Sciallo-tte d’estate

Nella luce ferma ed eterna di fine estate, quando il tempo è emarginato dalle radiazioni elettromagnetiche solari sembra non cambi nulla ma qualcosa si muove a Charlotte.

Le foto sono state realizzate qualche giorno fa da una persona che conosce un mio amico del playground:

Il Sole splende sul logo degli Hornets ma è solo un’illusione per ora.

Lo Spectrum Center ospita diversi eventi ed appare anche il nome di Elton John…
Non male a livello stilistico anche se il vecchio The Hive era più iconico…
Campeggia ancora un po’ come una beffa l’immagine di Kemba Walker ma…
a ben guardare (sotto l’insegna), ecco il benvenuto a Terry Rozier…

Deep Purple

Ieri gli Charlotte Hornets hanno ufficializzato per la stagione 2019/20 la nuova maglia vintage degli Hornets che sarà sfoggiata nelle seguenti cinque occasioni.

Dopo la foglia di tè e la bianca ecco arrivare come previsto (mancava questa per chiudere la trilogia ed era stata anticipata dall’ex Pete Guelli la scorsa stagione (oggi fa il Chief Commercial Officer ai New York Football Giants) il remake della stupenda divisa viola utilizzata negli anni centrali dai ’90 dagli Hornets.

Dwayne Bacon si presta a far da modello.

Una sfumatura viola intensa e profonda come l’abisso nel quale sono caduti i Charlottean fan durante l’estate, più imbarazzante di quando John Bonham salì ubriaco sul palco durante un concerto dei Deep Purple senza che questi riuscissero a fermarlo per annunciare l’uscita del loro album andando via non senza prima insultare senza motivo il chitarrista dell’epoca Tommy Bolin che fece poi una pessima fine (morte da eroina mentre a Bonham, come ricordato in un testo di Caparezza, fu proprio l’alcol a esser fatale).

Non credo che i nuovi “indossatori” possano ricalcare le orme di Curry, Rice, Johnson, Anderson, Mourning & Company ma a livello di marketing in North Carolina ci sanno fare.

Un piccolo tuffo nel passato con piccole differenze come lo sponsor tecnico e commerciale e le bande (pinstripes) più larghe, in attesa di rinverdire i fasti del passato.

Ad maiora (se possibile)!

Calendario Charlotte Hornets 2019/20 season.

Diramato il calendario degli Charlotte Hornets per la nuova stagione che va ad affacciarsi sul nuovo decennio.

Si partirà contro Chicago il 23 ottobre (data americana) per proseguire sempre in casa contro Minnesota, due partite tutto sommato abbordabili (non per questo facili) nonostante il ramo degli Hornets non sia carico di frutti di qualità.

Poi via alle trasferte, ben 4 di seguito (succederà tre volte in stagione, in questo caso sulla costa pacifica,) mentre dal 2 al 10 dicembre avremo la striscia più lunga di partite casalinghe, da Phoenix a Washington.

Facendo un passo indietro, sempre da giocarsi a Charlotte, il primo derby con i Pelicans dei quali fa ormai parte anche Melli, arriverà il 9 novembre.

A fine anno (2019) le partite giocate saranno 36, equamente suddivise tra casa e trasferta (18-18) nonostante una “rincorsa” da parte delle “Home”…

Una particolarità si registra però; lo Spectrum Center vedrà soltanto 40 partite giocate dai Calabroni perché quella in programma a Parigi il 24 gennaio contro i Milwaukee Bucks sarà considerata casalinga.

A onorare la “legione straniera” nella capitale francese, per gli Hornets ci sarà Batum dopo la perdita di Parker e anche l’arruolabile congolese Biyombo.

I pesanti back to back saranno 12, 3 in meno rispetto lo scorso anno.

Tre, invece di quattro saranno le gare contro Boston, Cleveland, Milwaukee e Philadelphia, rivali delle altre Division nella Eastern Conference.

Il 13 aprile avremo il saluto casalingo mentre il 15 probabilmente, salvo impensabili miracoli, a Philadelphia si chiuderà la stagione di Charlotte.

Ecco il calendario completo con date e orari originali oltremare:

https://www.nba.com/resources/static/team/v2/hornets/PDFs/1920_Schedule-Calendar.pdf

Anche Thomas Welsh “firma” con Charlotte.

Piccola assonanza con il mitico Dan Peterson quando esclamava: “Well”…

Gli Hornets “arricchiscono” ancora numericamente (prima della scrematura finale) il roster con l’ex meteora dei Nuggets, Thomas (Clark) Welsh (nato il 3 febbraio 1996), centro bianco di ben 213 cm che non cambierà ovviamente rotta della squadra anche dovese far parte dei 15.

Welsh ai tempi di UCLA. Per lui arrivò la scelta n° 58 dai Nuggets (poi convertito in two-way) con i quali però ha collezionato 11 spezzoni di partita senza mai partire nello starting five sebbene si sia costruito anche un discreto tiro da fuori.

Tra le curiosità, fu medaglia d’oro in Grecia nel 2015 con la nazionale statunitense under 19 pure non avedo un ruolo di primo piano (2,7 punti, 3,3 rimbalzi in 8,9 minuti di impiego come media).

Andrà affinando le proprie doti di tiratore perimetrale grazie al contatto (workout) con i Thunder.

Dalla pagina ufficiale degli Hornets:

https://www.nba.com/hornets/press-releases/charlotte-hornets-sign-free-agent-thomas-welsh

Gli Hornets “firmano” Joe Chealey e Josh Perkins

I Calabroni hanno firmato oggi Josh Perkins e Joe Chealey.

Come sempre dalla franchigia ufficialmente non trapela nulla sul tipo di contratto per politica societaria ma Rick Bonnell scrive che si tratta di due contratti 10 deal.

Charlotte ha ancora un posto in roster e uno per il two-way contract.

Firmati come free agent, questo tipo di contratto prevede un anno di stipendio al minimo e la sicurezza dell’invito al camp.

La franchigia però potrà scegliere se convertire ad esempio il contratto in un two-way oppure rinunciare al player.
Nel caso in cui il giocatore venisse tagliato potrebbe accettare un’offerta di $ 50.000 per andare a giocare con la squadra affiliata della G League.

Se il giocatore rimanesse nel roster per 60 giorni, guadagnerà il bonus di $ 50.000.

Questo è un tipo di contratto creato per incentivare i giocatori a rimanere nella seconda lega anziché andare all’estero.
Anche trasformato in contratto NBA standard, non verrà conteggiato per il limite salariale del team.

Chealey che aveva già giocato una partita lo scorso anno ha detto recentemente:

“Sto solo cercando di migliorare ogni volta che mi metto sul parquet. Il mio obiettivo è quello di giocare più di una partita in questa stagione con Charlotte e si spera, di entrare nel roster.”

Un Chealey dallo stile più raggae in Summer League.

Visto insieme a J.P. Macura (recentemente ha firmato con Cleveland e quindi si è tolto dalla lotta per un posto a Charlotte) nella scorsa preseason, aveva discretamente impressionato ma Borrego, complice il backcourt di rispetto con Parker, Lamb e Walker, non l’aveva mai fatto scender sul parquet se non in un’occasione, lui che di base giocava per gli Swarm con 16,3 punti di media oltre ai 5,4 assist per gara.

Perkins invece sarebbe un rookie (PG nata il 25/08/1995), andato undrafted a giugno, in cinque anni a Gonzaga ha segnato in media 10,2 punti, catturato 2,8 rimbalzi, smistato 4,7 assist e rubato 1,2 palloni in 153 partite. Nella sua ultima stagione, Perkins è stato nominato nella Prima Squadra All-WCC 2018-19 e finalista per il Bob Cousy Award dopo aver ottenuto una media di 11,0 punti, 2,7 rimbalzi e 6,3 assist in 31,3 minuti come senior in maglia rossa.

Il ventitreenne ha guidato la conferenza in rubate (54) e si è classificato secondo in numero totale assist (234) e media assist (6,3) durante la stagione 18-19.

Josh Perkins durante la Summer League.

“Sono rimasto davvero colpito da Josh, soprattutto dopo aver giocato ieri”, ha commentato il capo allenatore degli Hornets in Summer League, Ron Nored dopo una partita di questa Summer League ed effettivamente dal mio punto di vista si è stagliato da una certa mediocrità.

Evidentemente la multifunzionalità di Perkins è servita per riuscire a essere al camp, d’altro canto è un giocatore che potrebbe fornire qualche dote mancante alla squadra come il recupero dei palloni o magari smistare assist ma è un tuttofare molto interessante che, anche in assenza di picchi di abilità esorbitanti in una determinata statistica, ha le qualità per poter rendersi utile in tutte le maniere.

Certo, stiamo sempre pur parlando di rincalzi che non possono accendere la fantasia per sperare di giungere a chissà quali vette nel desolante panorama attuale di Charlotte ma sono due giocatori che potrebbero comunque essere utili alla causa qualche volta, dovessero rimanere.

Preseason 2019/20 Hornets

Anche per quest’anno gli appuntamenti per capir qualcosa di più su come avranno intenzione di gioacare gli Hornets di Borrego saranno cinque.

Il calendario della preseason è stato diramato ieri ed é il sottostante:

Dal sito ufficiale degli Charlotte Hornets.

Le date americane vanno dal 6 al 16 ottobre e fondamentalmente saranno due trasferte e due partite casalinghe alle quali va aggiunta tuttavia quella a Winston-Salem, sempre in North Carolina…

Ancora Boston e Miami come lo scorso anno tra le rivali (contro Miami è dalla stagione 2015/16 che si gioca ogni anno almeno una partita in preseason mentre contro Boston dall’anno seguente) mentre Philadelphia, Memphis e Detroit sono le novità, anche se quest’ultima è ricorrente nelle ultime annate, ad esempio il 15 ottobre 2014 vinsero i Pistons 104-84 mentre l’anno successivo, il 21 ottobre Charlotte batté i Pistoni 99-94

FOX Sports Southeast trasmetterà proprio questa gara contro la Motor City ma anche la sfida contro i 76ers.

Non ci sono grandi aspettative o entusiasmi per quest’annata ma un po’ di curiosità per annotare le intenzioni di coach Borrego su come pensi di far partire la squadra.