Game 71; Charlotte Hornets @ Washington Wizards 107-110 (2 OT)

Sottotitolo; MalediziHornets

A parte la naturale ed edulcorata imprecazione che sovviene in mente quando si perde dopo due supplementari con la partita in pugno, qualcosa di maledetto aleggia su questa dannata stagione di Charlotte.
Anche sul campo dei Maghi, gli Hornets tramutano una possibile W in una L. Nonostante tutte le pecche che gli Hornets stanno dimostrando sul parquet, le scriteriate scelte di Clifford e una fase di rilassamento in cui Washington si è avvantaggiata per prendere un vantaggio in doppia cifra, gli Hornets sembravano aver in mano la gara a pochi secondi dalla fine, purtroppo però le scelte di Clifford più un po’ di sfortuna (grave infortunio per Kidd-Gilchrist durante la partita) hanno costretto gli Hornets a due tempi supplementari nei quali anche qualche giocatore degli Hornets ha contribuito a far si che il sortilegio non si spezzasse.
Nella notte solo Miami (la squadra messa meglio in classifica) ha perso. Brooklyn è riuscita a battere Cleveland e Boston come previsto ha avuto ragione di New York al Madison Square Garden.

Michael kidd Gilchrist ci prova con una delle sue entrate. Brutto infortunio per lui. Si parla di cavigia slogata, vedremo...

Michael Kidd-Gilchrist ci prova con una delle sue entrate. Brutto infortunio per lui. Si parla di cavigia slogata, vedremo…

Charlotte (in tenuta viola) alla ricerca di vittorie scendeva sul parquet senza Zeller e Daniels infortunati, schierando; Walker, Henderson, Kidd-Gilchrist, Marvin Williams e Jefferson. Washington con l’uniforme biancorossoblù casalinga rispondeva con; Wall, Beal (recuperato), Pierce, Nenè e Gortat.

Dopo un paio di attacchi andati a vuoto P. Pierce portava in vantaggio Washington con una finta di corpo e tiro in sospensione su MKG, il quale perdeva il duello anche in attacco facendosi stoppare all’ala piccola dei Wizards, anche se erano solo le prove per il nostro n°14.
Mentre Gortat si faceva irretire dalla difesa di Marvin Williams, Henderson a 10:42 dal lato destro sprigionava una tripla solo cotone portando avanti Charlotte 3-2, vantaggio che si estendeva grazie all’entrata di MKG in transizione.
Il fallo speso dai Wizards sulla nostra ala costava un gioco da 3 punti alla squadra di casa e i Calabroni si portavano sul 6-2 ma Washington reagiva e pareggiava con un canestro in sottomano di Pierce a 9:14.
Quindici secondi dopo Marvin Williams con un tiro da due punti preso dal lato sinistro (quasi da 3 punti) segnava l’8-6 ma i Wizards ribaltavano il match con Wall dal mid range e con Gortat che segnava abbastanza facilmente nonostante sulla stessa azione in precedenza Kidd-Gilchrist avesse cancellato il tentativo di Wall.
Clifford chiamava il time-out a 8:07 e sette secondi dopo un passaggio di Walker per Jefferson ristabiliva la perfetta parità grazie al tiro ravvicinato dal pitturato di Big Al che veniva toccato da Gortat sul ginocchio e iniziava a zoppicare, questo non gli impediva, dopo un canestro dei Wizards (realizzato Nenè su assist verticale di Gortat), di pareggiare nuovamente la partita a quota 12.
Washington però non si fermava in attacco e Nenè segnava facilmente contro Marvin Williams ma rispondeva nuovamente tennisticamente Charlotte che ribatteva colpo su colpo, questa volta con MKG che dopo una finta lasciava partire un morbido jumper dal mid range destro che incontrava solo la retina.
Beal in appoggio non incontrava resistenze serie e segnava il 14-16, poi un air-ball per parte; quello di Kemba da 3 punti ci costava la transizione di Wall che si trovava solo contro un Jefferson menomato, facile per lui appoggiare al ferro nonostante Hendo in disperato rientro.
Charlotte iniziava a giocar male e a staccarsi; un passaggio laterale di Walker per Henderson fuori misura terminava in rimessa laterale, Biyombo veniva stoppato e Kidd-Gilchrist falliva un tiro in sospensione, Maxiell faceva una buona cosa in difesa frapponendosi al passaggio verticale e lanciando MKG in attacco selvaggio, ma il fallo lo costringeva alla lunetta e l’uno su due a 4:20 lasciava gli Hornets indietro di tre lunghezze (15-18).
Walker riusciva a portare il distacco a un punto con un tiro dal pitturato ma Charlotte si fermava in attacco dove Gortat stoppava Kidd-Gilchrist, ne approfittava l’attacco di Washington per portare la partita sul 17-24 con due tiri liberi messi da Wall a 2:01 dalla fine del primo quarto. Charlotte tornava a segnare a 1:45 con un jumper di Mo Williams, ma i Wizards allungavano ancora e con un canestro di Wall chiudevano la prima frazione in vantaggio 19-28.

Il secondo quarto iniziava con due punti di Stephenson con la sospensione classica imitata da Mo Williams a 11:08.
Il recupero di 4 punti di Charlotte era dimezzato da due liberi di Gooden a 10:25; sul suo pump fake Maxiell era una slavina e lo travolgeva consegnando il 23-30 al giocatore dei Maghi.
A 9:44 Lance trovava Mo Williams che schermato da Marvin Williams metteva una tripla di riavvicinamento (26-30), ma Beal sull’errore al tiro di un compagno andava a correggere schiacciando.
Anche Biyombo vorrebbe mettere una jam ma a 9:11 l’intervento irregolare di Seraphin spostava Biz in lunetta dove splittava solamente. Charlotte subiva la tripla di Beal e provava ancora a ripagare con la stessa moneta; sulla conclusione di Mo Williams da 3 punti però Washington commetteva nuovamente fallo e il nostro play si recava in lunetta dove metteva un 2/3 per il 29-35.
Gooden segnava da 3 punti a 8:08 da posizione frontale e Charlotte gettava via una palla dalla rimessa dando una comoda possibilità a Gooden di portare a 11 i punti di vantaggio dei capitolini.
Hairston, entrato nel secondo quarto, a 7:35 sprigionava una tripla ma ancora Gooden rispondeva da oltre l’arco per colpa di una timida difesa di Marvin Williams.
P.J. cercava di dare qualcosa all’attacco di Charlotte; prima con una tripla (fallita) e poi andando ad attaccare il canestro.
La sua iniziativa veniva premiata dagli arbitri che assegnavano alla nostra ala due tiri liberi per il fallo di Gooden.
Dalla lunetta non si faceva intimidire dai fischi del pubblico e metteva dentro entrambe le occasioni per il 34-43.
A 6:43 Hairston entrava duro in difesa andando a stoppare fallosamente Webster che dalla lunetta non sbagliava nulla.
Charlotte provava a risalire la china con Marvin Williams che cedeva a Jefferson, il quale appoggiava al vetro la palla del 38-46 e direttamente in jumper segnava anche il 40-46.
Il time-out di Washington era seguito da un tiro from the elbow a segno di Wall a 5:14 e da una penetrazione del giocatore stesso facilissima, senza che realmente nessuno lo contrastasse; il coast to coast con leggero cambio di direzione alla fine bastava tagliare fuori Mo Williams e i Wizards tornavano a +10.
Marvin Williams a 3:55 da 3 punti grazie a una palla tenuta viva da Mo Williams metteva la tripla dal lato destro per il 43-50, anche se Gortat segnava su Big Al.
Mo provava la fase d’innesco dei compagni; prima imbeccava la tripla aperta di Walker, il quale in serataccia falliva, poi in contropiede, dopo aver rubato un pallone andava in transizione, invece di concludere schiacciava un pallone (con lui sempre in corsa) dietro alla schiena per un po’ di show-time con brividi annessi… era bravo Gerald a estendere la mano destra per eludere l’intervento di Gortat.
A 2:26 Charlotte entrava in bonus con Henderson e dalla lunetta Gerald accorciava, chi non accorciava era uno zoppicante Jefferson che rimaneva troppo dietro al rimorchio di Nenè in appoggio per il 47-54. Henderson segnava ancora due FT grazie a un fallo a palla lontana, poi a 1:03, un gioco prolungato fatto di passaggi in movimento tra Big Al e Mo Williams portavano il primo a mettere un tiro da sinistra da abbastanza lontano.
Washington segnava da 3 punti ma replicava Mo Williams a:32.5 con una tripla da 45° sinistra che valeva il 54-57.
A chiudere il quarto c’era Wall in lunetta che subiva fallo da Jefferson (la mano andava sulla palla e poi scivolava sulla mano di Wall) che non sbagliava i FT e mandava tutti negli spogliatoi sul 54-59.

Si è rivisto in campo anche P.J. Hairston. 8 punti per lui in 11:15 minuti.

Si è rivisto in campo anche P.J. Hairston. 8 punti per lui in 11:15 minuti.

L’inizio della ripresa faceva registrare un paio d’errori al tiro, fino al canestro di Walker da 3 punti a 10:56 per il 57-59.
Pierce da 3 punti non segnava, invece Jefferson dall’angolo alto a destra dell’area pitturata pareggiava a quota 59.
Nenè sbagliava un rigore da sotto, con tanto spazio mancava il tiro, ma Henderson sbagliava un tiro dalla linea di fondo dando la possibilità all’ala brasiliana di ricevere un passaggio sulla corsa e di appoggiare per il nuovo vantaggio dei padroni di casa.
A 9:19 per un fallo di Gortat su Jefferson, che lavorando in post basso sinistro riusciva a chiudere un gioco da 3 punti, i Calabroni superavano i Maghi di un punticino (62-61).
Nené ritentava l’irruente entrata frontale, ma Walker si frapponeva tra lui e il canestro.
Ottima posizione presa davanti al semicerchio e fallo di sfondamento del brasiliano.
A 8:19 due punti di Jefferson in gancio su Pierce e a 7:56 vicino canestro più due punti di Henderson sempre su Pierce a 7:56 consegnavano agli Hornets il 66-61 momentaneo.
Pierce si andava a prendere un fallo da MKG ma incredibilmente falliva entrambe le conclusioni.
Charlotte tornava in attacco; Walker però si trascinava troppo palla, perdeva la maniglia e alla fine aspettava troppo facendo scadere i 24 secondi.
Walker però era abile e lesto a rubar palla sotto il canestro e a fornire a MKG l’assist per la schiacciata dopo che lo stesso MKG nella medesima azione non era riuscito a sfruttare bene l’attacco fast break. Beal segnava per Washington che si faceva tuttavia trovare impreparata sulla rimessa; un passaggio da football americano raggiungeva Big Al, tutto solo dall’altra parte a mettere due punti in leggera dunk a 6:02.
Pierce ci riprovava da 3, questa volta contro Henderson ma il risultato era identico; 0…
Si arrivava a 5:05 quando Big Al recuperava un air-ball convertiva in due punti per il 72-65.
A 4:41 Wall con un jumper dal lato destro metteva il sessantasettesimo punto per i capitolini, Pierce falliva anche contro Marvin da 3 punti, mentre un raddoppio su Maxiell portava il nostro numero 54 in lunetta. Purtroppo Jason falliva entrambi i liberi, il possesso rimaneva a Washington perché sulla jump-ball chiamata tra Gortat e Biyombo per invasione il polacco aveva la meglio e Webster procurava per i suoi un’altra ghiotta occasione facendosi toccare da Mo; fallo e due tiri liberi, ancora incredibilmente sbagliati a 3:03.
Butler aggiungeva due punti per i suoi colori.
Mo Williams con un passaggio orizzontale passava sull’altro lato dell’anello dove Biz era tenuto a distanza da Gortat irregolarmente.
Il braccio non proteso alla stoppata era furbescamente atto a spingere via il nostro cento.
Gli arbitri vedevano il fallo e il centro congolese non mancava i liberi questa volta per portare a 2:20 Charlotte sul 74-69.
Wall faceva scavalcare il muro dei 70 pt. anche ai Wizards con due punti, poi iniziava la tragedia per Charlotte; Mo Williams vedeva il movimento in corsa di MKG sulla linea di fondo da destra a sinistra quindi con un passaggio schiacciato verticale gli forniva palla che la nostra ala riceveva bene, proseguendo la corsa oltre il canestro andava in appoggio rovesciato e subiva anche il fallo a 1:37.
Canestro e gioco da 3 punti (77-71) troppo costoso; Michael cadeva male, lo si capiva dalla smorfia di dolore.
Tuttavia si rialzava e continuava a giocare, ma 25 secondi dopo, inseguendo Butler finiva a terra da solo.
MKG era costretto ad abbandonare il campo e si parla ora di caviglia slogata.
Brutta tegola in ottica playoffs. A :52.9 Gooden metteva un’altra tripla dimostrandosi caldo in serata, la molle difesa di Maxiell sull’arco aiutava… A :38.0 secondi dalla fine del penultimo periodo Jason potrebbe farsi perdonare grazie a due FT guadagnati, ma anche in questo caso dalla lunetta svirgolava aggravando la sua situazione.
A :05.7 Seraphin teneva la veloce penetrazione di Mo Williams solamente con il fallo. 2/2 per Mo, mentre l’accelerazione di Wall a :01.0 dalla fine dava la possibilità alla guardia avversaria di controbattere, ma splittando lasciava i suoi oltre a un possesso di distanza.
Il terzo periodo si concludeva con gli Hornets in vantaggio 79-75.

L’ultimo quarto era da brividi senza MKG; a 11:34 Gooden colpiva da due punti e anche se Hairston subiva fallo da Sessions e segnava i suoi liberi portando sull’81-77 la partita, Charlotte non segnava più un canestro (non segnerà per più di 9 minuti) ne prendeva più una inanellando uno 0/11 dal campo che porterà in breve tempo Washington al comando di ben 6 punti (82-88) a 5:14 dalla sirena del quarto quarto.
Charlotte si reggeva sulle penetrazioni; una di Mo Williams presa sulla baseline destra era fermata da Gortat a 4:48 in maniera non considerata consona ai termini di regolamento.
I due liberi andavano dento e Charlotte tornava sul -4. Il centro polacco dei Wizards commetteva ancora fallo su Big Al che non tradiva, 86-88 che preludeva al pareggio in schiacciata con fuochi d’artificio di Big Al a 3:47. A 3:20 Jefferson commetteva fallo su Nenè che dalla lunetta proseguiva il trend negativo di Washington dalla linea facendo 0/2.
Mo Williams a 8 secondi dallo scadere dei 24 disponibili non trovava linee di passaggio libere, ed essendo pressato chiamava time-out.
Al rientro, a 2:58 se la rideva per una tripla che entrava di tabella.
Dopo una serie di errori Wall segnerebbe, ma il canestro è giustamente annullato per sfondamento su Mo Williams fermo nel pitturato al centro. Un lob di Mo a scavalcare Gortat consegnava nelle mani di Jefferson il pallone del 93-90, il suo gancio over Gooden era buono.
Wall a :50.1 con il minimo sforzo trovava il leggerissimo contatto di Mo, dalla lunetta splittava e Charlotte rimaneva a +2. I Wizards tornavano ad avere palla a :48.8 quando una rimessa prima assegnata agli Hornets era rivista con l’ausilio dell’instant replay; rimessa invertita. Secondo gli arbitri l’ultimo tocco sarebbe di Walker e non di Gortat.
Molto onestamente mi sembrava più del centro polacco che del nostro play, comunque nonostante le poche lamentele di Charlotte la palla era riassegnata ai Wizards.
Wall sbagliava, Henderson prendeva il rimbalzo ma sull’azione offensiva Mo mancava il jumper, sulla veloce ripartenza in transizione Beal con un passaggio in diagonale intendeva raggiungere Wall lanciatissimo; per fortuna in rientro c’era Mo Williams che allungava un braccio e riusciva a intercettare un pallone per due punti sicuri.
Un po’ di confusione in campo e Washington si rendeva conto di essere costretta a spendere un fallo su Kemba a :14.0 dalla fine. Walker non sbagliava ma sulla rimessa laterale (dopo il time-out) Washington impiegava meno di 3 secondi per trovare una tripla incredibile di Butler over Talor che riportava a -1 i capitolini.
Sulla rimessa Charlotte aveva difficoltà e trovava Taylor che in stagione dalla lunetta ha poco più del 50% e lo si vedeva subito quando dalla linea della carità il suo primo tiro colpiva il ferro lungo facendo esultare i tifosi dei Wizards che non avevano però fatto i conti con il rimbalzo; la palla s’impennava alta e scendeva giù precisa.
Il secondo però era effettuato con una meccanica di tiro farraginosa, poco fluida e in evidente stato di ansia.
L’errore si rivelerà decisivo perché Wall a :03.3 dalla fine passando dietro a un blocco alto di Gortat andava sulla destra a sparare.
Biyombo non ci arrivava e il pareggio era servito.
L’ultima azione spettava a Charlotte che non combinava nulla, un brutto schema che portava Mo Williams a tentare la tripla capace di fendeva solo l’aria.
Si andava così al primo supplementare dopo che i regolamentari si erano chiusi sul 96 pari.

Nel primo OT i Wizards vincevano la palla a due ma fallivano il tiro con Gooden mentre a 4:16 Mo Williams dal palleggio s’inventava la coordinazione e il ritmo per segnare un ottimo 3 punti che portava in vantaggio Charlotte 99-96.
Una stoppata di Marvin Williams su Gooden non era abbastanza, Washington manteneva possesso palla e a 2:45 segnava con Wall da 3 punti ottenuti con un from downtown vs Walker.
Una palla persa da Mo Williams infilatosi in area e stretto da 4 giocatori consentiva la ripartenza dei capitolini che segnavano in transizione con Butler su assist di Beal.
A :46.0 secondi Mo Williams con una finta faceva saltare Butler, piccolo avvicinamento e sospensione precisa e vincente per il nuovo pareggio. Wall sembrerebbe avere una buona chance, ma questa volta Biz lo marca un po’ più stretto, nulla da fare sullo schema disegnato in maniera simile (qui c’era un doppio blocco alto) dal coach dei Wizards.
Mancherebbero :02.4, il tempo per provare un tiro. Sulla rimessa Walker si muoveva bene e tagliava sul lato, potrebbe tirare, invece sceglie di penetrare battendo Gortat ma infilandosi in una situazione senza uscita. Dietro al tabellone e raddoppiato non riusciva a chiudere ancora una volta la gara.
101-101 e secondo overtime…

I Wizards vincevano ancora palla mai Beal sprecava.
Il duo Walker/Jefferson nonostante la stanchezza sembrava dare buoni frutti con un canestro a 4:31 che riportava sopra Charlotte.
A 4:04 Mo cadeva in area, Wall ne approfittava pe mettere un tiro facile da posizione frontale e anche se lo stesso play di Washington mancava il tiro, Gortat dopo aver preso il rimbalzo correggeva segnando il 103-105.
Il pari lo trovava lo stesso Kemba a 2:41 in sottomano ma la mazzata arrivava da Wall che dal lato sinistro metteva una tripla aperta che condannerà gli Hornets alla resa.
105-108, punti accorciati a uno soltanto da Jefferson a 2:07 con un mid range dalla destra over Gortat.
Dopo una serie di errori andava a segno Wall a :09.5, 107-110.
Hornets con palla in mano e una sola possibilità; portare la gara al supplementare.
Nel finale si registravano un errore di Mo Williams (sul tentativo di tripla), che sulla seconda e decisiva azione marcato da due giocatori passava a Jefferson sulla sua destra, il quale tutto solo da oltre l’arco che ci provava da 3 punti nonostante non fosse il suo mestiere.
Il tiro un po’ lungo si spegneva sul ferro, come le speranze di playoffs di Charlotte che ospiterà domani notte gli Hawks.

Il finale dopo il doppio OT vedeva vittoriosi i padroni di casa per 107-110. Sarà dura senza MKG e con una squadra che nei tre momenti decisivi non ha saputo costruirsi una buona azione né tantomeno sembra avere giocatori clutch con un Kemba troppo giù di corda.

Le statistiche non sembrerebbero poi così male se non fosse per gli atavici problemi in fase realizzativa. La peggiore, quella che ha causato la sconfitta è quella riguardante i rimbalzi, specialmente quelli offensivi, troppi concessi ai Wizards che hanno sfruttato al spesso bene le occasioni concesse.

Le statistiche non sembrerebbero poi così male se non fosse per gli atavici problemi in fase realizzativa. La peggiore, quella che ha causato la sconfitta è quella riguardante i rimbalzi, specialmente quelli offensivi, troppi concessi ai Wizards che hanno sfruttato al spesso bene le occasioni concesse.

Voti

Walker: 5
9 pt. (3/17), 1 rimbalzo, 10 assist, 3 rubate, 2 stoppate. 10 assist e qualche palla rubata gli alzano il voto di un punto che sarebbe stato bassissimo in virtù di un 3/17 che unito a quello di qualche compagno non aiuta la squadra a uscire dalla crisi. Oscena la scelta di andare in penetrazione sulla linea di fondo con pochissimo tempo da giocare alla fine del primo supplementare invece di provare il jumper.

Henderson: 6,5
11 pt. (3/8),14 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, 1 stoppata. Fa quello che può. Non prende molti tiri ma ottimizza. Presente a rimbalzo, ne strappa diversi contesi e si batte.

Kidd-Gilchrist: 6,5
11 pt. (4/11), 8 rimbalzi, 1 rubata, 1 stoppata in 22:48. Si prende qualche stoppata all’inizio, poi il livello sale e in difesa si dimostra un osso duro per i Wizards.

Marvin Williams: 5,5
5 pt. (2/7), 10 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, 1 stoppata. Prende una decina di rimbalzi ma il tiro è ancora scostante e a volte è molle. Gooden ci beffa. Marvin andrebbe bene partendo dalla panchina.

Jefferson: 6,5
31 pt. (14/24), 10 rimbalzi. Gioca con un ginocchio che non lo lascia tranquillo e si vede, è in ritardo nelle chiusure sulle transizioni nel primo tempo. Lascia qualche rimbalzo di troppo ma va comunque in doppia doppia superando i 30 punti. Non può mettere anche la tripla del terzo overtime.

Maxiell: 4
0 pt. (0/2), 2 rimb., 1 rubata in 14:12. Sciagurato. La seconda prestazione a favore degli avversari. Non mette un libero (fattore decisivo poi per la sconfitta), un buon intervento difensivo in anticipo, per il resto il tiro questo sconosciuto… Quasi ogni volta che l’avversario gli fa una finta lui ci casca.

Biyombo: 6
3 pt. (0/3), 5 rimbalzi, 1 rubata, 4 stoppate in 17:50. Perde due palloni e ha un pessimo plus/minus. Si prende il tiro del pareggio di Wall in faccia senza troppe colpe allo scadere dei tempi regolamentari poi si oppone bene allo stesso Wall nel finale del primo supplementare.

Mo Williams: 6,5
26 pt. (8/26), 9 rimbalzi, 10 assist, 2 rubate, 2 stoppate. Difficile dare un voto a un 8/26 considerando poi I punti realizzati unito alle alter statistiche. Va quasi in tripla doppoa. La manca per un rimbalzo. Onnipresente però perde qualche pallone di troppo (4) e sbaglia un paio di tiri decisivi nel finale quamdo è un po’ stanco.

Stephenson: 5,5
2 pt. (1/3), 1 assist, 1 rubata in 11:40. Poco in campo e fa anche poco.

P.J. Hairston: 6
8 pt. (1/3), 2 rimbalzi in 11:15. Si rivede dopo tanto tempo in campo. Lui ci prova, attacca, segna e sembra più convinto e grintoso in difesa anche se il suo +/- è da paura…

Taylor: 5
1 pt. (0/0) in 33 secondi. Come per P.J…. Il campo non lo vedeva da troppo tempo. Mancando MKG nel finale Clifford decide di far scendere il mastino in campo. 33 secondi che ci costano caro. Si prende la tripla in faccia da Butler e poi manca uno dei due liberi chiave. Sarebbe da 4 ma divida le responsabilità con Clifford.

Coach Clifford: 3
E forse sono anche generoso. Non si gioca il time-out sulla rimessa e Marvin Williams fornisce a Taylor il kit per il suicidio. Lo chiama a canestro del pareggio preso e on riusciamo per 3 volte (finale regolamentari, primo e secondo supplementare) non solo a segnare, ma a costruire una buona azione con un blocco o altro… Piazza Taylor credendolo un miglior difensore di Hairston che era già caldo e sarebbe potuto entrare al posto di Taylor, quantomeno se non fosse riuscito a fermare Butler avrebbe avuto più possibilità dalla lunetta. Dopo un discreto periodo è tornato a combinare guai e ora probabilmente siamo senza MKG.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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