Sottotitolo; allucinazHornets
Dopo la tragica data del 13 novembre, vuoi per la superstizione che deriva dall’antichità, per la sconfitta a Chicago, perché personalmente è il giorno di un ricordo tra i peggiori possano capitare nella vita e perché gli allucinanti fatti di sangue a Parigi che mischiano i torti e le ragioni degli uni e degli altri confondendosi e dando origine a opinioni totalmente soggettive tra le persone, ecco… (per passare ad argomenti più leggeri) la quasi allucinante serata degli Hornets, che, prima giocano un primo tempo da sogno, poi un terzo quarto da sala d’aspetto, ancora un avvio di ultimo quarto da incubo con il rientro di Portland e gli ultimi cinque minuti da commedia a lieto fine.
Nicolas Batum, (oltre a Jefferson) l’ex, è stato il protagonista della serata giocando con personalità ed entrando “in the zone”.
Un primo tempo in cui ha sbagliato pochissimo al tiro, confidente e rapido, non tracciabile nei movimenti dai difensori.
Nel finale aiutato dalla squadra, ha messo canestri importanti che hanno dato a Charlotte una vittoria che si credeva certa prima del tempo.
Portand agli ordini di coach Terry Stotts schierava; Lillard, McCollum, Aminu, Vonleh e M. Plumlee, mentre Charlotte si presentava in divisa teal ma con il solito quintetto; Walker, Batum, Hairston, M. Williams, Jefferson.
I Trail Blazers guadagnavano la palla a due con Plumlee, ma in attacco Vonleh si faceva bloccare sotto canestro da una difesa fisica di Marvin Williams, il quale però non aveva fortuna in attacco andando a sparare sul ferro, così McCollum sfuggiva alla difesa di Charlotte e da posizione frontale segnava lo 0-2 con l’aiuto dell’anello.
Charlotte pareggiava con un passaggio pallonetto di Batum che trovava Jefferson un po’ troppo sotto la tabella, il centro però riusciva anche da marcato a controllare la sfera in due tempi e a realizzare inarcando la schiena all’indietro.
Vonleh trovava il canestro dell’ex ma a 10:17 già Batum iniziava a scaldare i motori con una tripla da dietro un blocco.
Il 5-4 resisteva poco perché McCollum segnava anch’esso dalla grande distanza.
A 9:29 Aminu commetteva un fallo provvidenziale sulla transizione 3 contro 2 di Charlotte; Walker passava a destra per Marvin che veniva abbattuto dall’ex Dallas Mavericks.
La nostra ala grande splittava, così a 9:08 Plumlee segnava i punti del +3 (6-9), ma anche in questo caso il vantaggio per la squadra avanti durava poco, infatti, Batum a 8:45 era rapido a smarcarsi e a colpire da tre punti per il 9-9.
Charlotte continuava a muoversi bene sul campo muovendo anche la palla a spicchi in maniera adeguata, Walker trovava così spazio sulla destra per colpire da 3 punti per il 12-9.
Charlotte difendeva bene e Walker appena rientrato in possesso palla tentava di far partire la transizione, ma Plumlee cadendo involontariamente sulla sua caviglia lo abbatteva e impediva il proposito. Walker si rialzava e andava a segnare dalla linea di fondo sinistra con un jumper.
Lillard segnava da due punti ma dall’altra parte arrivava un lob morbidissimo per Jefferson che saltava il difensore piazzato davanti a lui, così Big Al si girava e appoggiava al vetro prima che l’arrivo dell’aiuto potesse essere realmente efficace.
Portland tuttavia produceva uno sforzo che la portava al pareggio; su una seconda chance Lillard provava la bomba e gli andava bene, mentre dopo un bel gioco di passaggi i Tracciatori di Sentieri liberavano l’ex Vonleh tutto solo sotto canestro che si esaltava in schiacciata.
A 5:33 Jefferson si permetteva il lusso di un’entrata a ricciolo conclusa con la mano destra, la più lontana dal difensore. Big Al si ripeteva con un turnaround.
Portland segnava con Crabbe ma Jefferson dalla baseline sinistra mandava a segno ancora un tiro, Crabbe non si arrendeva e dopo due punti a testa di Plumlee e Walker, mandava il pallone nel canestro con un jumper dalla diagonale destra.
La premiata ditta Jeremy & Spencer tuttavia costruiva 3 punti.
Passaggio di Hawes e tripla da 45° a sinistra di Lamb.
Charlotte colpiva anche a 1:45; Lamb apriva per Lin nell’angolo sinistro e l’orientale non tradiva la fiducia con la bomba del 30-22.
Lillard replicava con un gioco da 3 punti per fallo di Hawes su di lui c’era sia il canestro che il libero addizionale.
Batum entrava ormai in fase di rullaggio e realizzava con un elbow jumper dalla diagonale media destra ma Lillard lo sfidava andando a segnare con un floater, tuttavia Batum iniziava il decollo con una ricezione dalla linea di fondo e tiro immediato a battere il cronometro che indicava solo 4 decimi dopo il canestro del francese.
Pausa sul 35-27 Hornets.
Il secondo quarto proseguiva ancora meglio per i Calabroni che allungavano immediatamente; dopo una serie di passaggi e movimenti dietro ai blocchi alti, Lin rompeva gli indugi attaccando l’anello e realizzando altri due punti a 11:40, Lamb cambiava passo e nessuno riusciva a stoppare la sua entrata sulla destra che valeva altri due punti per Charlotte, la quale non si fermava ma esagerava con Lamb che tagliava verso il centro dell’area, riceveva da Hawes un passaggio diagonale dalla destra, agganciava al volo eludendo il rientro di Henderson (applaudito poco prima dal pubblico come ex mentre si trovava ancora in panchina) e schiacciava alla grandissima.
A 9:27 Marvin Williams aveva spazio sufficiente per realizzare due punti al tiro per il 43-27.
Cody Zeller diventava protagonista per un attimo… rimbalzo difensivo toccato, rincorsa sulla sinistra e palla salvata schiantandosi sulla prima fila che faceva da cuscinetto alla nostra ala grande, la quale tornava in attacco, ma falliva la conclusione generando la transizione di Portland che sembrava aver buon esito, ma lo stesso Cody rientrava da dietro e saltando altissimo con i tempi giusti si creava un filmato da highlights, palla spedita lontano all’apice della salita della stessa.
Lamb regalava 4 punti a Clifford, a 8:13 al tiro e a 7:52 andava ancora una volta ad agganciare altissimo la sfera su assist al rallentatore (ma preciso) di Lin che disegnava una traiettoria perfetta per il nostro numero 3 che batteva il povero Henderson andando a segnare con un alley-oop da favola.
Charlotte riusciva a colpire ancora due volte (Hairston/Jefferson) prima che Lillard riuscisse a rompere la barriera difensiva degli Hornets.
Il numero zero nero riportava a -20 i suoi (50-30) ma Jefferson segnava due volte consecutivamente, inoltre Batum realizzava un libero dalla lunetta (per fallo di McCollum lontano dalla palla) e gli arbitri annullavano un canestro a Vonleh per una ginocchiata in salto sull’appoggio data involontariamente a Jefferson creando divergenze d’opinione con la panchina dell’Oregon.
Un passaggio hand-off di Jefferson a 4:02 per Batum (che ricevendo si lasciava cadere all’indietro andando al tiro elegantemente) costava altri due punti incassati ai Trail Blazers.
Il play dei T. Blazers era l’unico a tentare di tener viva la gara; altro gioco da 3 punti più un canestro da due e tabellone sul 58-37.
Dopo qualche tiro libero tornava a farla da padrone Batum che si schermava un po’ con il blocco di Zeller alto e sparava ancora da 3 punti per l’atterraggio del pallone nella retina che valeva il 66-41.
Su una transizione di Portland Walker andava a contatto leggermente con l’attaccante (Harkless), il gesto di stizza era visto dagli arbitri come protesta e Lillard si presentava in lunetta per il tecnico ma falliva l’occasione.
Harkless no ma Jefferson dall’altra parte toccato nel pitturato faceva ancora meglio trovando un gancio laterale che valeva il 68-43, punteggio implementato di uno a favore degli Hornets dopo il libero a bersaglio. Lillard segnava in appoggio ma il quarto si chiudeva con il rimbalzo guadagnato da Jefferson sull’errore dalla lunga distanza di Walker; Big Al controllava la sfera e la mandava dentro la retina per il 71-45 che chiudeva le ostilità nel primo tempo sul +26 Hornets.
Ad inizio terzo quarto continuava a risplendere la stella di Jefferson; dal post sinistro su Plumlee aveva vita facile e completava il suo incredibile 10/10 al tiro per avere un caffè in omaggio.
Plumlee segnava da vicino ma Walker in penetrazione portandosi via Plumlee, marcatore di Jefferson, in aiuto su di lui, scaricava per Big Al appostato sulla sinistra; canestro più fallo.
Libero a segno e 76-49. Charlotte continuava a giocare bene con Jefferson dal post basso sinistro serviva orizzontalmente sull’imbucata centrale Lamb che mandava la palla sul ferro, il quale benevolo l’accettava portandola dentro la retina.
A 8:27 Batum andava a schiacciare in solitaria su invito a metà campo di Lamb, il quale affrontato schiacciava un pallone sulla faccia per mandare il compagno a segno.
A 7:38 Marvin Williams con un’entrata centrale conclusa in appoggio segnava l’82-53, ma sarebbero passati ben 4 minuti prima che un altro Hornets riuscisse a segnare.
Charlotte infatti iniziava a rallentare le operazioni e a muoversi meno sul parquet, denotando una certa leggerezza, per fortuna Portland (come Charlotte) non ne approfittava molto, poiché moltissimi tiri si dimostravano imprecisi.
A 4:07 due liberi di Plumlee completavano un parziale di 7-0 per i T. Blazers ma Walker a 3:38 grazie a un tap-out di Zeller scaricava un 3 punti aperto per l’85-60.
Portland iniziava a lavorare ai fianchi Charlotte con un gioco di passaggi a smarcare nel pitturato i giocatori liberi attaccando i lunghi di Charlotte, Batum rispondeva in fade-away e Hawes si guadagnava dalla lunetta due liberi a :30.0 che chiudevano anche il terzo periodo sul risultato di 89-66 per la squadra di Jordan.
L’ultimo quarto era da incubo per i teal & purple; Crabbe segnava dopo un minuto e Roberts correva più veloce di tutti su un rimbalzo, consegnando a Marvin Williams la palla per la quasi tripla del 91-68, così sembrava tutto già scritto, ma a 9:45 McCollum dalla baseline destra trovava un tiro che rimbalzava sul ferro e finiva dentro inaugurando la rimonta dei ragazzi di Stotts quasi d’inerzia.
Gli Hornets non riuscivano a schiodarsi dal punteggio di 91 provando alcuni tiri a bassa percentuale e non attaccando il canestro, succedeva così che Portland mettesse a nudo le fragilità difensive dentro l’area della squadra di Clifford, segnando canestri veloci che facevano rientrare gli ospiti sul -9 (91-89) a 7:19 con Crabbe.
McCollum a 6:50 con due liberi addirittura portava a -7 lo svantaggio ospite, tuttavia si risvegliava Batum a 6:19 che grazie al rimbalzo offensivo di Zeller segnava il 93-84.
Sempre il transalpino a 5:50 segnava un canestro importante andando a passare dietro a Jefferson dalle parti dell’area alta e girandogli dietro andando ad attaccare a ricciolo; spinto mandava dentro ugualmente il pallone e buttava dentro anche il libero aggiuntivo per il 96-84.
Nicolas a 5:29 riceveva da solo andandosi a girare velocemente e tirando dal posto da media distanza; altri due punti e Charlotte al sicuro sul +14. Portland però giocava d’astuzia, recuperava e Davis metteva un paio di tiri appoggiandoli al vetro, così i Blazers tornavano al -6.
Kemba a 2:41 ci metteva un po’ d’esperienza; sotto il canestro avversario arrestava la sua corsa, finta e tentativo di salto per il tiro aspettando il fallo.
Il piano funzionava, i liberi erano sfruttati e quando Jefferson a 2:00 dalla fine riceveva da Walker l’assist per poter sparare dalla media distanza la gara poteva considerarsi finalmente chiusa.
Da segnalare a 1:08 dalla fine il passaggio di Lin nel traffico correndo sulla baseline da destra a sinistra; passaggio dietro la schiena per Jefferson che fintando faceva saltare i due difensori e andava con il braccio dall’altra parte del ferro per appoggiare la sfera del 106-92.
La gara terminava 106-94.
Prima vittoria su Portland dei nuovi Hornets.
Bene negli assist ma a rimbalzo si registrano sempre problemi.
Pagelle:
Walker: 6,5
14 pt., 5 assist, 4 rimbalzi, 2 rubate. Gioca la sua partita mostrando a tratti una difesa discrete. Rientra nel finale per tentare di dare il ritmo in attacco ma prende e sbagli troppi tiri. Complessivamente discreta gara e liberi importanti dalla lunetta nel finale per fermare la rincorsa avversaria.
Batum: 8,5
33 pt. (11/19), 5/10 da 3 punti, 5 rimbalzi, 6 assist. L’unico bombardiere che mi piace. Altro che russi o americani. Nicolas fa danni irreparabili solo ai Trail Blazers, fantastica serata aperta in maniera spettacolare, chiusa in maniera trionfale nonostante un air-ball finale che lo vede in un siparietto rientrando in difesa a mimare la presa di posizione prima del movimento meccanico di tiro.
P.J.Hairston: 6
In 9:28 colleziona 2 punti e un Pallone rubato più un rimbalzo. Non sfigura, anche perché dall’altra parte Aminu non è una prima opzione. Lui comunque regge bene per il poco che si vede in campo.
M. Williams: 6,5
7 pt., 8 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate, 1 rubata. Marvin segna solo quando interpellato. Un 3/8 normale ma di buona fattura. Peccato per lo 0/3 da oltre l’arco. Con Charlotte che fa fatica a guadagnare rimbalzi almeno lui lotta, anche se i risultati sono alterni. Caparbio comunque.
Jefferson: 7,5
29 pt. (13/17), 5 rimbalzi, 3 assist. Batum gli ruba la palma di man of the match ma il suo 10/10 iniziale fa quasi scalpore. Na gara nella quale domina Plumlee che lo stoppa solo nel terzo quarto. Big Al è in serata super. Peccato che in difesa il voto si abbassi se consideriamo i canestri presi troppo velocemente d Charlotte.
Zeller: 6,5
1 punto dalla lunetta, 6 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate. 0/4 pessimo dal campo, controbatte con la sua energia sul parquet. Confusionario a tratti ma generoso. Stoppatona che vale da sola il biglietto.
Lamb: 7
13 pt. (6/10), 5 rimbalzi, 3 assist, 2 stoppate. Dal fisico non possente come I lunghi NBA si dimostra Atletico e veloce. Difficile da pendere per Portland. Se poi aggiungiamo che è anche un tiratore… per ora Charlotte sembrerebbe aver fatto un affare.
Hawes: 6,5
2 pt, 2 rimbalzi, 4 assist. Si conferma uomo assist. Oggi segna solo dalla linea ma serve anche lui in fase di passaggio.
Lin: 5,5
5 pt. (2/9), 3 assist. Un po’ pochino per un Lin che potrebbe fare di meglio. Male al tiro, bell’assist nel finale a smarcare Jefferson.
Roberts: s.v.
1 assist e 1 rimbalzo in 3:16.
Coach Clifford: 6,5
Squadra perfetta nel primo tempo. Aspetta un po’ troppo a mandare in campo qualche titolare. Cerca di contenere il rientro ma i suoi sembrano addormentati per un attimo e nel pitturato Portland banchetta.