Game 47; Charlotte Hornets @ Portland Trail Blazers 91-109

chapor0 chapor01Sottotitolo; GelHornets

Era la gara del rientro di MKG.
Un Kidd-Gilchrist in evidente ritardo di condizione.
La forma non è al top, sbuffa e fa fatica, le rotazioni con lui saranno ancora un po’ particolari.
Migliora durane la gara ma non basta.
I Calabroni sono gelati da Portland e la striscia negativa ora è di due sconfitte che ci allontanano dalla zona playoffs.
Charlotte non trova gioco e ritmo, qualcuno forza e Batum stecca nettamente la gara in casa della sua ex squadra.
Michal Kidd-Gilchrist al rientro dal campo ha segnato cinque degli otto tentativi.

Michal Kidd-Gilchrist al rientro dal campo ha segnato cinque degli otto tentativi.

 
Charlotte al Moda Center di Portland ritrovava MKG e si affidava al seguente quintetto iniziale; Walker, Batum, M. Kidd-Gilchrist, M. Williams, Hawes, per Portland invece i cinque titolari erano; Lillard, McCollum, Aminu, N. Vonleh e M. Plumlee.
 
La squadra che riusciva a sbloccare il punteggio era Portland, un passaggio raggiungeva Lillard dalle parti dell’intersezione sinistra tra linea di fondo e bordi del pitturato nonostante un difensore di Charlotte toccasse la sfera senza riuscir a fermare la sua corsa, il numero 0 da pochi passi infilava.
Gli Hornets rispondevano con una tripla di Hawes che portava avanti i Calabroni, vantaggio incrementato da Marvin Williams poco più tardi. Aminu si faceva amico l’anello e con un due lungo riusciva a infilare il jumper dopo un paio di rimbalzi della sfera sullo stesso.
Charlotte tuttavia con un open 3 di Walker dalla diagonale sinistra, a 10:20 andava sull’8-4.
Portland ci provava prima con un gancio di Plumlee che forzava contro Hawes ma non segnava, poi era Vonleh a prendersi la scena partendo frontalmente da lontano per segnare con una super schiacciata l’8-6.
Un gancio di Plumlee a 9:02 ristabiliva la parità, Hawes, però a 8:35 dal lato destro in palleggio, si portava dalle parti dell’area, il suo tiro era stoppato da Plumlee ma ormai in parabola discendente, due punti quindi per Charlotte che si portava a +4 quando a 7:01 MKG realizzava in fing and roll dopo una transizione a due con Batum, il quale in corsa gli serviva un buon assist schiacciato.
Dopo diversi errori, a 4:57 Lillard realizzava un gioco da 3 punti che serviva per l’avvicinamento, per il vantaggio dei locali serviva una palla che Batum si faceva rubare, a concludere di pensava Aminu con una running dunk in transizione per il 12-13.
Per gli Hornets era invece Hawes a sottrarre un pallone a Plumlee, Batum in transizione faceva una delle poche cose buone della sua gara segnando tre punti.
Crabbe per Portland con un floater impattava a quota 15, Batum invece ci riprovava alla conclusione, stavolta la palla rimaneva incastrata tra ferro e tabellone, jump ball chiamata dagli arbitri e palla ai Blazers (vinta da Aminu) che si portavano nuovamente avanti con il jumper di Leonard. L’ex Henderson passava in back door e a 2:09 realizzava da sotto.
Gli Hornets sul -4 si affidavano a Daniels che non falliva la tripla, Walker poi dava la spinta per riportare avanti la squadra in divisa viola con la transizione fermata da Crabbe con il fallo a 1:32.
Il vantaggio di Charlotte spariva momentaneamente quando Lillard decideva di affrontare da solo la difesa di Charlotte andando a posterizzare in schiacciata Hansbrough.
La risposta di Walker non si faceva attendere, anche se era più di fino; tripla frontale e Calabroni avanti di 2 (23-21).
L’ultimo canestro valido di primo quarto era realizzato da Kaminsky che in entrata si concedeva il lusso di un palleggio dietro la schiena prima di segnare il runner del 25-21, parziale di primo quarto.
Brian Roberts 17 punti per tentar la rimonta.

Brian Roberts 17 punti per tentar la rimonta.

Un jumper di Roberts dalla mid range sinistra a 11:22 faceva lievitare il vantaggio di Charlotte a 6 punti, Kaminsky falliva il +9 con la possibilità di tripla aperta e i nostri pagavano subendo la tripla di Crabbe dalla diagonale destra.
Leonard segnava con un floater dal cuore del pitturato e con i Trail Blazers sul -1, tutto tornava in bilico.
Un pallone perso da P.J. (palleggio sul piede e palla fuori dalla linea laterale) su pressione di Hendo era il preludio a 5 punti consecutivi della squadra dell’Oregon, la quale raggiungeva il 27-31 a 8:55 grazie alla tripla lanciata da McCollum.
Clifford chiamava time-out ma al rientro Batum sbagliava il tiro, McCollum approfittava dell’assenza di MKG per piazzare una serpentina letale partendo da destra, Kaminsky e Hansbrough non riuscivano a fermare l’appoggio acrobatico.
Da un errore di Roberts al tiro nasceva la possibilità per Hansbrough, il quale conquistava il rimbalzo offensivo ma scivolava, tuttavia riusciva ad andare su, ma veniva in prima battuta stoppato, riconquistata la sfera, tornava su, questa volta segnava e subiva anche fallo.
Roberts pareggiava la gara con la sospensione dopo esser passato dietro lo schermo di Hansbrough.
Da un errore al tiro di Portland nasceva il contropiede di Charlotte, lestissimo Roberts per un soffio anticipava le mani avversarie e in spin faceva ripartire il contropiede, Batum lanciava Marvin Williams sopra il ferro per l’alley-oop appoggiato.
Il pareggio sul 33-33 resisteva perché Vonleh e la sua entrata selvaggia avevano poche possibilità di riuscita, mentre MKG commetteva doppia in palleggio su pressione di Hendo.
L’up & under di Plumlee dava un vantaggio ai suoi.
A 4:58 un pick and roll tra Hansbrough e Roberts vedeva quest’ultimo servire con assist fulmineo Psyco-T che sotto il canestro prendeva due liberi ma ne realizzava solamente uno.
Una transizione portata da MKG dava a Charlotte il +2; passaggio da destra in corsa verso la top of the key (quella dei 3 punti) e bomba di Marvin immediata per il 37-35.
Aminu dal corner però restituiva il vantaggio ai bianchi di casa. Batum tentava di farsi notare dal suo ex pubblico ma la sua schiacciata era respinta da Plumlee in maniera pulita, sul rimbalzo arrivava Hansbrough che subiva fallo e sfruttava i due liberi mandandoli a bersaglio per il 39-38 Charlotte.
L’ex Vonleh ci provava un paio di volte, la prima commetteva passi, la seconda schiacciava in alley-oop; sulla transizione Hawes rimaneva alto a marcare Plumlee, dalle cui mani partiva l’assist.
Walker e Crabbe si rispondevano con due punti a testa dopo il time-out di Charlotte che iniziava ad allontanarsi lentamente quando una tripla scagliata da Walker che sembrava potesse entrare era rifiutata dal ferro, dall’altra parte Lillard a 2:36 colpiva con la stessa arma e la squadra di Clifford finiva sotto di 4 (41-45).
Charlotte saltava un turno in attacco; pressione di Portland, difficile smarcare un uomo, la palla moriva in mano a Walker che non riusciva a disfarsi di Vonleh, anzi, finiva per impastarsi su di lui.
Una transizione per Crabbe (cutting layup shot) portava a +6 la squadra di Portland.
Gli Hornets si salvavano da un’altra transizione quando Kemba era bravissimo con una specie di stoppata a due mani a toglier palla dagli arti superiori di Crabbe davanti a lui, sulla linea di fondo MKG riceveva il passaggio e segnava due punti, anche se già stremato, mancava il libero addizionale.
Plumlee nel finale portava a casa un gioco da tre punti lanciandosi verso il ferro nel pitturato, l’assist schiacciato di Lillard era perfetto, Charlotte non poteva che accorciare a poco meno di due secondi dalla fine con due liberi di Walker (fallo di Aminu) per il 45-50, finale di primo tempo.
 
L’inizio del secondo tempo vedeva segnare McCollum con un tiro immediato dalla baseline sinistra che vanificava la difesa di Williams. Una strong drive di MKG era la risposta di Charlotte che tuttavia subiva il tap-in di Vonleh sull’errore di Aminu.
Charlotte si avvicinava a battere la barriera del –, quando a 9:51 un open 3 di Williams portava il tabellone sul 52-54.
McCollum però, arma principale dei Blazers in serata, segnava con un tiro lungo da due punti, dall’altra parte Batum forzava un fade-away contro Plumlee non ottenendo nulla.
Gli Hornets sfondavano la barriera del – con Marvin a 7:38; tripla frontale per il 57-56, era però il canto del cigno di Charlotte che tornava sotto 16 secondi dopo subendo la drive di McCollum.
A 6:53 Walker da tre punti colpiva lungo l’aggancio del ferro e scivolando lasciava anche strada a Plumlee in transizione per il 57-60. Batum continuava a essere Portland friendly quando da sotto mancava un appoggio semplice, McCollum non sbagliava invece portando Charlotte a -5.
Batum continuava la sua orrenda prova sbagliando un altro tiro e perdendo un pallone. Le squadre segnavano due punti a testa, poi era ancora Portland a guadagnare un gioco da tre punti con Aminu (braccio destro toccato da Batum sul tiro) che a 4:39 lanciava i Tracciatori di Sentieri sul 59-67.
Dodici secondi più tardi Roberts, entrato per portare nuova linfa a Charlotte segnava due liberi dopo aver costretto Lillard al fallo. McCollum però pareva inarrestabile per Charlotte e ne realizzava altri due.
Lillard invece si poteva fermare, lo faceva P.J. che lo aspettava sul bordo del pitturato sinistro, il numero 0 avversario era lanciato ma il tiro era respinto dalla nostra SF.
Roberts ne approfittava per colpire con uno stop & go chiuso in fing and roll.
Gioco da tre punti e punteggio sul 64-69, Charlotte però sul perimetro non marcava a uomo, un gioco di due passaggi tra McCollum/Leonard/McCollum trovava il solo Roberts a far da spola sui due nel tentativo disperato d’impedire la tripla; nulla da fare, Leonard restituiva palla al compagno che segnava la bomba nonostante Roberts provasse a opporsi rientrando sulla SG avversaria.
La gara entrava saldamente tra le mani di Portland quando prima P.J. e Brian fallivano sulla stessa azione le loro conclusioni da tre punti e poi Crabbe veniva colpito al volto con la mano in allungo da Daniels.
Tre tiri liberi tutti a segno che estendevano a 2:08 a +11 il vantaggio dei Pionieri.
Crabbe era l’altro grimaldello per scardinare la difesa di Charlotte che non conteneva la sua partenza; Daniels in marcatura lo toccava commettendo fallo, anche Hawes in aiuto leggermente lo toccava senza però fermarlo; fioco da tre punti a 1:37 in parte contrastato dal bel jumper di Daniels sull’azione successiva nonostante Crabbe da dietro tentasse la stoppata francobollandolo.
Il quarto si chiudeva con la bomba di Roberts a :31.8 e con un’entrata a segno di Lillard dieci secondi dopo; due punti nonostante il fallo di Hawes ma libero mancato dalla PG avversaria.
Il quarto si chiudeva con gli Hornets sotto di 14 punti (69-83), con un parziale di quarto che li vedeva accumulare altri 9 punti da recuperare.
"Psyco-T", nell'ultimo quarto prova a tenere in piedi Charlotte. Finirà in doppia doppia con 14 rimbalzi.

“Psyco-T”, nell’ultimo quarto prova a tenere in piedi Charlotte. Finirà in doppia doppia con 12 punti e 14 rimbalzi.

 
La solfa sembrava non mutare nemmeno nell’ultimo quarto, anzi, McCollum segnava anche il +20 (71-91), MKG inaugurava una serie di liberi sbagliati da Charlotte e splittando riportava a -19 i Calabroni. Quando a 9:20 Roberts (Walker out per tutto l’ultimo quarto) splittava fallendo il suo secondo libero in stagione (lui che ha più del 95%) si capiva che non era aria.
A 8:39 un battagliero Hansbrough rimaneva concentrato invece e passava due volte dalla lunetta, l’energia e i rimbalzi di Psyco-T servivano ai Calabroni che in attacco ci provavano con Marvin Williams; a 6:29 fallo di Aminu sulla nostra PF.
Due punti ma libero aggiuntivo fallito.
In difesa Hansbrough si faceva valere combattendo; palla strappata a Lillard che rimaneva a terra tra i fischi del pubblico, altre mischie che tuttavia premiavano Crabbe appostato frontalmente fuori abile a colpire da tre punti per l’83-98.
Anche Hansbrough a 5:21 cadeva nel tranello dei liberi splittando, ma in difesa sull’errore di Aminu continuava a proteggere il ferro a rimbalzo in modo egregio, MKG andava ad attaccare il ferro ma Plumlee lo abbracciava.
Due FT a segno per il nostro rientrante numero 14 e nuovo -12.
A 4:16 Batum forniva un assist per Marvin Williams che caricava una tripla che pareva viaggiare un po’ storta verso canestro ma andava a bersaglio e portava i Calabroni a -9.
Servirebbero altri 9 punti per pareggiare, ma gli Hornets si fermavano qui e i 9 punti finali arrivavano da Portland che allungava sino al 91-109 finale.
Va detto che Marvin Williams falliva dalla lunetta il possibile -7 con uno 0/2 e Roberts era sfortunato in occasione di una tripla ma comunque il risultato era ancora una L fuori dalle mura amiche.
Non resta che andare a giocare a Los Angeles sponda gialloviola con i nostri numerosi assenti a bordocampo, sperando che MKG possa dare qualcosa di più e la squadra sia in grado di dare una spallata decisa alla partita sin da subito senza giocarsela punto a punto, situazione rischiosa che fuori casa diventa ancor più ostica tra la spinta del pubblico, episodi e magari qualche decisione arbitrale un po’ casalinga (anche se non è il caso di questa serata).
chauta2chapor2
 
Pagelle:
 
Walker: 5,5
14 pt. (4/13), 4 assist, 3 rimbalzi, 4 rubate. Perde tre palloni e al tiro non vive una grande serata. Gioca solo poco più di metà gara.
Batum: 4,5
3 pt. (1/11), 8 assist, 4 rimbalzi, 1 rubata, 1 stoppata. Se non fosse per qualche assist sarebbe da 4, sbaglia tiri semplici, altri li forza, non ci prende mai. Difesa che non mi è piaciuta. Merci batum scrito su un cartellone si riferiva per il passato, Nicolas prolunga la sua storia d’amore e gioca per i Blazers anche stasera. Se non torna a essere il vero Batum e Clifford continua a schierarlo sarà un problema per noi.
 
Kidd-Gilchrist: 6,5
13 pt. (5/8), 7 rimbalzi, 1 assist. Perde due palloni, il suo plus/minus è di -2, anche se ha veramente il fiatone, quando c’è lui, tra un po’ di fortuna (errori avversari) I Blazers non sfondano come in sua assenza. Ne approfittano con McCollum e Crabbe in sua assenza. MKG servirebbe a buoni livelli presto. Mette su numeri discreti alla prima uscita.
 
M. Williams: 6,5
20 pt. (8/14), 9 rimbalzi, 1 rubata, 1 stoppata. Difesa onesta, ottimo a rimbalzo, con I suoi tiri riporta in scia gli Hornets, ma sul più bello, sudato, sbaglia i due liberi della speranza.
 
Hawes: 5,5
5 pt. (2/6), 5 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata. Difesa non eccezionale, serata così così.
 
P.J. Hairston: 5,5
0 pt. (0/2), 2 rimbalzi, 1 stoppata. P.J. rientra in panca, gioca solo 14:27. Un pallone perso banalmente sul filo della linea laterale e un paio di tiri mancati. Una bella stoppata.
 
Kaminsky: 5
2 pt. (1/4), 1 rimbalzo. Il -22 di plus/minus non è un caso, evanescente, poco concreto, l’assist l’ha messo da parte. Anche il canestro realizzato in entrata con il palleggio dietro la schiena è figlio di un certo atteggiamento superficiale. E’ un rookie ma abbiamo bisogno d più concentrazione e concretezza da lui, specialmente quando prende triple aperte.
 
Daniels: 5,5
5 pt. (2/2). Perde due palloni, forse su uno subisce fallo. Non porta bene palla e fa un fallo gratuito che in un momento quasi decisivo ci manda sotto in doppia cifra. Segna i suoi due tiri tentati.
 
Hansbrough: 7
12 pt. (2/5), 14 rimbalzi, 2 rubate, 1 stoppata. Limita a due i falli commessi, per questo si fa posterizzare una volta e battere da McCollum in dribbling, però nel finale tira giù rimbalzi sotto le plance come se piovese. Fischiato dal pubblico per due interventi difensivi decisi giustamente non sanzionati dagli arbitri, Psyco-T, sguardo da pazzo mi piacerebbe avesse più minutaggio al momento. 8/10 ai liberi, non male per lui… Potrebbe anche giocare come C se Hawes fosse messo in PF per qualche minuto.
 
Roberts: 6,5
17 pt. (6/15), 2 rimbalzi. 0 assist e una palla persa, giocatore d’assalto, al posto di Walker prova a segnare canestri veloci grazie alla sua agilità, cambio passo e rapidità. Ci riesce per un po’, ma se deve fare tutto da solo le percentuali si abbassano. In difesa ci prova ma con il suo fisico non sempre è facile opporsi.
 
Coach Clifford: 5,5
Questa volta la squadra avrebbe dovuto essere meno stanca. Non è facile convivere con tutti questi infortunati e convalescenti, soprattutto se un buon Lin viene rimpiazzato da un Batum irriconoscibile. Decide di mettere in campo MKG che non sarà in condizione, ma è anche fortunato a volte e non demerita nonostante sembri a livello di fiato un sessantenne al campetto infuocato d’estate. Manca forse nel motivare al meglio la squadra. Dipende anche dagli interpreti ma deve riprendere qualcuno e fargli fare ciò che sa fare, non certo forzare tiri, cosa che ci allontana dalle partite.

 

Questo articolo è stato pubblicato in Games da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.