Game 43; Charlotte Hornets @ Orlando Magic 120-116 (OT)

Sottotitolo; DisperaziHornets
 
All’Amway Center di Orlando (Florida) andava in scena una partita da vincere assolutamente per gli Hornets, sia per ritrovare fiducia e morale in trasferta, sia perché la classifica prima della gara dava la sorpresa Orlando Magic poco avanti a noi.
Kemba Walker ha chiuso con 40 punti, a tratti imprendibile.

Kemba Walker ha chiuso con 40 punti, a tratti imprendibile.

 
Brividi di classifica e brividi anche per tutto il finale di partita; i metamorfici Hornets sembravano avviati nel terzo quarto a chiudere mestamente anche questa trasferta ma con un recupero prodigioso nella parte finale della gara si portavano avanti di tre punti.
Sembrava cosa fatta anche perché Walker sull’azione finale dei Magic faceva una buona guardia su Oladipo che doveva forzare usando la tabella.
Gli andava bene e la gara si trascinava al supplementare, dove i sudori freddi aumentavano, il punteggio di Walker che chiudeva a 40 punti anche, aiutato da Daniels (17) e Roberts (11), ma, andiamo con ordine…
 
Gli Charlotte Hornets si presentavano a Orlando con due nuove aggiunte nella lista infortunati (Batum-dito slogato e Zeller-problemi alla spalla) anche se ritrovavano un Lamb ancora fuori condizione, Clifford quindi decideva di schierare il seguente quintetto; Walker, Lin, P.J. Hairston, M. Williams e Hawes Per i Magic, Scott Skiles invece poteva contare su Oladipo tornato disponibile dopo un paio di gare fuori sofferente a un ginocchio. Magic con; E. Payton, Oladipo, Harris, Aar. Gordon e Vucevic.
 
I Magic conquistavano il primo possesso della sfera ma mancavano il proprio tentativo con Harris da tre punti, P.J. ci provava da meno metri ma andava corto, così Oladipo, in dubbio sino alla fine, portava avanti i suoi con un floater dal pitturato.
Charlotte pareggiava con Marvin Williams; Hawes forniva l’assist schiacciato smarcante e la nostra ala a sinistra del canestro raccoglieva la sfera segnando i punti del due pari.
Solamente undici secondi più tardi un lungo jumper di Harris riportava avanti di due la squadra di Skiles che era ripresa a 10:24 dalla lunetta da Marvin Williams il quale in aiuto conteneva Payton mandandolo a stoppare sotto canestro, questo dava la possibilità a Charlotte di passare in vantaggio a 9:51 quando Walker in dribbling tra le canotte gessate si faceva largo andando a segnare da pochi cm.
A 9:35 Orlando riagguantava la parità con un turnaround hook di Vucevic su Hawes.
Il giocatore di Orlando stoppava anche un tentativo da tre punti di Hawes dall’angolo destro ma un secondo più tardi dalla rimessa dal fondo palla per Marvin Williams che dalla stessa posizione con un pump fake si faceva saltare addosso da Gordon, tre tiri liberi e Hornets in vantaggio 9-6.
Charlotte recuperava anche un pallone in difesa e P.J. Hairston andava in coast to coast a segnare il +5.
A 8:49 Orlando iniziava la piccola rimonta con Harris, il quale si buttava dentro, Walker chiudeva in ritardo e andava a contatto, canestro e tiro libero, per nostra fortuna fallito, Gordon però sotto canestro trovava spazio per una reverse dunk e Oladipo con un pull-up portava sopra di un punto i Magic.
A 7:30 un jumper di Walker precisissimo portava avanti la squadra di Clifford nuovamente (mancava il libero non assegnato dalla terna arbitrale per la furbesca spinta di Payton da dietro sulla schiena di Walker già in salto), un rimbalzo offensivo di Oladipo e relativa correzione in due punti era un campanello d’allarme non trascurabile per Charlotte, la quale finiva sotto e cercava di superare i Magic per tutto il primo tempo senza riuscirci.
Vucevic segnava con un jumper dalla media e a 5:37 sul -3 Clifford chiamava il primo time-out della gara.
Harris dal pitturato mandava a -5 i Calabroni, dall’altra parte Lin perdeva la maniglia del pallone in penetrazione che rotolava nel pitturato sino alle gambe di Hawes che raccoglieva e forzava sotto canestro (a sinistra di esso) appoggiando un pallone che schizzava sul vetro e finiva dentro senza nemmeno il tempo di accorgersene.
Hawes diventava protagonista nel bene e nel male per un paio d’azioni; in difesa commetteva fallo mandando Vucevic in lunetta; il centro dei Magic sfruttava pienamente l’azione, poi tornando in attacco Hawes segnava un gioco da tre punti perché Oladipo spendeva un fallo su di lui.
Uno scambio di cortesie tra Oladipo e Walker (Kemba dribbling passando in spazi strettissimi s’infilava sulla sinistra con grande cambio marcia) e il tabellone segnava 20-22, Orlando, però con Fournier in jumper si portava sul +4, tuttavia Charlotte “teneva ancora botta” con Kaminsky a 2:50; tripla frontale e -1.
Gli Hornets qualche problemino in difesa comunque lo mostravano, Harris in lunetta a 2:36 continuava a dare buone percentuali ai Magic che tuttavia venivano timidamente agganciati da Walker che prima avvicinava Charlotte con un libero (violazione tre secondi Magic) e poi con un jumper pareggiava a quota 26. I Magic scattavano ancora avanti di 4 punti e Hansbrough con un tap-in (errore di Williams) riusciva a contenere a 1:09 il distacco.
Fournier mostrava per la prima volta il ritorno di Lamb in campo ma in maniera negativa; Jeremy commetteva fallo a cinquantuno secondi dalla prima sirena e la squadra di Skiles si portava sul 28-32.
A chiudere il primo quarto arrivavano i canestri di Hansbrough (bravissimo ad aprire l’ala sinistra e a correggere ancora in tap-in un pallone dopo un’entrata mancata che Lamb doveva forzare per questioni di tempo) e Frye a tre secondi dalla fine (open frontale) per il 30-35.
 
Il secondo quarto iniziava bene per i Magic che guadagnavano altri due FT con Frye (mismatch in post basso destro con Lamb), bravo a forzare Jeremy al terzo fallo (richiamato in panca) e a segnare i liberi, Daniels con un open frontale portava la gara sul 32-37, le squadre andavano ancora in botta e risposta con Fournier (sospensione dietro a schermo vs Daniels) e una schiacciata di Hansbrough abile a lavorare bene sul pick and roll, poi era Kaminsky a riavvicinare a un possesso lungo i Calabroni con un floater (36-39) in entrata frontale sfacciata dopo la partenza con l’accenno finta.
Gli uomini in gessato grigio però riallungavano in maniera decisa; lungo tre punti di Fournier a 8:52 che trovava solo il fondo del secchiello, J.R. Smith e due suoi mid range jumper portavano sul +10 i padroni di casa (J.R. falliva anche un FT in occasione del secondo canestro realizzato). Charlotte tentava di rispondere con un giro palla; Kaminsky per Daniels che dagli 8 metri sparava la tripla in faccia alla difesa dei Magic a 6:50, Fourneier però rispondeva con due punti immediati e Charlotte doveva sfoderare un’altra tripla per riavvicinarsi, Lin da 45°sx mandava a segno la bomba del 42-48.
Orlando con un passaggio orizzontale pescava Payton, il quale già in corsa aveva vantaggio su Roberts che leggermente fuori posizione si allungava, ma non riusciva a fermare la corsa del play avversario che s’infilava sino a canestro.
A 5:12 un altro errore di Marvin Williams era manna per Hawes che con un altro tap-in tirava un po’ su Charlotte, ricostituente era poi la transizione portata da Kemba che affrontato da un avversario apriva a destra dove libero Daniels colpiva con un bel catch n’shoot da 3 pt. per il 47-50.
Harris con due liberi per il +5 veniva “recuperato” da Marvin Williams che prima dalla sinistra colpiva un palo, poi vedeva l’errore di Hawes sul quale però si catapultava e correggeva atleticamente.
Orlando comunque che ritoccava alte vette di distacco con la tripla di Payton a 2:26 (Walker lasciava spazio), per rimediare alla difesa un po’ lacunosa Kemba s’inventava il jumper dal mid range rimanendo in aria più delle possibilità umane per battere la difesa di Payton e metteva anche un tiro in avvicinamento completamente fuori equilibrio.
Oladipo chiedeva il primo tempo con due liberi a segno (spinta di Daniels) e i Magic toccavano quota 61 portandosi sul +6 (55-61).
Spencer hawes, 16 punti nel finale ha chiuso sostanzialmente la gara con una tripla. Finalmente uno schema di Clifford andato a buon fine nel finale.

Spencer Hawes, 16 punti nel finale ha chiuso sostanzialmente la gara con una tripla. Finalmente uno schema di Clifford andato a buon fine nel finale.

 
Al rientro dagli spogliatoi P.J. Hairston dalla destra sparava la tripla del -3 a cui però rispondeva prontamente Oladipo dal corner destro nonostante la difesa del “ingellato” Lin che a 11:02 prendeva la via centrale dell’area per appoggiare direttamente al ferro il 60-64.
La tragedia però pareva incombere sui Calabroni; Vucevic a 10:17 mandava a bersaglio un gancio contro Hawes, normali autoscontri, per gli arbitri fallo e gioco da tre punti per il centrone dei Magic che allungavano con un fing and roll di Gordon troppo atletico per essere contenuto in uno contro uno dall’antitesi dell’atletismo Spencer. Fortunatamente l’ala di Orlando falliva un libero fondamentale, anche se Vucevic poco più tardi dalla top of the key con un altro dei suoi precisi pizzati portava il divario tra i team a 11 punti.
Quando Lin si faceva scippare palla da Vucevic (tocco sul pallone dietro) e Harris concludeva la transizione lanciando il parziale di 9-0 Magic, i Calabroni sprofondavano sul -13.
Sul 60-73 Clifford era costretto a chiamare la pausa. Oladipo però colpiva ancora da tre e nel finale i Magic salivano anche a più 19 con un tiro in mezzo fade-away di Gordon dal pitturato alto; Hansbrouhgh saltava ma la palla s’infilava nella retina.
Con 15:10 complessivi da giocare sembrerebbe quasi finita, anche perché Charlotte dava pochi segni di risveglio, Hansbrough stesso si faceva bloccare il tiro da Vucevic, a guidare la riscossa però ci pensava Kemba, il quale cercava l’entrata, si arrestava fintando disinteresse e ripartiva in quarta battendo Vucevic sorpreso da un classico movimento fulmineo del nostro play che chiudeva il layup.
Sempre Kemba passando dietro lo schermo sulla linea da te punti di Hansbrough intuiva l’intervento di Napier e cercandolo conquistava tre tiri dalla lunetta che sfruttava al 66,6% periodico.
Il quarto si chiudeva con una tripla di Daniels da 8 metri a pochi millimetri dalla linea laterale sinistra.
Tre punti importantissimi che mandavano Charlotte a -15 sul 79-94.
 
Il disastro dei Magic però arrivava nell’ultimo quarto nonostante il primo canestro di Fournier ben schermato; Daniels si rifaceva del canestro preso agganciando un passaggio in corsa nel pitturato e alzando subito l’arcobaleno a eludere l’intervento difensivo.
Tutto pareva andare storto quando anche Napier su uno scarico metteva la bombarda dell’81-99 a cui Daniels parzialmente rispondeva con un tiro da due punti, ancora poca roba per sperare di vincere, oltretutto Kaminsky perdeva palla ma i Magic fallivano clamorosamente la transizione e anche se guadagnavano rimbalzo, Charlotte difendeva aggressiva per altri 24 secondi compiendo una delle difese migliori di tutta la gara, Smith ai 24 non metteva il tiro e dall’altra parte su un passaggio diagonale schiacciato Kemba in taglio prendeva almeno la lunetta facendo 2/2.
La squadra di Clifford non mollava; Roberts innescava con un passaggio teso diagonale Walker nell’angolo destro per un perfetto splash dentro la retina ma ancora una volta le porte della gara sembravano chiudersi per Charlotte; Vucevic minacciava il pitturato, Kaminsky e Walker in accenno di aiuto su Spencer, passaggio per Payton e tripla che puniva gli aiuti di Clifford.
A 7:16 poi Gordon dalla lunetta mandava ancora Charlotte sul glaciale -15.
Gli imenotteri però risorgevano con sette punti consecutivi di Roberts che attizzava il fuoco (pull-up a 7:06 dalla media e tripla su assist di Kemba in transizione più due FT a 3:50), e quando un selvaggio runner di Hawes da imprecazioni assortite entrava a 3:14 gli Hornets si trovavano a sorpresa sul -6 (97-103).
Tra palle perse, sfondamenti e proteste Orlando subiva un altro canestro di Roberts che da sotto sfruttava l’assist di Spencer (marchio di fabbrica schiacciato) dritto per dritto dal pitturato e a 1:53 un jumper dalla media di Walker riportava nel mirino la Disney City.
Il finale da favola per gli Hornets però sembrava essere rovinato quando Payton recuperava un rimbalzo offensivo e toccato da Roberts chiudeva un gioco da tre punti.
Magic sopra di 5 (101-106) a 1:31 dalla sirena…
La manna dal cielo per Hawes pioveva ancora da un tiro mancato da Marvin (che sia uno schema ormai? Scherzo….) e a :56.2 Walker aggiungeva due punti facendo venire i brividi ai tifosi dei Magic che vedevano i Calabroni nello spechietto retrovisore quando Vucevic non ricavava nulla dall’isolation e Walker sorpassava a :29.1 dalla fine. Oladipo tentava di sorpassare nuovamente ma Roberts e Walker mettevano sul parquet una bella difesa.
Nel finale l’assurdo s’impossessava della gara, Payton non faceva fallo su Walker ma pulito gli portava via palla, l’errore del play era forzare contro lo stesso Kemba che ripresa la posizione si vedeva sbattere addosso lo stesso Elfrid, palla che schizzava via e Walker gettandosi su di essa in allungo chiamava time-out tirando un sospirone di sollievo.
Walker veniva mandato in lunetta a :12.1, da lì Charlotte trovava il vantaggio di tre punti.
I Magic nel finale si affidavano a Oladipo che andava sulla diagonale destra per tirare forzando una tripla che nonostante l’attenta difesa di Kemba finiva dentro dopo aver rischiato di fracassare il plexiglass della tabella.
Nemmeno Victor ci credeva, infatti, si poteva notare nel replay come corresse per prendere il rimbalzo mentre la palla si trovava sospera ancora in aria…
Kemba nei pochi secondi rimasti a disposizione provava vincerla lui ignorando i compagni ma andava corto.
109-109, era OT…
 
Charlotte era 3-0 ai supplementari in stagione mentre i Magic erano 1-3 e la statistica pareva rafforzarsi quando Charlotte passava sul +4 con i canestri di Kemba e Brian (Kemba taglio magnifico verso il centro raggiunto dal passaggio di Hawes con i tempi giusti e Roberts dopo una steal di Kemba poteva appoggiare in fing and roll solitario).
A 2:44 Vucevic di mano sinistra in area su Hawes dimezzava lo svantaggio, ma una magia di Kemba che faceva fuori Oladipo in crossover e andava sotto canestro a scaricare per Hawes in comodo appoggio riportava a distanza di sicurezza i Calabroni.
Tutto doveva ancora accadere però; a :44.0 Gordon metteva un’altra tripla che il ferro casalingo accoglieva dopo qualche rigurgito, a -1 Kemba portava palla, ma questa volta Oladipo gliela portava via e non essendoci nessuno dietro il nostro play poteva andare a schiacciare per la gioia dei fan dei Magic per il +1.
Sull’orlo del baratro Clifford chiamava un time-out.
Ne usciva un pallone per Walker che dava a Daniels, penetrazione sulla sinistra, raddoppio di Vucevic, passaggio provvidenziale nello stesso angolo per Hawes che tutto libero trovava concentrazione e coordinazione per mettere dentro tre punti decisivi a :17.8 dalla fine.
Le ultime speranze dei ragazzi della Florida erano affidate a Oladipo, movimento, passaggio preso in hand-off e tiro ravvicinato troppo corto… Gordon commetteva il suo sesto fallo a :03.4 dalla fine su Walker. Kemba in lunetta segnava il primo, il secondo era ancora una volta un lungo brivido con la palla a colpire i ferri prima di scendere nella retina grazie alla giusta rotazione.
Sul +4 la gara era chiusa. Charlotte passava incredibilmente e ormai insperatamente sul campo di una diretta concorrente riavvicinandosi alla zona playoffs, la missione sopravvivenza era compiuta.
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chaorl2

Il tabellino dei singoli.

Pagelle:

Walker: 8
40 pt. (14/28), 9 assist, 7 rimbalzi, 4 rubate, 1 stoppata. Irresistibile. Quarantello servito. Il difetto è di voler far sempre da solo. Tira dritto anche sul tiro finale. Tanta convinzione e qualità, fiducia indispensabile, a volte dovrebbe avere un pizzico in più di visione di gioco ed affidarsi ai compagni, anche se in serata fa un ottimo lavoro anche come assist-man.

Lin: 5
7 pt. (2/6), 1 rimbalzo, 4 assist. Perde 3 palloni. Male in difesa e anche in attacco non è brillante come al solito.

P.J. Hairston: 6
7 pt. (3/5), 1 assist, 1 rimbalzo, 3 rubate. Le statistiche al tiro non sono male e mette anche una bella dunk in corsa ma con lui in campo qualcosa non funziona, l’equilibrio e la difesa non reggono anche se toglie tre palloni agli avversari. Non sono tutti demeriti suoi però.

M. Williams: 6
11 pt. (3/11), 14 rimb., 2 assist, 2 rubate, 1 stoppata. Sbaglia diversi runner che per sua fortuna finiscono nelle mani di Hawes diverse volte, le sue mani invece sono preziose a rimbalzo.

Hawes: 7
16 pt. (7/14), 10 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata. Fortemente indeciso tri l 6,5 e il 7 propendo per il secondo vista l’importanza della tripla finale. La difesa non è atletica e questo si vede, ne paghiamo a volte le conseguenze anche indirettamente sugli aiuti, però fa bene in attacco e anche come playmaker aggiunto. In doppia doppia grazie a punti e rimbalzi.

Kaminsky: 5
5 punti (2/9), 6 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata. Non una grande partita in attacco, anzi, direi brutta, incassa anche 4 stoppate e manca due occasioni consecutive nel quarto periodo. Anche in difesa è un po’ molle in diverse occasioni, compie una gran difesa con la squadra invece sulla transizione dei Magic seguita dal possesso palla nell’ultimo quarto. Qualche rimbalzo non lo fa scendere sul 4,5 di voto…
Hansbrough: 6
6 pt. (3/7), 4 rimbalzi. Anche lui si prende un paio di stoppate in faccia e arranca in difesa. Pensavo un po’ meglio, tuttavia mette dentro 3 palloni con decisione ed è uno che ci prova in poco più di 18 minuti, per lui un minutaggio da re.
Lamb: 5,5
0 pt. (0/1). Rimane in campo 4:12 ma non è in condizione. Non può sfruttare il suo fisico ed è costretto a commetter tre falli. Si accomoda in panca e non rimette più piede sul parquet.
Roberts: 7,5
11 pt. (4/5), 2 rimbalzi, 1 assist. Senza Brian Roberts ora starei scrivendo a proposito di un altra sconfitta in trasferta, invece nell’ultimo quarto la sua velocità ed imprevedibilità danno una nuova vita a Charlotte. Due difese fondamentali anche nell’OT.
Daniels: 7
17 pt. (7/15), 3 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. Catch n’shoot o entrata, Daniels ha un plus/minus di +20… Gli Hornets avevano bisogno di un tiratore come lui, ricercato in serata e l’hanno trovato. Traiettorie poetiche che solcano il chiuso cielo dell’Amway Center, le quali sentenziano precisi passaggi attraverso il cotone della sfera. Nel finale non è egoista e passa la palla vincente ad Hawes, anche se personalmente resomi conto che lo scarico per il tiro decisivo era per Spencer, una preghiera pagana l’ho fatta… Grande mano dalla panchina.
Coach Clifford: 6,5
Partita a due facce. Brutta la prima, ottima la seconda.

Premiata la scelta di giocare (anche se eravamo contati) con l’unico quintetto in grado di recuperare velocemente.

 

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.