Game 80: Charlotte Hornets Vs Toronto Raptors 100-120

JT Thor ha chiuso con 13 punti, 9 arrivati da tre triple nel terzo quarto con gli Hornets sul -17 aiutandoli a risalire sino al -5, rimonta poi naufragata e anche lui si arrende.

I principali Hornets erano completamente assenti per la seconda uscita consecutiva contro Toronto all’Alveare.

Anche Williams era out ma, almeno inizialmente, Charlotte sembrava in grado di competere nettamente meglio contro una squadra alla ricerca del miglior piazzamento playoff possibile tanto che la squadra di Clifford partiva all grande avvantaggiandosi sul +6 dopo la stoppata di JT Thor su Poeltl con tripla di Mykhailiuk sul ribaltamento per l’8-2 a 9:06.A 8:35 un lungo mezzo lob per Richards era “graffiato” dal centro e trasformato in due punti per il 10-2.

Toronto non ci stava e partiva l’elastico con i canadesi che a 4:51 segnavano il 17-15 con la dunk di Anunoby.

I teal ripartivano con l’entrata nel traffico di Maledon d 2+1 (fallo di Barnes) ed un’altra tripla di Svi a 4:08 per il 23-15 ma i rossi si riaffacciavano nell’ultimo minuto sul -2 (:47.1, 27-25) con due FT di Boucher.

McGowens realizzava il canestro della sicurezza per rimanere sempre avanti nel primo quarto, poi sulla sirena Bouknight commetteva fallo sul tentativo di Koloko di ribadire al volo un tiro da fuori di Anunoby ma dalla lunetta falliva ambo i tentativi consegnando il 29-25, finale di quarto.

La seconda frazione si apriva meravigliosamente – ancora – per il tiratore ucraino che pescato dalla drive con passaggio out, realizzava un altro fine catch n’shoot 3.

La tripla di Maledon a 10:38 spingeva Charlotte sul +9 mentre a 7:49 il reverse layup della chioma verde Jones, in mezzo al traffico del pitturato valeva il +8 (40-32) ma il vantaggio si dissipava tra cambi e TO, Barton e Boucher realizzavano da tre, gancetto di Siakam per il pari e a 5:57 Boucher in transizione portava Toronto avanti 40-42.

Barton e Achiuwa completavano il parziale da 0-15 fino quando McGowens a 4:01 lo interrompeva firmando il 42-47 poi Charlotte andava con Simmons in spettacolare fade-away a bersaglio e lo stesso player aggiungeva due FT per il 47-50 ma Toronto piazzava gli ultimi colpi con Barton (ancora da fuori), Siakam (2 volte) e Poeltl controllando il match sul 49-61 all’intervallo.

Nel terzo quarto Charlotte oscillava, spesso finendo sul -14 fino a che Thor non indovinava una tripla frontale (-12) e una a 5:12 dalla sx ai 24 secondi per il 61-75, piccola rimonta ampliata a 4:46 dalla jam di Richards proveniente dalla linea di fondo destra e dalla tripla di Bouknight dalla sinistra in fade-away con due lunghi aggressivi addosso che portavano la partita sul 75-80 con Charlotte da 9-0 di parziale.

Purtroppo Siakam andava sul sicuro con il jumper in area e correggeva subito dopo il tiro errato di un compagno avviando un contro-parziale che finiva il quarto e partita da 0-14 con un crossover ed entrata frontale da two-and one di Van Vleet (blocking di McGowens mentre la palla rilasciata sul contatto finiva nella retina morbidamente) e tripla a 8 centesimi dello stesso con Charlotte che non riusciva a far valere la tripla da oltre metà campo di Maledon giacché arrivava appena dopo la luce rossa.

Gli Hornets collassavano sul -24 (0-19 di parziale) dopo l’ennesima tripla di un Barton in serata decisamente sì, Calabroni che rompevano l’incantesimo malvagio con un fade-away uno Vs uno di Mykhailiuk che si avvitava fronte a canestro per segnare un ottimo tiro ripetendosi con altri due subito dopo ma il -20 diceva zero speranze.

Richards chiudeva la partita guadagnandosi qualche punto da sotto ma alla fine il divario non mutava: 100-120 e testa alla prossima partita, chance per chiudere una martoriata stagione con una vittoria contro una squadra forse alla portata (Houston).

Partita secondo copione alla fine con i limiti del caso dei giovani Hornets limiti rispetto l’ultima uscia ma sempre evidenti già a fine primo tempo con le rubate: 0-8, i TO concessi (11-1) e il 20-32 nel pitturato incassato tra problemi di cm e inesperienza anche se Richards sistemava qualcosa inizialmente.

5-16 nei punti da fastbreak e 0-12 nei punti da turnover davano l’idea del perché a fine primo tempo il 52,9% dal campo contro il più basso 47,9% avversario non bastava ad evitare la dozzina di punti di svantaggio.

Problematiche occorse specialmente nel secondo quarto (vedi TO) che a fine partita si confermavano nei numeri per una squadra giovane fuori giri senza giocatori navigati per rompere agilmente momenti negativi evitando di incassare grandi parziali.

Alla fine la partita durava quasi tre quarti interi con Charlotte sotto di 5 (75-80 prima di incassare un parzialone da 0-19 a cavallo tra il terzo e l’ultimo quarto) rotto da un bel canestro di Mykhailiuk a 10:08.

20 i punti di McGowens (2/5 da fuori ma spesso attaccando il ferro chiudeva con un 7/12 complessivo dal campo), 18 quelli di Richards, 17 per Mykhailiuk.

I Raptors, invece, dopo averne ottenuti 22 dal solito Siakam, sfruttava l’alta percentuale al tiro da Boucher (21 punti) e Barton (20) from “on the pine”, Anunoby da 17 punti e Van Vleet da 16 accompagnavano lo 0-4 stagionale tra Charlotte e Toronto.

Questo articolo è stato pubblicato in Games da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.