Game 48; Charlotte Hornets @ Washington Wizards 92-88

Wall contro The Wall…
John Wall, dato per possibile spettatore, entrava regolarmente in campo, di fronte una squadra che ormai ha alzato il muro forte della vittoria sul campo dei Nuggets e di una difesa d’acciaio che è venuta a costruirsi come soluzione evolutiva, come risposta coesa a causa degli infortuni che hanno colpito e stanno continuando a tormentare la squadra tuttora. Gli Hornets si apprestavano così a giocarsi un’altra importante sfida per rimanere vivi prima della pausa dell’All-Star Game.
Lo sciame dai calabroni ha saputo difendere bene il suo alveare e pungere nei momenti giusti, sbalordendo il pubblico del Verizon Center che forse non si aspettava contro una squadra così coriacea e tenace. Alla fine The Wall ha avuto la meglio e Charlotte rimane in corsa per i playoffs.

Neal contro Wall. Anche per la PG di riserva degli Hornets è stata una buona partita.

Neal contro Wall. Anche per la PG di riserva degli Hornets è stata una buona partita.

Charlotte si presentava in campo in divisa viola con: Roberts, Henderson, Kidd-Gilchrist, Zeller e Jefferson mentre Washington in uniforme biancorossa si opponeva con; Wall, Beal, Pierce, Nenê e Gortat.

Washington provava a passare subito in vantaggio ma la pressione difensiva degli Hornets portava MKG a recuperar palla e a concludere in transizione con una schiacciata a 11:38 per il 2-0.
La squadra della capitale non si arrendeva e con Gortat da sotto più Pierce da 3 punti mandava sotto Charlotte di tre, tuttavia la reazione offensiva di Charlotte, unita a una difesa attenta, produceva un contro parziale che mandava gli Hornets avanti.
Era Big Al ad accorciare sul 4-5 con un tiro dall’angolo alto sinistro dell’area a 10:28, poi a 9:43 un veloce scambio tra Zeller e Roberts vedeva la nostra ala infilarsi velocemente nel pitturato per ricevere e affondare in schiacciata a 9:43, non era finita però, c’era ancora il tempo per Roberts di caricare il tiro dalla media distanza in diagonale e per Henderson di sfruttare un buon giro palla per colpire con un open from downtown a 8:42 e portare il punteggio sull’11-5.
Gortat faceva anche sfondamento in attacco su Henderson piazzato benissimo davanti al semicerchio sotto canestro.
Alla fine, per la legge dei grandi numeri, Nenê chiudeva il parziale andando da sotto.
MKG Non si preoccupava troppo e segnava 4 punti di seguito; jumper ed entrata on partenza esplosiva conclusa in appoggio over Gortat.
A 6:23 Beal iniziava a scaldarsi in attacco ma in difesa rimaneva freddino.
La guardia doveva ricorrere alla spinta su Henderson per non farsi battere, tuttavia Gerald riusciva a trovare l’equilibrio per coordinarsi sulla continuazione e a effettuare un fade-away solo cotone.
La trasformazione del libero mutava il punteggio sul 18-9, dall’altra parte però nel tentativo di recuperar palla gli Hornets favorivano la tripla di Pierce, da solo, servito da un Nenê che si era tuffato a terra per recuperare palla.
Lance appena entrato a 4:29 metteva subito il tiro, ma i Wizards si rifacevano sotto con Nenê, sbracciando contro il difensore tirava un gancio che entrava, poi era Temple con un piazzato a portare a -2 i capitolini.
A 3:27 era Jefferson con un veloce e perfetto assist a una mano a dare la possibilità a Roberts d’inserirsi in corsa per segnare da sotto il 22-18. Humpries riaccorciava a -2 ma Stephenson con una buona vena realizzativa fingeva il crossover e dal palleggio raccoglieva per segnare il 24-20 a 1:47.
Nel finale arrivavano anche una transizione per Charlotte che vedeva Neal servire Maxiell sulla corsa per la schiacciatona (in precedenza aveva stoppato sulla stessa azione Garett Temple), un altro morbido canestro di Stephenson e il tiro dalla media distanza sulla destra per Porter (assist Wall) che s’infilava nonostante il tentativo di Lance di dar fastidio. Il primo quarto si chiudeva quindi sul 28-24 a favore dei Calabroni.

Il secondo quarto iniziava con Humpries a segno e con Maxiell che rispondeva a 10:40 con un gancio dal pitturato.
Neal lo imitava a suo modo con un tiro molto bello a 9:28 ma anche Beal non scherzava con un nice shot dalla baseline a 9:10, tuttavia era ancora Gary a rispondere andando a segno con un tiro ancor più morbido del precedente per il 34-30.
Neal continuava a prodigarsi offensivamente.
Sul lato destro dava a Maxiell, il quale vedendo il suo scattino gli restituiva il pallone per l’immediato tiro che valeva il 36° punto per Charlotte.
Washington pareggiava a quota 36 anche grazie a due ganci di Seraphin dal post basso destro simili.
Henderson però riportava in vantaggio Charlotte facendo sbattere la palla contro il vetro per il +2, che si trasformava in -1 a 6:10 con Beal che azzeccava la tripla.
I Wizards ottenevano così nuovamente il vantaggio dopo quello avuto grazie a Pierce a inizio primo quarto.
Con le squadre a contatto ora ogni pallone diventava importante, Lance continuava a giocare con la solita nonchalance e a 5:41 metteva il pull up del 40-39.
Washington avrebbe dalla lunetta con Porter l’occasione di passare avanti ma il giocatore dei Wizards falliva miseramente entrambi i tentativi, così era Humpries a dare il nuovo vantaggio ai padroni di casa prima che Roberts a 4:39 sorpassi i biancorossi.
A 4:17 Henderson con una traiettoria circolare, sfruttando un blocco di Big Al s’incuneava in area nonostante stesse per perdere l’equilibrio, con una mano Gerald toccava il parquet, diventava come una finta, un’esitation, così diventava letale per il difensore spiazzato e la guardia viola andava dentro come un missile per schiacciare in faccia ad Humpries.
Lo stesso giocatore dei Wizards si presentava in lunetta ma splittava, poi sull’attacco di Charlotte gli arbitri (buona partita eccetto quest’abbaglio) consegnavano gentilmente la palla ai padroni di casa non vedendo il vistoso tocco della palla sul ferro sul tiro effettuato da Henderson.
24 secondi scaduti quindi e pareggio del solito fastidioso Humpries.
A questo punto Henderson provava a buttarsi dentro da destra con atletismo, il suo salto altissimo per l’appoggio non veniva premiato quanto lo sforzo di MKG che strappava il rimbalzo, saliva per colpire ma era fermato irregolarmente con un fallo.
A 2:56 Kidd-Gilchrist metteva entrambe le occasioni concesse e mentre Beal cacciava un air-ball che sfiorava l’esterno della retina, Big Al s’inventava un canestro con il suo classico tiro caricato.
La palla alla fine entrava bizzarramente, anche se il tiro era difficile per posizione e traiettoria.
A 2:10 Roberts faceva il break, perfetta tripla in ritmo per il 51-44, Washington però, che aveva ceduto ai Raptors nel supplementare non voleva cadere ancora in casa e tentava di scuotersi Wall con 2 FT portava sul 51-48 il punteggio.
Big Al a 1:10 con un giro e tiro su Gortat faceva registrare il +5 ma a riposo non si andava prima della tripla di Wall dalla destra.
Con Roberts attardato nel rientro a causa di un tentativo di steal, il cambio aveva prodotto la marcatura di Zeller sulla guardia avversaria che ne approfittava per batterlo sul tempo con questo tiro veloce. All’intervallo gli Hornets erano ancora avanti di due punti, 53-51.

Nel secondo tempo erano gli Hornets a segnare per primi; lob di Zeller per Big Al che riceveva e appoggiava velocemente alla tabella prima dell’intervento dei difensori, 55-51, poi era ancora Pierce a commettere fallo sull’entrata di Kidd-Gilchrist, il quale anche questa volta non tradiva la fiducia dei compagni e Charlotte si portava sul +6.
La partita entrava in una fase un po’ convulsa. Charlotte recuperava palla in difesa con Henderson, il passaggio di Wall per Beal era troppo prevedibile.
La squadra di coach Clifford non segnava ma manteneva una buona difesa. MKG subiva sfondamento da parte di Wall.
Gortat spendeva l’ultimo fallo prima di andare in bonus su Big Al spingendolo alle spalle su un rimbalzo che il centro degli Hornets avrebbe potuto far suo e convertire in due punti.
Niente da fare con MKG per gli Hornets ma anche Washington con Beal tirava male da 3, alla fine sulla ripartenza di MKG Wall doveva commettere fallo e concedere altri due liberi alla SF degli Hornets, la quale metteva solamente una conclusione.
Arrivava comunque ancora un punto dalla lunetta con Roberts, il quale segnava grazie a Pierce che si prendeva un tecnico per proteste.
A 7:31 di magico c’era Big Al, il quale tirava, il pallone rimbalzava incontrollatamente sul ferro, sbatteva sulla tabella e ridiscendeva a flipper per carambolare dentro per i punti del vantaggio in doppia cifra, 61-51.
Washington rispondeva con 5 punti (i primi 3 grazie a una tripla di Beal che si schermava con Gortat che faceva rimanere sul blocco Henderson).
Charlotte trovava invece un canestro con Henderson, la sua penetrazione era contrastata furbescamente da Pierce, il quale lo spingeva lateralmente, tuttavia Paul non aveva ancor fatto caso alla buona coordinazione di Hendo che metteva il tiro sulla continuazione più il libero a 5:44 per il 66-56.
Roberts in attacco tornava a segnare; girando dietro a Zeller si prendeva lo spazio per attaccare il canestro, sebbene avesse 3 giocatori addosso, salto e fing and roll in controtempo vincente per il 68-58.
A 4:54 l’ultimo canestro utile del quarto dei Calabroni con Big Al che lavorava da solo un pallone sulla sinistra e metteva il tiro.
La panchina rientrava in campo e Stephenson iniziava subito a far disastri.
Lance sulla stessa azione rubava la palla, poi la perdeva, aiutato la riguadagnava e ritentava un improbabile palleggio finendo per riperderla e concedendo il contropiede ai Wizards che non sbagliavano con Wall. Ancora una pessima azione di Lance in attacco dava la possibilità ai biancorossi di rientrare sul -8 con Beal a 3:36, per fortuna che se gli Hornets andavano a vuoto, complice la stanchezza, anche i Wizards sbagliavano qualcosa ora; Beal corto e Humpries open frontale da due punti solo ferro, Lance si buttava dentro per un contatto più che sospetto che gli arbitri non punivano e si tornava a difendere.
Temple falliva la tripla ma Washington chiudeva comunque il quarto segnando 4 punti e accorciando sul 70-66.

Nell’ultimo quarto Charlotte provava subito a scacciare le paure di un rientro di Washington con una tripla paurosa di Neal; dalla diagonale sinistra ben oltre la linea tirava senza esitazione e in ritmo mettendo un fantastico canestro da 3 punti.
Butler si accontentava del jumper e gli Hornets si affidavano in quest’inizio quarto alle soluzioni da fuori, tuttavia Wlliams (al rientro dopo la commozione cerebrale e la frattura nasale) ne mancava un paio, e anche Neal ne falliva una tra le due tentate di Marvin, così a 9:17 Humpries finiva per segnare su Maxiell i punti valevoli per il 73-70.
A 8:53 si sbloccava nuovamente Neal da oltre l’arco, da casa sua (posizione frontale) servito da Williams trovava un altro prezioso e difficile canestro.
La difesa di Charlotte continuava a tenere, Nela era sfortunato con l’ennesima tripla, palla che girava sul ferro e diceva di no, dall’altra parte Maxiell faceva sbagliare il n°13 avversario, Neal continuava a tirare da 3, ora esagerando un po’, così Temple segnava per Washington il 76-72 dimostrando che l’anello era più benevolo con lui rispetto a Gary.
A 6:37 MKG pasticciava con Williams e Beal in transizione andava a inchiodare la schiacciata del -2.
Charlotte però non tremava, tentando di giocar la palla non trovava sbocchi, così Roberts allo scadere dei 24 andava con un lungo due punti dalla diagonale sinistra che premiava la necessità e l’audacia della soluzione visto che era marcato strettamente.
Humpries sbagliava ancora, Charlotte mancava due tiri sulla stessa azione, Michael finiva per prendere il rimbalzo ma il fallo speso da WAS lo mandava solo in lunetta a 5:32.
Una bolgia… tra la stanchezza e la mancanza di nervi saldissimi ai liberi ne usciva uno 0/2 accolto trionfalmente dal pubblico di casa.
Nenê tentava di mettere il tiro ravvicinato ma il buon posizionamento di Zeller lo costringeva a sbagliare, allora a 4:19 era Big Al a esaltarsi in area contro Nenê, 80-74.
Zeller aveva qualche difficoltà in più contro Humpries in difesa e il bianco di casa dalla lunetta non mancava le comode occasioni, tuttavia a 3:28 il jumper dalla top of the key di Big Al per l’82-76, riduceva le possibilità di rimonta dei Maghi.
Wall provava a trascinare la squadra, girandosi dopo uno spin move cercava di lasciar partire il tiro ma veniva avvinghiato dalla piovra Roberts, la quale non lo faceva tirare.
Arrivavano comunque i due liberi per l’82-78 a 2:55 dal termine.
A 2:15 gran canestro d’infilata di Roberts che si portava nei pressi di Gortat e lo batteva con un agile floater.
Ancora Zeller contro l’ala brasiliana in difesa si dimostrava appropriato e concreto e a 1:44 sul ribaltamento Henderson vedeva e trovava intelligentemente con un passaggio MKG appostato sotto il tabellone sul lato destro, a MKG non restava che appoggiare l’86-78.
A 1:36 però un raddoppio degli Hornets sul portatore di palla lasciava Gortat da solo in area che pescato sotto dall’immediato passaggio non aveva difficoltà a mettere l’86-80.
Big Al saliva in cattedra giocando un pick and roll con Roberts che lo portava al tiro dalla top of the key, ancora una volta il centro era preciso e l’88-80 era una buona garanzia di successo.
I Maghi tentavano a questo punto di giocarsi il jolly attivando la bacchetta magica, Pierce segnava due punti e Wall si buttava dentro, Jefferson provava a venire in aiuto a Roberts battuto ma finiva per arrecar danno visto che John segnava e metteva anche il libero per l’88-85 a :45.6.
Charlotte in attacco tentava di gestire il pallone ma il pallone finiva fuori controllo dalle mani di Roberts, Big Al lo recuperava ma al di fuori dalla linea dei 3 punti con pochi secondi da giocare si perdeva e tirava oltre lo scadere del tempo concesso.
Wall provava a questo punto ad accorciare le distanze, la sua entrata con finta sbilanciava Zeller ma l’appoggio al vetro vedeva la palla solamente girare per un terzo di ferro prima di finire tra le braccia di Kidd-Gilchrist.
A :14.8 arrivava il fallo che mandava in bonus Charlotte e in lunetta Henderson, il quale avendo una buona mano e discreta freddezza non tradiva.
90-85, sembrava finita, invece sulla rimessa in attacco di Washington, il ribaltamento da destra a sinistra per Pierce trovava Paul pronto a colpire da 3.
Henderson rimasto incagliato su un altro giocatore saltava sopra la testa dell’ala di Washington che fintava e tirava la tripla del 90-88. Occorreva ora solamente non perder palla, sulla rimessa Charlotte trovava Roberts toccato a :10.4 da Wall.
A cronometro fermo Brian, il miglior tiratore di liberi della squadra, si confermava una garanzia e riportava a oltre un possesso il vantaggio di Charlotte.
Wall finiva per provare la veloce tripla frontale ma la palla non entrava, fallo inutile a 3 secondi dalla fine con MKG che deconcentrato andava a fallire i liberi dalla lunetta, cosa non grave dato che i Calabroni riuscivano ugualmente a espugnare il Verizon Center.
Charlotte ha tirato con il 46,8% contro il 40,7% dei Wizards, le altre statistiche sono quasi uguali, 21-19 gli assist, 42-43 i rimbalzi, 6-7 le rubate e 3-3 le stoppate.
Charlotte ha saputo gestire meglio il gioco e attaccare più intelligentemente finendo per procurarsi quel minimo vantaggio che le ha permesso di portare a casa la partita.

Voti

Roberts: 8
18 pt. (6/10), 3 assist. Decisivo. Nel finale toglie le castagne dal fuoco diverse volte; in jumper, in floater e infine dalla lunetta è glaciale, così gli Hornets espugnano Washington. Vince il duello con Wall, il quale sbatte sul muro di Charlotte. Aspettando Kemba se continuasse così andrebbe benissimo… ‪    #‎GetWellKemba

Henderson: 7
17 pt. (6/13), 5 assist, 2 rimbalzi, 1 rubata. Trova buoni passaggi e buona vena realizzativa anche quando tentano di fermarlo. Un paio di giochi da 3 punti, 2 liberi nel finale importanti.

Kidd-Gilchrist: 7
13 pt. (4/6), 13 rimbalzi, 3 assist, 1 rubata.
“Corri ragazzo laggiù”… No, non è una strofa di Jeeg Robot d’acciaio, o meglio, lo è, ma si adatta a MKG che si butta dentro in penetrazione o in transizione e gli avversari devono ricorrere all’intervento irregolare per bloccarlo. Imparasse a tirare meglio dalla lunetta… Charlotte fa 14/19 e lui fa 5/10 dalla lunetta, ne guadagna molti ma ne sbaglia troppi. Indolore gli ultimi due. Va in doppia doppia dannandosi a rimbalzo, fondamentale così come in difesa dove non concede molto.

Zeller: 6,5
2 pt. (1/5), 4 assist, 3 rimbalzi, 1 rubata. Non un’altra quasi perfect night al tiro per Cody, anzi, qui siamo più all’opposto ma… la difesa su Nenê è stata buona, qualche leggero problemino in più su Humpries, tuttavia nei momenti decisivi Cody c’è stato.

Jefferson: 7,5
18 pt. (9/19), 12 rimbalzi, 1 assist, 2 rubate. Big Al va in doppia doppia. Un po’ meno fluido delle ultime partite in certe azioni, rimane compatibile al gioco di squadra, tira con quasi il 50% dal campo e limita Gortat in attacco molto bene.

Stephenson: 6
8 pt. (4/8), 3 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata. Lance inverte la polarità rispetto alla scorsa partita. Questa volta inizia tirando e segnando mentre l’uomo assist viene accantonato. Rientra in campo nel secondo tempo e comincia combinare disastri perdendo due volte palla e fallendo l’unico tiro tentato. Buon primo tempo, secondo da dimenticare.

Williams: 6
0 pt. (0/4), 7 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate in 17:30. Al rientro, ha l’attenuante di non essere al 100%, di certo in attacco sbaglia tutto il possibile, almeno si fa sentire in difesa con la presenza a rimbalzo e ben due stoppate, che sul totale delle 3 di squadra sono ottima cosa.

Neal: 7
12 pt. (5/11), 1 assist. Perde tre palloni ed esagera continuando a tirare da 3 nell’ultimo quarto. Era riuscito a colpire un paio di volte ottimamente poi ha esagerato, anche se sulle ultime due conclusioni mancate da 3 c’è da dire che sulla prima non è molto fortunato.

Maxiell: 6,5
4 pt. (2/3), 1 rimbalzo, 1 assist, 1 stoppata. Perde due palloni e ha un brutto +/- ma più per colpa di Lance e Marvin che non segnano quando anche lui è in campo. Da terzo centro fa il suo onesto lavoro con un paio di puntatine fondamentali per la vittoria.

Coach Clifford: 7,5
I Calabroni espugnano anche Washington. Ne avevano bisogno per rimanere in corsa per un posto playoffs, giacché i Nets l’hanno spuntata nella notte sui Clippers. Squadra tosta e compatta, bisogna continuare così, con questa tenacia e questa grinta per non concedere nulla alle avversarie, il calendario dopo l’All-Star Game non sarà sempre facile ma giocando così si potrà dar fastidio a quasi tutti.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.