Game 51; Charlotte Hornets Vs Washington Wizards 108-104

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Sottotitolo; ComplicaziHornets
 
Gli Charlotte Hornets sono una squadra che riesce spesso a complicarsi la vita.
Riuscissimo ad ottenere vittorie facili, non sarebbe nemmeno bello, più che sette camicie da sudare qui ce ne sono volute ventitré, poiché sotto di diciannove punti, tritati da Washington tra l’avvio e la metà del secondo quarto, siamo finiti sotto ben di diciannove punti ma abbiamo chiuso vincendo di quattro grazie a una squadra risvegliatasi nel terzo quarto che ha maciullato con un parziale di 30-17 la difesa di Washington, complicandoci tuttavia la vita nel finale.
Per fortuna questa volta è finita bene.
I fantasmi dalla panchina provenienti dalle rotazioni del secondo quarto mi hanno ricordato gli spettri del Signore degli Aneli, confinati in un limbo nel secondo periodo, sono usciti con tutta la loro energia e forza nell’ultima frazione per aiutare a spazzar via Washington. Necessitavamo di una vittoria e così è stato, ora la testa va a Chicago nella notte di martedì in quello che sarà un altro home game.
Marvin Williams, altra doppia doppia per lui.

Marvin Williams, altra doppia doppia per lui.

 
Washington affrontava la sfida alla Time Warner Cable Arena avendo un Beal a mezzo servizio per un precedente infortunio, Wittman allora schierava il seguente starting five; Wall, Temple, Otto Porter jr., Dudley, Gortat, mentre Clifford schierava il quintetto visto nell’ultima sfortunata apparizione e cioè; Walker, Batum, Kidd-Gilchrist, M. Williams, C. Zeller.
 
Washington conquistava la palla a due con Gortat e iniziava subito bene con due punti ottenuti da Dudley a 11:43 (mid range jumper) nonostante l’uscita di Zeller dal pitturato in copertura.
A 10:54 Marvin Williams riprendeva da dove aveva lasciato la partita prima; bomba esplosiva da sinistra (assist MKG) e vantaggio Charlotte. Washington però era intenzionata a prendere il comando delle operazioni, Gortat con un gancio su Zeller dalla baseline sinistra riportava sopra la squadra ospite che per una palla persa da Cody subiva dalla lunetta (fallo di Kemba in ripiegamento) due FT di Wall.
Gli Hornets continuavano con la strategia dall’esterno; Marvin questa volta faceva da passatore per Kemba, il quale dalla diagonale sinistra riportava in equilibrio il punteggio.
Dudley veniva un po’ ignorato e un suo jumper a 9:13 dava il nuovo vantaggio ai capitolini che correvano sul campo e nel punteggio portandosi con una tripla in transizione dello stesso Dudley sul 6-14.
A 7:30 finalmente gli Hornets rispondevano con Batum, il quale infilava dalla diagonale destra una sospensione dalla lunga orbita.
Kemba a 6:41 spiazzava Gortat con un anomalo palleggio (per essersi allungato palla dopo un contatto) e appoggiava il 10-14.
Da una palla persa in attacco dai Wizards arrivava anche la transizione per gli Hornets; Zeller si gettava a terra avendo la meglio sul n°2 avversario, passaggio per Batum che inceneriva il canestro con una dunk potente.
Washington in attacco serviva l’uomo sbagliato; Kemba ringraziava e apriva il contropiede chiuso questa volta da MKG con un’altra esaltante schiacciata a 5:57.
Wall con un facile sottomano riportava il vantaggio perso in casa Washington ma Marvin Williams con l’operazione bomba a 5:28 decideva di riportare avanti i Calabroni.
A 4:48 Dudley con un open 3 lanciava, però la sfida, Lin rispondeva con una penetrazione aggressiva nel corridoio centrale per il 19 pari, Marvin a 3:31 in runner aumentava i punti degli Hornets che grazie a Batum, 20 secondi più tardi diventavano 23; alzata in diagonale sopra le teste dei Wizards, Cody raggiungeva la palla ad alte quote dalle parti del ferro e finiva con un fantastico alley-oop.
Temple in fing and roll e Gortat in running dunk ristabilivano la parità a quota 23 velocemente.
Altri due punti a testa chiudevano il primo quarto che non vedeva né vincitori né vinti.
 
Il secondo quarto però si presentava drammatico per i Calabroni; la panchina degli Hornets faceva fatica a segnare e Washington spesso ne approfittava Porter colpiva da tre punti due volte consecutive e i Wizards si staccavano, Hawes scambiava palla due volte rapidamente sul movimento di Batum, la palla restituita dal francese consentiva il piazzato dalla destra del nostro centro che riportava a 4 lo svantaggio. Batum con un appoggio al vetro lo riduceva poco più tardi a tre ma a 8:36 Beal dalla baseline sinistra in sospensione portava a cinque le lunghezze di vantaggio ospite, il quale in breve si allargava assumendo proporzioni abissali.
Il cratere lunare lasciato da una svogliata difesa di Charlotte consentiva ai biancorossi di lanciarsi prima sul +10 con una veloce tripla di Beal a 7:35 e sul +19 quando a 1:57 Sessions era toccato da Marvin.
Il 2/2 dalla linea della carità valeva il 38-57 Washington.
Charlotte però iniziava timidamente una piccola rimonta con Cody, il quale venti secondi dopo i liberi, piazzava stranamente un lungo due che abitualmente quest’anno metteva raramente.
A 1:06 MKG aggiungeva due punti dalla diagonale destra.
Cody commetteva un fallo sul polacco Gortat che dalla lunetta splittava Batum quindi portava 6 punti nelle casse di Charlotte con due triple; la prima ottenendo il canestro con un veloce catch n’shoot dalla top of the key, la seconda spostandosi leggermente sulla sinistra in diagonale, bomba che chiudeva il primo quarto sul 48-58 a favore dei capitolini.
MKG alle prese con la difesa dei Wizards chiuderà con 9 punti e 0 rimbalzi.

MKG alle prese con la difesa dei Wizards chiuderà con 9 punti e 0 rimbalzi.

 
Dopo l’intervallo le incognite erano tante, ma la principale riguardava l’inerzia presa da Charlotte negli ultimi due minuti.
L’interruzione avrebbe interrotto il fluido magico nelle mani degli Hornets?
A giudicare dal primo canestro in jumper di MKG avremmo detto di no, tuttavia Washington non stava a guardare e rispondeva con Wall, il colpo su colpo continuava con le entrate di Walker e Porter.
I punti di vantaggio per i Maghi salivano a 12 quando MKG in aiuto su Gortat era costretto al fallo.
Due su due per Marcin che aumentava il suo score. Walker però non ci stava, sulla diagonale destra cercava il palleggio quasi perdendo palla, riprendendola vedeva staccarsi il suo difensore che gli lasciava stranamente spazio, Kemba tentava di trovare allora il ritmo per la tripla a 8:33 e l’open gli riusciva, Charlotte tornava così allo svantaggio a una sola cifra (-9).
Dudley finalmente finiva di segnare sbagliando un jumper, Gortat stoppava Kemba, ma la palla nelle mani di Charlotte si protraeva ancora, Batum ai 24 aveva un pallone in mano che scottava, forzatura e palla che toccava il primo ferro, rimbalzo di Marvin Williams e a 7:39 fallo su MKG che dalla lunetta accorciava il gap a 7 (57-64).
Wall era impressionante a livello di velocità su una penetrazione e il suo scarico sotto era sfruttato da Gortat che furbescamente appoggiava subito al vetro; MKG lo stoppava ma gli arbitri fischiavano giustamente un goaltending.
Charlotte si salvava per il rotto della cuffia in attacco su un’entrata a ricciolo di MKG che scivolando riusciva però a spedir palla a Marvin Williams appostato in solitaria sotto il ferro a destra, la dunk della nostra PF era seguita da una buona difesa di Charlotte, Cody intercettava un retropassaggio di un giocatore di Washington che saltando per non far uscire palla dalla rimessa laterale cercava Gortat più arretrato, il polacco invece faceva un fallo chiamato clear path, il classico fallo antisportivo per non far segnare un giocatore chiaramente lanciato in transizione con buone possibilità di segnare.
Gli Hornets si limitavano a segnare però i liberi con Zeller perché il possesso supplementare dovuto al fallo veniva sprecato con una tripla lunga.
A 4:52 era sempre Charlotte; attacco di Batum che giocava su Zeller un pallone messo dentro dal nostro centro in floater.
A 3:50 Charlotte perveniva anche al pareggio. Tripla di Batum sbilanciato da un contatto con Temple; Nicolas era bravo a mantenere l’equilibrio e poteva contare anche sul libero supplementare per il sorpasso.
Sfortunatamente il transalpino sbagliava la cosa più semplice e diabolicamente la partita rimaneva ferma sul 66 pari.
Neal (ringrazio non sia più uno dei nostri) da tre non segnava, Batum invece spalle a canestro si avvicinava in uno contro uno ai bordi dell’area destra da dove voltandosi segnava in fade-away trovando finalmente il vantaggio per la gioia dell’Alveare a 3:14 dalla penultima luce rossa. Wall diceva che questa cosa non s aveva da fare e pareggiava la gara a 2:30 però, il francese spuntava alto sull’errore di Kemba al tiro, la correzione in schiacciata volante era un highlight di partita.
Gli Hornets sulle ali dell’entusiasmo colpivano ancora due volte e lo facevano in maniera pesante; Walker e Kaminsky infilavano due bombe che rischiavano d’affossare Washington portando il tabellone sul 76-68. I Maghi però mettevano un tiro di tabella con Sessions e una tripla con Wall riducendo lo scarto a un possesso lungo (76-73), chiudevano il quarto i canestri di Batum (mismatch con Neal) e Wall a un secondo dalla sirena.
Charlotte oscurava 30-17 nella frazione gli ospiti e chiudeva avanti 78-75.
Il sorriso di alcune Honeybees in serata.

Il sorriso di alcune Honeybees in serata.

 
L’ultimo quarto era combattuto, Hawes aiutava a tenere sopra i Calabroni andandosi a prendere un fallo da Gooden a 11:30 per l’80-75, lo stesso Spencer però era costretto a far fallo per fermare Wall che dalla lunetta recuperava comunque i due punti persi.
Kaminsky da sotto mancava clamorosamente un appoggio al vetro m Hawes prendeva il rimbalzo e trovava un fallo per una mannaiata sul tentativo di alzar la palla verso canestro.
A 10:34 a gioco fermo non falliva le occasioni e il vantaggio risaliva al +5, il punteggio continuava però a oscillare tra i tre e i cinque tornando al minimo scarto con Gooden.
Kaminsky per gli arbitri faceva uno sfondamento su Wall, in realtà non fermissimo, ma onestamente nel primo tempo a parti invertite c’era stato fischiato un fallo del genere a favore, gli arbitri usavano lo stesso metro di giudizio se non altro…
A 9:17 Wall si presentava con la sua mano educata in lunetta mentre Clifford era furioso con Lin, reo di aver fatto un fallo a 8 decimi dallo scadere dei 24 essendo troppo aggressivo sulla PG avversaria.
Due su due e -1 Washington…
Charlotte riprovava con Batum in entrata ma non funzionava, questa volta dalle parti del ferro arrivava Hawes che dopo un contatto si catapultava da solo per il tap-in vincente.
Gooden in mezzo a una selva di braccia alzate imitava Hawes con un altro tap-in a segno.
Hawes a 7:44 dopo un prolungato gioco a due con Lamb sulla sinistra era obbligato a tirare con l’uomo addosso; Spencer inclinato per liberare lo spazio al tiro con l’effetto “Torre di Pisa” riusciva a fiondare una tripla incredibile.
Charlotte prendeva qualche punto di vantaggio dopo l’1/2 di Beal con Lamb che saltava sul fischio arbitrale a contatto con Wall e su un raddoppio; il suo jumper dalla media finiva dentro, in più arrivava la trasformazione del libero addizionale, grazie a questo Charlotte si portava sul 90-84.
A 6:39 un’apertura di Walker su Lamb portava la rotazione della difesa di Washington in ritardo, Lamb lo capiva e si liberava del difensore con una finta, partenza e raggiungimento del pitturato per Jeremy e scarico su Kaminsky che segnava la schiacciata del +8.
Beal però dalla panchina segnava 5 punti consecutivi e Charlotte doveva rispondere con una tripla di Walker in ritmo per frenare la rincorsa dei Wizards che sfortunatamente non s’interrompeva poiché l’altra guardia (Wall), infilava una tripla a 5:17 che valeva il 95-92.
Beal accorciava sul -1 e Sessions a 4:25 appoggiava la sfera del +1, Washington tornava sopra costringendo Clifford a chiamare una pausa. A 3:41 Kemba faceva tutto da solo; palleggio lineare verso la media baseline destra e tiro in sospensione sopra il braccio proteso di Gortat; canestro importante che serviva a riportar sopra la squadra di Jordan. Dopo qualche vicissitudine come un piede in partenza arretrato da Porter a toccare la linea laterale, Beal con un fing and rolla 2:36 anche grazie a un errore arbitrale piuttosto vistoso (una rimessa invertita dopo un tocco di Porter), Kemba in entrata si torceva il giusto dopo gli autoscontri con Gortat per prendersi lo spazio grazie al quale superare in appoggio il più alto avversario.
Sul +1 Charlotte si riaffidava a Kemba, nulla, di fatto, ma Marvin Williams nel cuore dell’area catturava un rimbalzo d’importanza capitale che dava poi la possibilità a Lin a 1:25 di concludere l’entrata in reverse layup.
Beal in uno contro uno si staccava da Marvin e si prendeva il tiro dalla baseline sinistra da poco fuori l’area.
Due punti ben realizzati e gara sul 101-100 Charlotte. Kemba rischiava grosso sbagliando la tripla, la fortuna ci aiutava su un tiro di Wall, classico in & out che il ferro sputava fuori, i Calabroni organizzavano allora l’attacco durante un time-out.
Batum sul lato di destra andava in avanzamento verso l’angolo, sulla sua destra passava Lin che grazie allo screen roll di Batum saettava una tripla decisiva per portare la gara sul 104-103.
Porter fuori equilibrio sbagliava una tripla, Batum prendeva il rimbalzo ma con meno di 24 secondi da giocare clamorosamente la squadra di Wittman non commetteva fallo, il giro palla di Charlotte consentiva di guadagnare secondi e arrivava l’intenzionale solo a :11.4.
MKG si presentava in lunetta ma splittava (105-100). Beal a :08.0 secondi buttava dentro una tripla portando a soli due punti i biancorossi. Un fallo di Temple su Marvin un secondo esatto dopo mandava Williams in lunetta che segnava il primo ma regalava ancora emozioni non segnando il secondo.
Pathos all’Alveare anche perché MKG per evitare triple commetteva fallo su Wall a :02.8.
La guardia dei Wizards segnava il primo e sbagliava appositamente il secondo ma il pallone scagliato contro il plexiglass non toccava il ferro ridiscendendo, così Charlotte guadagnava palla e Kemba dalla lunetta chiudeva i conti contro una diretta avversaria.
Spencer Hawes nell'ultimo quarto ha portato punti pesanti.

Spencer Hawes nell’ultimo quarto ha portato punti pesanti.

 
Numeri molto simili alla fine che nelle statistiche generali non differivano già molto, anche se Charlotte probabilmente, statistiche alla mano, offre una difesa migliore. Decisive le triple per vincere la gara in serata.
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Pagelle:
 
Walker: 6,5
23 pt. (8/20), 5 rimbalzi, 5 assist, 1 rubata. Una sola palla persa. Qualche buona giocata nel finale unita a qualche azzardo di troppo alla conclusione. E’ anche merito suo se portiamo a casa questa W. Fiammate che riaccendono la gara.
 
Batum: 7,5
26 pt. (9/20), 11 rimbalzi, 9 assist, 1 rubata, 1 stoppata. La nota “negativa” sembrerebbero i sei palloni persi ma Nicolas gioca. Sono tanti, ma fa peggio su alcune forzature, tiri dal basso coefficiente. Regala una bella tripla fuori equilibrio, più giocate che riaccendono le speranze di Charlotte. Sublime la dunk volante. Finisce a un passo dalla tripla doppia.
 
Kidd-Gilchrist: 5,5
9 pt. (3/7), 2 assist, 1 rubata. MKG che finisce senza rimbalzi è come una pioggia che non bagna. Stranissima gara per lui, affaticato sicuramente. Palloni che gli girano intorno o sfuggono con traiettorie imprevedibili, non la prende mai. Difesa discreta ma fa passi a 3:14 dalla fine, situazione che avrebbe potuto costar cara.
 
M. Williams: 7
13 pt. (5/6), 10 rimbalzi, 1 assist. In doppia doppia. Bene al tiro e a rimbalzo. Nel finale ne prende uno fondamentale probabilmente. Caldo alla conclusione.
 
C. Zeller: 6,5
8 pt. (3/6), 9 rimbalzi, 3 rubate. Curioso +21 di plus/minus. Lotta e in difesa dopo un inizio per nulla premiante combina qualcosa di buono. Quando ha palla in mano però si pensa sempre possa perderla.
 
Lin: 7
7 pt. (3/5), 1 assist. Perde due palloni. Non benissimo durante le prime rotazioni ma nel finale i suoi 5 punti sono inestimabili.
 
Lamb: 5,5
3 pt. (1/6), 1 rimbalzo, 3 assist, 1 rubata. Segna solo un gioco da tre punti anche se importante. Esce su un pallone sporcato da lui in rimessa laterale. manca la sua precisione d’inizio stagione.
 
Hawes: 7
14 pt. (4/6), 4 rimbalzi, 2 stoppate, stesso discorso in blocco per tutta la panchina sulle rotazioni, è però bravissimo nell’ultimo quarto.
 
Kaminsky: 6
5 pt. (2/5), 3 rimb., 1 assist, 2 stoppate. Forse il più disastroso in marcatura nel secondo quarto. Anche lui con un paio di giocate nel finale si rialza.
 
Coach Clifford: 7
Alza il minutaggio alla sua panchina schierando solo quattro riserve. A qualcuno fa bene, anche se l’imbarcata presa proprio da parte della panchina durante le rotazioni del secondo quarto è notevole. Rientrano meglio in campo durante la seconda rotazione e sono tutti decisivi ai fini del risultato. La squadra gioca e lui prende le giuste pause.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.