Game 80; Charlotte Hornets @ Washington Wizards 98-113

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Sottotitolo; WaterlHornets
 
Non siamo a Waterloo 201 anni fa circa, ma l’erede francese Batum purtroppo ha indirettamente ripetuto la storia contro il “prussiano” (passatemi geograficamente il paragone) Gortat. Doveva essere la partita trampolino di lancio per arrivare a giocarsi a Boston uno scontro diretto nel tentativo di superare i verdi e arrivare a un quarto posto che darebbe diritto ad avere le prime due gare in casa a disposizione per i playoffs, invece al Verizon Center, campo che non ci porta bene (l’anno scorso si fece male seriamente Zeller alla spalla e subimmo una sconfitta dopo due supplementari), è arrivata la doccia fredda.
Una disfatta contro una Washington ormai fuori dai giochi per i playoffs che ha giocato con orgoglio, com’è giusto che sia, perdendo anche Beal presto, demerito di Charlotte essersi affidata a tiri troppo spesso presi frettolosamente (anche merito di Washington in qualche caso nell’aver messo pressione e difeso bene), mentre in difesa i cambi tra centri non hanno prodotto l’effetto sperato, quello di riuscire a contenere i punti nel pitturato.
A dire il vero Washington ha usato bene anche le armi della transizione e del tiro da fuori, mentre noi, troppo accademici nel primo tempo, dobbiamo recitare il mea culpa. Un concorso di colpe quindi a gabbare le speranze di noi tifosi Hornets, che attenderemo ancora poco più di tre giorni per conoscere la nostra avversaria nei playoffs e cercare di sbaragliare il campo nemico da subito, nel caso in cui dovessimo giocare le prime due in trasferta.
Daniels, 2/7 al tiro da tre punti. Per lui non una grande prestazione.

Daniels, 2/7 al tiro da tre punti. Per lui non una grande prestazione.

 
Charlotte oltretutto si presentava con la formazione tipo; Walker, Lee, Batum, M. Williams, C. Zeller, mentre Washington anche senza Wall costruiva un muro difensivo con lo starting five iniziale; Sessions, Beal, O. Porter, Markieff Morris e M. Gortat.
 
C’è un po’ di confusione sulla palla a due, alla fine M. Morris si trovava l’occasione per attaccare direttamente in uno contro uno ma sbagliava il reverse layup sulla sinistra, dall’altra parte anche Charlotte non aveva certezze; Morris andava a sbattere come un treno sul blocco di Zeller, Williams segnava da tre ma appena dopo il fischio, gli arbitri assegnavano un flagrant contro Washington a 11:41, quindi tripla annullata e due FT a Zeller che realizzava.
Batum iniziava presto a prendersi jumper discutibili e mancava subito la prima conclusione.
Gortat invece prendeva un rimbalzo offensivo e con un tiro corto molto soft superava Zeller a 11:14. Walker a 10:05 cambiava ritmo attaccando, sulla destra da media distanza segnava un banker, ma il suo primo tempo rimaneva sottotono.
M. Morris e Lee si scambiavano effusioni da tre punti che alzavano il punteggio sul 7-5, almeno sino al pareggio del centro polacco in gancio turnaround.
Un lob per Morris in area era sfruttato dalla PF avversaria che si arrangiava su Marvin e depositava il vantaggio dei Maghi, Williams, però non si arrendeva e ricambiava esplodendo la tripla del sorpasso (10-9).
Otto Porter, Zeller e Gortat cambiavano ancora i vantaggi, era sempre il polacco con un giro e tiro a 6:02 a incrementare a tre i punti il vantaggio dei padroni di casa (12-15).
Beal dalla diagonale sinistra con una tripla raddoppiava il vantaggio dei capitolini, Jefferson da sotto dopo il rimbalzo ne metteva due ma subito M. Morris passando in back-door da sx a dx, colpevolmente lasciato libero, correggeva.
Altro errore a 4:07 di Batum al tiro, gli arbitri però vedevano un fallo e il francese si riscattava dalla lunetta segnando le sue occasioni.
Un pick and roll tra il francese e Kaminsky portava al tiro Frank a una mano in avanzamento, l’americano di origine polacca sbatteva sul vero polacco e gli arbitri premiavano il n°44 viola dando contro la polish machine un blocking foul.
A 3:35 gli Hornets tornavano a -1 ma la serata era agonizzante, Morris con un jumper dalla media rimandava a -1 Calabroni, Batum passava dietro a Jefferson e sembrava pareggiare tirando dalla diagonale destra ma dopo aver rivisto il tiro a fine primo tempo si decideva di togliere un punto al francese, il suo lungo floating era valutato da due e i Calabroni andavano sul 21-22 a 2:59.
L’allenatore dei Wizards era esagitato per tutto in panchina, anche per una palla buttata fuori dai suoi ragazzi, Charlotte comunque andava sotto di 4 e Walker con uno 0/2 dalla lunetta non risollevava la situazione, era l’altro play Lin a cambiare gioco e a consentire a Kaminsky una tripla da destra che batteva il cronometro.
Il quarto era chiuso sul 27-28 con Charlotte solamente sotto di un’unità.
 
Il secondo “sganciamento” nel punteggio avveniva per colpa di Jefferson che da sotto forzava muovendosi contratto dai difensori, palla persa, transizione e appoggio di Temple, Daniels commetteva anche fallo e il libero ricamava il punteggio sul 27-33 a 10:20.
Venti secondi più tardi Anderson correva in mezo a Kaminsky e Jefferson e depositava ancora nella retina il 27-35.
Clifford vedendo una difesa allegra chiamava un time-out. Daniels da tre riportava a -5 la squadra della Carolina del Nord, ma Dudley realizzava contro Kaminsky che dall’altra parte faceva tesoro di un pallone ancora proveniente da Lin per replicare da fuori (33-37).
A 6:32 un’entrata di un più che paffutello Thornton (rispetto ai tempi di NOLA) portava i Maghi sul +10, Charlotte recuperava qualcosa con un assist schiacciato per Zeller che da sotto faceva tornare a una cifra la distanza tra le due contendenti. Hornets però in spirale negativa; 4 punti consecutivi di Dudley issavano Washington al massimo differenziale ottenuto sino a quel momento (+14, 39-53), a 3:01 Marvin segnava dal corner destro, singolare anche che il primo errore di Gortat arrivasse contro Hawes che sino a quel momento aveva fatto una pessima partita su ambo i fronti.
A 2:02 Daniels con la tripla da destra cercava di tranquillizzare i compagni che alzando lo sguardo vedevano il tabellone sul 45-53.
Il -8 diventava un -7 quando Walker tre quarti campo a :6:00 secondi dalla fine del secondo quarto tentava il tiro, forse Sessions vedeva l’ombra di Zeller che stava arrivando da dietro per portare un blocco e istintivamente toccava il nostro play che furbescamente assorbiva il contatto sparando palla verso la tabella.
I tre liberi andavano a segno e sulla sirena Sessions era controllato da Zeller, il quale lo induceva a provare un tiro girato in entrata che toccava i due ferri ma non s’infilava.
Charlotte finiva sotto 48-55 il secondo tempo.
Il carrarmato Kaminsky ha chiuso con 18 punti, la sua prestazione difensiva però a tratti mi lascia ancora perplesso.

Il carrarmato Kaminsky ha chiuso con 18 punti, la sua prestazione difensiva però a tratti mi lascia ancora perplesso.

 
Hornets che nella ripresa si riportavano velocemente in partita; Walker prima segnava due liberi, poi una tripla e con 5 punti consecutivi Charlotte tornava a -2 (53-55).
Era Marvin a pareggiare a 8:27 per il 57-57.
Morris dalla top of the key e Walker in entrata frontale spostandosi per l’appoggio a destra contro Gortat alzavano il punteggio, poi era Washington a realizzare con il polacco a 7:27 con un gancio nel cuore della vernice rossa e Sessions a navigare circolarmente intorno a Zeller per mettere un driving bank shot al vetro.
L’angolazione era giusta e lo svantaggio tornava a quattro per Clifford e i nostri eroi.
Steve dalla panchina chiedeva un altro time-out, al rientro il punteggio non si discostava di molto, a 5:10 Batum andava in profondità scattando, tutta Charlotte marcata come se fosse la finale dei playoffs all’ultimo tiro con le squadre pari, Nicolas andava sulla sinistra segnando un jumper fuori equilibrio che portava i Calabroni al -1.
Hornets che sul -1 intercettavano con Lee un passaggio diagonale ancora nella metà campo dei Wizards, l’azione veniva ceduta a Marvin che di forza da sotto contro due uomini sbagliava due volte, ma riprendeva sempre il rimbalzo e mostrava i muscoli andando comunque a segnare al terzo tentativo riportando sul +1 Charlotte (68-67).
Gortat aiutato dai compagni d’infilata sorprendeva ancora gli Hornets che rispondevano con Lee di tripla a 3:49, ottenendo un +2 (71-69).
Quando gli Hornets sembravano potessero riprendere il comando delle operazioni, cedevano di schianto beffardamente davanti a Porter che non faceva Otto solo di nome, ma anche di fatto.
Tre tiri, due triple inframezzate da un jumper dalla diagonale media destra (otto punti personali) e gli Hornets a 2:16 si trovavano sotto di 6 punti (71-77), che evidentemente non digeriti prolungavano l’indigestione, infatti, Dudley e Nene ne segnavano altri due a testa portando un parziale di 14-0 che avrebbe potuto affossare le speranze di rimonta di Walker e compagni.
Per una trattenuta prolungata in area Kaminsky non poteva ricevere un passaggio che andava a terminare sul fondo.
Gli arbitri però vedevano la palese scorrettezza, Frank quindi dalla lunetta spezzava il parziale con due punti.
Il giocatore dei Wizards però replicava di tripla con Frank rimasto un po’ goffamente su un blocco, proteso in avanti nel tentativo di dar fastidio almeno al tiratore.
Nulla da fare, il canestro valeva il 73-84 e gli Hornets a fine quarto terminavano sotto di 12 punti, 74-86.
Jefferson contro Nene. Nell'ultimo quarto un paio di suoi errori, invece che trasformarsi in punti quasi sicuri, hanno contribuito all'allontanamento.

Jefferson contro Nene. Nell’ultimo quarto un paio di suoi errori, invece che trasformarsi in punti quasi sicuri, hanno contribuito all’allontanamento.

 
Disperati, nell’ultima frazione inauguravano il recupero con due FT di Jefferson a 11:26, i minuti però passavano e la distanza rimaneva sempre sulla decina, Walker a 9:35 decideva di accelerare e attaccare guadagnando due FT che realizzati davano ancora una volta soltanto il -10 (78-88).
Un pick and pop tra Walker e Kaminsky lasciava libero frontalmente Frank (Washington in raddoppio su Kemba) che da tre metteva l’81-88.
A 7:32 un fallo offensivo di Oubre Jr. (gomitata su Kaminsky che aveva appena tirato giù il rimbalzo) faceva passeggiare dall’altra parte del parquet Frank che realizzava però solo il primo libero, poco male perché Washington andava ancora a vuoto in attacco con un tiraccio da tre di Thornton dalla sinistra, un nice pass di Walker per Jefferson dava la possibilità a Big al di trasformare velocemente da sotto l’uno contro uno in due punti semplicemente alzando la sfera.
Giunti al -4 a 7:07 (84-88), gli Hornets però subivano il secondo parziale, questa volta decisivo, doppio passaggio verso sinistra, Hornets troppo accentrati, Gortat per Sessione e bomba dalla sinistra per mandare i Wizards a 91.
Daniels tirava male da tre e poco dopo chiudeva la sua prova, Dudley sulla pressione di Kaminsky rischiava di perdere il pallone ma con un mezzo giro su se stesso pompava un passaggio schiacciato per Oubre, Batum fuori posizione, Jefferson spalle all’azione in marcatura e il back-door sulla linea di fondo dell’ipertricotico giocatore dei Wizards era propedeutico alla realizzazione in appoggio diretto a canestro.
A dare il colpo di grazia era un brutto passaggio di Batum ancorato da Dudley, transizione e stop & pops dell’ex N.O. Hornets e Kings, l’84-96 a 5:23 non era più metabolizzato dall’organismo dei Calabroni che alzavano bandiera bianca con Clifford a proporre qualche panchinaro negli ultimissimi inutili minuti.
Hornets sconfitti che forse perderanno il treno per il quarto posto.
Martedì notte, ora 1:30 si va a Boston, ora solo con la speranza di agganciarla a parità partite, purtroppo però Boston avrà gli scontri diretti dalla propria parte in caso di parità.
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Pagelle:
 
Walker: 5,5
16 pt. (4/11), 3 rimbalzi, 7 assist, 1 rubata, 1 stoppata. Sono cifre sufficienti, ma non per lui che avrebbe dovuto trascinarci. Setata troppo quieta, delega agli altri aumentando gli assist, soffre un po’ la marcatura di Sessions.
 
Lee: 5
8 pt (2/11), 3 rimbalzi, 2 rubate, 1 stoppata. Un -21 di plus/minus anche se i suoi avversari non dominano ma Thornton è decisivo. La longa manus difensiva di Clifford si vede quando co un bell’intervento a centrocampo recupera palla per innescare il vantaggio di Marvin, tuttavia in attacco va a sparacchiare.
 
Batum: 4,5
10 pt. (3/11), 5 rimbalzi, 4 assist, 2 rubate. A parte le tre palle perse, l’ho trovato in serata pessima in difesa, opinione personale… Anche in attacco, vedi Lee, sparacchia senza costrutto prendendo palla e tentando catch n’shoot improbabili.
 
M. Williams: 6
14 (5/11), 6 rimbalzi, 3 assist. Lotta con Morris che sembra aver la meglio, ma le sue cifre sono leggermente migliori. Comunque lotta per i 20 minuti circa che gioca.
 
C. Zeller: 5,5
6 pt. (2/3), 6 rimbalzi, 1 assist. Gortat non lo tiene. E’ vero che il polacco gioca una delle sue serate migliori facendo 21 punti con 10/11 al tiro, ma Cody è il titolare, anche da lui avrei voluto vedere qualcosa di meglio.
 
Kaminsky: 6
18 pt. (4/8), 11 rimbalzi. Limita a due i falli e spesso va in lunetta. Il problema è che in difesa ha uno stile tutto suo, non si sa che guardi a volte, si prende un paio di triple pesanti in faccia. Lui restituisce spesso e volentieri con buone giocate in attacco. Aspettando che cresca.
 
Jefferson: 5
10 pt. (4/9), 7 rimbalzi. Un paio di errori decisivi in un momento delicato della gara che ci allontanano dal match pesano. Qualche fallo extra, uno forse molto generoso da parte degli arbitri fischiato contro. Anche lui come medicina, per risolvere il virus delle incursioni barbariche nel pitturato, non funziona.
 
Lin: 4
1 pt. (0/6), 1 rimbalzo, 3 assist, 1 rubata. Da lodare per la stagione, un po’ meno nella notte parlando con eufemismo… Tre palle perse, ½ dalla lunetta e due stoppate prese. Non segna niente dal campo. La magia dei Wizards lo irretisce, una pessima serata.
 
Daniels: 5
6 pt. (2/7), 2 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata. Il 2/7 tentato è esclusivamente da fuori, sua specialità. Lui ci prova ma gli va maluccio considerando il 5/7 contro i Nets. Tradisce un po’ la fiducia che Clifford riponeva in lui con un paio di tiri bruttini. Troppo falloso dietro e ingenuo concede un FT supplementare.
 
Hawes: 5
2 pt. (1/3), 2 rimbalzi, 1 assist. 4:34 bastano per far capire a Clifford di tornare al centro originale. Due palle perse, falli in attacco e in difesa. L’unica buona che compie è su Gortat che sbaglia il suo unico tiro durante la serata.
 
Gutierrez: 6,5
4 pt. (0/0), 1 assist. Il messicano vede sempre la partita dal loggione. Entra nei minuti finali e in 2:45 si regala 4 punti dalla lunetta e 1 assist.
 
Hansbrough: s.v.
0 pt. (0/0). Niente di niente in 2:45.
 
Lamb: s.v.
In dubbio per problema a un dito del piede, usato solo nei minuti finali fa vedere un tiro fluido da tre punti.
 
Coach Clifford: 5,5
La squadra preoccupa sui campi in trasferta a volte. Manca di grinta e personalità. A Boston domani per fare le prove playoffs contro una squadra rognosa e da battaglia. Senza farsi male, mi piacerebbe vedere un più di “cattiveria” (sportivamente parlando) agonistica.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.