Game 01: Charlotte Hornets Vs Atlanta Hawks 116-110

Contro quasi ogni aspettativa – visti i recenti problemi extra-parquet e non – Charlotte sfoggia un game dallo spirito di squadra “compatto e massiccio” finendo per portare a casa la vittoria casalinga nella prima uscita stagionale contro i più quotati Hawks.

Brandon Miller

Fulcro del testo da ESPN:

Un ritrovato P.J. Washington ha segnato 25 punti, Miller ha fornito un’enorme scintilla con otto dei suoi 13 punti nell’ultimo quarto.

“Non è come la maggior parte dei ragazzi della sua età”, ha detto l’allenatore degli Hornets Steve Clifford.

“Se si mettono nei guai e alcuni ragazzi non sarebbero in grado di riprendersi. Ha avuto un paio di giocate che non sono andate come voleva ma poi ha fatto delle grandi giocate nel quarto quarto. Se lo guardi, ha una grande fiducia in se stesso”.

Miller ha definito il suo step-back 3 dall’angolo che ha battuto il cronometro la sua migliore giocata e ciò che lo ha fatto andare avanti.

Mi ha giocato 24 minuti nella sua prima partita NBA.

P.J. Washington e Terry Rozier hanno messo due colpi dai lati per spingere il vantaggio di Charlotte a sei con circa un minuto da giocare.

P.J. Washington

Young ha ridotto il divario a tre con i suoi primi 3 della partita, ma Rozier ha risposto con un breve pull-up jumper dalla linea di fondo per renderlo un gioco di due possessi a 22 secondi dalla fine per aiutare a garantire la vittoria.

Rozier ha aggiunto 24 punti per gli Hornets e LaMelo Ball si è scrollato di dosso un primo tempo difficile e ha chiuso con 15 punti e 10 assist.

Mark Williams, granitico, ha contribuito con 13 punti e 15 rimbalzi per Charlotte.

Ball, che ha giocato la sua prima partita di regular season da quando si è rotto la caviglia otto mesi fa, ha faticato per tutto il primo tempo, sbagliando tutti e otto i tiri dal campo ma si è ripreso con quattro tiri da 3 punti nel secondo tempo, ribaltando lo slancio della partita.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.