Game 26; Charlotte Hornets @ Washington Wizards 101-109

Charlotte cade a Washington. Qui Kemba si libera di un difensore per andare al tiro in questa maniera.

Charlotte cade a Washington. Qui Kemba si libera di un difensore per andare al tiro in questa maniera.

Sottotitolo; presunziHornets
 
In una serata magica solo per I Wizards, I Calabroni gettano un’occasione al vento per risalire in classifica andando a perdere contro dei Maghi i quali dovevano far a meno di diversi giocatori in infermeria (Beal, Porter, Gooden, Nene).
Forse una mancanza di personalità fuori casa, forse il presentimento di aver a che fare con una quadra menomata, la troppa presunzione di affidarsi a volte al solo tiro senza poi muover veramente la difesa avversaria, uniti ai troppi turnover hanno decretato la sconfitta dei teal & purple nella città capitale degli States.
Charlotte non riesce a convertire in una W i 18 rimbalzi offensivi catturati contro i soli 5 dei Wizards, è travolta 14-30 nella statistica dei punti sulle palle perse pagate a caro prezzo.
 
Charlotte (in viola) che invece ritrovava Batum dopo la malattia schierava il seguente starting five; Walker, Batum, P.J. Hairston, M. Williams, C. Zeller. Washinton (i divisa rossa dedicata i Bullets) schierava invece; Wall, Temple, Oubre Jr. J. Dudley e Gortat.
 
Washington tentava di passare in vantaggio subito, ma un Gortat un po’ freddo a inizio gara falliva la sua prima conclusione mentre Charlotte a 10:53 schiodava il maxischermo dallo 0-0 con due liberi di Batum.
Dopo un jumper di Wall e un’entrata a 10:32 di Zeller abile a battere Gortat in marcatura, Oubre andava coto in entrata ma recuperava al volo il pallone e correggeva per il 4-4.
Ancora Oubre con una tripla mandava avanti per la prima volta in serata i Maghi ma a 9:25 dal palleggio P.J. Hairston si costruiva lo spazio per la tripla del pareggio mentre Marvin Williams dalla distanza continuava il giro triple indovinando quella del 10-7 dall’angolo destro a 8:57.
Temple avrebbe l’occasione in transizione di pareggiare, ma dopo il canestro andava a sbagliare un libero per fallo di Williams sulla stessa azione che l’aveva portato al canestro, tuttavia Wall da sotto faceva salire i padroni di casa sul +1.
Le squadre si alternavano per un po’ al comando; a 7:06 una partenza veloce di P.J. Haiston tagliava fuori la difesa e dava il +1 a Charlotte, poi erano i Wizards a prendere nuovamente il comando con un tiro in sospensione di Wall e ad allungare con una tripla dello stesso play sul 14-18.
Il numero 2 dei Maghi segnava ancora in jumper (non contrastato) e portava a +6 i suoi prima che Walker segnasse a 3:21 mediante un fade-away su Gortat.
Dopo un libero di Gortat iniziava a farsi vedere la panchina di Charlotte; le triple di Walker (su assist di Lin) che godeva di spazio grazie all’attenzione posta su Jeremy all’ingresso sul parquet, di Lamb dalla diagonale sinistra e di Lin a 1:35 alzavano il punteggio riavvicinando Charlotte al -1 (25-26).
Il periodo però terminava 27-28 con due FT di Temple e il canestro finale di Frank the Tank da sotto.
 
Dopo qualche scaramuccia iniziale che alzava il punteggio, Hawes da 3 punti colpiva dalla top of the key per il 34-32 a 9:51, rispondeva Dudley su Kaminsky, Lin non riusciva a segnare ma Kaminsky al volo regalava un tap-out per Hawes che da vicino sfruttava il rimbalzo per mettere un tiro ravvicinato.
Dudley da 3 punti cambiava per l’ennesima volta la squadra al comando della partita a 8:33 grazie anche a un Kaminsky in uscita in ritardo. Frank su una seconda chance mancava anche la tripla ma Lamb raggiungeva il rimbalzo e metteva dentro due punti per il 38-37 e Hawes su un’altra seconda possibilità (rimbalzo e assist di P.J.) in schiacciata allungava sul +3.
Wall attaccava velocissimo non lasciando a Charlotte la possibilità di difendersi ma un runner frontale di Lin ridava i tre punti di vantaggio agli Hornets.
Charlotte allungava sino al +4 quando prima Walker segnava con uno stop & pop, poi a 4:57 sfruttava un tecnico fischiato a Wall per portarsi sul 45-41.
Gortat con un facile tap-in riportava a -2 i Maghi, distanza che rimaneva invariata dopo una favolosa entrata di Lin chiusa in appoggio estendendo l’arto destro oltre Gortat più il canestro di Wall, mentre Temple dall’angolo sinistro riportava in vantaggio (47-48) i capitolini che allungavano decisamente nel finale sino a salire sul 47-53.
A poco più di 4 secondi dalla fine Walker arrestava la sua corsa per mettere due punti che riportavano i Calabroni in scia sul -3, ma proprio all’ultimo istante su uno scarico di Wall, dall’angolo sinistro Temple batteva la luce rossa mandando sul 53-59 le squadre negli spogliatoi.
Lin contro Gortat.

Lin contro Gortat.

 
P.J. Hairston a 11:20 tentava di riavvicinare gli Hornets decisamente alla partita con una tripla.
Temple però era una spina nel fianco e in transizione usava il corpo per proteggersi dal difensore sull’entrata vincente in appoggio.
Batum si faceva finalmente notare su ambo i fronti stoppando un gancio di Wall e segnando una tripla a 9:58 dalla diagonale sinistra.
Wall però trovava da ben oltre la linea un canestro da 3 punti lasciando stupefatto Kemba, così la gara prendeva la piega dei padroni di casa con Zeller stoppato e Temple in transizione al vetro per il 59-66.
Con gli Hornets sotto di 8 punti, Lin da 45° destra con di fronte il difensore palleggiava sul posto trovando il ritmo per un tiro veloce sganciato de ben oltre l’arco.
Tre punti d’oro per il 65-70 anche perché poco più tardi Batum in transizione vedeva l’accompagnamento all’azione da parte di Marvin sulla sua destra e lo serviva con un passaggio schiacciato, Williams era bravo ad appoggiare il fing and roll nonostante il contatto con un difensore.
69-70, strappo ricucito ma, proprio quando si poteva presumere con l’ingresso della panchina una buona mano per sovvertire gli esiti dell’incontro, Charlotte tracollava; Kaminsky era un disastro in attacco e in difesa dove concedeva almeno due giochi da tre punti ai Maghi (Humpries e Sessions), i quali a 1:02 si portavano sul 72-84.
Neal segnava da due punti, poi su scarico di Kemba dall’angolo destro Kaminsky ne combinava finalmente una giusta realizzando una tripla a :20.0 dalla fine del penultimo quarto.
Hornets sotto di 11 all’inizio dell’ultima decisiva frazione.
 
Il centro polacco in gancio faceva secca la difesa di Charlotte mentre i viola sbagliavano due volte con Hawes e una con Lin, realizzando con lo stesso play solamente un libero per la violazione dei 3 secondi in area dei rossi a 10:48.
Lamb non metteva la tripla e nemmeno P.J. da sotto il tiro ma in quest’ultimo caso c’era il fallo e Hairston dalla lunetta era preciso facendo recuperare altri due punti alla squadra di Clifford.
Dudley però segnava un tiro aperto dalla top of the key e si ripeteva da più lontano mandando a segno anche la tripla, Hornets al collasso sul -15 (78-93) che iniziavano però a dare segnali di rabbia sebbene il tentativo di agganciamento fosse difficoltoso all’inizio.
Lin a 9:37 andava in penetrazione segnando con un arcobaleno sopra le teste dei difensori.
Walker aggiungeva 4 punti e gli Hornets tornavano allo svantaggio a una cifra (84-93) anche se Gortat a 6:41 con un tiro ravvicinato su Hawes riportava il distacco a 11 punti.
Charlotte teneva bene in difesa comunque e a 4:35 con Batum segnava il 90-95 (spin move nel pitturato su Oubre Jr. a eluderne la marcatura ed elegantissimo appoggio nella retina).
Venticinque secondi più tardi Walker appoggiava anche il 92-95 costringendo Washington al time-out.
A 3:55 Garrett Temple con un floating jump shot fortunato (due volte l’anello alzava il pallone che poi ricadeva nella retina) dava la distanza di sicurezza ai rossi ma Batum s’inseriva sotto canestro su un pallone quasi perso da Lin e al volo rendeva ancora vivace la partita.
Temple a 3:10 si lanciava a canestro e trovava il contatto con la spalla di Walker.
Due FT realizzati e Hornets che si affidavano a Walker per rimanere aganciati alla gara.
Entrata con lay-up mancato e Zeller bravo a seguire per la slam del nuovo -3.
A 2:25 Zeller girandosi sotto canestro segnava il tiro ravvicinatissimo, anche grazie al lob di Batum che lo serviva efficacemente.
98-99 che veniva però passato dai due punti di Wall dalla media distanza in sospensione.
Walker avrebbe la possibilità del pareggio; tentativo di tripla e palla sul ferro.
L’ultima illusione d’aggancio era spazzata via dal martello polacco dei Wizards che a 1:34 in post basso sinistro rifilava altri due punti ai Calabroni.
Quando Walker commetteva sulla pressione di Temple il diciassettesimo turnover la gara era sostanzialmente finita poiché ne uscivano anche due liberi per i Maghi.
La gara terminava 101-109 con Charlotte che ora dovrà volare a Houston, i quali mentre scrivo stanno battendo 95-76 i Clippers…
chawas1 chawas2
 
Pagelle:
 
Walker: 5,5
Kemba chiude a 18 punti ma Wall fa nettamente meglio sia nei punti che negli assist. Peccato per la tripla mancata del pareggio.
 
Batum: 6
Poco appariscente fa il suo compito post influenzale anche se non da il là a Charlotte fallendo troppi tiri da 3 punti e perdendo qualche pallone di troppo anche se a volte il suo genio in zona assist non è capito dai compagni. Per il resto discreto in tutto.
 
P.J. Hairston: 6,5
10 punti e 6 rimbalzi. Difesa più che sufficiente. Speriamo continui così.
 
M. Williams: 5,5
9 punti e 9 rimbalzi. Maluccio al tiro. In difesa meglio sicuramente rispetto a Kaminsky.
 
C. Zeller: 6
11 pt. e 7 rimbalzi. Fatica a tenere Gortat dopo un buon inizio, però è attivo e migliora in attacco.
 
Lin: 6
6/13 dal campo e 15 punti. Sbaglia troppo nel finale evidentemente un po’ a corto d’energie, anche se prima aveva fatto bene.
 
Kaminsky: 4,5
6 pt. e 5 rimbalzi ma disastro in difesa nel momento decisivo della gara.
 
Hawes: 5
9 pt. (4/8), 4 rimbalzi. Stesse statistiche di Lamb in questo caso ma prestazione difensiva non certo eccellente.
 
Lamb: 6
9 pt. (4/8), 4 rimbalzi. Magari non una serata stratosferica, fa il suo compito, anche se in alcuni momenti sarebbe servito un Lamb infuocato.
 
Hansbrough: 5,5
Un canestro annullatogli per interferenza sopra il cilindro su un suo tap-in più un rimbalzo e due palle perse in 3:37.
 
Clifford: 5,5
Deve correggere mentalmente la squadra. Su questi campi non si può perdere così. In casa ci siamo, in trasferta non sempre. Bisogna lavorare sulla mente oltre che su tattica e tecnica.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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