Game 63; Charlotte Hornets Vs Sacramento Kings 106-113

Sottotitolo; danneggiHornets.

Va in malora il progetto di portare a casa una doppia vittoria nelle prossime due gare.
Passo falso degli Hornets che hanno lottato, ma hanno dovuto cedere per molteplici cause; la prima è stata quella arbitrale che nel finale ha contribuito pesantemente con 2 o 3 decisioni dubbie ad avvantaggiare Sacramento, la seconda è stata la perdita durante la partita (nel terzo quarto per un problema alla gamba destra) di Big Al, con Cody già fuori il front court degli Hornets si trovava decimato, e seppur Biyombo si dimostrasse un discreto difensore a Charlotte è mancata in attacco rispettivamente la verve e la capacità tecnica del duo titolare Zeller/Big Al.
In più Boston, Miami e Milwaukee hanno vinto tutte nella notte, rabbuiando ulteriormente la serata di Charlotte.

La Sacramento di coach Karl mandava in campo; McCallum, McLemore, Gay, Landry e Cousins, Charlotte rispondeva con; Mo Williams, G. Henderson, M. Kidd-Gilchrist, Marvin Williams e A. Jefferson.

Walker rientra sul parquet amico ma non fa una grande prestazione. 2/9 dal campo e 0/2 ai liberi. Ancora arrugginito...

Walker rientra sul parquet amico ma non fa una grande prestazione. 2/9 dal campo e 0/2 ai liberi. Ancora arrugginito…

Dopo la palla a due vinta dagli ospiti, i Sacramento Kings segnavano subito alla prima occasione.
Palla a De Marcus Cousins che sfuggiva anche al timido raddoppio di MKG per mettere un appoggio al vetro contro Jefferson che costava a Charlotte i primi due punti.
Mo Williams non segnava e Charlotte incassava anche lo 0-4 sempre da Cousins.
Big Al mancava il gancio contro Cousins che tentava di far vedere a Jefferson chi fosse il migliore tra i due con un tentativo di tripla aperta che andava lontano dal ferro.
Jefferson forse stimolato riprovava il tiro in gancio ma ancora una volta le sorti del tiro erano avverse a Charlotte, Gay dalla media colpiva ancora mentre Mo su un facile passaggio di Jefferson non controllava finendo per perdere banalmente palla.
L’inquietante inizio di Charlotte proseguiva con McLemore che appoggiava al vetro lo 0-8.
A cambiare livello del videogame da modalità nightmare a modalità hard ci pensava Marvin Williams; penetrazione con appoggio mano sinistra, a 9:32 arrivavano anche i primi due punti per Charlotte.
Gay sbagliava da vicino ma Landry dopo una lotta furibonda con giocatori per terra prendeva palla, subiva fallo da MKG e dalla lunetta portava in doppia cifra gli ospiti a 9:05.
Un’entrata con appoggio insolito a due mani di Mo a 8:57 raddoppiava i punti di Charlotte che tuttavia subiva l’immediata tripla di Gay per il 4-13 costringendo a 8:39 Clifford a chiamare time-out.
La pausa faceva bene agli Hornets che piazzavano un parziale di 12-0.
Jefferson dalla linea faceva ½, a 8:06 un’altra entrata (di MKG questa volta) portava a 7 le marcature degli Hornets, la difesa iniziava a funzionare anche quando Cousins batteva Jefferson sulla linea di fondo, dall’altra parte sul tentativo di reverse layup il centro dei Kings trovava Marvin Williams che metteva a referto una bella stoppata.
Dopo qualche passaggio a vuoto delle squadre arrivava un assist reale, anzi direi che si tratti di un atto di lesa maestà contro i Kings; Henderson sparava dal lato un passaggio che assist che fendeva la difesa, puntualissimo arrivava lanciato come uno shinkansen Kidd-Gilchrist che schiacciava in faccia alla latitante difesa dei Kings per il 9-13.
A 5:39 Henderson segnava in transizione e a 5:18 Marvin Williams metteva la bomba per completare un parziale di 10-0 che portava gli Hornets in vantaggio 14-13 prima del time-out chiamato da Karl.
A 4:54 Mo metteva un cioccolatino nelle mani di Hendo che la nostra SG scartava con un una slam dunk da far tremare l’arena, anche se McLemore da 3 punti interrompeva il flusso degli Hornets con una tripla per il pareggio a quota 16.
Landry da sotto e Jefferson in post basso facevano solo salire il punteggio, poi era sempre la PF avversaria in qualche maniera a dare un punto di vantaggio ai suoi; prima faceva scomparire in salto sull’appoggio la palla ai difensori segnando, poi commetteva fallo su MKG che andava in lunetta ma realizzava solo un libero, i Kings quindi conducevano di un punto a 2:33 dalla fine del primo quarto.
Entrava Walker in campo, applausi per lui ma il suo primo tiro preso da troppo distante non funzionava.
Anche Maxiell faceva il suo ingresso in campo e si arrangiava con il fallo su Rudy Gay.
Gay riusciva a segnarne uno mentre Charlotte sotto le plance trovava con Biyombo il nuovo pareggio.
Il primo quarto si concludeva con altri 3 punti di Rudy Gay e i Calabroni inseguivano 21-24.

Walker ritrovava la via del canestro nel secondo quarto su una penetrazione di Henderson con scarico.
Controllo non perfetto ma abbastanza per segnare la tripla del 24 pari a 11:10 con Miller in leggero ritardo nella chiusura.
Dalla media era lo stesso Miller a riportare in vantaggio la squadra californiana ma Walker restituiva il favore che Henderson gli aveva fatto prima e metteva Gerald nelle condizioni di pareggiare nuovamente la gara con un tiro in sospensione.
Stephenson rispondeva due volte ai canestri dei Kings con due decise entrate m a 9:17 Collins segnava il 30-32, mentre Lance perdeva palla nei pressi della linea di fondo.
Una schiacciata volante sul tiro di Casspi respinto dal ferro da parte di Thompson che si faceva notare anche in difesa stoppando da pallavolista un’entrata di Walker permetteva a McLemore di tentare la prima fuga di serata; il giocatore dei Kings segnava una tripla da 45° sinistra per il 31-38 ma a 7:31 a riportare più in partita gli Hornets ci pensava la coppia Henderson/Walker; il primo in post basso destro raddoppiato vedeva Walker piazzato a 45° sinistra chiedergli palla, il lob per Kemba era buono, così come il tiro da 3 punti per il 34-38.
Dopo due liberi di Cousins si assisteva nuovamente a una sfrontata entrata di Kidd-Gilchrist che passava in mezzo a 3 giocatori, l’unico a tentare di fermarlo era Casspi che allungava un braccio ma peggiorava la situazione perché la nostra ala finalizzava un gioco da 3 punti per il 37-40 a 6:40.
23 secondi dopo MKG andava a battere una rimessa dal fondo (lato Kings), cedendo palla a Mo Williams, il quale schiacciava un pallone di ritorno davanti a Casspi, a MKG non rimaneva altro che rollare a canestro per la facile dunk del -1 che diveniva +1 quando Mo Williams in transizione uno contro uno riusciva a mettere da sotto un tiro non semplicissimo.
I Kings beneficiavano di una rubata di Cousins a Jefferson ma sulla transizione McLemore sbagliava l’alley-oop che arrivava ugualmente a 4:13 con Miller per Gay.
Episodio tragicomico poco dopo; su un cambio lato di Charlotte Henderson alzava le mani sopra la propria testa per cercare di contenere il passaggio, ma riusciva solamente ad alzare la palla che finiva sul volto di una signora, la quale stava guardando da un cellulare, forse un tablet qualcosa che la “vicina” le stava mostrando, non accorgendosi che il meteorite arancione viaggiasse proprio diretto sul suo volto.
Impatto devastante con viso e occhiali volati via.


Un po’ di epistassi per la signora, sempre detto che l’abuso dei telefonini fa male.
Signora sconnessa come Jefferson, che prima concedeva due liberi a McCallum, poi pasticciava lamentandosi di un tocco di Cousins, che onestamente non saprei se realmente avvenuto.
Un’ingenuità di Big Al comunque, che protestava a e si prendeva il tecnico.
Gay ringraziava e metteva il 41-45. Anche De Marcus cercava qualcuno fuori dal campo con un’aperura in salto, in questo caso era la sua panchina a recuperar palla, tuttavia Landry aumentava il vantaggio di due per gli ospiti, prima che a 1:15 Marvin Williams risolvesse l’azione con una tripla.
I centri divenivano protagonisti di questo finale di primo tempo; Cousins segnava 4 punti, Jefferson gli rispondeva facendosi largo in area e con delle finte realizzava il 46-51 che sanciva anche la fine dei primi 24 minuti effettivi.

Biyombo in schiacciata. Nel finale h dovuto sostituire Jefferson uscito per problemi a una gamba.

Biyombo in schiacciata. Nel finale h dovuto sostituire Jefferson uscito per problemi a una gamba.

Nella ripresa Gay a 11:28 faceva capire che i Kings non erano venuti per niente in North Carolina.
Con Charlotte sul -8 Henderson andava in lunetta mentre Clifford confabulava con MKG per aggiustare la difesa, i liberi andavano a segno ma la difesa di Charlotte soffriva ancora; Landry era raggiunto da un passaggio sotto troppo facilmente e Marvin Williams era costretto ad abbattere la mannaia su di lui.
Big Al rispondeva ai liberi di Carl prendendo spazio per il suo tiro e segnando il 50-56, MKG si faceva trovare a 10:00 dalla fine del terzo periodo sulla baseline e appoggiava i due punti del -5 (52-57).
Gay e McLemore però spingevano i californiani sul +9, a 8:53 Marvin Williams buttava dentro la palla a spicchi con un’altra conclusione dalla lunga distanza per il 55-61.
Jefferson in difesa stoppava l’entrata del n° 3 avversario e Charlotte si riportava sotto con Henderson; la nostra guardia spalle a canestro in post basso sinistro eseguiva un moonwalker con passo di danza in spin move girandosi verso l’esterno e appoggiando con coordinazione perfetta il 57-61.
Charlotte tornava sul -2 con Mo Williams che partiva a razzo, eseguiva un gran dribbling e assestava un colpo alla difesa dei Kings con un magnifico passaggio per MKG che dalla sinistra appoggiava al vetro anticipando le mani protese di due difensori.
Dopo qualche errore si arrivava a 5:34, Jefferson segnava dalla top of the key il pareggio a 61 ma a 5:20 Marvin Williams andava a contatto con McLemore che segnava e subiva fallo per un gioco da 3 punti.
A 4:59 era ancora MKG a dare linfa a Charlotte con un jumper dal lato destro ma a 4:17 ancora McLemore raggiunto da un passaggio in stile football americano andava a inchiodare la schiacciata.
Mo Williams finalmente, dopo una partenza non stupenda, metteva due punti, poi era MKG a intuire il palleggio alto di Cousins, s’infilava sotto tra mano e pallone e cercava di scappar via solo in transizione, tuttavia DeMarcus glielo impediva abbracciandolo.
Charlotte con palla in mano trovava ancora dal suo attuale comandante in pectore Mo Williams due punti per il sorpasso (67-66), anche se le squadre si sorpassavano nelle azioni successive; Miller contro Kemba segnava, a 2:53 le finte di crossover di Stephenson gli facevano guadagnare lo spazio per il tiro mandato a bersaglio dalla media, Biyombo stoppava l’attacco dei Kings ma Thompson recuperava e segnava, a 2:15 Thompson stoppava irregolarmente Bismack e Miller prendeva un tecnico per proteste, Mo segnava il suo e Biz faceva ½, tanto bastava per riacquisire il nuovo vantaggio (71-70).
Sacramento ancora avanti con Gay, anche se triplicato, Biyombo segnava in tap-in a 1:40 sull’errore di Walker e Casspi segnava il 73-74.
Charlotte a 1:18 si rallegrava per la tripla di Mo Williams che le dava un margine di due punti, aumentato circa 32 secondi dopo sempre dal nostro play con un runner.
Casspi però teneva a stretto contatto i suoi con un tiro da 3 punti.
Lunetta amara nei secondi finali; Gay toccava Walker sul tiro, il quale evidentemente era ancora lontano dalla miglior forma, sbagliava i due FT, sulla lotta a rimbalzo gli arbitri vedevano un fallo di Biz su Thompson inesistente (semmai sarebbe stato il contrario) e mandavano il lungo avversario in lunetta che pareggiava e chiudeva il quarto sul 78 pari.

L’ultimo quarto iniziava con il botta e risposta McLemore/Henderson, poi erano Thompson prendendo un rimbalzo offensivo a segnare e Biyombo su passaggio schiacciato di un Henderson raddoppiato.
Lo stallo nel punteggio veniva sbloccato da McLemore che dal lato destro metteva 3 punti per l’82-85.
Henderson tentava ancora d’esser uomo assist e passava un pallone a Stephenson abile a penetrare e a svitarsi per un buon canestro.
A 8:58 però la difesa di Charlotte si apriva come il Mar Rosso. Henderson, scostandosi come una tendina, lasciava spazio a Miller per una tripla frontale, il regalo era sfruttato appieno e i Calabroni si trovavano sotto di 4 punti.
Kemba da 3 non segnava e per far rimanere a galla gli Hornets Biz doveva andare a stoppare Thompson inchiodando una stoppata siderale al vetro.
A 7:32 gli arbitri peggioravano la loro situazione, aggravando gli indizi della loro presunta colpevolezza; McLemore in transizione schiacciava il pallone, Stephenson ormai ritardato tentava lo stesso di fermare la guardia avversaria toccandolo sulla schiena regalandosi un aggettivo uguale alla parola contenuta nella frase.
Fallo sacrosanto anche se lieve ma Lance aveva un gesto di stizza con sé stesso ed era girato rispetto agli arbitri, che troppo zelantemente gli fischiavano anche un tecnico contro.
Azione doppia da 4 punti pe i Kings e 84-92, terribile colpo inferto agli Hornets che rimandavano in campo i titolari ma non Al Jefferson, precedentemente visto in panchina tenersi la gamba e finito negli spogliatoi per verificarne le condizioni.
Senza Zeller e Big Al la pericolosità sotto canestro egli Hornets scemava, ci doveva pensare MKG con un’entrata laterale conclusa in fing and roll a segnare e a mettere il libero perché Casspi cercava di sbilanciarlo.
Biz stoppava McLemore e Mo segnava con un jumper il -4.
L’alveare ronzava diventando assordante, specialmente quando Stephenson in transizione a 5:24 segnava nonostante fosse spinto da McCallum.
Il libero andava dentro e la squadra di Jordan si trovava sul -1 (93-94). Sacramento giocava male l’attacco, un pallone passato sotto trovava Biyombo in pieno, Charlotte ripartiva con Mo sempre a tutta birra, il suo assist era una pallottola che tagliava a fette la Difesa dei Re che dovevano osservare la schiacciata sorpasso (95-94) di MKG a 5:04.
MKG faceva fallo su Gay che non sbagliava ridando il vantaggio agli ospiti, Mo Williams raddoppiato sulla linea di fondo si faceva intercettare il passaggio da Cousins, poi era sempre Cousins a portare un blocco con il tronco leggermente fuori cilindro, MKG tentava di liberarsi per andare a riprendere Gay in possesso di palla passato dietro al blocco del centro, ma per farlo tentava di divincolarsi alzando il gomito.
Per gli arbitri era fallo e assegnavano due liberi all’uomo franchigia dei Kings. Il centro splittava, Mo non segnava e Cousins sfruttava nel pitturato il miss-match con Marvin Williams.
Canestro più fallo e 95-100 Kings.
I punti divenivano 7 con l’alley-oop di Cousins ma Charlotte per la terza volta risaliva dall’inferno con Henderson (jumper) a 2:49 e un libero di Williams che ridavano speranze sul -4.
Cousins concludeva in penetrazione diagonale con un tiro in reverse ed era 98-104 Mo a 1:59 in penetrazione segnava ma solo dalla lunetta, Marvin lo imitava dopo essere andato esplosivamente a rimbalzo e aver tentato la schiacciata.
Da dietro purtroppo i Kings spendevano il fallo ma arrivavano comunque due punti per il 102-104.
Cousins segnava con un pizzato frontale, lasciato con troppo spazio ma Mo in penetrazione riportava a -2 i Calabroni.
Partiva l’ultimo giro di lancette che rubava il tempo a Charlotte per recuperare.
A :46.1 una decisione discutibilissima degli arbitri; Kidd-Gilchrist era velocissimo a muoversi lateralmente per occupare la posizione frontale nel cuore dell’area, Gay in penetrazione si buttava dentro portando avanti l’arto sinistro che finiva su un Michael forse con un piede non aderente totalmente a terra, ma comunque fermissimo, sarebbe sfondamento dal mio (ma non credo solo il mio) punto di vista ma gli arbitri assegnavano un libero ai Kings perché sul rilascio della palla Gay trovava il canestro. Gioco da 3 punti pesantissimo che Henderson cercava comunque di non far divenire decisivo con penetrazione, spin e appoggio per tornare a un possesso lungo a :41.4. A decidere definitivamente una partita rovinata da una delle terne arbitrali più scarse che abbia visto, ci pensava R. Gay che dalla sinistra fintava la partenza, entrava in area con Henderson che si staccava leggermente a causa della finta, il pull-up di Rudy era buono nonostante Gerald facesse il massimo mettendo in salto la mano sopra il suo viso.
Il 106-111 a 18:2 obbligava Charlotte a tirare in fretta.
I tiri presi non entravano e i Kings andavano in lunetta a vincere una partita (106-113) in cui loro non hanno rubato nulla, ma gli arbitri hanno sicuramente danneggiato Charlotte.

A questo punto si guarda già al futuro.
Incassata l’inaspettata sconfitta, con Miami vincente, in una maniera o nell’altra ora dobbiamo battere i Bulls, sebbene Zeller probabilmente non sarà della partita e Big Al è a rischio (non ho ancora news sulla sua situazione fisica).
Questo potrebbe compromettere i match-up sotto le plance.
Tornando a oggi Sacramento ha tirato con l’83,3% (25/30) contro il 61,5% (16/26) di Charlotte ai liberi.

hstats

Voti

Mo Williams: 6,5
20 pt., 8/20, 2 rimbalzi, 8 assist, 1 stoppata. Perde 2 palloni. Un Mo leggermente sottotono all’inizio, s’infiamma nel terzo quarto, mentre nell’ultimo segna qualche punto ma sbaglia un tiro e perde palla sulla linea di fondo.

Henderson: 7
17 pt. (7/16), 6 rimbalzi, 11 assist. In doppia doppia. 11 assist confermano la sua partecipazione al gioco e il suo buon momento. Mette qualche canestro importante e anche se in difesa qualcuno gli segna in faccia, lui fa il suo dovere difendendo per il possibile.

Kidd-Gilchrist: 7,5
23 pt. (9/12), 9 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, 2 stoppate. Secondo gli arbitri commette 5 falli. Tre più due omaggio. Estremamente penalizzato dagli arbitri che quasi lo sbattono fuori, dona energia a Charlotte, la fa rientrare in gara con punti, rimbalzi e stoppate. Torcia umana.

Marvin Williams: 5,5
13 pt. (4/12), 7 rimb., 1 assist, 3 stoppate. Marvin paga in qualche caso I cm. Un paio d’errori in difesa ma si rifà con 3 stoppate. Male però in attacco. Le sue triple (3/8) vanno bene, da due, però fa ¼ anche se nel finale, tra gli episodi non citati c’è lui che sale vicino a canestro, poi scompare in una selva di corpi in maglia viola, probabilmente succede di tutto, gli arbitri danno stoppata buona a Cousins mentre lui rovina per terra. Che sarà successo?

Jefferson: 5,5
9 pt. (4/9), 6 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata, 2 stoppate. Non arriva in doppia cifra perché un infortunio lo toglie di mezzo. Preoccupante per Charlotte si dovesse aggiungere la sua assenza, proprio ora che era rientrato Walker… Esagera un po’ nel primo quarto nel duello personale con Cousins, vuole dimostrare di essere il migliore ma forza troppo le conclusioni.

Walker: 5
6 pt. (2/9), 1 rimbalzo, 2 assist, 1 stoppata in 16:24. Kemba dice di essere pronto ma questa sera non lo è sembrato. Forse un po’ emozionato, ma atleticamente un po’ giù e un po’ scoordinato rispetto al solito. Ha bisogno di provare e trovare il ritmo partita.

Biyombo: 6,5
7 pt. (3/3), 6 rimbalzi, 2 rubate, 3 stoppate in 23:19. Biz inchioda 3 stoppate, una più bella dell’altra. Non sempre è preciso nel tenere la posizione e commette qualche fallo evitabile. In attacco si limita a mettere i tiri che può prendersi (ancora perfetto nella notte), è un limite, ma almeno evita di sbagliare regalando il possesso agli avversari.

Maxiell: 5,5
0 pt. (0/2), 4 rimbalzi in 14:12. Nullo in attacco, fa vedere qualcosa di buono in difesa, ma contro I lunghi sei Kings servirebbe altro per fare la differenza.

Stephenson: 6,5
11 pt. (5/10), 3 rimbalzi, 3 assist, 1 rubata in 25:18. Perde un paio di palloni ma compensa con le altre statistiche. Anche questa sera utile per ricucire lo svantaggio, anche se Charlotte non vince. Unica pecca quel fallo speso male che regala due punti extra agli avversari. Situazioni di gioco, ma lui deve farsi più intelligente.

Clifford: 6
Prova anche Kemba e Mo insieme nel primo quarto ma l’esperimento con Kemba fuori forma va così così. Per il resto da un’identità alla squadra che lotta, ma i due lunghi fuori non possiamo permetterceli. Decide di tener fuori oltre ai soliti 3 anche Roberts, avendo abbondanza di guardie e portatori di palla, si sono visti anche Mo, Kemba e Lance contemporaneamente, tuttavia Brian contro i Bulls potrebbe servire.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.