Game 33: Charlotte Hornets Vs Milwaukee Bucks 111-106

I Bucks erano 13-0 quando partivano in vantaggio nell’ultimo quarto come capitato stasera.
Sarà stata l’assenza di Antetokounmpo (ginocchio, forse rientrerà dopo S. Stefano) mista alla voglia di rivalsa per il fall short della sera precedente, ma gli Hornets sono tornati dall’inferno del -18 della parte centrale del terzo periodo, risalendo la china e vincendo anche la chimera di una gara punto a punto.
Una squadra sembrata svuotata e senza energie che ha visto i sorci verdi con l’aggravante di gioare senza aver tra i piedi la stella avversaria ma forse nelle viscere della Terra i Calabroni forse incontravano Babbo Natale, leader delle plusvalenze relative (quanti pacchi riesce a consegnare in una notte?), il quale, forse tifoso Hornets, addormentava Cervi, Renne e altri animali da slitta.
I Bucks così, sembrati un po’ stanchi nel finale (eccetto l’indiavolato Middleton) lasciavano spazio a Howard e soci scivolando a Charlotte.
Big Dwight, al contrario del greco rispondeva presente nonostante voci sulla sua assenza, mentre nelle fila avversarie i top scorer, vista l’assenza della stella del Wisconsin, erano altri…
31 di Middleton, 16 di Henson e Bledsoe a testa.
43-35 a favore degli Hornets a rimbalzo, 50-28 a favore di Charlotte i punti prodotti dalle rispettive panchine, mentre un’altra statistica chiave del match è stata la disparità di liberi guadagnati.
30/40 per Charlotte contro il 14/17 dei Bucks.
 
La partita iniziava con Howard che saltava con perfetto tempismo per concedere la palla a Charlotte.
Il primo attacco dei Calabroni vedeva proprio Howard protagonista; servizio sotto per lui, fallo subito, due liberi, solo il secondo realizzato (11:48), Hornets in vantaggio 1-0, subito ribaltato da un FT jumper di Bledsoe che passava in corsa schermandosi.
Marvin Williams con un runner al vetro a 11:10 segnava il primo canestro su azione cambiando la squadra leader, Dellavedova era stoppato facilmente da Howard così come fluidamente Walker trovava la retina da tre punti.
A 9:31 Batum tentava l’entrata a ricciolo ma il difensore resisteva, così il passaggio volante arrivava con i tempi giusti per MKG che sulla linea di fondo destra scattava battendo Dellavedova per arrivare a schiacciare l’8-2. Charlotte però aveva diversi passaggi offensivi a vuoto e i Bucks rientravano fino a raggiungere la parità quota otto quando Batum rovinava l’alley-oop di Henson in modo non regolamentare.
L’ex Tar Heel ne metteva due a 7:46 prima che gli Hornets riprendessero il comando un paio di volte con canestri sempre controbattuti dai Bucks che dal 12-12 passavano sul +4 quando Brogdon rubava a 5:57 palla a Kemba per la facile dunk in transizione.
A 5:09 Walker tornava a segnare scartando Snell verso destra; il piccolo in corsa vedeva Walker far partire un tiro fuori equilibrio del capitano da due dallo stesso lato che trovava solo la retina per il 14-16.
Maker con due liberi mandava sul +4 i Kidd boys ma un’apertura di MCW per Graham appostato nell’angolo sinistro, serviva al nostro n°21 per ottenere tre punti (17-18). A 2:43 sfuggiva ad Howard il pallone lanciato verso di lui per l’alley-oop, ripresa la sfera in qualche maniera s’arrangiava andando a depositare il 19-20, punteggio che tuttavia resisteva poco, poiché dalla diagonale sinistra Maker sorprendeva Frank e gli Hornets infilando una tripla.
Gli Hornets remavano per recuperare, O’Bryant splittava dalla lunetta poi con uno spin nel pitturato andava a chiudere in maniera vincente a una mano (22-23).
Il cronometro era favorevole ai Bucks che tuttavia attaccavano male sulla loro ultima azione disponibile, il tiro ai 24 era velleitario, Frank a un secondo e quattro decimi era colpito inutilmente da Maker, così andando dalla parte opposta del terreno Kaminsky finiva in lunetta per segnare due pt. che ribaltavano la squadra leader del quarto.
Gli Hornets chiudevano avanti 24-23.

Charlotte Hornets forward Frank Kaminsky gets past Bucks forward D.J. Wilson.
Nell Redmond, Associated Press.

 
Il secondo quarto iniziava con un jumper frontale di MCW per il +3 (parziale di 7-0 a cavallo dei due quarti), tuttavia Middleton con una tripla agganciava la squadra di Silas che finiva sotto dopo aver incassato due punti di Kilpatrick bravo ad appoggiare al vetro in transizione proteggendosi con il fisico.
L’ottavo turnover di Charlotte era firmato O’Bryant.
Silas lanciava un quintetto baso composto da Monk, Carter-Williams, Graham, Lamb e Kaminsky ma la pressione sulla palla non dava effetti.
I Bucks segnavano altri 4 pt. portandosi sul 26-32.
Il parziale di 0-9 era stoppato da Lamb che in entrata frontale, affrontato in salto da Wilson resisteva al contatto tirando in maniera ritardata al vetro vedendo la palla finir dentro.
Libero addizionale realizzato, svantaggio dimezzato (8:12). Monk tornava negli spogliatoi per un problema a un dito dopo aver solo annusato il parquet, ma ci pensava Kaminsky con uno spin nel pitturato a trovarsi lo spazio per segnare i punti del -1.
Walker colpendo a tre dalla sinistra riportava sopra gli Hornets (35-34) innescando una catena di controsorpassi che vedeva ad esempio Frank arrestarsi e cambiare peso per andare oltre il corpo del difensore e depositare in allungo il 37-36.
Lamb dalla baseline sinistra era preciso nel jumper per il 39-38 mentre un canestro di Snell e una palla persa oltre la linea di fondo da MKG era sfruttata da Kilpatrick su una delle azioni seguenti per colpire da tre in transizione (39-43).
Il divario rimaneva intorno ai 4 pt. sino a 2:08 dal termine, quando Graham, questa volta dal corner destro, infilava la personale seconda bombarda di serata (47-48).
A 1:49 un fade-away di Batum portava sopra la squadra di MJ, ma a 1:29 Bledsoe dalla sinistra con irridente facilità, mandava a segno una tripla veloce (49-51).
Batum con due liberi raggiungeva gli ospiti che maleducatamente segnavano con Henson, il quale schiacciava sul ferro ma era fortunato nel rimbalzo che vedeva la retina accoglier la sfera.
A :31.7 Walker aggrediva il canestro da destra e pareggiava ma a 18 secondi dalla seconda luce rossa Bledsoe metteva uno dei due liberi a favore chiudendo i conti nel quarto, giacché Batum poco prima della sirena andava corto.

Le Honeybees in livrea divisa storica.

 
La partenza della ripresa era orribile per Charlotte; Henson da sotto trovava spazio per due punti, Milwaukee continuava a realizzare, Kemba mancava due triple sulla stessa azione mentre dall’altra parte Snell da tre frontalmente segnava il +9 (54-63).
Charlotte segnava solamente con dei liberi di Howard mentre i Bucks inanellavano un paio di triple con Middleton e quando Graham provava il più telefonato dei passaggi nel pitturato, i Bucks ribaltavano l’azione per andare a colpire con un lungo due di Dellavedova, il distacco raddoppiava incredibilmente sino al -18 (55-73).
Squadra crollata, passaggio fuori misura di Batum per Howard ed ennesima palla persa, lo stesso centro però si rifaceva a 6:09 realizzando il primo canestro su azione del quarto dei teal…
A 5:35 i Bucks lasciavano entrare Howard a schiacciare, un po’ perché in gran vantaggio, un po’ per non spender altri falli.
Grave errore perché Batum segnava un paio di jumper in levitamento che restituivano coraggio ai padroni di casa, bravi a ritrovare le energie perse e la precisione, anche da fuori, così come Frank a 3:46.
La sua tripla era valida per il 66-77, Middleton fermava momentaneamente la rincorsa Hornets usando il fisico su Graham per segnare in sospensione dalla media linea di fondo sx.
Gli Hornets per rimontare si affidavano al protagonista inaspettato; T. Graham che con due triple e un appoggio su assist schiacciato di Howard proveniente da sinistra, portava a stretto giro di posta otto punti per i Calabroni, i quali tornavano a mordere a 1:56 sul 74-79.
L’alley-oop verticale e da lontano di Walker per Howard riportava a un possesso lungo Charlotte che tuttavia faticava ora a rientrare.
L’elastico nel punteggio passava spesso da tre a cinque punti anche quando Howard con due FT segnava il 78-81 facendo registrare un controprziale di 21-6.
Lamb con un cutting fing and roll subiva fallo d Liggins, libero supplementare e -2…
Middleton con due pt. chiudeva il terzo periodo sull’81-85.

Hugo in versione natalizia in serata.

Kaminsky trovava dopo 14 secondi un reverse layup in mezzo a due difensori dei Cervi, O’Bryant mancava il pareggio e Middleton era ancora pazzesco battendo sulla linea di fondo anche Lamb.
Kilpatrick mandava a +6 i Bucks facendo intuire la solita rovinosa caduta, invece Lamb con un banker, dopo aver attaccato Liggins riusciva a prendersi anche un libero, tagliando lo svantaggio a tre punti.
Il distacco tornava a oscillare dai tre ai cinque punti.
Lamb aveva ancora la meglio su Liggins che ricorreva al fallo.
2/2 per Jeremy che dava a 7:50 il matematico 90-93, punteggio che si sbloccava a favore degli ospiti con Brogdon in entrata bravo a prender il tempo a Batum.
Una tripla siderale di Kaminsky (7:13) anticipava una steal ninja di Walker che spuntava basso alle spalle di Brogdon per finire il lavoro.
A 6:20 sulla transizione arrivava il fallo e Walker realizzando un libero soltanto, spingeva comunque Charlotte a un solo punto di distacco.
Henson e Walker si davano la mano in lunetta fallendo entrambi i liberi a loro favore, Middleton continuava a esser spina nel fianco andando in sospensione su MKG per due punti.
Howard a 4:36 di spalla sinistra si faceva spazio su Henson, semigancio più libero aggiuntivo; parità insperata e agognata a quota 97.
A 3:49 un passaggio verso Marvin era intercettato dalla nostra ala grande che spinto di schiena da Brogdon si faceva male a una mano ma otteneva anche due liberi segnandoli.
Marvin, terzo giocatore colpito dall’ecatombe di finger nemmeno come fosse una strage di Mikado, lasciava spazio a Graham, mentre a 3:13 a piovere dal cielo era una mazzata di Henson su Howard.
Due FT, uno realizzato, +3 (100-97).
A 2:54 Bledsoe connetteva due liberi e lo scarto tornava al minimo, almeno finché Kemba non scaricava il suo fulmine da tre punti.
+4 che si dimezzava per opera del solito Middleton.
I Bucks però, in versione Natalizia, collassavano tutti su Kemba e regalavano sul passaggio laterale del capitano l’entrata indisturbata di MKG che depositava in fing and roll il 105-101.
Bledsoe a rimorchio di una transizione errata da Brogdon firmava il 105-103 la palla passava nelle mani di Charlotte che usava tutti i 24 secondi senza segnare sull’entrata di Walker.
Shot clock violation e brividi finali.
:21.1 rimasti, palla a Middleton… il numero 22 in palleggio forzava l’azione personale contro MKG bravo a non farlo penetrare.
Tiro da due lungo che non entrava a :08.4 MCW catturava il ribalzo andando in lunetta.
I due liberi davano una certa garanzia (107-103).
I Bucks si giocavano l’ultimo time-out.
Middleton dalla sinistra riusciva a metter dentro una tripla che MKG accompagnava con lo sguardo.
107-106…
Kemba era subito bloccato con il fallo tattico.
I liberi a segno davano solamente un +3 (109-106) ma i Bucks non avendo più time-out partivano dal fondo;
Bledsoe avanzava quanto più possibile per tirare da tre, palla contro il plexiglass e rimbalzo rapace di Kemba, cinturato a 4 decimi.
Due liberi a segno liberatori per il 111-106 finale.
Deficit di 18 punti annullato, vittoria che rende meno amara la stagione, per oggi godiamoci la vittoria, buon Natale fan NBA e soprattutto ai bistrattati tifosi Hornets.
 
Pagelle
 
Walker: 6,5
19 pt., 1 rimbalzo, 8 assist, 1 stoppata. 5/15 al tiro e un secondo tempo nel quale vuol fare tutto da solo. Sbaglia diverse cose, compresi due liberi e perde 4 palloni (scivolata/passi clamorosa in entrata compresa) concedendo qualche punto, ma con la tripla e i due liberi nel finale si riprende un po’ dopo qualche forzatura. Bell’assist per MKG nel finale.
 
Batum: 6,5
12 pt., 5 rimbalzi, 6 assist, 1 rubata, 2 stoppate. 5/13 al tiro, da fuori non prende ma un paio di canestri in uno contro uno al momento giusto riaprono la gara. Tabellino assortito per il tuttofare.
 
Kidd-Gilchrist: 6
5 pt., 3 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate. 2/5 dal campo. Soffre un po’ Middleton e commette 5 falli su almeno due dei quali non mi trovo d’accordo con l’interpretazione della terna. Segna un canestro importante nel finale e difende ancor meglio sull’azione seguente.
 
M. Williams: 6
4 pt., 5 rimbalzi, 1 assist. Due perse e un -12 di +/-. 1/3 al tiro in 20 minuti. Accompagna ma non benissimo a volte. Bene i liberi nel finale anche con la mano ferita.
 
Howard: 7
21 pt., 16 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate. 7/11 dal campo e 7/12 ai liberi. 4 turnover e 5 falli che costano anche turnover offensivi. Fatica a trovare il ritmo, poi usa il fisico e vince la battaglia. Doppia doppia (diciottesima in stagione) anche con la sindattilia. Ha il merito di mettere un paio di canestri quando io nemmeno vi credevo più.
 
Graham: 7
14 pt., 2 assist. 5/8 con un 4/5 da fuori clamorso. Da una mano all’attacco di Charlotte al momento giusto. In difesa un po’ ingenuo.
 
Kaminsky: 7
14 pt., 4 rimbalzi, 1 assisst, 1 rubata. Discreta partita di Frank che manda a bersaglio anche una tripla da lontanuccio… 5/9 al tiro e +16…
 
Carter-Williams: 6,5
4 pt., 3 rimbalzi, 2 assist. Gioca 14 minuti. Buonissimi i liberi. Presenza difensiva.
 
Lamb: 7
13 pt., 2 rimbalzi, 1 assist. 4/5 al tiro per Lamb che attaccando il ferro aggiunge punti ai liberi. Una bella spinta offensiva. 5/5 ai liberi, il tutto in 18 minuti. In difesa non ce la fa diverse volte a stoppare gli avversari, ma ci prova.
O’Bryant: 6,5
5 pt., 2 rimbalzi in 8 minuti. Discreto nella notte.
 
Monk: s.v.
0 pt., 0/1 al tiro in circa un minuto.
 
Coach S. Silas: 6,5
Sperimenta qualcosa, così come Kidd. Alla fine la punta quando era disperato, nonostante il padre forse gli dia consigli alle spalle…

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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