Rematch del testa-coda all’Alveare con i Calabroni (11-34 dopo la partita) senza Martin con problemi al ginocchio sx rispetto alla partita precedente.
Cody ha provato in riscaldamento ma il dolore era eccessivo e si è preferito farlo riposare, gli Hornets comunque ci provano senza nulla da perdere.
La squadra di Joe Mazzulla però non sbanda nemmeno quando gli Hornets, dopo esser stati sotto anche di 17 punti, tornano sul -2 a quasi metà ultimo quarto.
Oscura tutti Tatum che con 51 punti e il grido MVP in uno Spectrum Center (non ha nulla a che fare con il vecchio The Hive), realizza il suo season-high e fa ombra anche a White, il quale impallidisce con 19 punti, 16 per la nemesi Brogdon e 10 per Smart, i Celtics in doppia cifra.
Charlotte segna 26 punti con McDaniels, record in carriera, 25 con Ball (esattamente a pareggiare Tatum), sono 19 punti e 12 i rimbalzi per Plumlee (ennesima doppia doppia per un giocatore migliorato), 17 pt. quelli di P.J. Washington e 14 da Rozier ma se il quintetto è tutto in doppia cifra ecco le note dolenti: 17-34 i punti dalle panchine, ovvero, Boston è più squadra e gioca meglio: 26-34 negli assist e non c’era bisogno di aspettare stasera per ulteriori conferme anche perché a Charlotte si aspetta qualcuno di buono da tempo ma forse è solo Godot.
Certo, Charlotte batte più liberi (ne segna uno in meno: 23/30 contro il mostruoso 24/25 ospite con 14/14 dello scatenato Tatum) mentre il 47-54 a rimbalzo incide un pochino in certi frangenti come quando Clifford nel finale ha chiamato un time-out sfogandosi per i troppi rimbalzi offensivi concessi agli avversari.
Niente da fare per Clifford nemmeno con il cambio rotazioni: Mark Williams è tornato a rimpiazzare Richards e Smith Jr. ha preso più minuti da sesto uomo anche perché Martin è rimasto out ma gli Hornets non riescono a interrompere la spirale discendente.
Certamente questa non era l’occasione più propizia per farlo ma Charlotte, anche se si sono viste serate con percentuali di tiro dal divario sproporzionato a svantaggio , sebbene abbia mitigato la differenza tirando dal campo con il 45,6% contro il 49,4% avversario, sovente porta cifre più basse in questa categoria ed è un problema.
Un problema anche nelle scelte di Tiro perché se T-Ro mi ha messo un po’ a riscaldarsi, Ball è andato all-in ma ad un certo punto si è trovato con 3/13… i due si sono un po’ ripresi ma alcune scelte di timing forzato di tiro sarebbero da rivedere anche perché ha tutte le possibilità per far meglio e coinvolgere i compagni.
7-1 le steal e 20-4 i punti TO per Charlotte ma il 42-50 in the paint e il 20/43 da oltre l’arco (Charlotte ha provato a tenere sui cambi ma non sempre è riuscita a fare validi close-out contro una squadra dai molti, troppi tiratori mefitici) ha dato una mano easy a Boston.
La prossima sfida sarà a Houston, duello da Fossa del Giappone quest’anno, sperando che gli Hornets non raschino il fondale prendendo qualche granchio heike deceduto ma riescano, dopo 5 L a ottenere una vittoria almeno per il morale.
Game recap
Clifford spera che i nero-verdi (livrea di serata per gli ospiti) facciano testacoda ma l’inizio è da partenza 0/100 km/h in tre secondi con l’alley-oop lanciato di Smart.
P.J. Su una ruota degli Hornets trovava il varco per affondare e appoggiare centralmente anche se con qualche resistenza che non trovava White sul perimetro per il 2-5.
McDaniels rispondeva da fuori pareggiando una prima volta e in second chance metteva altri due punti rispondendo anche al canestro precedente di Smart: 7-7.
Boston accumulava 5 punti di vantaggio interamente riassorbiti da ball che a 7:06 pareggiava (12-12) da tripla.
Per Charlotte era già difficile tenere il passo poi un pasticcio a rimbalzo dava a White la possibilità di colpire dalla lunga: 13-17.
Gli Hornets riuscivano ancora a 4.18 a trovare la parità con Ball (deep 3 frontale, 19-19) ma collassavano con un parziale da 0-10 rotto da due FT splittati da Mark Williams a :42.8 con Ball in bench e Rozier sullo 0/5 dal campo peggio della bench (0/3).
Sulla sirena era anche annullato un canestro (appena fuori tempo) volante di D. Smith Jr. e si chiudeva sul 22-35.
Secondo quarto che vedeva il solito Brogdon segnare da tre e mettere altri due punti con Boston a raggiungere il +16 (28-44) e ad attaccare la depressione cosmica ai fan di Charlotte che si riprendevano grazie a McDaniels e a due triple in a row e a una palla rubata a Tatum a metà campo con ottimo appoggio nonostante Tatum appaiato tentasse di stopparlo.
A 1:52 Rozier realizzava da 3 punti (gli arbitri controllavano fosse corretta l’attribuzione punti) ma 4 FT per Boston nel finale davano un vantaggio da doppia cifra ai Leprecauni: 55-66.
Terzo quarto iniziato bene per Charlotte che vedeva McDaniels segnare il suo sesto tiro consecutivo, un dardo da tre punti al quale si univa un sottomano di Ball a 11:05 per il 60-66 peccato che Boston non solo trovasse le contromisure ma piazzasse un secondo parziale da dieci a zero con le triple di Horford e Tatum a chiuderlo: 63-78…
Imprevedibilmente la mezza bench di Charlotte in campo riusciva a reagire, nella fattispecie Mark Williams realizzava 4 punti e Rozier aiutava con altrettanti, nel finale P.J. Washington stoppava da dietro G. Williams fuggito sulla baseline sinistra e poi prendeva una spinta frontale (finendo steso per terra) dallo stesso avversario mentre tentava di puntare verticalmente a canestro.
2 FT a segno a :01.5, parziale da 10-0 e Hornets nuovamente in partita: 86-92.
La buona scia di Charlotte teneva a 10:46 con la freccia di Ball da tre: 91-95 e sul fallo di Pritchard su McDaniels impegnato da tre (Pachulia rules) gli Hornets arrivavano sul -2: 96-98.
Boston tentava di staccarsi ma Ball da tre realizzava un nuovo -2: 101-103 peccato che Tatum si lanciasse a canestro realizzando e su un errore da sotto Kornet sfruttasse il vuoto lasciato da Mark Williams andato in chiusura.
Rimbalzi lunghi nemmeno a parlarne e White metteva dentro, Smart infilava un libero su due così gli Hornets sul 101-110 si trovavano nuovamente a inseguire un miraggio.
Un reverse layup di Smith sfuggito a Horford e un reverse alley-oop di Plumlee (Ball pass) non accorciavano che sul -8 (105-113), Rozier con 5 pt. consecutivi riusciva in transizione a 4:07 a dare il -5 (110-115) a Charlotte ma Tatum segnava due liberi ed esplodeva nel finale raggiungendo i 51 punti in serata grazie a tre triple e al grido di MVP dei troppi tifosi bianco-verdi presenti allo Spectrum Center.
Gli Hornets chiudevano con il canestrino di consolazione di Plumlee per ritoccare sul 118-130 il finale ma per i ragazzi in turchese arrivava la quinta sconfitta consecutiva nonostante i 26 punti di McDaniels (career-high) e i 25 di Ball, giusti a pareggiare quelli del n° 0 ospite.