Game 70: Charlotte Hornets Vs Cleveland Cavaliers 108-114

Mykhailiuk (9 punti) in schiacciata.
Sullo sfondo McGowens.
A tradire è stata una parte della bench degli Hornets – menomati da numerosi infortuni – che non ha retto l’urto del rientro Cavs a cavallo degli ultimi due quarti.

Gli Hornets non hanno Oubre Jr. (schiena) per l’occasione, Williams e ancora Cody Martin (inutile ricordare LaMelo) mentre Cleveland rinuncia a J. Allen.

I Calabroni – però – partono con piglio aggressivo e molta energia nonostante il back to back più veloce della loro storia finendo con un 16-0 nei fast break point nel primo tempo, saltato in aria il gioco controllato voluto da Bickerstaff ma con 13-8 nei TO, vivendo sulla velocità delle folate offensive qualche errore di misura nei passaggi, nel controllo del corpo come quando Rozier toccava la linea laterale destra agganciando un lancio lungo ma dopo 24 minuti il 62,5% contro il 23,5% da fuori nel primo tempo ed il 17-7 negli assist mandava Charlotte all’intervallo sul 59-52.

I Calabroni volavano sul +16 grazie a Richards e Rozier nel terzo quarto e a 14:38 dalla fine gli Hornets cercavano di continuare sulla stessa strada ma la panchina non era all’altezza dei titolari e Cleveland chiudeva tagliando il divario a fine quarto sino al -8 esatto.

La squadra dell’Ohio mangiava punti e a 7:54 agganciava Charlotte sul 94 pari con il fallo di Jones sulla finta di Mobley, costato al ragazzo dai capelli verdi l’espulsione per raggiunto numero limite di falli commessi.

Hayward tentava di provvedere al rilancio con la tripla da catch n’shoot coraggiosa a 7:41 ma nonostante la retina accarezzata in maniera perfetta, Cleveland passava avanti con due canestri di Mobley (99-100) e da una palla non controllata da Mykhailiuk, nascevano due facili per Mitchell.

Mitchell spingeva sul +7 gli ospiti ma Charlotte trovava un parziale da 6-0 con passaggio di Rozier per Richards che mancava l’And1 per il pari a quota 107 mentre Mitchell usciva nel finale con due alzate su DSJ per il +3 CLE.

Rozier mancava il pari da tripla e Garland, dopo un challenge perso da Clifford, segnava uno dei due FT per il 108-112 a :10.7 decidendo la partita.

Hornets “beffati” dalla stanchezza, dai TO (19) che non hanno saputo sfruttare l’assenza di Allen dopo quasi tre quarti integrali di buon basket.

La pressione posta su Rozier nella parte finale (anche spesso raddoppiato e seguito a stretto contatto come nelle partite più hard di PO) ha fatto il resto con Charlotte che senza molti altri terminali offensivi validi ha dovuto “inventare” qualche azione come il colpo fuori equilibrio in fade-away di Hayward nell’ultimo quarto.

In +/-, -25 per Mykhailiuk, -22 per Kai Jones, -16 per P.J. Washington, -13 per McGowens (con il primo e l’ultimo un livello sotto per giocare in NBA mentre al secondo manca esperienza).

Charlotte ha chiuso con 27 punti di Rozier, 19 di P.J. Washington, 16 di Hayward, 15 punti e 12 rimbalzi per Richards, 14 punti, 8 rimbalzi e 7 assist per Dennis Smith Jr..

Cleveland Ha chiuso con Garland a 28 punti e Mitchell da 23 anche se il 2/16 combinato da oltre l’arco dai due non è stato il massimo mentre 18 punti sono arrivati da Mobley e 15 da LeVert.

Charlotte tenterà la rivincita nella notte di mercoledì dopo un giorno di riposo.

Game Recap

Dopo la palla a due Cleveland prendeva subito vantaggio con Charlotte che vedeva in un Mitchell incontrollabile, lo specchio dell’incubo incontrollabile di 21 ore prima (più rapido back to back nella storia di Charlotte) Horton-Tucker ma gli Hornets si riprendevano dal 2-7 con un reverse layup di P.J. Washington, una tripla di Rozier e dopo due sorprendenti stoppate sulla stessa azione di Richards su Mobley arrivava la parità a quota nove con P.J. Bravo a schiacciare ad una mano in transizione.

A 7:46 era sempre il nostro numero 25 a portare per la prima volta in vantaggio Charlotte (12-11), un vantaggio che incrementava a 6:17 quando P.J. si ripeteva da fuori mentre Dennis Smith Jr. (in sostituzione di Kelly Oubre Jr. alle prese con dolore alla schiena) andava ad appoggiare e a rubare una palla dalla stessa rimessa dal fondo subendo fallo.

Due FT a segano 4:58 ed altri due dopo un recupero solamente 3 secondi più tardi.

A 4:16 la doppia smanacciata di Richards – in mezzo a due difensori – sul tiro sbilenco di Rozier, finiva dentro e DSJ a 3:50 volava ancora sulle ali del vento firmando il 29-15.

Gli Hornets erano costretti a diversi cambi e la tripla di LeVert a un secondo e due decimi mandava il primo quarto in archivio sul 35-25.

Cleveland rollava nel secondo quarto sino al 43-45 firmato Garland a 5:51 da tripla poi – 16 secondi più avanti – Mobley, splittando due FT, mancava il pareggio ma gli Hornets incassavano – dopo la tripla di Mykhailiuk, un canestro di Mobley ed uno di Garland (ancora da tre per la guardia) tornando sotto (48-49), uno svantaggio durato 13 secondi grazie a due tiri liberi di Richards, ora diventato molto preciso dalla lunetta.

Charlotte con qualche folata offensiva (vedi Rozier) finiva per riprendere il + 10 ma tre punti finali di Garland (½ dalla lunetta e una driving in appoggio) valevano il 59-52 all’intervallo.

L’alley-oop di Richards a 10:12 era l’antipasto di un terzo quarto che vedeva gli Hornets entrare in the zone con Rozier a 4:27 quando segnava un fade-away difficile per poi veder Richards in palleggio costruir gioco e scaricare un lungo-linea sulla baseline dove nel corner sinistro trovava JT Thor che scaricava la bomba mentre Rozier a 3:14 tornava a farsi vedere con uno step-back 3 in pull-up 1 vs 1 che inceneriva difensore e retina per l’87-72.

A 2:38 Mykhailiuk segnava il +16 ma Charlotte con qualche cambio in corpo finiva male il quarto e Cleveland tagliava il divario sull’89-81.

Il resto lo trovate in analisi sopra con Cleveland che chiudeva la partita grazie a Mitchell dopo aver sorpassato dicendo thank you a Mobley anche se Clifford si è lamentato di un challenge (fallo ipotetico di Rozier, tra l’altro asfissiato in attacco nel finale dalla difesa dei Cavs) nel finale che ha dato i due tiri liberi a Garland per chiudere la partita, un contatto rivisto dalla terna a favore di Cleveland che alla fine è stata brava a crearsi contatti finendo con un 25/34 in lunetta (qualche dubbio su alcune decisioni c’è però) contro il 16/22 di Charlotte un po’ di manica stretta.

Questo articolo è stato pubblicato in Games da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.