Sottotitolo; ProspettHornets
Nella città di Rocky non andava in scena di certo uno scontro epico, gli Hornets non hanno nemmeno infilato i guantoni (7 falli in tutta la gara…) ma si sono limitati a portare a casa una W che serviva per la classifica in ottica quarto posto.
Dopo un primo quarto da tiro al piccione passato un po’ a braccheggiare gli avversari, gli Hornets intensificavano la difesa e miglioravano gioco e tiro di quel tanto che bastava per allungare su dei Sixers in netta difficoltà, con tanti infortunati a partire da Noel e con una stagione quasi alle spalle da dimenticare in fretta.
Charlotte con i suoi tre playmaker (Walker, Lee e Batum, se aggiungiamo Gutierrez fanno i 4 moschettieri) ha prodotto 6 assist in più degli avversari (anche se questa sera abbiamo generato più turnover del solito, statistica nella quale siamo solidamente tra le prime che ne commettono di meno) e quasi la metà di quelli della squadra sono stati fatti da Batum (12) che ha finito per catturare altrettanti rimbalzi (20 in più per gli Hornets nelle statistiche di squadra) e segnare 19 punti andando in tripla doppia…
Gli Hornets quindi continuavano a nutrire speranze, il grande prospetto di poter ambire ancora a una partenza casalinga nei playoffs è ancora a portata di mano, mentre da Indianapolis arrivava anche l’aiuto di Chicago che batteva i Pacers dandoci una partita in più di vantaggio sui Battistrada.
Charlotte si presentava in formazione tipo con; Walker, lee, Batum, M. Williams e C. Zeller, mentre Philadelphia era messa in campo da Brett Brown con il seguente starting five; Ish Smith, Canaan, Thompson, Covington e Landry.
Landry, adattato come centro visti i numerosi infortuni in casa Philadelphia, riusciva a vincere la palla a due per i 76ers che iniziavano il loro insano progetto composto da tiri da tre punti e sospensioni.
Canaan da fuori falliva la prima tripla, anche se aveva spazio per un blocco portato su Lee, dall’altra parte invece Zeller a contatto con Landry approfittava del centro sottodimensionato per appoggiare a canestro il 2-0 a 11:31.
Per una violazione dei tre secondi Phila trovava il primo punto della gara a 10:57 con il numero 10 in lunetta, seguiva però l’attacco di Batum in area che serviva orizzontalmente con un passaggio breve Zeller, il quale arrivava sul binario a sinistra e travolgeva il canestro in slam dunk per il 4-1.
La squadra di casa comunque trovava la tripla dall’angolo di Thompson che salvava un pallone e colpiva a 10:16.
Gli Hornets ci mettevano 17 secondi per tornare in vantaggio, buon giro palla ma passaggio un po’ troppo basso per Lee, il quale piegava il tronco recuperando palla tra le gambe segnava da posizione frontale saettando da tre punti per il 7-4.
Phila cambiava per una volta strategia e con Landry forzava nel pitturato marcato da Zeller e Batum; arrivavano fallo e due FT per il riavvicinamento dei padroni di casa sino al -1.
A 8:17 quasi inaspettatamente Covington, lasciato libero, infilava la tripla del 7-9 che dava il primo vantaggio nella gara ai bianchi.
Gli Hornets ottenevano la parità a 7:33 quando Walker usava la sua velocità su Thomas, il quale prima di stoppare Kemba, si arrangiava un po’ con le mani sul fisico del nostro playmaker, agli arbitri non piaceva e arrivavano due liberi che il nostro N° 15 metteva entrambi.
Gli Hornets completavano il parziale di 7-0 segnando con Walker da tre punti (blocco di Zeller sulla linea dei tre punti con Kemba che gli passava dietro e scaricava la tripla) e aggiungendone due nonostante Ish Smith stoppasse lo stesso Kemba in entrata, Marvin Williams però era presente ed era rapido a gettarsi sul pallone per correggere e mandare sul +5 Charlotte a 6:35.
Time-out Phila; Hornets che rientravano in campo eccessivamente rilassati e concedevano due volte spazio a Stauskas da fuori: il biondo non si faceva pregare e le infilava entrambe portando nuovamente avanti i padroni di casa (14-15). Clifford non affatto contento chiamava la pausa per riordinare le idee e chiedere più attenzione anche se dapprincipio era sempre Stauskas con un banker a sinistra a portare al massimo vantaggio (+3) la squadra del presidente Sam Hinkie. A 3:49 Charlotte reagiva con Lamb che dal pitturato usava il suo tempismo per alzare un pallone che finiva dentro eludendo la stoppata del difensore. Kemba in difesa sporcava una palla al n°31 impegnato in una penetrazione, Marvin recuperava la palla persa, Lamb in transizione serviva l’assist per Lee che andava via a destra a Smith, ma subiva il contatto travolgente di Brand in aiuto, riuscendo comunque a segnare il canestro più il FT per il 19-17 pro viola.
Ancora la difesa di Charlotte produceva un altro contropiede; Lee per Lamb e dunk in transizione per il 21-17.
Brand da sotto realizzava al secondo tentativo dopo la prima stoppata di Jefferson ma il quarto si chiudeva con due liberi di Zeller per il 23-19 finale di tempo.
Si vedeva sul parquet anche Gutierrez, stranamente da subito nella seconda frazione, il quale incolpevole e suo malgrado si trovava preso in mezzo da due passaggi sulla sinistra; Stauskas gli andava via sulla linea di fondo destra e giunto a canestro tentava la schiacciata ma arrivava il fallo di Lamb in aiuto.
Il bianco dalla lunetta a 11:04 splittava mentre dall’altra parte la nostra PF dal cognome di origine polacca, dopo uno spin si trovava Marshall pronto a stopparlo, ma il carrarmato non si fermava e recuperando correggeva realizzando.
Dopo due pt. di Marshall, gli Hornets ci provavano con Jefferson che non segnava in gancio, poco amale perché arrivava Batum a destra del canestro a correggere di forza toccando la sfera al volo nonostante fosse contrastato da un difensore.
A 8:24 un’incursione di Gutierrez era conclusa con la mano sinistra al vetro, buoni i due punti per il 29-22.
Charlotte continuava a segnare sfruttando anche la vernice, era il caso di Jefferson assistito da Batum che insieme a 7:51 producevano il 31-22.
I Sixers continuavano a sparare a salve fuori dall’arco (4/17), mentre Kaminsky mostrava buoni fondamentali per un lungo dai bordi dell’area destra altezza tabella, giro rapido e gancio su un Landry impotente a 7:00 dall’intervallo.
Thompson finalmente segnava una tripla per Phila e Canaan su Lamb migliorava ancora la statistica da dietro la linea dei tre punti facendo toccare il -6 ai padroni di casa (34-28), che tuttavia a 5:50 subivano l’alley-oop terremotante (Lamb alzava per Zeller) che squassava anche la vernice sottostante.
I Sixers però tornavano a soli quattro punti di distacco con la penetrazione di I. Smith e il tiro di Landry con rimbalzo da ferro amico.
Zeller si credeva guardia per un piccolo istante e in entrata commetteva sfondamento buttando giù Canaan fuori dal semicerchio, tuttavia tornava a fare il suo mestiere portando un blocco alto per Batum che lo utilizzava per passare dal lato destro verso il centro e tirando da tre sbilanciato in avanti riusciva anche a trovare un insolito canestro a 3:29.
Landry a 3:07 segnava in correzione, Cody non voleva mostrarsi da meno e dopo una serie interminabile di rimbalzi catturati segnava anche 4 punti di fila portando i Calabroni a volare sul +11 (45-34).
Il distacco rimaneva invariato perché Lee si appiccicava a Stauskas facendolo tirar corto, Thompson andava in isolation contro Marvin ma l’attacco aveva la medesima sorte di quello precedentemente descritto, nella gara dei tiri falliti non c’era posto per quello di Stauskas poco dopo perché Batum gli diceva no in stoppata ma in maniera irregolare, rovinando tra l’altro un bell’assist in corsa no look a tagliare effettuato da McConnell.
Arrivava comunque il 2/2 dalla lunetta per il -9, dall’altra parte Batum invece era utile anche quando non segnava, tiro sul ferro, palla anche scendeva lì vicino e Marvin in mezzo al plasma di maglie bianche diventava nucleo nell’area conquistando il rimbalzo offensivo e completava il tutto trasformando in canestro la bella giocata.
Il finale di tempo diceva che Charlotte sarebbe andata a riposo su un comodo +16; con gli Hornets in vantaggio di 13 e palla in mano Walker tentava dalla top of the key da tre, niente da fare, tap-out ancora una volta di un dominante Williams a rimbalzo che forniva a Kemba una seconda opportunità per colpire sempre fronte a canestro ma da posizione più lontana, questa volta Kemba dimostrava di aver preso le misure e segnava il tiro più difficile realizzano il 52-36.
Dopo 19 secondi dal rientro Batum segnava il primo canestro in correzione mostrando il dominio degli Hornets sotto le plance. Canaan colpiva da tre su Walker ma senza Noel e gli altri lunghi Phila soffriva, Zeller così furoreggiava anche grazie ai compagni, Batum lavorava un pallone per lui che il nostro centro non sprecava, così come quello successivo offerto da Marvin Williams che dopo un pump fake penetrava e creava le giuste spaziature per altri due punti del nostro centro.
A 10:15 Thompson per Landry e risposta dell’ex NOLA Hornets in dunk a una mano a 9:56 Lee con un bank shooting sulla destra continuava a non far inceppare l’attacco di Clifford mentre 11 secondi più tardi la tripla di Covington serviva a mandare il maxi schermo sul punteggio di 60-44.
L’ala dei Sixers 43 secondi più tardi realizzava ancora dalla lunga su Batum durante una nostra rotazione riuscita in parte. Buon momento dei Sixers che vedevano come massima espressione di serata l’eclatante stoppata di Ish Smith su Marvin Williams lanciato sulla linea di fondo destra, inoltre il giocatore di Charlotte ma dei Sixers, infilava anche la tripla a 8:27 per portare la gara sul 60-50.
Marvin ripartiva per Charlotte ottenendo a 8:08 due liberi (a segno), Smith stoppava ancora, questa volta Walker da dietro, ma si arrabbiava perché vedeva il suo team scivolare ancora indietro quando Batum con due tiri frontali affondava quel paio di jumper che davano il 66-50.
Williams inoltre in attacco lottava e recuperava finendo fuori un pallone mandato sui piedi di un difensore.
Dalla palla mantenuta uscivano due punti per Zeller che a una mano nel mezzo dell’area batteva i difensori a 6:03.
Canaan segnava ancora da tre ma i Sixers non tenevano il passo, nel pitturato gli Hornets facevano quello che desideravano; Zeller segnava altri due punti, Jefferson sbagliava ma il tap-in di Marvin a 3:17 rimediava.
Lamb dalla lunetta entrando in bonus per un contatto su un tentativo di drive realizzava i due punti del 74-53.
Phila si ricaricava avendo un mini break di 6-0 ma poi subiva il canestro di Walker che valeva tre; crossover in uno contro uno vs Marshall (troppo lento), palla alzata velocemente e per la tripla del 77-59.
Ish Smith sorrideva per la sua di tripla a :02.7 dalla sirena, utile per portare al -15 (77-62) i bianchi di Brown prima degli ultimi 12 minuti.
Ultimi dodici in scioltezza degli Hornets che vedevano si Covington lanciare una tripla a 11:39, tuttavia dalla destra Batum in elegante soluzione a ponticello replicava da due abbastanza spensieratamente.
Un piccolo parziale dei Sixers dava a 7:12 il -11; Brand muscolarmente da sotto prima falliva l’appoggio contro Lee che urtato finiva spinto fuori dal campo, sul rimbalzo Marvin e Jefferson si allungavano ma c’era il fallo con un Ft (segnato) dopo il canestro realizzato dal corpulento lungo dei 76ers.
Una tripla di Ish Smith da sinistra serviva per il -10 (86-76), però Lee in entrata s’inventava un canestro artistico, Zeller stoppava pulito Stauskas e i Sixers fallivano altre due occasioni con Covington e Brand (4:20), lo scorrere del tempo era inesorabile, inoltre nel finale Walker e Lee realizzavano due bombe, quella di Courtney dalla diagonale destra a 2:28 su servizio di Kemba scriveva la parola fine (semmai ce ne fosse stato bisogno) mandando il punteggio sul 96-78.
La gara terminava con i canestri di Daniels per il centesimo punto e la tripla di Covington che fissavano il punteggio finale sul 100-85.
Pagelle:
Walker: 6
16 pt. (5/19), 5 rimbalzi, 2 assist, 2 rubate. La sfida non lo stimola molto. Tiene senza patemi in difesa ma in attacco è spesso impreciso, belli gli assist ma numericamente inconsistenti. Lascia a Nicolas il pallino.
Lee: 7
15 pt. (6/10), 6 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate, 1 stoppata. Finisce per fare un buon lavoro difensivo anche oggi, sa impostare e segnare. Bell’acquisto. Discreto giocatore.
Batum: 7,5
19 pt. (8/16), 12 rimbalzi, 12 assist, 1 rubata. Nicolas va in tripla doppia. Mette lo zampino spesso sulle azioni offensive di Charlotte fornendo validi assist all’europea. Grande serata.
M. Williams: 6,5
8 pt. (3/10), 9 rimbalzi, 2 assist. Maluccio al tiro, aggressivo però in attacco. Difesa sufficiente, bene a rimbalzo.
C. Zeller: 7
18 pt. (7/8), 11 rimbalzi, 2 stoppate. Oppia doppia per Cody che senza avversari o con maglie bianche intorno spadroneggia a rimbalzo. Si avvantaggia del mismatch nel ruolo. Buona serata per Cody.
Jefferson: 6
7 pt. (3/9), 9 rimbalzi, 1 rubata, 2 stoppate. Attacco meno brillante del solito, difesa invece migliore di quello che mostra usualmente.
Lamb: 6
7 pt. (2/7), 7 rimbalzi, 4 assist, 1 stoppata. Ha dei momenti di difficoltà in attacco ma nel complesso è utile per la difesa e gli assist soprattutto.
Kaminsky: 6
6 pt. (2/5), 4 rimbalzi. Un bel canestro con movimenti da lungo quasi alla Big Al, coinvolto però in un momento negativo della squadra.
Gutierrez: 6
2 pt. (1/1), 1 rimbalzo, 3 assist. Perde due palloni. Provato da Clifford in avvio secondo quarto, sta cercando di valutarlo. Il Coach lascia riposare Lin e lancia il messicano che non entusiasma magari cercando sempre il varco sicuro dal palleggio oltre a fornire un bell’assist sotto canestro.
Daniels: s.v.
2 pt. (1/1) in poco più di un minuto.
Hansbrough: s.v.
0 pt. (0/1), 1 rimbalzo. Stesso minutaggio di Troy ma sbaglia il suo tiro.
Coach Clifford: 7
Archivia la pratica Phila con calma senza far sfrenare la squadra, anzi, lascia a riposo Lin e prova il play messicano. Le W dicono 43 e siamo ormai un team vincente in questa stagione. Si va all’attacco del quarto posto, comunque vada.