Game 31: Charlotte Hornets @ Brooklyn Nets 118-120

 
 
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Per motivi personali questo recap sarà scritto in versione ristretta, Brooklyn ha vinto insperatamente una gara rocambolesca con diversi colpi di scena nel finale.
I tiri da oltre l’arco hanno finito per punirci, in particolare il buzzer beater di Foye non ha più dato possibilità di replica e i Calabroni sono caduti ancora una volta in una partita punto a punto, dimostrandosi più fragili dello scorso anno, quando queste diverse volte si portavano a casa.
Belinelli è rimasto fuori per problemi alla caviglia e Charlotte ha tirato con il 30,8% da tre contro il 48,4% di Brooklyn…
Un 44-39 e un 11-4 tra rimbalzi e rubate non sono serviti agli Hornets per dare continuità alla classifica.
La striscia si è fermata a tre e gli Hornets dovranno rivedere qualcosa sugli esterni e sul tiro dall’arco per evitare di giocare bene ma a causa di piccoli momenti di “relax” mentale, essere beffati in finali che quest’anno sono stati amari.
Per i Nets Bogdanovic è stato il top scorer con 26, Kilpatrick lo ha seguito da vicino con 23 mentre sul podio è salito anche Lopez con 21.
Appena giù dal predellino ecco Lin con 17 in 22 prima di uscire per un risentimento muscolare.

Batum ha segnato 24 punti ma Charlotte non è riuscita a uscir vittoriosa dal Barclays Center.

I cinque Calabroni iniziali prescelti da Clifford per iniziare la partita erano: Walker, Batum, Kidd-Gilchrist, M. Williams, e C. Zeller.
I Brooklyn Nets potevano schierare l’ex Hornets Jeremy Lin e mettevano in campo il seguente quintetto: Lin, Kilpatrick, Joe Harris, Tr. Booker e Brook Lopez per Ken Atkinson.
 
L’inizio vivace della partita portava le squadre a superarsi diverse volte; dopo i canestri ravvicinati di Booker in post basso destro e Walker in velocissima entrata, Batum guadagnava due liberi per portare avanti i nostri colori 4-2 ma l’ex Lin da tre colpiva in transizione da tre punti.
Nonostante ciò Charlotte reagiva e mettendo a segno due canestri con una dunk di MKG e due FT di Batum a 9:09 fermato fallosamente in transizione.
Sull’8-5 i Calabroni subivano due canestri di Kilpatrick complice una rapida steal di Lin ma un bel canestro in uno contro uno (dalla media alzata veloce) di Marvin Williams riconsegnava il vantaggio ai viola che tuttavia subivano una tripla di Lopez dall’angolo sinistro nonostante Zeller provasse a contrastarla. Era sempre Batum a gioco fermo (dopo il time-out) a riconsegnare l’equilibrio alla partita, mentre da un air-ball di MKG nasceva il vantaggio Hornets con Marvin Williams al posto giusto nel momento ideale per segnare dopo aver raccolto il pallone quasi caduto a destra vicino al ferro.
Batum realizzava i suoi primi due punti dal campo utilizzando il vetro, a 5:58 Walker aggiungeva due FT (Lin foul) per portare il punteggio sul 20-14 e 29 secondi più tardi colpiva nuovamente e pesantemente da tre punti per il +9.
Il distacco arrivava a 11 punti quando a 3:57 Kaminsky colpiva da tre punti e a 13 quando Lamb sfruttava un rimbalzo offensivo di Hibbert per saettare frontalmente da tre il 31-18.
Whitehead rispondeva dalla lunga, le squadre riuscivano comunque a trovare una certa fluidità nel realizzare punti e Batum dalla diagonale destra lunga esplodeva uno stop & pops che centrava perfettamente la retina per il 36-25.
Kaminsky metteva dentro un paio di canestri facendo vedere la buona vena realizzativa, mentre Bogdanovic chiudeva il punteggio nel quarto con la tripla del 40-31 dall’angolo destro.
 
Nel secondo quarto L & L innalzavano il punteggio di due per ambo i team; Lamb a 11:42 per Charlotte e Lopez per i locali, dando da fare ai tabellonisti, poi a 10:50 Brooklyn iniziava a usare il tiro da tre con costanza riuscendo a colpire con il n°22 grazie anche a un buon giro palla.
MKG dalla diagonale sinistra, una dunk a due mani di Hollis-Jefferson, una drive chiusa in mezza girata per un contatto e l’appoggio in layup di Sessions incrementavano il punteggio, Lamb a 9:06 dalla diagonale sinistra rispondeva alla bomba precedente di Brooklyn tirando fuori in uno contro uno, una traiettoria precisa che serviva ai ragazzi di Clifford per salire sul 49-38.
MKG trovava spesso spazio sulla linea di fondo; era il caso a 8:44 quando perso dalla difesa in tenuta bianca e raggiunto da un passaggio di Sessions riusciva a metter dentro la jam. Bogdanovic e Lin rispondevano con due triple ma ancora la nostra ala piccola sulla linea di fondo riceveva a 7:06 da Kemba e infilava altri due comodi punti, non contrastato da nessuno. MKG a 3:12 subiva fallo ma la situazione era simile alle precedentemente descritte, solo questa volta gli toccava passar dalla lunetta per ottenere de punti in maniera leggermente più faticosa.
Dal 57-49 si passava al 59-52 con una bomba di Kilpatrick abile a far scavallare i cinquanta alla squadra newyorkese.
A ridistanziare i giocatori della tentacolare città nel finale ci pensava Kemba, il quale realizzava due canestri consecutivi e con il secondo a 1:46 messo dalla media a destra in jumper anticipando l’arrivo del difensore rispediva Brooklyn al -9 (61-52). Per un fallo a rimbalzo offensivo di Booker (con il “colpevole” non d’accordo), Marvin Williams si recava dall’altra parte del parquet (in bonus) per affondare i due FT che chiudevano i primi 24 minuti sul punteggio i 63-54.
 
La ripresa partiva con un fast elbow jumper di Kemba dalla media diagonale desta per ridare un vantaggio in doppia cifra ai ragazzi del North Carolina ma il trend durava poco; Brooklyn s’impegnava nella rimonta e viveva un buon momento grazie a Brook Lopez, il quale stoppava Kemba, poi schiacciava dall’altra parte e sull’azione offensiva seguente metteva dentro un tap-in per il 68-63.
Charlotte andava a vuoto diverse volte in attacco e veniva freddata da una bomba di Bogdanovic frontale, sulla quale MKG tentava l’inutile uscita dal blocco portato per il tiratore avversario. Il 68-66 riportava in bilico la partita che subiva anche il cambio di squadra leader quando Bogdanovic portava a casa un gioco da tre punti e mandava sul -1 gli Hornets, i quali finalmente riuscivano a reagire e a segnare con Zeller a 7:25.
Cody sfruttava il lavoro di Kemba arrivato sulla linea di fondo destra, Lopez si staccava per raddoppiare ma lasciava scoperta la diagonale verso il centro, il nostro play leggeva bene la situazione e con l’assist per il nostro centro firmava l’assist per la rim run del sorpasso targata Cody.
A 6:48 MKG puniva in transizione un errore pacchiano in palleggio degli avversari, poi andava a stoppare rabbiosamente Kilpatrick, infine una dunk di Zeller portava i Calabroni sul 74-69. I Nets passavano diverse volte dalla lunetta e grazie a un 4/6 si riavvicinavano sul 77-75 a 3:23 con un 2/2 di Hollis-Jefferson fermato in transizione dal fallo di Lamb.
Kaminsky subiva uno sfondamento da parte di Whitehead e in attacco andava schiacciare grazie a un bel pick and roll con assist schiacciato di Batum.
Sessions a 1:52 segnava in ritmo tre punti dalla top of the key e gli imenotteri potevano così controllare la gara sull’82-77.
Bogdanovic però andava in bonus sul fallo di Batum e accorciava a tre le lunghezze di svantaggio che continuava a oscillare nel finale di quarto tra tre e cinque punti giacché nonostante i buoni canestri di Kaminsky e Batum, Bogdanovic e Lopez riuscivano a rispondere.
Il parziale dopo tre quarti vedeva accorciare i Nets ma gli Hornets mantenere ancora il vantaggio sull’88-83 mentre Lin nel quarto era anche costretto a uscire su un suo reverse si faceva male al retro della coscia sinistra.

Cody porta sul 118-117 la partita.

 
Charlotte nell’ultimo quarto si portava sul +6 con i canestri di Lamb a 8:42 e Hibbert trenta secondi più tardi (turnaround su Hamilton).
Sul 98-92 a 7:57 Lopez trovava un canestro con fallo di Hibbert in continuazione perpetua, sempre il centro dei bianchi a 7:40 pareggiava le sorti della partita e ricevendo in lob segnava venendo schiacciato tra Zeller e Kaminsky, ciò gli valeva il punto supplementare dalla linea della carità che agganciava i Calabroni rimasti fermi ai 98.
Lamb non segnava e Lopez dal post basso firmava il parziale (tutto suo) di 0-8, Kemba in penetrazione non segnava ma era atletico e acrobatico Lamb a trovare la parità a quota 100.
I Nets realizzavano 4 punti consecutivi e Charlotte andava anche sotto di 6 con una tabellata di Bogdanovic.
Un barlume di speranza si accendeva con una tripla solo cotone di Williams dalla diagonale sinistra, ma della stessa moneta rispondeva dalla parte opposta del campo Killpatrick.
A 3:04 dalla fine Charlotte sul 105-111 era in grossa difficoltà, tanto più che guadagnava una rimessa dal fondo ma mantenendo pochi secondi per tirare.
Sulla rimessa dal fondo arrivava lo scambio Williams/Batum con il francese bravissimo a realizzare la bombarda dal corner destro e a subire fallo.
Il gioco da 4 punti a 2:22 riconsegnava un finale alla gara, reso ancor più interessante quando Cody riprendeva da un suo errore da sotto e faceva girare la base della palla sul ferro prima di farla accomodare nel canestro per il 111-111.
Nel finale però la squadra del North Carolina subiva un’altra tripla di Patrick alla quale rispondeva con Batum, bravo a saltare un difensore e a dare in mezzo a Zeller, il quale non avendo nessuno tra i piedi schiacciava il 113-114.
A 1:06 tuttavia ancora una tripla di Bogdanovic gelava Charlotte che andava oltre il possesso sul 113-117.
Sembrava finita quando dopo il time-out Walker perdeva frettolosamente palla non agganciandola sulla rimessa ma si faceva perdonare con la penetrazione e lo scarico dietro per l’open 3 di Batum che riportava in scia Charlotte.
Bogdanovic esagerava da tre e gli Hornets a :08.6 conquistavano il rimbalzo.
Time-out necessario e al rientro ricezione di Kemba in punta che dopo la serpentina tra i difensori era fermato in stoppata, la palla rimaneva lì e Zeller era bravo a metter dentro i punti del sorpasso con soli :02.3 sul cronometro.
Sulla rimessa di Bogdanovic, Foye lavorava per liberare Lopez, sul quale finiva Walker, Zeller riprendeva posizione ma sulla rotazione si distanziava il numero due dei Nets prendendo vantaggio su Walker, il quale faceva ciò che poteva per contrastare un tiro non semplicissimo da tre, la palla tuttavia entrava nella retina e Brooklyn vinceva 118-120 una rocambolesca partita.
 
Pagelle
 
Walker: 6
15 pt., 6 assist… Una partita normale per Kemba. Nulla di eccezionale anche se con qualche sua puntata. Fa 6/17 e commette 3 turnover, nel finale prende in faccia la tripla decisiva ma non credo potesse fare molto di più con i Calabroni sopra solo di un punto.
 
Batum: 7
24 pt., 5 rimb., 5 assist. Tira un po’ male nel terzo quarto, poi nel finale fa rientrare prepotentemente Charlotte con un gioco da 4 punti e una tripla. Prende in faccia una tripla piuttosto improbabile nel finale ma crea e segna. Peccato non sia servito a nulla il suo lavoro tonight.
 
Kidd-Gilchrist: 6,5
12 pt., 10 rimbalzi, 2 stoppate. Finché può veleggia sulla linea di fondo e porta a casa punti. Va in doppia doppia e anche se prende qualche punto in faccia, gioca con impegno e intensità.
 
M. Williams: 6
9 pt., 4 rimbalzi, 3 rubate. Normale partita per Marvin in 28 minuti d’impiego.
 
C. Zeller: 6,5
15 pt. (7/11), 9 rimbalzi. Rischiava di essere il salvatore della patria, purtroppo Foye gli rovina tutto, compreso un buon ultimo quarto, nonostante sia a rischio sesto fallo e quindi espulsione. Battaglia con Lopez, a quale si avvinghia in alcune delle situazioni finali. Rimane leggermente arretrato sul blocco di Foye finale.
 
Kaminsky: 6,5
13 pt. (5/9), 5 rimbalzi. Buona partita offensive di Frank. Difensivamente va a tratti ma meglio del solito, tuttavia con lui in campo è un +/- di -7.
 
Sessions: 6,5
In 15 minuti segna 9 punti e smista 4 assist. Fa il suo dovere.
 
Lamb: 6,5
17 pt. (7/14), 4 rimbalzi. Da il suo contributo in attacco. Buona la percentuale, non così dalla lunetta da dove fallisce un paio di occasioni, che sommato alle pecche degli altri, risultano decisive, ma la sua è la solita partita fatta per cercar di segnare. Con il Beli out non va male.
 
Hibbert: 6
4 pt., 4 rimbalzi, 2 assist, 2 rubate. Luci e ombre, fa un paio di cose buone a inizio ultimo quarto, poi le alterna con un paio di cose negative. Fa 2/3 dal campo con 2 palle perse.
 
Coach Clifford: 6
Tutto bene eccetto la difesa, un po’ blanda in alcuni tratti ha consentito il rientro dei padroni di casa che hanno trovato, nonostante l’uscita di Lin, linfa da Bogdanovic e dalle triple oltre l’arco. Bisogna chiudere prima le gare, squadra scostante e occasione persa. I bagordi delle tre vittorie precedenti hanno detto che oggi eravamo oltre la frutta, proprio al caffè…
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.