Game 21: Charlotte Hornets @ Boston Celtics 105-140

James Bouknight ha chiuso la serata con gli stessi punti del numero di maglia (almeno ha catturato 6 rimbalzi e rubato 2 palloni). deciso passo indietro per lui dall’ultima partita nonostante i 23:59 sul parquet.

Hornets sulla scia di due vittorie a sorpresa che andavano ad affrontare una delle squadre più in forma dell’intera NBA.

Charlotte però lo faceva senza tutto il backcourt titolare: out Ball e la sua riserva Smith Jr., fuori Rozier influenzato e peggio ancora per Hayward fuori a tempo indeterminato per la spalla sinistra fratturata…

Stagione disgraziata per gli Hornets che in più uscivano subito di partita nonostante un discreto attacco.

La prima azione era emblematica: sfidato Griffin al tiro, ecco la tripla a sorpresa.

I bianco-verdi ci mettevano poco a scappare nonostante McDaniels a 10:58 ed Oubre Jr. rimediassero parzialmente allo 0-5 iniziale.

White segnava due triple in a row per far scappare i suoi sul 4-11 ed anche Tatum era bravo ad appoggiare contro Oubre che cercando di contenerlo secondo la terna commetteva il classico ma onesto blocking foul: 6-16…

Il primo quarto diventava il festival delle triple dei padroni di casa capaci di inanellarne ben 10 su 15 tentativi tra propria bravura e qualche spazio concesso.

19-45 e partita finita nonostante Charlotte nel secondo quarto recuperasse tre punti andando a riposo sul 55-78 con P.J. Washington, McDaniels ed Oubre Jr. in doppia cifra.

Sull’altro fronte Tatum da 22 punti e Smart con 16 (4/5 da tre) erano elementi che nel secondo tempo continuavano a tenere a distanza le minime velleità di rientro degli Hornets che contro i titolari avversari sul parquet poteva solo far scorrere la serata e vedere di accumulare esperienza per i giovani, utile per il futuro.

Largo il 105-140 (Boston ha toccato anche il +42) finale ma 5 dei 9 uomini ruotati di Clifford finiranno in doppia cifra, prima volta per un buon McGowens (10 pt. + 6 assist), serata finalmente positiva al tiro per McDaniels (24 pt.) che ribalta qualche recente prestazione da night-off e poi il solito Kelly Oubre (22 pt.) che tuttavia nonostante l’impegno, come P.J. Washington (16 pt.) ed altri, ha mostrato lacune sulla difesa individuale fino ad arrivare a Bouknight (2 pt.) che è un modello Telepass con teletrasporto, troppo facile sfuggirgli e puntare a canestro.

Alla fine per i Celtics Tatum segnerà 35 punti, Smart 22 (+15 assist) a, un tenace Brogdon 21, White 15 e Hauser 11.

Hornets che hanno sofferto la mancanza di una squadra rodata offrendo 20 TO agli avversari contro i 13 “concessi” ma soprattutto hanno patito il giro palla avversario che ha condotto i Leprechaun a percentuali stratosferiche (sotto nella game charts) da record grazie alla buona serata personale di molti tiratori, anche migliorati come Smart.

Per Charlotte in una stagione come questa le proporzioni della sconfitta non devono essere un problema, occorre svoltare e pensare a vincere (augurandosi di recuperare qualcuno anche se Martin e Hayward non li vedremo almeno sino dopo Natale in teoria) la prima partita di dicembre contro Washington, avversaria ostica ma a portata.

Game 20: Charlotte Hornets Vs Minnesota Timberwolves 110-108

Kai Jones ha chiuso con 12 rimbalzi e 9 punti regalando qualche momento esaltante come la chiusura in alley-oop di una transizione da favola iniziata con una stoppata di Richards su Gobert.

Charlotte cercava di conquistare la seconda vittoria consecutiva dopo aver battuto a sorpresa i 76ers nella partita precedente.

Gli Hornets perdevano anche Gordon Hayward e in un inizio piuttosto complicato in difesa pareva che la squadra di Clifford potesse esser mangiata in un sol boccone da quella di Finch.

Troppe fragilità difensive, così quando gli ospiti non cadevano nella trappola dei TO con palle perse e rubate riuscivano a segnare con regolarità da sotto o anche da fuori con discreta mano.

Gli Hornets beneficiavano in attacco di un’altra serata speciale di Kelly Oubre Jr. che univa visione, potenza, agilità e coordinazione (28 pt. per lui alla fine con 10/21 dal campo) e arrivavano sul -10 all’intervallo.

Charlotte riusciva a trovare finalmente il proprio ritmo in avvio di ripresa mettendo più energia del solito e con un parziale di 39-21 si portava al comando 91-83.

Maledon, Kai Jones e P.J. Washington oltre a Rozier si aggiungevano a Kelly trovando canestri importanti, esaltante l’azione nella quale Richards stoppava Gobert e in transizione su una palla a campanile decollava nell’iperspazio l’uomo dai capelli blu Kai Jones.

Il fratello di Lamù faceva esplodere il The Hive che vedeva allontanar ancor di più a 10:47 dalla sconfitta la propria squadra con Jones a realizzare 2 FT per il 95-83.

Gli uomini di Minneapolis però ritrovavano il bandolo della matassa dopo la parossistica sfuriata dei Calabroni e Gobert metteva due canestri da sotto e si arrivava a 3:33 con la tripla di Russell in transizione su uno scarico forzato ed errato di Plumlee.

103-102, per una volta però la fortuna aiutava gli uomini in divisa nera con bordi oro e menta (inaugurata da Charlotte la City Edition quest’anno) con la difesa dei T.Wolves in scrumble mode colpita da u open 3 di Rozier dall’angolo destro.

Towns in corsa posterizzava Plumlee con una schiacciata cattiva: 106-104.

Un fischio salvava Charlotte dalla possibile disfatta: Rozier in entrata era leggermente spinto dal McDaniels sbagliato e andava a contatto con il corpo di Towns, fallo chiamato tardivamente ma 2/2 e Hornets a distanza di sicurezza anche dopo essersi trovati sul 109-106.

Minnesota con circa 4 secondi rimanenti sul cronometro se avesse deciso di non commetter fallo lasciava fare agli Hornets che arrivavano sino a :04.7 dalla sirena con un passaggio volante (finta di tiro) di Kelly Oubre, palla a P.J. Washington che andava in lunetta.

Brivido sul primo errore, buono il secondo.

Schiacciata di Gobert a 4 decimi dalla fine e risultato finale sul 110-108 Hornets che interrompevano la striscia vincente di Minnesota che durava da ben 5 partite regalando la seconda gioia consecutiva casalinga al proprio pubblico.

A livello statistico una delle chiavi fondamentali della vittoria è stato il ribaltamento numerico a rimbalzo nel secondo tempo, se Richards ne ha catturati solamente 3 è anche perché a volte di fianco è esploso Jones con i suoi mezzi atletici, record in carriera per lui con ben 12 rebound…

Anche le statistiche al tiro sono migliorate e Charlotte ha finito avanti rispetto a Minnesota, soprattutto nel tiro da oltre l’arco.

Rozier ha segnato 22 punti e fornito 8 assist ma con 6 TO, 16 i punti di P.J. Washington (importante nell’ultima frazione), 14 dell’intraprendente Maledon.

Hornets che hanno resistito alla fisicità del poker di uomini di Finch: Edwards 25 punti, Russell 20, Towns 19, Gobert 17 punti ed altrettanti rimbalzi.

Game recap

Partita fisicamente difficile per gli Hornets che l’aprivano con le triple di P.J. Washington e Kelly Oubre Jr. ma intervallate dai canestri ospiti che senza problemi realizzavano ravvicinatamente fino a superare con un two and one di Towns (9:40) che aggiungeva anche due pt. dalla lunetta per il 6-11.

Charlotte si riavvicinava con due ottimi canestri di McDaniels approfittando di alcuni TO del team ospite ma Russell ed Edwards centravano il bersaglio portando sul 10-15 il risultato.

I Lupi tentavano di scappare sul +9 ma Oubre Jr. e un alley-oop di Kai Jones a 4:04 riportavano sul -5 Charlotte.

Alla fine del quarto il divario – dopo l’ultimo canestro da tre di Edwards – tornava a stabilizzarsi a 5 punti, gli stessi mangiati da Charlotte in lunetta che chiudeva con un 3/8 i primi 12 minuti un quarto dalle alte percentuali dal campo per ambo le squadre.

A inizio secondo quarto i Lupi riprovavano ad allungare seguendo la tendenza che vedeva gli Hornets un po’ in difficoltà difensivamente

A provvedere ad un attacco bloccato ci pensava Oubre Jr. che prima in back-door riceveva un passaggio schiacciato di Plumlee (verticale) per sparare una potente schiacciata, poi si avvitava in turnaround a contatto con il fratello del nostro McDaniels realizzando un difficile canestro condito con and one che lo portava a 14 pt. per un 37-44…

Era sempre Kelly a restituire il -7 a 2:15 a mezzo tripla (48-55) ma nel finale Russell si trovava libero da tre sugli sviluppi di un’azione con un paio di tentativi falliti da parte degli uomini in divisa bianca.

Precisa tripla per il 52-62, score che rimaneva tale sino all’intervallo poiché sull’altro fronte Rozier da oltre l’arco andava corto sul primo ferro.

Un primo tempo condizionato dai rimbalzi: 25-31 (4-9 le second chance) e dai FT giacché Minnesota realizzava tutti i propri 13 mentre Charlotte, pur avendone a disposizione lo stesso numero, ne realizzava poco più della metà: 7…

Tabellino del primo tempo.
Confronto del primo tempo.

Bisognava cambiare qualcosa nel secondo tempo evidentemente.

Charlotte riusciva a partire forte costringendo a TO e tiri sbagliati gli avversari così, mettendo la partita sul ritmo (bravo nel primo tempo coach Finch a rompere il ritmo di Charlotte con due time-out) si arrivava a 7:51 con canestro firmato da Oubre che appoggiava al vetro resistendo al fallo di Gobert per il two and one del 66-69.

Parziale di 39-21 si portava al comando 91-83.

Maledon, Kai Jones e P.J. Washington oltre a Rozier si aggiungevano a Kelly trovando canestri importanti, esaltante l’azione nella quale Richards stoppava Gobert e in transizione su una palla a campanile decollava nell’iperspazio l’uomo dai capelli blu Kai Jones.

Il fratello di Lamù faceva esplodere il The Hive che vedeva allontanar ancor di più a 10:47 dalla sconfitta la propria squadra con Jones a realizzare 2 FT per il 95-83.

Gli uomini di Minneapolis però ritrovavano il bandolo della matassa dopo la parossistica sfuriata dei Calabroni e Gobert metteva due canestri da sotto e si arrivava a 3:33 con la tripla di Russell in transizione su uno scarico forzato ed errato di Plumlee.

103-102, per una volta però la fortuna aiutava gli uomini in divisa nera con bordi oro e menta (inaugurata da Charlotte la City Edition quest’anno) con la difesa dei T.Wolves in scrumble mode colpita da u open 3 di Rozier dall’angolo destro.

Towns in corsa posterizzava Plumlee con una schiacciata cattiva: 106-104.

Un fischio salvava Charlotte dalla possibile disfatta: Rozier in entrata era leggermente spinto dal McDaniels sbagliato e andava a contatto con il corpo di Towns, fallo chiamato tardivamente ma 2/2 e Hornets a distanza di sicurezza anche dopo essersi trovati sul 109-106.

Minnesota con circa 4 secondi rimanenti sul cronometro se avesse deciso di non commetter fallo lasciava fare agli Hornets che arrivavano sino a :04.7 dalla sirena con un passaggio volante (finta di tiro) di Kelly Oubre, palla a P.J. Washington che andava in lunetta.

Brivido sul primo errore, buono il secondo.

Schiacciata di Gobert a 4 decimi dalla fine e risultato finale sul 110-108 Hornets che interrompevano la striscia vincente di Minnesota che durava da ben 5 partite regalando la seconda gioia consecutiva casalinga al proprio pubblico.

Game 19: Charlotte Hornets Vs Philadelphia 76ers 107-101

Nick Richards e Terry Rozier, due tra i fattori più importanti per gli Hornets in serata.

Gli Hornets rompono la striscia perdente di tre partite stagionali e quella di otto partite perse in casa contro Philadelphia.

In una partita che vedeva molte assenze da parte dei Sixers (pesanti quelle di Embiid, Harden e Maxey) che comunque avevano battuto i Nets alla stessa maniera, anche Charlotte era orfana di Ball, Martin, con Hayward e D. Smith incerottati (il secondo lasciava il parquet nel secondo quarto dopo essere atterrato in entrata sul piede di un P.J. Tucker senza colpe).

“Dobbiamo iniziare a giocare più duramente ed essere più fisici”, ha detto l’allenatore Steve Clifford. “Non può essere solo quando ci sentiamo bene. Dobbiamo catturare rimbalzi e avere un atteggiamento di blocco. (Se) iniziamo a giocare più duramente e con un po’ di fisicità, inizieremo a vincere”.

Non sembrava però che i giocatori dessero molta retta al coach in avvio, infatti, dopo un primo quarto partito male mostrando una difesa fragile ed il tiro non avesse funzionato fino ad arrivare alla frustrazione anche per chi osservasse, si arrivava ad accumulare 12 unti di svantaggio in altrettanti minuti.

Charlotte tornava a realizzare e ad avere una difesa migliore (complice Richards) nell’ultima parte di primo tempo quando gli Hornets si rifacevano sotto sino al 53-54.

Harrell, dopo un primo tempo da classico ex “rompiscatole” puntellava il nuovo strappo Sixers, un -8 ricucito da un two and one di Richards (71-71 a 2:30 dalla fine del terzo) poi divenuto vantaggio sino al 78-73 in fade-away di McDaniels.

Partiva ancora male però ‘ultimo quarto per Charlotte che subiva due triple finendo sotto di due punti complice uno 0/6 al tiro che era infranto da Richards alla soglia dei primi 4 minuti dell’ultima frazione.

Un pull-up di jordaniana memoria di Jones e due steal con fing and roll e appoggio di Maledon valevano un vantaggio incrementato da Oubre Jr. e Rozier con un jumper dalla FT line open dopo aver passato un blocco.

Un turnaround dello stesso T-Ro valeva il 95-86.

Tucker, che non segnava da 5 partite realizzava da tre dall’angolo sinistro, tutto solo e Phila con un two and one di Milton a 1:55 si rifaceva incredibilmente sotto sino al -2 (99-97) minacciando di strappare la partita dalle mani di Charlotte.

Rozier con due canestri risolveva la situazione.

Tardiva la tripla di Harris per il -4, cortesia di una brutta rimessa dal fondo lanciata da P.J. Washington verso Maledon ma recuperata dai ragazzi di Rivers.

Nel finale Charlotte resisteva anche perché con scarsissimo tempo House Jr. mancava intenzionalmente il secondo FT sul 106-101 per cercare di recuperare un rimbalzo che conquistavano gli Hornets per andare in lunetta e ritoccare sul 107-101 finale dando finalmente una bella soddisfazione agli spettatori dello Spectrum Center che avevano visto la squadra di casa battere solo i Warriors tra le mura amiche in questa annata.

Oltre le assenze a Philadelphia hanno pesato alcuni TO pesanti nell’ultimo quarto (anche Hayward in partita è stato colto in fallo un paio di volte).

In una partita con il tiro da tre da percentuali basse, è uscito Terry Rozier che approfittando dell’assenza di Embiid ha dato una mano ai lunghi nel pitturato, infatti, in area i Calabroni hanno vinto 72-54.

Tenuto a rimbalzo (53-53) con la coppia Richards – Plumlee capace di catturarne 13 a testa, il 25-20 negli assist ha conclamato la bontà del gioco di squadra in serata dove tutti o quasi gli Hornets alla fine sono riusciti ad essere un fattore positivo.

Recap game

Altra non promettente partita degli Hornets che erano subito colpiti da una schiacciata dell’ex Harrell (facile perché assistita) e due tiri liberi dello stesso.

Melton a 10:11 aggiungeva altri due liberi portando sullo 0-6 il punteggio.

Se come qualche anno fa la panchina avesse dovuto sedersi dopo il primo canestro, quella di Charlotte avrebbe dovuto aspettare esattamente due minuti dopo il bel turnaround in post basso destro di P.J. Washington ma nonostante ciò la squadra di Clifford perdeva terreno durante tutto il quarto complice una difesa troppo morbida dove anche D. Smith Jr. – probabilmente ancora acciaccato – non pareva il mastino visto nelle prime partite.

Clifford era costretto a sprecare anche un challenge chiamato per un suo fallo confermato ma almeno ci salvava da un goaltending contro McDaniels che in realtà era stato bravissimo ad alzarsi in aiuto per la stoppata.

Phila faceva ballare la difesa di Charlotte che tuttavia risolveva in transizione con una jam di Plumlee dopo aver rubato palla per l’abuso, l’eccessivo giro palla che Rivers con un time-out voleva rivedere.

Richards agganciava un pallone dato indietro da Rozier e sul contatto in area in corsa appoggiava alto al vetro mancando però il libero aggiuntivo lasciando sul 14-22 la partita.

Episodico come il suo bel lavoro in post basso dx contro House Jr., Phila tornava a macinare punti relativamente facili e dopo aver segnato le prime due triple del match (una più tardi in risposta di P.J. Washington) chiudeva con la terza in turnaround di Korkmaz a :04.9 per il 21-33 di primo quarto.

Gli Hornets, attardati di un punto al minuto cercavano di rientrare; la continuazione di D. Smith Jr. in appoggio ma con FT mancato e la putback dunk di Jones a 6:34 riportavano a -5 Charlotte (36-41) ma un perfetto Harrell dalla lunetta univa i FT ai punti e la squadra del North Carolina riprecipitava.

A 4:14 era provvidenziale un 2+1 di McDaniels che forse un po’ casualmente era poi colpito dalla palla lanciata da Milton un po’ frustrato, era comunque tecnico e dai liberi prima Rozier e poi lo stesso Jalen portavano a casa 4 punti per il 40-47.

Charlotte si riavvicinava sul -5 con un duello tra P.J. Per poi arrivare sul -3 (50-54) con la tripla di P.J. Washington dall’angolo destro e con quella open di Rozier dalla sinistra servito dal drive and kick di Plumlee in transizione.

Oubre all’ultimo secondo mancava la bomba del sorpasso ma Charlotte tornava decisamente in partita chiudendo dietro di un punto all’intervallo: 53-54 complici solamente i FT (7/2 Charlotte e 11/11 Phila) con l’ex Harrell che lo scorso anno con gli Hornets più che saltuariamente ne mancava qualcuno ma perfetto nel primo tempo con 6/6 a gioco fermo, la metà dei suoi punti dopo 24 minuti.

Meglio di lui tra le fila di Phila solo Melton con 13 pt. mentre P.J. Washington era l’unico Calabrone a chiudere in doppia cifra all’intervallo con 12 pt..

La partita, dopo il vantaggio acrobatico in reverse di Rozier a inizio ripresa, prendeva una brutta piega: -8 dopo altri due FT a bersaglio di Harrell.

Charlotte la riportava in linea di galleggiamento con il catch n’shoot 3 di Hayward e la decisa incursione di Oubre Jr. che trovava con il two and one il 65-67.

Da un errore in entrata di Maledon, Richards recuperava palla e due punti in gancio oltre a un libero da battere a 2:30 per pareggiare.

Non solo gli imenotteri trovavano il pareggio ma scattavano avanti con 5 punti di P.J. Washington (jump stop nel pitturato e tripla frontale) e due di McDaniels in fade-away in area: 78-73.

Charlotte chiudeva 79-75 il quarto.

In avvio ultima frazione Melton realizzava da tre riducendo al minimo scarto il game prima che Reed finisse a terra tentando di recuperare un rimbalzo offensivo tra due Hornets con fallo non cattivo di P.J. Washington.

Niang segnava da tre effettuando il sorpasso e gli Hornets mostravano le secche viste in altre partite nell’ultimo quarto facendo uno 0/6 al tiro.

A 8:48 Clifford rispediva sul parquet Oubre Jr. al posto di Hayward e i Calabroni si sbloccavano poco prima della scadenza del quarto minuto senza canestri, cortesia di Richards che aveva appena stoppato Korkmaz.

Il giamaicano bloccava anche Milton e gli Hornets nel finale allungavano sul +9 con Oubre Jr. e Rozier.

Le triple di Niang, P.J. Tucker e il 2+1 di Milton facevano paura (99-97) ma Rozier si esaltava nel finale pescando due canestri fondamentali, Plumlee ritoccava con un FT per il 104-97.

Harris a :24.5 infilava da tre dopo una brutta rimessa lunga di P.J. Washington ma il tempo giocava a favore di Charlotte che portava a casa una W sofferta ma importante per restituire morale all’ambiente.

Game 18: Charlotte Hornets @ Washington Wizards 102-106

Kelly Oubre Jr., il suo 1/7 da fuori non è stato fantastico ma ha chiuso raddrizzando le percentuali con un 10/20 dal campo che l’hanno portato a 23 punti.

Charlotte esce battuta anche da Washington dove la squadra di Clifford ritrovava anche Dennis Smith Jr. riuscendo a gestire anche Hayward (buon primo quarto il suo) con problemi alla spalla riacutizzatisi nell’ultima frazione.

20 alla fine i punti per lui, 23 quelli di Kelly Oubre Jr. ma Charlotte ha tirato male e le percentuali (39,0% dal campo con un 25,0% da tre punti) hanno penalizzato una squadra che ha concesso un 43,0% agli avversari ma soprattutto un 38,2% da oltre l’arco da dove si è decisa la sfida.

Il 16/23 di Charlotte (69,6%) dalla lunetta è altro dato che andrebbe ritoccato verso l’alto, benché Plumlee stia migliorando ma il suo 5/8 ha tolto punti preziosi.

A nulla sono valsi i 66 rimbalzi contro i 60 degli avversari che ne hanno catturati comunque diversi importanti in attacco, il 5-13 nelle stoppate la dice lunga su come gli Hornets abbiano problemi offensivi dalle parti del canestro sebbene Richards – nel suo piccolo – abbia portato a casa 11 punti (4/8) con 10 rimbalzi finendo in doppia doppia ma il 5/14 di P.J. Washington e il 3/14 di Rozier sono stati low troppo pesanti da assorbire.

Beal sull’altro fronte ha chiuso con 26 punti mentre Kuzma ha fatto ancora meglio con 28 pt. E 10 rimbalzi.

Hornets inconsistenti quando conta, questa volta (tolto McDaniels) è stata una formazione, possibile abbozzo di formazione possibile al momento (Rozier, Hayward, McDaniels, P.J. Washington e Richards) a farsi sorprendere a inizio ultimo quarto con un parziale da 2-11 che gli Hornets – nonostante avessero due punti di vantaggio (79-77) a fine terzo quarto – non sono più riusciti a recuperare in un FT game nel finale con Porzingis e Kispert a negare il possibile tentativo di pareggio alla formazione di Clifford che affonda ancora una volta anche in acque territoriali lontane.

Unica consolazione Kai Jones che in campo aperto ha lasciato una reverse dunk ricordo da immortalare ma il lungo di Charlotte non riesce ancora ad usare sempre la sua esplosività in normali situazioni di gioco con “traffico”.

4-14 per Charlotte che vede le prime scelte future già da novembre non più come un’utopia…

Recap Game

Dopo uno 0-8 incassato inizialmente Charlotte tentava di avvicinarsi ma inseguiva per tutto il primo quarto fino a toccare il -10 corretto nel finale da Richards che chiudeva con rimbalzo offensivo e 2nd chance sul 27-35.

Gli Hornets si riavvicinavano nuovamente sul -1 nella parte centrale del secondo quarto con un fade-away turnaround di Smith Jr. a 5:30 prima che Jones a 4:51 realizzasse un gancetto in mischia battendo Porzingis per il 47-46 allungato da una power dunk di Oubre Jr. a 4:28 per un 8-0 di parziale che portava Washington al time-out.

I Wizards nel finale di primo tempo beneficiavano di due triple ad opera di Beal che ribaltavano il vantaggio più una di Kispert e all’intervallo i capitolini restavano in vantaggio di 4 punti: 55-59.

Hornets che rimanevano in scia con qualche FT a inizio ripresa pur mancandone qualcuno di troppo poi due rapide alzate di Oubre Jr. e una partenza con finta dalla sinistra che dava il via libera a Rozier di chiudere in fing and roll facevano rimettere il capo avanti a Charlotte a 7:36, 65-64.

La partita diveniva senza ritmo e con gli Hornets che non riuscivano a concretizzare ne approfittavano i Wizards che con un paio di folate si portavano sul +5 sino che a due ottime iniziative di Oubre Jr. in appoggio e avvicinamento dalle parti del ferro riportavano sul -1 i viola (71-72).

A inizio ultimo quarto due triple di Kuzma, la terza di Goodwin e altri due punti di Kuzma portavano i Maghi a 9:48 sul +7 grazie ad un parziale di 2-11.

Da lì gli Hornets tornavano ad inseguire e a 6:27 si vedeva l’azione più esaltante della partita degli Hornets: Kai Jones intercettava un pallone e partendo in velocità si lanciava in transizione lasciava indietro Avdija che era costretto a guardare l’esplosività dell’uomo dai capelli verdi bravo ad avvitarsi in aria per una potente reverse dunk.

-4 (89-93).

Charlotte però riperdeva il bandolo della matassa offensiva rientrando nell’ultimo minuto con un elastico tra i due punti ed i 4 ma Porzingis prima e Kispert poi, annullavano dalla lunetta (Hornets ormai costretti a bloccare il cronometro) con un 2/2 per entrambi, i canestri di Rozier per arrivare all’ultima possibilità vincente Hornets.

102-106 il finale inficiato dalla brutta partenza di ultimo quarto.

Totopaolo 2022/23, 6ª settimana

A cura di “Mago” Paolo Motta.

Il programma della sesta settimana

Finalmente il vostro mago preferito becca tutti i risultati della scorsa settimana e per festeggiare, su richiesta, può pronosticare anche sulle partite dell’Italia al mondiale in Qatar appena iniziato. Ecco le sfide della prossima settimana:

Partita 18 – lunedi 21 Novembre ore 00.00 fuori casa contro Washington (9-7);

Wizards in trend positivo nonostante la solita difesa colabrodo ormai diventata marchio di fabbrica. Segni di risveglio da Porzingis (20.9 ppp), mentre Beal (22.4 ppp) è la solita certezza offensiva. Sconfitta in arrivo.

1 fisso.

Partita 19 – giovedi 24 Novembre ore 01.00 in casa contro Philadelphia (8-8);

Sixers con un inizio incerto di stagione, causa qualche acciacco di troppo. Ritornerà allo Spectrum l’ex Harrell, che per qualche partita l’anno scorso ci ha trasmesso adrenalina e voglia di giocare a basket. Peccato per Embiid che ci farà la festa come al solito.

Altra sconfitta. 2.

Partita 20 – venerdi 25 Novembre ore 23.00 in casa contro Minnesota (8-8);

Con il “Black Friday” speriamo che gli Hornets possano trovare uno sconto vittoria da parte dei “lupi” del Minnesota, che dopo un estate da “o la va o la spacca” non sembrano aver iniziato nei migliori dei modi. Speriamo nel tacchino del giorno prima indigesto per gli ospiti. 1 della disperazione

Il pronostico della settimana: 1-2

Game 17: Charlotte Hornets @ Cleveland Cavaliers 122-132 (2OT)

Non bastano 34 punti di Kelly Oubre.

Le squadre si costruiscono in estate.

Era evidente come questa squadra avesse poche basi difensive solide e mature per poter affrontare i migliori giocatori NBA o i grossi calibri così Charlotte mostra tutta la sua fragilità incassando percentuali troppo alte dal campo per sperare di vincere anche se gli Hornets ne hanno avuto la possibilità dopo quasi un’intera partita passata all’inseguimento a soffrire.

Una commistione tra la bravura degli attaccanti avversari e proprie fragilità tattiche, tecniche e fisiche non ha permesso a Charlotte di concretizzare una W che sarebbe stata in modalità ninja, basata su colpi rapidi e non strutturata.

Prima del match, out nuovamente Ball (niente di grave sembrerebbe), dentro Hayward, un po’ impacciato in certe circostanze (bella la rimessa per Rozier per il pari nei regolamentari però), ma il risultato non cambia nonostante due time-out ed aver fatto sudare le proverbiali sette camicie a Cleveland.

Charlotte cancellava all’ultimo secondo un divario di una dozzina di punti a 12 minuti dal termine grazie a 4 triple, l’ultima di Rozier a mezzo secondo ma nel primo supplementare la solita idea di andare in uno contro uno sul pallone decisivo -invece di tentare di costruire qualcosa di squadra – dava a Mobley la possibilità di infastidire Rozier al tiro.

Palla sul ferro e nel secondo time-out, dopo aver perso già Plumlee nel primo per raggiunto limite di falli, perdeva anche Oubre Jr. (autore del vantaggio momentaneo dopo una steal dunk) per la stessa ragione così un Garland scatenato (capace di pareggiare con due triple i vantaggi Hornets nel primo OT) e compagni allungavano sino al 122-132 finale.

Hornets al 40,0% al tiro, Cleveland al 53,3% (con punte in partita toccate al 61,0%), 35-44 i rimbalzi e più FT per i locali, in sostanza numericamente queste le principali ragioni della nuova sconfitta di Charlotte che si è spesa, battuta ma è uscita con un’altra L per la tredicesima volta in stagione su 17 partite nonostante il 35-14 nei punti da TO.

Recap game

La prima parte della partita viaggiava a parziali; dopo lo 0-4 incassato, due FT di Plumlee, una tripla di P.J. Washington e un altro lungo jumper della nostra ala grande trascinavano in vantaggio Charlotte sul 7-4 ma un contro-parziale da 0-9 mandava i Cavs al comando 7-13 e Clifford era costretto a chiamare un time-out a 7:03 vista la pressione della difesa di Cleveland brava a soffocare gli sbocchi al tiro degli scorer turchesi.

La tripla di Hayward valeva lo sblocco episodico, Mitchell prendeva il sopravvento su un Rozier fantasmatico in difesa ma batteva anche il neo entrato Maledon con un runner.

I Cavs volavano sul 10-21 e nonostante una bella schiacciata dalla baseline di Richards continuavano ad accumulare vantaggio nell’ultimo minuto: two and one da screen roll di Mobley e jumper in pull-up frontale di Garland dopo aver seminato Maledon su uno stagger: 14-28, Hornets doppiati e attardati di 14 unità in netta difficoltà.

L’attacco degli Hornets era sostenuto da Richards che schiacciava a inizio secondo quarto (3/3) e lo stesso giamaicano stoppando alla grande a una mano il tentativo in schiacciata in corsa di LeVert, avviava la transizione con tripla di Rozier.

Il centro caraibico restava sul parquet mentre Clifford gli affiancava Jones ma se il primo usciva per un colpo preso ad una gamba, il secondo spuntava a 6:01 a sinistra del canestro su un errore di Plumlee balzando esplosivamente per una correzione in schiacciata per il 30-37.

Cleveland commetteva anche il quinto fallo nel quarto a 5:29 sbloccando Oubre jr. che esplodeva ancora in corsa nel traffico per un two and one prima di centrare con precisione il bersaglio da tre punti dalla diagonale destra: 40-46.

L’attacco funzionava ma la difesa stava troppo a guardare sulle uscite dai blocchi o in circostanze di passaggi ravvicinati si dimostrava inadeguata e gli Hornets all’intervallo finivano per recuperare solamente due punti rispetto allo svantaggio di primo quarto pur giocando meglio.

46-58 per un -12 condizionato dal 19-24 a rimbalzo ma ancor peggio al tiro: 39,5 contro l’altissimo 60,5 dei locali che avevano il sopravvento nel pitturato 20-34.Mitchell, per la squadra dell’Ohio, chiudeva con 8 punti, P.J. Washington rispondeva con 15.

Nel terzo quarto Oubre Jr. da de in appoggio e Hayward dalla destra chiudendo una transiction 3 battevano un paio di colpi per il 51-60 a 10:34 che consigliava a Bickerstaff un time-out.

L’attacco di Cleveland si avvaleva di Mitchell che in turnaround batteva anche un Kelly appiccicato mentre Allen posterizzava Plumlee in schiacciata a 8:05 ed i bordeaux scappavano sul +15 (51-66) con gli Hornets incapaci di fermare l’attacco avversario.

Gli arbitri cominciavano a rendere frizzante il match distribuendo tecnici e non vedendo la vistosa interferenza di Mitchell sula schiacciata mancata da Oubre Jr. che si rifaceva poco dopo colpendo da tre ma prendendosi anche un tecnico prima di essere additato dalla terna di un flagrant 1 piuttosto ridicolo andando a saltare sopra Mitchell che si era arrestato improvvisamente sulla baseline per una finta.

Dal -6 si tornava al -6 con un inbound foul e un tecnico dall’altra parte a Bickerstaff (64-70) prima che i Calabroni arrivassero sul -4 sul possesso successivo finalizzato da Oubre jr. ma Love da 3 ed Allen con un 2+1 (mancato il FT) rispedivano i Cavalieri sul +11 (66-77).

Charlotte a fine quarto restava attardata di 12 punti (70-82).

Gli Hornets in grande difficoltà si riavvicinavano con un two and one di Richards che recuperava ancora un rimbalzo offensivo sull’azione seguente realizzando con un rimbalzo amichevole del ferro prima di vedere Rozier in coast to coast allungare il passo per un fing and roll di sinistra valevole per l’87-92 a 5:38.

-5 e time-out Cleveland che sembrava allungare vincentemente sul +10 ma nell’ultimo minuto le triple di Rozier ed Oubre Jr. riportavano sul -4 la partita, quella di P.J. Washington sul -3 (102-105 a :18.8) e dalla rimessa laterale di Hayward, Terry scappava ad Okoro per sparare a mezzo secondo dalla sirena la tripla che agganciava incredibilmente i Cavs.

Nell’OT Oubre Jr. apriva con due triple ma Cleveland rimaneva agganciata ribattendo colpo su colpo sino al pari di Garland da tripla per il 117-117.

Rozier a .22.5 dalla diagonale sinistra spareggiava ma Garland ripescava il pari, poi nel secondo OT Oubre rubava una steal e Charlotte passava in vantaggio ma dopo l’espulsione di Kelly la squadra non trovava più il cesto e veniva sommersa sino al 122-132 finale complici 41 punti di Garland e 34 di Mitchell oltre a quelli dei lunghi Mobley (21 punti e 18 rimbalzi) e Allen (20 + 12 rimbalzi).

Game 16: Charlotte Hornets Vs Indiana Pacers 113-125

LaMelo Ball finirà con 26 punti (10/17 dal campo, 5/8 da tre punt), 6 assist e 2 rubate ma anche fuori per infortunio pestando un piede ad un fan che gli costa un nuovo infortunio alla caviglia sinistra da valutare che Clifford si augura non essere grave.

Dopo la vittoria sui Magic gli Hornets tornavano a casa con un LaMelo Ball in più da poter schierare, il che rendeva più incerta una partita che vedeva favorita la squadra ospite.

Charlotte cercava di abbracciare qualcosa di speciale o raro (come ha tatuato su un polso LaMelo) che illuminasse la via in un’annata da tunnel senza uscita ma anche gli sforzi del fantasista Hornets sono andati persi.

Charlotte giocava un primo tempo pimpante, giocato quasi integralmente in maniera brillante che ha mantenuto in bilico a lungo il risultato in una punto a punto (27-27 alla fine del primo quarto) con un Plumlee sorprendente (vedi la stoppata a Hield) a guidare la difesa.

Nel secondo quarto P.J. Washington Jr. (altro elemento positivo di serata come Richards e il sempre più che discreto Maledon) inanellava tre triple che lanciavano i Calabroni e con il poker servito da Maledon si arrivava al +12 (55-43) a 5:01 dall’intervallo.

La tripla di Oubre (60-47) valeva il massimo vantaggio Charlotte che tuttavia subiva le ultime iniziative di Hield, capace di riportare a -3 i Battistrada (63-60).

Anche il terzo quarto rimaneva in bilico grazie alle magiche giocate di LaMelo che come il Mar Rosso faceva allargare la difesa dei Pacers per poi depistarla scaricando un pallone teso e liftato nell’angolo sinistro valorizzato dalla tripla di P.J. Washington a 6:14 o realizzava fuori equilibrio il 90-89 dalla lunga.

A 12 minuti dal termine la partita tornava in parità ma nell’ultimo quarto Charlotte sembrava andare in difficoltà contro la difesa ospite tuttavia il taglio in back-door di Rozier era perfetto per il bound pass verticale e millimetrico di Plumlee così gli Hornets agguantavano la parità a quota 102.

Nel finale la squadra si squagliava, difesa friabile ed attacco impastato con Ball a sedersi in panca per via di rotazioni particolari di Clifford.

Oltretutto LaMelo – cercando di salvare un pallone andava sopra il piede di un fan distorcendosi la caviglia.

Usciva subito dal campo sul 108-117 con i Pacers che portavano a casa agilmente la partita nonostante Charlotte (troppo lontana) provasse ad allungare il brodo dalla lunetta.

Charlotte è parsa una buona squadra per tre quarti per poi andare in difficoltà ancora una volta nel momento decisivo, si dimostra una squadra evanescente che sembra scomparire all’improvviso…

Troppo alte le percentuali concesse agli avversari (53,7%) a niente sono serviti i 44 rimbalzi contro i 34 del team Carlisle.

Nonostante il 19-10 nelle second chance il 12-12 nei fast break non avvantaggia Charlotte in una statistica nella quale spesso ha il sopravvento anche perché il 17-12 nei TO (alcuni in momenti cruciali) è un campanello d’allarme non più ignorabile che va registrato.

Il campo magnetico degli Hornets si spegne ed inverte la rotta in maniera più grave del previsto.

22 punti e 11 assist per Haliburton, 20 punti e 10 rimbalzi per Turner, 20 punti anche per Mathurin che precede Hield a 19.

26 punti per LaMelo Ball che sarà nuovamente da valutare a livello fisico (lo si è visto in queste partite a riposo in panchina cercare di far stretching per la caviglia), 24 per P.J. Washington, 17 punti e 13 rimbalzi per Oubre Jr. (a memoria non credo abbia mai catturato così tanti rimbalzi) mentre Plumlee è andato in doppia doppia con 12 punti e 10 rimbalzi.

Charlotte scivola sul 4-12 in classifica, un .250 in percentuale che vale il penultimo posto ad Est anticipando solamente i Pistons.

Game 15: Charlotte Hornets @ Orlando Magic 112-105

Mason Plumlee con 18 pt (8/9) e 11 rimbalzi ha aiutato gli Hornets a uscir vittoriosi da Orlando.

Charlotte, giunta a otto sconfitte consecutive, rimaneva in Florida alla ricerca di una vittoria che spezzasse la serie negativa, approfittando per l’occasione anche dell’assenza di Paolo Banchero sperando di avere un banco di prova più morbido.

Nonostante un Mo Bamba da 14 punti nel primo tempo, molto attivo anche a rimbalzo e gli esterni degli Hornets a basse percentuali da fuori ma pronti nello smistare assist, la squadra di Clifford chiudeva la pratica nel primo tempo partendo decisa e facendo una buona difesa.

All’attacco provvedevano le invenzioni di Ball mentre Oubre, P.J. Washington e Plumlee portavano a casa 10 punti a testa dando più della metà punti a Charlotte nei primi 24 minuti (58-45).

Nel secondo tempo tutta la squadra faceva un buon lavoro, il solito Rozier, poi McDaniels con qualche punto prezioso nelle mani mentre emergeva Maledon con solidità a dare ricambio a un Ball con qualche problema di falli (precauzionalmente).

Il francese terminava con 14 pt. (4/4), 3 rimbalzi, 3 assist e 2 rubate in 24:47.

Alla fine la vittoria ha arriso alla squadra che ha giocato meglio, il team di Clifford ha interpretato meglio la partita cercando di indirizzarla sin da subito sui binari giusti.

Se non è un sorriso completo, almeno un mezzo sorriso si può portarlo a casa, ben 7 uomini hanno terminato in doppia cifra mostrando un attacco bilanciato mentre Richards, leggermente al di sotto dei 15 minuti ha chiuso con 6 punti e 3 stoppate.

Per i Magic 23 punti di Franz Wagner e 20 di W. Carter Jr. mentre la coppia Bol Bol/Bamba ha terminato con 14 punti a testa (il secondo aggiungendo 11 rimbalzi).

Per Charlotte anche Plumlee ha catturato 11 rimbalzi andando in doppia doppia mentre LaMelo ha solo flirtato con 9 assist in 33:40.

Nonostante il 47-59 a rimbalzo e il 20,0% al tiro da fuori contro il 38,9% avversario, Charlotte è riuscita ad avvantaggiarsi sui palloni rubati con un 15-3 ampio mentre le volate (18-4) nei fast break sono state decisive unite ai tiri in lunetta dove, una volta tanto, in questo inizio di stagione, Charlotte è stata precisa chiudendo con un 21/24 che le ha evitato di farsi risucchiare nel finale in un’altra beffarda fatale sconfitta.

Curiosità, a Ball sono state fischiate tre accompagnate…

Riassunto partita

Gli Hornets partivano decisi alla ricerca della vittoria perduta: se da una parte Paolo Banchero privava la partita di un possibile protagonista, sull’altro fronte l’attore principale ritrovato – Ball – innescava con un vertical bound pass P.J. Washington che realizzava da sotto, quindi ancora l’ala degli Hornets raddoppiava ravvicinatamente con gli Hornets pronti a scattare sul 7-0 grazie ad una tripla di Ball.

Orlando rompeva il digiuno e si riavvicinava ma gli Hornets dapprima tornavano ad avere un vantaggio da 7 punti (14-7) poi a 7:02 si staccavano in doppia cifra grazie alla tripla di Rozier (17-7).

Da segnalare l’ottimo no look pass di Maledon per il 23-9 di Plumlee sotto canestro.

Il divario rimaneva ampio anche grazie a giocate come quella di Plumlee che in corsa con uno spin si liberava del difensore aprendo il compasso per poi appoggiare fluidamente.

Orlando si riavvicinava sino al 37-30 prima che Charlotte trovasse due canestri con McDaniels il quale apriva il gas in transizione sparando di destra in una classica transizione veloce portata da Charlotte nel primo tempo (8-4 i punti in fast break e 13-10 negli assist) come quella che da Ball passava a Plumlee per una jam in corsa (49-34).

All’intervallo Charlotte arrivava sul 58-45 agevolmente.

Nel terzo quarto a 9:49, pur subendo fallo, Rozier in caduta – ritardava il tiro – segnando con un acrobatico appoggio al vetro un two and one per il 63-47.

Ball in transizione riusciva finalmente ad alzare le sue percentuali da fuori (2/8 al momento) portando sul +19 (66-47) Charlotte.

Orlando però tornava a muover bene palla pescando le triple di Harris e Houstan che riducevano lo scarto a 12 punti (68-56) costringendo a 6:51 il time-out coach Clifford.

A 5:09 altra infilata di Rozier tra tre uomini chiusa con and one (75-59) con Charlotte che ai 24 trovava colpi anche da McDaniels bravo nel fade-away frontale in uno contro uno.

Organizzato lo screen roll con il quale Richards andava a martellare su bound corto di Ball (81-66) quindi Maledon, l’uomo senza espressione, trovava lo spazio per selezionare l’opzione da precisa tripla a :58.5 (84-66).

Hampton, con bravura, chiudeva dal corner sinistro per il 3 da 84-69.

L’ultimo quarto vedeva lo scambio Ball da 3, replica di Bol Bol, raddoppio solo nel nome mentre La Melo, dopo uno scambio a sx andava in corsa a segnare la seconda tripla consecutiva dall’angolo prima che Wagner segnasse un canestro facile e Clifford bloccasse il cronometro non volendo un pickup game anche sul 93-76.

Bol Bol infilava anche la seconda tripla dimostrando di non essere un bluff, Maledon in allungo segnava dopo il fischio ma sulla continuazione che gli dava la possibilità dell’and one (95-79) per tenere a bada i Magic ma due triple di Okeke e un pull-up da due di Bol Bol su Plumlee riaprivano inaspettatamente la partita.

A 7:44 coach Clifford andava in time-out sul 96-87 con i Magic a 9 punti di distanza.

L’alzata di ball per Plumlee valeva ancora la perfezione dal campo per Mason (7/7) prima che Bol Bol riuscisse successivamente a bloccare un suo tiro ma un floater lungo di Maledon in caduta dava comunque sostanza (102-89) al rush finale.

Floater da drive di Ball a 3:08 e +17 tranquillizzante.

Nonostante i Magic riuscissero a mangiare 10 punti portando un po’ di pepe alla partita, grazie al tempo e ai liberi (vedi il 2/2 di Plumlee), fortunatamente la rimonta si stoppava lì ed il risultato finale di 112-105 premiava gli Hornets.

Totopaolo 2022/23, 5ª settimana

A cura di Paolo Motta.

Il programma della quinta settimana

“Ottima” settimana per gli Hornets (3-11) che raggiungono le otto sconfitte consecutive e si piazzano tra le ultimissime posizioni in vista del Draft 2023.

Road to Wembanyama starts here.

Ecco le prossime sofferenze in arrivo:

Game 15, martedì 15/11/2022 ore 01:00 @ Orlando Magic (4-9):

Seconda sfida tra scappati di casa.

Qualche settimana fa Orlando sorprese Charlotte con una vittoria fuori programma ma ora le cose sono cambiate (“cioè si sta ribaltando la situazione” cit. Aldo, Giovanni e Giacomo).

Se ci siete battete un colpo.

2 della disperazione.

Game 16, giovedì 17/11/2022 ore 01:00 Vs Indiana Pacers (6-6):

Altra squadra che doveva “tankare” (con calma e non subito) ma, invece, sta onorando la causa (a differenza nostra).

Haliburton e Turner, il quale ormai avrebbe già dovuto vestire per la seconda/terza stagione la divisa Hornets, asse ostico da limitare.

Sconfitta in arrivo. 2.

Game 17, sabato 19/11/2022 ore 01:30 @ Cleveland Cavaliers (8-5):

Buon inizio di stagione per i Cavs, che con l’innesto di Mitchell hanno aggiunto esperienza e qualità offensiva ad un roster giovane.

Sarà dura contrastare le scorribande avversarie.

Lungo lago indigesto.

Altra sconfitta in arrivo. 1.

Il pronostico della settimana: 1-2

Game 14: Charlotte Hornets @ Miami Heat 115-132

LaMelo Ball (rientrante) contro Jimmy Butler.

Gli Charlotte Hornets ritrovavano finalmente per la prima volta in stagione (infortunatosi in preseason alla caviglia sx) il loro fantasista LaMelo Ball ma non la vittoria.

Sono ora 8, la più lunga attuale striscia perdente nella NBA, le sconfitte consecutive con una classifica che recita 3-11, adagiati sul fondale…

Dopo un buon primo tempo chiuso in rimonta avanti 59-57, gli Heat hanno avuto un’improvvisa impennata, un’espulsione di massa coronarica che ha arrostito la difesa di Charlotte.

Strus (super partita da 31 punti con 8/14 da 3) e soci hanno preso un vantaggio decisivo per passare l’ultimo quarto in tranquillità.

Gli Hornets hanno spesso rincorso ad elastico nel primo tempo trovandosi spesso sul -5 prima di passare avanti a :36.8 con un bound pass verticale per il perfetto taglio di Rozier premiato da and 1 (fallo di Butler).

Maledon nel pitturato alzava il cinquantanovesimo punto ma a inizio ripresa il movimento e la bravura nell’attaccare da parte della squadra di Spolestra si è intersecato con il momento no, istintivo e poco disciplinato della squadra allenata da Clifford che ha incassato 10 attacchi a segno nel terzo quarto prima di vedere un TO di Adebayo e un errore di Lowry sul 74-88.

Un quarto da 25-45 con gli Heat a 16/21 al tiro su 24 possessi (3 TO).

Charlotte ha iniziato l’ultimo quarto con un parziale d 7-0 tornando sul 91-102 ma la rimonta non ha avuto seguito.

Rimbalzi, second chance sono stati elementi di difficoltà anche se Plumlee, per quanto sia limitato, sta facendo meglio del solito.

In attacco i suoi punti di rottura realizzati con esperienza non sono affatto dispiaciuti.

Kelly Oubre. Jr. bene in attacco ma in difesa non sempre tiene, ancor meno Bouknight che almeno in attacco stavolta ha regalato 9 punti (4/6).

La coppia Butler/Vincent ha segnato 20 punti a testa mentre Ball, ancora in versione da carburare nonostante qualche sprazzo di giocata eccitante nel passaggio, ha chiuso con 15 punti ma con 6/17 dal campo ed un miserevole 1/9 al tiro da oltre l’arco (infilando l’ultimo).

Rozier con 22 punti, Oubre Jr. con 20 e Ricards con 15 pt. gli altri Calabroni in doppia cifra.

Per Charlotte il tentativo ad Orlando di rompere la serie nera nella notte di martedì italiana diventa fondamentale per restituire un minimo di entusiasmo all’ambiente.

L’ass-estate-zza di San Martin

Cody Martin (in completo grigio-bianco kaki) in panchina da borghese contro i Wizards, preceduto da Ball, Hayward e succeduto da Richards, unico disponibile al momento.

Quando Miles Bridges in estate ha rivelato il peggio di sé lasciando a piedi gli Hornets, la franchigia deve aver pensato che investire – in questa stagione – fosse inutile e il nome degli Hornets alle aste del mercato è andato deserto fino ai saldi finali.

La scia delle disgrazie ha un che di magnetico dalle parti del North Carolina evidentemente se anche Cody Martin, fermo per 12 partite su 13 (praticamente non ha mai visto il campo avendo giocato meno di un minuto a San Antonio con già il dolore addosso), dato da Clifford ai tifosi che lo fermavano per strada come rientrante a breve, ha dovuto operarsi.

Un intervento chirurgico artroscopico al ginocchio sinistro per il quale sarà rivalutato tra circa quattro settimane, ha annunciato il team ieri, proprio beffardamente la giornata dell’estate di San Martino.

Martin era out a causa di un dolore al quadricipite sinistro dopo aver avuto problemi di tendinopatia al ginocchio sinistro durante la preseason.

Una risonanza magnetica eseguita questa settimana, mentre aumentava il suo livello di attività fisica, ha rivelato un problema alla cartilagine – spiazzando Clifford e l’entourage – così si è deciso per un intervento chirurgico.

Di recente è stato spesso tra gli ultimi giocatori in campo alla fine degli allenamenti, tirando e facendo esercizi con la speranza di ricongiungersi ai suoi compagni di squadra.

La voglia non manca giacché aveva provato a rientrare anche a SAS.

Ora, il 27enne che ha firmato un contratto quadriennale da 31 milioni di dollari a luglio si assesterà ancor di più in panchina.

Per quanto sia considerato marginale, Martin è stato il miglior difensore di Charlotte nelle ultime due stagioni ed il problema è che il roster non possiede un altro giocatore con le sue caratteristiche.

Probabilmente Clifford continuerà ad affidarsi a McDaniels come sesto uomo.

McDaniels non è malvagio in attacco avendo una media di 9,9 punti più 5,2 rimbalzi e 2,3 assist a partita.

Sta tirando con il 40,4% da 3 punti (anche se ultimamente aveva perso un po’ di fiducia rilasciando qualche air-ball) mentre in difesa le sue caratteristiche filiformi non lo rendono un difensore veramente solido e credibile.

In vernice la sua lunghezza è utile per verticalità e per intercettare palloni ma manca di esperienza e può essere spostato tuttavia la sua rapidità flottante è utile per portare scompiglio tra le fila avversarie.

Il colpo d’estate di San Martino porta l’onda lunga di calore infernale a Charlotte ancora una volta e a proposito di Calore, gli Hornets sono attesi a Miami per un rematch domenica notte alle 2:00 AM (il mio classico recap arriverà in tarda serata di domenica per impegni), con gli Heat – i quali hanno ricevuto aiuti decisivi nelle ultime due partite contro Charlotte – non disposti a fare regali e cercare di battere una squadra i cui tifosi forse ormai si chiedono più se arriverà un’altra vittoria piuttosto che quando.

Con gli Hornets sul 3-10, ultimi ad Est e Martin out per un mese, l’abominio progettuale della società in atto da anni e pro-Draft (anche se sicuramente oggi la squadra sta provando a giocar per vincere) è completo.

“Non ci resta che” piangere avrebbe detto Troisi (qui una scenetta dove questi Hornets probabilmente imparano a giocare dalla coach) ma in realtà non resta che far gli auguri a Martin e sperare di rompere prima possibile la serie negativa da 7 sconfitte.

Game 13: Charlotte Hornets @ Miami Heat 112-117 (OT)

Dennis Smith Jr., infortunio alla caviglia sx per lui nell’OT. Ha lasciato con 12 pt. (6/9) e 8 assist.

Charlotte incassa la settima sconfitta consecutiva, questa volta una fall short in Florida e dopo un altro maledetto OT.

Un Jimmy Butler difficile da contenere (35 punti e 10 rimbalzi) e una terna molto zelante unilateralmente hanno deciso che sarebbe dovuta finire così.

Smith Jr. è uscito per una distorsione alla caviglia sinistra nel momento del bisogno e i Calabroni, nonostante il 63-48 a rimbalzo, nonostante la miglior percentuale al tiro (48,9% contro il 43,3%), hanno finito per essere beffati in una partita che ha visto gli Heat sembrare superiori per tre quarti (facendo pressing e un po’ di zona, cercando di mettere in difficoltà i portatori di palla degli Hornets) ma dopo aver sofferto con la panchina, quando Charlotte si è riaggrappata con le unghie nell’ultimo quarto (parziale da 31-19) con una zona e un attacco nel quale si risvegliavano i due dormienti P.J. Washington e McDaniels per arrivare anche a toccare il +5, la partita sembrava a portata.

Qualche scelta sbagliata, alcune occasioni mancate, qualche fischio ridicolo come un fallo in attacco di McDaniels su Lowry in palese mismatch e oltre i demeriti delle proprie palle perse si collezionavano regali natalizi anticipati.

Alla fine saranno 20 contro 10 i TO…

Tutto faceva brodo e agli Hornets non resta ora che pensare alla rivincita domenicale contro la stessa Miami nella medesima FTX Arena.

Per Charlotte saranno 29 i punti di Kelly Oubre Jr. (7/13 da oltre l’arco) e 22 quelli di Rozier (3/10 da tre) con 6 giocatori in doppia cifra (McDaniels a 16 il terzo scorer Hornets).

Miami ha beneficiato di 18 punti e 14 rimbalzi di Adebayo più 14 punti di D. Robinson.

Recap game

Si presentava subito come una partita difficile per gli Hornets che passavano in vantaggio con un ispirato Oubre Jr. da oltre la linea dei tre punti ma l’ex Martin pareggiava subito ricambiando con la stessa moneta.

La sensazione era quella di una squadra in difficoltà e all’inseguimento anche se un turnaround 3 di Rozier dall’angolo destro riportava Charlotte sul -1 (12-13).

Miami rispondeva allungando fino al 12-21 con un canestro di Dedmond a 4:56 quindi, prima Oubre Jr. con un break da 5 punti, poi Richards nel finale con altri 4, cercavano di tenere in piedi la squadra di Clifford che arrivava a tagliare il divario sul -5 (27-32) a fine quarto.

Charlotte rallentava nella prima parte e a 6:38 Clifford era costretto a chiamare un time-out sul 32-45 (5-13 di parziale).

Oubre Jr. infilava 3 bombe, Plumlee 3 FT (su 4) e Rozier metteva 4 punti così gli Hornets salivano sul 50-54 prima che Miami chiudesse il quarto con 4 punti (Vincent in fade-away sulla sirena dalla baseline destra) per il 50-58 di primo tempo.

Un primo tempo bizzarro con gli Hornets a tenere in percentuali al tiro, a catturare più rimbalzi chiudendo sull’11-0 nelle second chance ma incapaci di commetter TO sulla pressione degli Heat, a tratti a tutto campo.

11-2 i TO e 1 a 7 i punti in fast break.

Statistiche 1° tempo
Statistiche individuali CLT 1° tempo.

Secondo tempo con un parziale d’inizio quarto da 3-7 Heat preoccupante e a 9:32 il turnaround di Butler inabissava i Calabroni sul -14 (53-67) ma Washington segnava i suoi primi 3 punti, il raddoppio di Oubre Jr. valeva una dunk in transizione per avviare una lenta rimonta che – complice una difesa finalmente valida – ed un attacco bilanciato vedeva andare a segno diversi giocatori (Plumlee, McDaniels, Rozier e Richards) con il centro giamaicano a chiudere su invito di Rozier in atletico alley-oop per un incredibile -3 (71-74).

La panchina degli Hornets più P.J. Washington nel finale di quarto però non teneva e andava in difficoltà contro Butler che recuperava diversi FT, suo l’1/2 a chiudere un quarto sul 73-85 con parziale finale da 2-11 Heat.

Ultimo quarto che iniziava forte per Charlotte, in particolare per i due uomini mancati fino a quel momento: P.J. Washington e McDaniels; il primo segnava una dunk e con un gancetto intervallandosi con McDaniels, il quale segnava da tre, poi altri due pt. mancando il FT da and one ma si rifaceva da sotto con due punti catturando il rimbalzo del tiro corto di P.J. Washington da fuori.

84-87 a 9:22…

Finale emozionante con l’1/2 di Plumlee a 7:57, stesso momento nel quale Spolestra rispediva sul parquet Butler per cercare di cambiare l’inerzia ma Oubre Jr. batteva un arcigno difensore come Butler con un runner fuori equilibrio trovando il pari.

Dopo il nuovo vantaggio firmato Butler ai liberi a 6:50 Plumlee andava a contato con Adebayo, semi-gancio altrettanto fuori equilibrio con and one: 90-89, primo vantaggio viola dopo il primo minuto…

Charlotte incassava ancora ma rispondeva con una drive di Rozier su Butler ed Adebayo per poi arrivare a 5.50 sul +4 con un dardo di McDaniels (95-91).

A 3:59 altra freccia di Oubre Jr. dall’angolo sinistro e Hornets sul +5 (98-93) ma Butler metteva due canestri ravvicinati pescando il pari a quota 100.

Hornets avanti con un fade-away dalla linea dei liberi di Smith poi altri due canestri di Butler ribaltavano la situazione fino al rapido pari di Smith in entrata.

Il 104 non si muoveva per via di un fallo offensivo di Butler su Terry che tuttavia mancava la tripla della vittoria sull’ex Martin.

OT che non partiva bene nonostante la risposta di Plumlee ad Adebayo poiché Smith sullo sviluppo dell’azione finiva per terra dopo esser atterrato sul piede di Lowry…

Caviglia sx che si girava e out anche il numero 8…

L’open 3 di Kelly a 3:35 era pareggiato da Butler con un two and one e nel finale il 2/2 di Adebayo in lunetta (1:30) rispetto all’1/2 di Rozier (1:13) avvantaggiava gli Heat che tuttavia dopo un errore di Butler al tiro rimanevano avanti a :14.8 solo di un punto.

Sulla rimessa gli arbitri chiamavano passi a Oubre Jr. (a termini di regolamento corretto ma cose che non si vedono spesso da quelle parti e sono fischiate per casi ben più gravi) in un momento decisivo, segno del non rispetto (ad altre squadre non sarebbe mai stato fischiato probabilmente) per Charlotte in questa lega.

Vincent in lunetta a 9 secondi pareggiava in anticipo la possibile tripla Hornets (112-115) che non arrivava, le mani su Rozier in angolo a sx non erano considerate, Terry sparava sopra Butler (non toccava Rozier al momento del tiro) e sopra la tabella.

Nessun fischio e Vincent andava a chiudere in lunetta una partita che con qualche accortezza in più nella gestione possessi si sarebbe potuta vincere se non si fossero messi di mezzo Butler con merito e la terna (mi è piaciuta poco) con demerito.