Game 59; Charlotte Hornets @ Brooklyn Nets 115-91

Partita cruciale a Brooklyn.
Gli Charlotte Hornets si presentavano agguerriti, pronti a invadere il Brooklyn Bridge.
Coach Hollins, dopo aver battuto i Guerrieri chiedeva anche ai Calabroni di pagare dazio ma gli insetti accumulata energia solare carica di tensione nelle ore precedenti, non erano della stessa idea e attaccavano subito.
Lo sciame si riversava subito volando e violando le difese degli uomini preposti a guardia della struttura.
Restando in tema di ponti…
Brooklyn non è campata tanto, è crollata sotto l’immediato e inaspettato attacco, i piloni non hanno retto e i tiranti non hanno funzionato.
Charlotte esce più convinta da questa battaglia, brava a non farsi recuperare questa volta.
Le squadre si presentavano in campo con qualche news.
Gli Hornets sempre privi di Walker dovevano rinunciare (già da un paio di gare) anche a P.J. Hairston, il quale comunque ultimamente non aveva giocato molto, mentre sul fronte Nets si registrava la perdita di Teletovic, fuori pare, per tutta la stagione.

Marvin Williams tornato in quintetto per l'occasione ha sfoderato una gran prestazione.

Marvin Williams tornato in quintetto per l’occasione ha sfoderato una gran prestazione.

I Calabroni (in viola) schieravano; Mo Williams, Henderson, Kidd-Gilchrist, Marvin Williams (a sorpresa per la difesa) e Jefferson, mentre i Nets (in bianco) mettevano sul parquet; Deron Williams, M. Brown, J. Johnson, Al. Anderson e M. Plumlee.

I Nets vincevano la palla a due ma la difesa di Charlotte si dimostrava subito attiva e concentrata con Jefferson a sporcare e respingere un passaggio dentro, gli attacchi andavano a vuoto fino a 10:49 quando Mo Williams trovava Big Al per i primi due punti della partita.
Brown con un’entrata in appoggio ristabiliva la parità ma gli Hornets volevano a tutti i costi vincere una partita cruciale e Mo Williams continuava a produrre assist; penetrazione e scarico volante per Marvin Williams che sulla sinistra sparava la tripla del 5-2, a 9:30, Henderson mandava il proprio tiro sul ferro ma a ribadire a canestro ci pensava Kidd-Gilchrist, poi era Jefferson a deviare un pallone in difesa, facendo partire la transizione degli Hornets con Mo che serviva all’ultimo Michael Kidd-Gilchrist per l’easy layup, Marvin Williams si produceva in un insolito attacco spalle a canestro per sfruttare il miss match con il rookie Brown da cui guadagnava due liberi messi a segno.
La giostra per i Nets continuava a 8:04 con Mo Williams che vedeva l’inserimento frontale nel pitturato di Jefferson che tirava quasi sullo scarico e segnava il 13-2.
A interrompere il dominio di Charlotte ci provava Lopez da sotto a 7:50 che raddoppiava il punteggio dei Nets.
A 7:34 arrivava un’altra tripla del caldissimo Marvin Williams e dopo il canestro dei Nets gli Hornets mettevano a segno un altro bel canestro; Mo guadagnava la linea di fondo e chiuso scaricava nel mezzo dove Lopez sembrava essere in vantaggio su tutti, ma arrivava Henderson ad anticiparlo con una deviazione a mani protese che trovava il passaggio diagonale perfetto per liberare sotto il canestro Jefferson per la jam del 18-6.
L’inizio veemente degli Hornets non si spegneva; mentre i Nets troppo soventemente si accontentavano dei tiri in sospensione e non li mettevano, Charlotte trovava Kidd-Gilchrist due volte con due jumper forniti da Mo Williams e Jefferson che gli concedevano un po’ di spazio per prendere la mira e portare la squadra del North Carolina sul 22-6 a 5:31 dalla fine del primo quarto.
A 4:54 un piazzato di Jefferson oltre il braccio proteso di Lopez aumentava il gap, Jack era freddo e sbagliava un tiro lungo da due, poi era ancora Mo a incrementare la sua produzione assist con un passaggio per l’altro Williams (Marvin) che da sotto metteva due punti in schiacciata a 4:36 per l’inaspettato +20.
Jack dall’angolo mancava una tripla e Charlotte abbatteva il muro dei 20 di vantaggio con un’azione solitaria di Mo che da 45° sinistra metteva una tripla a 4:14 che valeva il 29-6.
B. Lopez in gancio segnava per i Nets, mentre per gli Hornets a 3:34 Jefferson andava a segno polverizzando Deron Williams cui non riusciva il tentativo di stoppata.
Deron si ricomponeva e andava a segnare in entrata nonostante fosse ben contrastato dalla difesa all’altezza dell’anello.
Bravo lui a resistere al tocco sulla palla.
Gli Hornets continuavano a difendersi, Jefferson sporcava un pallone a Lopez che cercava il tiro in avvicinamento, la palla andava a Jack che non metteva nemmeno questa conclusione ma per le Retine arrivava un libero di Young a muovere il punteggio che aumentava per entrambe le squadre con il canestro in solitaria di Mo Williams e di Bogdanovic.
A 1:08 una delle classiche azioni di Roberts; partenza veloce per prendere il centro dell’area e palla alzata in prossimità del canestro per il 35-13.
Il punteggio era quello finale di primo quarto poiché era lo stesso Roberts a compiere un gran recupero difensivo su Young cercato e trovato da un passaggio lungo, sul controllo il nuovo acquisto dei Nets si faceva soffiare la palla da Flash Brian.

Jefferson schiaccia nonostante la difesa di Deron Williams.

Jefferson schiaccia nonostante la difesa di Deron Williams.

Nel secondo quarto i Nets segnavano a 11:03 con Jack su una seconda possibilità, offerta da Bogdanovic che recuperava un rimbalzo offensivo. Gli Hornets forti del vantaggio di 20 punti continuavano ad attaccare con intelligenza nonostante la panchina in campo desse minori garanzie. Roberts mancava il tiro ma Biz prendeva il rimbalzo sotto canestro e Jack non poteva far altro che fermarlo irregolarmente vista la differenza di statura tra i due.
Biz non falliva dalla lunetta, ne falliva uno dei due concessi invece Plumlee a 10:15 e il punteggio muoveva sul 37-18.
A 9:52 Zeller provava un tiro frontale ma la palla finiva corta sul lato del ferro, rimbalzava sul terreno e veniva recuperata da Cody stesso, più lesto di tutti a intervenire sul pallone andando incontro allo stesso, il varco centrale lasciato da Brooklyn era sfruttato dalla nostra PF per mettere due punti che portavano al 39-18.
Gli Hornets infrangevano la barriera dei 40 punti con un tifoso dei Nets; Lance Stephenson, il quale abbattuto da Plumlee dopo un’aggressiva entrata si dimostrava capace di mettere due liberi consecutivi a 9:13.
I bianconeri segnavano con Bogdanovic da sotto e poi a 8:29 aggiungevano un altro punto dalla linea della carità con M. Brown. Marvin Williams però vanificava questi tre punti dei Nets in un istante sparando dall’angolo destro una bombarda per il 44-21 a 8:08.
Deron Williams, il play dei Nets, tuttavia segnava cinque punti consecutivi, aiutato da Bogdanovic che subiva fallo da Lance a 6:24.
I suoi liberi a segno riavvicinavano la squadra di casa portando il punteggio sul 44-28.
Jefferson raddoppiato in area perdeva palla e Young puniva gli Hornets con una tripla che costringeva Clifford a chiamare time-out a 5:42 sul 44-31.
J.Johnson faceva fallo su Henderson al rientro e i liberi della nostra guardia andavano dentro.
Plumlee faceva tornare il distacco identico a dopo il time-out con un bel gancio nonostante Jefferson difenda bene su di lui, dall’altra parte però una manata dello stesso centro avversario a Jefferson costava due tiri liberi alla squadra bianconera.
Big Al metteva solo un libero e Young a 4.43 con una specie di semigancio dal post basso sinistro accorciava a 12 lo svantaggio (47-35).
Con Charlotte in difficoltà gli uomini di Clifford tornavano ad affidarsi a Williams, in questo caso Marvin che con 5 punti allontanava la minaccia di un rientro dei Nets per una partita punto a punto.
Marvin prima era abile a procurarsi un fallo che lo portava a segnare due FT, poi metteva un canestro clamoroso da 3 punti dalla sinistra per il 52-35 a 4:11 nonostante l’uomo gli mettesse la mano in faccia.
Plumlee si avvantaggiava grazie alla sua maggiore statura mettendo un altro tiro da sotto a 3:36.
Un probabile fallo su Big Al da sotto non veniva chiamato e sula transizione Mo Williams commetteva fallo.
C’era anche un tecnico a Mo, quindi Bogdanovic per i Nets poteva accorciare.
Il primo libero andava a bersaglio ma il bianco mancava clamorosamente gli altri due e i punti di vantaggio (ora 14) di Charlotte resistevano.
Jefferson si trovava a pochi secondi dallo scadere in condizioni di tirare dalla baseline sinistra dalla media ma da dietro la tabella.
Il tiro un po’ affrettato faceva “palo” e i 24 secondi scadevano. Deron Williams mancava la tripla comunque e Charlotte segnava ancora con un open di Henderson a 2:25 per il 56-40.
Qualche errore da ambo le parti manteneva immutato il punteggio fino a quando la differenza d’altezza non costringeva Marvin a spendere un fallo su Lopez da sotto a 1:11.
Dalla lunetta il centro dii riserva di Brooklyn non tradiva la fiducia dei compagni, così come Young che si sforzava di prendere un rimbalzo offensivo e convertire in due punti nel finale per il 56-44 che chiudeva le marcature nel primo tempo.

Gerald henderson; 19 punti con 7/11 dal campo.

Gerald Henderson; 19 punti con 7/11 dal campo.

Al rientro in campo Henderson si creava un tiro frontale da due punti lungo che inaugurava il terzo quarto.
Joe Johnson però aveva la meglio in una battaglia contro MKG (il quale vinceva però la guerra) segnando nel pitturato, anche Big Al dall’area colorata segnava con il suo dolce tiro a una mano.
A 10:11 dopo un’azione confusa la palla arrivava a Mo Williams che smarcato dalla diagonale sinistra metteva un lungo tiro approfittando della casualità dell’azione.
L’altro Williams (Deron) era meno brillante; un suo lob era preda di Henderson che s’impossessava della sfera.
Lo stesso Gerald poi a 9:51 andava a battere una rimessa laterale. Palla a Mo che gliela rispediva velocemente sul lato sinistro.
La posizione di Anderson non era ottimale e Hendo lo batteva andando a canestro per finire con una dunk.
A 9:26 Mo Williams correva in contropiede, anche se la difesa di Brooklyn era ben schierata, mandava a vuoto Young con un palleggio dietro la schiena veloce effettuato sul posto e segnava con un pullup jump shot frontale.
I Nets tornavano in attacco con Deron Williams che mancava l’appoggio, arrivava MKG a difendere tentando di recuperare il rimbalzo, la buona posizione presa costringeva Lopez a spingerlo e gli arbitri a chiamare fallo.
MKG in difesa si ripeteva su Joe Johnson non concedendogli spazio e costringendolo a sbagliare tiro, così Big Al in post basso destro fintava ingannando Lopez che saltava e andava a contatto con Jefferson impegnato in un allungo non vincente ma pro lunetta.
A 8:17 il n°25 si recava in lunetta per l’appuntamento con i due liberi e dopo averli segnati Charlotte si lanciava sul +22 (68-46).
A 7:24 un giro sul corpo di Lopez con facile layup consentiva a Big Al di alzare il suo score personale.
I Nets tornavano sotto i 20 punti di distacco e superavano i 50 punti con Deron Williams dalla lunetta (fallo sulla sua entrata dalla baseline destra di Big Al) per il 70-51.
Mo Williams però, tornava a essere l’arma in più degli Hornets. Passando dietro a un blocco di Jefferson riusciva a mettere con naturalezza un lungo due punti e anche se Bogdanovic schiacciava a 5:11, Henderson mancava due liberi, la squadra di Jordan rimaneva sul pezzo.
Con Henderson in appoggio a 4:37 per il 74-53 e con lo stesso Gerald trenta secondi dopo che s’infilava bene partendo dall’arco dei 3 punti e cercando di concludere in appoggio da sotto.
Deron Williams e l’aiuto Lopez arrivavano su di lui chiudendolo ma arrivava anche il fischio arbitrale sulla conclusione.
I due punti questa volta erano certificati. Charlotte chiudeva la questione con due triple regalando al pubblico di Brooklyn del garbage time.
Prima arrivava un assist volante di Mo, ancora in penetrazione con scarico in angolo (ormai il regno di Hendo) per Gerald che metteva la tripla, poi Mo Williams a 3.18 tirava in faccia ad Anderson per l’82-55. Un’entrata di jack a 3:09 che costava a Charlotte un gioco da 3 punti avendo speso male il fallo non serviva a molto, gli Hornets mantenevano le distanze, anche se Cody mancava il tiro.
Ci pensava Biyombo a catturare il rimbalzo e segnare Jack andava a segno, Zeller con un gancio dal pitturato dopo essersi guardato intorno e non aver trovato linee di passaggio ritenute buone, più un altro canestro di JJ a 2:09 segnavano sul tabellone illuminato l’82-62. MKG dalla lunetta, Plumlee su una seconda chance e Cory Jefferson con un rimbalzo offensivo su Zeller e un jump bank shot erano gli ultimi marcatori di quarto, anche perché nel finale si vedevano buone azioni difensive; Mo Williams prendeva posizione in difesa e un distratto Plumlee in corsa lo travolgeva senza palla obbligando gli arbitri a chiamare il fallo offensivo, MKG era stoppato e un raddoppio di Charlotte sull’ultima azione con un Biyombo altissimo costringeva i Nets a una difficile circolazione di palla e un tiro all’ultimo che quasi faceva rimaner incastrata la sfera tra vetro e ferro.

L’ultimo quarto iniziava con J. Jordan a far fallo su Zeller.
Altri due punti per il bianco degli Hornets che faceva toccare quota 90 ai nostri.
Stephenson e jack mancavano i fade-away, MKG perdeva palla in dribbling alzandola sopra la testa, alla fine segnava Jefferson, ma quello dei Nets con una schiacciata.
Cody però, restituiva il favore con un tap-in bello, quanto fortunoso anticipando Jordan.
Panchina ormai stabilmente in campo e Biz diceva no a Plumlee in terzo tempo, sull’alzata e tiro arrivava la manona del centro congolese a spazzar via.
La mano del centro africano funzionava al 50% a 9:51 quando in lunetta splittava per un fallo subito in precedenza da Jordan, tanto bastava però per riportare Charlotte a 25 punti di vantaggio (93-68).
A 9:08 una tabellata di Zeller, di quelle che al parchetto per scherzo t’invalidano se non la dichiari, diceva esplicitamente che si trattava di una buonissima serata per gli Hornets.
A 7:58 Roberts con un’azione in penetrazione andata a buon fine grazie al cambio di velocità segnava il 99-70.
A 7:24 Roberts passava a Zeller che rollava dentro ed esplodeva in una schiacciata fragorosa a una mano come ogni tanto gli capita.
La panchina si teneva mimando di stare lontani. Non era a conoscenza della danger Zeller zone C. Jefferson che toccava Cody e regalava un punto in più con un libero trasformato per il 102-72, con gli Hornets a toccare il +30.
A 5:00 minuti dalla fine entravano in campo le altre riserve come ad esempio Daniels. Lance rimaneva in campo e sbagliava spiaccicando la palla spicchi sul ferro dopo essere andato via con un bel crossover. Lance si rifaceva poco più tardi con un bel canestro ma c’era solo il tempo di registrare il primo canestro di Daniels a 2:16 con una bomba dal corner sinistro per il 113-87.
La partita finiva 115-91 con Charlotte vittoriosa di24 punti, oltre ogni più rosea aspettativa.

Qui sotto le statistiche.

tvdgh

C’è poco da commentare.
Charlotte ha dominato.
Solo le perse e i turnover sono a sfavore.
Rispettivamente 5-6 e 13-9 ma un’aggressiva difesa e la concentrazione non hanno permesso il rientro a Brooklyn.

Voti

Mo Williams: 8
14 pt. (6/13), 3 rimbalzi, 14 assist. On fire. Parte distribuendo 8 assist in 10 minuti. Spacca la partita, poi segna qualche punto, compresa una tripla che manda un messaggio chiaro ai Nets. Solo una palla persa.

Henderson: 7,5
19 pt. (7/11), 3 rimb., 2 ass., 1 rubata. La guardia tiratrice tira bene e porta punti agli Hornets che ritengo importanti. Anche se i Nets non si sono mai avvicinati più di tanto qualche suo buon canestro ha contribuito a non alzare il rischio di tornare gomito a gomito con gli avversari.

Kidd-Gilchrist: 7,5
10 pt. (4/7), 13 rimbalzi. Perde 4 palloni, specialmente quando va in entrata. Ormai si sta specializzando in difesa e rimbalzi ma mette a referto un’altra doppia doppia. Joe Johnson fa 1/6 e due punti…

Marvin Williams: 8
18 pt. (5/8), 7 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata. Nei tiri dal campo è contemplato un 4/5 nelle bombe, le quali spianano la strada agli Hornets nel primo tempo. Entrato in quintetto un po’ a sorpresa per la difesa è salito alla ribalta anche come marcatore. Notte da cecchino.

Jefferson: 7
19 pt. (8/16), 6 rimbalzi, 1 assist, 3 rubate. Manca d’altezza contro le torri avversarie. Alla fine il su lo fa bene portando punti e sporcando palloni che diventano una difesa attacco…

C. Zeller: 7
13 pt. (5/9), 4 rimbalzi, 1 assist in 15:41. Qualche perla in fase offensiva. In difesa un paio di volte lascia a desiderare.

Biyombo: 7
7 pt. (1/1), 8 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata in 18.19. Discreta partita con la ciliegina sulla torta della bella stoppata a Plumlee. Buona protezione del canestro e dalla lunetta fa 5/6, gran miglioramento.

Roberts: 5,5
4 pt. (2/9), 1 rimb., 2 assist, 1 rubata. Troppi errori anche se segna con un paio d’entrate.

Stephenson: 5,5
6 pt. (2/5), 3 rimb., 1 assist. Anche contro i Nets esagera e finisce per fare cose insensate. Sbaglia una schiacciata clamorosa, anche se un paio di buoni canestri li trova. Stasera ne perde solo una in una ventina di minuti.

Taylor: 5,5
0 pt. (0/2), 1 rimbalzo, 1 assist in 6:21. Nel garbage time si perde un pochino.

Maxiell: 5,5
2 pt. (1/2), 1 rimbalzo in 6.21. Gli fischiano un fallo offensivo e poi sbaglia un tiro prima di mettere il suo gancio a una mano solo cotone.

Daniels: 6
3 pt. (1/2) in 5:00 minuti. Segna il suo primo canestro con gli Hornets dall’angolo sinistro. Per il resto sbaglia un altro tiro ma ha poco tempo per mettersi in mostra.

Vonleh: s.v.
0 pt. (0/0) in 4:30.

Coach Clifford:7,5
Schiera Marvin Williams in campo e l’idea si rivela vincente. Marvin ripaga la fiducia segnando nei pimi minuti quasi tutti i tiri. Squadra attenta e concentrata, pronta alla battaglia da subito. Ha infuso una grande carica e la squadra ha risposto con energia.

https://www.youtube.com/watch?v=_6IBPJdNqzI

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.