Game 12; Charlotte Hornets VS Brooklyn Nets 116-111

Sottotitolo; determinziHornets

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Il 18 novembre 1307 secondo la leggenda, Guglielmo Tell con una freccia colpiva una mela sulla testa di suo figlio.
A Charlotte invece, 708 anni dopo sarebbe bastato essere leggermente più precisi e realizzare qualche libero in più per non trascinare sino all’ultimo minuto una sfida che i Nets freschi di vittoria sugli Atlanta Hawks, hanno onorato sino in fondo facendo vedere buone cose specialmente da un Young devastante nella notte (27 punti) che tuttavia ha sprecato il tap-in più semplice nel momento giusto per Charlotte che ha giocato di squadra esaltando Nicolas Batum, il quale ha realizzato 24 punti nella notte.
Dopo molte difficoltà a ribalzo, gli Hornets si sono fatti più aggressivi nel finale portando questa statistica decisamente dalla loro parte.
In generale la determinazione mostrata negli ultimi minuti è stata fondamentale per non far espugnare ai Nets il nostro parquet.

I Nets si presentavano alla Time Warner Cable Arena con il seguente quintetto; Jack, R. Hollins-Jefferson, J. Johnson, Th. Young e Br. Lopez, mentre Charlotte in tenuta bianca rispondeva con; Walker, Batum, M. Williams, Zeller e Jefferson, dovendo fare ancora a meno di P.J. Hairston.

I Nets conquistavano la palla a due e si portavano subito sopra con Rondae-Hollis Jefferson, abile a segnare dalla media distanza.
Brooklyn raddoppiava il punteggio a 10:56 con Young dalla lunetta; Walker da sotto era costretto a fargli fallo e l’ala dei Nets capitalizzava le due occasioni concesse da Kemba.
Charlotte andava a segno per la prima volta in serata con un gioco tra Jefferson e Batum; il centro lanciava Batum in corsa verso il ferro, Nicolas assorbiva l’interesse e l’aiuto di Lopez, potendo scaricare al volo all’indietro per Jefferson che dalla media distanza tutto solo segnava il 2-4, tuttavia a 10:23 J. Johnson segnava una tripla.
Gli Hornets non riuscivano ad avvicinarsi di molto giacché Walker dalla lunetta splittava i suoi due liberi, anzi, Johnson colpiva nuovamente da oltre l’arco e il punteggio si dilatava e si allungava sempre di più quando Jack realizzava in pull-up dalla media passando dietro un blocco e il Jefferson dei Nets segnava un libero per il +10 (3-13) ospite.
Batum dava una mano a Clifford rimanendo in aria più del previsto per il jumper vincente dalla baseline sinistra e anche Walker riavvicinava i padroni di casa a 8:13 con un’azione in cui da solo si creava lo spazio per il tiro in sospensione su Jack.
Dopo due liberi d Lopez, a 7:20 Walker in corsa da sinistra verso destra dava a Marvin Williams appostato fuori sul lato destro, la nostra ala ripassava in angolo a Kemba che completava la corsa e sparava la tripla vincente.
Nets ancora a segno ma Hornets che controbattevano con Marvin Williams, abile ad arrivare al ferro sull’errore al tiro di Batum.
Il pallone saltato sul tabellone dopo aver rimbalzato sul ferro era preda della nostra ala piccola che schiacciava imperiosamente.
J. Johnson però era una spina nel fianco dei Calabroni e a 6:32 metteva la sua terza tripla di serata mandando il punteggio sul 12-20, anche se 18 secondi più tardi Jefferson cercava di riavvicinare i nostri con un gancio uno contro uno finito dentro.
Squadre che rimanevano lì con i liberi di Young e il canestro di Batum in gancetto da pochi passi dal canestro a superare Lopez.
Altri due liberi in arrivo per i Nets con il fallo di Walker lontano dalla palla su Jack e Hornets ancora a recuperare dal -8 con un turnaround di Jefferson a 5:19 che ignorava il raddoppio battendo i numeri 24 e 41 del neoentrato Robinson.
A 4:15 Marvin Williams aveva una buona occasione sul rimbalzo offensivo catturato da Walker e non se la lasciava sfuggire sparando bene da tre punti per il 21-26.
J. Johnson variava un po’ sul tema con penetrazione e alzata palla per due punti ravvicinati.
Da un passaggio di Batum dentro per Jefferson nasceva un gioco da tre punti perché il piccolo Larkin commetteva fallo; libero a segno, così come quello successivo di Kaminsky che riceveva il passaggio orizzontale, segnava e subiva fallo, completando un gioco da 3 punti per contrastare nel punteggio i due punti di Larkin intercorsi tra i due giochi da tre punti conquistati dai Calabroni.
I Calabroni riconquistavano palla in difesa con Kaminsky, abile ad allungarsi sul proprio attaccante anticipandolo con una mano sul passaggio schiacciato ma dall’altra parte Lin veniva stoppato da sotto, tentava quindi di recuperare la sfera e scaricarla fuori per Hawes il quale lasciava partire immediatamente un tiro a catapulta a una mano che incredibilmente finiva nella retina.
Canestro eccezionale vanificato in un secondo momento dagli arbitri che si accorgevano che non era arrivato in tempo utile.
Questo canestro comunque caricava Hawes che dopo aver visto le realizzazioni di Bargnani e di Lin che in entrata riceveva e appoggiava sull’assist dall’angolo destro di Batum, sparava una tripla frontale a :32.6 per il 32 pari che chiudeva il primo quarto.

S. Hawes n° 00 (a rimbalzo), 12 punti per lui contro i Nets.

S. Hawes n° 00 (a rimbalzo), 12 punti per lui contro i Nets.

Nella seconda frazione i Calabroni passavano avanti grazie a Lamb che con un assist fulmineo verticale bucava la difesa dei neri di Brooklyn; ricezione di Hawes e canestro da sotto per il 34-32.
I Nets si riportavano sopra con Ellington ma Hawes andava a passare il suo difensore in palleggio, poi non incontrava più resistenza alcuna andando a schiacciare a due mani.
Un Pull-up di Lamb a 9:38 e un passaggio di Lin ad aprire il campo per Hawes abile a realizzare velocemente in uno contro uno davano il +4 ai bianchi di casa.
I Nets chiamavano il time-out che evidentemente funzionava se con Bargnani recuperavano la parità a quota 40 costringendo Clifford a fermare a sua volta la giostra.
Ellington denunciava il ferro per i suoi bizzarri rimbalzi; la forza del lato oscuro respingeva un pallone già visto da tutti dentro e Marvin Williams dall’altra parte sul bordo sinistro da grande distanza ne approfittava per dare il +3 a Charlotte.
B. Lopez era comunque un problema in difesa per i Calabroni che non riuscivano a fermarlo con Hawes; gancio e canestro del lungo newyorkese.
Lin rispondeva finalmente presente andando a battere Jack in entrata diagonale e appoggiando al ferro a 5:41 però dalla baseline si faceva sentire ancora il centro avversario che non si curava dell’opposizione di Jefferson segnando due punti.
Telespalla Lopez compiva anche il sorpasso ma a 3:36 un assist lampo di Batum dava a Kaminsky la possibilità di andare in lunetta dopo aver segnato appoggiando a tabella.
Gioco da 3 punti e 48-46 Hornets.
Finalmente Johnson sbagliava una tripla mentre Batum a 3:03 no, scarico di Jefferson ormai triplicato in post basso e canestro di Nicolas liberissimo per il 51-46.
Larkin segnava due punti per i Nets mentre T. Robinson ne aggiungeva due più un libero successivo che dava la parità agli ospiti.
Charlotte concedeva troppo e Brooklyn finiva avanti all’intervallo sul 52-56 grazie ai canestri di Young e Robinson.

Frank "the tank" Kaminsky chiude la serata con 11 punti.

Frank “the tank” Kaminsky chiude la serata con 11 punti.

Charlotte si rifaceva dopo la sosta lunga; Batum e Jefferson a 11:21 facevano capire di non essere intenzionati a soccombere, pareggiando a quota 56.
Jack dal pitturato realizzava due punti per il primo dei due vantaggi Brooklyn, tuttavia Charlotte usufruiva del buon Walker in grado di segnare da 3 punti dalla diagonale sinistra con schermatura di Marvin a portar via Jack.
Batum a 9:57 scaricava una tripla che dava il 64-60 agli Hornets, ottima coordinazione e catch n’shoot stupendo.
Nets di nuovo avanti con una transizione di Young dopo una stoppata di Lopez su Walker.
Kemba si “vendicava” andando a colpire da 3 punti a 8:28 per il 67-65 e realizzando successivamente due liberi per il 69-66 a 7:37 dalla penultima sirena. Hornets a + 5 con Jefferson dalla lunetta ma un assist di Jack per Young in dunk riportava gli ospiti a un possesso lungo di svantaggio… Due errori dalla lunetta di Walker e il canestro di Young da seconda possibilità offensiva lasciavano di margine un solo punto (71-70) alla squadra di Jordan.
Young era anche abile a prendersi spazio su Zeller mandandolo in marcatura più sull’interno; facile giro sull’esterno e appoggio vincente per il nuovo sorpasso ospite.
A 4:28 Kaminsky segnava da sotto grazie a Walker che una volta rotta la difesa in partenza, trovava Frank The Tank sotto il canestro.
La battaglia punto a punto proseguiva con un catch’n shoot di Young su Kaminsky andato a buon fine, il nostro rookie però si rifaceva subito dopo andando senza esitazioni a tirare da 3 punti dalla top of the key.
Canestro senza paura a diradare un po’ le nebbie sul risultato finale. Young però riusciva a fare un bel lavoro, avvicinandosi e segnando, addensando ancora le nebbie novembrine anche all’interno della Time Warner Cable Arena che fissava il punteggio sul suo tabellone al 76 pari.
I Nets sopravanzavano gli Hornets e viaggiavano sul +4 con due FT di Young.
Batum attaccava il ferro e Bargnani commetteva fallo a 2:03.
Liberi entrambi dentro e -2 che tornavano a essere -4 quando Hawes spazzava la palla sopra il canestro di Charlotte sul tiro di Young; goaltending chiaro.
Charlotte cercava di non farsi distanziare e Lamb anche fuori equilibrio trovava il modo di segnare penetrando dalla destra. Bargnani però iniziava a dar troppo fastidio realizzando due volte da posizione frontale. Fortunatamente nel mezzo dei due canestri dell’italiano c’era la bomba siderale di Batum, inoltre Hawes era selezionato dall’offensiva dei Calabroni poiché solo nell’angolo destro.
Tre punti e Charlotte riprendeva la parità a quota 86, punteggio che chiudeva anche il quarto.

Batum, 24 punti per lui nella notte.

Batum, 24 punti per lui nella notte.

Nell’ultima frazione di gioco Batum iniziava bene andando in palleggio a superare Hollins-Jefferson e appoggiando sulla sinistra in allungo.
Lin entrava in modalità attacco a canestro prendendosi il fallo di Larkin a 10:39.
Ellington in sicurezza e scioltezza al jumper ne faceva due ma Batum vedeva il taglio circolare a C rovesciata in back-door di Lin che riceveva il passaggio orizzontale e concludeva bene in reverse lay-up.
A 9:43 era ancora Lin a darsi da fare arrivando in area, movimenti per lasciare sul posto Larkin e tiro che batteva anche il lungo sotto canestro per il 94-88.
A 9:15 Batum si presentava in lunetta dopo aver subito fallo, ben tre volte Il transalpino non deludeva e dava a Charlotte 7 punti di vantaggio (97-90) e Lamb dalla linea allungava di altri due prima che i Nets rientrassero leggermente con 4 punti di Jack (jumper aiutato dal primo ferro e sottomano in allungo).
Lin, splittando dalla lunetta faceva toccar quota 100 ai bianchi di casa. Lopez portava a -4 Brooklyn che potrebbe con Brown tornare al -2 a un lanciatissimo Batum da dietro inchiodava la stoppata a pochi cm della tabella.
Jack a 6:16 da oltre la linea dei 3 punti riportava i suoi a -1.
Hornets che beneficiavano del catch’n shoot di Batum a 5:58 e a 5:41 da un’azione rocambolesca di transizione Batum si trovava lanciato ad aprire a due mani con passaggio alla lavandaia dietro la testa per il liberissimo Lin che falliva la tripla, gran confusione a rimbalzo, alla fine aveva la meglio Marvin Williams, che al secondo tap-in da sotto faceva felici anche i giocatori in panchina con il 104-99.
Con il canestro di Johnson si tornava al -3 ma Charlotte impostava con Walker, passaggio diagonale schiacciato per Batum che faceva da tramite lasciando andare il pallone con la stessa traiettoria con il quale lo aveva ricevuto.
Canestro artistico di Jefferson in appoggio per il 106-101.
Dopo qualche errore di troppo, Charlotte si portava sul 110-102 con una transizione 3 contro uno; Walker smistava sulla destra per Lin on i tempi giusti e il difensore non poteva più opporsi. Brooklyn segnava con Young in running floater e Lopez con un gancio nel pitturato.
Walker a 1:07 mancava clamorosamente ancora due liberi ma per fortuna sull’azione dall’altro lato del campo Johnson sbagliava e Young mancava un facile tap-in. Si arrivava qundi a :31.8 con un +4 Charlotte.
Zeller difendeva benissimo su Lopez e Charlotte guadagnava palla riperdendola poco dopo per un brutto passaggio ma B. Lopez ci regalava n altro possesso andando a far fallo a centrocampo (blocco in movimento) su Walker.
Charlotte chiudeva la gara a :17.3 con Marvin Williams.
Il punteggio finale era di 116-111, con la squadra di Jordan a .500 precisi (6 W-6L).

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Pagelle:

Walker: 7
18 pt. (5/9), 7 rimbalzi, 7 assist. Fa meglio dal campo che dalla lunetta dove ha un 5/10. Kemba un po’ in difficoltà dalla lunetta, per il resto trascina la squadra, smista assist molto utili e mette anche tre triple cruciali.

Batum: 7,5
24 pt. (7/12), 8 assist, 2 stoppate. Dopo la serataccia newyorkese, si presenta elegante in frac contro Brooklyn, allungando la gomma del ponte, trova spazi e vede spaziature, conclude bene e peccato solamente per le 4 palle perse, per il resto sta diventando un ottimo punto di riferimento per i compagni di squadra. In difesa nel finale stoppa Brown ed evita guai peggiori magari.

M. Williams: 6,5
14 pt. (4/9), 9 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata, 1 rubata. Si adatta in difesa dopo un po’. In attacco da il suo contributo e si fa valere sotto le plance.

Zeller: 6
0 pt. (0/1), 1 stoppata in 13:51. Nullo o quasi offensivamente, gioca poco ma è prezioso pe non far segnare gli avversari. Solita grinta e dedizione. A volte si fa superare con ingenuità come contro Young, però piazza una difesa cruciale. Clifford continua a metterlo e a toglierlo nel finale poiché inserendolo lo ritiene un buon stopper difensivo.

Jefferson: 6,5
18 pt. (8 rimbalzi, 2 assist). Buona partita. Lopez non riesce a tenerlo sempre, ma almeno si fa vedere in attacco. Le soluzioni offensive le ha e anche un bene che qualche volta coinvolga di più i compagni anziché forzare sempre.

Kaminsky: 6,5
11 pt. (4/6), 3 rimbalzi, 1 assist. Sfortunato qualche volta in difesa, anche oltre la sua propensione a contrastare il tiro in maniera molto europea. Va in doppia cifra e sembra promettere bene.

Lamb: 6
6 (2/7), 3 rimbalzi. Meno performante di altre serate, trova comunque un buon paio di canestri interessanti.

Hawes: 7
12 pt. (5/7), 4 rimbalzi, 2 assist. Ottima prova anche se a volte esagera andando in azione personale a concludere malamente non avendo possibilità.

Lin: 6,5
13 pt. (5/13), 9 rimbalzi, 4 assist. Si fa portar via qualche pallone (5) di troppo difendendo male palla, Spinge nel momento decisivo del +9 nell’ultimo quarto.

Coach Clifford: 6,5
Giocano sempre gli stessi ormai. Ha un po’ isolato alcuni giocatori che stanno scaldando la panchina, comunque il fatto di farli giocare di più, potrebbe scaldare meglio la second unit. Poche le contromosse efficaci da poter effettuare su Young e Lopez ma si gioca il jolly Zeller e alla fine ha ragione. Buonissimo gioco di squadra con schemi vari.

 

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.