Game 39: Charlotte Hornets @ Phoenix Suns 119-113


Intro

La distanza dal Sole, per quanto sappiamo, è uno degli elementi fondamentali perché nasca e progredisca la vita, almeno per come la conosciamo.

La cosiddetta fascia abitabile costituisce una zona né troppo calda né troppo fredda dove si possano creare condizioni favorevoli, il tutto a condizione che vi sia anche un medium liquido, un fluido, come quello fatto di volontà, forza, agilità, abilità in generale che Charlotte nella città della Fenice deve mostrare di possedere.

Nel sistema solare la Terra e Marte che lambisce l’orbita esterna di questa fascia sono gli unici due pianeti sui quali si potrebbe scommettere poiché i pianeti gassosi esterni sono troppo ghiacciati e quelli interni Mercurio e Venere bruciati o bombardati dai raggi solari.

Ovviamente anche Charlotte contro i Soli di Phoenix doveva trovare la giusta misura, spaziature, passaggi, capire i punti deboli degli astri per volgerli a nostro favore e al contempo alzare lo scudo costituito dall’atmosfera difensiva, quell’atmosfera che in alcune trasferte si è dissolta creando le premesse per l’arsura dei pitturati e la pioggia di metallo fuso da oltre l’arco…

Questione di equilibrio insomma, non perder la testa e lasciarsi andare a break subiti troppo velocemente e vincer la gara con la squadra sul ciglio della fascia abitabile dei playoffs, con il pianeta Detroit pronto a tracciar una traiettoria più interna in caso di sconfitta della squadra di Borrego.

La partita in breve

Una partita punto a punto vinta dagli Hornets sul terreno dei Suns.

Charlotte non vinceva in trasferta dal 9 dicembre (New York), perciò questa è una buona notizia tenendo conto che Lamb non era ancora disponibile ma, inutile nascondersi dietro un dito, la squadra di Borrego ha lottato ma non ha convinto salvandosi per esperienza e per le giocate di Parker e di Walker, il quale dopo aver sonnecchiato per te quarti ha risolto la partita nel finale.

Phoenix però ha giocato per più di mezza gara senza Booker perso per infortunio quindi la vittoria sul filo di Charlotte è da prender per buona nella necessità di mantenere l’ottava piazza ma deve far riflettere chi ha a cuore le sorti del team.

Partita irata dunque chiusa sul 29-30 nel primo quarto con i Suns in vantaggi anche all’intervallo 57-60 scavalcati dagli Hornets a fine terzo quarto sull’85-81 prima d’innescare la battaglia finale che vedeva Charlotte andare sul +8 (100-92) con un Parker in gran spolvero ma dopo uno 0-5 subito Phoenix rientrava in gara e sfruttando qualche tripla fallita da Charlotte a 1:27 passava avanti con Crawford grazie al tiro in sospensione dalla sinistra (108-109).

Kemba rinunciava alla soluzione da fuori per penetrazioni con crossover, finte varie e contatti che producevano unitamente all’inumano step-back laterale e tiro rapidissimo oltre Ayton il 114-111.

T.J. Warren mancava l’appoggio contro Batum e Kemba allungava dalla lunetta, Oubre Jr. era mandato a schiacciare per evitare falli a 4 secondi dalla fine così Borrego entrava in campo per chiedere time-out sul 116-113.

Kemba sfuggiva al fallo e dalla nostra metà campo lasciava andare la sfera liberatoriamente che tuttavia finiva dentro anticipando la luce rossa per due decimi fissando il 119-113 finale.

Hornets quindi che sopravvivono al calore dei Soli e lo usano per mantenere la posizione all’interno delle squadre partecipanti ai Playoffs a Est accorciando sui .550 (19-20) in classifica.

T.J. Warren ha chiuso con 23 punti, Josh Jackson con 22 e Ayton ha aggiunto 19 punti e 9 rimbalzi per la squadra dell’ex allenatore della Slovenia.

Per Charlotte il fattore rimbalzi è stato importante con un 46-36 a favore usando anche qualche rimbalzo offensivo e pick and roll per produrre più punti nel pitturato cercando di andar dentro.

Ciò si nota anche in parte dall’alto ma pessimo 24/34 degli Hornets dalla lunetta mentre i Suns hanno chiuso dalla linea con un buonissimo 17/19.

48,4% dal campo per Charlotte contro il 51,8% di Phoenix che tuttavia ha pagato l’inesperienza dei rookie come Melton a commetter tre falli in poco tempo e a regalare nell’ultimo quarto a Kemba tre liberi.

Le formazioni:


La partita

1° quarto:

Sulla palla a due, dopo una falsa partenza gli Hornets riuscivano a ottenere il primo possesso della partita con Biyombo che tuttavia commettendo un fallo in attacco restituiva palla a Phoenix che passava in vantaggio con Ayton e il turnaround oltre Williams dal cuore dell’area.

Kemba con il crossover e la drive chiusa a destra del ferro con lo scoop pareggiava e sulla drive assist di Graham Biyombo schiacciava facilmente a due mani.

Phoenix pareggiava con un mid-range dalla destra di Ayton, in difesa Graham anticipava il passaggio per T.J. Warren il quale però chiudeva la transizione dopo una palla persa da Walker in attacco.

Booker era veloce sul lato destro, Batum chiudeva, per gli arbitri era sfondamento, piuttosto dubbio, comunque i Suns allungavano ancora con una tripla di Mikal Bridges alla quale rispondeva con una girata a una mano in area Williams in uno contro uno, piuttosto fisica dopo un precedente tentativo sempre in uno contro uno non fischiato.

Era ancora Marvin a riportare in parità le sorti della partita con una tripla dalla diagonale destra a 7:22, Batum tirava invece lungo da tre dall’altra parte mentre dal corner destro Booker riportava avanti la squadra di Kokoskov (9-12).

Il time-out a 6:44 di Charlotte inizialmente non serviva poiché Ayton dalla lunetta allungava di due ma in difesa Batum a una mano aveva un riflesso deviando il passaggio diretto per il giocatore in taglio sulla linea di fondo e in attacco ricevendo sotto alzava un pallone sul contatto con Ayton e T.J. Warren riuscendo inaspettatamente a segnare ottenendo anche un libero poi realizzato per il 12-14 a 5:39.

T.J. Warren di liberi ne otteneva due forzando il fallo Graham in arretramento sulla baseline per poi segnare il 12-16 che poi diveniva 18 con il buon tocco di Jackson al vetro.

Gli Hornets contrastavano il buon momento Suns con un Batum in forma: corsa verso la linea di fondo destra e fade-away in uno contro uno in faccia a Melton (terzo fallo) più tiro libero a segno per il 15-18.

Kemba a sinistra raddoppiato sulla linea laterale usciva da una brutta situazione in palleggio trovando la via del canestro partendo da sinistra per percorrer la linea di fondo mentre spalle a canestro Willy, dopo un paio di finte sull’interno, girava a sinistra sul piede perno oltre il n°21 per batterlo con l’appoggio di sinistro e portare avanti Charlotte sul 19-18.

Jackson per fallo di Monk otteneva due FT a 3:18 segnandone uno per riequilibrare la gara quindi arrivava un botta e risposta continuo tra i due team partendo dal pull-up di Batum per il 21-19, continuando con turnaround di Holmes, passando per il jumper di Parker, il floater di Okubo, il canestro di Willy da sotto dopo la penetrazione/scarico di Parker e il canestro di Booker in entrata a superare Willy per il 25 pari.

La situazione mutava dopo l’errore da tre di Monk poiché Jackson da tre punti portava sopra i locali che comunque incassavano una dunk di Willy con Parker ancora bravo a fornir palla al centro spagnolo.

Elbow di Crawford ed entrata con alzata a una mano di Tony Parker perfetta a chiudere il quarto sul 29-30 con errore finale di Holmes in area chiuso da Batum.

Walker passa Ayton nel primo tempo. AP Photo/Rick Scuteri.

2° quarto:

Dopo 9 secondi Oubre Jr. con due FT allungava per Phoenix che allungava con Crawford a 11:27 (pull-up 29-34) ma Parker andando oltre Okubo accorciava mentre Willy su assist di Monk pescava il fallo di Holmes a 10:42 ma si mangiava entrambi i liberi.

Parker con l’arresto e tiro dalla diagonale destra ci riportava sul -1 anche se la difesa degli Hornets non riusciva a bloccare le incursioni avversarie così Okubo segnava due punti continuando a tender l’elastico.

Un bel passaggio verticale schiacciato di Parker per Willy sul pick and roll consentiva al centro spagnolo di lanciarsi a destra passando il canestro mettendo anche il reverse-layup sul contatto.

Questa volta il libero andava a segno e Charlotte riotteneva la parità a quota 36.

Willy con una mano anticipava un passaggio e Monk chiudeva la transizione a 9:28 mandando Phoenix al time-out a 9:28.

A 8:35 Ayton andava facile da sotto ma Parker 12 secondi più tardi si dimostrava inarrestabile per i Soli chiudendo bene in entrata per un 5/5 personale dal campo…

Jackson più o meno replicava allo stesso modo poi Oubre Jr. mandava in lunetta Bridges che splittava anche se sul secondo tiro l’errore favoriva l’extra possesso di Charlotte che non segnava favorendo un altro canestro di Ayton per il sorpasso (41-42).

Booker in entrata di fisico spostava Graham appoggiando facilmente con Biz in aiuto con un pizzico di ritardo così a 6:13 era Charlotte a chiamare la pausa sul 41-44.

A 5:44 Walker andava in bonus in lunetta ma si vedeva già dal body language fosse poco convinto non potendo che fallire entrambi i liberi.

Charlotte però riotteneva sue liberi quando su uno stag Williams era colpito dalla gomitata pugno di T.J. Warren che se la cavava con un flagrant 1.

Due liberi a segno ma sull’extra possesso Batum mancava la tripla fai da te e su un altro attacco Graham con un brutto passaggio favoriva il coast to coast di Melton che evitava Kemba e la stoppata di Batum per due punti ben costruiti.

A 4:18 lo scarico per il post basso di Biz valeva due punti per il centro che decollando era toccato da Holmes ma il libero questa volta era impreciso tuttavia per un tentativo di stoppata da dietro, l’ex Magic tornava in lunetta con più fortuna (2/2) rimandando Charlotte sopra.

Dopo una palla a due nella nostra area vinta da Batum a Kemba riusciva la magia da tre punti per il 50-46 ma il divario era colmato da Phoenix con i canestri di Ayton (2 FT) e T.J. Warren in entrata.

A 2:14 un lungo tre frontale di Graham era “replicato” da Crawford oltre M. Williams (53-53), ma Ayton con il braccio destro spingeva via Willy proprio nel momento nel quale arrivava il passaggio, sul rientro del centro era toccato e andava guadagnare tre punti…

Un paio di tap-in (uno per parte) e due FT bonus per Graham a :41.5 (fallo T.J. Warren sulla serpentina del rookie) lanciavano il risultato sul 57-58 poi ritoccato nel finale da un 2/2 di Bridges (quello di Phoenix, Mikal) per il 57-60 all’intervallo.

3° quarto:

Dopo l’intervallo Phoenix ritrovava Booker ma in borghese a causa dell’infortunio patito nel primo tempo, così era Charlotte la prima a segnare con Kemba bravo a passare lo schermo di Biz in area quasi avvinghiandosi per poi segnar di destro in entrata cambiando mano appoggio ma un’entrata di T.J. Warren e una tripla dello stesso giocatore spedivano Charlotte sul-6 (59-65) ma in soccorso dei Calabroni arrivava la tripla di Marvin Williams che ricevendo uno skip pass trovava uno spazio libero in una zona no resistence per il 62-65.

Dall’altra parte l’uscita a vuoto di Batum nel tentativo d’anticipo faceva saltare le rotazioni e Phoenix andava a bersaglio con un paio di passaggi che portavano Jackson alla tripla dall’angolo sinistro.

Colpevole era la difesa di Phoenix di lasciare “alone” Graham per un’altra bomba che anticipava un gancetto di Marvin bravo a ricevere il lob dietro il marcatore per andare in area a concludere (67-68).

Charlotte scavalcava con due liberi di Kemba (passaggio a livello di Jackson sulla linea di fondo destra) a 6:49 e si salvava su una persa di Kemba con il fallo tattico a metà campo di Batum ultimo uomo.

Dopo un paio di errori la transizione di T.J. Warren diceva che gli Hornets non erano ancora in grado di mantenere il vantaggio ma a 5:16 su un taglio di MKG il diagonale veloce di Willy costringeva al fallo la difesa di Kokoskov. Che tuttavia sui liberi capitolava una sola volta (70-70) ma su un pick and roll tra Parker e Willy il centro spagnolo segnava guadagnando l’and one per realizzare il 73-72 a 4:44.

Batum da sinistra con un passaggio basso orizzontale dava a MKG la possibilità di depositare in corsa e su un altro passaggio di Willy era ancora MKG a tagliare a sinistra in diagonale con il raddoppio verso il centro e Oubre Jr. che lo lasciava scivolare solo per ricevere e segnare il 77-72.

Holmes con un 2+1 a 3:33 riportava a due i punti il gap ma Willy con una second chance dall’area faceva partire un’alzata che s’infilava nel cotone per il 79-75 prima che il pull-up di un pericoloso Crawford riportasse nell’incertezza la situazione.

Parker in entrata con il piccolo arcobaleno oltre i difensori irradiava l’attacco degli Hornets e MKG in difesa conteneva oltre l’arco Oubre Jr. che pasticciava finendo per perder palla in rimessa laterale.

Parker tornava sulla terra prendendo una stoppate e sbagliando un tiro ma Willy a rimbalzo toccato a 1:10 si dimostrava bravo dal campo ma meno a gioco fermo da dove sbagliava ancora ai liberi portandosi sul 2/5…

Hornets comunque su un +6 che era mantenuto, dopo il jumper di Oubre Jr. da Hernangomez che in corsa sul passaggio volante rischiosissimo di Monk, deviava nel cesto prima di andare oltre il tabellone.

85-81 preparandosi alla battaglia finale.

La coppia di play vincente Walker/Parker. Foto: Joe Camporeale-USA TODAY Sports

4° quarto:

Phoenix partiva bene con un ½ di Holmes dalla lunetta e con la tripla di Melton dal corner destro su scarico da baseline.

85 pari rotto dalla spin dance di Parker e successiva entrata appoggio.

Una palla persa in palleggio da Crawford contro Miles innescava la transizione chiusa da MKG che scivolando metteva comunque dentro l’89-85.

Parker dopo il crossover usava il plexiglass per dar tornare gli Hornets sul +6 ma non era finita per i Suns perché il francese passando un blocco alto sul centro andava sulla sinistra avvantaggiandosi su T.J. Warren che provava con il salto disperato a fermare l’uomo dalle 18 primavere NBA: niente da fare, pull-up perfetto e 93-85 Hornets a 8:53.

Ayton e Marvin battagliavano: il centro dei Suns segnava in turnaround, poi era Williams a stoppare il centro di Phoenix che passava Willy ma non l’aiuto e Marvin in attacco raccoglieva il rimbalzo fissando due punti.

Jackson da tre punti per il 95-90 non otteneva l’aiuto de compagni, Bridges con un attento close-out sulla sua sinistra a livello dell’arco da tre punti favoriva la tripla di Monk dallo stesso lato (98-90).

La squadra di MJ raggiungeva il 100-92 ma si scioglieva prendendo un parziale di 5-0 con la tripla di T.J. Warren da sx con Bridges attirato verso il centro a concedere cm preziosi prima di provare il rientro sullo scarico per il numero 12…

100-97 a 5:05 dall’ultima sirena respinto momentaneamente da Kemba con l’appoggio da sotto.

Un jumper lungo di Jackson e un sottomano di Kemba dopo un crossover allungavano il punteggio sul 104-99 ma dopo l’errore da tre di Kemba, T.J. Warren con l’entrata in diagonale ne passava tre chiudendo con un bel terzo tempo per il -3.

Il pick and roll di Willy era buono per portare il centro in lunetta a 3:07 ma non era serata perché splittava ancora rimanendo sotto il 50%…

Batum da tre falliva e sulla transizione l’open 3 dalla diagonale sinistra di T.J. Warren valeva il 105-104.

A salvare Charlotte ci pensava l’inesperienza di Melton attardatosi su un blocco portato per Kemba che sul tiro era toccato e spostato dal fianco destro del rookie danneggiando i suoi con tre FT (tutti a segno) a 2:12.

A 1:58 Kemba però restituiva il favore anche se in maniera meno vistosa, era così Crawford a non mancarne nemmeno uno ripristinando il -1 (108-107).

Kemba da tre sbagliava nuovamente e sul blocco a sinistra Crawford avanzava trovando spazio per il jumper sorpasso vincente che preludeva al possibile nuovo disastro (108-109).

Kemba rinunciava alla tripla per l’entrata a 1:17 trovando il contatto con il centro avversario.

Giocata da tre punti per il +2 ma Crawford dal mid-range si dimostrava terminale affidabile per riequilibrare il match sempre più in bilico.

A spostarlo dalla nostra parte era Kemba che dopo aver sonnecchiato per tre quarti a un minuto esatto dalla fine trovava il leggero contatto con Ayton prima di esser stoppato.

Un Kemba quasi affranto si presentava in lunetta segnando un solo libero ma dopo l’errore di Crawford sul fronte opposto arrivava il canestro di Walker che dopo aver passato il proprio difensore era affrontato da Ayton che lo vedeva scivolare lateralmente con uno step-back lunghissimo e velocissimo, irripetibile per gli umani e alzarsi per il perfetto jumper dal mid-range vistagli fare tante altre volte. Canestro fondamentale a :21.7 dalla fine con i Suns a giocarsi l’ultimo time-out.

L’entrata di T.J. Warren era disturbata di quel tanto che bastava da Batum per farlo sbagliare e sull’uscita Kemba subiva fallo.

2/2 a :09.1, Suns senza time-out che segnavano con Oubre Jr. lasciato andare in schiacciata.

Borrego dopo un paio di secondi d’incertezza sulla rimessa dal fondo entrava in campo “incazzato” a chiamare un time-out vista la situazione (116-113) non ancora risolta.

Sulla rimessa arretrata di Parker, Walker sfuggiva al tentativo di fallo disperato del difensore rilasciando la palla più per liberazione che per centrare il canestro ma la sfera assecondava il finale magico di Walker finendo dentro la retina direttamente a due decimi dalla sirena regalando il buzzer-beater del +6 definitivo.

Pagelle

Kemba Walker: 7,5

29 pt., 7 rimbalzi, 1 assist. 9/20 al tiro aggiustato nell’ultimo quarto anche se sbaglia un paio di triple. Sbaglia in precedenza anche due FT sulla stessa azione. Sembra abbastanza bloccato, forse un po’ depresso dalla situazione giocando da 5 il primo tempo ma interviene nel finale al momento propizio con diverse entrate che fanno la differenza e il magistrale step-back laterale su Ayton per il +3. Nel finale è freddo ai liberi e gioca anche il jolly della tripla siderale sulla sirena…

Devonte’ Graham: 6,5

8 pt., 3 rimbalzi, 3 assist, 1 rubata. 2/4 al tiro. Un paio di TO. Affonda un paio di triple non disdegnandole se ha la possibilità di non forzarle. Forza invece un tiro da due in uno contro uno che gli va lungo. Spende un solo fallo in contenimento arretrando sulla linea di fondo.

Nicolas Batum: 6,5

8 pt., 4 rimbalzi, 4 assist, 3 rubate. 3/7 al tiro. Sbaglia tutte e 4 le triple tentate ma parte benissimo sia in attacco che in difesa poi si ferma totalmente in attacco dopo due giocate da tre punti l’una e un bel fade-away ma in difesa continua a esser presente e utile come nel finale quando fa quel tanto che basta per far sbagliare T.J. Warren in appoggio.

Marvin Williams: 6,5

16 pt., 7 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, 1 stoppata. 6/12 al tiro. Ancora sopra la quindicina Marvin che tira bene dal campo ed è l’unico in difesa al quale riesce una stoppata in una statistica latente. La sua, in aiuto su Ayton è preziosa anche perché poi il centro la tocca oltre il fondo. Marvin, pur con i suoi limiti lotta.

Bismack Biyombo: 6,5

6 pt., 8 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata. 2/6 al tiro con appoggi un po’ troppo approssimativi. Bella la sua entrata in salto dalla linea di fondo destra girandosi d’anca. 2/3 dalla lunetta per lui va bene. Esce qualche volta sul tiratore aiutando la difesa a recuperare l’eventuale errore.

Malik Monk: 5

5 pt., 3 rimbalzi, 1 assist. 2/8 dal campo con un ¼ da fuori che divide equamente le soluzioni offensive. Per fortuna manda a segno la tripla del 98° punto ma sbaglia decisamente troppo per un tiratore. Rimane in campo 16:29.

Michael Kidd-Gilchrist: 6,5

7 pt., 2 rimbalzi, 2 rubate. Inizia a farsi notare nel secondo tempo quando ha il suo momento d’oro con i tagli che gli regalano 5 punti in breve tempo, fa perder palla a Oubre Jr. ma poi in attacco restituisce il favore. Che i tiri entrino o no in difesa ci prova facendo sbagliare gli avversari.

Miles Bridges: 5

1 pt., 2 rimbalzi. Manca un tiro e un libero, buono il close-out sulla sua sinistra, meno quello a destra dove si fa risucchiare verso il centro,laddove si stava sviluppando l’azione ma sullo scarico concede cm a T.J. Warren che punisce.

Tony Parker: 7,5

20 pt., 1 rimbalzo, 6 assist. 9/16 al tiro e +13… Parker da una spinta forte e costante nei momenti che contano anche se poi pere un paio di palloni nel finale eclissandosi lasciando spazio a Walker, il titolare… Tony però sfrutta magistralmente la propria velocità, eleganza ed imprevedibilità per battere i difensori avversari.

Willy Hernangomez: 7

19 pt., 9 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata. 5 falli e 3 TO ma un 8/12 dal campo con 23:41 sul parquet. Sfrutta i pick and roll e gli screen roll con Parker ma gli capita anche di segnare sull’errore del francese.

Coach James Borrego: 6

La squadra non convince in difesa lasciando qualche canestro facile. Time-out chiamati nei momenti giusti compreso quello nel finale entrando in campo. Le rotazioni sono abbastanza equilibrate e la coppia europea Parker/Hernangomez si cerca e rende di più.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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