott ma a 5:20 Kemba con un jumper dopo lo step-back ridava un margine di sicurezza agli Hornets. Zeller impegnato nella fase finale di un alley-oop era fermato fallosamente da Hibbert, i suoi due liberi però andavano a vuoto e Bryant schiacciando un pallone sul parquet in verticale metteva a disposizione di Nance una sfera che l’ala gialloviola agganciava e sparava con una dunk nel canestro. Lin era cancellato da Hibbert che stoppava il suo tentativo d’entrata, ma Kemba con una tripla portava il punteggio sul 21-16 ridando il +5 ai padroni di casa. A 3:48 arrivava uno dei più larghi vantaggi di serata (+7); transizione di Walker e classico passaggio smarcante appena a lato (destro) per Batum, il quale senza opposizioni varie ed eventuali poteva far saltare il canestro dei Lakers in schiacciata. Bryant e Kaminsky dalla lunetta facevano bottino pieno, poi Bass segnava due canestri di fila, per quattro punti che riportavano a -1 i Lacustri, tuttavia Walker rispondeva passando dietro a Kaminsky, Frank dava la possibilità alla nostra PG di giocare il pick and roll ma Walker preferiva andare personalmente a chiudere con un floater vincente in area. Bass per i Lakers metteva altri due punti a 2:55 ma i Calabroni finivano forte con un tiro dalla media baseline destra di Kemba, abile a liberarsi dopo il palleggio e con Lamb che in transizione a circa 6 secondi dalla fine segnava il canestro ma non il libero aggiuntivo.I teal & purple comunque finivano avanti il primo periodo 31-26.

L'ex gialloviola Jeremy Lin (13 pt.) e Kobe Bryant.

L’ex gialloviola Jeremy Lin (13 pt.) e Kobe Bryant.

 
Lakers incollati alla gara anche nel secondo quarto, dopo il canestro di Bass, Young per un fallo su un suo tiro da fuori potrebbe pareggiare, ma il suo 2/3 manteneva Charlotte in vantaggio di un punto.
A 9:32 però Lamb era costretto a commetter fallo sulla transizione di Randolph dopo la palla persa da Lin in attacco e gli ospiti pareggiavano a quota 34.
D’Angelo Russell in back-door da destra andava a ricever palla e a portare in vantaggio gli ospiti di due punti ma P.J. Hairston poco dopo in entrata segnava e veniva toccata dal n°23 avversario; gioco da 3 punti e Hornets sul 37-34 a riprendersi un esiguo vantaggio.
Bass da sotto e Lin a 7:45 continuavano la serie di saliscendi nel punteggio, Kaminsky a 7:20 si avventurava nel pitturato alzando un veloce mezzo gancio a una mano trovava anche il 41-38 ma L. Williams rispondeva non facendo salire l’altitudine delle montagne russe a favore di Charlotte.
La Buzz City trovava però un protagonista inaspettato in P.J. Hairston che dal palleggio andava sul lato sinistro per colpire in uno contro uno in fade-away; confidenza e precisione, per Bass non c’era nulla da fare, canestro del 43-40.
Bryant dalla lunetta riduceva lo scarto al minimo, Batum con due punti lo faceva tornare a un possesso lungo, poi Walker danzava davanti a Clarkson dalla baseline destra andando anche a contatto a un certo punto senza che il difensore riuscisse a portargli via la sfera, comunque sia Kemba s’issava per colpire da de punti e la squadra del North Carolina a 5:34 tornava a cinque punti di vantaggio.
Kobe con una bella entrata teneva vivi i suoi, anche se poco dopo Zeller in area riusciva con un passo verso destra a sganciarsi dalla marcatura di Hibbert e a mettere una schiacciata a una mano.
K & K (Kobe e Kemba) dalla lunetta aggiungevano due punti a testa, poi era la volta di Hibbert; prima schiacciava appendendosi e facendo tremare il ferro, poi stoppava Kemba, così Bryant con un gioco di prestigio in entrata riusciva a eludere l’intervento di due difensori e a far carambolare la palla a spicchi nella retina.
A 2:30 il reverse lay-up di Cody dava un margine di tre punti ai neri di casa (53-50) ma i Lakers ribaltavano il vantaggio con una tripla di Bryant a 1:17 per il 55-57 che entusiasmava i tanti tifosi Lakers presenti nell’Alveare.
Un elbow jumper di Batum dalla media ristabiliva la parità che permaneva anche dopo i liberi splittati da Lin e Clarkson.
Il punteggio a metà gara era in perfetto equilibrio; 58-58 quando ancora rimanevano due quarti per decidere il vincitore.
Batum, doppia doppia per lui con 15 punti e 11 assist...

Batum, doppia doppia per lui con 15 punti e 11 assist…

 
Nel terzo periodo Kemba faceva prender tre punti di vantaggio a Charlotte; passaggio per Batum il quale restituiva il pallone a Kemba per un open da 3 punti che fruttava agli imenotteri il 63-60.
Tutto vano poiché Clarkson rispondeva al fuoco pesante a 8:37 ridando la parità agli ospiti.
A 6:52 Hibbert con un circus shot su una gamba lanciava palla sulla tabella che a sua volta la faceva cadere nella retina, Lin con un’azione da manuale entrava estendendo il braccio destro lateralmente per un appoggio non semplice visto il contatto falloso con Hibbert; gioco da 3 punti e 68 pari.
A 6:27 esplodeva Clarkson in schiacciata che posterizzava Kemba e Marvin, Charlotte più sobriamente si affidava al jumper dalla media-sinistra di Batum, il risultato erano sempre due punti e l’aggancio sul 70 pari.
A 5:30 Kemba sfrecciava in diagonale e aumentando velocità tagliava la difesa ospite da sinistra a destra, giunto sul fondo era chiuso ma scaricava su Zeller che a sinistra del canestro metteva due punti facili per il vantaggio dei padroni di casa.
A 5:09 Russell mancava il secondo di due liberi concessi; la beffa arrivava dal ferro, il pallone compiva un giro lento e ipnotico sull’anello rimanendo in bilico incerto se entrare o uscire, alla fine la sfera prendeva lo svincolo esterno e i Calabroni recuperavano palla a rimbalzo mantenendo uno strenuamente un +1.
Batum ci provava ma la sua conclusione non entrava, gran tap-out di Marvin Williams e bomba di Lin per il +4 a 4:09.
A rovinare ancora tutto però era questa volta Young da 3 punti, 75-74 solamente diciannove secondi più tardi e sorpasso Lakers a 3:04 con il loro numero 6 dalla lunetta.
Zeller e Batum aggiungevano due punti a testa per Charlotte ma a 1:51 Young sparando una tripla sopra Walker rimandava ostinatamente la gara sulla posizione di parità, questa volta a quota 79.
Nel finale di tempo però gli Hornets prendevano quattro punti di vantaggio soprattutto grazie a Walker.
Il periodo si chiudeva sull’85-81.
Frank Kaminsky, uno dei 4 panchinari di Charlotte che nella notte hanno messo piede sul parquet.

Frank Kaminsky, uno dei 4 panchinari di Charlotte che nella notte hanno messo piede sul parquet.

 
Walker iniziava nel migliore dei modi anche l’ultima frazione; palla rubata e appoggio rocambolesco a 11:17 per il +6 Hornets.
A 9:36 però Randolph era l’artefice del -1 Lakers con un’entrata acrobatica nel pitturato.
Ventun secondi più tardi Kemba rispondeva in fade-away e a 8:32 sempre la nostra PG con un easy two su Russell si rendeva protagonista del +5.
A 5:53 Kemba subiva fallo e riusciva a mettere il canestro ma Russell buttandosi in mezzo a due difensori segnava il 96-92.
Altro jumper di uno scatenato Walker a 4:33 per il 98-92, dall’altra parte i Lakers si affidavano a Bryant, il quale raddoppiato nell’angolo destro passava a Hibbert sulla linea di fondo, scatto del Mamba che tentava velenosamente (una volta ripresa palla grazie al passaggio corto dell’ex centro dei Pacers) di mettere un sottomano sinistro, ma un raddoppio delle guardie dei Calabroni all’imbocco del nido non permetteva al serpente di sputare il suo veleno; tiro inefficace e palla recuperata da Charlotte, la quale a sua volta colpiva mortalmente pungendo in transizione i Lakers.
Palla a Zeller, assist teso per Batum oltre le maglie viola e schiacciatona inchiodata dal francese per il 100-92 a 4:05.
Lakers con le polveri bagnate nel finale; Marvin Williams recuperava un rimbalzo importante, Batum rubava a Kobe un pallone; la difesa di Charlotte funzionava e a 2:57 Clarkson spingeva Kemba da dietro consentendo alla nostra PG di alzare il punteggio personale nonché di dare il +10 Hornets (102-92).
Kobe da 3 punti a 1:38 dava un quarto di speranza ai Lakers con i punti del 102-95 ma Kemba confezionava il +10 con un passaggio per Marvin, il quale gli restituiva il pallone sulla diagonale sinistra schermandolo anche un po’ al contempo; tripla e gara definitivamente chiusa.
Abbracci per Kobe con Clifford, Hairston, Batum e Kemba, Lakers a casa a mani vuote mentre Charlotte ottiene una vittoria importante in chiave playoffs in una Conference che sta stupendo molti per il livello di competitività raggiunto.
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Pagelle:
 
Walker: 8,5
Kemba segna 38 punti, smista assist, recupera palloni, domina la serata rubando la corona di Re al vecchio Mamba, che per inciso personalmente non amo dopo il suo “rifiuto a Charlotte”. Come giocatore non si discute ovviamente, come persona non ho elementi oggettivi per giudicarlo (discorso lungo e complesso, sicuramente controverso), certo è che la sua passerella in North Carolina ha diviso molto la tifoseria tra chi lo odia e chi lo ama. Personalmente non lo odio e non lo fischierei, tuttavia nella serata lascia spazio al giovane Kemba, speriamo stellina sempre più emergente. Jordan ci crede, lui trova serate in cui brilla di luce propria, pulsa e risplende offuscando comunque un Kobe da 20 punti.
 
Batum: 7,5
15 punti, 5 rimbalzi, 11 assist, 1 rubata. Peccato per lo 0/6 da tre punti ma compie un’ottima difesa su Bryant quando c’è lui e illumina il gioco con 11 assist. Quando dicevamo della sua importanza come passatore… Chiude la gara con una bella schiacciata.
 
P.J. Hairston: 7
13 pt. e 1 assist. In campo 19:17 commette 4 falli ma trova in attacco quella confidenza importante per le realizzazioni di Charlotte.
 
M. Williams: 6,5
2 pt., 11 rimbalzi, 3 assist. Quieto in fase realizzativa, i suoi rimbalzi però sono importanti.
 
C. Zeller: 7
16 pt., 8 rimbalzi, 2 assist. Si fa valere sotto le plance contro un avversario più quotato sulla carta. Buona serata dimostrata dal suo 8/10 dal campo e dai rimbalzi che cattura. Speriamo possa continuare a farsi valere mentre Jefferson sembra ancora convalescente.
 
Lin: 6,5
13 pt., 6 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata, 2 stoppate. Tre palloni persi, uno costa due punti facili contro, tuttavia Lin spinge e trova spesso buoni canestri o assist. La sua ex squadra anche se lo conosce non riesce a limitarlo.
Kaminsky: 6
6 pt., 4 rimbalzi, 2 stoppate. Frank gioca poco più di 20 minuti e fa la sua onesta partita. Non benissimo al tiro, bene in stoppata dove spesso ci prova anche commettendo fallo una volta.
 
Jefferson: 5
3 punti, 4 rimbalzi in 14 minuti. Non bene al tiro con un ¼ e anche due turnover. Lontano da una buona condizione anche se lo si vede magari cercare di prender velocemente posizione in difesa. In attacco mancano ancora le misure in partita.
 
Lamb: 5,5
2 pt., 2 rimbalzi, 2 rubate, 1 assist in 11:53. Potrebbe far anche meglio. Ci procura un fallo contro e tira con un 1/3, da qualche partita involuto, speriamo si riprenda presto, contro i Clippers servirebbe, manca da un paio di gare la sua spalla Hawes, chissà che sia per lui talvolta come gli spinaci per Braccio di Ferro.
 
Coach Clifford: 6
Passa la serata a scherzare e abbracciare Kobe più che a dirigere la squadra. Non sembra preoccupato, però i Lakers tirano la gara alla lunga. Kemba ha sostanzialmente carta bianca e licenza d’uccidere. La risolve lui senza troppo bisogno di Clifford in serata, anche perché la squadra sfrutta le transizioni in maniera proficua.

 

 

 

Game 29; Charlotte Hornets Vs Memphis Grizzlies 98-92

 

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Sottotitolo; LiberaziHornets

Kemba Walker, 22 punti e tripla fondamentale nell'ultimo quarto passando dietro un blocco di Zeller.

Kemba Walker, 22 punti e tripla fondamentale nell’ultimo quarto passando dietro un blocco di Zeller.

Gli Charlotte Hornets si liberano del fardello dell’anello.
Più pesante di quello portato a Mordor da Frodo, mentalmente gli Hornets si liberano di tre sconfitte pesanti e ritrovano anche dopo quasi un mese un Al Jefferson, comunque apparso nettamente lontano dalla miglior condizione.
E’ finalmente Kemba Walker il piccolo eroe di serata che imita gli Hobbit caricandosi il peso della squadra sulle spalle, aprendo e chiudendo la serata con triple che determinano il risultato dell’incontro. Passa infine per la via dei liberi la vittoria finale, l’assistente “Sam“ Lin realizza quelli decisivi e Charlotte chiude la stagione sul 2-0 contro la squadra del Tennessee.

Al Jefferson al rientro.

Al Jefferson al rientro.

Grizzlies in campo alla Time Warner Cable Arena con; Conley, Lee, Barnes, J. Green e M. Gasol, in teal, i Calabroni rispondevano con; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams e Zeller ancora preferito a Jefferson non al 100%.

P.J. Hairston, buona prova per lui.

P.J. Hairston, buona prova per lui.

Pessima partenza per Charlotte che subiva il canestro di Green; entrata dell’ala di Memphis, tiro corto, rimbalzo guadagnato davanti a lui e conversione in 2 pt. a 11:17.
Tripla di Conley a 10:26 erroneamente data come due punti inizialmente e Hornets sullo 0-5.
Batum passava dalla lunetta per far registrare i primi due punti color teal a 10:09.
A 9:52 un open di Green rievocava recenti fantasmi, ma i Calabroni mettevano in atto il progetto trinità colpendo per ben sette volte consecutivamente da tre punti nel primo quarto; prima P.J., poi piccolo intervallo con contropiede di Zeller in appoggio e stoppata di Marvin Williams (in aiuto) su Conley, due volte Kemba mandavano gli Hornets sul 13 pari a 7:29.
A 6:12 l’entrata di Batum a una mano con appoggio al vetro spostava la partita sul 15-15 prima che Kemba a 5:54 scagliasse un’altra palla infuocata da 3 punti.
I Calabroni allungavano a 4:55 con M. Williams da 3 punti (assist Walker) e rispondevano al tre di Barnes con un catch’n shoot frontale lungo di P.J. Hairston, il quale si ripeteva con mano in faccia anche dalla diagonale sinistra a 3:47 portando la gara sul 27-19.
Dopo un fallo di Zeller entrava in campo anche Jefferson a 3:29, ma i ragazzi del Tennessee recuperavano sino al -2 con un’entrata di Chalmers.
Time-out di Clifford a 2:08 ma pareggio di J. Green da sotto, il primo quarto però si chiudeva sul 30-28 anche grazie a Jefferson, il quale dopo aver sbagliato due tiri da posizione frontale comoda metteva il suo tiro senza avere avversari che gli dessero fastidio davanti a lui.

Dal campo i sette tiri consecutivi nel primo quarto dei Calabroni.

Dal campo i sette tiri consecutivi nel primo quarto dei Calabroni.

Nel secondo quarto Batum intercettava un passaggio di Randolph e correva in transizione, Carter andava a contatto e Nicolas portava a casa un gioco da tre punti.
Charlotte entrava in modalità stoppa e tripla poco più tardi; Batum stoppava il n°9 avversario e Kaminsky metteva la bomba sull’azione seguente, Jefferson stoppava Randolph e Batum dalla diagonale sinistra scoccava la feccia del +10, 40-30 a 9:28.
La partita però tornava ben presto in discussione poiché i Grizzlies ricevevano da Marc Gasol la spinta per recuperare; 6 punti consecutivi più due di Chalmers in entrata con fing and roll con pochissima parabola riportavano a -2 i plantigradi originari del Canada.
Un floater di Marvin Williams a 7:26 che rimbalzava sul ferro ed entrava faceva ripartire gli Hornets che con Lin dall’angolo destro a 6:28 trovavano la tripla del 45-40 e a 5:54 con un battagliero Marvin Williams il +7 passando dalla lunetta (fallo sul reverse lay-up).
Randolph segnava da sotto anche se marcato e Marvin tornava in lunetta mandando in bonus Charlotte per il 49-42.
Gasol tuttavia segnava 4 punti aiutando Memphis a risalire sino al 49-48, Hansbrough e P.J. commettevano alcuni falli, forse con arbitri eccessivamente fiscali in qualche occasione e Memphis passava avanti di uno, a 2:37 Batum con un fing and roll riportava avanti la squadra di Clifford, nel finale di quarto MEM falliva innumerevoli occasioni per passare in vantaggio trovando comunque il pareggio con un libero di Randolph che chiudeva il quarto sul 53 pari.

Zeller controlla la palla a spicchi.

Zeller controlla la palla a spicchi.

Nella ripresa Memphis tornava sopra di due ma i Calabroni usavano due giochi jolly da tre punti finalizzati da Zeller su due transizioni nelle quali Cody mostrava resistenza all’urto e coordinazione in appoggio anche dopo il fallo.
Dopo la prima chiusa in reverse metteva anche la seconda a 10:03 e la squadra di Jordan tornava avanti 59-57, raggiungendo il +5 con Batum in corsa sul lato sinistro che passando largo su un possibile blocco interno rallentava la corsa e colpiva con la tripla.
Lo stesso francese con un assist schiacciato in diagonale metteva nelle condizioni un dimenticato P.J. Hairston sulla destra di allungare con un’altra bomba; 65-57 a 9:07 dalla sirena del penultimo quarto.
P.J. rubava anche un pallone in difesa e spingendo il contropiede serviva sulla destra Walker che appoggiava immediatamente al vetro, Green stoppava la sfera ma dopo che essa avesse già toccato il vetro, goaltending e +10 Charlotte.
Un fallo di Green dava l’opportunità a Frank the Tank di allungare sul +12 a 8:15 ma ancora una volta lentamente Memphis rientrava in partita, sebbene da una sfera intercettata da P.J. arrivasse in transizione la dunk a una mano di Batum per il 71-62.
Randolph su Kaminsky e Barnes in transizione riportavano Memphis al -4, Conley in mezzo alla difesa passava come Mosè e a 3:08 i Grizzlies erano soltanto a due punti di distacco, azzerati a 1:57 con un twisting in area di Randolph che dopo un gioco di passaggi usufruiva di spazio a 1:26 per portare in vantaggio i bianchi 72-74.
A :55.4 Kaminsky nel pitturato andava in gita portandosi dietro l’orso Randolph, ma il cestino lo pendeva Frank che aggiungeva due punti per Charlotte e chiudeva il quarto sul 74 pari.

Batum schiaccia.

Batum schiaccia.

La gara rimaneva lì a inizio ultimo quarto ma Lamb giocava decisamente male; prima un suo passaggio telefonato era intercettato, poi perdeva tempo in attacco facendo scadere i 24 secondi, infine chiudeva in ritardo in difesa e Lee colpiva da tre punti per il vantaggio ospite sul 76-79.
Un’entrata di Lee inoltre con libero poi mancato spingeva i Grizzlies sul +5, Lin a 8:10 con due liberi riportava la gara a un possesso lungo poi dopo due liberi a segno a testa di Randolph e Kaminsky Kemba scaricava indietro a sinistra per la tripla di Lin a 6:08 che in ritmo riagguantava la parità a quota 83.
A 5:47 l’esperienza di Randolph che con delle finte di piede sul posto riusciva ad alzarsi con il tempo giusto per battere in jumper un attento Kaminsky fruttava il +2 ospite, mentre uno spin move di Conley era visto dagli arbitri meritevole di due liberi; Kemba si spostava sul giro ma si appoggiava leggermente sulla schiena e forse i due incrociavano le tibie a terra, comunque sia il giocatore avversario dalla lunetta splittava mandando comunque i Grizzlies sul +3.
Quattro liberi di Kemba nell’arco di 14 secondi tuttavia ridavano un esiguo +1 ai teal & purple ma Randolph a 2:59 da sotto con esperienza batteva il rookie Kaminsky.
Lin segnava due illusori punti allo scadere dei 24 assegnati dagli arbitri con l’arbitro sotto il canestro a chiedere però il replay, nel mentre Walker segnava in contropiede il +3 riprendendo il rimbalzo dopo il primo errore.
Dal Replay Center arrivava la conferma abbastanza scontata che il tiro precedente di Lin era stato realizzato oltre tempo la luce accesasi sul tabellone, così gli Hornets si trovavano a difendere un punticino di vantaggio.
Zeller in qualche modo teneva Gasol che sbagliava, i Grizzlies sull’azione offensiva seguente ci provavano con Barnes da tre punti ma ancora una volta il cesto degli Hornets non era violato, Zeller catturava il rimbalzo e Kemba con confidenza scagliava il tiro che avrebbe poi determinato le giocate nel finale; la sua tripla a :39.9 dalla diagonale destra lasciava con il fiato sospeso per qualche centesimo di secondo i tifosi nell’Alveare ma s’infilava nonostante difensore e anello.
La partita passava ai liberi; Randolph sbagliava, Kemba li segnava e gli Hornets andavano sul +5 ma a :10.4 Conley su una seconda possibilità dal lato destro infilava la bomba del 94-92.
Il fallo immediato sul Lin mandava in lunetta il play di riserva degli Hornets che non tradiva.
Due su due e 96-92, Grizzlies alla disperata con la tripla che non entrava e fallo su Lin ormai a :02.6.
Altri due realizzati e gara in ghiaccio sul 98-92.

Il trucco delle Honeybees in serata.

Il trucco delle Honeybees in serata.

Vittoria importante per la classifica, Charlotte era scivolata al decimo posto, ora ospiterà anche i Lakers di Bryant in casa con l’ex compagno gialloviola Lin a chiedere strada per dei playoffs che per i Lakers quest’anno sono utopistico miraggio.

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Pagelle:

Walker: 8
22 punti. Triple, assist, liberi perfetti. Vince la gara nel finale dopo aver già dato, anche se Conley non è facile da contenere, non fa una brutta difesa.

Batum: 7,5
20 punti, 11 rimbalzi, 8 assist. Doppia doppia per il francese che illumina il gioco e segna, oltre che difendere. Buona prova finalmente per lui dopo le ultime troppo opache.

P.J. Hairston: 7
14 pt., 2 rubate con un 4/5 da tre punti. Determinante per spingere Charlotte alla vittoria. Commette 4 falli ma forse non si chiama Bryant o James e gli viene fischiato proprio tutto.

M. Williams: 7
9 punti, 4 rimbalzi e tre stoppate. Marvin se la suda, va in aiuto, cerca anche di confrontarsi con Gasol anche se non può difendere. Mette però a referto 3 stoppate e aiuta anche in attacco.

C. Zeller: 7,5
8 punti, 6 rimbalzi, 2 rubate, 2 stoppate. Due giochi da 3 punti a inizio terzo quarto e difesa cruciale su Gasol. Lascia parecchio spazio a Big Al ma durante la serata, forse stimolato, va nettamente meglio del compagno.

Lin: 7
13 pt., 5 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata, 1 rubata. Perde 3 palloni ma mette i due punti decisivi alla fine. Cerca di essere ovunque, talvolta gli riesce bene.

Jefferson: 5
2 punti. Sbattuto fuori per falli, finisce con un 1/8 dal campo. 4 rimbalzi, 1 rubata e 2 stoppate ma lontano dai suoi standard.

Kaminsky: 6
10 pt., 2 rubate, 2 stoppate, 2 rimbalzi. Randolph nel finale si avvantaggia su di lui che prova a rispondere, ma alcune scelte con triple siderali sono proprio da rookie. Inesperto ma i 10 punti gli garantiscono la sufficienza.

Lamb: 4,5
0 pt., 4 rimbalzi, 1 stoppata. La più brutta partita di Jeremy che a inizio ultimo quarto crea un divario a sfavore di 5 punti. Non mette un tiro dei 3 tentati e la personalità in attacco scema.

Hansbrough: 5,5
0 pt., 1 rimbalzo, 1 assist e anche un canestro annullato per sfondamento. Entra per far innervosire Gasol e la cosa gli riesce. Gli rifila una sbracciata in faccia. Commette 3 falli in pochissimo tempo e non incide.

Coach Clifford: 6,5
Torna a vincere e Charlotte ritorna a lottare per un posto al sole. Squadra che va a strappi e si fa recuperare, alla fine comunque vince attraverso individualità ma anche gioco, 21 assist e giochi semplici. Troppe palle perse, Batum ne regala un paio, ma difesa che ben limita questi possessi avversari.

 

 

Game 28; Charlotte Hornets Vs Boston Celtics 89-102

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Sottotitolo; frustraziHornets
 
Gli Charlotte Hornets incassano la terza sconfitta consecutiva, questa per di più in casa dopo le due in trasferta.
Mi sarebbe piaciuto utilizzare “Il Canto di Natale di Dickens” come argomento introduttivo ma sostanzialmente l’unico fantasma che si è visto al momento è lo spettro del passato targato Bobcats.
Lo spettro del presente rappresentato dal mantra della vittoria casalinga non si è fatto vedere, o forse era vestito di verde come nel racconto di Dickens…
Qualcosa inizia a non funzionare più in casa Clifford, partenza in salita, difesa poco aggressiva dopo un paio di passaggi e tiro aperto che non puoi concedere a una squadra come Boston.
Vogliamo aggiungerci un arbitraggio tra i peggiori visti e il Natale baskettaro a Charlotte è rovinato.
La sensazione d’impotenza unita alla fuoriuscita dalla zona playoffs pervade lo spirito in questo momento.
Sicuramente anche l’assenza di Jefferson si è fatta sentire per quel che riguarda spaziatue e giochi che consentirebbero di migliorare le scelte di tiro.
Troppi jumper sprecati invece di aggredire il canestro con i piccoli ma anche i grandi, troppa sofferenza sulla pressione della difesa avversaria e turnover che hanno fatto male.
Cody dopo tre buone prove è tornato alla normalità e in posizione di centro difensivamente è molto attaccabile, non c’è un vero protettore dell’anello e sui rimbalzi siamo piuttosto fragili contro alcune squadre. Hornets dunque che rimangono al verde sebbene a proposito di tal colore, scorra in serata la linfa di Kaminsky, autore di 23 punti, top scorer del match.
Batum e Walker in raddoppio su Thomas.

Batum e Walker in raddoppio su Thomas.

 
I Celtics arrivati alla Time Warner Cable Arena in divisa verde schieravano; Thomas, Bradley, Crowder, Sullinger e Olynyk mentre Charlotte in bianco (prima sconfitta della stagione con questo colore) metteva sul parquet; Walker, Batum. P.J. Hairston, M. Williams, C. Zeller.
 
Charlotte partiva malissimo e subiva uno 0-6 prima di trovare la precisa tripla di Batum da 45° a destra.
A 8:33 una transizione facilissima di Boston chiusa con due punti costringeva Clifford al time-out, al rientro Zeller prima segnava in entrata con un’esitazione, poi in difesa era pescato dagli arbitri in area per più di tre secondi e i Celtics dalla lunetta aggiungevano un punto.
Crowder da destra in jumper portava sopra la decina i verdi, Lin a 7:41 rispondeva con un jumper frontale per il 7-11 ma Bradley a 7:23 doppiava gli Hornets con una tripla dall’angolo sinistro.
Zeller era vittima degli arbitri anche in fase offensiva; altri tre secondi chiamati a Cody nel pitturato, ma erano comunque gli Hornets a 6:28 con Batum a trovare la via del canestro per primi grazie al jumper dalla media del francese.
Celtics che trovavano il canestro troppo facilmente; passaggio di Sullinger verticale per il taglio di Bradley da destra che nel pitturato concludeva in reverse lay-up senza troppa pressione addosso.
A 5:51 Walker si presentava dalla lunetta ma con lui Charlotte iniziava a sprecare i tiri a gioco fermo; ½ e 10-16 che diventava un 11-16 a 5:32 quando Batum imitava Kemba dalla lunetta per un fallo (il rasta di Boston finiva addosso alla nostra SG) di Crowder a palla rilasciata da Nicolas.
Marvin Williams a 4:50 riavvicinava decisamente gli Hornets; scarico di Batum e bomba frontale della nostra PF per il 14-16 ma Boston tornava a premere sull’acceleratore sfruttando 5 punti di Thomas inframezzati da una rubata (a Walker) con transizione solitaria di Bradley per il 14-23.
Frank the Tank a 2:45 con un turnaround concluso in gancio faceva registrare un gioco da 3 punti; fallo sul tiro di Olynyk e dopo il sound della sola retina arrivava anche il libero a segno per il 17-23.
Lee subiva fallo da Hawes e passava dalla lunetta per realizzare altri due punti Celtics, mentre Kaminsky servito da Batum restituiva ai Leprechaun gli stessi punti da sotto con un’alzata ravvicinata della sfera.
Walker dal lato sinistro fintava e andava al jumper portando a -4 i Calabroni, Boston però chiudeva il quarto segnando gli ultimi 4 punti e rafforzando il vantaggio.
21-29 al termine della prima frazione per gli ospiti con un 63% dal campo a punire Charlotte.
Kaminsky abbattuto da Lee all'inizio del secondo quarto.

Kaminsky abbattuto da Lee all’inizio del secondo quarto.

 
Boston subiva tre punti su due possessi Hornets concessi dalla terna arbitrale per un laccio californiano di Lee su Kaminsky in entrata. Battuto Jerebko, Frank andava per i due facili nel centro del pitturato ma Lee lo stendeva dando a Frank la possibilità di segnare due punti dalla lunetta.
Solo un FT a segno ma palla in mano e Lin concretizzava per i Calabroni altri due punti dalle parti del ferro.
Crowder in jumper dava più che fastidio e Boston risaliva a +7 (24-31), inoltre Boston conquistava troppi rimbalzi offensivi; ben due sulla stessa azione e Hunter segnava da tre punti.
Crowder dalla baseline sinistra mandava a -12 i Calabroni che tornavano sul -10 con Hairston, il quale recuperava palla e in coast to coast veniva toccato.
Due liberi a segno per lui.
La gara proseguiva con un gancio di lee e due liberi a segno di Lamb, il quale subiva una mazzata in faccia da Crowder mentre era impegnato al tiro dalla baseline sinistra.
Un altro jumper di Crowder faceva lievitare il punteggio sul 28-40, Hornets che rispondevano recuperando una palla in difesa e lanciando (Walker) Batum in transizione solitaria per la dunk a 6:32.
In questa fase si passava spesso dalla lunetta e il punteggio si alzava sul 34-42 prima di una piccola interruzione costituita dal lay-up mancato da Walker ma corretto in tap-in da Zeller.
Crowder dalla lunetta segnava due punti ma Zeller si faceva protagonista anche in fase di passaggio dando corto a destra del ferro a Kaminsky, il quale con un pump fake si liberava dell’avversario e segnava due punti. Altri due liberi di Olynyk ai quali rispondeva Kaminsky in entrata con passaggio dietro la schiena per se stesso e quando Lin attaccava nel mezzo era steso da Bradley.
Due FT per Charlotte che realizzate le occasioni risaliva sino al -6 (40-46).
Thomas splittava dalla lunetta mentre dall’altra parte Frank the Tank ci provava tre volte ma sul contrasto difensivo probabilmente su un’occasione c’era n fallo non rilevato, occasioni comunque tutte fallite e a riposo si andava sul 40-47.
Lin e Marvin Williams su I. Thomas.

Lin e Marvin Williams su I. Thomas.

 
Il terzo quarto era drammatico per Charlotte.
Il pubblico si aspettava una rimonta per il lieto fine della favola natalizia ma nell’era post illuminista del capitalismo assoluto e globalizzato le cose andavano diversamente; ben presto la realtà prendeva il posto della fantasia con Olynyk a 8:01 con qualche cm troppo di spazio da posizione frontale affondava la tripla del 47-58 Boston.
A 7:05 meritevole di citazione era il passaggio verticale di Batum per Zeller che schiacciava con due statuine verdi ai lati.
Olynyk però, agganciando palla al volo, ripagava in schiacciata a 6:36 dopo che il pallone scagliato da lontano da Sullinger avesse colpito il ferro e stesse per rimbalzare lontano.
Marvin sull’azione non faceva il tagliafuori, in attacco sbagliava il tiro e in difesa insieme a Zeller sotto canestro sull’azione seguente non riuscivano a fermare il tiro di Sullinger dalla sinistra del canestro per il 50-65.
Olynyk su un’azione offensiva non veniva visto pestare con il piede e palla in mano il colorato fuori nettamente dalla linea di fondo, P.J. comunque recuperava il passaggio del centro dei Celtici, anche se volava sulle sedie spinto da Thomas.
Dai rimbalzi offensivi Boston traeva vantaggio e segnava altri due punti, quando Thomas poi colpiva da tre con Lin a terra sul contatto, la gara si poteva dichiarare chiusa. +20 Boston e Charlotte nel disperato tentativo di rimonta, poco brillante, eccezion fatta per le triple di Frank e Nicolas, quest’ultimo segnava anche un bel tiro in sospensione dalla destra e la squadra di Jordan alla fine del terzo andava ai due minuti di riposo sul 62-74.
L'unico raggio di sole in serata. Le Honeybees. Speriamo che la squadra torni a vincere dopo Natale contro Memphis.

L’unico raggio di sole in serata. Le Honeybees. Speriamo che la squadra torni a vincere dopo Natale contro Memphis.

 
Kaminsky mancava la tripla in attacco mentre Lamb in difesa stoppava Thomas ma secondo gli arbitri Lamb toccava anche il capo della guardia di Boston; due liberi a 11:31 che riallontanavano Charlotte. Batum sprecava un libero per 3 secondi difensivi in area di Boston mentre Kaminsky si rifaceva da casa sua a 10:17 con una tripla.
Hansbrough stoppava Hunter ma gli arbitri prendendo un abbaglio fischiavano per il rookie due FT che il giovane giocatore non falliva. Lamb e Kaminsky nell’ultimo quarto erano l’anima offensiva degli Hornets; gli attacchi aggressivi nel pitturato e le triple portavano a 7:27 la squadra di Clifford a -9 (73-82), poi, a 7:02 Kaminsky segnava in entrata ma gli arbitri vedevano il fallo di Frank a spingere con la mano sinistra il fratello di Zeller.
Raro vedere un fallo così fischiato ma giusto, anche se di fatto rovinavano le possibilità dei Calabroni di rientrare nel match.
Kaminsky con un passaggio cambiava lato; Lamb dalla diagonale sinistra realizzava il -9 nuovamente ma nonostante una stoppata di Lamb in zona d’attacco la palla rimaneva agli ospiti che con Crowder proprio ai 24 segnavano un tiro abbastanza difficile.
Charlotte tentava la rimonta disperata e con un 7-0 di parziale (tripla di Batum dal corner destro l’ultima azione) a 3:18 si portavano sul -6 (86-92).
Dopo il time-out Boston però come altre squadre, usufruiva dell’incapacità di Charlotte di rimanere sul pezzo, gli avversari allungavano trovando a 1:37 il +10 di Olynyk.
La gara si chiudeva sull’89-102 con Boston in un picolo lasso di tempo a espugnare per la seconda volta la Time Warner Cable Arena e nonostante Charlotte abbia ancora un record leggermente positivo, inizia ad avere difficoltà in diversi settori.
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Pagelle:
 
Walker: 5,5
10 (4/12), 4 assist, 3 rimbalzi. Concede 4 turnover, uno troppo semplice che ci costa due punti facili. Insomma… prende tanti soldi e dovrebbe dare qualcosa di più quando la squadra ha bisogno. Odio parlare di soldi ma è troppo lunatico. Passa da serate super a serate nelle quali l’avversario lo batte facilmente.
 
Batum: 6,5
17 pt. (6/15), 7 assist e 6 rimbalzi. Spreca poco in possesso, più al tiro anche se mette tiri importanti nel finale. Prende Crowder attaccandosi e gli fischiano fallo sulla fiducia. Uno dei pochi a salvarsi nel naufragio.
 
P.J. Hairston: 5,5
5 pt. (1/5), 2 rubate. P.J. giocherà tutta la stagione da pseudo titolare? La voglia c’è, la qualità latita.
 
M. Williams: 5
3 pt. (1/5), 1 rubata. Con lui in campo subiamo il parziale del distacco irrecuperabile sino al -20 e h qualche responsabilità. Se anche lui sbaglia le triple che prima metteva siamo messi maluccio.
 
C. Zeller: 5,5
7 pt., 10 rimbalzi, 2 assist, 2 rubate, 1 stoppata. Prende rimbalzi ma in attacco fallisce facili occasioni e in difesa se lo attaccano viene eluso facilmente.
 
Lin: 5,5
12 pt. (3/11), 8 rimbalzi, 3 assist, 2 stoppate. Perde 4 palloni, tendenza al turnover dal palleggio, dalla lunetta bene ma in difesa non mi convince più di una cosa nonostante le statistiche a rimbalzo e stoppata.
 
Kaminsky: 7
23 pt. (9/20), 7 rimbalzi, 2 assist. Top scorer di serata, mette diversi tiri, anche se nel momento del bisogno erra qualche conclusione.
 
Hawes: 5
0 pt. (0/2), 1 rimbalzo. Perde anche due palloni, la difesa è quella anche è stasera, cioè non buona. Fa gli auguri di Natale ai fan Hornets ma nonostante il pochissimo tempo sul parquet, contribuisce al regalo per Boston, noi rimaniamo con il pacco vuoto.
 
Lamb: 6,5
12 pt. (2/4), 5 rimbalzi. Le note negative sono i 3 turnover e la difesa non sempre efficace con uscite ritardate sul tiratore a volte. In attacco da il suo contributo nell’ultimo quarto per tentare si recuperare ma era ormai missione impossibile.
 
Hansbrough: 6
0 pt. (0/0), 3 rimbalzi. In difesa cerca di tenere; lee lo batte senza colpe, gli arbitri gli negano una stoppata buona, ma in 8:16 cattura 3 rimbalzi.
 
Coach Clifford: 5,5
Chiama i time-out giusti ma la squadra non si scuote. Rotazioni che avrei fatto più o meno anch’io ma forse c’è un po’ di mancanza di fiducia. Occorre motivarli e farli partire subito grintosi prima di ritrovarsi con una squadra ipocondriaca. Lo 0-6 concesso all’inizio a Boston sostanzialmente non è stato poi più recuperato.

Game 27; Charlotte Hornets @ Houston Rockets 95-102

 
Sottotitolo; esclusiHornets
 
Charlotte perde la seconda partita di fila in trasferta e finisce fuori (anche se di mezza partita) dalla zona playoffs ora a portata di Pistons e Magic (vittoriosi nella notte su New York).
Questa volta la squadra ha mostrato più personalità e carattere ma sembra aver perso un po’ il feeling con il canestro.
Batum e Lamb ad esempio al tiro non sono quelli di qualche gara fa e la squadra ne risente.
Il piano di Houston di attaccare nel pitturato ha funzionato per certi versi e la pressione messa sul portatore di palla ha dato altri frutti.
Hornets quindi che scivolano al nono posto in classifica e perde un’occasione per vincere a Houston, squadra comunque in ripresa trasinata da Harden il quale finirà con 36 punti in serata, mentre per Charlotte il miglior marcatore sarà Walker con 14…
Kemba sfugge a Dwight Howard.

Kemba sfugge a Dwight Howard.

 
Charlotte schierava il solito quintetto senza Jefferson con; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams e Zeller. Houston buttava in campo; Beverley, Harden, Ariza, Capela e D. Howard.
 
Houston conquistava la palla a due e provava subito a mettere in difficoltà Charlotte nel pitturato ma Marvin Williams in qualche modo teneva sul tentativo di Capela da sotto, dall’altra parte su una rimessa dal fondo il duello si riproponeva con gli arbitri a chiamare due FT per Marvin a 11:26, 2-0 Hornets.
Harden pareggiava con un jumper nonostante P.J. rimanesse su di lui e Howard da sotto dopo un errore di un compagno al volo correggeva dal rimbalzo vagante per il sorpasso, Zeller lo imitava sull’appoggio in entrata mancato da Walker e la gara tornava in parità a 10.16.
A 9:55 da uno scarico di Zeller per l’accorrente Marvin saltavano fuori due liberi per gli Hornets al limite per blocking foul. Due su altrettanti tentativi e vantaggio Charlotte sino alla tripla di Ariza molto aiutata dall’anello, Hornets a 8:34 nuovamente in vantaggio grazie alla lunetta con Walker lanciato in transizione spinto sotto canestro da Harden e a 8:11 un catch n’shoot di Batum dal lato destro dava il 10-7 a favore ospite.
I Razzi raggiungevano i Calabroni con il missile di Harden a 7:58 ma P.J. rispondeva con la stessa moneta, tuttavia a 6:57 per un fallo di Hairston sul Barba, Houston trovava ancora la parità a quota 13.
Zeller a 6:33 su uno scarico arretrato di Walker aveva il tempo per mettere un piazzato lungo da due punti ma una dunk di Ariza (su Marvin) lanciato dall’altra parte del parquet ridava equilibrio perfetto al match.
A Houston veniva chiamata difesa illegale, un libero assegnato e realizzato dagli Hornets oltre a un 3 punti realizzato a 5:37 da Marvin Williams consentivano ai teal & purple di raggiungere un piccolo vantaggio di 4 punti.
Rockets che tuttavia tornavano a comandare la gara specialmente grazie a Howard; a 4:44 un regalo degli arbitri (fallo di Zeller più che discutibile) gli consentiva di splittare dalla lunetta, un suo lob da sotto a 4:18 più un alley-oop a 3:33 davano il +1 ai biancorossi di casa.
A 3:13 la squadra di Clifford tornava a segnare con un up & under di Zeller chiuso in mano destra, la partita rimaneva incerta con le squadre a superarsi, poi dopo il gancio di Motejunas su Hawes era il turno dei Rockets dir aggiungere il +4 ma a :58.5 era tutta farina del sacco di Walker il pareggio che da marcato ben oltre la linea trovava spazio e parabola giusta per una tripla solo cotone indispensabile per rimanere in scia.
Sempre Walker a un secondo e mezzo dalla prima sirena segnava con il suo classico step back in fade-away dal centrodestra lungo. 28-27 Hornets prima dell’inizio del secondo periodo.
H & H; Hawes & Howard.

H & H; Hawes & Howard.

 
10 secondi dopo l’inizio del secondo quarto Lamb tagliava in back-door sulla linea di fondo sinistra per concludere in reverse lay-up.
C’era anche il fallo e gioco da 3 punti per Jeremy.
Motejunas con un altro gancio e Jones nel traffico riportavano la bilancia sulla stessa linea facendo segnare 33, lo stesso Jones si faceva stoppare da Kaminsky, il quale rimaneva passivo sotto la tabella sul pallone vagante così lo stesso n°6 dei Rockets andava a schiacciare e a segnare poi ancora altri due punti contro un Kaminsky troppo timido in difesa.
Dopo una serie d’occasioni sprecate da ambo le parti altro giro di lunetta lungo per Harden per altro tocco di P.J. su di lui.
Ai liberi il Barba ne metteva due su tre mandando i Razzi sul 31-37.A 6:38 Roberts passava un pallone teso sulla sinistra a Lamb, nel mezzo l’intercetto andava a vuoto e Jeremy con spazio, calma e precisione colpiva da tre punti riportando in gara la squadra di Jordan.
Lamb mancava il pareggio e Clifford si accontentava di un ½ di P.J. fermato in ripartenza su una transizione, tuttavia a 5:13 Lamb dopo un errore in entrata aveva modo di rifarsi poiché i Rockets litigavano a rimbalzo, Jeremy soffiava la palla a spicchi con la bacchetta magica e da sotto raggiungeva i Razzi a quota 37.
A 4:50 nell’angolo destro Lamb andava a raddoppiare costringendo al passaggio i Rockets, lo stesso Jeremy intercettava la sfera alta, conduceva poi il contropiede schiacciando un passaggio con i tempi giusti sotto canestro per Roberts che spingeva la palla dentro la retina per il vantaggio 39-37.
Due entrate di Harden ridavano due punti di vantaggio alla squadra di casa che con Howard a 2:15 portava a 4 il margine, anche se sbagliava il libero aggiuntivo per fallo di Hawes sul tiro.
Daniels da tre su una transizione in uno contro uno andava a trovarsi spazio spostandosi sull’interno e scagliando una freccia avvelenata da tre punti per far tornare i viola al -1.
A :49.8 invece Batum dopo aver intercettato capendo le intenzioni di Howard un suo passaggio, per liberarsi del rientro sotto canestro del difensore inventava un gioco di prestigio cambiando mano un paio di volte in aria velocemente.
Harden chiudeva con un’entrata vincente il primo tempo con Hawes che lo toccava più volte.
Libero fallito e Daniels da oltre metà campo sulla sirena a colpire il ferro.
44-45 per Houston quindi al riposo.
 
Nella ripresa gli Hornets non ripartono; P.J. Hairston segna la bomba ma dopo i 24 secondi mentre Beverley in penetrazione inizia a scavare un solco che diventa ben presto di 9 punti, mentre P.J. Hairston unico deputato a concludere le azioni dei Calabroni in questo frangente (perché?) finalmente segnava una tripla a 8:30 per il 47-53.
Charlotte si faceva notare per una stoppatona di Marvin Williams in aiuto su Harden e per un tiro di Lin costretto all’acrobazia che comunque fruttava un gioco da 3 punti a 6:13.
A metà tempo esatto arrivava una slam dunk di Capela seguiti da due FT di Motejunas.
Lin in attacco recuperava un pallone lo dava Walker che mandava bersaglio la tripla dall’angolo destro a 3:02, un secondo dopo però Walker mandava in lunetta i Rockets immagino per qualche parola di tropo detta.
Harden segnava e Terry s’infilava poco dopo facilmente in mezzo alla difesa arrivando al ferro.
Clifford chiedeva la pausa ma dopo due liberi di Batum Thornton con parecchia fortuna realizzava la tripla, Kaminsky sfruttava invece la penetrazione con scarico in angolo sinistro per aver spazio e colpire a 1:12 per il 60-64.
A :46.6 altro tecnico per Charlotte; Batum su un rimbalzo offensivo si aggrappava alla canotta di Beverley e un paio di gesti di stizza ci costavano, raggiunto il bonus, tre liberi contro tutti a segno.
Kaminsky rispondeva da tre punti ma Hawes e Motejunas davanti a lui lottavano con Spencer in blocco.
Fallo chiamato al nostro 00 per blocco illegale e proteste di Clifford per il terzo tecnico in pochissimo tempo.
Questa volta Houston faceva 0/3 ma un coast to coast di Jones finalizzato sulla sirena dava il 60-69 finale di quarto.
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Jeremy Lin, buona gara per lui partendo dalla panchina.

 
Walker nell’ultimo mancava la tripla iniziale mentre Thornton tirava bene da 3 punti mandando a 12 i viola che risalivano con la bomba frontale di Kaminsky a 11:07. A 9:52 Thornton rispediva nella buca Charlotte con un lungo due punti.
Dopo una tripla di Beverley, Jones cancellava in stoppata Hawes ma in attacco Kaminsky abbracciato da dietro dallo stesso Jones andava su per segnare e completare un gioco da 3 punti.
Charlotte iniziava la rimonta vera a 7:46 con due liberi di Walker, la quale proseguiva con una tripla di Hawes che dava il pallone fuori per Lin, il quale a 6:57 andava per il -3 a 8:39.
Lin ricambiava il favore al compagno lanciandogli il pallone nell’angolo sinistro; tre punti di spencer e parità riagguantata.
Houston però spingeva per la vittoria e andava sul +5; Harden da 3 pt. dalla diagonale destra e Terry per Jones nel pitturato tutto solo a causa del raddoppio sul portatore di palla.
Charlotte tornava sul -1 ma un breaking ankle di Harden su Lin (che poi si sarebbe rifatto parzialmente con una bella entrata) faceva si che il barba si liberasse per colpire e dare il +3 ai Rockets (83-86).
A 2:52 un jumper di Harden era contrastato fallosamente da Lin e la guardia Rockets dalla linea della carità non tradiva.
Il pari arrivava comunque a 2:30 grazie a una buona rete di passaggi che alla fine liberava Marvin Williams nell’angolo destro (assist Lin) abile a segnare i tre previsti dalla panchina in anticipo.
A 1:41 Lin da sotto cercava di alzare la mano per il tiro, ma la scure di Howard si abbatteva su di lui.
Espulsione per raggiunto limite di falli e Lin in lunetta però solamente con un ½.A 1:25 Jones da sotto segnava resistendo anche alla manata in rientro di Zeller tornato in corsa da dietro.
Gioco da 3 punti e 89-91.
Brutta scelta di Walker d’isolarsi e andare verso il ferro dove all’ultimo scaricava ravvicinato per Zeller che veniva anticipato dal difensore, Brewer mancava la tripla dall’angolo e Zeller su bell’assist diagonale schiacciato di Lin pareggiava a ma un’entrata di Harden dava ai Rockets la propulsione di un gioco da 3 punti.
Zeller tentava abbastanza in solitaria la schiacciata ma il rientro di Jones (ottima gara per Jones) gli faceva stampar palla sul ferro, forse stoppata, forse fallo ma alla fine la sfera non entrava costringendo Charlotte al fallo dato l’esiguo tempo.
Liberi a segno e partita indirizzata verso la strada dei texani che vincevano alla fine per 95-102.
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Pagelle:
 
Walker: 6
Prestazione normale. Di fronte a Harden ha I suoi buoni momenti ma James fa nettamente di più anche se all’inizio e P.J. a prendere il barba. Qualche assist e rimbalzo per una prestazione almeno decente.
 
P.J. Hairston: 5
Con 7 punti e un 7/12 dal campo non si sa che cosa abbia voluto tentare Clifford. P.J. se non carica bene e tranquillo con i piedi a terra ha percentuali basse, fargli fare da sparatutto nel terzo quarto con altri possibili protagonisti in campo è un mistero. Fa il possibile in difesa finché rimane sul parquet ma commette troppi falli su Harden che fa vedere d alzar la palla e ci costa 9 liberi contro, in più l’attacco ci condiziona.
 
Batum: 5
9 punti, 5 rimbalzi, 3 assist. Poche cose buone dopo la malattia. Tiri sempre affrettati e forzati.
 
M. Williams: 5,5
12 pt., bene dalla lunetta e a rimbalzo ma al tiro non è stato determinante, anzi… Stoppona su Harden e buona gara su Capela.
 
C. Zeller: 5,5
10 punti e 7 rimbalzi. Al tiro non va male ma sbaglia la schiacciata più importante soffrendo Jones e commette 6 falli nel finale.
 
Lin: 6,5
13 punti e 5 assist. Dovrebbe fare meglio in difesa sul tiro, evitare di far fallo… Bei passaggi e buone azioni anche personali. Sbaglia un libero nel finale ma forse non determinante.
 
Kaminsky: 6
12 punti e 5 rimbalzi. Si fa perdonare con queste statistiche perché è tragico in difesa.
 
Hawes: 5
3 pt. Personalmente direi male su entrambi I fronti; attacco e difesa, quest’ultimo settore dove commette troppi falli indecisi hanno regalato liberi contro.
 
Lamb: 5
10 punti con un 3/9 dal campo. Buoni movimenti in attacco ma dietro copre un po’ grossolanamente. La mano non è più calda come all’inizio stagione.
 
Roberts: 5,5
2 pt. in 5:47. Non riesce a far girare la squadra, poi invece ce tirare su un’azione continua a passarsi la palla con un compagno non prendendosi la responsabilità del tiro pur essendo anche uno shooter.
 
Daniels: 6
Una Tripla a bersaglio (delle due) con personalità. Perde un pallone ma comunque riporta la gara vicino alla parità.
 
Coach Clifford: 5,5
P.J. sparatutto non so se sia un’invenzione un po’strana e non rende. P.J. su Harden nemmeno in difesa. Ha anche Lamb, Marvin Williams e altri sottotono nella serata, però non riesce a cambiare ritmo alla gara. Meglio come personalità ma forse per dare una scossa avrebbe potuto cambiare un po’ le rotazioni.
 
L’analisi:

Game 26; Charlotte Hornets @ Washington Wizards 101-109

Charlotte cade a Washington. Qui Kemba si libera di un difensore per andare al tiro in questa maniera.

Charlotte cade a Washington. Qui Kemba si libera di un difensore per andare al tiro in questa maniera.

Sottotitolo; presunziHornets
 
In una serata magica solo per I Wizards, I Calabroni gettano un’occasione al vento per risalire in classifica andando a perdere contro dei Maghi i quali dovevano far a meno di diversi giocatori in infermeria (Beal, Porter, Gooden, Nene).
Forse una mancanza di personalità fuori casa, forse il presentimento di aver a che fare con una quadra menomata, la troppa presunzione di affidarsi a volte al solo tiro senza poi muover veramente la difesa avversaria, uniti ai troppi turnover hanno decretato la sconfitta dei teal & purple nella città capitale degli States.
Charlotte non riesce a convertire in una W i 18 rimbalzi offensivi catturati contro i soli 5 dei Wizards, è travolta 14-30 nella statistica dei punti sulle palle perse pagate a caro prezzo.
 
Charlotte (in viola) che invece ritrovava Batum dopo la malattia schierava il seguente starting five; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams, C. Zeller. Washinton (i divisa rossa dedicata i Bullets) schierava invece; Wall, Temple, Oubre Jr. J. Dudley e Gortat.
 
Washington tentava di passare in vantaggio subito, ma un Gortat un po’ freddo a inizio gara falliva la sua prima conclusione mentre Charlotte a 10:53 schiodava il maxischermo dallo 0-0 con due liberi di Batum.
Dopo un jumper di Wall e un’entrata a 10:32 di Zeller abile a battere Gortat in marcatura, Oubre andava coto in entrata ma recuperava al volo il pallone e correggeva per il 4-4.
Ancora Oubre con una tripla mandava avanti per la prima volta in serata i Maghi ma a 9:25 dal palleggio P.J. Hairston si costruiva lo spazio per la tripla del pareggio mentre Marvin Williams dalla distanza continuava il giro triple indovinando quella del 10-7 dall’angolo destro a 8:57.
Temple avrebbe l’occasione in transizione di pareggiare, ma dopo il canestro andava a sbagliare un libero per fallo di Williams sulla stessa azione che l’aveva portato al canestro, tuttavia Wall da sotto faceva salire i padroni di casa sul +1.
Le squadre si alternavano per un po’ al comando; a 7:06 una partenza veloce di P.J. Haiston tagliava fuori la difesa e dava il +1 a Charlotte, poi erano i Wizards a prendere nuovamente il comando con un tiro in sospensione di Wall e ad allungare con una tripla dello stesso play sul 14-18.
Il numero 2 dei Maghi segnava ancora in jumper (non contrastato) e portava a +6 i suoi prima che Walker segnasse a 3:21 mediante un fade-away su Gortat.
Dopo un libero di Gortat iniziava a farsi vedere la panchina di Charlotte; le triple di Walker (su assist di Lin) che godeva di spazio grazie all’attenzione posta su Jeremy all’ingresso sul parquet, di Lamb dalla diagonale sinistra e di Lin a 1:35 alzavano il punteggio riavvicinando Charlotte al -1 (25-26).
Il periodo però terminava 27-28 con due FT di Temple e il canestro finale di Frank the Tank da sotto.
 
Dopo qualche scaramuccia iniziale che alzava il punteggio, Hawes da 3 punti colpiva dalla top of the key per il 34-32 a 9:51, rispondeva Dudley su Kaminsky, Lin non riusciva a segnare ma Kaminsky al volo regalava un tap-out per Hawes che da vicino sfruttava il rimbalzo per mettere un tiro ravvicinato.
Dudley da 3 punti cambiava per l’ennesima volta la squadra al comando della partita a 8:33 grazie anche a un Kaminsky in uscita in ritardo. Frank su una seconda chance mancava anche la tripla ma Lamb raggiungeva il rimbalzo e metteva dentro due punti per il 38-37 e Hawes su un’altra seconda possibilità (rimbalzo e assist di P.J.) in schiacciata allungava sul +3.
Wall attaccava velocissimo non lasciando a Charlotte la possibilità di difendersi ma un runner frontale di Lin ridava i tre punti di vantaggio agli Hornets.
Charlotte allungava sino al +4 quando prima Walker segnava con uno stop & pop, poi a 4:57 sfruttava un tecnico fischiato a Wall per portarsi sul 45-41.
Gortat con un facile tap-in riportava a -2 i Maghi, distanza che rimaneva invariata dopo una favolosa entrata di Lin chiusa in appoggio estendendo l’arto destro oltre Gortat più il canestro di Wall, mentre Temple dall’angolo sinistro riportava in vantaggio (47-48) i capitolini che allungavano decisamente nel finale sino a salire sul 47-53.
A poco più di 4 secondi dalla fine Walker arrestava la sua corsa per mettere due punti che riportavano i Calabroni in scia sul -3, ma proprio all’ultimo istante su uno scarico di Wall, dall’angolo sinistro Temple batteva la luce rossa mandando sul 53-59 le squadre negli spogliatoi.
Lin contro Gortat.

Lin contro Gortat.

 
P.J. Hairston a 11:20 tentava di riavvicinare gli Hornets decisamente alla partita con una tripla.
Temple però era una spina nel fianco e in transizione usava il corpo per proteggersi dal difensore sull’entrata vincente in appoggio.
Batum si faceva finalmente notare su ambo i fronti stoppando un gancio di Wall e segnando una tripla a 9:58 dalla diagonale sinistra.
Wall però trovava da ben oltre la linea un canestro da 3 punti lasciando stupefatto Kemba, così la gara prendeva la piega dei padroni di casa con Zeller stoppato e Temple in transizione al vetro per il 59-66.
Con gli Hornets sotto di 8 punti, Lin da 45° destra con di fronte il difensore palleggiava sul posto trovando il ritmo per un tiro veloce sganciato de ben oltre l’arco.
Tre punti d’oro per il 65-70 anche perché poco più tardi Batum in transizione vedeva l’accompagnamento all’azione da parte di Marvin sulla sua destra e lo serviva con un passaggio schiacciato, Williams era bravo ad appoggiare il fing and roll nonostante il contatto con un difensore.
69-70, strappo ricucito ma, proprio quando si poteva presumere con l’ingresso della panchina una buona mano per sovvertire gli esiti dell’incontro, Charlotte tracollava; Kaminsky era un disastro in attacco e in difesa dove concedeva almeno due giochi da tre punti ai Maghi (Humpries e Sessions), i quali a 1:02 si portavano sul 72-84.
Neal segnava da due punti, poi su scarico di Kemba dall’angolo destro Kaminsky ne combinava finalmente una giusta realizzando una tripla a :20.0 dalla fine del penultimo quarto.
Hornets sotto di 11 all’inizio dell’ultima decisiva frazione.
 
Il centro polacco in gancio faceva secca la difesa di Charlotte mentre i viola sbagliavano due volte con Hawes e una con Lin, realizzando con lo stesso play solamente un libero per la violazione dei 3 secondi in area dei rossi a 10:48.
Lamb non metteva la tripla e nemmeno P.J. da sotto il tiro ma in quest’ultimo caso c’era il fallo e Hairston dalla lunetta era preciso facendo recuperare altri due punti alla squadra di Clifford.
Dudley però segnava un tiro aperto dalla top of the key e si ripeteva da più lontano mandando a segno anche la tripla, Hornets al collasso sul -15 (78-93) che iniziavano però a dare segnali di rabbia sebbene il tentativo di agganciamento fosse difficoltoso all’inizio.
Lin a 9:37 andava in penetrazione segnando con un arcobaleno sopra le teste dei difensori.
Walker aggiungeva 4 punti e gli Hornets tornavano allo svantaggio a una cifra (84-93) anche se Gortat a 6:41 con un tiro ravvicinato su Hawes riportava il distacco a 11 punti.
Charlotte teneva bene in difesa comunque e a 4:35 con Batum segnava il 90-95 (spin move nel pitturato su Oubre Jr. a eluderne la marcatura ed elegantissimo appoggio nella retina).
Venticinque secondi più tardi Walker appoggiava anche il 92-95 costringendo Washington al time-out.
A 3:55 Garrett Temple con un floating jump shot fortunato (due volte l’anello alzava il pallone che poi ricadeva nella retina) dava la distanza di sicurezza ai rossi ma Batum s’inseriva sotto canestro su un pallone quasi perso da Lin e al volo rendeva ancora vivace la partita.
Temple a 3:10 si lanciava a canestro e trovava il contatto con la spalla di Walker.
Due FT realizzati e Hornets che si affidavano a Walker per rimanere aganciati alla gara.
Entrata con lay-up mancato e Zeller bravo a seguire per la slam del nuovo -3.
A 2:25 Zeller girandosi sotto canestro segnava il tiro ravvicinatissimo, anche grazie al lob di Batum che lo serviva efficacemente.
98-99 che veniva però passato dai due punti di Wall dalla media distanza in sospensione.
Walker avrebbe la possibilità del pareggio; tentativo di tripla e palla sul ferro.
L’ultima illusione d’aggancio era spazzata via dal martello polacco dei Wizards che a 1:34 in post basso sinistro rifilava altri due punti ai Calabroni.
Quando Walker commetteva sulla pressione di Temple il diciassettesimo turnover la gara era sostanzialmente finita poiché ne uscivano anche due liberi per i Maghi.
La gara terminava 101-109 con Charlotte che ora dovrà volare a Houston, i quali mentre scrivo stanno battendo 95-76 i Clippers…
chawas1 chawas2
 
Pagelle:
 
Walker: 5,5
Kemba chiude a 18 punti ma Wall fa nettamente meglio sia nei punti che negli assist. Peccato per la tripla mancata del pareggio.
 
Batum: 6
Poco appariscente fa il suo compito post influenzale anche se non da il là a Charlotte fallendo troppi tiri da 3 punti e perdendo qualche pallone di troppo anche se a volte il suo genio in zona assist non è capito dai compagni. Per il resto discreto in tutto.
 
P.J. Hairston: 6,5
10 punti e 6 rimbalzi. Difesa più che sufficiente. Speriamo continui così.
 
M. Williams: 5,5
9 punti e 9 rimbalzi. Maluccio al tiro. In difesa meglio sicuramente rispetto a Kaminsky.
 
C. Zeller: 6
11 pt. e 7 rimbalzi. Fatica a tenere Gortat dopo un buon inizio, però è attivo e migliora in attacco.
 
Lin: 6
6/13 dal campo e 15 punti. Sbaglia troppo nel finale evidentemente un po’ a corto d’energie, anche se prima aveva fatto bene.
 
Kaminsky: 4,5
6 pt. e 5 rimbalzi ma disastro in difesa nel momento decisivo della gara.
 
Hawes: 5
9 pt. (4/8), 4 rimbalzi. Stesse statistiche di Lamb in questo caso ma prestazione difensiva non certo eccellente.
 
Lamb: 6
9 pt. (4/8), 4 rimbalzi. Magari non una serata stratosferica, fa il suo compito, anche se in alcuni momenti sarebbe servito un Lamb infuocato.
 
Hansbrough: 5,5
Un canestro annullatogli per interferenza sopra il cilindro su un suo tap-in più un rimbalzo e due palle perse in 3:37.
 
Clifford: 5,5
Deve correggere mentalmente la squadra. Su questi campi non si può perdere così. In casa ci siamo, in trasferta non sempre. Bisogna lavorare sulla mente oltre che su tattica e tecnica.

Game 25; Charlotte Hornets Vs Toronto Raptors 109-99 (OT)

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Sottotitolo; LinieziHornets
 
Jeremy Lin chiude con 35 punti partendo da titolare...

Jeremy Lin chiude con 35 punti partendo da titolare…

 
Gli Charlotte Hornets si affacciavano al match senza avere a disposizione Nicolas Batum malato e Al Jefferson squalificato, la domanda era se a queste condizioni ci sarebbero potuti essere tutti gli ingredienti per battere i Raptors.
Alla fine di una gara emozionantemente assurda, la ciambella esce con il buco ma quanta fatica per battere i canadesi.
Lowry e Patterson trovano una pessima serata ma alla fine la gara, che sembrava già vinta, finisce ai supplementari e per poco i Raptors durante i regolamentari non la vincono con una tripla di Derozan a sette decimi dalla fine invalidata dalla chiamata di un time-out un secondo prima dal proprio allenatore Casey che si dimostrava il miglior alleato degli Hornets ed evitava un atroce beffa a una squadra rimasta avanti per tutta la partita.
Lin partiva titolare e non deludeva, dando una grande mano agli Hornets a portare a casa una preziosa e prestigiosa vittoria.
 
Marvin Williams, 10 punti e gran difesa su Derozan.

Marvin Williams, 10 punti e gran difesa su Derozan.

 
Toronto si presentava sul parquet della Time Warner Cable Arena in maglia rossastra con; Lowry, Derozan, T. Ross, Scola e Biyombo. Hornets invece con la maglia Bianca portafortuna con; Walker, Lin, P.J. Hairston, M. Williams e C. Zeller.
 
I primi a provare a inaugurare il tabellone erano i Raptors con Scola dall’angolo destro ma il pallone colpiva il ferro e gli Hornets conquistato il rimbalzo andavano dall’altra parte del campo, dove Walker serviva l’assist prelibato per Marvin Williams che iniziava con gli antipasti da 3 punti a 11:24 anche grazie al movimento di Zeller che andando verso l’interno distoglieva l’attenzione da Marvin libero di poter colpire.
A un minuto dall’inizio della gara Derozan segnava due liberi (P.J. ricadeva su di lui su una finta della guardia canadese) ma un assist cambio lato di Cody per P.J. Hairston dava la possibilità alla nostra ala di trovare un catch n’shoot vincente che i Raptors contrastavano immediatamente con una tripla di Ross a 10:26 dall’angolo destro.
A 9:50 gli Hornets continuavano con antipasti pesanti; Kemba da sinistra apriva per P.J. Hairston che sganciava una bomba siderale da posizione frontale, la quale finiva nel paniere.
Lin aggiungeva un rainbow dalla media diagonale destra e gli Hornets andavano sull’11-5.
Biyombo piazzava la prima stoppata di serata su Lin ma Lowry scagliava un pallone da tre punti che rimbalzava due volte sul ferro divenendo preda di Zeller, il quale dall’altra parte andava anche a inchiodare la schiacciata a 8:22 con Lowry che sotto canestro ovviamente non provava nemmeno a contrastarlo.
Sul 13-5 Casey chiamava time-out e Derozan si avventurava da sotto in un tiro scendendo dal salto per battere Zeller davanti al canestro con le mani alzate che nonostante la buona difesa non poteva fermare la stellina dei Raptors.
Zeller splittava dalla lunetta a 7:44 per un fallo di Biz che a sua volta dall’altra parte trovava anch’esso punti, due da sotto.
Charlotte non rimaneva a guardare e dal lato destro Walker in partenza andava in derapata rischiando di cadere, ritrovato il grip a 7:00 segnava con un runner a una mano in entrata.
Biyombo dall’altra parte continuava a mettersi in mostra forse per spirito di rivalsa andando a segnare con una dunk potente e Derozan con due passetti andava a battere facilmente Walker non arrivando l’aiuto dietro. Lin per fortuna con una tripla ridistanziava gli ospiti e mandava i Calabroni sul +6 (19-13), ci provavano a questo punto anche le guardie avversarie; mentre Lowry era contenuto da una buona difesa di Kaminsky, Derozan con un appoggio in reverse riusciva a segnare.
A 3:06 era sempre Lin a dare fiato ai Calabroni, dal carrello il cameriere lanciava un supplì delizioso (assist in stile football americano da oltre la metà campo) per Lin che al volo sotto canestro agganciava e convertiva in altri due punti.
Biyombo cercava di tenere a galla i suoi prendendo un fallo (1/2 dalla lunetta) e stoppando Daniels che non riusciva poi a contenere in difesa regolarmente Derozan, il quale si presentava in lunetta realizzando i liberi del nuovo -3 Toronto (21-18).
Charlotte però chiudeva con quattro punti (fade-away ed entrata) di Kemba intervallati da due di Derozan per un 25-20 come finale di prima frazione.
 
Una Honeybees durante un intervallo.

Una Honeybees durante un intervallo.

 
Un jumper di Lin inaugurava il secondo quarto e un suo assist a 11:14 dava la possibilità a Hawes, il quale ci pensava un attimo, di bombardare da 3 punti per il 30-20 nonostante l’uscita tardiva di Noguera che dall’altra parte trovava due liberi ma solo un punto.
Lamb iniziava a spingere e anche lui entrava tra i marcatori pesanti, una polpetta da tre punti a 10:49 non digerita dai Raptors per il +12 Hornets. Lowry, pessima serata, aveva il merito però di liberare Noguera con un assist schiacciato per la dunk del lungo n°92, Johnson ne aggiungeva altri due partendo da sinistra e concludendo al ferro e i Raptors tornavano al -8.
Lamb faceva sembrar facile una penetrazione che portava sino al ferro con eleganza, Lowry da tre falliva il tiro ma a 8:20 Johnson segnava andandosi a prendere anche il fallo, tuttavia dalla lunetta andava corto e gli Hornets dall’altra parte facevano vedere una meravigliosa azione con Kaminsky al vertice dell’area in possesso palla, pallonetto assist perfetto per Lin che appena passato dietro di lui tagliava fuori il difensore e riceveva meglio di un aggancio tra Jeeg robot d’acciaio e i componenti lanciati da Miwa per andare a segnare in maniera volante vicinissimo a canestro.
Toronto a 7:40 si vedeva un tiro respinto dal ferro da tre punti ma arrivava veleggiando prepotentemente Johnson che appendendosi al ferro schiacciava violentemente.
Lin a 6:56 ridava il vantaggio in doppia cifra ai Calabroni con un reverse lay-up ma 20 secondi più tardi Johnson trovava ancora due FT, questa volta concedeva un errore così come Kaminsky poco più tardi andava a imitare il tatuato giocatore dei Raptors ai liberi.
I canadesi tornavano sul -6 dopo due punti di Scola dal pitturato ma su una controversia su un rimbalzo con Hansbrough, Biyombo protestava reiteratamente e si prendeva un tecnico che Lin realizzava a 4:13, inoltre P.J. colpiva andando altissimo in jumper con tre punti e gli Hornets si spingevano nuovamente sul +10 (46-36).
Derozan metteva un turnaround dalla top of the key ma un canestro di Walker passando dietro a un blocco e sparando contro la tabella faceva mantenere sicurezza alla squadra di Clifford.
A 2:41 Ross metteva 3 punti per i rossi ma Lin aggiungeva 4 punti per i Calabroni con una penetrazione in dribbling arrestata e conclusa in fade-away più una transizione dopo un pallone intercettato.
Scola a 1:36 si faceva stoppare da Kaminsky e su una palla persa ospite Patterson e Marvin Williams correndo verso il canestro di Toronto gareggiavano in velocità, il più lesto era Marvin che veniva spinto dal giocatore dei Raptors a terra.
Due liberi per Marvin e 54-41.
Ross colpiva da 3 e Walker batteva la sirena correndo velocissimo e passando sotto due giocatori di Toronto per il reverse lay-up che chiudeva il primo tempo sul 56-44.
 
T. Daniels, deludente prova per lui.

T. Daniels, deludente prova per lui.

 
La ripresa sembrava potesse decretare la morte prematura della partita, anche perché alla prima azione Marvin Williams allungava con un tris di punti da oltre l’arco sul +15.
Con Derozan (jumper dal pitturato) i Raptors si riportavano a -11 ma Lowry si prendeva un tecnico a 10:11 con il quale gli Hornets raggiungevano quota 60 per raggiungere i 62 punti a 9:50 con un’entrata di Kemba da sinistra che trovava spazio e appoggiava abbastanza comodamente.
Hornets sul velluto quando da sinistra arrivava un passaggio per Marvin Williams che da posizione frontale nel cuore dell’area smistava velocemente a destra su Zeller libero di abbassare il canestro con la schiacciata del 64-48.
Ross tentava da 3 punti di far salire Toronto sopra i 50 ma anche lui finalmente falliva il tiro, tuttavia dopo un libero (1/2) di Lowry (per fallo sul contenimento di Zeller), Ross segnava la bomba e mandava Toronto a 52 punti che divenivano 54 ai liberi per un altro fallo di Zeller su Derozan a 7:33.
Lin dall’angolo destro mancava la tripla ma dall’altra parte del ferro arrivava P.J. a correggere prendendo il rimbalzo offensivo e insaccando due punti da sotto la tabella.
Momento di gloria anche per Hawes quando prima difendeva bene sull’ex centro congolese, poi in corsa riceveva l’assist di Walker fermo nel pitturato sulla baseline sinistra, Spencer arrivava in corsa come un treno e posterizzava a una mano frontalmente proprio Biyombo.
A 5:26 Derozan replicava con l’eleganza alla forza; giro veloce su se stesso nel pitturato ed elegante tiro a una mano a battere i 24 secondi. A 4:59 anche Lin faceva vedere di esser capace di depistare gli avversari; dal lato sinistro Jeremy fintava di andare sull’esterno più alto, invece si girava velocemente dall’altra parte e partiva per una veloce entrata da ninja conclusa in maniera brillante in reverse lay-up.
Jeremy si prendeva anche uno sfondamento in difesa da parte di Joseph, il quale a 3:33 segnava comunque il 72-58 mentre Biz a 2:58 aggiungeva dalla lunetta altri due punti per i canadesi.
Charlotte iniziava ad avere qualche problemino a realizzare, per fortuna l’ennesima tripla tentata di Patterson aumentava solo i tiri tentati (0/6 fino a quel momento da oltre l’arco).
Da una palla toccata da Hawes sotto canestro gli Hornets recuperavano e si portavano in attacco, dove Kaminsky sfruttava l’evidente mis match contro Derozan, giro sull’esterno e fallo della guardia. Frank the tank segnava una delle due occasioni ma faceva ripartire Charlotte bloccando l’inerzia di Toronto.
Derozan si faceva poi stoppare da dietro da Kemba in aiuto, il quale andava in transizione a depositare la palla a spicchi nonostante l’opposizione di Joseph e l’aiuto di Biyombo.
Otto secondi più tardi Derozan voleva rifarsi della stoppata subita e andava dentro di forza segnando, Kemba però dall’altra parte approfittava di un rimbalzo lasciato dai Raptors (lungo saltato fuori tempo) e segnava altri due punti per far risalire gli Hornets a ben 15 punti di vantaggio (77-62).
I Raptors realizzavano gli ultimi tre punti nel quarto e si presentavano sul -12 all’ultima frazione.
 
Hawes ha appena posterizzato Biz.

Hawes ha appena posterizzato Biz.

 
Quello che sarebbe divenuto il penultimo periodo di gioco iniziava come una partita a scacchi ai liberi, Lowry a 10:47 portava la gara sul 79-68 prima che lo stesso play a 10:11 interrompesse la catena di FT con una tripla per il -8.
Lin prima commetteva sfondamento su Scola, poi con un dai e vai con Hawes andava a procurarsi due liberi realizzati a 9:31.
Patterson segnava due punti frontali mentre a 9:00 dalla fine del quarto Kaminsky portava già in bonus i Raptors.
Due tiri realizzati per fallo di Scola e Calabroni sull’83-73. Si lotta dalle parti del ferro di Charlotte ma la buona difesa dei Calabroni ne usciva indenne mentre Lin veniva aiutato dal primo ferro sulla sua alzata a 7:10.
Dopo due punti di Ross il canestro di Lin a 4:44 dalla fine sembrava potesse scrivere la parola fine alla partita.
Jumper importante, 87-75 e 12 di vantaggio… invece arrivavano in serie un jumper di Derozan e un tiro in entrata di Lowry forzato ma realizzato con P.J. a commetter fallo, dopo la realizzazione i Raptors si trovavano sul -7 e Charlotte buttava via un possesso con Zeller, il quale estendeva il blocco portato muovendosi con una gamba, Lowry a 3:32 indovinava uno dei suoi pochi tiri realizzati (in proporzione) in serata ed era uno spaghetto pesante da 3 punti.
L’87-83 resisteva sino a 2:58 quando Lin segnava dalla lunetta. Panico finale con decisioni contestate tra cui una palla a due chiamata tra Biz e Cody che sarebbe stata poi vinta dal nostro ex.
Toronto a 1:26 si trovava sul 90-85 potendo portare ancora minacce serviva la prima emozione con una tripla di Lowry svegliatosi nel finale a :56.4.
A :25.8 Derozan dal pitturato segnava in palleggio arresto e tiro.
Gara sul 90 pari e dopo il time-out Kemba congelava palla ma finiva per perdersi in palleggio, il pallone veniva poi recuperato da Derozan che nonostante la buonissima difesa di Lamb a saltargli avanti, metteva da centrocampo una tripla incredibile.
Sarebbe stata la beffa finale, la ciliegina sulla torta per i Raptors, il delitto perfetto ma Casey aveva appena chiamato time-out e gli arbitri annullavano.
Lowry dopo il time-out si girava e tirava dalla sinistra un air-ball.
Noi tiravamo un sospiro di sollievo e la gara si trascinava all’OT.
 
Al supplementare i Raptors passavano in vantaggio con un alto floater di Lowry che a 4:45 beffava Zeller.
Lin a 4:23 continuava a essere il piatto forte di serata degli Hornets, tripla dalla diagonale sinistra per riportarsi al comando.
Kemba ci provava in jumper ma niente da fare, dall’altra parte il terribile Derozan era contenuto da una buona difesa di Marvin Williams, Lin perdeva però palla dall’altra parte spinto in mezzo al traffico.
Biyombo a 2:51 faceva espellere Cody per raggiunto limite di falli e pareggiava la gara splittando.
Walker incanalava la partita dopo aver assistito a un suo brutto tiro che non colpiva nemmeno il ferro e faceva scadere i 24 secondi e a un’altra ottima difesa di Williams su Derozan, con un’entrata a destra sfruttando il blocco di Hawes; Biyombo arrivava in aiuto ma faceva solo più danno perché Kemba segnava e metteva anche il libero per il fallo del centro congolese.
Il secondo era servito ma il formaggio con i buchi lo metteva Ross a 1:45 trovando spazio per la tripla dell’aggancio, il dolce però era portato dagli Hornets, Hawes montava con uno scarico l’arma di P.J. che dal lato sinistro si chinava per raccogliere un assist troppo basso, poi sparava con sicurezza la bomba che farciva il canestro dei Raptors. 99-96 e Ross a ritentare la tripla, questa volta nulla di fatto, Lin era utilissimo anche a recuperare il rimbalzo e prendeva anche il fallo, dalla lunetta allungava sul 101.
Kemba ne aggiungeva due mandando alla frutta Toronto e Joseph per i Raptors tentava di recuperare con un tre punti, ma sul 103-99 Walker a :30.7 serviva l’ammazza partita dalla lunetta presentando il conto finale ai Raptors sul 105-99 che finivano per pagare cara la chiamata del proprio coach, anche se ovviamente fosse abbastanza impensabile che Derozan potesse segnare in quella maniera.
 
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Pagelle
 
Walker: 7,5
27 (10/24), 6 rimbalzi, 7 assist, 1 rubata, 2 stoppate. Crème de la crème. Intanto su Lowry è eccezionale, in aiuto va a stoppare anche Derozan. Sempre attivo, il difetto di tener troppo palla a volte e d’incartarsi quando il tempo dei 24 sta per scadere, così allo scadere dei regolamentari. Si fa perdonare nel supplementare girando dietro ad Hawes ed entrando in maniera decisa per l’azione spacca partita.
 
Lin: 7,5
35 pt. (13/22), 5 rimbalzi, 4 assist, 2 stoppate. Uovo. Jeremy è la sorpresa della serata. Gioca al posto di Batum e mette 35 punti, oltre che fare un po’ tutto. L’uovo di Colombo, la soluzione per Clifford che trova un alleato insperato, almeno nella misura…
 
P.J. Hairston: 7
14 pt. (5/10), 4 rimbalzi. Banana; non è l’oggetto dei desideri dei Minions ma stasera sbanana traiettorie precise nel canestro e non sul ferro. Ottima prova di P.J. che colpisce diverse volte dalla distanza e nel finale trova un canestro decisivo nonostante l’assist non sia stato perfetto. Una sua entrata selvaggia nel finale da dimenticare e un fallo forse evitabile, ma oggi da lui ci sia aspettava questo lavoro e l’ha svolto bene.
 
M. Williams: 7
10 pt. (2/6), 10 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata. Mostarda. Si appiccica a Derozan e lo costringe diverse volte all’errore. L’ala rifila 10 punti ai Raptors e Marvin su Derozan è efficace, quando i Calabroni cambiano marcatura va peggio alla squadra di Clifford. Cattura anche 10 rimbalzi. Pilastro difensivo di una difesa da scudo stellare nella notte.
 
C. Zeller: 6
5 pt. (2/6), 6 rimbalzi, 3 assist. Miele. Prova ad attaccarsi su ogni tiro da sotto. Bene o male ci riesce e viene anche mandato fuori nel supplementare per aver raggiunto il limite di 6 falli consentito. Un po’ in difficoltà Cody anche se a tratti fa buon guardia.
 
Hawes: 7
5 pt. (2/2), 10 rimbalzi, 4 assist, 3 rubate, 1 stoppata. Lievito. Partito così così a inizio stagione sta trovando serate importanti. Lievita verso l’alto a catturare rimbalzi e non solo. Buonissima difesa su Biyombo, una spanna sopra al congolese ci rimane anche sulla schiacciata che lo posterizza.
 
Kaminsky: 6
6 pt. (1/6), 6 rimbalzi, 1 assist, 3 stoppate. Spaghetto. Alto e magro Frank the Tank quasi dal campo non segna, sbaglia alcuni open da tre ma si allunga per andare a stoppare diversi tentativi dei Raptors. Qualche rimbalzo non lo disdegna.
 
Daniels: 5
0 pt. (0/2), 1 assist in 12:02. Farina tipo 0. Male al tiro, non riesce a sganciarsi mai dall’avversario anche se il merito è quello di tenerlo impegnato. Così non può sfruttare le sue doti balistiche e finisce a 0 punti. I compagni non lo innescano e lui non si miscela con la squadra rimanendo inerte.
 
Lamb: 6
7 pt. (2/6), 2 rimbalzi. Lampone. Dal film Asini il virgolettato: “Ah… dopo ci sono i lamponi? Bene, mi fa piacere”. In realtà era solo una congettura in risposta a una domanda del protagonista Bisio che era stufo di mangiare brodo e chiedeva la stessa cosa all’interlocutore, che non essendo al 100% mentalmente la prendeva come un affermazione. Jeremy è delizioso in appoggio anche se in serata limita a 6 i suoi punti e fornisce una prestazione sufficiente. Ma da lui ci si aspetta sempre che possa accendersi…
 
Hansbrough: 5,5
0 pt. (0/1), 2 rimbalzi in 8:20. Caffè. Tipo tosto di miscela robusta, però in serata potrebbe fare meglio anche in difesa, il tempo a disposizione è poco e lui non lo sfrutta al meglio. Se si esalta nella Moka può fuoriuscire.
 
Coach Clifford: 7
Olio extravergine d’oliva. Miscela la squadra e ne esce un prodotto di alta qualità nonostante le assenze per vari motivi di MKG, Jefferson e Batum, tre pilastri. Non riesce a evitare il cambio d’inerzia. Non si capisce bene negli ultimi minuti quali marcature prendano i giocatori. Finchè azzecca la mossa Marvin che limita i danni va bene. Non ha paura di giocare con diversi piccoli in campo.
 
 
 
 

 

Game 24; Charlotte Hornets @ Orlando Magic 98-113

Sottotitolo; vacanzhornets

Buona prova di Jeremy Lamb (16 punti e altro) che purtroppo però non bata agli Hornets di uscire con una W dal parquet di Orlando.

Buona prova di Jeremy Lamb (16 punti e altro) che purtroppo però non basta agli Hornets per uscire con una W dal parquet di Orlando.

 
Senza Big Al che iniziava stasera a scontare la sua squalifica, si è vista la Charlotte più brutta di stagione dal mio punto di vista.
Meno energia del solito e centri avversari che hanno potuto segnare e innescare trame offensive per la squadra di Skiles che ha avuto facilmente ragione di Calabroni un po’ in vacanza, forse in previsione del match che vedrà gli Hornets affrontare i Raptors sul parquet amico già la prossima notte.
Un back to back dal quale speriamo di uscire almeno con una vittoria casalinga, anche se i segnali da questa serata non sono stati buoni ma, ogni partita ha una storia a sé e questa ne ha avuta poca, di fatto, dopo due quarti la gara si poteva anche già considerare conclusa. Meglio i Magic a livello di gioco, aperture migliori e tiri più facili perché peggio contrastati dai giocatori avversari, così è arrivata la decima sconfitta stagionale a fronte di 14 vittorie.
 
Charlotte in maglia vila schierava il solito quintetto senza Big Al; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams e C. Zeller. I bianchi padroni di casa rispondevano con; E. Payton, Fournier, Harris, Frye e Vucevic.
 
Vucevic deciso saltava e portava a casa la palla a due, così come i primi due punti; il suo tiro a 11:35 passava sopra la mano di Zeller protesa in difesa del canestro e il ferro aiutava il centro bianco a portare in vantaggio i Magic.
Charlotte rispondeva a 11:13 con P.J. Hairston che dalla diagonale sinistra portava in vantaggio per la prima volta Charlotte in serata. Orlando andava corto ai 24 secondi con Payton, il quale però rubava palla a Walker e conduceva la transizione passando sulla sua sinistra a Harris che appoggiava subendo il fallo di Batum.
A 9:56 l’ala dei Magic segnava anche il libero e dava il +2 ai Magic, i quali però subivano la tripla di Batum a 9:40 che ricevuto lo scarico di Walker non ci pensava un attimo e i Calabroni tornavano sopra (6-5). Vucevic da sotto e Walker dall’angolo sinistro quasi da tre punti alzavano il punteggio, poi a 8:23 Fournier dalla lunetta portava in vantaggio i Magic che non lo mollavano per tutto il primo tempo.
Frye trovava 3 punti a 7:48 e nonostante Marvin Williams si facesse perdonare una palla persa andando a stoppare Payton, i Magic con Harris dall’angolo destro a 6:41 estendevano il loro vantaggio a 7 punti costringendo Clifford al time-out.
Charlotte ancora una volta era vittima di turnover; Batum per Zeller, il pallone non giungeva a Cody anticipato, transizione di Payton ormai sicuro dell’appoggio ma da dietro rinveniva con tempismo e atletismo Marvin Williams che rispediva per la seconda volta palla fuori…
A 6:07 arrivava comunque il canestro dei Magic con Fournier a penetrare sulla linea di fondo destra, passaggio per Vucevic che entrava facile frontalmente tutto solo per la schiacciata.
A 5:48 Marvin Williams provava a tenere in piedi la baracca con 3 punti dalla sinistra solo cotone ma Payton a 5:31 dava a Harris un pallone che l’ala dei Magic tramutava in tre punti vista anche la libertà di cui godeva.
Un’altra tripla aperta di Fournier a 5:08 allontanava in maniera importante Charlotte che subiva l’11-23 e rischiava il -14 con Vucevic ad alzare un pallone vicino al ferro, ancora una volta il santo protettore dell’anello era Marvin, abile a spazzare via la minaccia.
Dall’altra parte P.J. Hairston penetrava, subiva fallo e completava dalla lunetta un gioco da 3 punti a 4:29.
P.J. a 3:58 riusciva a segnare un’altra bomba su una seconda chance (rimbalzo Batum) e gli Hornets risalivano sino al -6. Vucevic comunque con un appoggio a tabella riportava a +8 i suoi e Walker dalla lunetta falliva il riavvicinamento mancando entrambi i liberi, Vucevic dalla lunetta imitava Walker prendendo una virgola ma Nicolson dei Magic in gancio spediva i Magic sul vantaggio in doppia cifra.
Lamb sulla parte opposta del parquet si faceva intercettare un passaggio ma tornato in difesa recuperava con la bacchetta magica per appoggiare a 1:27.
Lin dalla destra segnava appoggiando il jumper al vetro e i Calabroni tornavano sul -6 prima che Oladipo segnasse da tre punti e che Lin allungandosi segnasse il 23-30 che chiudeva il primo quarto nel punteggio.
 
Il secondo periodo era il regno dell’ex New Orleans Hornets Jason Smith che iniziava a colpire con un jumper frontale, Kaminsky era un disastro in quest’inizio e la squadra della Florida ne approfittava andando a segnare con Hezonja altri due punti (rimbalzo offensivo conquistato con tempismo e appoggio semplice), poi finalmente anche Kaminsky segnava da sotto con una dunk dolce servito dall’assist teso di Lin.
Gordon segnava il 25-36 mentre dall’altra parte Lamb andava a sbattere in penetrazione su Smith, ne assorbiva contatto e fallo andando a segnare anche il libero assegnato a 9:25.
A 8:40 un pallone lanciato sotto canestro per Lamb passava in mezzo a una selva di gambe nonostante una deviazione, Jeremy lo raccoglieva e depositava il 30-36.
Frye però dava ancora una volta una mano ai Magic nel momento nel quale gli Hornets si rifacevano sotto.
Tre punti e nuovamente a un passo dallo svantaggio in doppia cifra sebbene a 8:14 Kaminsky portasse due punti per la causa.
Lamb continuava il suo gioco d’attacco magico accelerando e fornendo un assist sotto a Hawes che a sinistra del ferro riceveva e andava a concludere in mano destra dall’altra parte del ferro.
J. Smith in jumper respingeva l’assalto degli Hornets e Oladipo in entrata faceva scomparir palla a Hawes ed evitava l’aiuto di Marvin appoggiando con successo al vetro.
Altri due punti di Smith a 6:03 facevano cadere Charlotte sul -11 ma dopo un time-out chiamato da Clifford, Lin mandava a bersaglio (5:54) un tiro dalla grande distanza per il 37-45, Smith, però dalla media sinistra metteva il suo quarto tiro su altrettanti tentativi al quale a 4:49 rispondeva Zeller con un open jumper frontale.
Frye con una tripla mandava ancora a -11 in maniera frustrante i Calabroni, ma con una fiammata Charlotte dimezzava lo svantaggio con una tripla di Kaminsky a 3:34 e con una bomba di Batum a 3:18 (di Walker entrambi gli assist).
Il 45-50 preoccupava i Magic che in attacco commettevano anche infrazione di passi con Vucevic, ma gli Hornets non ne approfittavano così Fournier a 2:02 si avvantaggiava grazie a una difesa troppo schiacciata nel pitturato pe colpire da tre punti e ridistanziate i suoi. Frye a 1:31 per i padroni di casa realizzava un’altra tripla che sostanzialmente rendeva inutili le due precedenti di Charlotte.
Hornets che chiudevano il primo tempo sul -13 con Lin all’errore al tiro. 45-58, punteggio pesante che Charlotte doveva tentare di recuperare negli ultimi 24 minuti di gioco.

Clifford prova a riordinare la squadra ma l'attacco bilanciato dei Magic renderà vano il tentativo.

Clifford prova a riordinare la squadra ma l’attacco bilanciato dei Magic renderà vano il tentativo.

 
L’avvio di ripresa diceva tutto; Batum sebbene marcato riusciva a tirare bene dalla distanza, la palla lo beffava saltando fuori dall’anello una volta che pareva essere stata quasi accolta, Marvin Williams comunque a 10:37 da tre punti trascinava gli Hornets al -10 ma Payton in entrata con un giro e tiro nel pitturato si elevava su Walker ed evitava la stoppata di Zeller da dietro segnando altri due punti per la squadra di Skiles.
Harris da sotto segnava dopo aver tagliato in back door e fatto a sportellate con Williams sulla linea di fondo sinistra.
Charlotte che si accontentava troppe volte del jumper, ancora una volta era Lin dall’angolo destro a provare la sospensione da fuori, il problema consisteva nel fatto che la difesa dei Magic non collassasse, ma riuscisse sempre a recuperare la posizione velocemente sul terreno, tripla contrastata e solo ferro.
Walker cambiava allora strategia andando ad affrontare a media distanza Vucevic, esitazione come se si stesse fermando e scatto improvviso in avanti che sorprendeva il centro dei Magic e tutta la difesa avversaria che lasciava un varco nel quale Kemba s’infilava per realizzare due semplici punti.
Payton a 8:23 da sotto era lasciato andare troppo facilmente da Walker, anche se il Play con il simbolo del Fleur de Bee dei New Orleans Hornets tatuato sulla spalla subiva un taglio al labbro.
A 7:46 Batum commetteva il suo quarto fallo e andava a sedersi in panchina.
Un jumper contrastato di Vucevic da lontano e una palla rubata di Harris che chiudeva in schiacciata il contropiede solitario chiudevano a scanso di equivoci la gara.
Clifford a 7:19 non era per niente felice e chiamava il time-out ma con i Magic sopra di 18 (50-68).
A 5:41 Hornets sul -14 con l’assist di Kemba per Cody che da sotto non tradiva la fiducia del compagno.
Alcune buone cose arrivavano a 4:33 da P.J. con una tripla messa con precisione e personalità e da Zeller bravo a girare a cerchio intorno al canestro e allungarsi con la mano sinistra per battere il difensore. Hornets sul -13 quando prima Walker per una difesa illegale (3 secondi) segnava il libero assegnato per la penalità, poi Lamb scagliava un dardo infuocato per il 65-78.
Kaminsky in entrata in corsa sulla destra lasciava partire un gancio che rimbalzava sul ferro ed entrava rispondendo al canestro precedente di Vucevic ma a 1:37 Oladipo aveva tempo e spazio per colpire con Lamb rimasto dietro al blocco.
Nicolson da 3 punti nel finale di quarto mandava il tabellone sul 71-87. Lin per un blocking foul splittava sulla sirena, così gli Hornets chiudevano sul -16 il penultimo quarto.

Lin va a procurarsi il contatto con Vucevic.

Lin va a procurarsi il contatto a fine terzo periodo.

 
Dell’ultimo quarto, glissando su tutto il resto (anche perché parliamo di due squadre con le migliori difese nell’ultimo periodo; Charlotte prima e Orlando seconda), possiamo ricordare un’entrata veramente plastica e atletica sulla destra di Lamb abilissimo a galleggiare in area e ad appoggiare evitando il difensore, così come un altro canestro del sempre attivo Lamb a 9:24 che si preparava cercando di staccarsi sulla linea di fondo con dei movimenti e contro movimenti andando poi a prendere il passaggio sulla sinistra e scagliando due punti dalla media con il difensore a ringhiare su di lui.
Charlotte però usava la panchina nel finale senza più schierare Batum e Walker, Daniels quindi nel garbage time faceva vedere di poter ambire a qualcosa di più del ruolo di giocatore da tempo spazzatura infilando tre triple con facilità.
La gara si chiudeva sul 98-113.
 
Ora gli Hornets devono assolutamente ripartire a vincere.
La classifica è corta e sul campo trappola di Orlando le cose non sono andate bene.
Servono riscatto e vittoria numero 15 contro Toronto.
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Pagelle:
 
Walker: 6
12 pt. (4/12), 9 assist, 4 rimbalzi, 1 rubata. Perde 3 palloni ed è in una serata intermedia. Il suo avversario fa anche qualcosa di meglio. L’anno scorso era stato determinante per le vittorie a Orlando, quest’anno nella prima avrebbe potuto fare anche qualcosa di più, sebbene i 9 assist siano già ottima cosa.
 
Batum: 5
6 pt. (2/7), 2 rimbalzi, 2 assist. Perde 3 palloni e non entra mai in partita veramente. Brutta serata. Si siede a 7:43 del terzo quarto dopo aver raggiunto il quarto fallo.
 
P.J. Hairston: 6
14 pt. (5/11), 2 rimbalzi, 1 stoppata. Bene in attacco ma in difesa l’ho trovato scarso rispetto al solito.
 
M. Williams: 5,5
6 pt. (2/7), 5 rimbalzi. 2 assist e 3 stoppate. Potrebbe fare meglio come posizionamento sul campo, mette a segno ben 3 stoppate e un paio di bombe mancando gli altri 5 tiri però.
 
C. Zeller: 6
11 pt. (3/3), 2 rimbalzi, 2 assist, 3 rubate. Poca roba a rimbalzo e talvolta non bene su Vucevic, bene invece dal campo dove non sbaglia nulla, nemmeno ai liberi fallisce (5/5).
 
Kaminsky: 6
9 pt. (4/8), 5 rimbalzi, 2 rubate. Parte male, poi si fa valere al tiro e prende qualche rimbalzo in più dei compagni.
 
Hawes: 5
2 pt. (¼), 1 rimbalzo. Un pallone perso malamente per due punti facili Orlando e una stoppata subita. Quasi nullo, male anche in attacco dove magari forza anche.
 
Lin: 5,5
8 pt. (3/9), 2 rimbalzi, 4 assist. Bene nei servizi ai compagni anche se in generale la difesa di orlando sporca, tocca e devia diversi palloni. Al tiro però non è precisissimo.
 
Lamb: 7,5
16 pt. (7/10), 5 rimbalzi, 4 assist, 4 rubate in 24:01. Parlano i numeri. Possiamo muovergli magari un appunto in difesa quando rimane dietro un blocco e va in aiuto perdendosi l’avversario ma compie una gara generosa da tutti i punti di vista. Gli errori che commette in attacco sono a partita già andata.
 
Hansbrough: 5,5
0 pt. (0/2) in 10:34, 3 rimbalzi. Maluccio nel garbage time, si prende anche una stoppata.
 
Roberts: 6,5
5 pt. (2/2), 1 rimbalzo in 6:40. Due buone realizzazioni. Altro giocatore da tenere in considerazione se Lin non pare in serata.
 
Daniels: 7
Stesso tempo di Roberts sul parquet. Anche lui magari in difesa non sarà irreprensibile ma dovrebbe entrare in alcuni momenti in cui la squadra ha bisogno di recuperare. Tre triple pazzesche messe per velocità e facilità d’esecuzione anche se qualcuno dirà che sono arrivate tutte, ovviamente nel garbage time. Meglio di lui in squadra non c’è nessuno per il tiro da fuori comunque.
 
Coach Clifford: 5,5
Non credo si sia trattato di una sua strategia per far “riposare i ragazzi”. Anche se l’ambiente è favorevole in casa, sarebbe stato meglio puntare su questa gara, ma la squadra non è riuscita a difendere al meglio e al tiro qualche elemento avrebbe potuto fare senz’altro meglio sebbene i Magic abbiano ben difeso il loro canestro. Non riesce a far svoltare la gara, frustrante.

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Terza uscita della rubrica sul punto della situazione scritta da Giuseppe Punzi.

Terza uscita della rubrica sul punto della situazione scritta da Giuseppe Punzi.

 

Siamo vicini alla soglia delle 25 partite e i nostri Hornets continuano a stupire mantenendo il quarto posto dell’Eastern Conference, autori di tante importanti vittorie.
La differenza sostanziale rispetto alla squadra dello scorso anno sta nel fatto che questa è munita di notevoli attribuiti (come si usa dire in gergo sportivo), i quali gli permettono d’uscire da situazioni difficili e vincere molte partite che lo scorso anno sarebbero state perse senza dubbio.
Quattordici vittorie e nove sconfitte dice la nostra classifica, la quale conferma la crescita dei nostri che stanno trovando la leadership in Batum e stanno imparando a non isolare Big Al in attacco, cosa che porta a sprecare molti meno possessi.
Ci aspetta adesso una serie difficilissima di partite per terminare l’anno, sfide che probabilmente testeranno veramente il livello di una squadra che sta trovando tanto supporto dai gregari, da Jeremy Lin a Marvin Williams.
Coach Clifford sembra aver risolto tanti dei problemi presenti nella scorsa stagione, in particolare quelli offensivi, e si respira finalmente un clima sereno.
La strada però è davvero lunga dentro a una Conference che è tornata velocemente competitiva, ma se queste sono le premesse sognare non può sicuramente far male.

Game 23; Charlotte Hornets Vs Boston Celtics 93-98

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Sottotitolo; amarhornets
 
Charlotte ferma la sua striscia dopo quattro vittorie consecutive.
Boston, forte di un buon terzo periodo non ha rubato nulla ma nel finale gli arbitri hanno contribuito con almeno due decisioni a sfavore e una dubbia a portare la gara dalla parte della squadra del Massachusetts. Peccato perché Boston aveva due supplementari nelle gambe e il volo a Charlotte (anche noi eravamo di rientro da Memphis), gli Hornets, arbitri a parte non hanno trovato la loro miglior serata al tiro da parte di alcuni protagonisti, così la sconfitta lascia più che l’amarone, vino che si regala specialmente per le feste natalizie, un po’ di amaro in bocca, anche se la stagione a oggi rimane certamente positiva.
 
I Celtics dopo la sconfitta con i Warriors arrivavano determinati alla Time Warner Cable Arena e il suo allenatore Brad Stevens mandava in campo uno starting five composto da; I. Thomas, A. Bradley, Crowder, A. Johnson e Sullinger, Charlotte replicava con la consolidata formazione formata da; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams e Zeller per Clifford.
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Le squadre nonostante il riscaldamento iniziavano freddamente al tiro e da ambo le parti si registravano diversi errori, ma mentre gli Hornets si affidavano quasi esclusivamente al tiro da tre punti fallendo tutte le conclusioni, Boston variava il suo gioco e portava un parziale a proprio vantaggio di 0-6 con Bradley a colpire con un lungo due punti nonostante la difesa di P.J..
Per assistere al primo canestro di Charlotte occorreva aspettare fino a 7:35 quando Batum tirava frontalmente dall’altezza della linea del tiro libero; il suo jumper s’infilava nella retina per il 2-6.
Boston realizzava altri cinque punti di fila; Crowder era pescato nell’angolo destro da dove aveva il tempo per realizzare una tripla e nonostante la stoppata di Hairston su Thomas a 6:36, Bradley segnava con la sospensione due punti frontali il 2-11.
Walker segnava i suoi primi due punti con un jumper dalla diagonale destra a 6:15, mentre a 5:49 Batum raddoppiato sul lato destro cambiava completamente gioco sulla sinistra dove trovava P.J. Hairston che tranquillo aveva il tempo per mirare e colpire per il 7-11, Batum ne aggiungeva due a 5:21 con un lungo due punti e Boston chiamava time-out.
Un buon passaggio dentro dava la possibilità ad A. Johnson di schiacciare su Kaminsky che non azzardava l’intervento, ma lo stesso Kaminsky scambiava con Walker, il quale passava dietro il suo blocco e attirava su di sé la difesa, scarico indietro per Frank the Tank il quale non si faceva pregare per la conclusione; 3 punti e Charlotte a -1 (12-13).
A 2:41 al rientro da un altro time-out usato da Boston, Bradley andava in lunetta per un’infrazione di tre secondi in area chiamata a Walker e Lee aggiungeva altri due punti da sotto il canestro a destra nonostante una prima stoppata di Kaminsky, l’ex Warriors riprendeva e riportava oltre un possesso di vantaggio gli ospiti.
A 2:13 Walker da almeno un passo da oltre la top of the key della linea dei tre punti alzava una parabola precisa che trovava solo il cotone per il 15-16 preparando il sorpasso che avveniva con Lin a 1:40, il quale nonostante il passaggio di Frank fosse deviato da Turner, prendeva da rapace ugualmente il pallone in entrata e andava a segnare lasciando sul posto la difesa prendendola d’infilata frontale.
Il primo quarto terminava sul 17-16 anche perché Olynik si liberava parzialmente della marcatura di Kaminsky ma colpiva solo il cerchio.
 
Il lungo bianco dei Celtics apriva comunque le marcature nel secondo quarto portando sopra i verdi ma Lin a 11:13 dopo aver dribblato un paio di giocatori concludeva con la mano destra in entrata per il nuovo sorpasso Hornets.
Boston ripassava sopra con Lee ma a 10:51 nonostante l’entrata di Lin questa volta non fosse conclusa da un appoggio preciso, si portava ancora avanti nel punteggio grazie al pronto tap-in di Hawes.
Lee iniziava a essere un problema quando con un veloce spin move e gancio batteva Hawes, il quale però a 9:55 si faceva perdonare a suo modo scagliando una bomba servito bene e velocemente da Kaminsky. Lamb in attacco era poco lucido, tirava prima un air-ball e dopo aver visto la difesa di Charlotte resistere bene alle ondate atlantiche di Boston con Lin a esaltarsi prendendo uno sfondamento in uno contro uno da Olynik che avrebbe avuto un gran vantaggio in cm, andava a pestare la linea di fondo anche perché i Celtics sono squadra abile a forzare i turnover.
Lamb cercava di rendersi utile in fase di passaggio quando dopo una bella serie di passaggi veloci diveniva l’assist-man di Hairston che sparava da 3 punti per il 27-22.
Hawes metteva a 7:36 un’altra bomba che entusiasmava l’alveare e Charlotte faceva registrare un +8 nel punteggio.
Charlotte però s’inceppava in attacco e i Celtics lentamente rientravano annullando lo svantaggio; Thomas impattava a quota 30 prima che Zeller a 4:43 dopo alcune finte di passaggio venisse mollato dai difensori per segnare due punti dalla lunga distanza che consentivano agli Hornets di riportarsi in vantaggio sul 32-30.
Kemba portava a 4 il vantaggio dalla lunetta; la difesa di Charlotte intercettava, Kemba ripartiva veloce in transizione ma Sullinger abbatteva la nostra PG facendola passare per i liberi.
Boston ancora una volta pareggiava ma Batum a 2:12 segnava il vantaggio e Boston si giocava l’ennesimo time-out.
Turner a 1:51 segnava nonostante Batum addosso ma Charlotte s’inventava un canestro con Walker, il quale faceva sparir palla a due difensori passandogli in mezzo e andando in entrata si arrestava mandando fuori tempo anche il difensore trovando poi spazio per segnare il 38-36.
Charlotte aumentava il gap con Lin che andando forniva un assist quasi alla mano per Zeller che da sotto andava sul sicuro concludendo in schiacciata.
Il quarto si chiudeva con un arcobaleno di Thomas e due liberi di Lin che fermavano il punteggio nel primo tempo sul 42-38.
 
Il terzo quarto iniziava con Charlotte ad allungare ulteriormente; Zeller in entrata non segnava ma Marvin Williams strappava un rimbalzo da sotto e andava su per segnare il 44-38.
La partita iniziava a prendere un’altra piega quando Boston decideva d’affidarsi al tiro da fuori; Crowder era il primo a colpire a 11:19 portando a -3 i verdi con Batum rimasto dietro lo schermo.
I Calabroni rispondevano inizialmente con Zeller, il quale a 10:31 segnava allungandosi in entrata a destra con l’appoggio al vetro di mano destra per battere Sullinger.
A 10:20 Crowder non segnava la tripla ma in entrata andando a subir fallo e portando a casa un altro gioco da 3 punti per il 46-44.
Batum a 9:42 faceva il giro da destra a sinistra lasciandosi il difensore alle spalle in ritardo, passaggio per lui in uscita che girandosi sparava immediatamente una tripla al suo ritmo che non falliva.
Sullinger in jumper accorciava mentre Cody dall’altra parte provava l’entrata cambiando lato; la cosa gli riusciva bene anche dal lato sinistro appoggiando con la medesima mano e la squadra di Jordan andava sul +5.
A riportare a -2 i Leprechaun ci pensava Bradley da tre punti che metteva il 51-49.
Thomas a 7:45 andava oltre Walker per altri tre punti che consentivano il sorpasso alla squadra atlantica.
A 7:31 Zeller ringraziava Walker per l’assist al fulmicotone che gli consentiva di aumentare il bottino personale di due punti e di dare un nuovo vantaggio a Charlotte, tale privilegio durava poco comunque visto che i Celtics si dimostravano ormai a essere on-fire e Bradley a 7:18 segnava un’altra tripla.
Walker in maniera determinata cercava la penetrazione ma era fermato da un blocco con contatto falloso, ai liberi realizzava le occasioni e la gara tornava in equilibrio sul 55-55.
A far pesare la bilancia dalla parte di Stevens c’era ancora però a 6:33 Bradley che con una tripla aperta dalla diagonale sinistra colpiva gli Hornets mandandoli in palla.
A 5:24 Kemba si lamentava di un possibile contatto su un tiro da sotto (per la verità il fallo ci sarebbe ma sul rimbalzo) e si prendeva un tecnico che i Celtics realizzavano.
I Celtics raggiungevano anche il +12 con un lay-up di Olynik per il 57-69 e Clifford a 4:02, forse in maniera un po’ tardiva per la confusione in attacco che gli Hornets stavano generando, chiamava time-out.
A 3:21 un’entrata di Walker non dava buoni esiti ma Zeller arrivava sul rimbalzo e abbassava il ferro in schiacciata.
Bradley servito sotto riusciva con un velocissimo lay-up veloce a eludere la stoppata, era così Lamb a 2:19 con una tripla a far tornare a cifra singola lo svantaggio (62-71) con un tris di punti.
Turner e Batum aumentavano di due unità il punteggio delle squadre mentre dall’altra parte Hawes iniziava la sua opera di ottima difesa, Charlotte così a :33.0 con Batum in fade-away tornava a -7.
Batum nel finale congelava palla in palleggio e sfidava il suo marcatore in uno contro uno tirando su palla dal palleggio, sprigionava da posizione frontale il 3 punti del -4.
Il quarto si chiudeva sul 69-73 con un tap-in di Turner oltre la luce rossa non convalidato giustamente.
 

Zeller oltrepassa Sulllinger e deposita nella retina.

Zeller oltrepassa Sulllinger e deposita nella retina.

L’inizio dell’ultimo quarto vedeva ancora Boston segnare con Turner che in dai e vai andava a mettere un appoggio rovesciato proteggendosi con il ferro.
Lin suonava la carica e in jumper (dopo aver già segnato precedentemente) mandava il tabellone sul 73-75.
Lamb buttava via palla e Hawes per la prima volta ricorreva al fallo su Lee che dalla lunetta metteva i suoi FT.
A 9:41 una rimessa dal fondo di Williams diventava in tramite perfetto per Lamb, il quale saltando da fermo subiva il fallo di Turner che comunque non riusciva a bloccare l’atletismo di Jeremy, il quale portava a casa un gioco da 3 punti e il 76-77.
Turner dalla baseline destra con due difensori addosso metteva ugualmente la sospensione ma Lamb a 8:06 coronava la rimonta degli Hornets con un missile dalla sinistra per l’81 pari.
Le squadre rimanevano lì e Boston si portava in vantaggio ma Hawes con un’entrata ignorante riusciva a segnare il canestro del +1 (84-83). Batum a 4:25 con un bel jumper in faede-away portava a + 3 la squadra in divisa teal, ma Bradley assorbiva lo svantaggio segnando da sinistra su uno scarico.
A 3:45 in tiro pretenzioso di Walker da ben oltre la linea dei 3 punti finiva dentro dandogli ragione.
L’89-86 resisteva poco perché Johnson da sotto trovava due punti e a 2:54 Charlotte guadagnava una rimessa dal fondo ma senza ottenere il reset del cronometro dagli arbitri, ne usciva un contropiede sanguinoso dopo l’entrata di Kemba con alzata sul secondo ferro, che Boston usava per portarsi avanti con la transizione multipla conclusa da Thomas.
Kemba ai 24 tentava da 3 ma niente, rimbalzo offensivo Charlotte e dall’altra parte a sinistra palla per Williams che sbagliava ancora al tiro da oltre l’arco, così Bradley in entrata veloce distanziava i Calabroni di tre punti.
Jeremy Lin rispondeva con la stessa arma e dopo un paio d’azioni a vuoto, sulla pressione di Zeller da dietro, a 1:01 Thomas andava in lunetta perché giudicato spinto da Cody.
2/2 ai liberi e prezioso vantaggio per la squadra di Stevens. Kemba ancora una volta da tre punti ma nulla di fatto ancora.
Boston chiamava time-out a :29.8 ma non segnava, così a :21.0 dalla fine i ragazzi di Clifford potevano bloccare il cronometro chiamando anch’essi una pausa tattica.
Charlotte sceglieva la soluzione da due con il jumper di Kemba che dava il 93-94.
A questo punto i Calabroni cercavano di metter pressione alta sui portatori di palla per recuperare velocemente la sfera ma con palla in mano a Thomas Kemba va a mettergli pressione, dalla telecamera l’azione era impallata dal corpo di Turner, la prima impressione è che Kemba tocchi il pallone e poi vada sull’avambraccio di Thomas (ma per onestà potrebbe anche esserci il fallo di Kemba che comunque gli arbitri non fischiano) mentre il play avversario chiude la morsa delle sue mani portando al ventre il pallone, arriva Marvin Williams, sembra palla contesa ormai ma Thomas da una posizione di forza si libera delle mani avversarie e passa il pallone ma a quel punto sarebbe infrazione di passi netta, gli arbitri non vedono nemmeno quella e con una serie di due passaggi Boston raggiunge Crowder sulla destra, Kemba abbocca alla sua finta e gli salta addosso in maniera spettacolare, fallo e due tiri liberi contro mentre Clifford in panchina è scatenato contro gli arbitri. Non serve a nulla purtroppo la protesta, dall’altra parte Crowder fa 2/2 ai liberi anche grazie al fischio ritardato se fallo c’era e a Charlotte rimangono solo :06.6 per andare al tiro.
Ci prova Batum dopo il time-out ma la sua tripla da troppo oltre l’arco finisce sballata a destra del canestro finendo oltre alla linea di fondo. Sulla rimessa di Boston Turner segna in entrata e mette fine alle speranze dei Calabroni di portare la gara all’OT.

Walker finisce addosso a Crowder nel finale dopo il dragging di Thomas.

Walker finisce addosso a Crowder nel finale dopo il dragging di Thomas.

 
Charlotte ha pagato la cattiva serata al tiro di qualche giocatore e la vena creativa di Boston che ha smistato più assist, non riuscendo a sfruttare una volta tanto, la superiorità a rimbalzo.
Ora ci sarà qualche giorno di riposo e gli Hornets si ripresenteranno a Orlando per tentare di recuperare la sconfitta casalinga odierna.
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Pagelle:
 
Walker:5,5
16 pt. (5/15), 6 rimbalzi, 4 assist. Su alcune penetrazioni si trova un muro davanti e finisce per sbagliare l’appoggio. Soffre le guardie dei Celtics e al tiro finisce con il 33,3% dal campo.
 
Batum: 6,5
21 pt. (9/21), 8 rimbalzi, 2 assist. 4 palle perse e al tiro potrebbe fare anche meglio. Costa cara la decisione dell’open immediato fuori misura nel finale. Si è preso la responsabilità e non è andata bene. Nel terzo quarto aiuta la squadra a risalire con difesa, rimbalzi e canestri pesanti.
 
P.J. Hairston: 6
6 pt. (2/7), 4 rimbalzi e 1 stoppata. Una bella stoppata nel primo tempo poi due triple utili alla causa. Ci mette energia e fisico, fa il possibile.
 
M. Williams: 5
2 pt. (1/8), 7 rimbalzi, 1 stoppata, 1 assist. Bene a rimbalzo, tradisce al tiro. 0/6 da tre punti e un 1/8 finale che ci costa caro.
 
C. Zeller: 6,5
12 pt. (6/9), 5 rimbalzi, 1 assist. Non riesce a tratti a difendere bene. Si fa perdonare in attacco.
 
Kaminsky: 6,5
3 pt. (1/1), 6 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. Buona prova di Frank che per il poco che gli è concesso non si lamenta ma segna sull’unico tiro che si prende.
 
Lin: 6,5
14 pt. (5/10), 5 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate. Discreta gara, mette energia e colleziona anche due stoppate, buon canestro nel finale.
 
Hawes: 7
10 pt. (4/6), 8 rimbalzi, 3 assist. Una difesa pulita che limita i lunghi avversari e non solo. Esce talvolta a contrastare il tiro, buona gara indubbiamente con punti e rimbalzi, anche se in attacco forza un paio di volte e in una trova un buon canestro.
 
Lamb: 5,5
9 pt. (3/11), 3 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. Capolavoro il pallone deviato al volo su assist di Marvin segna anche una tripla importante ma finisce con percentuale bassa per un buon tiratore come lui. Speriamo a Orlando faccia vedere che sa fare meglio.
 
Coach Clifford: 5,5
Limita a 4 i cambi in panchina cercando i giocatori più affidabili ma in un back to back avrebbe dovuto provare anche gente come Daniels o Roberts visto che al tiro Lamb non ha funzionato molto. Chiama un time-out ritardato e le proteste finali sono giuste sì, ma abbiamo messo anche un po’ del nostro a prenderci troppi tiri giocando meno il pallone del solito, forse per evitare troppi turnover che Boston è brava a provocare.

Game 22; Charlotte Hornets @ Memphis Grizzlies 123-99


 
Sottotitolo; Walker in Memphis

Walker segna 33 punti e Charlotte espugna il parquet di Memphis. Qui Conley commette fallo su di lui a pochissimo dalla sirena del secondo quarto.

Walker segna 33 punti e Charlotte espugna il parquet di Memphis. Qui Conley commette fallo su di lui a pochissimo dalla sirena del secondo quarto.

 
Se è un sogno non svegliatemi, dei dubbi li ho.

 

Lo sciame dei Calabroni dopo due belle prestazioni casalinghe lasciava l’alveare di Charlotte per provare le proprie forze sul difficile terreno dei plantigradi di Memphis.
Certo… non so perché ma a Memphis forse in uno zoo si potrebbe trovare al massimo un Grizzly con il ciuffo all’Elvis, essendo la franchigia originaria di Vancouver.
Comunque sia, tornando alla partita, Charlotte dopo esser partita malissimo trovava confidenza con la gara fino a polverizzare a suon di bombe intelligenti (ben 18, nuovo record di franchigia… queste sì che non fanno danni) la tana dei Grizzlies, spinta dalle sue guardie Walker e Lin, con l’aiuto corale di tutta la squadra.
Nella Star Wars night di Memphis Charlotte tira con percentuali stellari e porta a casa la quarta vittoria di fila.
Domani notte sfida a Boston alla Time Warner Cable Arena.
I verdi si sono piegati solo dopo due supplementari a Golden State… Ancora non credo di esser sveglio ma… grazie ragazzi teal & purple, thank you guys.
 
Gli Charlotte Hornets inizialmente scendevano sul parquet di Memphis con; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams e Zeller, i Memphis Grizzlies invece schieravano; M. Conley, T. Allen, G. Green, Z. Randolph e Marc Gasol.
 
La palla a due era vinta da Memphis che dava palla a Randolph il quale insisteva contro Marvin anche dopo un tentativo di passaggio deviato dall’ala grande degli Hornets, palla ancora a Zi-Bo che spalle a canestro in uno contro uno in gancio segnava lo 0-2 per i Grizzlies, i quali trovavano un parziale iniziale grazie ai canestri di T. Allen a 11:05, Randolph da sotto, Conley che inaugurava la lunetta per i Grizzlies per un fallo di Zeller sul quale si può oggettivamente dubitare, Allen a 9:53 in jumper, Green dalla destra che si liberava del marcatore con un giro su se stesso e proseguiva la corsa a canestro per depositare lo 0-10, così Clifford a 9:19 chiamava il time-out ma doveva incassare dalla lunetta appena dopo la pausa anche l’undicesimo punto dalla lunetta di J. Green (altro discutibile fallo di Batum sulle spinte di spalla date da Green in avvicinamento) che splittava, prima di vedere il primo canestro dei suoi ragazzi realizzato da Walker che 6 secondi dopo si catapultava in area avversaria nonostante l’ottima marcatura trovava il modo di alzare il runner per il 2-11.
Conley imitava Kemba e il vantaggio dei padroni di casa tornava in doppia cifra ma Walker in jumper dopo il suo classico step back a 8:00 realizzava altri due punti per i viola.
Dall’altra parte l’attacco di Memphis non si arrestava, Allen si appoggiava lateralmente al corpo di Batum e mandava la palla a toccare il vetro prima che finisse la sua corsa dentro il cesto.
Williams da 3 punti alzava il punteggio per Charlotte mentre Memphis segnava ancora con Conley dalla lunetta per tre secondi in area fischiati a P.J. Hairston e Gasol in entrata triplicava il vantaggio della squadra del Tennessee con una comoda entrata (6-18).
Allen intuiva il passaggio di Walker per Zeller e frapponendosi tra loro andava a rubar palla per finire in transizione con una schiacciata solitaria a 6:20.
Sedici secondi più tardi Charlotte ritrovava la vena di Walker che con un pull-up preciso faceva salire gli Hornets nel punteggio, ma ancora due tiri dalla lunetta ricacciavano indietro i Calabroni che riuscivano poi a stoppare grazie a Marvin Williams J. Green e a trovare il tris di punti con Batum che a 45° sinistra trovava la sua mattonella per l’11-22.
A 4:27 Zeller si agganciava a Gasol e gli arbitri, poiché Charlotte aveva raggiunto il bonus, mandavano in lunetta il centro spagnolo che non sbagliava nulla.
Clifford tentava di giocarsi la gara con un quintetto più veloce e agile, continui movimenti e spostamenti del pallone sulla linea dei 3 punti portavano Lin a segnare una tripla a 3:44.
Memphis splittava dalla lunetta mentre Charlotte si attaccavano tenacemente con l’aròlio alla partita, rifacendosi sotto con un canestro di Kaminsky a 3:23 (ricezione perfetta su passaggio verticale e appoggio) e un reverse lay-up di Walker a 2:36 (al quale mancava il fallo di Conley non assegnato dagli arbitri).
Memphis ancora una volta trovava punti dalla lunetta, per la precisione il punto era singolo questa volta perché il neoentrato Jamaychal Green splittava rifacendosi però poso dopo quando Memphis lanciava Gasol in mezzo che con un assist schiacciato all’indietro vedeva il compagno pronto a trovare il varco giusto per la prepotente schiacciata frontale.
Lin iniziava a intuire di poter far danni anche in entrata grazie alla sua velocità a 1:42, mettendosi in proprio provava un acrobatico runner dal pitturato premiato dal ferro e Walker seguiva l’esempio del compagno andando in penetrazione ad appoggiare battendo Chalmers che regalava anche un libero a Kemba, il quale lo sfruttava per portare i Calabroni sul -5 (23-28).
I Plantigradi con un colpo di coda nel finale trovavano la contromossa da cinque punti con due liberi di Gasol e una tripla frontale di Lee che su uno scarico aveva tempo per segnare da tre punti il 23-30.
Una bella entrata di Walker a :35.6 chiusa in reverse lay-up era manna per Charlotte.
A 1:05 qualcosa cambiava nell’atteggiamento arbitrale finora un po’ persecutorio, una lotta tra Chalmers e Hawes era vista a nostro favore e Spencer dalla lunetta metteva le sue occasioni, anche se poco dopo Chalmers per un blocking foul di Walker dalla linea della carità contrastava con due punti i liberi appena realizzati dal nostro centro. L’ultima azione buona arrivava a otto decimi grazie a Lin che dopo una drive scaricava il passaggio ravvicinato a Hawes il quale veniva fermato irregolarmente per la schiacciata ma non ai liberi che una volta trasformati chiudevano sul 29-35 la prima frazione.

Lamb 10 punti, completa la rotazione in doppia cifra delle guardie di Charlotte.

Lamb 10 punti, completa la rotazione in doppia cifra delle guardie di Charlotte.

 
Il buon momento degli Hornets coincideva con l’ottima prestazione della panchina in campo e Hawes a 11:12 si ripresentava in lunetta per altri due liberi a bersaglio.
Randolph dalla media distanza a destra riusciva a battere Hawes ma Lamb dalla sinistra con un veloce catch n’ shoot mi faceva ascoltare il rumore del cotone.
A 8:42 Barnes in ritardo andava a commetter fallo su Kaminsky trovato abilmente da Lin sotto canestro.
Ancora una volta era 2/2 per Charlotte che si riportava a -2. J. Green però era bravo a segnare nonostante la buona difesa di Marvin Williams ma Charlotte ormai lanciata a 8:14 trovava tre punti (realizzazione più libero) con Lin (fallo di Smith) per il -1.
I Calabroni passavano addirittura in vantaggio con Hawes a 7:28, il quale raggiunto da un passaggio schiacciato di Lin doveva passare dalla lunetta per ottenere il +1.
Time-out Memphis ma Gasol non ce la faceva a battere Hawes, Lamb non segnava il suo primo tiro ma da un pallone rubato di Williams nasceva un’altra possibilità per Jeremy che andava dentro di forza a 6:36 ma falliva ancora il primo tiro, tuttavia Gasol lo spingeva mentre s’inarcava con la schiena per deviare a una mano al volo la sfera a spicchi.
Capolavoro di canestro condito dal libero addizionale aggiuntivo e Hornets sul 43-39.
Memphis non ci stava e reagiva pareggiando a quota quarantatré con un piazzato di Gasol a 5:20 ma Batum a 5:02 dal lato sinistro spezzava il polso per mettere due punti armoniosi in sospensione non curandosi della marcatura.
Conley allungandosi in entrata riportava in equilibrio la situazione, tuttavia a 4:34 Lin continuava a spaccare in due la difesa avversaria e l’ennesimo servizio per Kaminsky sotto dava altri due punti abbastanza semplici alla fine per i Calabroni.
Conley per un contatto con Lin si presentava in lunetta ma splittava a 4:16 lasciando sopra i Calabroni ormai pronti a spiccare il volo.
A 4:06 la difesa distratta di Memphis concedeva una tripla facile a Lin ma a 3:25 Randolp segnava un canestro buttando poi giù involontariamente Kaminsky con il gomito sinistro.
Time-out di 20 secondi ma nulla di grave per Frank the Tank solo ammaccato.
Lin a 3:05 era fermato nuovamente con il fallo dimostrandosi unstoppable in serata, ancora un 2/2 per l’orientale che dava un perfetto 15/15 agli Hornets dalla lunetta.
Lin si faceva sentire anche in difesa strappando un pallone ad Allen che di riflesso commetteva fallo, ma Memphis oltre il bonus regalava altri due punti a Lin a 2:44.
Conley dall’angolo sinistro approfittava di un timido Walker appena rientrato sul parquet segnando una tripla e lee a 1:47 riportava a -1 la squadra di Marc Gasol e Z. Randolph (54-53).
Come accade spesso, nel momento in cui gli avversari tentavano il rientro si elevava Nicolas Batum, tiro immediato da 3 punti a 1:31 e vantaggio di 4 Hornets.
Il francese stoppava anche Green mentre dall’altra parte del parquet Hansbrough accendeva la miccia dell’incontro lottando con Gasol oltre i limiti del consentito, manata a spingere e sbilanciare Gasol che tentava di tenerlo e lo spagnolo perdendo l’equilibrio dava uno schiaffo in maniera furba a Psyco-T.
Fischi del pubblico anche per la decisione che vedeva tecnico a entrambi con un libero a favore di Charlotte (1/1 Nicolas) e due di Gasol (1/2) più comunque palla in mano ai padroni di casa.
J. Green però si faceva ipnotizzare da Psyco-T che lo stoppava e a :02.4 dalla fine del primo tempo Conley su una finta decisa di Walker toccava l’avambraccio destro del nostro play, fallo netto ma ancora giù fischi da parte del pubblico. Kemba sbagliava il primo libero degli Hornets ma mandava comunque a riposo i nostri in vantaggio 59-54.
 
Nella ripresa Charlotte subiva il primo canestro da Marc Gasol a 10:59, Zeller non riusciva a opporsi al suo gancio ma a 10:42 Batum dava un pallone sulla media distanza a Zeller che glielo restituiva in una specie di gioco dentro fuori mobile, Nicolas faceva un passo indietro scagliando un’altra bombarda vincente per il 62-56.
Un altro hook di Gasol infastidiva Charlotte, la quale ormai comunque iniziava a lanciare bagliori accecanti per la difesa di Memphis; A 10:07 in post basso destro Marvin Williams riceveva girandosi in turnaround segnava con convinzione un difficile canestro da marcato.
Charlotte squarciava la partita con Batum che sparava una tripla micidiale e con Walker, il quale sfruttava il blocco alto di Zeller per risplendere ancora con una tripla che metteva gli Hornets in condizione di comandare di ben 12 punti (70-58).
Charlotte aumentava la pressione anche in difesa, J. Green da tre punti falliva la conclusione, anche Charlotte in attacco buttava via la palla nonostante il salto di Batum oltre la riga di metà campo che salvava per un attimo l’infrazione di campo, ma la palla gettata all’indietro finiva a Gasol, che dall’altra parte del parquet sbagliava un tiro ravvicinato, nella lotta a rimbalzo ne usciva vincente un caparbio P.J. Hairston dando la possibilità a Charlotte di tornare all’attacco e a 8:02 Walker con un tiro in fade-away era perfetto.
Hornets che continuavano a ostruire le linee di passaggio dei Grizzllies, da un pallone toccato da Marvin Williams partiva la transizione di Zeller che regalava altri due punti alla squadra di Clifford, ora sul 74-58.
Dopo due punti di Memphis Charlotte rispondeva con Batum al vetro in uno contro uno, seguivano due liberi realizzati da Gasol per fallo di Zeller a 6:45. Memphis ci provava ancora ma un contatto di Allen, lanciato in entrata, su P.J. Haiston era visto dagli arbitri come sfondamento, Allen da tre punti ci riprovava ma nemmeno da lì gli andava bene, Walker invece a 5:50 sparava da tre punti in faccia a Conley mettendo la bomba del79-62.
Un passaggio di Conley per Gasol mandava lo spagnolo alla schiacciata, tuttavia Charlotte ci riprovava con Marvin Williams, tripla che non entrava ma sul pallone che correva verso l’esterno sinistro il più lesto a portarsi era Hairston che cedeva a Walker, il quale aveva il tempo d’aggiustare la mira per realizzare l’82-64 dalla diagonale sinistra.
Conley rispondeva a 4:24 con tre punti frontali ma a 4:04 Batum da tre punti con leggiadria aumentava i tiri da tre punti realizzati dai Calabroni. Nicolas con la tripla in questione andava sul 5/7 dalla grande distanza.
Memphis in stato di shock e Randolph dalla lunetta mancava un libero dei due a disposizione così come più tardi Chalmers.
A 2:07 su assist di Walker, Kaminsky provava e trovava una tripla frontale. Kaminsky tornava in lunetta dopo aver subito sotto canestro un flagrant, liberi realizzati ma occasione buttava via la seguente con palla in mano, conclusa con l’appoggio arcobaleno passando dall’altra parte del canestro di Barnes.
Il finale di quarto era di 93-73 a favore dei Calabroni.
 
Nell’ultimo quarto le cose non avrebbero potuto cambiare molto perché Charlotte non solo difendeva e conservava i 20 punti di vantaggio ma rispondeva colpo su colpo ai tentativi di rientro disperati della squadra del Tennessee.
A 11:42 ancora una volta Chalmers faceva ½ dalla linea da fermo, Hawes difendeva bene su Gasol così Memphis andava a vuoto, dopo l’infrazione in attacco di Hawes ancora Marc falliva la conclusione, così a 10:36 Lamb tagliava in back door, Kaminsky lo vedeva e serviva un assist valorizzato dall’abile e veloce appoggio di Lamb in reverse lay-up.
Lamb portava anche gli Hornets oltre i 100 (102-81) a 7:06 scagliando una tripla da ben oltre la linea e ridendosela rientrava in difesa, dove Lee comunque rispondeva di tripla a Jeremy, ma gli dei del basket premiavano Walker che dall’angolo destro grazie anche a un benevolo rimbalzo infilava l’ennesima bomba di serata degli Hornets.
Nel finale gli Hornets passeggiavano e si regalavano altre triple con Walker, Harrison, Daniels e Hansbrough, stabilendo con 18 il nuovo record di franchigia.
Il risultato finale arrideva alla squadra di Clifford che batteva 123-99 Memphis, pronta a tornare all’Alveare per sfidare i Celtics in una gara tra outsider nella notte.
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Pagelle:
 
Walker: 8,5
33 pt. (12/19), 5 rimbalzi, 6 assist. E’ lui a segnare i primi punti per Charlotte, è lui ad aumentare il vantaggio con giocate sorprendenti per precisione chirurgica. Kemba dedica a Marc Cohn, “Walkin o Walker in Memphis”…
 
Batum: 8
20 pt. (7/11), 4 rimbalzi, 2 assist. Nicolas si dedica più a sé stesso in serata e ha ragione. La mano è calda, finisce con un 5/8 da oltre l’arco che oltretutto aiuta Charlotte nel momento decisivo a scrollarsi di dosso Memphis evitando un pericoloso finale punto a punto. Prende e tira con disinvoltura con meccanismo perfetto.
 
P.J. Hairston: 7
2 pt. (1/4), 5 rimbalzi, 3 assist. Più deciso ed efficace in difesa, limita J. Green. Sbaglia una tripla aperta, ma se avesse segnato anche lui sarebbe venuta giù l’arena.
 
M. Williams: 6,5
7 pt. (3/7), 6 rimbalzi, 1 rubata, 1 stoppata. Discreto lavoro difensivo. Serata tranquilla in fase realizzativa prendendosi i suoi tiri e poi ci pensano i compagni dalla panchina a “sopperire” a questo problema.
 
C. Zeller: 6,5
2 pt. (1/5), 2 rimbalzi, 3 assist, 3 rubate. Delle 4 gare in cui parte da titolare è quella dove soffre di più. Contro l’altro fratello Gasol aveva meglio figurato. Riesce ad adattarsi più tardi e preme in difesa riuscendo a recuperare palloni e a fare il suo difensivamente in un momento cruciale dell’incontro. In attacco maluccio.
 
Kaminsky: 7
15 pt. (4/6), 6 rimbalzi, 3 assist. Prestazione solida di Frank The Tank che aiuta la squadra in punti, rimbalzi e assist sbagliando poco.
 
Hawes: 7
8 pt. (0/2), 2 rimbalzi, 1 assist. Niente al tiro e 3 palle perse ma fa spesso i movimenti giusti e sottocanestro viene sempre fermato con il fallo, lui dalla lunetta fa 8/8 e da il suo contributo fondamentale in difesa arginando correttamente gli attacchi nel pitturato di Memphis.
 
Lin: 8
16 pt. (4/10), 4 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, 3 stoppate. Attacco e difesa. In difesa pressa e rifila ben 3 stoppate, è lui a far risalire la china a Charlotte con tiri, entrate e assist. Jeremy va a riprendere la gara che i compagni poi trascineranno dalla parte di Charlotte.
 
Lamb: 7
10 pt. (4/8), 4 rimbalzi. Punti e rimbalzi importanti dalla panchina. Se serve qualcuno in grado di tirare o penetrare per recuperare, eccolo. Capolavoro in tap-in.
 
Hansbrough: 6,5
4 pt. (1/2), 2 rimbalzi, 1 assist e 1 stoppata. Manda fuori giri Gasol attivando la modalità bagarre. Lottatore non si tira indietro in due piccoli spezzoni di gara dove colleziona 6:15 sul parquet.
 
Daniels: 6
3 pt. (1/2). Perde un pallone e si prende un tiraccio al volo ma il primo tiro che mette è una delle sue triple in ritmo. All’occorrenza potrebbe far comodo.
 
Roberts: 6,5
0 pt. (0/1), 2 assist e 1 rimbalzo in 3:31. Nel contentino che gli da Clifford ha voglia e anche se non segna si rende utile.
 
Harrison: 6,5
3 pt. (1/1). Entra, mette la sua bomba. Si fa trovare pronto anche se in 3:31 il voto è più sulla fiducia nell’aver un altro tiratore a disposizione.
 
Coach Clifford: 7,5
Inizio superficiale dei suoi che incassano uno 0-10 sul quale deve chiamare time-out per cercare di correggere la rotta. Le rotazioni sono efficaci anche sui lunghi, ennesimo vantaggio avversario mancato tra Gasol e Randolph, adatta bene Hawes e anche Hansbrough fa il suo finché Zeller non si adatta meglio a Gasol. Gioco di movimento e scarichi esaltato da percentuali altissime dei suoi, un piacere per gli occhi vedere questa squadra. Giochiamo meglio con centri mobili rispetto che avere in squadra Al Jefferson, ma se ci fosse stato MKG al posto di P.J. forse oggi saremmo anche in testa a Est incredibilmente…

 

 

La classifica a Est al 10/12/2015.

Mentre Golden State prosegue la sua incredibile marcia trionfale (ancora imbattuta) a Ovest seguita da San Antonio, poi da Thunder terzi e Grizzlies (prossimi nostri avversari) quarti (vincenti nella notte di un punto con un canestro di Barnes da metà campo) grazie al suicidio d Detroit nel finale, a Est le posizioni sono tutte molto ravvicinate; Charlotte battendo Miami nella notte, strappa momentaneamente la prima posizione nella Southeast Division proprio agli Heat e si ritrova addirittura seconda nell’Eastern Conference.

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