Game 20 – Charlotte Hornets Vs Milwaukee Bucks 110-107

 
 
Intro
 
Quando decisi di chiamare ResurreziHornets il blog fu solamente per il discorso che la squadra era stata uccisa a New Orleans.
Tom Benson (R.I.P.) aveva deciso di dare una rinfrescata a quella franchigia che proveniente dal North Carolina aveva cambiato un po’ la forma del calabrone ma mantenuto più o meno nei colori e nel simbolo ovviamente.
Poi un gruppo denominato Bring back the Buzz decideva di riportare a casa marchio e storia, Jordan assecondava i tifosi e la squadra tornava alle origini, anche se per molti, in logica, sarebbero i Bobcats l’ante-litteram degli Hornets 2.0. A ogni modo il nickname e il logo, seppur rifatto risorgevano insperatamente, così come a Charlotte era chiesto di risorgere in una partita difficilissima nella notte dopo l’incredibile sconfitta ad Atlanta.
Si faceva ancor più dura in back to back ma gli Hornets potevano contare sui recuperi di Parker e del super MKG oltre che l’effetto Alveare, luogo più propizio e saturo d’emozioni dei tifosi per spinger Charlotte alla vittoria.

Le Dance Brackets durante la presentazione dello starting five.

 
 
La partita in breve
 
La partita iniziava malissimo per Charlotte che rischiava d’esser travolta subito da Milwaukee che partendo con un irreale 8/10 da tre punti a metà quarto esatto arrivava sul 14-28.
Nel finale, grazie anche a qualche elemento della panchina si accorciava con un parziale di 9-0 sul 30-32.
Finiva 32-35 il primo quarto.
Hornets che continuavano a battagliare rincorrendo gli avversari.
A 5:51 una tripla di Frank era utile per scavalcare la squadra di Budenholzer (48-47).
Gli Hornets nel finale allungavano mostrando buona difesa.
Una tripla di Monk a 3:59 valeva il 57-49, quelle di Williams e Parker all’imbrunire del primo tempo segnavano il 65-52 con Charlotte al 60% da tre (9/5) e Milwaukee calata al 47,6% (10/21)…
In avvio di ripresa Charlotte continuava ad accumulare punti di vantaggio a e 8:30 dalla terza sirena MKG sublimava un momento d’oro fatto di ottime giocate con un open 3 dall’angolo destro per il +25 (77-52).
Bucks che tentavano di rientrare approfittando del momento di rilassatezza degli Hornets e dai ritmi più bassi.
Milwaukee accorciava sino al -13 (90-83) a fine quarto.
Il trend per Charlotte rimaneva negativo e anche se qualche punto lo si riusciva a mettere, erano troppe le occasioni sprecate a inizio frazione.
A 5:44 due FT di Brogdon valevano il 97-91, Bledsoe portava sino al -4 Milwaukee che contro il duo Parker/Batum se la vedeva male; 6 punti per il primo, 2 per il secondo, si arrivava al 101-93.
A 3:19 però una tripla in corsa di DiVincenzo portava a 3 le lunghezze di distacco.
Sul 106-102 Connaughton sbagliava prima da tre, poi sull’azione seguente in transizione mancava tutto libero da zero cm il -2, così come dopo una palla persa da Parker Middleton e Antetokounmpo in put-back dunk non riuscivano a trasformare.
Hornets che si salvavano ma dopo due FT a segno di Walker a circa 29 secondi dalla fine arrivava la tripla di Connaughton a 27 circa dall’ultima luce rossa.
Parker in lunetta sbagliava due FT e dall’altra parte metteva dentro Antetokounmpo infilandosi sino a canestro per il 108-107.
Walker era fermato a 7 secondi e un decimo dalla fine da un fallo del greco per bloccare il cronometro.
Kemba, andando a batter due FT regalava il 110-107.
Sull’ultima azione MKG e Zeller contenevano Bledsoe e Middleton.
Il primo sparava da tre quarti campo la sfera schizzava via regalando una grande gioia ai tifosi.
44-48 il computo dei rimbalzi, 21-25 negli assist,ribaltati con un 9-7 nelle rubate per Charlotte che tirava dal campo con il 46,9% contro il 41,1% avversario. 11-14 i turnover mentre ai liberi Charlotte finiva con un 21/30 contro il 17/21 ospite.
Antetokounmpo finirà con 20 pt. e 13 rimbalzi (7/15), Bledsoe seguiva con 17 e sul podio a pari merito Brook Lopez e il panchinaro Connaughton con 15 pt. a testa.
Hornets con Walker e Lamb con 21 pt. a testa, Williams 15, Parker 15…
 
 
 
 
 
Le formazioni:
 
 
La partita
 
 
1° quarto:
 
Era molto indicativo l’inizio della partita della NBA attuale. Milwaukee che portava avanti il primo pallone realizzava una tripla dal corner destro con Bledsoe.
Charlotte rispondeva con Lamb in turnaround dalla zona della lunetta ma a 11:12 Bledsoe, solo pochi passi più in là, infilava ancora dallo stesso lato da lunga distanza Milwaukee andava sul sicuro con l’entrata di Lopez che trovava la mano di Williams sulla palla ma non era abbastanza per evitare il canestro.
Zeller pescato in area si muoveva bene sotto per evitare la stoppata e depositare il 4-8 ma ecco ancora spuntare le triple come arma della modernità.
Era Lopez a far decollare dalla portaerei Milwaukee un altro aereo con bomba incorporata, Lamb a 9:29 si trovava una palla tra le mani senza tempo (passata da Zeller) e costretto a lanciarla al vetro vedeva la sfera baciarlo e infilarsi in retina per tre punti.
A 9:09 Middleton dalla diagonale sinistra continuava la campagna da tre punti degli ospiti che aggiungevano uno scoop in virata di Antetokounmpo su Williams per raggiunger il 7-16.
A 8:20 Kemba accorciava grazie a due liberi a segno poi toccava a Bledsoe e allo stesso Walker mirare e centrare da oltre l’arco il canestro ma ancora Milwaukee con Middleton segnava da fuori (6/7 per gli ospiti da lontano) il 12-22. Marvin ci portava a quota 14 ma Middleton da tre a 8:36 colpendo ancora da tre faceva decidere Borrego per una sospensione del gioco.
Sul 14-25 Brogdon a 6:01 faceva 8/10 da fuori per i Cervi che passeggiando sul 14-28 raddoppiavano il vantaggio ma Marvin metteva dentro un’altra tripla per non morire.
MKG a sorpresa c’era e contrastava bene Brogdon sotto li ferro, in attacco sbagliava ma Batum a rimorchio correggeva andando anche in difesa a recuperar un pallone forse contagiato da MKG, di fatto apriva il campo per una drive aggressiva di Lamb che segnava in floater il 21-28.
Middleton e Snell in maniera differente ottenevano due punti a testa (21-32) ma Charlotte iniziava a guadagnare punti mixando titolari e panchinari contro i ricambi dei Bucks: Williams a 3:05 in solitaria mandava dentro un’altra tripla, Parker in penetrazione passava con perfetto tempismo un pallone schiacciato per MKG che provenendo dalla baseline sinistra si elevava per la jam.
Hornets che continuavano la corsa con un pull-up di Parker e un appoggio al vero di Williams a 1:32 per un 9-0 di parziale che portava Charlotte sul 30-32.
Clamorosa la stoppata presa da Middleton nel pitturato con tre Moschettieri Hornets con il fioretto sulla palla (Williams, Lamb e MKG) a 1:16.
Antetokounmpo veniva rilanciato sul parquet e trovando due liberi ne realizzava uno mentre Lopez su una palla vagante trovava il corridoio per la schiacciata del 30-35.
Parker in sospensione armonica chiudeva un quarto in recupero per il 32-35.

NOVEMBER 26: Brook Lopez #11 of the Milwaukee Bucks collides with Miles Bridges #0 of the Charlotte Hornets during their game at Spectrum Center Foto: Streeter Lecka/Getty Images

 
2° quarto:
 
Iniziava male Monk che commettendo fallo su Connaughton regalava tre FT dei quali due finivano dentro.
Monk sbagliava un tiro ma Zeller correggeva ma mentre Parker mancava un paio di tiri di fila, Lopez segnava ancora dalla baseline destra per il 34-39.
Parker per Cody faceva fare al centro bella figura in schiacciata ma Snell colpendo da tre ci ridistanziava (36-42).
Charlotte tornava un po’ a ridurre lo svantaggio con Bridges che a 8:41 e a 8:28 si guadagnava due giri di lunetta mettendo 3 dei 4 tentativi per il 39-42.
Bridges metteva una pezza andando a stoppare alto l’appoggio di Brogdon ma Frank mancava l’aggancio con la tripla così Connaughton da ben più distante della linea da tre punti lasciava partire il tracciante del 39-45 a 7:57.
Un secondo più tardi Charlotte era in time-out e funzionava perché al rientro un extra pass di Kaminsky verso l’angolo destro per Batum era sfruttato al francese per tornare al -3. Antetokounmpo (poco attivo) da sotto metteva dentro, poi toccava a Walker splittare due FT e a Monk in entrata a 6:26 trovare un circus shot tra due difensori con palla alzata sul tronco di Maker.
A 5:51 un passaggio fuori per Kaminsky valeva il sorpasso sul 48-47poi iniziava una fase confusa e convulsa che vedeva le squadre sbagliare e cercar palloni vaganti, su uno di questi Frank allungava, Kemba recuperava e segnava il 50-47 in transizione.
Brown recuperava un rimbalzo in attacco e subiva fallo. Il libero andava fuori ma il canestro precedente riportava Milwaukee a contatto, tuttavia a 3:59 il tiro istantaneo di Monk da tre inceneriva la retina e Lamb da sotto con altri due punti dava una mano per cercar una piccola fuga (55-49). Middleton s’involava verso il canestro ma da dietro arrivando come un lampo violento MKG esplodeva sparando la palla contro il plexiglass.
Lamb in transizione ringraziava anche se era spinto a terra. Due liberi a segno per il 57-49.
Bledsoe per un fallo di Williams da sotto trovava l’azione da tre punti ma a 1:45 Hornets in bonus con Walker per il 59-52.
Un passaggio volante di Parker innescava un Marvin on-fire da fuori che esplodeva la cartuccia da tre punti che valeva il 62-52.
MKG conquistando un rimbalzo offensivo poi dava la possibilità a Parker di sparare tranquillamente in ritmo per infilare il 65-52 che chiudeva il primo tempo dando a Charlotte una certa consistenza per la fuga.

Le Dance Brackets impegnate in uno stacchetto.

Walker in reverse layup mentre Frank osserva. Foto: Jeremy Brevard-USA TODAY Sports

3° quarto:
 
Cody e Lamb apportavano due punti a testa Antetokounmpo non segnava e Lamb strappando un pallone a Middleton in attacco e andando a metter dentro al vetro spingeva Charlotte sul 71-52 a 9:39 dalla terza luce rossa. Marvin stoppava Middleton e Batum passava per Lamb che fronte a canestro metteva dentro altri tre punti a 9:04 per il 77-52. Tutto sembrava girare a meraviglia per Charlotte che vedeva anche Antetokounmpo forzare il palleggio e perder la sfera sulle tibie di Zeller.
MKG a 8:30 sublimava il momento con la bomba dall’angolo destro per il 77-52.
Charlotte si compiaceva troppo del momento lasciando libero Antetokounmpo sulla linea dei tre punti da posizione frontale.
La stella dei Bucks ne approfittava e anche se MKG mettendo dentro al vetro sembrava continuare a far vivere il buon momento degli Hornets, in difesa si calava d’intensità consentendo ad Antetokounmpo di metter dentro un potenziale gioco da tre punti che si arrestava a soli due per il libero fallito.
Bledsoe però metteva dentro dall’angolo da una second chance, così ci voleva un super Kemba in uno contro uno a sparare da tre per l’82-60 a 5:44.
Walker in attacco decideva di penetrare sull’azione seguente: il suo arresto con finta sotto canestro costava la cravatta volante da parte di Bledsoe che tuttavia concedeva a 5:21 altri due punti a Charlotte dalla lunetta.
Lopez dalla destra con una drive violentava il ferro con la dunk appesa ma Williams da tre su scarico di Kemba dietro la testa in salto era bravo a valorizzare l’assist per l’87-62.
Dopo due punti Milwaukee e un paio d’errori di Bridges si entrava nell’ennesimo time-out dal quale Bridges ne usciva peggio dando a Lopez due FT per l’87-66.
Ci pensava Monk con una drive fin sotto canestro a passar la palla al volo a Bridges che lanciatissimo sparava una violenta bimane sulla quale Lopez rinunciava all’intervento.
Middleton recuperava tre punti e DiVincenzo con la tripla a 2:48 realizzava l’89-72.
Monk a 2:38 dalla lunetta con un 2/2 teneva ancora lontani i Cervi che tuttavia incominciavano la rincorsa con una cornata di Antetokounmpo che a una mano andava a speronare il canestro degli Hornets in schiacciata.
Lopez segnava andando a infilarsi oltre Bridges poi a 1:25 Parker era colpito a metà campo.
Qualche problemino per lui al costato ma continuava a giocare provando un paio di tiri il primo dei quali era buono per il 93-76.
DiVincenzo metteva dentro da sotto conquistando il rebound sopo l’errore di Lopez da fuori e dall’altra parte Zeller, in lunetta con il fiatone, non riusciva a metter dentro nemmeno un libero così Milwaukee segnando due liberi si portava sul 93-80 anche perché Zeller era stoppato da Antetokounmpo sulla sirena.

Jeremy Lamb (sullo sfondo), reagisce così alla schiacciata di Bridges che ribalta la retina…

 
 
4° quarto:
 
Continuava la rincorsa al pari di Milwaukee che grazie a due FT di Connaughton tornava sul -11 ma a far rimbalzare indietro la squadra del Wisconsin era Lamb che rimbalzava sulla spanzata di DiVincenzo dalle parti della baseline sinistra ma trovando la coordinazione per la continuazione, mandava dentro la sfera con una bella alzata così come il libero addizionale del 96-82.
Hornets che riuscivano nell’impresa di far scadere i 24 secondi d’attacco ai Bucks (8-16 i TO) ma i Cervi a 8:02 scendevano di gap sino a -10 (97-87).
Il trend non era favorevole e se Middleton sparando da tre mancava il bersaglio Connaughton sorprendentemente anticipava Lamb per una put-back dunk violentissima a una mano.
Parker e Walker mancavano un’occasione a testa e a 5:44 Brogdon in lunetta con un 2/2 lasciava sole sei le lunghezze di vantaggio a favore degli Hornets che subivano anche il canestro di Bledsoe con Milwaukee brava a rientrare con un parziale di 9-0.
Parker interrompeva il parziale arrischiandosi in un uno contro uno: pull-up dalla diagonale sinistra dalla sua mattonella perfetto e dopo la tripla mancata da Brogdon era ancora Parker a portar in area Connaughton e a batterlo con un gancetto delizioso per il 101-93.
Problema risolto?
Nemmeno per sogno… gli Hornets ci tenevano a dare ancora emozioni e spettacolo così Antetokounmpo non si offendeva se veniva lasciato libero di schiacciare.
Un offensive foul di Williams (schermo in movimento) a 4:00 dalla fine davano a Brogdon la possibilità di accorciare ma due errori da sotto non glielo consentivano, Lamb in entrata cambiava idea all’ultimo con un tiro che risultava una mezza via tra un floater e un appoggio mentre dall’altra parte sul bordo sinistro in transizione il rookie DiVincenzo aveva le idee chiare sparando e colpendo da tre punti per il -3.
101-98…
Batum segnava dalla corta baseline sinistra andando oltre il difensore con parabola morbida ricevendo da Parker in una french connection.
Brogdon con una spin si procurava spazio per batter un Lamb ora in difficoltà in difesa, Parker da tre non segnava, sembrava girare a favore di Milwaukee il rimbalzo ma Batum riusciva a sottrarlo restituendo a Parker che dalla destra s’involava in diagonale per un fing and roll alla Superman.
Brogdon rusticamente in area buttava giù Lamb e segnava. Per gli arbitri andava bene ma a 1:40 Walker in penetrazione s’arrestava ancora una volta sotto, questa volta era DiVincenzo a travolgerlo con una ginocchiata alla nuca dopo aver abboccato alla finta.
Kemba splittava portando sul 106-102 il match, Borrego individuava le difficoltà di Lamb e metteva dentro MKG per dare una dimensione difensiva a Charlotte.
Milwaukee mancava un tiro, sul rimbalzo entrava in scena l’instant replay per una rimessa contesa ma alla fine gli arbitri decidevano per l’ultimo tocco di MKG.
Sulla rimessa Parker chiudeva Connaughton che da sinistra sparava in maniera imprecisa da fuori ma Milwaukee potrebbe rientrare quando Kemba in attacco si faceva intercettar palla da Bledsoe, sulla transizione Connaughton pescato sotto liberissimo da zero cm riusciva a fallire clamorosamente, la palla rimaneva a Milwaukee che sul proseguo pescava Middleton che dal corner destro scheggiava il ferro, rimbalzo di Walker, palla a Parker che sul raddoppio perdeva palla prima di metà campo contro Antetokounmpo, altra tripla di Middleton a cui il metallo verniciato d’arancio diceva di no e put-back dunk in mischia per il geco ancora non a segno,
Walker dopo 4 errori avversari si trovava con la sfera in mano abbracciato dal n°34…
Due FT a :29.8 per un 2/2 da 108-102 ma in :2.6 Connaughton metteva dentro da tre.
Il fallo su Parker arrivava a 21 secondi dalla fine da parte di Lopez e nonostante le lamentele di coach Budenholzer il francese andava in lunetta dove incredibilmente continuava la sua serie negativa.
0/2 e cuore in gola quando il greco era lasciato andar dentro per il -1.
Kemba però riusciva a girare un po’ sul bordo del campo prima di tornare verso la linea di metà campo dove l’allungo della mantide Antetokounmpo valeva due FT per Charlotte.
A :7.01 Walker infilava i liberi del 110-107.
Time-out e ultima azione di Milwaukee che era ben contenuta alta dalla coppia Zeller/MKG.
Lo scambio tra Bledsoe e Middleton riportava Bledsoe a tirar da tre quarti campo contro MKG.
La palla picchiava la parte bassissima del vetro e carambolava sui ferri illuminata dalla luce rossa.
Era finita.
Partita incredibile che gli Hornets riuscivano a portare a casa nonostante un convulso finale portando sul 3-8 i finali in corsa.
 
 
 
 
Pagelle
 
Kemba Walker: 6,5
21 pt., 6 rimbalzi, 5 assist, 2 rubate. Un’altra notte passata a litigare con il ferro per Kemba che dal campo fa 3/12. Riesce a sopperire andando a prendersi tiri liberi come se piovesse e ne mancano almeno altri 4, comunque sia mediamente il voto tiene conto dell’impegno difensivo, anche se paga spesso i cm, specialmente in avvio con i Bucks freschi ma nel finale è lui con un 5/6 dalla lunetta a regalar la vittoria ai nostri, sebbene le scelte azzardate di tiro in precedenza abbiano aiutato Milwaukee un pochino a rientrare.
 
 
Jeremy Lamb: 7
21 pt., 8 rimbalzi, 4 assist, 2 rubate. 8/15 dal campo e 2/4 da fuori. Per una guardi tiratrice sono cifre di tutto rispetto. Lamb in attacco in buona serata, trova un paio di giocate meravigliose attaccando il canestro, una conro Makere e l’altra sulla spinta di DiVincenzo per un gioco da tre punti. Nel finale cala e in difesa tra mancanza fisica personale (facile aggirarlo con lo spin) e spinta di Brogdon non tiene. Sostituito da MKG ma gran contributo nella notte comunque.
 
 
Nicolas Batum: 6
7 pt., 3 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata. Marginale, prende un -15 di plus/minus. Il suo rientro in campo nell’ultimo quarto coincide un po’ con lo sprint dei Bucks ma non è tutta colpa sua. Cifre basse ma si guadagna la sufficienza nel finale quando duetta con Parker segnando, recuperando un rimbalzo e fornendo l’assist. Tra i due quello che si vede aver personalità nelle due azioni è Parker, ma almeno Nic è utile in quel frangente.
 
Marvin Williams: 7
16 pt., 8 rimbalzi, 1 rubata. 4/6 da fuori e un paio di TO. Tante buone difese e un inizio caldo da tre punti. Scema anche lui un po’ commettendo anche a quattro minuti dalla fine un fallo offensivo ma come Lamb è elemento importante nella notte.
 
Cody Zeller: 6
8 pt., 7 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata. 4/5 al tiro e un paio di TO. 3 falli e -6 di plus/minus. Dall’altra parte Lopez di rimbalzi ne prende solamente 8. Un po’ meglio a rimbalzo, ferma Antetokounmpo una prima volta ma poi se attaccato in uno contro uno va in difficoltà. Se gli danno una mano i suoi cm sono preziosi. Anche lui commette uno schermo in movimento in attacco e anche se sbaglia due FT con il fiatone per stanotte si guadagna la sufficienza con la buona percentuale da campo e l’ultima difesa insieme a MKG sul duo Middleton/Bledsoe, poi considerando che gioca solo 19 minuti…
 
Malik Monk: 6
7 pt., 1 rimbalzo, 1 assist, 1 rubata. Una bella tripla poi c’è da ricordare l’entrata rapida per scarico volante su Bridges che la chiude in dunk. 2/7 dal campo al quale aggiunge due liberi, entrambi a segno.
 
Michael Kidd-Gilchrist: 7,5
7 pt., 7 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata, 2 stoppate. Perde un solo pallone finendo con un 3/6 dal campo grazie a una tripla aperta dall’angolo destro messa senza paura. La costruzione del tiro è sempre originale ma efficace nel caso… Tanta energia, stoppa al vetro Middleton da dietro e ancor prima insieme a Lamb e Williams mette mano sulla palla alzata da Middleton che si sognerà MKG stanotte… Rientra e la difesa migliora. Si vede anche nell’ultima azione quando oscilla contenendo Bledsoe insieme a Zeller. Letale +18 di plus/minus…
 
Miles Bridges: 6
5 pt., 1 rimbalzo, 2 stoppate. Guadagna tre punti dalla lunetta e finisce con un 1/5 dal campo frutto dell’immane schiacciata offerta da Monk ma al tiro non c’è… C’è un po’ di più in difesa, non con i piedi a terra, se lasciato solo va in difficoltà, ma quando ha il tempo e l’intuito che stia per avvenire un tiro sul quale fiondarsi. Due stoppate magnifiche che fanno da contraltare a una prestazione marginale in attacco con 0/3 al tiro e un -11 di plus/minus.
 
 
Tony Parker: 6,5
15 pt., 1 rimbalzo, 6 assist, 1 rubata. Da ordine alla squadra quando scende in campo durante le prime rotazioni. Nel secondo tempo con un bel passaggi per Parker, un pull-up, un gancetto e un fing and roll è importante. Peccato che scenda un po’ di voto mancando due liberi importanti nel finale e perdendo palla sul raddoppio. Avrebbe potuto costar caro ma va bene così, si è vinto… In 21 minuti fa 7/14 dl campo.
 
Frank Kaminsky: 6,5
3 punti, 2 rimbalzi, 1 assist. Entra in un buon momento e nonostante un TO va sul +8 di plus/minus in soli 4 minuti grazie anche a una sua tripla e a un assist smarcante per Batum in angolo destro. La grinta in difesa c’è.
 
Coach James Borrego: 6,5
Molto meglio la squadra con i rientranti Parker e MKG, Forse qualche cambio è leggermente tardivo e si rischia. Milwaukee ci grazia un paio di volte con errori banali da sotto e si porta a casa la gara. Travolti dalle triple all’inizio forse aspetta troppo per chiamare il time-out, po riesce a dare equilibrio ai quintetti in campo equilibrando lo Yin e Yang di attacco e difesa. Si torna sul 10-10. L’effetto Alveare si fa sentire.
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.