Game 53; Charlotte Hornets @ Indiana Pacers 117-95

 hopac
 
Sottotitolo; DolceagrHornets
 
Gli Charlotte Hornets vanno a vincere su un campo insidioso di una diretta concorrente e lo fanno in maniera limpida, chiara, trasparente, netta, aldilà dei miei dubbi.
Buon gioco di squadra, individualità al servizio del team con buone decisioni prese in attacco, spesso senza forzare eccessivamente e giocando con i ritmi giusti, spesso nel primo tempo forzando a jumper o tiri difficili gli avversari.
Buone percentuali, buona difesa anche sui palloni persi e bene a rimbalzo.
I 22 punti di scarto raccontano una partita che avrebbe potuto essere da sogno per noi se non fosse arrivato sul campo l’infortunio alla spalla destra di MKG.
Su un’azione di gioco, infatti, la nostra ala in tuffo sul pallone finiva a terra, dove era raggiunto un istante dopo dal peso di Mahinmi, il quale involontariamente gli slogava la spalla, almeno così sembrerebbe stando alle prime fonti (telecronisti Pacers) d’informazione.
Non si sa l’entità dell’infortunio, l’unico jolly nella nostra manica sono questi giorni di pausa dell’All-Star Game, buoni per avere più tempo per un secondo eventuale recupero. Charlotte ha resistito al tentativo di rientro dei Pacers anche dopo aver perso il proprio leader difensivo e ha portato a casa una vittoria pesantissima.
 
MKG, buona gara difensiva su George ma ha dovuto chiudere anzitempo la sua prova per infortunio.

MKG, buona gara difensiva su George ma ha dovuto chiudere anzitempo la sua prova per infortunio.

 
Gli Hornets in viola salivano a Indianapolis con il solito recente quintetto; Walker, Batum, Kidd-Gilchrist, M. Williams, C. Zeller, mentre coach Vogel per Indiana schierava; G. Hill, M. Ellis, P. George. My. Turner e Mahinmi.
 
Indiana guadagnava la prima palla che veniva sfruttata con forte un passaggio sotto canestro per Turner, il quale era veloce nell’appoggiare battendo Zeller.
Marvin falliva una tripla e i Battistrada si portavano sullo 0-4 con un turnaround su Marvin di un lanciato Turner a 11:18.
I primi due punti di Charlotte arrivavano per merito di Walker, il quale si guadagnava due tiri liberi a 10:58 con finta e giro sul quale Turner non capiva molto commettendo fallo.
Batum a 10:30 con una tripla portava per la prima volta gli Hornets a condurre la partita, George invidioso provava anch’esso dalla lunga distanza ma con MKG attaccato non riusciva a segnare, anzi, era Charlotte che con il francese bravo a smarcarsi sulla diagonale sinistra su una rimessa dal fondo, piazzava ancora la bomba per l’8-4.
Turner su una seconda chance accorciava ma Zeller, uomo di casa a Indianapolis, con due tiri liberi mandava i Calabroni a 10 punti ristabilendo il +4.
M. Ellis con due punti in jumper preparava il terreno per il sorpasso dei Battistrada ma George ancora una volta sbagliava da oltre l’arco con il nostro numero 14 ancora sulle sue tracce nonostante l’ala dei Pacers provasse a sfruttare lo schermo alto.
Per un fallo di Williams su Turner, i Pacers dalla linea a gioco fermo, ottenevano il pareggio a 8:18, Marvin si faceva perdonare con l’entrata frontale e lo scarico ravvicinato sulla sinistra del ferro per la facile dunk di Zeller.
Walker in transizione andava in salto appoggiando con ampio appoggio circolare delle braccia per evitare il difensore ma P. George a 7:05 segnava la sua prima tripla ma Walker passando oltre il blocco di Zeller in post basso destro di Zeller andava oltre il ferro per chiudere con un appoggio rovesciato nonostante un difensore all’inseguimento.
Un pullup di G. Hill riportava il minimo scarto tra le due squadre e quando Kaminsky commetteva fallo su George i Pacers tornavano a guidare la gara (16-17).
Kidd-Gilchrist però forniva energia e precisione, con le sue leggerissime finte in entrata costringeva al contatto George; floater che finiva nella retina più FT realizzato per il nuovo vantaggio Hornets che approfittavano della buona vena realizzativa della mostra ala piccola che ci riprovava a 3:42 stampando una dunk assassina dopo esser passato dietro un blocco alto di Zeller per trovar strada.
A 2:57 i Pacers ritrovavano la strada del canestro con George che arretrando sulla baseline sinistra batteva Hawes nonostante la mano alzata.
Indy grazie a George, che con una drive e un passaggio riuscito in mezzo a 4 giocatori in maglia viola addensati nel pitturato, ripassava avanti, infatti, Hill da 1:38 spingeva il pallone dentro subendo fallo da Hawes e completando il gioco da tre punti per il 21-22.
A 1:17 Kemba prendeva le redini dell’attacco andando in penetrazione a segnare in reverse layup sul lato sinistro del ferro.
Un’uscita dai blocchi consentiva a George di mettere un’altra tripla allontanandosi da MKG ma sull’ultimo possesso Kemba si dimostrava ancora immarcabile andando a prendersi il pitturato a sinistra e segnando in fade-away nonostante il difensore davanti a lui tentasse la stoppata.
25 pari alla fine dell’equilibrato primo quarto e due minuti di tempo per riordinare le idee.
 
La bandiera Kemba Walker in "Fatti più in là"...

La bandiera Kemba Walker in “Fatti più in là”…

 
Nel secondo quarto la panchina Hornets partiva bene, i due punti d’Indiana intervallavano solamente i 5 di Lin ottenuti con una tripla a 10:22 e un jumper dalla linea di fondo sinistra, a 9:49 Kaminsky, il quale aveva già fornito l’assist a Lin per la tripla, provava la gloria personal da posizione centrale oltre l’arco; il suo tiro era sicuro e gli Hornets andavano sul +6 (33-27).
Miles segnava due punti ma non interrompeva il flusso offensivo dei calabroni che nonostante finissero in un vicolo cieco sulla sinistra con Hawes costretto al difficile tiro, pescavano il jolly grazie all’ingenuo fallo di Allen.
Spencer dalla lunetta non falliva a 9:10 le sue due conclusioni, mentre una surreale schiacciata di Lin in transizione a 8:50 sugellava il momento magico della panchina di Charlotte che non si fermava però lì esaltandosi sempre più; a 8:11 Lamb, sul cambio lato di Lin, segnava una tripla da sinistra, 20 secondi più tardi era Kaminsky a segnare una jam grazie a una steal di Lin, il quale conduceva il contropiede e passava palla dietro la schiena al carrarmato che arrivava a rimorchio. La panchina di Charlotte produceva quindi un solco di 13 punti in soli 4:10 e coach Vogel chiamava time-out.
G. Hill si faceva male anche sulla rubata di Lin ma al rientro arrivava la vendetta Pacers con l’assist di Ellis per l’alley-oop di G. Robinson III. Ellis ne aggiungeva due (per i gialli) in jumper mentre Hawes stoppava la continuità a canestro dei Pacers bloccando da dietro Robinson, Lin commetteva fallo su Miles a 6:16 ma il giocatore dei Pacers segnava un solo libero.
Charlotte tornava segnare con Lamb che in entrata dalla sinistra raggiungeva la linea di fondo, ma non cercava di andare in orizzontale verso canestro ma si limitava ad alzare leggiadramente un pallone che ricadeva nella retina, un canestro perfetto realizzato bruciando il difensore con un’alzata a una mano improvvisa e fluida ad anticipare il tempo di stoppata.
Miles ne realizzava ancora due ma Lamb ritrovava la sua vecchia mano d’inizio stagione, lasciato libero sulla destra, da oltre l’arco scagliava una freccia da tre punti che colpiva il centro del bersaglio a 5:11.
I Pacers segnavano con Ellis da due punti ma Charlotte continuava a rispondere avvantaggiandosi con tiri dalla grande distanza; Kaminsky scoccava un altro dardo frontale a 4:16 facendo girare il tabellone sul 50-38.
Gli Hornets si creavano anche l’opportunità a rimbalzo con Kaminsky; il suo tiro non entrava, ma Zeller riusciva ad allungare il pallone, Frank era mobile e andava a riprendere il rimbalzo, poi su un pallone passato dentro per Zeller spalle a canestro, il nostro centro si girava mentre Turner gli saltava addosso, il pallone con le manine si arrampicava sul primo ferro ed entrava.
Il gentile omaggio del fallo speso malamente consentiva alla squadra di Jordan di guadagnare un altro punto ai FT.
Dalla difesa nasceva una velocissima transizione di Walker che in uno contro uno sverniciava George appoggiando altri due punti al vetro a 3:13 grazie ai quali la squadra del North Carolina si portava sul 55-38. Mahinmi segnava con una specie di gancetto voltandosi verso canestro e Hill ne aggiungeva due, tuttavia Kemba con un floater in entrata a 2:05.
Dopo un libero di Hill, Charlotte sulla sinistra trovava una bella azione; Kemba passava a Zeller che girava sul piede perno marcato, Walker cercava di dare una mano al compagno proponendosi indietro sulla fascia ma il difensore lo seguiva, così Kemba scattava in avanti, Zeller lo vedeva e serviva con un passaggio schiacciato sul parquet, l’infilata veloce della nostra PG arrivava sotto canestro, palla scaricata in diagonale a destra per l’accorrente MKG libero di arrivare a schiacciare grazie agli uomini portati via da Walker.
Il libero addizionale per il fallo sigillava il punteggio del primo tempo sul 60-43, anche perché Kaminsky sbagliava due tiri e Kemba una tripla sul possesso finale.
 
Gloria anche per "Frank The Tank" in schiacciata.

Gloria anche per “Frank The Tank” in schiacciata.

 
Al rientro sul parquet dopo essersi riposati un po’, Charlotte andava segno per prima grazie a un’iniziativa personale di Marvin che in runner in salto assumeva sul rilascio una strana posizione laterale che comunque gli consentiva di segnare una wild drive a 11:41.
Indiana rispondeva con 4 punti consecutivi, Charlotte non segnava ma George sbagliava due volte, fallendo poi anche una transizione per palla persa concessa da Walker.
Gi Hornets tornavano a segnare con un grandioso pick and roll tra Batum e Zeller il quale riceveva dal francese trovando il corridoio per la schiacciata.
A 8:42 l’azione incriminata; il dribbling dalla sinistra di MKG serviva per battere due difensori, ma il pallone finiva fuori dalla sua portata, per recuperarlo prima dell’intervento di Turner o Mahinmi era costretto al tuffo per terra, il centro dei Pacers gli franava addosso e la spalla destra rimaneva sotto all’enorme peso del lungo avversario.
Come già scritto sembrerebbe si trattasse di spalla slogata, MKG quindi era costretto a raggiungere gli spogliatoi per non tornar più in campo.
 
 
Zeller sul proseguimento dell’azione segnava in schiacciata ma anche se sul 66-47 c’era preoccupazione dopo i venti secondi di time-out, infatti, a memoria lo scorso anno quando perdemmo in una partita a Phila, la sconfitta maturò dopo l’uscita dal campo del nostro numero 14 benché fossimo ampiamente in vantaggio.
Clifford cercava di motivare la squadra, che indubbiamente ha più valori di quella dello scorso anno e si rientrava in campo.
I Pacers con passaggi dentro, jumper dalla media e dal pitturato cercavano di mettere in difficoltà gli Hornets, beneficiando anche dell’assenza di MKG, infatti, George a 8:28 segnava subito in sospensione.
A 8:08 un tre punti di Lin era oro per resistere, i Pacers tornavano a -13 quando George portava via un rimbalzo a Walker e concedeva la seconda possibilità sulla stessa azione dallo stesso punto (corner sinistro) al n°3 avversario, che aggiustata la mira, non falliva da tre punti.
Marvin Williams dalla diagonale sinistra a 6:30 era prezioso nel rispondere con una bomba, anche se Mahinmi da sotto realizzava. Charlotte si salvava sull’azione d’attacco seguente nella quale Zeller rischiava di perder palla, su di lui arrivava il raddoppio ma Cody riusciva a recuperar palla vicino ai suoi piedi e ad allargare il gioco sulla sinistra dove Marvin libero, continuava l’attacco periferico scagliando un altro tre punti velenoso per Indiana.
A 5:59 Charlotte si trovava quindi sul 75-58 ma un parziale di 0-6 riavvicinava i gialloblù.
Era grazie a un pallone intercettato da Lin in difesa che Charlotte poteva andare a interrompere il parziale; apertura football americano di Zeller e dunk in transizione solitaria di Batum a 3:25 per il 77-64.
A 2:54 un’entrata arretata nel pitturato improvvisamente da Frank faceva saltare oltre il suo difensore, in allungo il nostro numero 44 infilava senza fatica trovando spazio sotto canestro.
A 2:07 leccornia di Lin che con il passaggio dietro la schiena innescava Batum sul lato sinistro facendo contemporaneamente da leggero schermo, il transalpino non perdonava e piazzava la tripla.
Le squadre trovavano buona continuità in attacco nel finale e andavano a segno con George, Lin, ancora George, Walker e Hill, prima che Hawes fosse fermato irregolarmente sul tiro a :35.8 dalla sirena. Spencer splittava ma Charlotte tornava in lunetta grazie ad un errore di George.
Sull’ultima azione Batum falliva la tripla ma il rimbalzo lungo era catturato da Kemba, il quale con un passetto si portava fuori dall’arco per tentare la tripla, George gli franava addosso e Kemba a un decimo (pallone che con tutta probabilità non sarebbe partito in tempo) si prendeva tre tiri liberi segnandone due.
Sulla penultima sirena quindi Charlotte si trovava avanti 89-70.
 
Nell’ultima frazione Indiana iniziava bene e il n°5 Allen si ergeva a protagonista nonostante iniziasse splittando dalla lunetta per un fallo di Hawes a 11:19.
Altri suoi 4 punti ravvicinati costringevano Clifford alla pausa tattica. Charlotte utilizzava Lin e Lamb, ottimo al tiro in questo finale il Jeremy di colore per riportare la partita su binari giusti e nel finale faceva trascorrere i secondi cercando di addormentare il match.
Un paio di schiacciate cattive d’Indiana non spaventavano gli Hornets, anche se i Pacers tentavano il tutto per tutto con la tattica del raddoppio nel finale.
Improvvisamente su Walker arrivavano due giocatori, ma Kemba chiamava subito 20 secondi di time-out.
Al rientro sul parquet i Pacers continuavano con la loro tattica, ma Lin quasi sulla metà campo, con un passaggio si liberava del raddoppio, palla in diagonale a Hawes che faceva proseguire la corsa alla sfera mantenendone la rotta; Walker in inserimento sulla sinistra appoggiava al vetro a 1:58 per il 106-87.
A 1:37 entravano anche le riserve, Hansbrough schiacciava, Daniels metteva un tiro girandosi al volo e Roberts si svitava la spalla destra per segnare in entrata.
Tutti bravi e gli Hornets vincevano 117-95.
 
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Pagelle:
 
Walker: 7
25 pt. (10/21), 3 assist, 7 rimbalzi, 2 rubate, 1 stoppata. Kemba vince il confronto tra PG. Accelera quando vuole serve, buone percentuali al tiro.
 
Batum: 7
11 pt. (4/12), 6 rimbalzi, 5 assist, 2 stoppate. Il solito Nicolas: Tiro così così ma nelle alter statistiche c’è il nocciolo della questione. Un giocatore che, dal punto di vista avversario, è difficile da gestire perché può creare per gli altri o fare da solo.
 
Kidd-Gilchrist: 7
8 pt. (3/4), 3 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata. Buonissima difesa su George finché non si fa male. Bene anche al tiro. Mahinmi lo toglie di mezzo infortunandolo alla spalla destra, speriamo per poco. Forza MKG.
 
M. Williams: 6,5
8 pt. (3/7), 1 assist, 1 stoppata. Inizia male con la tripla storta e con una difesa su Turner non efficace, poi prende la mano e le misure. Le sue due triple ravvicinate, arrivano veramente nel momento di bisogno.
 
C. Zeller: 7
11 pt. (4/7), 11 rimbalzi, 3 assist. Fa meglio di Mahinmi ed entra in doppia doppia. Buona energia, bel pick and roll chiuso in schiacciata.
 
Kaminsky: 6,5
10 pt. (4/11), 8 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. Oltre le triple messe a segno anche qualche tiraccio, ancora deve trovare miglior continuità offensiva. Alterna giocate intelligenti ad azzardi. Buon contributo comunque.
 
Lin: 7,5
14pt. (5/9), 5 rimbalzi, 4 assist, 3 rubate, 2 stoppate. La scintilla che dalla panchina di Charlotte crea il divario incolmabile tra I due team. Molto bravo e utile dappertutto sul parquet, dal guidare transizioni al segnare o perché no, rubare palloni o stoppare. Difesa buona, a volte anche troppo aggressiva. Ottima gara.
 
Hawes: 6,5
6 pt. (1/4), 4 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. Si guadagna la sufficienza. Dalla lunetta stasera ottiene il 75%, mentre dal campo il 25%. Buona la sua presenza sul terreno anche se talvolta qualche difficoltà a difendere nel pitturato l’hasolo quando deve andare su qualcun altro. Presidia il pitturato bene, faticando a uscirne, così facendo tiene sempre la posizione utile spostandosi per tempo.
 
Lamb: 7
16 pt. (7/8), 1 rimbalzo. Non deve fare molto se non segnare. Fa sembrare la cosa semplice con strane alzate, tiri fluttuanti o triple. Gli riesce quasi tutto.
 
Daniels: 6,5
2 pt. (1/1), 1 assist. Da qui in poi, parlando dei giocatori sottostanti, questi player giocano solo 1:37, ma lo fanno bene. Un bel passaggio e un bel canestro per Troy che mostrava voglia di giocare.
 
P.J. Hairston: s.v.
0 pt. (0/0). Il meno impiegato dei 4 giocatori entrati nel finale. Prende la tripla finale in faccia ma non riusciamo a dare un giudizio nel suo caso.
 
B. Roberts: 6,5
4 pt. (2/2), 1 assist. Fa tempo a maturare il suo buon voto con due canestri, ottimo quello in entrata estendendo il braccio destro in orizzontale per segnare esattamente da sotto canestro.
 
T. Hansbrough: 6
2 pt. (1/1). Bella schiacciata appena entrato.
 
Coach Clifford: 7
Squadra che gira a meraviglia, panchina decisiva, time-out giusti e motivazione data ai suoi dopo l’infortunio di MKG convincente. La squadra continua a creare e muover palla anche dopo, ma la sfortuna e la recidività si accaniscono su MKG. Ora si dovrà valutare l’entità del danno alla spalla di MKG, nel caso di stop consistente (speriamo di no), dovrebbe chiedere rinforzi sul mercato, un difensore in quel ruolo che porti energia e qualche punto, la squadra c’è ed è viva e sul 27-26 siamo in corsa più che mai. Un peccato che la Dea Bendata non ci protegga.
 

 

 
 
 
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.