Game 12: Charlotte Hornets Vs Portland Trail Blazers 95-105

Mason Plumlee schiaccia in faccia ad Eubanks. Per il centro titolare di Charlotte saranno 16 punti e 12 rimbalzi nella notte.

Senza il miglior fantasista, il miglior bilanciatore ed i miglior difensore della squadra gli Hornets si confermano super inconsistenti nonostante l’intensità messa a tratti nella partita.

Un piano partita, quello di Clifford, che dev’essere stato similare a quello progettato dal generale Yamamoto per l’attacco a Pearl Harbour, colpire di sorpresa le unità nemiche e metterle fuori combattimento.

Nel caso, Charlotte prova a staccare dando un divario abbastanza ampio da scoraggiare gli avversari,

Ci prova all’inizio ma Eubanks, sostituto di Nurkic, regge il confronto con Plumlee, più avanti ancora, sul 42-30 parrebbe stia per farcela ma due two and one dei Trail Blazers pareggiavano la partita e quindi, con 10 minuti di riposo, freschi nelle gambe, con un 19-2 a inizio ripresa che portava gli Hornets al comando di 12 punti (72-60) a 7:10 al termine del terzo grazie ad una tripla di Rozier.

Nel momento del bisogno emergeva però il talento personale di Lillard, quindi poi tutta la squadra, più consistente degli Hornets, i quali a tratti attraversavano siccità offensive pescando pochi canestri.

Percentuali basse per Rozier (18 pt.), Oubre Jr. (16 pt.) & Company mentre Plumlee con 16 pt. E 12 rimbalzi ha chiuso in doppia doppia…

L’avvio dell’ultimo quarto dava il là agli ospiti che non tremavano più nonostante 4 punti di Rozier a 4:10 dalla fine (93-100).

E’ chiaro che Charlotte abbia bisogno di un rimbalzista più consistente anche perché se il -4 (53-57) di divario è risicato, gli Hornets hanno tentato di concludere 91 volte a canestro contro le sole 75 degli avversari.

Plumlee ha catturato 5 rimbalzi offensivi, P.J. Washington 4 ma si sarebbe potuto far di meglio, soprattutto in difesa dove i rimbalzi lunghi sono lasciati alla mercé degli avversari, se non arrivano aiuti o recuperi sui raddoppi si va in barca e spesso non si tiene l’uno contro uno (vedi P.J. Washington nel finale su una drive frontale di Simons.

Non facile a volte perché stare troppo attaccati a Lillard per esempio per non conceder la tripla (vedi Bouknight) vuol dire lasciarlo partire per la drive…

Accennavamo al problema al tiro… Charlotte è riuscita a costruire 21 assist (28 gli avversari) sfruttando la pericolosità di Terry o le sponde di Plumlee oltre il mestiere di Smith Jr. ma dell’utilizzo sempre più frequente dell’arco per scardinare le difese avversarie non è stato fatto buon uso.

10/40 da oltre l’arco ed occasione sprecata con Portland al 56,0% ai liberi con un inusualissimo Lillard (26 punti ma 4/8 dalla linea) e Simons (19 pt. Ma 3/6 in lunetta) al 50,0%…

Un ficcante Sharpe per Portland chiuderà a 17 pt..

Come il solito bene nelle steal, Smith Jr. con le 4 di stanotte è in terza posizione totale in tutta la NBA, bene anche in transizione (22-12) ma è una maniera per mascherare una difesa fragile che dovrebbe avere un intensità più prossima ai 48 minuti per reggere i confronti.

Riassunto partita

Hornets alla disperata ricerca di una vittoria scaccia crisi con il solito terzetto (Ball, Martin e Hayward) out mentre della lunga lista dei nomi in game time decision per i Trail Blazers spiccava solamente l’assenza di Nurkic ma il suo sostituto, Eubanks, si faceva sentire a inizio partita.

Nonostante gli Hornets passassero per primi in vantaggio e lo mantenessero, il centro di riserva di Portland pareggiava con un two and one (8-8) prima che Oubre centrasse dalla distanza l’11-8 mentre a 6:55, dopo un avvio intenso con pochissime pause, arrivava un time-out sul 13-10.

Charlotte cercava di scappare lanciandosi con una dunk in corsa appesa di Plumlee ed una reverse jam in transizione di Smith Jr. (17-10) ma dalla panchina Sharpe metteva qualche tiro avvicinando gli ospiti.

La reverse dunk di Smith Jr. con un Oubre Jr. entusiasta.

Una tripla di McDaniels era la risposta della bench Hornets che aiutata da un coast to coast di Oubre Jr. e una steal più due punti di Smith scappava sul 30-20.

Ultimi 5 punti Blazers a tagliare il divario e 30-25 finale di primo quarto.

Nel secondo quarto una tripla dalla diagonale destra di Rozier valeva il 40-32 ma il +8 era vanificato in un lasso di tempo di 21 secondi: 8:53 two and one di Simons (P.J. foul) e 8:22 stessa incredibile situazione (fallo di Rozier) per Lillard… convertiti i liberi era parità.

Charlotte ripartiva producendo un break da 7-0 con due ottime palle intercettate da Bouknight condite nel mezzo da una tripla, tuttavia Lillard si accendeva pescando un two and one per l’avvicinamento e due triple che portavano al primo sorpasso di serata (49-51) e al +5 per la Rose City.

Dopo un primo tempo da percentuali dal campo Hornets oltre il 61,0%, Charlotte mancava 9 tentativi dal campo segnando con una correzione di Oubre Jr. e nel finale con Bouknight in transizione ma il divario di 5 punti resisteva con un tabellone beffardo: all’intervallo era 53-58 Portland.

Gli Hornets riemergevano dagli spogliatoi con la stessa intensità dei primi minuti di partita centrando dall’angolo sinistro una tripla con Rozier prima ed una frontale con P.J. Washington su drive e scarico di Smith Jr. (59-60).

Un contatto Eubanks/Oubre Jr. era punito dalla terna e Charlotte scavalcava arrotondando con una transizione chiusa con up & under da Plumlee (63-60).

Nonostante il time-out di Billups, la secca offensiva dei Trail Blazers rimaneva sorprendente come come la putback dunk di DSJ su Lillard che anticipava altri 7 punti chiusi da un open 3 in transizione di Rozier dalla diagonale destra: 72-60 con un parziale da 19-2 nel secondo tempo.

Arrivava però ancor più sorprendentemente per le modalità, il contro-parziale ospite che usufruendo di un Lillard in più recuperava 11 punti dalla propria PG (bizzarramente tre bombe a segno e un 2/4 dalla linea) ma tanto bastava per sovvertire il punteggio sul 74-78.

Charlotte pareggiava con McDaniels in transizione ma gli ospiti chiudevano avanti di 7 sul 79-86.

Piuttosto frustrante l’inizio dell’ultimo quarto con Portland a raggiungere il +11 dopo un canestro di Watford (85-96), il +13 a 6:23 con una transizione chiusa da Hart (87-100) e FT addizionale mancato…

Una miccia accesa da Lillard ed Oubre Jr. scaldava l’inizio dell’ultima parte e Rozier segnando 3 punti scaldava il cuore di Hart che prendeva un tecnico battuto dallo stesso T-Ro con successo: 93-100.

Il tutto finiva lì, finale blando e Portland tornava a casa con l’ennesima vittoria dell’annata, per Charlotte – ormai sul fondo classifica – il mesto abbandono dello Spectrum Center con tre sconfitte casalinghe consecutive ad allungare la striscia a 6.

https://www.youtube.com/watch?v=Y8foA71guhQ&ab_channel=NBAGAMEHIGHLIGHTS

Game 11: Charlotte Hornets Vs Washington Wizards 100-108

Richards tenta di fermare Kuzma ma Charlotte cade ancora in casa.

Altra nuova e rovinosa caduta per Charlotte che dopo una partita giocata punto a punto, seppur con molta fatica, cede di schianto nel finale – dove l’attacco si impasta – un’altra volta come capitato contro Brooklyn.

Non bastano agli Hornets il 70-58 ottenuto nel pitturato o il 24-14 da second chance, con una partita di “borreghiana memoria”, il 5/32 da fuori (15,6%) da brividi condiziona pesantemente una squadra che pare aver perso automatismi e fiducia in assenza di Gordon Hayward.

Nonostante Beal non ci sia per Washington, oltre a trovare punti nelle mani di Kuzma (20) e Porzingis (19), i capitolini trovano un Goodwin da 7/7 dal campo per un totale di 17 punti e un Hachimura di supporto a 16…

Non bastano i 25 punti di P.J. Washington Jr. (curioso il passivo da -27 in plus/minus) ed i 20 di Oubre Jr., Rozier ne mette 19 ma con un 1/9 da tre, Smith Jr. dal campo fa un disastroso 1/11 anche se 10 assist, 6 rimbalzi e 3 stoppate per un piccolo non sono di poco conto.

La difesa individuale ha sicuramente pecche di esperienza (52,5% per Washington dal campo anche se con un povero 19/30 dalla lunetta che non ci è bastato per sopravvivere) – vedi Bouknight che commette inutili e disastrosi falli in situazioni nelle quali sarebbe meglio lasciar correre o Rozier sul quale nell’ultimo quarto sparano un paio di volte dal mid range per una semplice questione di cm a sfavore – e talvolta non ottimizza palloni recuperati perdendoli e perdendosi banalmente ed ecco fiorire ottime cose per vedere subito dopo, magari, lo stesso giocatore commettere un TO o un facile errore (vedi Richards).

La soluzione Smith Jr./Maledon non ha prodotto nulla, il francese, sul parquet per poco più di 5 minuti, intervallati, per dare respiro alle brevi pause di Rozier, è rimasto avulso dal gioco.

Tra i lunghi Richards (deciso con buoni inserimenti ma anche a volte troppo facile da fermare da sotto quando è fermo) ha piazzato un paio di stoppate ed è stato molto attivo come Plumlee che ha catturato 10 rimbalzi, ben 7 offensivi ma in attacco e in difesa ha evidenti limiti per una squadra che cerca di giocare in transizione, avere un centro che influenzi tiri e apra il contropiede sarebbe più letale ma al momento questo passa il convento.

Riassunto partita

Alla disperata ricerca di una vittoria che restituisse un minimo di morale (specialmente se ottenibile in casa), dopo aver incassato 4 sconfitte consecutive, i Calabroni trovavano i Wizards contro i quali hanno ottenuto 9 vittorie di fila casalinghe ma si capiva immediatamente che rispettare i pronostici non sarebbe stato facile.

In una partenza da 4/4 per gli ospiti intervallata dai canestri in post alto dx di P.J. Washington (bel turnaround) e di Rozier (floater), la prima pezza la metteva Dennis Smith Jr. che stoppava M. Morris prima che gli Hornets raggiungessero il pari con una palla strappata da Plumlee – da ninja – a rimbalzo ad Avdija e il two and one di Oubre Jr. (9-9).

Charlotte prendeva il primo vantaggio con lo stesso Tsunami Papi (11-10) ma tornava presto a soffrire nonostante l’entrata di Richards che con due rapide azioni ravvicinate riportava sul 15-16 la partita.

Nel finale la panchina di Charlotte – impreziosita da Rozier – produceva solamente tre punti contro i 10 avversari ed il primo quarto si chiudeva sul -8 (18-26)…

L’avvio seconda frazione era disastroso: passi di Bouknight che passeggiava con palla in mano, fallo dello stesso James su Kispert per un two and one e la situazione non peggiorava di molto solo perché in lunetta Kuzma infilava un 1/3 dopo esser stato toccato da uno sciagurato close-out di Thor ben dopo l’errore al tiro.

18-30 ritoccato dal lob di Thor per McDaniels che in transizione a 10:04 realizzava il 20-30.

Il sottomarino Hornets rialzava il periscopio nel finale quando gli ospiti, non trovando più il bandolo della matassa offensivamente parlando, concedevano a Charlotte il vantaggio a 3:29 (schiacciata di Kelly con manata in faccia di Gill) sul 37-36 e con una tripla frontale di McDaniels (40-38) arrotondata dai ferri.

Il nuovo pari Wizards era rotto prima da Rozier a 2:23 con veloce pull-up (42-40) e poi da un paio di giocate di Oubre Jr. (baseline drive assistita con potente reverse dunk + reverse layup) così, in un primo tempo dal basso punteggio, gli Hornets si tenevano in linea di galleggiamento chiudendo avanti 48-46.

Iniziava battagliando anche il secondo tempo; Washington riprendeva il vantaggio ma Oubre Jr. prima e P.J. Washington poi, separavano leggermente la partita grazie ad una tripla scagliata a testa (60-56) ritoccando il pessimo 1/13 di squadra da oltre l’arco del primo tempo.

La partita rimaneva lì però, tra sorpassi e contro-sorpassi si vedeva Richards stoppare Hachimura in seconda battuta e McDaniels segnare in transizione andando a battere anche un libero (mancato insieme all’auto-correzione) per fallo di Porzingis (68-67) e Gafford subire una manata di McDaniels che facendo rimbalzare la palla sul parquet la vedeva inabissarsi beffardamente nel proprio canestro.

Affondato anche il libero, la squadra di Clifford tornava sotto di due punti.

Gli ultimi 5 punti dei Wizards erano a firma Hachimura e i capitolini staccavano a 12 minuti dalla fine sul 72-76.

Hachimura, sempre lui, segnava dalla linea di fondo sx su McDaniels portando gli ospiti sul 79-86 prima dell’escape dribble con dardo da oltre l’arco di Rozier, la correzione a rimbalzo di Richards sull’errore di Smith Jr. e la stoppata dello stesso centro giamaicano su Kuzma per congelare il -2 (84-86) prima che McDaniels mancasse il sorpasso da tripla.

Si capiva che non era serata quando dal mid range i Wizards infilavano due canestri su Rozier, Charlotte si incartava in attacco nel finale e Washington volava via sull’89-102 prima che P.J. Washington Jr. convertisse un two and one e ritoccasse un po’ i suoi numeri in un finale che alla disperata Charlotte cercava di rendere inutilmente diverso con un game foul.

Troppo distanti i Maghi per essere ripresi e gli Hornets, in attesa di affrontare i Trail Blazers e recuperare gli altri infortunati, incassavano la quinta L consecutiva in una stagione maledetta sin da inizio estate.

https://www.youtube.com/watch?v=bZh0_5EMBms&ab_channel=H%C3%B2aR%C3%A2m

Totopaolo 2022/23, 4ª settimana

A cura di Paolo Motta.

Il programma della quarta settimana

Halloween è passato ma non era finita la settimana di terrore che prolunga la sofferenza degli Hornets, i quali a oggi fanno registrare un 3-7 in classifica da profondo rosso.

Tempo di voltare pagina e pensare ai prossimi incontri:

Game 11 – martedì 08/11/2022, ore 01:00 AM Vs Washington Wizards (4-6):

Anche i Wizards non stanno attraversando un buon momento, soprattutto a causa della solita difesa colabrodo ormai diventata marchio di fabbrica.

Segni di risveglio da Porzingis (25.3 ppp la scorsa settimana).

Partita da vincere assolutamente.

1 fisso.

Game 12 – giovedì 10/11/2022, ore 01:00 AM Vs Portland Trail Blazers (6-3):

Con Lillard acciaccato, sale in cattedra così di colpo A. Simmons.

Nurkic si esalta nella settimana della vita a 25 ppp con addirittura 4 triple a bersaglio.

Partita tosta.

Sconfitta in arrivo. 2.

Game 13 & 14 – venerdì 11/11/2022 ore 01:30 AM e domenica 13/11/2022 @ Miami Heat (4-6):

Doppia sfida in trasferta in Florida con gli Heat che stanno faticando non poco in questo inizio stagione ma Butler, Herro ed Adebayo sembrano però già troppa cosa per questi Hornets.

Speriamo che i ragazzi si ricordino la crema solare.

Doppia sconfitta. 1 & 1.

Il pronostico della settimana: 1-3.

Game 10: Charlotte Hornets Vs Brooklyn Nets 94-98

Articolo a cura di Igor F., si ringrazia Fabrizio Getuli per gli inserimenti foto-video.

P.J. Washington, 18 punti in serata compresa la tripla dell’ultimo vantaggio Hornets (92-91).

Nella partita dei grandi assenti (Irving per sospensione e Simmons dalla parte dei Nets, Ball, Martin e Hayward sul versante Hornets), rientrava Terry Rozier per cercare di dare una spinta casalinga a Charlotte che usciva sconfitta da tre incontri consecutivi.

Dopo l’apertura di Rozier (2-0) i Nets rispondevano con un fade-away di un ispirato Durant che chiuderà a 27 punti.

Brooklyn terminava avanti 21-30 il primo quarto e raggiungeva anche il +13, complice una distorsione alla caviglia sinistra di Dennis Smith Jr. che su un blocco cieco pestava un piede al bloccante (la sua uscita dava qualche problema), gli Hornets – sembrati affannati – in qualche maniera riuscivano ad accorciare il deficit fino a chiudere sul +1 a 12 minuti dal termine.

Il crazy game cominciava nell’ultimo quarto: con un parziale di 17-6, approfittando di un Durant a riposare in panchina, i Calabroni sono fuggiti sul +12 (Rozier due triple dalle diagonali opposte, two and one di Richards ad ancora T-Ro per un tecnico a Claxton) ma quando “Scary Terry” è andato a riposare ed è tornato Durant a 6:30 dal termine le Retine si sono fatte velocemente sotto cancellando lo svantaggio in doppia cifra.

La tripla dall’angolo destro dello specialista Joe Harris li ha portati sul -2, poi, un bad pass orizzontale del rientrante Rozier ha fatto sì che Thomas rubasse il pallone e andasse in lunetta (fallo di Oubre Jr. all’inseguimento).

A 2:39 dalla fine la partita si trovava in parità quindi ancora Thomas ha portato i Nets in vantaggio con una drive prima che P.J. Washington scacciasse la paura con una tripla per il 92-91 a circa un minuto dalla fine.

Durant ha poi tentato una tripla, corta, ma Plumlee, già lanciatosi in transizione, lo ha lasciato libero, il rimbalzo non è stato catturato da Charlotte e la palla restituita all’All-Star dei Nets è stata letale con la tripla del 92-94.

Fatali i blocchi nell’ultimo minuto; chiamata per irregolarità su quello di Plumlee in attacco, dall’altra parte, su una rimessa dal fondo, Durant usciva da uno stagger portato da Watanabe e Thomas, Oubre, sbilanciato inseguiva, P.J. Washington tentava di pararsi incontro al jumper dalla media baseline della stella dei Nets ma non c’era nulla da fare, +4 Brooklyn e partita chiusa perché la difesa ospite costringeva Rozier a tre veloci tentativi da tre errati (sul primo Mason accorciava con un reverse layup) e bastavano due FT in lunetta ai Nets (ancora con problemi ma meno in stato confusionale) per far scorrere i titoli di coda.

Per Charlotte probabilmente si è sentita nel finale la mancanza di un vero playmaker, con Ball e Smith out, Clifford non ha voluto inserire Maledon facendo portar palla a Rozier (25 punti) che ha però mostrato diversi limiti in questo fondamentale, persa a parte, scorre troppo tempo con palla in mano e finte di crossover non facendo sempre girare la squadra.

La sua è stata una buona partita ma nel finale, dopo le due ottime triple a bersaglio, è stato un minus.

P.J. Washington e Kelly Oubre Jr. hanno chiuso con 18 punti e qualche errore limabile in lunetta, fattore che in generale ha dato una mano agli ospiti a sfangarla…

Anche a rimbalzo in difesa, ancora una volta, si concede troppo e le squadre avversarie pasteggiano ampiamente come corvi…

La difesa ha giocato bene diverse parti dell’incontro ma si è squagliata nell’ultimo quarto e questo non è positivo…

Thomas per i Nets ha realizzato 21 punti e Nic Claxton 11 punti.

“Fa male”, ha detto Oubre Jr. sul fatto di aver perso un vantaggio di 12 punti a 6:30 dal termine, peggio di lui possono stare i fan degli Hornets (ieri 19.398 allo Spectrum Center) che hanno incassato la quarta sconfitta consecutiva vedendo il team in classifica andare sul 3-7, tredicesima posizione davanti solo a Pistons e Magic a Est.

N.B.: Il sistema di registrazione delle statistiche del campionato, Genius Stats, si è bloccato a metà del terzo quarto allo Spectrum Center e non è stato ripristinato per ore tanto che Durant ha detto ai giornalisti che avrebbe voluto avere un foglio delle statistiche.

Game 9: Charlotte Hornets @ Memphis Grizzlies 99-130

Gli Hornets andavano a giocare a Memphis pesantemente rimaneggiati.

I plantigradi lo sapevano bene, così partivano subito forte… gli uomini di Clifford rispondevano ai primi due vantaggi Grizzlies impattando sul 4-4, tuttavia, non trovavano più soluzioni offensive valide mentre Brooks segnava da tre, Aldama da due quindi i due si ripetevano con rispettivi punti portando il risultato sul 4-14 costringendo Clifford ad un time-out a 8:17.

Nonostante ciò, la partita finisce lì, nonostante due FT realizzati da P.J., una steal di Oubre Jr. che andava a splittare in lunetta e i canestri poco più avanti nel quarto dalla lunga dello stesso Tsunami Papi e di Smith, i Grizzlies trovavano sempre la maniera di andare a segno chiudendo sul 24-41 il primo quarto dove Brooks segnava a ripetizione da fuori, Adams catturava una tonnellata di rimbalzi offensivi e anche lo spagnolo Aldama (alla fine 12 punti, 5 rimbalzi e 2 stoppate per lui che infilava una tripla da 2nd chance quando Morant, lanciatissimo, stampava una dunk sul ferro) si faceva sentire.

Charlotte commetteva diversi TO venendo anche inutilmente vessata qualche volta da cosiddetti “excuse me foul”, zelantemente assegnati o interpretati contro.

Degli 8 uomini in divisa blu in doppia cifra, Brooks era colui che terminava con più punti: 23, poi Bane con 19 quindi seguiva la coppia Clarke/Adams con 13 punti e 19 rimbalzi per il secondo (Aquaman) mentre Morant chiudeva a 12 con 11 rimbalzi.

Sfida improba sin dall’inizio per le assenze dei migliori giocatori in casa Hornets; Ball, Rozier, Hayward e Martin ancora tutti out, ci si affidava ad Oubre Jr.(17 punti) e P.J. Washington Jr. (10 punti ma con un disastroso 2/15 dal campo) per cercare di reggere dal punto di vista realizzativo.

Unica nota positiva di una serata senza storia chiusa con un differenziale, un passivo pesante di -31 punti, la possibilità per i giovani di crescere, di maturare attraverso situazioni di gioco reale.

Clifford ha dato spazio a molti rincalzi, Bouknight ha chiuso con 14 punti (7/10) non dispiacendo in attacco in particolar modo.

Thor ne ha realizzati 10 ma il suo avvio difensivo è stato disastroso (come quello del resto del team che ha concesso ancora spazi sul perimetro, in particolare dagli angoli), Richards, che si è fatto stoppare varie volte, ha flirtato comunque con la doppia doppia a 9 punti e 9 rimbalzi.

McGowens ha terminato con 12 punti (5/5 ai liberi e realizzando subito una tripla al suo ingresso sul parquet) ma il quintetto base ha chiuso con dei plus/minus glaciali.

Una difesa agile che vive per rubare, strappare palloni ma quando ciò non le riesce viene colpita a morte anche perché sotto canestro la presenza di Adams ha eclissato quella degli altri lunghi.

47-64 a rimbalzo, 22-34 negli assist, percentuali nettamente più basse dal campo: 38,5% contro il 51,0% avversario, impossibile vincere.

Si torna sul parquet stanotte contro Brooklyn, gli Hornets, adesso sul 3-6 in classifica, avrebbero bisogno di recuperare qualcuno per poter avere più chance di vittoria.

Game 8: Charlotte Hornets @ Chicago Bulls 88-106

James Bouknight al tiro, con un 2/7 dal campo ha chiuso a soli 7 punti la sua serata durata 20:47.

Gli Charlotte Hornets a Chicago non ritrovavano i propri illustri lungodegenti in dubbio nel pre-partita (Ball, Rozier e Martin) mentre i Bulls (out White e Drummond) recuperavano LaVine, dato a riposo precauzionale prima della partita.

Nella Wind City il vento soffiava già inizialmente a favore dei padroni di casa che volavano sul 4-10 sfruttando le difficoltà offensive dei Calabroni che tuttavia si rifacevano sotto, scavalcavano con una tripla di Hayward ed allungavano a 3:32 con una bomba di Bouknight prima di una jam di Richards per il 20-14.

L’ingresso di Green dava benefici a Chicago che lo sfruttava come rapido terminale perimetrale: sue le due bombe per il pareggio usate come trampolino per finire avanti il quarto 26-27.

Solo un anticipo di ciò che sarebbe successo nel secondo quarto quando, gli Hornets costretti a dare un occhio al trio Vuc-DeMar-LaVine (non una gran partite degli ultimi due) lasciavano spazio ai tiratori da fuori.

Williams finiva il primo tempo con 11 punti (5/5 dal campo), Green con 13 pt. (5/5 dal campo e 3/3 da fuori) ed il ¾ dal campo di Dragic che lo portava a 10 pt. e Chicago chiudeva il primo tempo avanti 52-61con il 56,3% da tre punti.

Gordon Hayward non rientrava sul parquet per il secondo tempo alle prese con un dolore alla spalla sinistra dopo un contatto nel primo tempo e si aveva la sensazione che la partita fosse già in archivio.

A prolungarla per un istante ci pensava Kelly Oubre, il quale partiva forte nel terzo quarto centrando per tre volte (su altrettanti tentativi) il cesto dalla lunga distanza riuscendo a ridurre lo scarto a sole tre unità: 61-64.

McDaniels – lanciato al posto di Hayward – era molto attivo ma ancor di più impreciso, Jones segnava da tre e i figuranti di Charlotte si disperdevano: Maledon commetteva due banali TO di seguito e i Bulls prendevano il largo garantendosi la vittoria a 12 minuti dal termine con un 70-84 molto difficile da ribaltare.

L’ultimo quarto, infatti, scorreva senza emozioni o sussulti, i rimaneggiatissimi Hornets non ci credevano più molto e la partita terminava 88-106 in favore della squadra guidata da Donovan.

Alla fine a fare la differenza, oltre al rapporto di forza riguardante la qualità di base delle forze messe in campo, la precisione al tiro su ogni fronte ha concesso ai Bulls di portare a casa abbastanza comodamente il match.

Charlotte ha avuto un buon inizio con le folate in transizione ma ha anche perso molti palloni in fase di costruzione di gioco (piacevole comunque la costruzione), TO importanti (17 in totale alla fine contro i 19 dei Bulls), evitabili.

14 pt. e 13 rimbalzi per Vucevic, 10 punti per LaVine e 9 per DeRozan tra le fila avversarie che hanno sfruttato un Green da 17 punti più la coppia Dragic/Williams che ha chiuso con 16 punti a testa.

Per gli Hornets a salvarsi dal naufragio c’è poco: Kelly Oubre Jr. ha chiuso con 24 punti, Plumlee con 11 pt. E 13 rimbalzi mentre un sufficiente D. Smith Jr. ha terminato con 10 pt. e 6 assist.

Hornets che scivolano sul 3-5 in classifica in attesa di capire se le tre assenze (portate a 4 nella notte) potranno dare una scossa a questa squadra rabberciata.

https://www.youtube.com/watch?v=SA1sYtRN0QA&ab_channel=NBAGAMEHIGHLIGHTS

Game 7: Charlotte Hornets Vs Sacramento Kings 108-115

Mason Plumlee in doppia doppia nella notte con 12 punti e 10 rimbalzi ma un -4 in +/-.

Gli Charlotte Hornets cercavano conferme dopo aver battuto i campioni in carica.

La ghiotta occasione arrivava subito, i Kings erano usciti sconfitti dall’Alveare nell’ultima manciata di occasioni nelle quali le squadre si erano incrociate.

Dopo un avvio nel quale il punteggio recitava: “Hayward-FT Kings 4-4” gli Hornets sembravano porer scappare piuttosto agilmente riuscendo a sporcare, recuperare ed intercettar molti palloni unendo una buona difesa nel pitturato.

In attacco Dennis Smith Jr. dava spettacolo culminando con un super atletico reverse layup volante in volo planato sotto il ferro.

I Kings si svegliavano ma Plumlee con uno spin più schiacciata, Oubre Jr. da tre ed ancora Plumlee (bravo a leggere la difesa mancante al ferro) passava esternamente il blocco di Hayward per riprodurre una seconda slam.

All’intervallo i Calabroni arrivavano lanciati sul 67-52 (60,6% dal campo per Charlotte e 21-10 negli assist con tutto il quintetto in doppia cifra), un +15 che parrebbe poter essere controllato da Charlotte, anche perché De’Aaron Fox si infortuna cercando di bloccare Richards, invece, Charlotte si incatrama in attacco continua a perdere banalmente palloni da sola e la difesa non regge più e Huerter sale in cattedra sul perimetro colpendo diverse volte da fuori.

Hayward è palesemente stanco come Dennis Smith Jr., a togliere le castagne dal fuoco, dopo l’inevitabile sorpasso Kings di DellaVedova a 3:43 (77-79).

Kings anche a +9, Bouknight mette un paio di pezze e i Re rimangono avanti di 4.

Ultimo quarto da Cliff-hanger, Oubre Jr. riporta avanti Charlotte con una tripla e P.J. Washington tine botta tra runner, floater e movimenti vicino al ferro.

Un parziale da 0-10 pro Kings sembrava dar il vantaggio decisivo ma gli Hornets tornavano sul 105-106 prima che McDaniels con una bomba pareggiasse a quota 108.

A dare una mano a Huerter era Mitchell che batteva Plumlee due volte con abili separazioni: da tre e da due in pull-up: 108-113 a :24.2 dalla fine.

Gli Hornets non riescono aimbastire buone azioni, anzi, perdono un altro pallone, una delle cause della sconfitta, troppi TO.

Anche la differenza ai FT ha inciso, Charlotte ha chiuso con un 8/14 contro un 24/28 avversario ed ancor più pesante è stato il dato a rimbalzo e da second chance.

Se i Calabroni avevano retto nel primo tempo sotto le plance, alla fine il 38-42 premia gli ospiti.

Per Charlotte 28 i pt. di P.J. Washington Jr., altra ottima serata per lui che ha nei Kings la vittima preferita mentre i Californiani sono stati trascinati in particolar modo da Huerter con 26 punti e Mitchell con 23, Sabonis ha chiuso con 9 pt. ma 16 rimbalzi.

Per tornare a quota .500 ora Charlotte dovrà giocare bene ed interamente per i prossimi 48 minuti nella ostica Wind City, contro i Kings sono calate intensità, attenzione ed energie, urge ritrovare tutto non dando per scontato vittorie sembrate certe troppo presto..

Articolo a cura di Igor F., si ringrazia Fabrizio Getuli per gli inserimenti foto/video mattutini.