Game 22; Charlotte Hornets @ Memphis Grizzlies 123-99


 
Sottotitolo; Walker in Memphis
Walker segna 33 punti e Charlotte espugna il parquet di Memphis. Qui Conley commette fallo su di lui a pochissimo dalla sirena del secondo quarto.

Walker segna 33 punti e Charlotte espugna il parquet di Memphis. Qui Conley commette fallo su di lui a pochissimo dalla sirena del secondo quarto.

 
Se è un sogno non svegliatemi, dei dubbi li ho.

 

Lo sciame dei Calabroni dopo due belle prestazioni casalinghe lasciava l’alveare di Charlotte per provare le proprie forze sul difficile terreno dei plantigradi di Memphis.
Certo… non so perché ma a Memphis forse in uno zoo si potrebbe trovare al massimo un Grizzly con il ciuffo all’Elvis, essendo la franchigia originaria di Vancouver.
Comunque sia, tornando alla partita, Charlotte dopo esser partita malissimo trovava confidenza con la gara fino a polverizzare a suon di bombe intelligenti (ben 18, nuovo record di franchigia… queste sì che non fanno danni) la tana dei Grizzlies, spinta dalle sue guardie Walker e Lin, con l’aiuto corale di tutta la squadra.
Nella Star Wars night di Memphis Charlotte tira con percentuali stellari e porta a casa la quarta vittoria di fila.
Domani notte sfida a Boston alla Time Warner Cable Arena.
I verdi si sono piegati solo dopo due supplementari a Golden State… Ancora non credo di esser sveglio ma… grazie ragazzi teal & purple, thank you guys.
 
Gli Charlotte Hornets inizialmente scendevano sul parquet di Memphis con; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams e Zeller, i Memphis Grizzlies invece schieravano; M. Conley, T. Allen, G. Green, Z. Randolph e Marc Gasol.
 
La palla a due era vinta da Memphis che dava palla a Randolph il quale insisteva contro Marvin anche dopo un tentativo di passaggio deviato dall’ala grande degli Hornets, palla ancora a Zi-Bo che spalle a canestro in uno contro uno in gancio segnava lo 0-2 per i Grizzlies, i quali trovavano un parziale iniziale grazie ai canestri di T. Allen a 11:05, Randolph da sotto, Conley che inaugurava la lunetta per i Grizzlies per un fallo di Zeller sul quale si può oggettivamente dubitare, Allen a 9:53 in jumper, Green dalla destra che si liberava del marcatore con un giro su se stesso e proseguiva la corsa a canestro per depositare lo 0-10, così Clifford a 9:19 chiamava il time-out ma doveva incassare dalla lunetta appena dopo la pausa anche l’undicesimo punto dalla lunetta di J. Green (altro discutibile fallo di Batum sulle spinte di spalla date da Green in avvicinamento) che splittava, prima di vedere il primo canestro dei suoi ragazzi realizzato da Walker che 6 secondi dopo si catapultava in area avversaria nonostante l’ottima marcatura trovava il modo di alzare il runner per il 2-11.
Conley imitava Kemba e il vantaggio dei padroni di casa tornava in doppia cifra ma Walker in jumper dopo il suo classico step back a 8:00 realizzava altri due punti per i viola.
Dall’altra parte l’attacco di Memphis non si arrestava, Allen si appoggiava lateralmente al corpo di Batum e mandava la palla a toccare il vetro prima che finisse la sua corsa dentro il cesto.
Williams da 3 punti alzava il punteggio per Charlotte mentre Memphis segnava ancora con Conley dalla lunetta per tre secondi in area fischiati a P.J. Hairston e Gasol in entrata triplicava il vantaggio della squadra del Tennessee con una comoda entrata (6-18).
Allen intuiva il passaggio di Walker per Zeller e frapponendosi tra loro andava a rubar palla per finire in transizione con una schiacciata solitaria a 6:20.
Sedici secondi più tardi Charlotte ritrovava la vena di Walker che con un pull-up preciso faceva salire gli Hornets nel punteggio, ma ancora due tiri dalla lunetta ricacciavano indietro i Calabroni che riuscivano poi a stoppare grazie a Marvin Williams J. Green e a trovare il tris di punti con Batum che a 45° sinistra trovava la sua mattonella per l’11-22.
A 4:27 Zeller si agganciava a Gasol e gli arbitri, poiché Charlotte aveva raggiunto il bonus, mandavano in lunetta il centro spagnolo che non sbagliava nulla.
Clifford tentava di giocarsi la gara con un quintetto più veloce e agile, continui movimenti e spostamenti del pallone sulla linea dei 3 punti portavano Lin a segnare una tripla a 3:44.
Memphis splittava dalla lunetta mentre Charlotte si attaccavano tenacemente con l’aròlio alla partita, rifacendosi sotto con un canestro di Kaminsky a 3:23 (ricezione perfetta su passaggio verticale e appoggio) e un reverse lay-up di Walker a 2:36 (al quale mancava il fallo di Conley non assegnato dagli arbitri).
Memphis ancora una volta trovava punti dalla lunetta, per la precisione il punto era singolo questa volta perché il neoentrato Jamaychal Green splittava rifacendosi però poso dopo quando Memphis lanciava Gasol in mezzo che con un assist schiacciato all’indietro vedeva il compagno pronto a trovare il varco giusto per la prepotente schiacciata frontale.
Lin iniziava a intuire di poter far danni anche in entrata grazie alla sua velocità a 1:42, mettendosi in proprio provava un acrobatico runner dal pitturato premiato dal ferro e Walker seguiva l’esempio del compagno andando in penetrazione ad appoggiare battendo Chalmers che regalava anche un libero a Kemba, il quale lo sfruttava per portare i Calabroni sul -5 (23-28).
I Plantigradi con un colpo di coda nel finale trovavano la contromossa da cinque punti con due liberi di Gasol e una tripla frontale di Lee che su uno scarico aveva tempo per segnare da tre punti il 23-30.
Una bella entrata di Walker a :35.6 chiusa in reverse lay-up era manna per Charlotte.
A 1:05 qualcosa cambiava nell’atteggiamento arbitrale finora un po’ persecutorio, una lotta tra Chalmers e Hawes era vista a nostro favore e Spencer dalla lunetta metteva le sue occasioni, anche se poco dopo Chalmers per un blocking foul di Walker dalla linea della carità contrastava con due punti i liberi appena realizzati dal nostro centro. L’ultima azione buona arrivava a otto decimi grazie a Lin che dopo una drive scaricava il passaggio ravvicinato a Hawes il quale veniva fermato irregolarmente per la schiacciata ma non ai liberi che una volta trasformati chiudevano sul 29-35 la prima frazione.
Lamb 10 punti, completa la rotazione in doppia cifra delle guardie di Charlotte.

Lamb 10 punti, completa la rotazione in doppia cifra delle guardie di Charlotte.

 
Il buon momento degli Hornets coincideva con l’ottima prestazione della panchina in campo e Hawes a 11:12 si ripresentava in lunetta per altri due liberi a bersaglio.
Randolph dalla media distanza a destra riusciva a battere Hawes ma Lamb dalla sinistra con un veloce catch n’ shoot mi faceva ascoltare il rumore del cotone.
A 8:42 Barnes in ritardo andava a commetter fallo su Kaminsky trovato abilmente da Lin sotto canestro.
Ancora una volta era 2/2 per Charlotte che si riportava a -2. J. Green però era bravo a segnare nonostante la buona difesa di Marvin Williams ma Charlotte ormai lanciata a 8:14 trovava tre punti (realizzazione più libero) con Lin (fallo di Smith) per il -1.
I Calabroni passavano addirittura in vantaggio con Hawes a 7:28, il quale raggiunto da un passaggio schiacciato di Lin doveva passare dalla lunetta per ottenere il +1.
Time-out Memphis ma Gasol non ce la faceva a battere Hawes, Lamb non segnava il suo primo tiro ma da un pallone rubato di Williams nasceva un’altra possibilità per Jeremy che andava dentro di forza a 6:36 ma falliva ancora il primo tiro, tuttavia Gasol lo spingeva mentre s’inarcava con la schiena per deviare a una mano al volo la sfera a spicchi.
Capolavoro di canestro condito dal libero addizionale aggiuntivo e Hornets sul 43-39.
Memphis non ci stava e reagiva pareggiando a quota quarantatré con un piazzato di Gasol a 5:20 ma Batum a 5:02 dal lato sinistro spezzava il polso per mettere due punti armoniosi in sospensione non curandosi della marcatura.
Conley allungandosi in entrata riportava in equilibrio la situazione, tuttavia a 4:34 Lin continuava a spaccare in due la difesa avversaria e l’ennesimo servizio per Kaminsky sotto dava altri due punti abbastanza semplici alla fine per i Calabroni.
Conley per un contatto con Lin si presentava in lunetta ma splittava a 4:16 lasciando sopra i Calabroni ormai pronti a spiccare il volo.
A 4:06 la difesa distratta di Memphis concedeva una tripla facile a Lin ma a 3:25 Randolp segnava un canestro buttando poi giù involontariamente Kaminsky con il gomito sinistro.
Time-out di 20 secondi ma nulla di grave per Frank the Tank solo ammaccato.
Lin a 3:05 era fermato nuovamente con il fallo dimostrandosi unstoppable in serata, ancora un 2/2 per l’orientale che dava un perfetto 15/15 agli Hornets dalla lunetta.
Lin si faceva sentire anche in difesa strappando un pallone ad Allen che di riflesso commetteva fallo, ma Memphis oltre il bonus regalava altri due punti a Lin a 2:44.
Conley dall’angolo sinistro approfittava di un timido Walker appena rientrato sul parquet segnando una tripla e lee a 1:47 riportava a -1 la squadra di Marc Gasol e Z. Randolph (54-53).
Come accade spesso, nel momento in cui gli avversari tentavano il rientro si elevava Nicolas Batum, tiro immediato da 3 punti a 1:31 e vantaggio di 4 Hornets.
Il francese stoppava anche Green mentre dall’altra parte del parquet Hansbrough accendeva la miccia dell’incontro lottando con Gasol oltre i limiti del consentito, manata a spingere e sbilanciare Gasol che tentava di tenerlo e lo spagnolo perdendo l’equilibrio dava uno schiaffo in maniera furba a Psyco-T.
Fischi del pubblico anche per la decisione che vedeva tecnico a entrambi con un libero a favore di Charlotte (1/1 Nicolas) e due di Gasol (1/2) più comunque palla in mano ai padroni di casa.
J. Green però si faceva ipnotizzare da Psyco-T che lo stoppava e a :02.4 dalla fine del primo tempo Conley su una finta decisa di Walker toccava l’avambraccio destro del nostro play, fallo netto ma ancora giù fischi da parte del pubblico. Kemba sbagliava il primo libero degli Hornets ma mandava comunque a riposo i nostri in vantaggio 59-54.
 
Nella ripresa Charlotte subiva il primo canestro da Marc Gasol a 10:59, Zeller non riusciva a opporsi al suo gancio ma a 10:42 Batum dava un pallone sulla media distanza a Zeller che glielo restituiva in una specie di gioco dentro fuori mobile, Nicolas faceva un passo indietro scagliando un’altra bombarda vincente per il 62-56.
Un altro hook di Gasol infastidiva Charlotte, la quale ormai comunque iniziava a lanciare bagliori accecanti per la difesa di Memphis; A 10:07 in post basso destro Marvin Williams riceveva girandosi in turnaround segnava con convinzione un difficile canestro da marcato.
Charlotte squarciava la partita con Batum che sparava una tripla micidiale e con Walker, il quale sfruttava il blocco alto di Zeller per risplendere ancora con una tripla che metteva gli Hornets in condizione di comandare di ben 12 punti (70-58).
Charlotte aumentava la pressione anche in difesa, J. Green da tre punti falliva la conclusione, anche Charlotte in attacco buttava via la palla nonostante il salto di Batum oltre la riga di metà campo che salvava per un attimo l’infrazione di campo, ma la palla gettata all’indietro finiva a Gasol, che dall’altra parte del parquet sbagliava un tiro ravvicinato, nella lotta a rimbalzo ne usciva vincente un caparbio P.J. Hairston dando la possibilità a Charlotte di tornare all’attacco e a 8:02 Walker con un tiro in fade-away era perfetto.
Hornets che continuavano a ostruire le linee di passaggio dei Grizzllies, da un pallone toccato da Marvin Williams partiva la transizione di Zeller che regalava altri due punti alla squadra di Clifford, ora sul 74-58.
Dopo due punti di Memphis Charlotte rispondeva con Batum al vetro in uno contro uno, seguivano due liberi realizzati da Gasol per fallo di Zeller a 6:45. Memphis ci provava ancora ma un contatto di Allen, lanciato in entrata, su P.J. Haiston era visto dagli arbitri come sfondamento, Allen da tre punti ci riprovava ma nemmeno da lì gli andava bene, Walker invece a 5:50 sparava da tre punti in faccia a Conley mettendo la bomba del79-62.
Un passaggio di Conley per Gasol mandava lo spagnolo alla schiacciata, tuttavia Charlotte ci riprovava con Marvin Williams, tripla che non entrava ma sul pallone che correva verso l’esterno sinistro il più lesto a portarsi era Hairston che cedeva a Walker, il quale aveva il tempo d’aggiustare la mira per realizzare l’82-64 dalla diagonale sinistra.
Conley rispondeva a 4:24 con tre punti frontali ma a 4:04 Batum da tre punti con leggiadria aumentava i tiri da tre punti realizzati dai Calabroni. Nicolas con la tripla in questione andava sul 5/7 dalla grande distanza.
Memphis in stato di shock e Randolph dalla lunetta mancava un libero dei due a disposizione così come più tardi Chalmers.
A 2:07 su assist di Walker, Kaminsky provava e trovava una tripla frontale. Kaminsky tornava in lunetta dopo aver subito sotto canestro un flagrant, liberi realizzati ma occasione buttava via la seguente con palla in mano, conclusa con l’appoggio arcobaleno passando dall’altra parte del canestro di Barnes.
Il finale di quarto era di 93-73 a favore dei Calabroni.
 
Nell’ultimo quarto le cose non avrebbero potuto cambiare molto perché Charlotte non solo difendeva e conservava i 20 punti di vantaggio ma rispondeva colpo su colpo ai tentativi di rientro disperati della squadra del Tennessee.
A 11:42 ancora una volta Chalmers faceva ½ dalla linea da fermo, Hawes difendeva bene su Gasol così Memphis andava a vuoto, dopo l’infrazione in attacco di Hawes ancora Marc falliva la conclusione, così a 10:36 Lamb tagliava in back door, Kaminsky lo vedeva e serviva un assist valorizzato dall’abile e veloce appoggio di Lamb in reverse lay-up.
Lamb portava anche gli Hornets oltre i 100 (102-81) a 7:06 scagliando una tripla da ben oltre la linea e ridendosela rientrava in difesa, dove Lee comunque rispondeva di tripla a Jeremy, ma gli dei del basket premiavano Walker che dall’angolo destro grazie anche a un benevolo rimbalzo infilava l’ennesima bomba di serata degli Hornets.
Nel finale gli Hornets passeggiavano e si regalavano altre triple con Walker, Harrison, Daniels e Hansbrough, stabilendo con 18 il nuovo record di franchigia.
Il risultato finale arrideva alla squadra di Clifford che batteva 123-99 Memphis, pronta a tornare all’Alveare per sfidare i Celtics in una gara tra outsider nella notte.
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Pagelle:
 
Walker: 8,5
33 pt. (12/19), 5 rimbalzi, 6 assist. E’ lui a segnare i primi punti per Charlotte, è lui ad aumentare il vantaggio con giocate sorprendenti per precisione chirurgica. Kemba dedica a Marc Cohn, “Walkin o Walker in Memphis”…
 
Batum: 8
20 pt. (7/11), 4 rimbalzi, 2 assist. Nicolas si dedica più a sé stesso in serata e ha ragione. La mano è calda, finisce con un 5/8 da oltre l’arco che oltretutto aiuta Charlotte nel momento decisivo a scrollarsi di dosso Memphis evitando un pericoloso finale punto a punto. Prende e tira con disinvoltura con meccanismo perfetto.
 
P.J. Hairston: 7
2 pt. (1/4), 5 rimbalzi, 3 assist. Più deciso ed efficace in difesa, limita J. Green. Sbaglia una tripla aperta, ma se avesse segnato anche lui sarebbe venuta giù l’arena.
 
M. Williams: 6,5
7 pt. (3/7), 6 rimbalzi, 1 rubata, 1 stoppata. Discreto lavoro difensivo. Serata tranquilla in fase realizzativa prendendosi i suoi tiri e poi ci pensano i compagni dalla panchina a “sopperire” a questo problema.
 
C. Zeller: 6,5
2 pt. (1/5), 2 rimbalzi, 3 assist, 3 rubate. Delle 4 gare in cui parte da titolare è quella dove soffre di più. Contro l’altro fratello Gasol aveva meglio figurato. Riesce ad adattarsi più tardi e preme in difesa riuscendo a recuperare palloni e a fare il suo difensivamente in un momento cruciale dell’incontro. In attacco maluccio.
 
Kaminsky: 7
15 pt. (4/6), 6 rimbalzi, 3 assist. Prestazione solida di Frank The Tank che aiuta la squadra in punti, rimbalzi e assist sbagliando poco.
 
Hawes: 7
8 pt. (0/2), 2 rimbalzi, 1 assist. Niente al tiro e 3 palle perse ma fa spesso i movimenti giusti e sottocanestro viene sempre fermato con il fallo, lui dalla lunetta fa 8/8 e da il suo contributo fondamentale in difesa arginando correttamente gli attacchi nel pitturato di Memphis.
 
Lin: 8
16 pt. (4/10), 4 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, 3 stoppate. Attacco e difesa. In difesa pressa e rifila ben 3 stoppate, è lui a far risalire la china a Charlotte con tiri, entrate e assist. Jeremy va a riprendere la gara che i compagni poi trascineranno dalla parte di Charlotte.
 
Lamb: 7
10 pt. (4/8), 4 rimbalzi. Punti e rimbalzi importanti dalla panchina. Se serve qualcuno in grado di tirare o penetrare per recuperare, eccolo. Capolavoro in tap-in.
 
Hansbrough: 6,5
4 pt. (1/2), 2 rimbalzi, 1 assist e 1 stoppata. Manda fuori giri Gasol attivando la modalità bagarre. Lottatore non si tira indietro in due piccoli spezzoni di gara dove colleziona 6:15 sul parquet.
 
Daniels: 6
3 pt. (1/2). Perde un pallone e si prende un tiraccio al volo ma il primo tiro che mette è una delle sue triple in ritmo. All’occorrenza potrebbe far comodo.
 
Roberts: 6,5
0 pt. (0/1), 2 assist e 1 rimbalzo in 3:31. Nel contentino che gli da Clifford ha voglia e anche se non segna si rende utile.
 
Harrison: 6,5
3 pt. (1/1). Entra, mette la sua bomba. Si fa trovare pronto anche se in 3:31 il voto è più sulla fiducia nell’aver un altro tiratore a disposizione.
 
Coach Clifford: 7,5
Inizio superficiale dei suoi che incassano uno 0-10 sul quale deve chiamare time-out per cercare di correggere la rotta. Le rotazioni sono efficaci anche sui lunghi, ennesimo vantaggio avversario mancato tra Gasol e Randolph, adatta bene Hawes e anche Hansbrough fa il suo finché Zeller non si adatta meglio a Gasol. Gioco di movimento e scarichi esaltato da percentuali altissime dei suoi, un piacere per gli occhi vedere questa squadra. Giochiamo meglio con centri mobili rispetto che avere in squadra Al Jefferson, ma se ci fosse stato MKG al posto di P.J. forse oggi saremmo anche in testa a Est incredibilmente…

 
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.