Game 77: Charlotte Hornets Vs Oklahoma City Thunder 137-134

P.J. Washington al massimo in carriera con 43 punti, qui contro i Williams.

I quasi Greensboro Swarm scendevano ad Oklahoma City (Thunder senza Gilgeous-Alexander) – altra squadra disperata alla ricerca di un posto ai playoff – anche se inaspettatamente rispetto alle aspettative di stagione iniziali – senza Dennis Smith Jr., Hayward e i soliti ultimi noti (Rozier, Oubre Jr., Ball e Martin) e andava da sé che la gara sarebbe stata molto difficile e Clifford avrebbe chiesto ai suoi un’organizzazione difensiva solida per sopperire a tutte le assenze in questione.

Il piano funzionava per il primo quarto, equilibrato anche perché, oltre a vedere la difesa Hornets stringersi bene nel pitturato alla bisogna, si riusciva a recuperare diversi palloni e gli Hornets sempre sul filo trovavano buoni colpi per resistere o passare in vantaggio:

9:15: McGowens da 3 punti: 11-7

5:03: Thor da tre punti: 16-14

2:14: P.J. Washington da 3 punti: 19-17

3.6: Mykhailiuk in corsa appoggiava il 26-23.

Nel secondo quarto però l’amalgama di Charlotte collassava immediatamente: J. Robinson-Earl pareggiava da tre e Charlotte, attaccata nel pitturato, concedeva anche diversi FT ma lentamente riusciva a sopperire in attacco fino a rientrare al pari a 5:34 con il tre di Svi che riequilibrava a quota 42.

Non c’era il tempo per respirare che i locali segnavano da tre con J. Williams e piazzando un parziale da 0-7 si riportavano avanti 42-49.

Oklahoma City prendeva ben undici punti di vantaggio ritrovati all’intervallo chiuso sul 57-68 dopo il giro palla concluso da tre punti dalla top of the key da Joe.

14 i punti per P.J. Washington ma Jalen Williams con 19 pt. Joe con 16 e Giddey con 15 alimentavano un secondo quarto chiuso dai Thunder con 45 punti all’attivo, troppi per sperare di reggere.

Charlotte in avvio di ripresa trovava un tre punti super distanziato di Maledon (62-72 a 10:13), un secondo colpo da McGowens sulla sinistra e una tripla sul giro palla di P.J. Washington leggerissimamente decentrato a sx per il 68-74 a 9:06 che mandava Daigneault in time-out.

4I Thunder ritentavano la fuga ma si battagliava e i Calabroni tentavano di rimanere agganciati alla partita tornando al -6 a 4:24: transizione con Bouknight che da pochi passi offriva l’alley-oop dell’82-88 a Nick Richards.

Reverse jam di Jones su Pokusevski per il 92-97, arresto e tiro di Mann e ½ di Mykhailiuk prima della terza luce rossa a completare il 92-99 con il quale si entrava nel decisivo ultimo quarto.

P.J. Washington apriva alla grandissima per i Calabroni il quarto con un floater (fallo di Robinson) per un two And1, poi segnava da sotto assistito da Thor e bucava la difesa dei Thunder da oltre l’arco per riportare Charlotte al -2 (101-103).

A 9:39 Maledon, attaccando a ricciolo finiva per fare un giro a U e sbattendo sul 14 realizzava il 104-103 con And1, Thor da 2nd chance sotto reverse per il 106-103.

OKC in time-out.

P.J. Washington cominciava a diventare letale per i Thunder: 8:44, 7:23 e 6:30 piovevano le sue triple che si univano a quella inframezzata tra la prima e seconda da Svi e a quella che riportava OKC in break a 6:00 dalla fine, questa volta sganciata dal transalpino Maledon che infilava l’incredibile 123-110.

Dort replicava da tre e segnava andando a sfondare su Maledon.

Clifford non ci stava e chiamava un challenge che non aveva successo quindi l’attaccante si portava in lunetta per dimezzare lo svantaggio.

A 4:17 arrivava la schiacciata di Richards a una mano, potente e in corsa con Kelly Oubre divertentemente a fare un po’ di “cinema” in panchina ma si metteva un po’ di sale sulla partita dopo la tripla di Joe per il -5 (127-122) e i Thunder riuscivano anche pazzescamente a pareggiare con il ventottesimo punto di Williams a quota 129.

P.J. Washington segnava un 2+1 raggiungendo il proprio massimo in carriera (43 punti) con un’entrata in appoggio a 1:50 prima che a 1:16 il solito Jalen Williams mettesse dentro il pari ma sull’errore di P.J. Washington spuntava Nick Richards che riuscendo a spostare il tagliafuori di Dort in maniera ortodossa si elevava su Robinson e schiacciava in putback dunk.

Emozioni finali quando la terna chiamava un goaltending poi rivisto e dato come fallo contro P.J. Washington che aveva stoppato Williams.

Due FT per Jalen, primo mancato, Thunder che rimanevano attardati di un punto poi ½ di Thor a :13.9 e due FT per Giddey, problema di serata anche se Richards era semplicemente saltato nel suo cilindro per tentare di stoppare un tiro che non arriverà mai con la ricerca del contatto dell’attaccante.

Due FT per pareggiare, primo dentro fortunosamente, secondo leggermente storto a sx, Svi a rimbalzo nell’angolo attorniato da tre Thunder inviperiti otteneva i due liberi poi messi a segno. Thunder senza time-out che dovevano ricorrere a un baseball pass toccato da P.J. Washington, tiro da tre volante per Jalen Williams ma solo ferro, OT evitato che metteva fine al pazzo rollercoaster, Hornets alla terza vittoria consecutiva contro squadre che hanno ancora un obiettivo…

Con il tetto molto alto di Orlando e Portland per la lottery, gli Hornets, nonostante le numerose defezioni, possono giocarsela tranquillamente e la serendipità di avere gran parte del roster fuori (gli uomini che prendono solitamente tiri), P.J. Washington è entrato in the zone nell’ultimo quarto finendo con 43 punti (variabile quasi impazzita) ovviando al solo 63,3% con il quale Charlotte ha chiuso dalla lunetta.

La squadra del North Carolina però è stata brava ad invertire la rotta nel secondo tempo dopo aver concesso troppi rimbalzi agli avversari nel primo chiudendo con un 58-47 a rimbalzo mentre il 34-25 negli assist è figlio della necessità ma prezioso, significativo di una squadra che si aiuta cercando la soluzione migliore nonostante la qualità non sia sempre eccelsa nel portar palla (18-11 i TO) ma il 40,0% da tre è stato importante.

Prese meglio le misure nel finale al problema Giddey (31 punti e 10 rimbalzi), Charlotte ha patito anche Jalen Williams (altri 31 punti) ma proprio loro sono stati fatali ai compagni con gli errori finali.

Il coach dei Thunder ha fatto ruotare ben 12 uomini e il migliore in punti è stato Joe con 33 mentre l’altro in doppia cifra è stato Dort con 16.

Charlotte ha ottenuto 19 punti da Maledon, 18 da Mykhailiuk, 14 a testa per Richards e Thor, 12 da Jones e 11 da McGowens.

Solo Bouknight degli 8 uomini messi sul parquet da Clifford non ha finito in doppia cifra terminando con 6 punti ma 5 assist.

Importanti a rimbalzo Jones con 14 e Richards con 11 e T. Maledon che compensa a qualche floater non fantastico nel finale con ben 4 assurde stoppate a certificare un’ottima vittoria di squadra.

 

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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