GattopardHornets

Si aspettavano le nuove uniformi per la stagione 2017/18.
Dallo sponsor tecnico Adidas si è passati alla Nike, la NBA ne ha approfittato per lasciare più spazio decisionale alle squadre.
Fino a oggi vi sarete accorti che prevalentemente le squadre di casa indossavano maglie bianche o comunque chiare in casa (vedi i Lakers in gialloviola), anche se qualche volta negli ultimi anni sono state concesse delle eccezioni comunque a numero ridotto, è il caso della divisa nera, indossata dagli Hornets allo Spectrum Center nelle serate “Buzz City”.
Oggi le squadre di casa sono lasciate libere d’indossare la divisa che riterranno opportuno e la squadra in trasferta si adatterà scegliendo una divisa dal colore contrastante.
Tra le squadre che riveleranno le nuove uniformi, ancora ben otto, svelava la NBA, si rifaranno a un disegno classico.
Niente swoosh Nike ma personalizzazione con il brand Jordan, certo che se l’abito facesse il monaco, ora i “nostri” Calabroni avrebbero le ali anche ai piedi (solo per il marchio Jordan, per il resto si è fatto sfoggio dipochissima fantasia), tuttavia, parere personale, le uniformi targate Nike (anche se con Brand Jordan in questo caso), sono troppo lisce e pulite…
Sono “saltate fuori” sostanzialmente gattopardesche divise, copie nemmeno troppo velate di quelle dello scorso anno con ben poche varianti, tra le quali la comparsa della scritta Hornets sulla parte alta dell’uniforme anche su quella teal, al posto del nome della città.
Niente attese pinstripes quindi, almeno… in attesa di vedere quali saranno le altre due alternative che saranno rivelate più avanti.
La presentazione video sul sito ufficiale ha ha svelato, infatti, solamente le divise color acqua e bianca, suppongo che la prima sarà quella con cui prevalentemente Charlotte giocherà in trasferta, sostituendo quella viola.

Questo nel giorno nel quale riapre a Charlotte il negozio che si era temporaneamente spostato.
Una contemporanea non casuale…
 
Passando dal look al concreto… in questi giorni altre news hanno riguardato i movimenti sul mercato di Charlotte. Tagliato il terzo play Briante Weber (gli Hornets ora sono sotto di 3,3 rispetto alla luxury tax), partiti il quarto Brian Roberts (destinazione Grecia, Olympiacos) e Sessions, ormai fuori dal contratto, in direzione New York, Charlotte è rimasta con Walker, il quale sta recuperando da un’operazione al ginocchio e non giocherà per precauzione in Africa (Johannesburg) ma sarà pronto per il camp con Clifford e Carter-Williams.
Charlotte quindi sta cercando un terzo playmaker, un veterano da affiancare ai primi due.
Personalmente mi ha sorpreso la partenza di Weber, giocatore che si prodiga in difesa ma che alla Summer League di Orlando non dev’esser piaciuto troppo per i suoi continui dribbling fini a sé stessi, sebbene sappia anche passar la palla.
Non è escluso che possa farlo Monk all’occorrenza e Charlotte punti magari su una guardia tiratrice o un’ala piccola, visti gli sviluppi del caso Weber c’è da aspettarsi di tutto, anche se il margine d’azione è ristretto, il mercato sembra essersi arenato e le nostre due ali titolari (MKG e Marvin Williams) non mi convincono pienamente perché per rendere hanno bisogno di essere al top della forma fisica.
La nuova stagione dovrebbe partire intorno a metà ottobre, qualche giorno prima della classica apertura, ma c’è ancora molto tempo perché avvengano mutevoli avvenimenti…
Infine, se è qualche tempo che non passate, aggiornata la pagina ImmaginaziHornets con qualche articolo di rivista italiana sulla storia degli Hornets e aggiunte le nuove nove Honey Bees (Amber F., Amber S., Briana, Britt, Cassandra, Courtney, Kylee, Paige e Sabrina) nell’apposita sezione.
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Rischio a Carter

embrerebbe ormai praticamente certa la voce diffusa da Jeff Goodman e Chris Haynes (ESPN).

Il rumors si era diffuso nella notte italiana e sta ritrovando riscontri su altre testate.

Michael Carter-Williams (PG, 10 ottobre 1991, 198 cm X 86 kg), rookie of the year con i 76ers nel 2013-14, sarebbe divenuto nella notte italiana un giocatore degli Hornets.

 

 

Il contratto firmato sarà molto vantaggioso per gli Hornets in termini economici visti i “soli” 2,7 milioni (a Chicago Carter-Williams percepiva $3,183,526) spesi in un mercato che si sta spingendo su cifre “folli” mai viste, forte dei contrati stipulati dalla NBA con le televisioni per quasi un decennio.

Il progetto è a breve termine tuttavia, effettivamente più che di progetto potremmo parlare d’esperimento perché il suddetto giocatore, dopo aver ben esordito a Philadelphia, è passato ai Bucks nel 2014/15 e ai Bulls nell’autunno 2016 finendo per abbassare le sue prestazioni (45 partite totali, 19 da titolari con problemi al ginocchio) tanto che i Tori, visti i suoi soli 6,6 punti e 2,5 assist di media, l’hanno lasciato sul mercato libero d’essere free agent senza estendere una Q.O..

 

Le statistiche in calo del giocatore.

La venticinquenne PG va a coprire il “buco” di playmaker affidabile lasciato dietro a Kemba, anche se trascina i dubbi che si porta dietro negli ultimi anni, come le catene di un fantasma (chissà poi perché un immateriale ectoplasma debba trascinarsi pesanti catene come fardello) le sue prestazioni sono andate calando. Trattasi quindi di un’ennesima scommessa, una specie di rischio per la dirigenza degli Hornets.

A Cho, Jordan, Clifford e ai suoi assistenti il compito di motivarlo per riportarlo a buoni livelli, sebbene principalmente gli si chiederà di sopperire in termini di punti all’assenza sul parquet di Walker nei momenti di riposo.

Non ha un gran tiro da fuori e non è un tiratore eccezionale di liberi, anche se potrebbe dare una mano, grazie alla sua mobilità, a rubare qualche pallone in più, statistica deficitaria per Charlotte.

Cho aveva dichiarato che la PG dietro a Walker sarebbe stata la priorità per Charlotte e visto il basso costo, si potrebbero anche intravedere margini per altri scambi che potrebbero rivoluzionare il volto degli Hornets vista la “presa” su Williams immediata.

Nella mattinata americana di ieri intanto Charlotte ha debuttato sconfiggendo gli Heat per 74-67 alla Pro Summer League di Orlando. Tra i giocatori nel roster ufficiale degli Hornets da segnalare Weber con 17 punti, Graham con 16, O’Bryant con 12 e Bacon con 9.

 

Dwayne Bacon #4 of the Charlotte Hornets handles the ball against the Miami Heat during the 2017 Summer League on July 1, 2017 at Amway Center in Orlando, Florida.
Copyright 2017 NBAE (Photo by Fernando Medina/NBAE via Getty Images)

 

Tornando indietro di qualche giorno, Kemba ha ricevuto il premio NBA Sportsmanship Award, per l’atleta che più rappresenta l’etica lavorativa, la sportività e la lealtà.

Non è il primo Hornets a detenerlo, poiché P.J. Brown lo ricevette nel 2003/04, ma i Calabroni avevano già lasciato la casa madre di Charlotte per accasarsi a New Orleans, di fatto quindi è il primo giocatore a riceverlo in North Carolina.

 

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