Game 7; Charlotte Hornets @ Los Angeles Lakers 92-107

Nella hollywoodiana Los Angeles va in scena il solito copione del solito film nel quale i presunti buoni battono i cattivi.
Era una pellicola fin troppo scontata.
La piccola Charlotte, vittima sacrificale, inghiottita dalla grande città.
Gli ingredienti c’erano tutti.
Lakers sullo 0-5, partenza pessima per un colosso del business che non può permetterselo.
L’ultima volta che il marchio Hornets ha vinto a Los Angeles c’erano ancora Belinelli e Paul ed erano i playoffs.
I magnificati Bryant, Lin, con le loro storie particolari a far da protagonisti.
Gli arbitri, che avevano fatto un buon lavoro nei primi due quarti, hanno finito per essere spettatori coinvolti parteggianti per gli eroi del film nella seconda parte della partita.
Intendiamoci… gli arbitri hanno solo avvantaggiato un po’ i Lakers (ma senza essere decisivi) che hanno avuto una fiammata che gli ha consentito di girare la gara, mentre Charlotte, forse anche causa dei due overtime e del viaggio Atlantico-Pacifico, sembrava contemporaneamente sparie dal campo dopo due quarti giocati nettamente meglio rispetto ai Lacustri.
Hornets con Walker, Stephenson, Kidd-Gilchrist, M. Williams e “Big Al” Jefferson.
I Lakers scendono sul parquet con J. Lin, K. Bryant, Hill, Boozer, W. Johnson, il coach è l’ex New Orleans Hornets Byron Scott.

Gary Neal in entrata.

Gary Neal in entrata.

Ciak si tira!

Ad inizio riprese Kidd-Gilchrist si fermava un secondo in aria per posare per i fotografi e con un fade-away realizzava i primi due punti della partita.
Williams sparava la sua prima tripla di serata a 7:33.
Bryant rispondeva ma i Lakers in questo inizio erano piuttosto freddi al tiro.
Jefferson a 6:49 appoggiava bene a canestro, Hornets avanti 11-4.
Inusualmente gli Hornets allungavano ad inizio gara, quando Walker serviva Williams che sprigionava un’altra tripla da 45° a sinistra.
15-6 per i Calabroni con i Lakers costretti a chiamare time-out.
Dopo un buon inizio di Charlotte; assist in diagonale di Stephenson per Maxiell che da sotto segnva i suoi primi due punti (appena entrato in campo), e 4 punti di Walker che portavano sul 23-14 la sfida, i gialloviola rimontavano.
A 1:38 Bryant schiacciava con prepotenza, ma il fallo di Zeller faceva si che la palla sbattesse sul primo ferro non facendola entrare. Il Black Mamba però realizzava i due liberi dalla lunetta.
Lo stesso serpente tentava d’ infilarsi nella difesa dei Calabroni, ma Hairston gli strappava palla di mano.
Maxiell con un movimento rotatorio degli arti superiori trovava lo spazio sotto canestro per far felici gli Hornets sul +7 (25-18), punteggio che era anche il finale di quarto.
Dopo un errore al tiro di Zeller, Hairston scalava due difensori dei Lakers e inaugurava il quarto.
Davis dei Lakers rispondeva schiacciando per il 29-23.
Con le panchine in campo si assisteva ad una fase con qualche errore di troppo al tiro, fino al canestro piazzato di Zeller a 8:20 per il 31-23.
A 8:09 Price per i Lakers cercava di diminuire lo svantaggio, entrata con canestro, sfiorato da Roberts. Gioco da 3 punti totale.
A 4:25 Ellington con due liberi portava sul -3 i losangelini.
Bryant, dopo il settimo turnover degli Hornets, portava la gara sul 35-34 Hornets.
Marvin Williams con un tiro lungo da due provava a scacciare i biancogialloviola, Bryant gli rispondeva ancora, ma era sempre Williams da 3 punti a saettare la palla a spicchi per il 40-36.
Walker nel finale era caldo, prima trovava una penetrazione sulla destra con l’aiuto in ritardo, poi rubava palla a Lin e in transizione subiva il fallo dallo stesso, che non serviva però ad evitare il canestro.
Con il gioco da 3 punti completato i Calabroni erano in vantaggio 49-40. Il parziale all’intervallo era di 51-42.
Nella ripresa erano subito Lin e Boozer a provare ad accorciare. Walker rispondeva al fuoco con due canestri.
A 6:44 Jefferson fulminava la difesa dei Lakers con un passaggio che trovava perfettamente l’entrata con molto tempismo di Kidd-Gilchrist. Fallo speso dai Lakers bene. ½ dalla lunetta per l’ala dei Calabroni. Una fiammata di Boozer era il preludio alla scena principale del film.
Con 4 canestri e 8 punti portava in vantaggio Los Angeles 59-61. Charlotte continuava a pasticciare.
Lin e Bryant nel giro di poco mettevano due triple che cambiavano il volto della gara per il 59-67.
Ellington segnava anche lui da 3 punti mentre Charlotte iniziava a litigare dalla lunetta. Il 13-34 di parziale del quarto lasciava poche speranze agli uomini di Clifford.
Nell’ultimo quarto c’era poco da fare, un paio di lampi di Neal davano il -8 agli Hornets, ma i ragazzi di coach Clifford non riuscivano a trovare il modo per arginare gli attacchi dei losangelini.
La partita si chiudeva sostanzialmente in anticipo con gli Hornets che non riuscivano più a riavvicinarsi…
Charlotte dovrà giocare altre tre partite all’Ovest, cercando di sfatare il tabù iniziale di non aver ancora vinto in trasferta e con una squadra dell’ovest.
Prossima tappa: Portland. Per quel che riguarda i Lakers… gli Hornets li aspetteranno a Gotham City, pardon… Charlotte il 4 marzo dell’anno prossimo, cercando di girare un film diverso.
Forse Hornetman, il cavaliere oscuro… poiché questo nuovo luogo, sarà quel colore viola scuro nel simbolo, le sue ombre definite, la silhouette, in qualche modo mi ricorda un po’ il logo di Batman, a voi no?

Voti

Walker: 6,5
17, 4 assist, 2 rubate. Offensivamente fa benissimo, purtroppo il suo avversario diretto fa meglio.

Stephenson: 5
6 punti, 10 rimbalzi e 5 assist. Tiro spesso corto, sarebbe da migliorare. Pesa il 3/12 dal campo.

Kidd-Gilchrist: 5
3 punti, una palla persa. Qualche errore di troppo. Non in partita.

M. Williams: 6
Soffre Boozer nonostante una difesa più europea che all’americana. Buone le sue triple. 11 punti e 5 rimbalzi.

Jefferson: 6
23 punti e 8 rimbalzi. Qualche tiro errato di troppo. Uno dei principali terminali di gioco degli Hornets però nonostante i 23 punti, dal mio punto di vista ha disputato solamente una partita sufficiente.

Hairston: 6
2 punti e 3 rimbalzi in 10 minuti. Una palla strappata a Bryant non abboccando alla finta della guardia losangelina.

Zeller: 6
8 punti, 5 rimbalzi. Un po’ meno energico del solito in qualche occasione fa fatica in difesa.

Maxiell: 6,5
4 punti, due rimbalzi e una rubata in 12 minuti.

Neal: 6
14 punti. 4/9 dal campo. Ignorato da Jefferson e compagni un paio di volte da solo sulla linea dei tre punti, sbaglia un paio di liberi nonostante sia un buon tiratore…

Roberts: 5
0 punti, 0/3, due assist e un fallo speso male.

Henderson, Pargo e Biyombo: s.v. 3:41 in campo per questi giocatori. Due punti a testa per Henderson e Pargo.

Coach Clifford: 5
Dal mio punto di vista ci mette un po’ troppo a fare i cambi e a chiamare time-out nel momento in cui i Lakers prendono l’inerzia della gara. Forse non sarebbe cambiato nulla, ma il dubbio mi rimane.

Recap Video: http://watch.nba.com/…/2…/11/09/0021400097-cha-lal-recap.nba

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.