Game 18: Charlotte Hornets @ Oklahoma City Thunder 104-109

 
Intro
 
Nel venerdì del Black Friday i Calabroni cercavano di non finire perdenti a OKC, fatto che per molti davano più scontato del venerdì dei saldi.
Troppe cose vengono date per scontate, comprese le percezioni che si hanno delle persone intorno a noi, non sempre le impressioni in superficie colgono l’essenza.
Cogliere l’essenza della partita era compito di Borrego che provava a sistemare strategicamente una situazione da portare a nostro vantaggio sul parquet di fronte alla forza degli avversari installando un parafulmine difensivo capace di bloccare i fulmini dei Thunder.
Compito non facile se MKG rimaneva fuori insieme a Willy e a Parker, tutti in lista infortunati.
 
 
 
La partita in breve
 
Charlotte giocava una partita gagliarda in quel di OKC rimontando uno svantaggio in doppia cifra dopo il tentativo di fuga dei Thunder operato nel terzo quarto con strappo nel quarto che sembrava far rimaner intatta la fiducia di semplice vittoria della squadra dell’Oklahoma.
Nel finale però Charlotte rimontava giocando di squadra oltre che con il solito Walker e potrebbe tornare avanti dopo essersi portata sul 104-105 con una pesantissima tripla dalla diagonale destra di Marvin Williams a 37 secondi dalla finema le triple di Marvin Williams per il vantaggio e Kemba Walker per l’aggancio, infrangendosi sull’anello, intervallate dai liberi della sicurezza di Westbrook, costringevano Charlotte necessariamente a fermare il cronometro decretando ai liberi la sconfitta degli Hornets ancora in volata.
Sicuramente la situazione di questo tipo di partite perse al fotofinish che si protrae non è positiva ma vorrei vedere il bicchiere mezzo pieno.
Charlotte ha giocato con grinta, dimostrando di saper giocare di squadra con i sostituti che sono stati all’altezza degli assenti, purtroppo la grave pecca che ha compromesso la gara è stata la bassissima percentuale nel tiro da fuori.
Un 6/31 (19,4%) che paragonata al 33,3% dei Thunder da 3 ha pesato molto.
Curiosamente rimbalzi e assist son finiti pari con 46 e 24 per squadra mentre Westbrook ha segnato 30 punti smistando 12 assist seguito da Schroeder con 23 punti e George 19. Per Charlotte 25 di Walker e 18 di Lamb, non però particolarmente precisi.
 
Le formazioni:
 
 
La partita
 
 
1° quarto:
 
Iniziava male la partita per Charlotte tanto da sembrar segnata.
Un tiro innocuo corto ravvicinato di Adams colpiva il primo ferro ma a rimbalzo andavano tre Hornets, il tocco decisivo di Williams produceva un auto-canestro ridicolo senza pressioni di maglie bianche sulla palla.
Lamb perdendo palla lasciava spazio alla transizione di George e sempre Jeremy riceveva la chiamata arbitrale contro a 10:50.
Westbrook ringraziava segnando i liberi per lo 0-6…
A 10:39 dalla linea di fondo Zeller metteva dentro grazie a un bound pass verticale smarcante di Walker che in transizione in salto faceva rimbalzar un altro pallone verso destra dove sulla linea da tre punti dalla diagonale si proponeva Williams per un catch’n shoot da tre punti che faceva 5-6…
Dopo il 5-8 era Kemba a tener il passo inarcandosi sotto canestro per un fade-away sotto la torre bianca.
Lamb non riuscendo a prender un rimbalzo difensivo alla portata dava il via per un secondo possesso che OKC sfruttava al massimo con la tripla di Schroeder.
Charlotte subiva anche l’alley-oop da sopra il canestro di un atletico Grant a 8:55 e un altro canestro che portava la situazione sul 7-15.
Gli Hornets non si scomponevano trovando due liberi con l’ex Lamb che continuava a dimostrare buona mano realizzandoli.
Ancora Lamb coglieva Westbrook impreparato con il crossover sul lato esterno penetrando tra tre difensori appoggiando e subendo il fallo.
Azione da tre punti che portava a -3 Charlotte e rivalutava il voto di Lamb dopo una brutta partenza.
Un jumper che picchiava il vetro alto e ricadeva dentro di Westbrook dava il +5 per i locali ma Walker in fade-away dalla baseline destra dopo uno stretto e schiacciato crossover restituiva un gap di un solo possesso lungo dopo essersi visto sull’azione precedente un canestro per fallo di Westbrook che abbracciando Cody sul blocco dava un vantaggio ai suoi.
Due possibilità anche per George che prima segnava da posizione frontale poi andava a sfondar su Walker che in attacco cercava ancora Zeller bravo da sotto a destra a fintare un pump fake contro il difensore, palleggio, cambio lato canestro e appoggio comodo a difensore fuori causa.
A 4:50 Lamb era spostato sul tentativo da tre.
Dalla lunetta era ancora impeccabile:
3/3 e pari ottenuto a quota 19 e Hornets pronti a spiccare il balzo per andare in vantaggio.
Non tradiva Walker che schiacciava marcatore e centro avversario verso il canestro con l’entrata, lo spin e la cessione della sfera a Zeller accanto a lui che alzando un floater vincente mandava Charlotte a 21 punti.
Kemba segnava splittando dalla lunetta per un fallo di Luwawu-Cabarrot ma i Thunder da fuori con una tripla tonavano in parità.
Lamb al vetro dal post basso in uno contro uno segnava ma a 2:44 Adams dalla lunetta pareggiava.
Anche gli Hornets però potevano usufruire della lunetta a 2:17 andando in bonus con Lamb bravo a continuare la sua striscia a gioco fermo con un 2/2.
Adams troppo sotto il ferro lo colpiva nel traffico e sulla transizione Kemba segnava dall’angolo destro per tre punti ma i Thunder restituivano subito il canestro con la stessa moneta riducendo il vantaggio Hornets a soli 2 pt. (29-27).
Schroeder nel finale colpiva con un uno-due micidiale in infilata su passaggio di Westbrook e attaccando Bacon con rapido movimento caracollante per l’imprendibile appoggio per il 29-31.
Frank metteva dentro un runner oltre Adams ma l’oceanico centro sulla sirena al secondo tentativo da sotto metteva dentro poiché Lamb in rotazione riusciva a opporsi lanciandosi sul kiwi solo al primo tentativo.
31-33 alla fine di un primo quarto combattuto.

Una stoppata pulita di Kaminsky su Grant. Buona prova per un più grintoso Frank the Tank.

 
 
2° quarto:
 
Provava Charlotte in avvio di secondo quarto ad approfittare del vantaggio panchina:
Bacon con un ½ dalla lunetta a 11:43 ci riavvicinava, Bridges sbagliava in transizione ma l’avvoltoio Frank ripuliva correggendo per il sorpasso (34-33).
Schroeder dimostrava d’esser in gran forma con la bomba del contro sorpasso ma Batum con un great bound pass in diagonale faceva rimbalzar la sfera in mezzo alla difesa dei Thunder colti impreparati sul back-door di Bacon che dalla destra metteva dentro facile giungendo rapace sotto canestro.
Bridges sparava una schiacciata sul ferro ma ancora Frank, sempre sulla spalla di Miles recuperava e metteva dentro altri due punti a 9:51 per un vantaggio che a 9:24 saliva a 5 punti con una precisa tripla di Graham dalla diagonale destra.
Bacon poi s’inventava uno spin nel cuore dell’area in uno contro uno per alzare la parabola a una mano oltre il difensore appiccicato a lui.
45-36… panchina Hornets micidiale ma a 8:44 per un fallo su Schroeder i Thunder coglievano un’azione globale da tre punti.
Tornava rapidamente in campo Westbrook viste le difficoltà… il suo scarico per Burton era ben utilizzato dal n°30 avversario per la bordata da fuori che faceva 45-42…
Batum a 7:48 dopo un giro palla di squadra culminato con la drive e lo scarico assist di Kaminsky nell’angolo destro per il francese, esaltava il gioco di squadra con tre punti per il 48-42.
Bacon faceva buona guardia sul n°0 costringendolo a perder palla ma a 7:15 era ancora Schroeder da tre punti a dar la spinta ai locali.
Frank sbagliava ma questa volta era Bridges, viaggiando in coppia con lui a ringraziare con uno spin sul difensore che si auto-estrometteva tentando l’anticipo.
Dunk di Miles terrificante seguita da un’altra di Cody che resistendo al tentativo di rubata di Westbrook con uno spin andava a trovare un varco centrale per la poderosa rim run a una mano.
Anche OKC però dimostrava di saper schiacciare, nella fattispecie Burton con una poderosa dunk a 5:30 ricambiava consigliando a Borrego il time-out sul 51-48.
Poco da fare perché OKC passava avanti anche per colpa di un paio di triple mancate di Lamb che faceva da sfondo a quella infilata da George per il 51-56.
Batum segnava un pull-up dimostrando personalità ma Burton dopo un paio di interventi sospetti su Kemba la buttava dentro con un’altra jam importante.
Kemba e Frank mettevano dentro due punti a testa giungendo entrambi a quota 10 nel personale bottino portando Charlotte sul -1 (57-58) ma Burton splittando dalla lunetta per il terzo fallo di Frank e una tripla di Westbrook realizzata ben oltre la linea da tre dalla diagonale sinistra portavano il risultato sul 57-62.
A far la differenza le percentuali da fuori (3/16 per Charlotte) con molte statistiche simili.
 
 
3° quarto:
 
Dopo un paio di punti a testa Charlotte a 10:29 segnava il 61-67 con un brillante floater di Cody su Adams che in attacco andando a ricever sotto in corsa da Westbrook alzava il gomito su Marvin.
Due FT per il centro dei Thunder, un canestro solo, Lamb sbagliava il tiro, recuperava in difesa un passaggio verticale verso la baseline vicino a canestro, poi era Kemba a 9:13 a segnare con un teardrop dopo aver preso il mezzo su un blocco che attardava George.
Adams con uno spin sotto canestro stretto metteva dentro per il 63-70 e Westbrook in ricaduta sul jumper a gambe larghe vedeva il tiro finir dentro la retina.
Lamb rubava la sfera ma mancava la transizione in uno contro uno e gli Hornets rimanendo sul filo quando dopo una battagli a rimbalzo vedevano palla messa fuori per la tripla di Schroeder speravano nel fallo precedente a rimbalzo su Zeller che spinto finiva a terra.
Gli arbitri guardando il replay decidevano per il settantacinquesimo punto Thunder che andavano in fuga sul +12…
Batum restituiva la tripla e prendeva un rimbalzo difensivo, Williams completava la spinta data dai veterani con due punti da sotto mentre Adams sparava al ferro l’alley-oop fallendo l’occasione così Kemba a mezzo secondo dai 24 cercando il contatto con Abrines guadagnava in maniera molto furba due FT (forse la SG sfiorava solamente la gamba del nostro capitano).
Comunque il 2/2 ci restituiva un gap più morbido (70-75).
George in entrata usava la palla come edera; la sfera rampicando sul primo ferro tracciava una traiettoria irregolare ma utile per due punti e Westbrook battendo con un tiro al vetro l’attentissima difesa di Bacon sembrava mandare in crisi Charlotte ripiombata a 9 punti di distanza (70-79).
Kemba con uno spin e uno stop nel cuore dell’area su Abrines segnava ma vedeva Westbrook passeggiare sulla linea di fondo per apprestarsi alla dunk appesa.
Rispondeva Walker con un pull-up dalla media per il 74-81.
Dopo altri due punti Thunder, Walker fintava a elastico il passaggio dentro dandolo con un attimo di ritardo a Bacon che vedeva aprirsi la difesa per appoggiare comodamente da sotto a destra.
Nel finale però OKC riprendeva quota con Adams e Westbrook, il quale mettendo in serie 4 punti trascinava sul 76-89 i suoi.
Bacon con 4 punti consecutivi reagiva per Charlotte che chiudeva sull’80-89 la terza frazione.
 
 
 
4° quarto:
 
Dopo due punti Thunder Frank in corsa che ben usava il vetro arrivava l’alley-oop no look di Graham per Bridges ma su un possesso difficoltoso d’attacco dei Thunder esplodeva la velocità di Schroeder che frontalmente dribblava la difesa di Charlotte per appoggiare altri due punti.
Le guardie degli Hornets Lamb e Walker ne mettevano due a testa per l’88-93 e ancora Jeremy a 6:10 dal mid-range sinistro off-balance infilava l’anello trovando solo cotone per il 90-93.
Charlotte vivendo un buon momento difensivo accorciava ulteriormente con un rimbalzone d’attacco di Williams che metteva dentro dopo l’errore di Walker.
92-93… si scuotevano i Thunder che dalla destra con George cercavano spazio per il tiro, spintonato Graham per gli arbitri non c’erano presupposti per il fallo, troppo tardi arrivava un generoso Lamb in chiusura sull’ex stella d’Indiana che calava la tripla da smarcato.
Borrego lamentava anche un contatto su Lamb in entrata ma dall’altra parte si correva in transizione con Grant a rimorchio fermato dal primo fallo di Walker.
½ e tripla successiva di Walker per il 95-97 a 3:49 dopo uno scambio con Zeller che portava anche il blocco sulla diagonale destra.
Westbrook però a 3:31 trovava il jolly con l’entrata in penetrazione: un rustico Cody lo abbatteva agganciandolo alto ma il lancio della sfera al vetro era propedeutico al canestro e al libero supplementare che segato, portava i Thunder a toccar quota 100.
Gli Hornets però non erano ancora pronti per la pensione e accorciavano con un extra pass di Zeller per Lamb che appoggiava bene solissimo.
I Thunder allungavano sul 97-103 a 1:49 dalla fine ma Walker appoggiava il venticinquesimo punto e una steal di Walker sulla stella avversaria costava ai locali l’appoggio in transizione di Graham per il 101-103.
Schroeder a :56.7 freddava la difesa con un pull-up dalla media passando dietro un blocco ma a :37.1 una pesantissima tripla di Williams dalla diagonale destra ci dava il 104-105.
Westbrook in attacco poi forzava in salto mandando la palla oltre il fondo a contatto con il difensore.
La palla, con :20.5 da giocare, rimaneva a Charlotte che istantaneamente correva con Walker fin sotto canestro:
Drive and kick con scarico in angolo sulla sinistra dove Williams provava a ripetersi da tre punti ma questa volta mancando il tiro costringeva al fallo Charlotte che subiva due liberi di Westbrook a :11.2.
Westbrook spendeva un fallo avendone facoltà prima di raggiungere il bonus per i Thunder.
Charlotte rimaneva con :09.4 da giocare.
Una buona esecuzione sulla rimessa per un tiro di Walker dalla diagonale destra da tre punti avrebbe potuto pareggiar la gara ma ancora una volta il tiro da fuori risultava impreciso con due Thunder in chiusura seppur ritardata, quindi con altri due FT la star dei Thunder chiudeva il match sul 104-109 irimediabilmente.
 
 
 
Pagelle
 
Kemba Walker: 6
25 pt., 2 rimbalzi, 8 assist, 2 rubate, 1 stoppata. 6 TO e 2/10 da fuori. 10/23 totale al tiro ma -11 di plus/minus. Partita generosa di spinta. Purtroppo sbaglia una tripla importante ma contribuisce al rientro in maniera decisiva. Buono il suo avvio di gara con diversi assist per Zeller.
 
 
Jeremy Lamb: 5,5
18 pt., 5 rimbalzi, 2 assist, 2 rubate, 1 stoppata. Un po’ in difficoltà in difesa anche quando non sta più su Westbrook. Peccato che il suo 5/15 con lo 0/4 da tre abbassi molto le medie da fuori. Bravo quando attacca, si lamenta spesso e in un paio di casi ha ragione perché viene toccato sul tiro e gli arbitri non fischiano. Dalla lunetta è un cecchino. 8/8…
 
 
Nicolas Batum: 6
9 pt., 9 rimbalzi, 4 assist. 4/7 dal campo, tende a sparire un po’ ma quando ci prova dimostra personalità e se gli capita l’occasione mette più aggressività a rimbalzo. Non sempre la difesa è rapida ma sembra abbastanza attenta. Una sua tripla importante evita il collasso anticipato.
 
Marvin Williams: 6
10 pt., 6 rimbalzi, 1 rubata. Gran finale per Marvin che spara un paio di botti. Pirotecnico il missile dalla diagonale destra per il -1, impreciso l’ordigno dall’angolo sinistro che rimanendo inesploso non aiuta a scavalcare i Thunder. Torna a giocare un minutaggio alto (30 minuti) conquistando 6 rimbalzi. Una discreta difesa ma decisiva la carambola a inizio partita con il pasticcio con due compagni che vedeva mandar dentro la spicchiata regalando il jolly ad Adams che si vedeva assegna due punti per un autocanestro del nostro numero 2.
 
Cody Zeller: 6,5
10 pt., 4 rimbalzi, 5 assist, 1 stoppata. 5/9 al tiro. Ok, rimbalzi ancora non eccellenti e difesa su Adams qualche volta un po’ così. In attacco però porta un bel blocco nel finale per Kemba che spara la tripla e da un extra pass smarcante a Lamb risultando un buon passatore di serata. In avvio riceve diversi palloni che spedisce dentro. Sbaglia poco e dato che vince chi sbaglia meno, peccato che i compagni in questo non l’abbiano seguito.
 
Miles Bridges: 5,5
4 pt., 7 rimbalzi, 1 rubata. Sbaglia una schiacciata solitaria, ne mette dentro un’altra dopo un giro che vede il difensore togliersi di mezzo tra lui e il canestro tentando la steal. Sbaglia diverse entrate. Come scrivevo recentemente, sugli appoggi c’è tanto da lavorare. Ha poca sensibilità nei polpastrelli nei tocchi, alcuni troppo forti. Non è facile con l’avversario addosso ma deve migliorare. Bravo a rimbalzo. 2/6 dal campo ma non tenta mai da tre punti.
 
Frank Kaminsky: 7
12 pt., 8 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata, 2 stoppate. 6/9 dal campo. A parte un 3 secondi in possesso della palla fischiato dagli arbitri (non trovando nessuno) e una palla data male di lì a poco, Frank gioca una partita grintosa in difesa dimostrando a rimbalzo di saperci anche fare. Da fastidio e trova un gioco più congegnale in attacco muovendo palla o trovando soluzioni che non sian dalla distanza dove fa 0/2… Se si muove più vicino a canestro è bravo ad appoggiare e pericoloso nel recuperar palloni. Non fa rimpianger Willy. Inaspettato.
 
Dwayne Bacon: 6,5
11 pt., 2 rimbalzi, 2 assist. 5/11 al tiro e +1 di plus/minus. Spinge la panchina con punti e in difesa è tenace anche se è uno dei più sfortunati beccandosi in faccia un paio di canestri di difficile fattura dopo due difese francobollato all’avversario. Nessuna palla persa e nessun tiro tentato da fuori. Va sul sicuro.
 
Devonte’ Graham: 6
5 pt., 3 assist, 2 rimbalzi, 1 rubata. Tenuto in campo nel finale anche sulle rimesse, è bravo a trovar un paio di volte i compagni (Walker e Lamb). Segna da tre punti un solo tiro sui cinque tentati. Il limite è questo. Deve prenderseli in situazioni con più ritmo e meglio, però fornisce un bell’alley-op no look per Miles e difensivamente lo si vede anche riuscire in un’azione fermare Westbrook. Deve lavorare un po’ sulla difesa in generale comunque.
 
Coach James Borrego: 6,5
La squadra ha un gioco e si vede. Bisogna fargli i complimenti. Coraggiosa anche la scelta sull’ultima azione con la drive and kick di Walker per Williams ma troppo frettolosa. Bene l’idea di scaricar palla ma si poteva tentare di muover la difesa per prendersi un tiro da più vicino con un vantaggio. Purtroppo nel “o la va o la spacca” non è andata… La squadra però è viva e vivace. Non deve calare d’attenzione su altri campi. Bisogna trovare continuità e andare a vincere sul prossimo campo.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.