Hello, my name is (6): Scottie Lewis

(Player photo by Joe Scarnici, fotomontaggio Ferri Ig.)

Per la sesta uscita della rubrica dedicata ai nuovi giocatori, andiamo a scoprire qualcosa di Scottie Lewis, uno dei due two-way contract attuali degli Charlotte Hornets, rookie fresco di scelta che ha intrigato gli Hornets.

(George Scott) Scottie Lewis (II)-N° 16, SG, 12/03/2000, Bronx (New York), nazionalità: americana, Altezza: 196 cm, Peso: 85 kg, Mano: Destra, a Charlotte dal: 03/08/2021 (two-way contract), Scelto al Draft 2021 alla posizione n° 56, College: Florida Gators, G.: 0, Pt.: 0 (al 29/09/2021), Pagina Twitter: G Scott Lewis (@Scottie23L) / Twitter Pagina Instagram: George “Scottie” Lewis (@scottie.23) • Foto e video di Instagram

Parte Storica

(A cura di Paolo Motta)

George Scott Lewis Jr. (Bronx, New York – 12 marzo 2000) è il secondo e attualmente ultimo giocatore messo sotto contratto dagli Hornets con un “two-way”.

Selezionato alla numero 56 del Draft 2021, Lewis ricopre il ruolo di guardia tiratrice.

Dotato di un fisico particolarmente atletico rispetto ai pari ruolo (oltre a 196 cm di altezza con 213 cm di apertura alare), il giocatore è conosciuto più per le sue qualità difensive (grande velocità nello spostamento laterale) che offensive (il tiro libero e il tiro da tre sono aspetti su cui dovrà lavorare in futuro).

Al ferro invece, grazie alle sue caratteristiche fisiche, è considerato un “finisher” sopra la media.

La carriera cestistica di Lewis inizia alla Ranney School di Tinton Falls, liceo del New Jersey.

Nel suo ultimo anno all’high school mette a referto 17,5 punti, 6,3 rimbalzi, 3,6 assist, 2,7 rubate e 1,5 stoppate a partita venendo classificato da tutti gli osservatori statali come un “5-star recruit”.

A termine della stagione verrà anche inserito nella lista dei “McDonald’s All-American 2019″.

Prima di rendersi elegibile per il Draft, il biennio 2019-2021 lo passa al college a giocare per i Florida Gators.

In 51 partite con gli Alligatori fa registrare una media di 8,2 punti, 3,4 rimbalzi e 1,1 assist a partita.

Al termine della prima stagione grazie alle sue prestazioni viene selezionato nel “SEC All-Freshman Team”.

Come abbiamo già menzionato nel pezzo sull’altro “two-way contract” (Kulboka) anche Lewis passerà probabilmente gran parte della prossima stagione a giocare per i Greensboro Swarm in attesa di crescere tecnicamente e migliorarsi nella parte offensiva crescendo sotto ogni profilo.

Analisi Tecnica

(A cura di Matteo Vezzelli, voce narrante Ferri Ig.):

Curiosità

(A cura di Filippo Barresi)

Durante la sua infanzia è cresciuto come ballerino e questo – a suo dire – lo ha aiutato ad avere una fluidità particolare nei movimenti sul parquet.

Durante la sua esperienza liceale è stato il principale promotore di “Hoop for the homeless”, un evento benefico promosso allo scopo di aiutare i senzatetto tramite l’attenzione catturata dalla pallacanestro.

In uscita dal liceo era considerato uno dei migliori giocatori americani essendo stato etichettato come prospetto a “5 stelle”.

Meme

(A cura di Fabrizio Getuli)

A metà tra l’humor inglese e la demenzialità più estrema (quella che a me francamente piace), Fabrizio ci regala un giro di parole…. adesso Fabrizio, però, glielo spieghi tu al pubblico anglofono…

Hello, my name is (5): Arnoldas Kulboka

Giunti alla quinta uscita di “Hello, my name is:” torniamo in Europa per riscoprire un ragazzo che era stato scelto tre anni fa da Charlotte in Europa ma è stato volutamente lasciato maturare proprio nel vecchio continente.

Ci sono dei tempi “giusti” e dei tempi “sbagliati” in ciò che viviamo, facciamo, delle priorità oggi che un giorno non lo saranno più perché di poco conto…

C’è un tempo per tutto anche se il tempo concepito da noi è solo una mera illusione e probabilmente mi rifarò al film “Il Cielo Sopra Berlino” per aprire uno dei prossimi pezzi sugli Hornets ed estendere il concetto.

Il tempo però, inteso come velocità d’esecuzione e posizionamento, è concetto necessario e spesso esasperato ed esasperante negli sport dove la rapidità e il tempismo sono indispensabili.

Arnoldas prova quindi a trovare il tempo del suo sogno perché giocare in NBA lo è, come disse ai tempi di un workout con i Pacers qualche anno fa.

Arnoldas Kulboka-N° 18, SF/PF, 04/01/1998 Marijampolė (Lituania), Nazionalità: lituana, Altezza: 206 cm, Peso: 89 kg, Mano: Destra, A Charlotte dal: 03/08/2021, Draft: 2018, scelto dagli Charlotte Hornets alla posizione N° 55 ma il 23/07/2018 ritorna a a giocare per il “Brose Bamberg”, Squadra Precedente: Bilbao, Giovanili: Žalgiris Kaunas, G.: 0, Pt. 0 (al 16/09/2021), Pagina Twitter: https://twitter.com/kulboka98, Pagina IG: https://www.instagram.com/kulboka8/

Parte Storica

(A cura di Paolo Motta)

Arnoldas Kulboka (Marijampolė , Lituania – 4 gennaio 1998) è la nuova ala piccola messa sotto contratto dagli Hornets con un “two way contract”.

Selezionato proprio da Charlotte con la scelta numero 55 al Draft del 2018, il giocatore (208 cm per circa 97 kg) ha militato nelle ultime due stagioni nel campionato spagnolo, giocando per il RETAbet Bilbao Basket mettendo a referto 8,5 punti e 3,6 rimbalzi a partita.

La carriera del lituano inizia nel 2014 nelle giovanili dello Žalgiris Kaunas.

Nel 2015 firma un contratto quinquennale in Germania per il Brose Bamberg.

Il primo anno tuttavia lo passa a giocare per la squadra affiliata, la TSV Breitengüßbach,  in due campionati secondari, la Bundesliga NBBL  under 19 e la Bundesliga ProA Baunach Young Pikes, vincendo il secondo con un contributo medio di 6,4 punti e 1,5 rimbalzi a partita.

Nel 2016 partecipa al Basketball Without Borders Global Camp a Toronto e all’Adidas Eurocamp a Treviso, dove inizia a farsi notare dagli scout internazionali.

Incomincia la stagione 2016 – 2017 ancora tra le fila della TSV Breitengüßbach.

Il suo rendimento in Bundesliga ProA Baunach sale vistosamente fino a fare registrare una media di 14,7 punti, 4,3 rimbalzi e 2 assist a partita.

Nel maggio 2017 viene convocato in prima squadra e debutta finalmente nella massima divisione tedesca (15 punti e 5 rimbalzi contro lo Science City Jena).

Nell’estate del 2017 partecipa di nuovo all’Adidas Eurocamp.

Viene nominato miglior tiratore del torneo dopo aver segnato 10 triple consecutive e viene selezionato nel First Team All-Eurocamp 2017. 

La stagione 2017 – 2018 la passa in prestito all’Orlandina Basket, squadra di Seria A di Capo d’Orlando (provincia di Messina).

Qui mette a referto 10,3 punti, 5 rimbalzi, e 1,1 assist di media a partita e viene nominato miglior giovane della basketball Champions League (da non confondere con l’Eurolega).

A fine campionato tornerà in Germania.

L’estate 2018 è però anche quella del suo Draft NBA.

Scelto al secondo giro dagli Charlotte Hornets, Kulboka giocherà però solo tre Summer League per la squadra di MJ (2018, 2019 e 2021).

Al giocatore verrà data la possibilità di crescere a maturare in Europa.

Il lituano, vista la tipologia di contratto, probabilmente passerà molto tempo a giocare per i Greensboro Swarm (squadra di G League affiliata agli Hornets).

Non particolarmente veloce ma dotato di un ottimo tiro (43,5 % dal campo con il 42,5 % da tre nella usa ultima stagione in Spagna), sarà interessante vedere se il giocatore potrà portare questa sua caratteristica e molto utilizzata dote anche in NBA alla corte di coach Borrego.

Analisi Tecnica

(A cura di Matteo Vezzelli, voce narrante Ferri Ig., Video scelto: canale YT di Manolo 77)

Curiosità

(A cura di Filippo Barresi)

Arnoldas Kulboka è uno dei pochi giocatori selezionati dagli Charlotte Hornets per effettuare uno “stash”.

Difatti, dopo essere stato selezionato dalla franchigia della Queen City nel 2018, Kulboka ha passato diverse stagioni in Europa per lavorare sul suo gioco in diverse squadre tra le quali il Brose Bamberg e il Bilbao.

Kulboka ha preso parte alla Summer League del 2018, 2019 e del 2021 (come scriveva anche Paolo) ma non è ancora riuscito a esordire, al di fuori di quel contesto, realmente con la divisa degli Hornets.

Al momento ha firmato un contratto Two-Way e tutto fa pensare che possa essere l’anno giusto per esordire negli States.

Meme

(A cura di Fabrizio Getuli)

Citazione da film per Fabrizio. Dal 2010 a oggi, dal giaccone degli Hornets a essere inserito nel roster dei Calabroni, il sogno per Arnoldas pare avverarsi.

Hello, my name is (4): Kai Jones

Alla quarta uscita di “My Name Is:” cercheremo di capire come sia stato possibile che gli Hornets in un Draft dal quale si sarebbero – almeno a parole, quelle del proprio GM – dovuti eclissare, hanno pensato di fare inversione a U e puntare nuovamente su un paio di giovani scommettendo che saranno fulgide stelle del domani per la franchigia del North Carolina.

Non so voi ma personalmente, pur avendo sempre dovuto lavorare anche nella prima parte di pandemia (quella del Lockdown più dura), ho avuto il tempo di riflettere su molte situazioni.

Ciò ha fatto sì che, pur in un ambiente caotico della società moderna come quello nel quale viviamo, siano spontaneamente emerse delle necessità (era anche il titolo di un bell’album dei Madreblu) che hanno portato a una selezione più accurata sugli aspetti essenziali per noi.

Il senso per Charlotte è provare a costruire un progetto sportivo mediamente giovane, indirizzato verso il futuro che cambi qualcosa sperando di trovarsi in mano – come hanno fatto altri team – un nucleo vincente pur in un difficile contesto.

Probabile che finalmente, con tutto il rispetto e la gratitudine per Zeller & Company, gli Hornets abbiano riconosciuto come bisogno primario riempire quel vuoto che girava attorno alla posizione di centro, per questo hanno portato a casa Mason Plumlee e voluto fortemente l’esotico e scintillante Kai Jones che nella small-ball di Borrego potrebbe inserirsi perfettamente come centro o ala grande di rimpiazzo per l’ex Pistone.

La consapevolezza dei mezzi atletici di un giocatore potenzialmente molto interessante ma con scarso peso sarà quindi scommessa e verifica per gli Hornets nella nuova stagione.

Kai (Martinez) Jones-N° 23, Posizione: C/PF, Data e luogo di Nascita: 19/01/2001, Nassau (Bahamas), Nazionalità: bahamense, Altezza: 211 cm, Peso: 98 kg, Mano: destra, A Charlotte dal: 03/08/2021 (scelto al Draft 2021 alla posizione n° 19 in uno scambio con i New York Knicks), College: Texas Longhorns, G.: 0, Pt. 0 (al 21/09/2021), Stipendio 2021/22: $2,770,560, Pagina Twitter: https://twitter.com/242_jones, pagina Instagram: https://www.instagram.com/kaijones242/

Parte Storica

(A cura di Paolo Motta)

Kai Martinez Jones (Nassau, Bahamas – 19 gennaio 2001) è il secondo rookie aggiunto a roster dagli Hornets proveniente dal Draft 2021.

Il giocatore, scelto alla numero 19 (posizione dei Knicks scambiata con Charlotte per una futura prima scelta protetta), ricopre il ruolo di ala grande/centro.

Alto 211 centimetri con 213 cm di wingspan, Jones è un lungo super atletico con dell’interessante potenziale da rivelare tutto in divenire.

Rim protector e buon difensore sul perimetro, nella sua giovane carriera ha mostrato anche lampi da tiratore e ottime capacità di spaziature sotto canestro.

Lo staff tecnico di Charlotte, consapevole che il giocatore ha bisogno di tempo per mostrare tutte le sue qualità, ha deciso dunque di sacrificare una futura lottery pick ma l’azzardo potrebbe anche rivelarsi una scelta vincente.

Trasferitosi all’età di 11 anni negli Stati Uniti, Jones farà ritorno in patria prima dell’inizio dell’high school per dedicarsi alla disciplina del salto in lungo.

Nell’estate del 2017 però, partecipa nella sua città natale ad un camp organizzato dalla NBA, il Basketball Without Borders.

Qui, inizia ad allenarsi con il connazionale e “top prospect” Deandre Ayton e scopre la passione per il basket.

Decide così di trasferirsi di nuovo negli Stati Uniti per intraprendere la carriera cestistica.

Per la stagione 2017-2018 si iscrive all’Orlando Christian Prep High School e guida la squadra della scuola – insieme a Nassir Little and C. J. Walker – alla vittoria del campionato statale “Florida High School Athletic Association (FHSAA) Class 3A”.

Nell’estate del 2018, Jones sarà in Italia per partecipare alla manifestazione “NBA Global Camp” a Treviso.

Dopo il suo ultimo anno al liceo, il giocatore disputa una “postgraduate season” alla Brewster Academy in Wolfeboro, New Hampshire e aiuta la squadra a vincere la USA National Prep Championship.

Il biennio 2019-2021 Jones lo passa al college a giocare per i Texas Longhorns.

Mentre fatica al primo anno (3,6 punti e 3,2 rimbalzi a partita), il giocatore trova maggiore continuità al secondo (8,8 punti e 4,8 rimbalzi a partita) tanto che a fine stagione verrà nominato Sixth Man of the Year.

Nonostante Jones abbia giocato per lo più del suo tempo nella pozione di power forward, gli Hornets lo potrebbero impiegare soprattutto da centro.

Grazie infatti al suo fisco, al suo atletismo e alla sua versatilità su entrambi i lati del campo, il giocatore potrebbe diventare il lungo moderno tanto agognato da Charlotte.

Analisi Tecnica

(A cura di Matteo Vezzelli, voce narrante Ferri Ig.)

Curiosità

(A cura di Filippo Barresi)

Insieme a Buddy Hield (Sacramento Kings) e Deandre Ayton (Phoenix Suns) è uno dei tre giocatori originari delle Bahamas presenti in NBA.

Proprio nelle Bahamas Kai Jones ha intrapreso fino ai 15 anni la carriera di saltatore in lungo per poipassare alla pallacanestro vista la sua esponenziale crescita fisica.

Meme

(A cura di Fabrizio Getuli)

Hello, my name is (3): Wesley Iwundu

Terza uscita della rubrica “My name is:” dedicata alla presentazione dei nuovi giocatori acquisiti da Charlotte questa estate.

Nel pezzo di oggi incrociamo un elemento che si trova in NBA da qualche anno anche se il suo nome non desta l’entusiasmo dei fan tuttavia – se gli verrà data l’occasione – Wes Iwundu potrebbe essere un buon gregario quando si tratterà di giocare specifici momenti o sostituire i player più talentuosi di lui.

Tre anni ai Magic (9 le partite con la squadra affiliata dei Lakeland Magic e 15,2 punti di media), poi lo scorso anno una stagione a metà tra Dallas e New Orleans, scambiato nell’affare che ha coinvolto anche Melli.

Il 7 agosto è sbarcato ufficialmente a Charlotte.

Andiamo a conoscerlo…

Wesley (Deshawn) Iwundu-N° 4, SF, 20/12/1994 Houston (Texas), Altezza: 198 cm, Peso: 88 kg, Mano: Destra, A Charlotte dal: 07/08/2021, Draft: 2017, scelto dagli Orlando Magic alla posizione N° 33, Squadra Precedente: New Orleans Pelicans, College: Kansas State Wildcats, G.: 0, Pt. 0 (al 16/09/2021), Stipendio 2021/22 : $1,824,003, Pagina Twitter: https://twitter.com/_Iwundu25

Parte Storica

(A cura di Paolo Motta)

Wesley Deshawn Iwundu (Houston – Texas, 20 dicembre 1994) è la nuova ala piccola acquistata dagli Hornets nel “three-team deal” con Pelicans e Grizzlies.

Al texano rimane un anno di contratto a meno di due milioni di dollari.

Il suo approdo a Charlotte è da inserire nell’ottica di una controparte arrivata nell’operazione di mercato che ha portato Devonte’ Graham tramite “sign and trade” a New Orleans.

Nello scambio, la franchigia del North Carolina ha ottenuto anche una scelta protetta al Draft 2022 più “cash considerations” da NOLA e i “draft rights” di Tyler Harvey da Memphis.

Prima di essere scelto dai Magic con la chiamata numero 33 al Draft del 2017, Wesley ha giocato 4 anni al college di Kansas City venendo selezionato due volte per il Third-team All-Big 12 (2016 e 2017).

Iwundu, giunto alla quinta stagione in NBA, ha indossato la divisa di Orlando, Dallas e New Orleans, disputando un totale di 223 partite e facendo registrare una media di 4,3 punti, 2,4 rimbalzi in quasi 17 minuti a partita.

Come si può notare dalle statistiche, il giocatore ha sempre avuto un ruolo abbastanza marginale nelle squadre in cui ha militato, giocando per lo più “garbage time” e ciò accadrà presumibilmente anche a Charlotte.

Borrego, infatti, presumibilmente lo impiegherà a risultato già acquisito o per colmare qualche assenza dovuta a infortuni.

Speriamo comunque che Iwundu possa trovare un po’ più di fortuna (sul parquet) di quanto non ne abbia trovata fino a oggi.

Analisi Tecnica

(A cura di Matteo Vezzelli, voce narrante Ferri Ig.)

Curiosità

(A cura di Filippo Barresi)

Wesley Iwundu oltre al mondo del basket ha altri interessi.

Come molti suoi colleghi, infatti, è attivo come rapper dove tiene in vita una carriera parallela con il “nickname” di WesGod.

Iwundu è anche un grande appassionato di moda e nel corso della passata stagione ha dato vita a Diplomacy, una catena di abbigliamento che ha come ultimo obiettivo quello di donare parte dei proventi a “Boys & Girls Club of Houston”, un’organizzazione no profit che aiuta i giovani della comunità texana.

Meme

(A cura di Fabrizio Getuli)

Oggi Fabrizio si è superato pensando e realizzando due simpatici differenti meme.

Ok, il Doctor Who non conosce Iwundu.
Mace “Iwundu”…

Addio al secondo coach della prima “piccola generazione”

Purtroppo si è appreso che qualche giorno fa (il 9 settembre ma la news è stata rilasciata solamente ieri dal sito degli Hornets) sia scomparso il primo viceallenatore degli Hornets Eugene Scape Littles che fu poi promosso al ruolo di coach.

Nato a Washington (D.C) il 29 giugno 1943, rimpiazzò l’original coach Dick Harter.

Allenatori che dovevano fare i conti con una squadra con pochi giocatori di talento (Bogues, Chapman, Tripucka, Curry, Gill e Newmann e poco altro non bastavano) e tanta mediocrità dall’expansion draft.

37-87 il suo difficile bilancio con Charlotte con scorci in due annate (1989-90 e 1990-91) ricordando una W su Boston di misura e un doppio overtime vinto 111-110 contro i Timberwolves.

A fine stagione 1990/91 rassegnerà le dimissioni dal ruolo di coach.

A Denver nella stagione 1994/95 si ritrova coach ad interim per 16 partite nelle quali chiuderà con un bilancio di 3-13.

Sarà la sua ultima esperienza come allenatore in NBA.

Un saluto a un “pezzo storico” di Charlotte mi sembrava doveroso.

Ciao Gene.

Gli Charlotte Hornets – sul loro sito ufficiale- hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

“Gli Charlotte Hornets sono profondamente rattristati nell’apprendere della scomparsa di Gene Littles.

Gene ha svolto un ruolo importante nella storia degli Hornets e del basket nella Carolina del Nord.

Ha lavorato come assistente allenatore durante la stagione inaugurale della squadra 1988-89, prima di essere nominato il secondo allenatore nella storia degli Hornets il 31 gennaio 1990.

Prima di diventare un allenatore NBA, Gene ha avuto una carriera di basket leggendaria nelle Carolinas, finendo come capocannoniere di tutti i tempi della High Point University, giocando cinque stagioni professionalmente con i Carolina Cougars della ABA e guidando North Carolina A & T a un paio di campionati MEAC come capo allenatore.

I nostri pensieri sono con la famiglia e gli amici di Gene durante questo periodo”.

Dichiarazione dei calabroni sulla morte di Gene Littles | Calabroni charlotte (nba.com)

Gene da giovane con la divisa dei Puma.

Hello, my name is (2): James Bouknight

Per la seconda puntata della rubrica “My Name Is:”, oggi andremo a conoscere James Bouknight, la principale scelta al Draft 2021 effettuata degli Hornets.

Giocatore interessante che abbiamo cercato brevemente di analizzare e inserire nell’attuale contesto di Charlotte.

Buona lettura.


James (David) Bouknight-N° 5, SG, 18/09/2000, Brooklyn (New York), nazionalità: americana, Altezza: 196 cm, Peso: 86 kg, Mano: Destra, a Charlotte dal: 03/08/2021, Scelto al Draft 2021 alla posizione n° 11, College: UConn Huskies, G.: 0, Pt.: 0 (al 15/09/2021), Pagina Twitter: https://twitter.com/jam3s210, Pagina Instagram: https://www.instagram.com/james.bouknight/

Parte Storica

(A cura di Paolo Motta)

James (David) Bouknight (Crown Heights – Brooklyn) – NY, 18 Settembre 2000) è il nuovo giovane interessante prospetto su cui gli Hornets hanno puntato al Draft 2021.

Scelto alla numero 11, il rookie si presenta al mondo NBA come uno dei realizzatori più puri della sua classe a cui abbina doti di palleggio e atletiche di tutto rispetto.

Il suo ottimo potenziale fisico, infatti, caratterizzato da gambe fortissime e mani rapide, sommato a delle buone misure (198 cm per 208 cm di wingspan) lo rendono temibile su entrambi i lati del campo.

Bouknight rappresenta il prototipo di giocatore che in NBA non passa mai di moda, ossia una guardia dalle purissime doti realizzative e dalle eccellenti qualità atletiche che sarà immediatamente in grado di apportare esplosività e velocità nell’attacco di coach Borrego.

D’altro canto, invece, il giocatore condivide i punti deboli di tantissimi colleghi con le sue caratteristiche: il playmaking, le palle perse e la meccanica di tiro sono tutti aspetti che il giocatore e il coaching staff dovranno allenare e migliorare.

Bouknight muove i primi passi sul parquet alla La Salle Academy, un liceo di Manhattan.

Nel 2017 – al primo anno – fa registrare una media di 17,4 punti a partita e guida la squadra al titolo della New York Federation Class B.

Viene inoltre nominato MVP del torneo.

La stagione successiva si trasferisce alla MacDuffie School di Granby (Massachusetts), dove compie un ulteriore salto di qualità.

Le sue medie si alzano a 19,3 punti, 5 rimbalzi e 2 assist a partita, ma la sua stagione termina anzitempo a causa di uno scontro di gioco che gli procurerà la rottura del menisco del ginocchio sinistro.

Superato l’infortunio scende in campo per i PSA Cardinals all’Amateur Athletic Union Circuit.

Tra i suoi compagni c’è anche Cole Anthony, il quale sarà scelto alla numero 15 al Draft NBA del 2020.

Nel 2019 inizia la sua avventura al college.

Giocherà due stagioni per i Connecticut Huskies (la stessa squadra nella quale militò Kemba Walker) facendo registrare una media di 15,8 punti, 4,9 rimbalzi e 1,5 assist a partita.

Bouknight è stato scelto dagli Hornets per sostituire il partente Malik Monk.

Il suo compito sarà quello di portare punti in uscita dalla panchina con una certa costanza, cosa che all’ex Wildcats è sempre mancata.

Certo l’impatto potrebbe non essere dei migliori considerata la tecnica da affinare ma il ragazzo ha del potenziale che vale la pena lasciar maturare.

Analisi Tecnica

(A cura di Matteo Vezzelli, voce narrante Ferri Ig.)

Lo spezzone video è stato estratto dal canale YT Swish:

https://www.youtube.com/channel/UC5TdLLGMWGhS9PDOsj1HP_A

Curiosità

(A cura di Filippo Barresi)

James Bouknight, durante la prima metà della sua adolescenza fu un promettente giocatore di baseball.

A causa di svariati infortuni al gomito e all’altezza che diveniva sempre più importante, decise di intraprendere con convinzione la strada della pallacanestro.

Prima della notte del Draft 2021 il padre scommise con lui 5000 dollari che avrebbe pianto dopo la chiamata di Adam Silver.

Nel 2018, agli albori della sua carriera collegiale, è stato arrestato per essere scappato dalla polizia per aver “colpito un palo”, per di più era alla guida senza patente.

Chiedo scusa a Filippo per l’anticipo meme ma la tentazione di inserire questo video è stata troppo forte…

Un percorso di riabilitazione accelerato gli ha evitato una condanna seria facendo cadere le accuse nei suoi confronti.

Meme

(A cura di Fabrizio Getuli)

Hello, my name is (1): Mason Plumlee

In estate gli Hornets hanno deciso di rinnovare ulteriormente il proprio parco giocatori lasciando andare qualche player storico affidandosi a un mix di giovani e qualche indispensabile veterano.

Fatto sta che sono arrivate molte nuove facce ed è così che abbiamo pensato a breve scadenza periodica di presentare sinteticamente i nuovi giocatori.

Per realizzare la parte grafica e le bio “mi sono prestato” entusiasticamente,

della parte “storica” del giocatore se ne è occupato paolo Motta,

l’analisi tecnica è stata sviscerata da Matteo Vezzelli e poi montata su un video con la mia voce mentre per le curiosità Filippo Barresi è andato a scovare gli aspetti interessanti del giocatore in questione, infine, i meme per rendere il pezzo più piacevole sono stati pensati e realizzati da Fabrizio Getuli.

I pezzi non saranno lunghissimi, nelle intenzioni c’è quella primaria di presentare il giocatore in modo chiaro e semplice nei suoi aspetti basilari.

Oggi partiamo con Mason Plumlee, un centro che non ha tiro da tre punti ma che ha tutte le carte in regola per non “far rimpiangere” Zeller e Biyombo.

Mason (Alexander) Plumlee “Plums”-N° 24, C/PF, 05/03/1990 Fort Wayne (Indiana), Nazionalità: americana, Altezza: 211 cm, Peso: 115 kg, Mano: Destra, a Charlotte dal: 06/08/2021, scelto al Draft 2013 alla posizione n° 22 dai Brooklyn Nets, Squadra precedente: Detroit Pistons, College: Duke Blue Devils, G.: 0, Pt.: 0 (al 07/09/2021), Stipendio 2021/22: $8,137,500, Pagina Twitter: https://twitter.com/masonplumlee

Parte Storica

(A cura di Paolo Motta)

Mason Alexander Plumlee (Fort Wayne – Indiana, 5 Marzo 1990) è il nuovo acquisto degli Charlotte Hornets scelto per sostituire nella posizione di centro gli ex Zeller e Biyombo (impresa non impossibile).

Alto 211 cm, con un’apertura alare di 186 cm, Plumlee è un buon rimbalzista, difensore e discreto passatore.

Sebbene i tifosi “purple & teal” si aspettassero un rimpiazzo più altisonante viste le difficoltà sotto canestro degli ultimi anni, il nuovo arrivato può essere considerato comunque un upgrade rispetto ai pari ruolo della scorsa stagione.

La carriera cestistica di Mason inizia alla Warsaw Community High School in Indiana, per poi trasferirsi alla Christ School di Arden, Carolina del Nord.

Qui aiuta la squadra a vincere 3 titoli della North Carolina High School Athletic Association con un bilancio di 99 vittorie e 8 sconfitte in tre anni.

Nel 2008, all’età di diciott’anni, vince la medaglia d’argento con la nazionale statunitense ai FIBA Americas Under-18 Championship (l’Argentina gli negherà il metallo più pregiato).

Nel 2009 viene nominato McDonald’s All-American con una media di 15,3 punti, 10,1 rimbalzi e 2,5 stoppate a partita e sempre nello stesso anno, vince anche il premio di “North Carolina Mr. Basketball” conferitogli dal quotidiano Charlotte Observer.

Al College è un Blue Devils, gioca – infatti – per Duke dal 2009 al 2013 vincendo anche un titolo nazionale nel 2010 battendo in finale Butler per 61-59.

Nel mondo dei professionisti della NBA entra con il Draft del 2013 (quello di Bennet e Giannis Antetokounmpo per intenderci), dove viene scelto alla 22 dai Brooklyn Nets.

A fine stagione viene selezionato per il All-Rookie First Team (insieme a Carter-Williams, Victor Oladipo, Burke e Hardaway Jr.).

Nel 2014, con la nazionale americana vince la medaglia d’oro ai mondiali FIBA battendo in finale la Serbia 129-92.

Con la casacca bianco-nera dei Nets però disputa solo 2 stagioni, ottenendo una media di poco superiore agli 8 punti e 5 rimbalzi a partita.

Nel 2015 viene scambiato per Steve Blake con Portland.

In Oregon rimarrà per due stagioni registrando una media di 10 punti e 8 rimbalzi a sera, un affare per i Trail-Blazers ma nel 2017 viene ancora “tradato”, questa volta con Denver in cambio di Jusufć.

In Colorado disputerà quattro stagioni con una media di 7.8 punti e 5.9 rimbalzi a partita ma il “girAmerica” Mason non si fermerà lì.

A dicembre 2020 firma un triennale da quasi 25 milioni di dollari con i Detroit Pistons.

Con la squadra del Michigan Plumlee gioca una buona stagione mettendo a referto una media di 10,4 punti, 9,3 rimbalzi e 3,6 assist a partita.

Nonostante ciò, il 6 Agosto 2021, durante la notte del Draft, Detroit scambia Plumlee e la 37ª scelta (JT Thor) con Charlotte in cambio della 57esima (Balša Koprivica) ed è cosi che il giocatore nato in Indiana approda in canotta Hornets.

L’intendo del GM Kupchack è quello di mettere a roster un centro veterano in grado di portare solidità al reparto, dando cosi tempo ai giovani di crescere.

A differenza del suo predecessore Zeller, Mason sembra offrire una maggiore tenuta fisica e una maggiore abilità di rimbalzo.

Vedremo se la mossa del nostro GM sarà premiata dal campo.

Analisi Tecnica

(A cura di Matteo Vezzelli, voce narrante Ferri Ig.)

Curiosità

(A cura di Filippo Barresi)

Mason Plumlee è il “mediano” tra tre fratelli, anch’essi giocatori passati dalla NBA (il fratello Miles ha giocato per gli Hornets pochi anni fa).

Insieme a loro ha nuovamente scritto la storia: dagli anni 2000 non si vedevano tre fratelli contemporaneamente giocare nella lega (oggi abbiamo i Ball anche se “Gelo” al momento è out dalla NBA).

Nella passata stagione Mason Plumlee ha registrato più triple doppie (2) di LaMelo Ball (1).

Mason è un investitore appassionato.

Dalla sua stagione da rookie ha iniziato ad avvicinarsi al mondo della finanza e oggi porta avanti un progetto chiamato Founder Series dove intervista vari protagonisti del mondo finanziario per educare i suoi lettori e ascoltatori.

Meme

(A cura di Fabrizio Getuli)

Ovviamente – non ci sarebbe bisogno di sottolinearlo – i meme presentati sono del tutto pensati in uno spirito goliardico, ironico e non offensivo.