Game 21; Charlotte Hornets Vs Miami Heat 99-81

Sottotitolo; CiclHornets
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Gli Charlotte Hornets travolgono i Miami Heat alla Time Warner Cable Arena e si portano in testa alla Southeast division e sono al momento (anche se molte squadre sono ravvicinatissime) secondi nell’Eastern Conference.
Il punteggio finale dice poco su quel che è stata la gara, i Calabroni sono arrivati a toccare anche il +30, in una gara che si annunciava ben più difficile del reale andamento nella serata.
Zeller dopo aver lasciato sfogare Whiteside gli ha concesso ben poche occasioni per far valere il suo gioco da sotto, così dopo aver contenuto Gasol e Drummond è stato altrettanto bravo nel farsi valere su Hassan. Uno per tutti e tutti per uno potrebbe essere il motto in difesa e in attacco di questi Hornets che con il moschettiere Batum (tripla doppia nella sua serata magica), senza scomodare teorie darwiniane sull’evoluzione e adattamento della specie “contrastate” in parte proprio dal comportamento di sacrificio di alcuni insetti imenotteri tra cui diversi generi di vespe, hanno fatto vedere un gioco di squadra eccellente sublimato dalla perfetta balistica da oltre la line dei tre punti da parte di alcuni elementi che si sono evoluti anche in questa specialità.
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La classifica appena terminata Charlotte Miami. In realtà Washington aggiunge una sconfita a Houston, Orlando anche a Phoenix e mentre scrivo Atlanta è in vantaggio a Dallas ma mancano ancora 8:27 da giocare.

 
Gli Heat di coach Spolestra scendevano sul parquet della Time Warner Cable Arena in divisa nera con contrasti bianchi con; Wade, G. Dragic, G. Green, C. Bosh e Whiteside, mentre i Calabroni del North Carolina (in bianco) schieravano il solito quintetto post jeffersoniano (sospeso dalla lega per cinque gare pare a causa di tracce di sostanze illegali trovate nel corpo del giocatore), cioè; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams, C. Zeller.
Batum e la sua tripla doppia nella notte.

Batum e la sua tripla doppia nella notte.

 
Charlotte inizia avendo a disposizione la prima palla giocabile dell’incontro grazie a Zeller abile a vincere la palla a due ma Whiteside dimostrava di essere il miglior stoppatore della lega andando a bloccare clamorosamente proprio Cody.
Palla spedita in out e il tempo solo quasi per tirare per Kemba che batteva Heat e cronometro con una tripla frontale a 11:34.
Gli Heat erano decisi però in quest’inizio a non fare da comparse, così con G. Green da sotto e Dragic in post basso sinistro a 10:55 si portavano in vantaggio (3-4), ma erano raggiunti 15 secondi dopo da Batum che in lunetta splittava.
Whiteside in attacco catturava un rimbalzo offensivo e schiacciava, toccava a Batum riportare avanti Charlotte con un quick catch’n shoot a 9:11 che valeva tre punti.
Kemba in salto a due mani portava via un passaggio di Dragic fermato sul nascere, apriva per Batum che con un quarto di giro in controtempo spediva a molla un passaggio illuminante per uno Zeller che aveva tutto il tempo per realizzare da sotto in schiacciata.
Marvin da sotto segnava anche l’11-6 e aumentava il proprio bottino personale quando Walker mancava la tripla ma Zeller prendeva il rimbalzo d’attacco e gli cedeva il pallone nell’angolo sinistro coprendolo anche dal ritorno di Whiteside; la bomba di un preciso Williams finiva in fondo al cesto e i Calabroni si portavano sul 14-6 costringendo Spolestra al time-out.
A 7:00 Gerald Green con una serie di blocchi da parte dei compagni trovava un corridoio centrale e finiva con una slam dunk mentre Wade con un cambio direzione dopo un attacco frontale costringeva Charlotte al fallo ma dalla lunetta realizzava solo un libero.
Whiteside dopo aver stoppato in precedenza per la seconda volta Zeller bloccava anche Walker, così Charlotte passava per la soluzione del tiro lungo da due di Zeller dalla destra che sorprendeva gli Heat e aumentava di due punti il vantaggio della squadra di Clifford.
Zeller si rendeva protagonista anche in difesa rubando un pallone, partendo in contropiede apriva sulla sinistra per Batum, il quale alzava a campanile nel pitturato un pallone lungo per l’alley-oop, Cody ci arrivava, anche se il passaggio era leggermente avanzato e appoggiava per altri due punti.
Deng colpiva da tre punti dalla sinistra ma Batum con un passaggio tagliato in diagonale premiava l’inserimento di Walker dalla sinistra che a 4:39 mandava il tabellone sul 20-12.
Whiteside mandava gli ultimi segnali d’efficienza andando a segnare in schiacciata, inoltre Miami con una tripla tornava al -3 a 3:36, ma Lin a 3:18 segnava in jumper dalla destra andandosi a schermare, mentre in difesa Zeller costringeva Whiteside a lavorare in palleggio spalle a canestro, non la situazione ideale visto che Walker in aiuto rubava palla e mandava in transizione la squadra ma il passaggio virtuoso di Batum dietro la schiena era un po’ troppo avanti, o per meglio dire, non capito da Lin che si aspettava lo scarico sul posto per il tiro immediato da fuori.
Palla fuori ma nessun problema, Batum rimediava andando a intercettare uno scarico degli Heat in difesa e a 1:06 questa volta il francese s’intendeva con Lin; sull’assist cambio lato arrivava la tripla di Jeremy che portava il punteggio sul 25-17.
Charlotte chiudeva il quarto con il canestro di Kaminsky, il quale da sotto il tabellone sfruttava l’assist di Batum.
Charlotte a fine primo quarto comandava già 27-17.
 
Hawes con gli altri lunghi ha messo in campo una buona difesa e Miami diventa la squadra che abbiamo tenuto con il punteggio più basso in questa regular season. Prima di loro i Bucks a 82.

Hawes con gli altri lunghi ha messo in campo una buona difesa e Miami diventa la squadra che abbiamo tenuto con il punteggio più basso in questa regular season. Prima di loro i Bucks a 82.

Il secondo quarto incominciava con un tap-in di Winslow ma Charlotte rispondeva con cinque punti in sospensione; due di Kaminsky e tre di Williams dal lato destro (dapprima erroneamente segnati come due dal tavolo, poi corretti), prima del teardrop di Johnson per Miami che riportava al -11 gli Heat.
Charlotte aveva qualche difficoltà momentanea con Hawes a fallire un tiro da sotto, Deng andava in lunetta per mettere il suo paio di liberi, Marvin Williams si faceva bloccare un reverse layup da Green e Bosh con una finta faceva franare Hawes su di lui; canestro e libero addizionale a segno per il 32-26.
Hawes in attacco era stoppato ma si faceva perdonare con una buona difesa accompagnando McRoberts all’errore in entrata, a 8:06 finalmente Charlotte ritrovava la via del canestro con un Lamb aggressivo in entrata, il braccio di Winslow era decisamente largo e in spinta ma Jeremy trovava il canestro più il fallo, anche se falliva dalla linea il libero aggiuntivo.
Charlotte aumentava la differenza nel punteggio con un tiro di Marvin Williams dal lato sinistro, peccato per la punta del piede sulla linea, altrimenti sarebbe stato un altro tre punti, il quale non tardava comunque ad arrivare dopo un rimbalzo offensivo di Lamb che serviva fuori il suo compagno preferito; Hawes non tradiva la fiducia e mandava a bersaglio la bomba del 39-26 a 6:59.
A 6:32 Lamb girava attorno a un compagno e sfruttava il blocco sotto canestro di un altro per andare a ricevere e tirare da posizione frontale comodamente, catch n’shoot comunque preciso e veloce per gli Hornets ormai sopra i 40 e a +15.
Charlotte tentava il passaggio smarcante con Hawes per Lamb, ma la palla passava troppo bassa, tuttavia arrivava comunque in angolo sinistro a Williams che spaccava la gara con un’altra tripla a 5:57 nonostante successivamente Miami apporti modifiche nel punteggio con un parziale di 6-0 a proprio favore (44-32) culminato con un coast to coast di Wade.
Lamb andava un’altra volta a interrompere il parziale degli avversari prendendo la linea di fondo sinistra e concludendo in fing and roll al ferro a 4:04, a 3:36 Walker evitava la stoppata di Whiteside lanciato in transizione segnando altri due punti per i bianchi, Cody in difesa stoppava Johnson e arrivava la transizione tre contro uno con Lamb ad alzare sopra il canestro, Wade spazzava via ma troppo tardi; goaltending e altri due punti Hornets per il 50-32.
In attacco Whiteside s’incartava nel mucchio in area commettendo infrazione di passi, mentre Walker non si faceva prendere dal panico nel traffico; floater e +20 Charlotte a 2:48 dall’intervallo.
Le distanze rimanevano invariate all’intervallo con Kemba in pull-up a segnare gli ultimi due punti del primo tempo dalla diagonale destra per il 56-36.
Marvin Williams, arma missilistica a lunga gittata.

Marvin Williams, arma missilistica a lunga gittata.

 
Inizio di terzo quarto scoppiettante con Miami capace di sbloccarsi al tiro; Bosh con un tiro in sospensione dalla media inaugurava il secondo tempo ma finalmente entrava in modalità 3 punti anche P.J., il quale su uno scarico orizzontale dalla linea di fondo di Batum dalla sinistra in angolo faceva udire al pubblico solo il rumore del cotone accarezzato dalla palla spicchi per tre punti che diventavano sei personali a 10:52, quando servito da Walker, leggermente sulla sinistra della top of the key mandava a segno un altro tiro dalla grande distanza portando i Calabroni a volare sul 62-38.
Dragic rispondeva con una tripla e a 9:56 G. Green segnava andando oltre Marvin Williams ancora dalla grande distanza ma a 9:42 Williams rispondeva alla provocazione mettendo dentro la sua quarta tripla di serata per il 65-44.
Walker rubava un pallone e chiudeva in transizione ma Miami metteva a segno un altro piccolo parziale di 6-0 con Clifford costretto a chiamare time-out sul 67-50.
Green segnava ancora dopo essersi liberato con una finta di un difensore, su di lui in avanzamento ci provava anche Walker a difendere in maniera ottima ma dopo un rimbalzo sul ferro, il pallone finiva dentro. Questa volta era Kemba a interrompere la cosa del Calore danzando con la palla, crossover e penetrazione con appoggio per il 69-52. P.J. non andava male in difesa mentre Dragic sbagliava un tiro; dall’altra parte a 5:25 Batum con un passaggio no look in diagonale verso sinistra serviva Marvin Williams che da sotto il ferro a destra concludeva in maniera artistica saltando e segnando con la mano sinistra dall’altra parte dell’anello.
A 4:45 Batum si ergeva a protagonista in azione solitaria andandosi a cercare la linea di fondo destra, dalla media si staccava dal difensore e galleggiando in aria segnava con un tiro morbidissimo il 74-52.
Walker splittava dalla lunetta, Kaminsky sottraeva un pallone a Deng difendendo bene, Batum invece sull’azione difensiva successiva che gli Heat riuscivano solo a concludere con un ferro, prendeva il rimbalzo e in coast to coast giungeva nel cuore del pitturato, dove Whiteside lo affrontava, Nicolas però sotto canestro vedeva Zeller appostato senza problemi e lo serviva; Cody ringraziava per avergli portato via il marcatore e metteva dentro in schiacciata per il +25.
Un ½ di Kaminsky ai FT chiudeva il parziale di 11-0 prima che a 1:40 Winslow in jumper frontale segnasse il 78-54. Walker faceva sussultare il pubblico con uno spin move velocissimo in area in corsa che gli consentiva di liberarsi dell’avversario per l’appoggio ma la difesa di Miami chiudeva e Kemba mandava sul ferro la conclusione, ma quando la regia stava già partendo per andare dall’altra parte del campo, Kemba come un ninja recuperava magicamente palla e segnava i due punti mancanti.
Il periodo terminava sull’80-54.
 
L’ultimo quarto serviva quasi esclusivamente a Batum (inizialmente in panchina) per segnare i due punti mancanti che gli avrebbero consentito di arrivare in tripla doppia.
A 10:35 comunque Lamb, dopo una bella serie di passaggi di squadra dal pitturato in qualche maniera trovava lo spazio per segnare mandando la palla a toccare il vetro.
Batum rientrava e dopo un tiro mancato, un lancio lungo di Lin tracciava una scia perfetta per l’aggancio di Batum sotto canestro; alley-oop e tripla doppia elegantemente raggiunta.
Charlotte toccava così il +30 (84-54) e dava ampio spazio alla panchina, anche quella più remota e primitiva.
La panchina combinava poco però, ogni tanto arrivava qualche canestro di contenimento come il turnaround forzato di Hawes a 7:36 o qualche libero splittato, così Miami con un gioco da tre punti di Johnson (buone le sue giocate nel finale), tornavano sino al -16 (88-72).
Daniels però segnava trovandosi a dover fare da solo, mal assistito dai compagni; jumper da due punti e 90-72 e a 2:57, dopo che Miami era riuscita a risalire al -15, segnava dalla diagonale sinistra ben oltre la linea dei tre punti, parabola perfetta e splash decisivo per spazzar via eventuali losche nebbie di un finale beffa.
La gara terminava sul 99-81 con Roberts che dalla sinistra infilava un lungo due punti riuscendo, ben prima della sirena anch’esso a muovere la casella dei punti mettendone a referto due.
Charlotte come detto ha giocato di squadra, un po’ distratta dalla linea, brava a contenere sul piano rimbalzi gli Heat, ottime le percentuali da tre punti, difesa efficace, transizione buona, assist e percentuali dal campo notevoli.
 
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Pagelle:
 
Walker: 7,5
18 pt., 5 rimbalzi, 4 assist, 5 rubate. Kemba da sprint alla squadra. Con Batum che gli “ruba” un po’ di assist si dedica a segnare e gli riesce bene con un 8/13 al tiro. Sempre concentrato, ruba ben 5 palloni agli avversari.
 
Batum: 8
10 pt., 11 rimbalzi, 11 assist, 1 rubata, 1 stoppata. Tripla doppia per il transalpino che è senza dubbio il migliore sul parquet. Prestazione mostruosa anche se il 3/9 al tiro non sarà molto ma come spesso ho scritto, è in grado di fare di tutto, e a testimoniarlo ci sono i numeri.
 
P.J. Hairston: 6,5
6 pt., 2 rimbalzi. Buona difesa di P.J. e in attacco segna due triple mostrando di aver forse ritrovato buona mano.
 
M. Williams: 7,5
18 pt. (7/11), 4 rimbalzi, una stoppata. Con le sue triple apre la strada a Charlotte per una vittoria tranquilla, buona difesa anche per lui.
 
C. Zeller: 7
9 pt. (4/8), 2 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. Limita molto bene Whiteside e non disdegna di segnare.
 
F. Kaminsky: 7
5 pt (2/6)., 7 rimbalzi, 6 assist, 1 rubata. Contagiato da Batum smista assist e cattura rimbalzi e mostra anche un’ottima difesa.
 
J. Lin: 6,5
5pt. (2/5), 2 assist, 1 stoppata. Lin si vede ogni tanto e fa la sua onesta partita contribuendo a regalare a Batum la tripla doppia con un assist tracciante ipnotico e meraviglioso.
 
S. Hawes: 6,5
5 pt., 3 rimbalzi. Buona difesa anche per lui, ecco uno dei motivi per i quali Charlotte ha vinto la sfida, il contenimento dei lunghi. Buon canestro nel finale.
 
J. Lamb: 6,5
10 pt., 4 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata. Anche quando gli va male racimola una decina di punti ormai.
 
T. Hansbrough: 6
4 pt., 1 rimbalzo. Entra un paio di volte in gioco. Un po’ confusionario, forza troppo a volte, ma è generoso e finisce per segnare 4 punti.
 
T. Daniels: 6,5
5 pt., 1 assist, 1 rubata. Troy non vede arrivare quasi un pallone decente e allora si mette in proprio, poi gl danno un pallone e lui s’inventa la tripla siderale a congelare il Calore.
 
B. Roberts: 5,5
5 pt. (1/2). Male in regia, perde tre palloni prima di segnare un canestro nel finale.
 
A. Harrison: 6
2 pt., 1 rimb., 1 rubata. C’è la voglia anche se la precisione dalla lunetta no. Recupera un pallone nel finale correndo dietro e sorprendendo sulla sua destra Winslow, come un ninja si avventa su di esso, anche se poi lo tocca perdendolo andando sulla linea di fondo, tuttavia costringe Miami ad andare al tiro da metà campo.
 
Coach Clifford: 7,5
La squadra decolla subito, non stenta contro gli ex primatisti della Southesat division. Time-out giusti e lusso di giocare contro Miami con le terze linee nell’ultimo quarto. Tocca il +30 senza MKG e Jefferson. Impressionante per risultati e gioco. Complimenti.
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.