Game 71; Charlotte Hornets @ Brooklyn Nets 105-100

 
Sottotitolo; RischiHornets
Lin conferma il buon momento di forma anche a Brooklyn.

Lin conferma il buon momento di forma anche a Brooklyn.

 
Squadra in Direzione Ostinata e contraria citando il titolo dell’antologia postuma di Fabrizio De André.
Pochi credevano in questi playoffs e se ottenuti magari nelle ultime partite prendendo un ottavo posto.
Miami nella notte ha vinto, le altre lì intorno non mollano in un’Eastern Conference salita di livello, ma continuiamo a stare lì…
Tecnica e qualità, squadra che sta smentendo i più scettici analisti confermandosi in questa lunga maratona che è la regular season.
 
Padroni di casa che erano disposti sul parquet con il seguente quintetto; Sloan, Ellington, Bogdanovic, T. Young e Br. Lopez. Gli Hornets invece scendevano sul parquet del Barclays Center con; Walker, Lee, Batum, Kaminsky, C. Zeller.
L’idea di Clifford di far crescere Kaminsky vista la prima assenza stagionale di Marvin Williams alle prese con un problema alla caviglia.
Si rivedeva anche attivamente in campo Spencer Hawes nella serata.
 
I Nets conquistavano il primo Pallone, Ellington ci provava contro Kaminsky da vicino ma il suo tiro finiva contro il primo ferro, la palla tornava indietro e lo stesso Wayne contrastando il rimbalzo a Kaminsky mandava dentro la sfera un po’ casualmente probabilmente.
Charlotte non si scomponeva, Lee dal cuore del verniciato si girava e aiutato dal primo ferro segnava in turnaround sebbene fosse marcato.
Il piano dei Nets era attaccare Kaminsky, il quale però non solo teneva su Young ma non si limitava a difendere, in attacco teneva vivo un pallone che si stava perdendo sul fondo e a 10:38 segnava anche la tripla dall’angolo sinistro che portava Charlotte sul 5-2.
A 9:49 Brooklyn si avvicinava; una drive di Lopez metteva in difficoltà Zeller, intervento irregolare che corrispondeva a due FT realizzati da Br. Lopez.
A 9:30 Kaminsky in turnaround continuava la sua buona prova infilando dal post basso sinistro in uno contro uno.
Un’isolation di Lopez dalla linea di fondo sinistra produceva due punti per i padroni di casa a mezzo jumper.
Bastava un accenno di entrata centrale per far convergere tre giocatori verso il centro area, spazio sufficiente sullo scarico del francese per Kaminsky che dalla diagonale sinistra infilava tre punti portando sul 10-6 il punteggio.
Young accorciava al -2 ma un passaggio ravvicinato di Walker trovava un lanciato Zeller che veleggiando dopo uno stacco a propulsione atomica si appendeva a canestro per una jam esaltante.
Dall’altra parte Young da sotto falliva due volte, in attacco allora Kaminsky pensava già di spaccare la gara, penetrazione in area e rilascio perfetto della palla per il 14-8 che a 5:33 costringeva Brooklyn al time-out.
Al rientro si vedeva dopo 50 gare di assenza, Rondae Hollis-Jefferson, primo tiro e primo bucket.
Gli Hornets però continuavano a macinare il loro gioco, dal post basso sinistro Big Al era rapido a passare imprevedibilmente e istantaneamente sull’entrata centrale di Batum che veloce appoggiava non trovando opposizioni nel corridoio centrale. Anche Lin, eroe di serata contro gli Spurs s’iscriveva all’albo dei marcatori della partita; twisting and turning sotto e Hornets sul 18-10 a 3:33.
Dopo due punti Nets, a 2:28 un open 3 di Lee portava a +9 i Calabroni, Hollis con due punti in sospensione da sinistra cercava di essere l’arma in più per i suoi ma Lin prendeva la baseline sinistra dopo un movimento che lasciava indietro due difensori e appoggiava a 1:03 il 23-14 che diventava un 25-14 dopo un running layup dello stesso Lin, aiutato dall’assist di Lee che aveva rubato palla in difesa e condotto la transizione. Poteva bastare così per il primo quarto che gli Hornets conducevano di 11 punti.
 
Forti del vantaggio gli Hornets usavano ritmi non certo forsennati, si usava più la tecnica, per un fallo di Lamb sotto canestro Jeremy si presentava in lunetta ma realizzava solo un FT, Killpatrick dall’altra parte inaugurava il suo buon quarto con due punti a 11:09 e proseguiva a 10:13 aggiungendone altrettanti in jumper. Jefferson si segnalava per un altro post, questa volta da destra, palla per Hawes e infilata con appoggio a braccio destro esteso. Il vantaggio di Charlotte rimaneva sulla decina, Lee non segnava ma un impressionante tap-in (per tempismo su Killpatrick) di Lamb a 7:00 consentiva agli Hornets di andare sul +12 (32-20), anche se Killpatrick passava dalla lunetta per riscattarsi poco più tardi con due FT.
A 6:25 dopo 3 pt. ottenuti da Lin, Killpatrick segnava ancora ma a 5:25 Lin dava una bella assistenza a Zeller per finalizzare in layup. 5:28, ancora Killpatrick e da tre punti, canestro che valeva il 37-27, altro 3 punti di Lopez ma si udiva benissimo il fischio prima della partenza del tiro, il centro dei Nets pestava con il tallone la linea di bordo campo destra e quindi non veniva validata.
Era sempre Killpatrick, però, a colpire e lo faceva nuovamente dalla grande distanza, aiutato poi da Lopez con un 2/2, il coloured dai capelli colorati di giallo vedeva la sua squadra dimezzare lo svantaggio e rientrare sino al -5 (37-32) a 3:36.
Un pull-up alzato da Batum più un cambio lato del francese che tirava da tre in faccia a Bogdanovic dalla sinistra ripristinavano il vantaggio in doppia cifra.
Botta e risposta Lopez/Jefferson e ultima azione finale per gli Hornets; Walker rompeva la difesa sul raddoppio, si catapultava a canestro, dove estendendo il braccio destro in elegante appoggio, andava oltre la difesa di Ellington e chiudeva i primi 24 minuti sul 46-36.
 
Il terzo quarto pareva iniziare bene per Charlotte che con Walker posizionato nel corner sinistro segnavano subito una tripla.
Quattro punti di Lopez portavano il parziale di periodo a favore dei grigi ma un assist smarcante da pick and roll di Kemba metteva in azione i pesanti cingoli di Kaminsky, il quale andava a schiacciare pesantemente in faccia a Lopez per il 51-40. Walker faceva proseguire il parziale del purple team con 4 punti consecutivi, il secondo canestro lo vedeva correre in diagonale sulla destra per raggiungere il centro; movimento di finta di passaggio che disorientava la diesa di Brooklyn e appoggio tra lo stupore del pubblico e +15.
Sull’altro lato Charlotte guadagnava ancora unti, mismatch da pick and roll di Kaminsky contro Sloan, la nostra ala forzava nel tentativo di entrare in area e trovava il fallo del piccolo.
Young interrompeva il parziale con un rapido spin e appoggio vs Kaminsky e aggiungendone altri due con un tocco ravvicinato su Cody e Frank per il 57-44.
Batum di tripla anticipava il suo fantastico finale; tripla frontale saltando in avanti e 60-45 a 5:51.
Lopez lottava sotto le plance e in attacco al terzo tentativo sulla stessa azione aveva la meglio, buon periodo per Brooklyn che iniziava a rientrare, un gioco da tre punti di Lopez a 3:54 (fallo di Jefferson), consentiva ai Nets di tornare sul -10 (62-52).
Una tripla di Larkin e una controtransizione di Killpatrick a 2:36, più una tripla a 1:50 di Bogdanovic dalla diagonale sinistra contribuivano a ottenere un parziale di 14-0 e il -1…
Charlotte con qualche elemento di troppo della panchina in campo stava subendo e tornava a segnare con Lin, il quale girando a circolo in area imitava la danza dell’ape e batteva Lopez.
A 1:14 i Nets tornavano in lunetta per due liberi che diventavano tre quando un tecnico colpiva Hawes.
Parità dopo i liberi a quota 64, Charlotte però riprendeva il comando delle operazioni e finiva il quarto sopra di tre, grazie anche all’atletico inserimento chiuso in appoggio da Lee.
Si è rivisto in campo il double zero Hawes, anche se ancora non in forma.

Si è rivisto in campo il double zero Hawes, anche se ancora non in forma.

 
In avvio di ultimo quarto i Nets passavano anche avanti di uno; il riavvicinamento sul -1 di Bogdanovic e il sorpasso a 11:22 ottenuto da Larkin, terzo tempo controllato dai passi lenti ma appoggio alla tabella sinistra micidiale evitando Jefferson in entrata.
Lin in jumper aveva ragione dell’anello, flipperata della sfera sul tiro e due punti segnati comunque per il sorpasso.
Un soft touch di Killpatrick pernetteva ai suoi di riportarsi sopra. Jefferson ormai parlava di basket in avanti, altro passaggio con i tempi giusti per Lin che s’inseriva e non deludeva le aspettative dei compagni segnando a 10:32.
Killpatrick si faceva deviare un’apertura da Hawes che gli stava addosso in area, palla recuperata da Lin che apriva la transizione cedendo a sinistra a Lamb che da tre punti in solitaria scagliava un dardo che faceva centro per l’importante 74-70.
Batum in difesa toccava un pallone a Rondae, Jefferson che stava arrivando in raddoppio sul lato prendeva palla, passaggio a Lin che si arrestava fuori dall’arco e sparava la bomba che incendiava a sfida. Non vista la punta del piede sulla linea e 79-72 Hornets.
A 7:25 per una spinta di Lopez su Kemba (Walker aveva appena compiuto una steal sul centro avversario), arrivavano due liberi visto che Charlotte andava in bonus. Erano i centri a prender possesso della gara intervallandosi nelle realizzazioni; Lopez segnava due canestri ma Jefferson rispondeva con tre cesti, a 5:15 Killpatrick come esterno interrompeva il dialogo a due.
Tripla dal lato destro e risultato sull’87-79.
Pick and roll fluido tra Lopez e Rondae Hollis-Jefferson, passaggio schiacciato orizzontale del lungo per l’inserimento del rookie che andava tronco in avanti e a una mano a segnare una cutting dunk da highlights.
Killpatrick portava con altri tre punti un parziale di 8-0 e la quadra di Brown tornava a -3 (87-84).
Tredici secondi più tardi (4:11) Batum però mostrava i muscoli; catch n’shoot da tre punti con il difensore ad appoggiarsi, tripla vincente e FT realizzato, gioco da quattro punti fondamentale. Se Brooklyn cercava di tenere il passo, era Nicolas a dare il bianco, extra pass da sotto canestro (a sx) sulla destra realizzato in no look dietro la schiena per Zeller che dall’altra parte del ferro ringraziava e schiacciava.
Batum a 2:57 segnava ancora di tripla e la squadra del North Carolina si portava sul 96-88.
Un turnaround hook di Lopez portava sul -4 i Nets che chiudevano la difesa, Charlotte tentava ancora il suo gioco di passaggi per irretire gli avversari ma non ci riusciva nel caso, palla in mano a Batum che faceva da solo segnando a 1:37 grazie al fade-away in uno contro uno, tuttavia Bogdanovic dalla sua mattonella (diag. Sx) calava la tripla del -3 (98-95).
Una penetrazione della stessa ala piccola avversaria faceva correre rischi seri con Brooklyn rientrata su -1. Sfera incandescente in mano a Kemba a questo punto, cambio di direzione sulla finta, impatto con la scarpa di Young che lo faceva quasi cadere, arrivavano due liberi…
Kemba a :39.8 portava Charlotte sul +3.
Time-out. Lo schema dei Nets prevedeva di liberare istantaneamente Bogdanovic al tiro, funzionava ma non nella realizzazione, solo ferro per lui e Hornets che nel finale con i tiri liberi concessi dai Nets per ovvie esigenze di bloccare il cronometro, vincevano la partita che terminava 105-100.
 
Brooklyn che paga il dazio nelle palle perse e nei punti subiti da esse. Con la 41^ vittoria, quest’anno Charlotte non sarà sicuramente un team perdente matematicamente, anche se noi ormai siamo alla caccia dei playoffs e magari un titolo di division…
chabro2
 
Pagelle:
 
Walker: 6
14 pt. (4/14), 3 rimbalzi, 4 assist, 2 rubate. Serata tranquilla, anzi, piuttosto scarsa, sul finire del primo tempo e a inizio terzo quarto segna 5 punti ottimi, nel finale prende due liberi fondamentali ma per il resto è apparso un po’ in difficoltà.
 
Lee: 7
7 pt. (3/7), 5 rimbalzi, 3 assist, 3 rubate. Ottima difesa, Clifford ha un uomo che sa stare sul campo e da anche un’occhiata in giro in attacco per cercare i compagni, non la classica guardia tiratrice egoista. +20 di plus/minus, un abisso in confronto agli altri.
 
Batum: 8
23 pt. (7/16), . Una volta c’era “Nick the quick” (Van Exel), lui è Nick the quick 2, meno veloce magari ma esecuzioni come il catch’n shoot da 4 punti sono letali. Nel finale diventa clutch.
 
Kaminsky: 6,5
14 pt. (5/11), 7 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate. Parte in quintetto e lo fa da vero starter creando subito una frattura tra le due squadre, gioca più per se in attacco. In difesa discreto anche se qualche tiro in faccia che va dentro lo prende.
 
C. Zeller: 6,5
8 pt. (4/5), 6 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. Buon lavoro di Cody. Non spreca in attacco.
 
Lin: 7,5
21 pt. (8/12), 2 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata. Otre a Batum c’è anche lui a dare una bella spinta alla squadra. Un paio di palloni persi malamente ma è precisissimo in attacco.
 
Jefferson: 7
10 pt. (5/8), 4 rimbalzi, 4 assist. In difesa cerca di non far fallo, vista la sua mobilità è meglio, anche se poi a volte lascia sul tiro troppo facile. Buon attacco e 4 assist veri.
 
Hawes: 5,5
2 pt. (1/5), 5 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata. Inizio in salita, non ancora in forma, prende anche un tecnico. Una sua buona difesa consente a Lamb di segnare una tripla.
 
Lamb: 6,5
6 pt. (2/4), 2 rimbalzi, 1 stoppata. Tripla del 74-70 che è stata ossigeno.
 
Coach Clifford: 7
La squadra è tosta, subisce il rientro ma tiene, pilotata da Batum tonight. Giocatori che si cercano e buone spaziature. La solita Charlotte per una vittoria importante anche dopo il back to back. Da sempre una rotazione a nove giocatori, ma stasera Hawes fa riposare altri.
 
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.