Game 54; Charlotte Hornets @ Milwaukee Bucks 98-95

 
I vecchi e simpatici loghi di Bucks e Hornets, ripercorrendo lo spazio tempo all'indietro è bello ritrovare il vecchio Hugo.

I vecchi e simpatici loghi di Bucks e Hornets, ripercorrendo lo spazio tempo all’indietro è bello ritrovare il vecchio Hugo.

Sottotitolo; RipartenzHornets
 
Charlotte lascia da dove aveva interrotto anche priva di MKG, la sua corsa non si ferma a Milwaukee, anche se i Bucks hanno messo in grande difficoltà gli Hornets con la loro coppia d’ali Antetokounmpo/J. Parker, supportati da Middleton.
Gli Hornets nel terzo quarto sono sprofondati in uno svantaggio a doppia cifra e nel finale hanno rischiato di compromettere tutto, quando un punto sopra e palla in mano, hanno giocato una delle solite rimesse in campo assurde, Batum per Lamb (comunque decisivo per riprender la gara) che sotto la pressione di Middleton ha colpito la palla con lo stinco, finendo per regalar palla ai Bucks, che fortunatamente hanno fallito due volte, prima il sorpasso e poi l’aggancio sulla sirena, con Middleton.
Se guardiamo le statistiche Charlotte è andata peggio quasi in tutto ma è stata pratica nel concretizzare le situazioni da palla persa di Milwaukee, una buona difesa e delle transizioni micidiali hanno dato un parziale da palle perse di 28-14 a favore degli Hornets che così hanno potuto rispondere alle pur notevoli vittorie nella notte dei Bulls sui Raptors, dei Wizards sui Pistons, dei Magic contro i Mavericks, di Miami ad Atlanta e d’Indiana a Oklahoma City.
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Gli Charlotte Hornets salivano in Wisconsin senza schierare Courtney Lee, nuovo arrivato, il quale esordirà contro i Nets, Clifford si affidava allora al seguente quintetto; Walker, Batum, M. Williams, Kaminsky (esordio da starting five nelle terre di casa per il lungo n°44) e C. Zeller, Jason Kidd spediva in campo i suoi giovani; O. Mayo, Middleton, Antetokounmpo, J. Parker e M. Plumlee.
Kaminsky perde palla contro Middleton. Immagini da Associated Press.

Kaminsky perde palla contro Middleton. Immagini da Associated Press.

 
Gli Hornets vincevano la prima palla a due tentando subito d’imprimere velocità al gioco che però non consentivano alla squadra di Clifford di andare subito a segno, la difesa dei Cervi ancora fresca disturbava a sufficienza sul tiro della nostra ala piccola.
Le squadre però continuavano a non segnare, i primi ad andare a segno erano i padroni di casa ma solo dalla lunetta; a 10:25 Kaminsky allungava una mano sull’alzata di Parker, per gli arbitri era fallo e l’ala dei Bucks dalla lunetta segnava i primi due punti della gara.
Kemba tentava di fare da se con un’entrata troppo pretenziosa in reverse layup, il pallone rimbalzava forte sul vetro allontanandosi dalla zona calda ma Zeller che aveva seguito l’azione pareggiava con la schiacciata volante.
Antetokounmpo si travestiva da play, prima alzava un pallone per Plumlee che sotto canestro appoggiava un alley-oop morbido, poi entrava frontalmente, spin e appoggio da sotto per il 2-6 Bucks, i quali dopo aver subito un jumper dalla media di destra di Zeller, giocavano un pallone sulla baseline destra, Parker che evidentemente aveva appena visto lo slam dunk contest cercava d’imitare con una schiacciata artistica i colleghi segnando il 4-8.
Batum non segnava da tre punti, fortunatamente ci pensava Kemba a rubare un pallone dalle mani di Middleton e a segnare in transizione con una tripla il 7-8.
Parker con un’entrata in appoggio riallontanava i Calabroni che comunque in attacco avevano ormai preso a carburare; Zeller sbagliava un piazzato ma Marvin Williams conquistava il rimbalzo e correggeva a 7:21, a 6:33 i Calabroni passavano anche in vantaggio pe la prima volta nell’incontro grazie a un contropiede di Walker, il quale serviva sulla corsa Zeller, bravo a infilarsi in mezzo a due giocatori e con un balzo da piuttosto lontano segnava due punti per l’11-10.
A 5:57 su una rimessa dal fondo, Charlotte azionava Walker che dalla diagonale destra incrementava il punteggio dei viola con una tripla. Dopo l’entrata sul parquet di Jefferson e il relativo fallo di Monroe speso su di lui, era Carter-Williams a commetterne un altro su Kemba, questa volta si andava in lunetta da dove Kemba splittando portava il punteggio sul 15-10 (parziale di 8-0).
Jefferson restituiva l’intervento irregolare a Monroe, solo che nel cambio i padroni di casa guadagnavano andando a concretizzare i due liberi, sulla spinta i Bucks passavano anche in vantaggio di un punto grazie al n°34 e potrebbero anche allungare, ma un’azione confusissima con un pallone sfuggente sfiorato, appena toccato, passato velocemente di mano in mano ai giocatori delle due squadre era sfruttata da Walker, lesto a rubar palla e a chiuder l’azione in transizione a 3:16.
A 3:01 Antetokounmpo non aveva difficoltà nel conquistare un rimbalzo offensivo su Lin, da sotto i due punti erano garantiti, per fortuna a 2:29 Kemba faceva esplodere la sua tripla per il 20-18.
Carter-Williams con un po’ di spazio segnava la sua sospensione frontale pareggiando la gara a 2:11, Big Al però in uno contro uno a 1:47 dalla medio/lunga distanza da destra infilava un buon tiro.
A 1:18 Big Al cambiava lato andando a ricevere in post basso sinistro; finta su Monroe che abboccava con tutte e due le scarpe saltando, facile per Jefferson poi muoversi e andare a schiacciare con una rabbiosa dunk forse per lasciarsi alle spalle i problemi avuti in questi mesi.
A 51.3 arrivavano altri due punti per i Calabroni; questa volta era Walker in entrata sulla quale andava evidenziato il cambio di direzione prima dell’appoggio sul terzo tempo.
Il 26-20 era contrastato dalla seconda dunk di Parker dalla linea di fondo destra, un po’ meno spettacolare.
A due punto nove Lamb dalla diagonale destra metteva dentro quello che a regola avrebbero dovuti essere gli ultimi due punti del quarto, ma Carter-Williams da poco passata la propria metà campo difensiva, andava in corsa a sparare sul vetro un pallone che finiva nella retina e chiudeva il primo quarto sul 28-25.
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Kemba Walker ha dato sprint e punti alla manovra degli Hornets. Finirà con 25 punti e 4 assist.

 
Nel secondo quarto i Bucks si facevano subito intraprendenti avvicinandosi con Vaughn e sorpassando a 10:58 con la tripla di Carter-Williams.
Batum con un tiro da due punti, ben distante da canestro, pareggiava a quota 30.
Mayo infilava un’altra tripla a 9:42 mandava sotto di tre Charlotte che si riprendeva con lo Zeller-time, prima due liberi a segno, poi recuperava un rimbalzo offensivo e andava a segnare proteggendosi con il ferro a 8:59.
Un Hansbrough completamente fuori partita commetteva fallo su Monroe, il centrone dei Bucks a 8:42 riportava in vantaggio i biancoverdi.
La partita rimaneva equilibrata, era il turno di Charlotte con un lungo pull-up di Lamb dalla baseline destra, gli Hornets recuperavano anche palla in difesa con un raddoppio u Carter-Williams, Lin toccava la sfera e Batum la recuperava, in attacco Zeller aumentava il suo bottino di due punti e a 7:03 una delle micidiali transizioni di Charlotte era chiusa da Lamb con un fing and roll.
I Bucks tornavano sotto; Carter-Williams-con il suo tiro dopo le finte di dribbling segnava con un jumper dalla media, Batum però provava la prima mini fuga a 6:09 con una tripla che non lasciava scampo ai ragazzi di Kidd.
Erano i punti del 43-38.
Il vantaggio però non durava molto dato che i Bucks piazzavano un parziale di 5-0 che serviva a riportare la gara in equilibrio.
Marvin Williams doveva inventarsi un fade-away vincente dal pitturato per ridare il vantaggio ai viola, rimasto con la patata bollente di aver attinto da Walker un pallone che, stava per essere recuperato dalla difesa di Kidd, con Kemba in ritardo sui tempi della giocata.
Plumlee stoppava Hansbrough, sull’apertura Milwaukee avrebbe la comoda occasione per segnare ma su Jabari Parker arrivava come un falco da dietro Batum che compiva un intervento atleticamente prodigioso solo cinque secondi dopo stoppando al vetro l’ala del Wisconsin.
Non era finita lì, perché il rimbalzo lo catturava Marvin, il quale cedeva a Walker che arrivato dall’altra parte vedeva Batum in corsa verso l’entrata nella zona dei due punti, passaggio di Kemba, giro palla immediato e volante di Batum in angolo sinistro dove Marvin trovava spazio per sorprendere con una tripla i Cervi.
Parker segnava da due punti poco dopo, i Bucks potrebbero passare avanti ma un raddoppio di Lin e Jefferson su Middleton costringevano i Bucks alla rimessa, sul prosieguo Middleton andava corto sotto la pressione di Lin, ne approfittava a 1:57 Kaminsky con uno spin sull’esterno dell’area a destra e appoggio al vetro, stoppato irregolarmente da M. Plumlee per il goaltending.
A 1:29 Middleton sfruttava una seconda possibilità sull’attacco di Milwaukee e dalla sinistra colpiva da tre punti impattando a quota 50. Antetokounmpo segnava due liberi.
A pareggiare ci pensava Kaminsky, faceva quasi tutto Lin, però, recuperando un pallone e pompando il contropiede, assist verticale molto basso, Frank falliva la prima conclusione ma recuperava e correggeva per il 52 pari che chiudeva il primo quarto, poiché sull’ultima occasione, Marvin Williams si faceva stoppare dall’impronunciabile n°34 avversario in stile Batum (recupero da dietro).
 
Al rientro dagli spogliatoi Marvin Williams vorrebbe schiacciare ma sulla sua strada trovava Plumlee che lo toccava sull’avambraccio, poco male, due FT a segno e nuovo vantaggio ospite.
A rimpinguare il punteggio pro Hornets c’era il gioco tra Zeller e Walker, passaggio/scherma di Cody per Kemba toccato sul tentativo di tripla da Mayo.
Nulla da fare sul tiro ma il 2/3 dalla lunetta dava il +4 Hornets. Marvin conservava il vantaggio stoppando Plumlee che sull’azione seguente però a rimorchio infilava due punti.
Un passaggio ritornato per Batum sul lato sinistra era invitante per il francese che tirava sopra Middleton e trovava il cotone interno del canestro.
Delle finte di Crossover notevoli depistavano Kaminsky, l’ala batteva il nostro n°44 ritagliandosi lo spazio per il jumper, rapido e letale, Frank commetteva sfondamento in attacco e Plumlee era ancora utile ai suoi recuperando un altro pallone volante e chiudendo immediatamente in schiacciata.
A 9:12 altro canestro di Parker che trovava il ritmo e portava sopra i suoi, Antetokounmpo dava una mano da dotto canestro alzando un pallone in mezzo a due difensori; appoggio rovesciato elegante ed efficace, Bucks sul 58-62.
Gli Hornets da sotto fallivano il tiro, provvidenziale era Zeller che in tap-in correggeva e riportava a -2 Charlotte a 7:55.
Improvvisamente però la partita girava, il vento freddo di Milwaukee raggelava gli Hornets sullo swish da tre punti di Middleton 13 secondi più tardi, gli Hornets in attacco non riuscivano più a segnare e quando a 4:43 Middleton infilava una tripla nonostante l’uscita di Williams su d lui, il divario si era allargato a 10 punti (61-71).
Clifford chiamava un time-out, necessario ma non immediatamente efficace giacché i Cervi dopo un layup di Jefferson (dal post basso le finte servivano a prendersi lo spazio) raggiungevano quota 76 con una dunk reverse a due mani del loro lungo numero 34.
La schiacciata così palesemente evidenziata avrebbe stroncato qualche altra squadra, ma non gli Hornets attuali che gettavano il cuore oltre l’ostacolo, Lin segnava su azione il suo unico canestro di serata, anche se Carter-Williams restituiva i due punti con un coast to coast firmato in schiacciata.
I Calabroni chiudevano il quarto con due ottime giocate; Lamb a :45.7 era il motore della rimonta, con la sua tripla portava sul 70-78 il punteggio che in difesa veniva custodito da Marvin Williams, agile e bravo nell’andare su Monroe ancora a braccia alte sotto il canestro a sinistra che aveva appena catturato il rimbalzo, la manata della nostra eclettica ala serviva a evitare un canestro fatto.
 
Si entrava nell’ultimo decisivo quarto con la squadra del North Carolina in svantaggio di otto, i Bucks andavano a raddoppiare dalle parti di Jefferson, il quale in difficoltà era stoppato da Monroe, dall’altra parte però capitava palla nelle mani di Zeller, il quale schiacciava a 11:10. Parker a 10:52 infilava ma nonostante il turnaround hook a vuoto di Jefferson Charlotte recuperava palla grazie a Lamb, intercetto, passaggio schiacciato per Zeller che a 9:58 da sotto costringeva il tavolo a segnare il settantaquattresimo punto per Charlotte.
Lamb ci provava per conto suo a 9:17 accorgendosi dello scivolone a terra di Vaughn, via libera per la tripla del 77-80 e Milwaukee nel mirino…
Era ancora la difesa di Charlotte a conservare, Lamb andava dall’altra parte e mandando fuori giri il difensore alzava la palla a una mano ormai libero dalla marcatura.
79-80 ormai a un passo dal vantaggio insperato.
Middleton in attacco saltava senza liberarsi della palla, amnesia incredibile della guardia avversaria che chiedeva il tocco di Lin (inesistente), possibilità quindi per Charlotte, ma nella metà campo dei Bucks evidentemente il terreno era scivoloso, Jefferson franava sul parquet costringendosi a chiamare un time-out imprevisto per non perder palla.
Lamb commetteva fallo in entrata su Middleton ma la squadra di Jordan era destinata comunque a passare, sul giro palla a 6:43 arrivava la tripla di Walker da posizione frontale per l’82-80.
Il pericolo scuoteva i Bucks che pareggiavano immediatamente con Parker.
A 5:30 la velocità di Kemba che aveva preoccupato tanto Carter-Williams nell’intervista dell’intervallo, era sfoderata, entrata dalla sinistra rapidissima e appoggio nella terra dei giganti sotto canestro trovando incredibilmente lo spiraglio giusto.
Middleton dalla baseline sinistra contro Lamb pareggiava e poi segnava in entrata, Walker era stoppato da Carter-Williams, per fortuna ad Antetokounmpo erano fischiati passi in attacco.
A 3:34 Charlotte ottimizzava la transizione, passaggio di Lamb per Zeller che stava per spiccare il terzo tempo, su di lui arrivava il fallo stupido di Carter-Williams che consentiva a Cody di segnare sulla continuazione e di mettere il libero supplementare per l’87-86.
Gli Hornets sembravano prendere in mano l’incontro quando Lamb in aiuto toccava palla a Monroe, soffiandogliela, in attacco Marvin Williams scoccava una letale freccia dall’angolo destro per il 90-86 a 3:10 dall’ultima luce rossa.
Walker commetteva fallo su Middleton regalando due liberi realizzati dall’avversario, si faceva perdonare in attacco con un palleggio arresto e tiro che consentivano di tirarsi fuori dall’eventualità del pareggio in una sola giocata.
I Bucks tornavano sotto grazie a Parker, aggressivo a rimbalzo, fallo di Marvin ma solo un ½ dalla lunetta per Jabari, al quale comunque seguiva un canestro dopo un’entrata a ricciolo di Middleton per il 92-91. Lamb falliva la tripla, Parker perdeva un pallone, la palla scottava; Walker con un passaggio schiacciatissimo raggiungeva Cody in area, il quale si spostava lateralmente, su di lui arrivava l’intervento irregolare. Zeller rimaneva freddo realizzando i due liberi.
Dall’altra parte Middleton tentava una tripla forzatissima, Lamb fuori equilibrio abbassava un braccio a protezione del canestro, per gli arbitri c’era il fallo.
Middleton in lunetta pur essendo un buon tiratore, falliva la seconda importantissima conclusione.
Marvin Williams nel finale era eccezionale, finta di partenza sul n°12 che andava al mare, arresto con finta sul n°34, anche lui a guardare l’eventuale donna in costume a farsi il bagno e floater dal pitturato per il decisivo 96-93 a :25.9.
Antetokounmpo schiacciava non trovando opposizioni nel pitturato poiché la difesa di Charlotte, preoccupata di prender la tripla, si spostava in massa a destra seguendo altri giocatori.
Dopo il time-out Charlotte decideva di rischiare di perder la gara; rimessa di Batum quasi ai cinque secondi, palla poco avanti su Lamb, il quale sotto la pressione di Middleton alle sue spalle, era l’ultimo a toccare un pallone che carambolava sul suo stinco e veniva riconsegnato dagli arbitri nelle mani di Milwaukee.
Batum si faceva perdonare contrastando il tiro di Middleton che finiva corto, la soluzione in jumper non premiava i Bucks costretti a commetter fallo su Kemba a :05.6.
Walker era fermissimo e piazzava i liberi del +3.
A Milwaukee non rimaneva che il time-out corto, lo schema era sempre consegnar palla a Middleton, il quale ci provava dalla grande distanza con Batum in uscita su di lui, nulla da fare, il ferro diceva di no e premiava la tenace prova di grinta e carattere dei Calabroni.
 
Pagelle:
 
Walker: 7
25 pt. (8/16), 6 rimb., 4 assist, 2 rubate. Lui non spreca, serata concreta con qualche canestro da sottolineare per movenze e agilità. Molti lo considerano ormai un All-Star, anche se a Toronto quest’anno non c’è andato.
 
Batum: 6
7 pt. (3/11), 5 rimbalzi, 2 assist, 2 rubate, 3 stoppate. Soffre un po’ in difesa ma rifila comunque tre stoppate ai Bucks, stringe le maglie con i compagni e i denti nel finale, nel quale è bravo a contrastare due tiri a Middleton.
 
M. Williams: 6,5
15 (5/15), 4 rimbalzi, 1 rubata, 2 stoppate. Non sempre è preciso e soffre un po’ cm e aggressività delle sfrontate ali dei Bucks, ma supporta la squadra nei momenti importanti. Iniziativa decisiva l’ultima.
 
Kaminsky: 5
4 pt. (2/6), 6 rimbalzi. Forse tradito dall’emozione, non fa una gran figura dalle sue parti, sarà per la prossima.
 
Zeller: 7
23 pt. (9/12), 9 rimbalzi, 2 assist. Non stoppa nessuno, in compenso quando lo stoppano, devono ricorrere al fallo. Tempista e fortunato sotto le plance dei Bucks, ma anche bravo a cercarsi i canestri. Un suo gioco da tre punti mantenendo coordinazione nel finale, da lo slancio per la vittoria.
 
Jefferson: 6
6 pt. (3/7), 5 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata, 1 stoppata. Partita più che sufficiente di Jefferson al rientro, si arena scivolando nel pitturato di Milwaukee ma si salva con il time-out. Un paio di tiri errati nel finale, fa vedere però di essere sulla buona strada.
 
Lin: 5,5
4 pt. (1/8), 2 assist, 4 rubate. Perde tre palloni, un “passi” abbastanza clamoroso in attacco… A guardare le statistiche di tiro sarebbe da 4,5/5, però si danna in difesa facendo forzare gli avversari, ruba diversi palloni e segna due punti in un momento importante.
 
Lamb: 7,5
14 pt. (6/10), 2 rimbalzi, 2 assist, 3 rubate. Grimaldello e arciere degli Hornets. Quado entra nel terzo quarto inizia a riavvicinare con una tripla i Calabroni, poi per una breve fase pare ci sia solo lui sul parquet. Difesa/attacco, un +18 di plus/minus…
 
Hansbrough: 5
0 pt. (0/1) Gioca la sua possibilità (c’era fuori Hawes per problemi fisici) nella peggiore maniera possibile. Un pio di palloni sfuggiti in attacco dalle mani, 2 falli in 9 minuti (poco più) e relative proteste, oltre a una stoppata presa troppo semplicemente.
 
Coach Clifford: 6,5
Non era facile su un campo di una squadra mina vagante. I Bucks non avranno ancora l’attitudine vincente essendo giovani nel nucleo, ma la squadra di Kidd ha individualità, quelle cui oggi si è aggrappato Clifford per vincere la gara. Il pallone è stato mosso, ma più per ricercare il tempo di vantaggio sul difensore e partire verso canestro più che andare per sfornare l’assist. Forse aspetta troppo a chiamare nel terzo quarto il time-out, però la squadra reagisce e vince, dopo il break va bene così, anche considerando di essere senza MKG, senza il nuovo Lee e con Jefferson a mezzo servizio. La squadra ha vinto, per noi è importante mantenere quest’attitudine e mietere vittorie su tutti i campi alla nostra portata.
 


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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.