Game 45; Charlotte Hornets Vs New York Knicks 76-71

Un déjà vu del peccato originale, questa volta però non sono stati Adamo ed Eva ad addentare la (Grande) Mela, ma Charlotte che non è decaduta come i due illustrissimi “antenati” progenitori della specie umana, ma ha solamente colto un’importante vittoria in chiave playoffs.
Qualcuno dice che la lotta per i playoffs a Est non sia eccitante, magari semplicemente perché non è coinvolto, comunque sia, sebbene le partite degli Hornets non abbiano punteggi pirotecnici come quelle di Golden State ad esempio, che può vantare il figlio del commentatore degli Hornets Dell Curry, di sicuro sovente non ci si annoia poiché sono gare incerte, all’ultimo respiro, decise da dettagli nei momenti che contano.
Dopo una pessima partenza, questa squadra sta dando il massimo nonostante le defezioni a causa di piccoli e grandi infortuni inizino a dare fastidio.
I giocatori, nonostante tutte le difficoltà sono stati ancora una volta bravi a portare a casa il risultato, ma urgono rinforzi veri dalla società, considerando che anche questa notte abbiamo avuto due infortunati le cui condizioni sono da valutare.

Cody Zeller tenta la schiacciata contro Lou Amundson.

Cody Zeller tenta la schiacciata contro Lou Amundson.

New York propoveva un trio ex New Orleans Hornets per il front court. Le squadre si presentavano sul parquet prive di alcuni uomini chiave, Walker per gli Hornets più Calderon e Anthony per i Knicks, quindi gli Hornets proponevano come starting five; Roberts, Henderson, Kidd-Gilchrist, Zeller, Biyombo mentre New York ribatteva con Hardaway jr., Galloway, Amundson, Thomas e Jason Smith.

La partita di Cleveland sembrava aver lasciato scorie nelle gambe e nella mente dei giocatori di Charlotte in quest’avvio faticosissimo.
La difesa provava a fare il suo dovere, ma l’attacco era tremendamente sterile.
Galloway sbloccava il punteggio a 10:24 con un jumper dalla media e Thomas raddoppiava per i Knicks.
Biyombo in attacco si faceva stoppare da Amundson, sulla transizione avversaria per fortuna c’era Zeller che in aiuto stoppava con le unghie la palla alzata di Galloway prima che potesse entrare nel canestro.
Fallo fischiato in attacco (sfondamento) a Henderson per aver perso il controllo del corpo finendo addosso al difensore e canestro annullato. Hardaway metteva anche la tripla a 8:19 e Amundson dava una mano al compagno di squadra con un open frontale per lo 0-9.
Per vedere gli Hornets segnare occorreva aspettare 7:34 dalla fine; Zeller con un piazzato diagonale mid range dalla sinistra metteva i primi due punti per coach Clifford.
Charlotte tentava di scuotersi con Henderson che spalle a canestro guadagnava il pitturato, giro e tiro nonostante la marcatura, il risultato era positivo Roberts faceva tutto da solo e segnava con un jumper dalla lunga, Biyombo stoppava Smith al ferro, Charlotte si portava in attacco mentre lo stesso Jason tornava in difesa dove a sua volta stoppava il braccio di Zeller che ringraziava e andava in lunetta a 5:39 per segnare due liberi che muovevano il punteggio sull’8-12.
Sempre Zeller continuava ad attaccare il ferro, Amundson all’ultimo entrava in collisione con la nostra PF che si guadagnava altri due liberi per il 10-12.
Clamorosa svista arbitrale degli arbitri, i quali non si avvedevano di un Thomas che dal palleggio provava un tiro saltando, la palla gli rimaneva in mano, ricadendo a un piede sul parquet continuava l’azione e finiva per segnare…
Henderson imitava Zeller, con un veloce primo passo attaccava il ferro e trovava il fallo sistematico dei giocatori arancioblù.
A 4:29.
Anche Hendo non tradiva dalla lunetta e il distacco tornava a soli due punti.
Sette punti consecutivi di Hardaway portavano New York sul 14-21 prima che Williams sfruttando una seconda possibilità segnasse il 16-21.
Il finale di quarto era 16-23 a favore degli ospiti.

Il secondo quarto partiva così così per Charlotte, palla in mano attaccava il canestro con Williams, il quale subiva fallo a 11:43, dalla lunetta errava entrambi i tentativi, ma tornava ai liberi un secondo dopo per aver subito un altro fallo sul rimbalzo.
Questa volta Marvin splittava per il 17-23.
Charlotte pasticciava con Jefferson che si faceva rimbalzare la palla sui piedi e Neal continuava la sua disperata lotta con il canestro con quest’ultimo vincente, New York ne approfittava con Larkin per salire in doppia cifra a 9:04 (17-27).
Dopo un paio di errori Charlotte andava dentro; bel passaggio di Jefferson per MKG che non riusciva a segnare a causa del fallo di una New York che provava ad arrangiarsi sotto le plance.
Ancora una volta dalla lunetta però arrivava solo un punticino, i newyorkesi ne approfittavano con Aldrich che segnava il +11 con un fortunatissimo gancio.
Lance sbagliava due sospensioni e si doveva passare nelle mani dei lunghi per avere ragione di una coriacea difesa ospite.
Zeller a 5:36 andava dentro, il canestro era buono, ma anche lui non sfruttava la possibilità del libero addizionale per fallo di Amundson.
A 4:39 Henderson dalla baseline sinistra riusciva a segnare il 22-30 nonostante il difensore.
MKG dalla lunetta si rifaceva con un 2/2 ma New York si rifaceva dall’altra parte con Amundson che vedeva l’infilata verticale di Galloway, il quale prendeva il tempo a tutti e terminava in schiacciata.
A 3:19 Roberts si avvantaggiava della battaglia dalle forme tao tra i lunghi schermandosi e andandosi a prendere un buon tiro da 3 punti che aveva successo.
Grazie a questa tripla gli Hornets rabberciavano lo svantaggio sino al -4 (28-32).
Zeller provava a rendersi utile con un blocco che veniva sfruttato per due punti e con un’ottima difesa su Stoudamire, peccato che Smith prendesse il rimbalzo di Williams e segnasse.
Roberts realizzava due liberi a 1:52 dopo il contatto sulla sua penetrazione da sinistra e lo stesso play si rendeva protagonista del finale di periodo; a :54.4 penetrava e sparava un fiammeggiante assist per Jefferson che da sotto doveva solo alzare il braccio per mettere i due punti e a 9 decimi di secondo andava a subire il fallo in penetrazione sulla destra.
I due liberi andavano a segno e si tornava negli spogliatoi con Charlotte ora solamente sotto di una lunghezza, 36-37.

Il terzo quarto iniziava però senza Biyombo e Williams, il primo pare per una contusione al ginocchio, il secondo a causa di un tentativo di recupero palla. Smith nel tentativo di tagliar fuori Williams, ormai in anticipo sulla palla, ruotava il corpo e sbracciava, finendo involontariamente per dare una gomitata a Marvin in allungo.
Dopo circa un minuto a terra, Williams si rialzava ed era accompagnato nella locker room.
Jefferson faceva pensar male i propri tifosi mancando una favorevolissima occasione da sotto a inizio ripresa, Galloway a 11:13 andava ancora a bersaglio, e quando un tiro di Charlotte era respinto beffardamente dall’anello, considerando il successivo canestro di Hardaway ottenuto grazie a una seconda chance, le sensazioni tornavano a farsi negative.
Per spazzare via queste paure MKG gettava il cuore oltre l’ostacolo e il corpo sul pallone, in lotta da terra riusciva a favorire la transizione di Gerald che andava a concludere in schiacciata per il 38-41 a 10:04. New York commetteva ancora passi con Hardaway, il quale saltava con la palla in mano ricadendo, ma evidentemente questi arbitri non sono stati programmati per fischiare questo tipo d’infrazione…
A 8:32 Hardaway metteva una tripla e qualche brivido ai fans dei Calabroni segnando il 39-45.
Charlotte rimaneva con il fiato sospeso sulla parabola di Roberts, il quale dalla sinistra passava a Zeller e scattava sulla linea di fondo per prendersi un tiro distaccandosi dal suo difensore.
Bucket!
Henderson a 7:06 cercava di rendere la partita interessante passando dietro a un blocco alto di Jefferson, il suo tiro finiva nella retina e Charlotte tornava a -2, 45-47.
A 6:36 Jefferson metteva anche il pareggio giocando con Amundson, tuttavia la squadra di Clifford si faceva un po’ sorprendere andando un po’ in confusione, concedendo agli avversari 4 punti veloci (47-51). Hardaway jr. incominciava a essere un problema per gli Hornets, una sua tripla ricacciava indietro ulteriormente la squadra in maglia bianca e i punti di vantaggio per gli ospiti si tramutavano in 7.
La reazione di Charlotte era buona.
A 5:07 Roberts provava un buon jumper, il ferro si divertiva a far girare la palla bizzarramente, ma alla fine era benevolo con il play e concedeva il canestro.
A 4:11 Michael Kid-Gilchrist si prendeva un’entrata in diagonale, Hardaway tentava di farsi dare lo sfondamento ma non era perfettamente fermo, sul contatto proseguendo l’ala di Charlotte riusciva comunque ad allungarsi per piazzare la palla a spicchi dentro il canestro.
C’era anche il fallo e Michael non tradiva la fiducia dei compagni portando a casa il massimo e consentendo ai Calabroni di tornare sul -2 (52-54).
A 3:52 Maxiell in lunetta non era una garanzia per il pareggio, infatti, falliva orribilmente il primo FT, segnando con tanta suspense il secondo. La difesa di Charlotte si faceva serrata, Jefferson iniziava a stoppare gli attacchi avversari e New York non riusciva a concludere nei 24 secondi disponibili.
Maxiell grazie a un assist di Lance metteva il tiro che dava il vantaggio a Charlotte (55-54), il quale era rimpinguato da una magica giocata di Lance che in entrata danzava sul parquet quasi arrestandosi, sul suo movimento a ritrarsi Stoudamire in corsa, vedendosi battuto (pensando a un tiro), allungava una mano su Lance che invece continuava il movimento in allungo segnando il canestro del 57-54.
Il punteggio era quello finale di terzo quarto giacché Lance peccava errando il libero.

L’ultimo quarto iniziava con New York palla in mano e Thomas a segno per il -1.
Charlotte persi i due lunghi manteneva Maxiell sul campo che sbagliava il tiro e faceva fallo in difesa su Thomas abbattendogli un braccio sul tentativo di tiro da sotto.
L’ala dei Knicks però graziava Charlotte fallendo l’occasione di riportare in vantaggio gli uomini di Fisher.
Gli Hornets sembravano poter mettere un parziale decisivo in avvio quarto con un parziale di cinque punti; Hairston da tre punti finalmente trovava confidenza con la retina (9:32) e MKG (assist Lance) sgusciava sotto la pancia di un difensore piazzato sul post basso destro, procurandosi lo spazio vitale per l’appoggio del 63-56.
Hardaway passando dietro a un blocco andava a segno, Amundson invece era bravo ad anticipare un lento Maxiell a rimbalzo, ma non a convertire con i liberi il proprio sforzo.
Lo 0/2 lasciava il punteggio inalterato finché P.J. Hairston decideva di partire lungo per trovare un’entrata con appoggio che valeva il 65-58. New York a 7:19 realizzava una tripla con Galloway, poco presente nella serata, gli Hornets davano una mano ai “Calzoni alla Zuava” sbagliando con Stephenson e Maxiell, quest’ultimo stampava la schiacciata sul secondo ferro appendendosi, rischiando più di tirar giù la struttura che segnare.
A 5:45 Amundson pescava il jolly con un tiro allo scadere dei 24 che faceva registrare il 65-64.
20 secondi dopo Big Al finalmente tornava in se, ottimo canestro in virata nonostante il raddoppio dei Knicks.
Stephenson riusciva a intercettare un passaggio diretto verso l’angolo sinistro di Galloway e volava in transizione per il 69-64, tuttavia in difesa commetteva fallo a 4:01 sul cliente sbagliato.
Hardaway faceva 2/2. A 3:03 Big Al in area faceva saltare Amundson con una finta secca.
Sul suo tiro Amundson gli ricadeva addosso e il pallone trovava solo il ferro.
Dalla lunetta Jefferson mancava entrambi i liberi danneggiando Charlotte, anche perché un pazzesco triplone di Hardaway (blocco che gli consentiva qualche cm di spazio per tirare) finiva dento nonostante Roberts saltasse a contrastare il tiro.
L’aggancio a 69 lasciava aperta la gara a qualsiasi soluzione. Roberts però, 24 secondi dopo era costretto a tirare dal lato sinistro contro Galloway e Aldrich e che si opponevano al tiro.
Pochissimi centesimi di secondo con il cuore in gola per sentire il suono della retina.
A 1:43 Jefferson a un buon vantaggio contro Aldrich, il quale faceva quel che poteva (cioè poco), Big Al girandosi all’esterno appoggiava il 73-69 facendosi perdonare gli errori dalla lunetta.
New York tornava in attacco, prendendo diversi rimbalzi dopo alcune conclusioni fallite, sull’ultima tentata da Hardaway da 3 però Henderson si prendeva il rimbalzo.
La guardia Hornets nel finale però mancava un tiro in attacco e commetteva fallo in difesa a :41.8 spingendo Thomas, il quale dalla lunetta segnava i due tiri mandando il tabellone sul 73-71.
Gli Hornets si affidavano al tiro di Henderson dalla baseline sinistra, la palla, però non entrava, ma cadeva tra le braccia di Jefferson a rimbalzo, così New York era costretta al fallo dato che i secondi rimasti sul cronometro erano solo 22.
L’1/2 di Jefferson lasciava nell’incertezza la gara ancora per un po’. Hardaway provava la tripla per il pareggio diretto ma Henderson gli dava fastidio, il suo era un tiraccio che si stampava sul vetro, talmente strano da depistare i difensori, New York prendeva il rimbalzo ma Aldrich sulla linea laterale destra pressato passava palala a Thomas, troppo ravvicinato.
L’ala si faceva passare il pallone tra le mani e la palla era di Charlotte, la quale chiudeva ogni discorso partita con due liberi di Henderson.
Il risultato finale era dunque di 76-71.

Charlotte ha tirato con il 32,9% contro il 35,4% dei Knicks dal campo. Uno dei fattori decisivi della gara, oltre la difesa (costretti i Knicks a 18 turnover contro 9), è stato il tiro dalla lunetta.
Charlotte ha sprecato troppo ma ha provato 19 volte in più degli avversari, costretti spesso a fermare con le cattive le iniziative degli uomini in bianco.
Nonostante l’uscita di Biyombo abbia pesato sull’economia a rimbalzo (41-54) per i Knicks, la squadra di Clifford è riuscita a portare a casa la pelle, inoltre la pesante sconfitta di Brooklyn sul parquet di Salt Lake City proietta gli Hornets, almeno momentaneamente all’ottavo posto on mezza partita di vantaggio sui rivali.

Voti

Roberts: 7
17 pt. (5/9), 3 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata. Perde 4 palloni e il dirimpettaio in termini di punti fa meglio, ma Brian mette tutti i tiri dalla lunetta e quasi tutti i tiri importanti nei momenti che contano. Lo sforzo c’è e la prestazione è buona.

Henderson: 6,5
14 pt. (5/12), 1 assist, 1 rubata. Discreta prestazione in termini di punti, anche se il fallo alla fine su Thomas è un po’ ingenuo, fatto perché in trance agonistica…

Kidd-Gilchrist: 6,5
10 pt. (2/10), 7 rimbalzi, 2 rubate. Male al tiro, però compie due giocate chiave, il tuffo che sprona ancor di più i compagni e l’azione nella quale accorcia le distanze nel terzo quarto riagganciando gli Hornets al match, 7 rimbalzi, tutti difensivi.

Zeller: 6,5
8 pt. (2/5), 8 rimbalzi, 2 rubate, 3 stoppate. Torna utile a rimbalzo, in difesa e in fase di passaggio. Ha un buon inizio, limita i suoi tiri e finisce con un 40% dal campo. Buon lavoro.

Biyombo: s.v.
0 pt. (0/2), 2 rimbalzi in 07:12. Si fa male quasi subito, impossibile dargli un giudizio valido anche se…

Jefferson: 6,5
9 pt. (4/14), 6 rimbalzi, 7 stoppate. Inguardabile al tiro. Sbaglia tutto quello che può fino all’assist di Roberts. Nel finale sbaglia tre importanti liberi ma conclude un paio di volte in maniera stupenda. Lenitivo. Trasformazione in fase difensiva. 6 rimbalzi e ben 7 stoppate, saranno anche quelli di New York ad andare un po’ a sbattere contro di lui, comunque fa un’ottima prestazione in difesa dell’anello a differenza del recente passato. Stasera avrebbe stoppato anche un UFO.

Stephenson: 6
6 pt. (3/10), 3 rimbalzi, 4 assist, 2 rubate. Alcune sue giocate compensano qualche errore al tiro di troppo, deve fare meglio, selezionando meno tiri e giocando ancor di più per la squadra o non limitandosi alla sospensione, piuttosto tentare l’entrata. Contro New York in difficoltà sotto sarebbe stata la serata propizia.

Williams: 6
3 pt. (1/2), 7 rimbalzi in 11:45. Si fa tagliar fuori da Smith e non difende in quella circostanza, tuttavia cattura ben 7 rimbalzi in poco tempo. Si fa male (o meglio… è Smith a cagionargli in danno) e deve uscire a fine secondo quarto.

Neal: 4
0 pt. (0/6), 1 rimbalzo in 15:31. Era tra quelli che più m’inrtigavano a inizio stagione, divenuto ormai l’oggetto misterioso, per ritrovare l’armonia con se stesso e il tiro dovrebbe frequentare un centro buddista. Inspiegabile la sua metamorfosi a stato di larva. Inconcludente.

Hairston: 6,5
5 pt. (2/3), 1 rimbalzo in 10:53. Buona prova per P.J. che mette due tiri importanti in una fase nella quale avvantaggiarsi avrebbe potuto essere decisivo.

Maxiell: 5,5
4 pt. (1/3), 2 rimbalzi, 1 stoppata in 10:44. Mezzo punto in più per l’impegno e per il jumper del sorpasso. Per il resto fa paura. Randella Thomas che lo grazia dalla lunetta, fa un fallo in attacco evitabile. Biyombo e Williams sono da valutare…

Coach Clifford: 6,5
La squadra vince anche questa gara sebbene non avesse un titolare a inizio gara, aggiungendo Biz e Marvin persi strada facendo. Anche New York era menomata dalle assenze, però era motivata da gente affamata che vuole strappare un contratto. Alla fine esce vivo dall’incubo Knicks, avanti per gran parte della serata, con una buona difesa. In attacco qualche buon gioco ma qualche individualismo inutile di troppo da correggere.

https://www.youtube.com/watch?v=LzmZoPCjPyE

Questo articolo è stato pubblicato in Games da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.