Classifica Southeast Division

La Southeast Division è sicuramente la Divisione con il livello più basso attulmente nella NBA, specialmente da quando LBJ ha traslocato da Miami, il vuoto non è stato riempito.

La Southeast Division è sicuramente la Divisione con il livello più basso attulmente nella NBA, specialmente da quando LBJ ha traslocato da Miami, il vuoto non è stato riempito.

Atlanta, Charlotte e Orlando non sono più nella loro epoca d’oro degli anni ’90 o in qualche annata beata come i Magic con Howard in finale contro i Lakers nel 2009, Washington sembrava poter comodamente prendere il vuoto lasciato da queste squadre poiché l’era Wade in Florida è terminata ma, causa uno spogliatoio più da Bullets che da Wizards, il ritardo in classifica è stato parzialmente colmato solo recentemente.

Charlotte così con la vittoria su Denver, anche se con un record leggermente perdente, ha ripreso il comando di un Division che, exploit delle altre permettendo, potrebbe anche vincere, regalando nell’anno dell’All-Star Game in North Carolina, un banner anche allo Spectrum Center poiché l’unico vinto dagli Hornets (una collezione di secondi posti a partire dal 1994/95 nella Central quando giunsero secondi dietro ai Pacers di Reggie Miller nell’anno del rientro di Jordan dopo aver strappato il comando ai Battistrada diverse volte durante la Regular Season) risale alla stagione 2007/08 ma sta a New Orleans.

Comunque sia, ecco la classifica allo stato attuale prima della serata attuale che vedrà Atlanta ospitare proprio Denver, Washington recarsi a Cleveland e Miami andare a giocare a Los Angeles contro i Velieri dal vento a favore.


  • Gli Hornets sono al settimo posto nella Eastern Conference e anche in caso di vittoria delle rivali stanotte manterrebbero comunque il comando della Divisione in attesa di andare a giocare nella notte italiana di lunedì 10 alla 01:30 AM al Madison contro i Knicks.
  • L’obiettivo è di non steccare per dare continuità a una classifica che potrebbe migliorare poiché con un record attuale di 9-5 casalingo, i Calabroni avranno una striscia di partite da giocare all'”Alveare” di ben cinque gare (Detroit, New York, L.A. Lakers, Cleveland e ancora Detroit).
  • Con 57 partite ancora da giocare, non essendo ancora arrivati a un terzo della maratona stagionale, tutto può ancora succedere ma gli episodi delle battaglie sono determinanti e potranno forse fornirci qualche indicazione aggiuntiva dopo la gara del 22 dicembre contro Detroit nonostante le diafane difficoltà di trovare un striscia di vittorie più consistente.
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.