Game 9; Charlotte Hornets @ Phoenix Suns 103-95

Gli Hornets, dopo la rocambolesca e dolorosa sconfitta a Portland, dovevano dimostrare di aver imparato la lezione.
La rabbia agonistica e il fatto di non sprofondare in classifica erano due più che validi motivi per giocare una partita determinata, cercando a tutti i costi di vincerla.
I Suns, squadra molto migliorata, veniva oscurata dai “batmaniani” (quel colore viola scuro, quella silhouette del logo, quei chiaroscuri a contrasto, ma anche la capacità di vincere o perdere le partite con grandi scarti, come se avessero una doppia personalità) Hornets che con una difesa attenta nei momenti decisivi ed il collettivo riuscivano a espugnare Phoenix.
Hornets in tenuta teal (o azzurro fluo, come preferite) con MKG fuori e in campo con questo quintetto; Walker, Stephenson, PJ Hairston, M. Williams, A. Jefferson con Coach Clifford a dirigere in panchina.

Walker sfugge alla difesa dei Suns e va a segnare.

Walker sfugge alla difesa dei Suns e va a segnare.

I Suns, con la divisa arancio, rispondevano con; Bledsoe, Dragic, Markieff Morris, Marcus Morris e Plumlee. Coach: Jeff Hornacek.
Erano i Calabroni che inauguravano le marcature nella partita con un tiro di Jefferson dalla baseline, seppur marcato Big Al trovava la retina per il 2-0. Hairston marcato a 10:23 si creava lo spazio per una bella tripla che rafforzava il punteggio sul 5-0.
I Suns però reagivano e con una buona circolazione di palla, puntavano a colpire da fuori. Bledsoe ad esempio, che a 9:25 con la tripla ripareggiava la gara a quota 5. Walker e Stephenson forzavano troppo, così i Suns ne approfittavano, colpivano ancora da tre punti, per tiri relativamente facili essendo lasciati completamente liberi e su una palla persa da Walker a 5:29 Dragic in transizione appoggiava per il 7-13. Time-out Hornets che sembrava dare i suoi benefici quando Williams da posizione quasi frontale oltre l’arco a 5:13 segnava con una bomba.
Il momento invece si rivelava pessimo per i Calabroni.
Plumlee segnava e poi nell’azione seguente stoppava Jefferson, Markieff Morris a 4:18 realizzava da 3 e ancora lui trovava lo spazio sotto canestro per ribadire a canestro dopo un errore al tiro dei suoi, con una violenta correzione volante schiacciata per il 10-20.
Nel finale di quarto Roberts con un tiro lunghissimo dall’angolo destro del parquet accorciava a 14-25 il punteggio. Mancavano tre secondi, ma allo scadere Markieff Morris trovava il tempo per mettere un’altra tripla. Hornets doppiati. 14-28 il finale di primo quarto. Nel secondo quarto, gli Hornets con qualche faccia nuova in campo, trovavano la forza per non sprofondare.
Buona difesa che produceva la transizione di Neal che scaricava sull’esterno sinistro per il play Roberts. Gioco facile per lui da 3 punti liberissimo. Biyombo e Stephenson, oltre che energia, davano altri 4 punti a Charlotte, lo stesso centro congolese non poteva esimersi dallo schiacciare quando riceveva sotto un assist schiacciato che eludeva la difesa. Ancora il centro di riserva, con due tiri dalla lunetta portava a -3 il punteggio realizzando i liberi concessi.
Il parziale di 11-0 Hornets però era interrotto da un contro parziale Suns con Thomas a mettere il 6-0 momentaneo. 25-34 e Calabroni ancora ad inseguire. Rimessa Hornets, Stephenson per Biyombo che triangolava con la nostra SG, la quale sfrecciava in mezzo a tre difensori in maglia arancione e subiva fallo, per un prezioso gioco da tre punti. Charlotte era un po’ approssimativa in difesa e Phoenix ne approfittava, tuttavia nonostante un paio di tiri non bellissimi, Hairston e Stephenson recuperavano i relativi rimbalzi e a 5:01 si era sul 36-40.
Walker bruciava Tolliver in entrata e gli Hornets erano ormai nella scia dei Soli. Altro piccolo strappo a favore dei Suns nel finale del secondo quarto. Jefferson insisteva nel suo gioco nonostante i movimenti dei compagni intorno, errore e a 3:44 Bledsoe puniva i ragazzi di coach Clifford con uno spin-move velocissimo e appoggio in entrata.
Ancora la guardia di Phoenix era fiammante e segnava altri due punti per il 38-45 Suns. Un bel movimento di Jefferson gli permetteva di eludere un paio di difensori per il reverse layup.
Jefferson sfruttando un paio di rimbalzi e l’assist di Zeller segnava, imitato a 49 secondi dalla fine di quarto da Walker, che approfittava di un assist in transizione di Stephenson, il quale era andato a raddoppiare Dragic in difesa e gli aveva portato via il pallone. Il pareggio arrivava a 9 decimi di secondo dall’intervallo lungo.
Stephenson da fuori dalla linea dei 3 punti, la palla con due passaggi in perfetta diagonale (il ricevente e passatore centrale è Jefferson), arrivava a Zeller che schiacciava a due mani.
Si andava al riposo sul 47 pari. Dopo un paio di canestri per parte, Charlotte tentava decisamente di scappare. Due punti venivano da un passaggio lob di Walker che pescava Jefferson alle spalle del difensore e altri due da un’altra palla rubata di Kemba che si lanciava in transizione per il 55-51 a 9:00 dalla fine del terzo quarto. A 6.48 Hairston pescava il jolly con una tripla immensa.
L’ala degli Hornets veniva abbattuto da Markieff Morris sul ritorno del jumper e completava un gioco da 4 punti. 61-54. I Suns non demordevano e con il loro play a 3:02 segnavano il 65-64 per il -1 dei locali. Biyombo dimostrava di valere molto più di Maxiell andando a lottare sotto le plance, in quest’occasione il centro congolese recuperava un pallone e convertiva in due punti.
A 2:27 pero Bledsoe sprigionava un tiro dalla lunga distanza che regalava il riaggancio ai Suns sul 67 pari. Dopo due liberi di Zeller, era Tucker a realizzare la tripla dall’angolo destro. Il gioco dei Suns aveva assorbito Zeller più all’interno, così il lungo degli Hornets aveva lasciato troppi metri al giocatore dei Suns. 69-70, Suns in vantaggio…
Bledsoe rigirava il coltello nella piaga con un’altra bomba e a 1:14 i Calabroni erano a 69 punti, contro i 73 dei Suns.
L’impressione è che la gara potesse svoltare definitivamente considerando il momento hot di Phoenix ed il fatto che giocassero in casa. I Suns non avevano fatto i conti con Biyombo però.
Due suoi rimbalzi producevano 3 punti, Roberts poi alla fine del quarto con un arresto e tiro marcava il punteggio parziale a fine quarto. Hornets 74, Suns 75. L’ultimo quarto iniziava con Henderson a colpire dalla distanza, tra le altre azioni, interessante l’entrata di Tucker in orizzontale a alzare sotto canestro un pallone che Neal e Biyombo non potevano stoppare, 79-79.
A 9:48 però era Neal from downtown a concedere un minimo vantaggio a Charlotte. A 7:45 Stephenson nell’angolo destro veniva visto da Roberts che gli saettava un passaggio verticale in corsia, ingresso sulla baseline senza badare al casello e reverse layup esaltante.
Lo stesso Lance, poco più tardi, si attardava nel palleggio, quando sembrava ormai palla persa, serviva Neal che con un altro canestro da 3 punti a 7:08, batteva il cronometro. 87-81 Hornets, piccolo, ma decisivo vantaggio.
Addirittura glli Hornets si permettevano il lusso di andare sul +10 con un entrata di Walker che con una specie di cambio mano eludeva l’intevento difensivo.
Suns però che non volevano dispiacere il pubblico amico. Con Tucker si riportavano sino al -4, tuttavia una grandissima triangolazione Walker-Stephenson (con finta)-Zeller ridava un margine di tranquillità ai Calabroni. Una difesa dello stesso lungo bianco sul perimetro e un tiro appoggiato alla rovescia in driving di Kemba erano buon presagio per la vittoria.
A 1:02 dal termine si era sul 97-89. Stephenson e Dragic davano concretezza regalando due belle entrate per le foto di rito, ma Charlotte con Neal controllava dalla lunetta.
Non c’era più tempo, l’eclissi dei Suns era completa. Gli Hornets trionfavano in Arizona, regalando la prima vittoria della nuova era ai loro tifosi.

Voti

Walker: 6,5
19 punti, 4 assist e 5 rimbalzi. Importante nei momenti difficili degli Hornets. Un paio di canestri di clsse. Discreta difesa.

Stephenson: 7,5
La finta a elastico mi piace molto. 13 punti, 7 assist e 8 rimbalzi. Fa vedere un bel gioco. La difesa c’è sempre.

PJ Hairston: 6
Partito titolare per l’assenza di MKG da lui ci si aspettano punti con la buona mano che ha. Finisce con 9 punti e 2 rimbalzi. Soffre un po’ troppo in difesa, splendido però il suo gioco da 4 punti.

M. Williams: 5,5
5 punti e due rimbalzi. Presenza di complemento a tratti. Anche lui in difesa sembra non essere proprio al massimo della concentrazione.

Jefferson: 6
14 punti e 8 rimbalzi. Un po’ limitato dai Suns scende sotto i 15 punti.

Henderson: 5,5
Una tripla importante, per il resto è buio quasi totale.

Neal: 6,5
L’uomo che con due triple fa il cambio passo decisivo. 14 punti e 3 assist. Media di tiro non buonissima in serata, comunque non sempre gli danno palloni giocabilissimi…

Biyombo: 8
Clifford lascia in panchina Maxiell e lancia il congolese (con un polsino viola portato sull’avambraccio), il quale risponde all’appello immettendo nel motore degli Hornets tanta energia. Preziosissimo a spazzare i tabelloni, soprattutto a rimbalzo offensivo è stato determinante. Gran prestazione con 11 punti e 10 rimbalzi per lui venuto dalla panchina.

Zeller: 6,5
Brutto inizio per lui. Si riprende nel finale, segnando, difendendo, prendendo per i Calabroni un fallo per sfondamento di Dragic, grazie al suo piazzamento ottimo. E’ vero che poi poco dopo è lui ad andare ingenuamente a commettere lo stesso fallo, ma è l’irruenza della gioventù. 8 punti e 5 rimbalzi.

Roberts: 7
7 punti e un bell’assist in 15 minuti. Discreto.

Pargo: s.v.
25 secondi.

Coach Clifford: 7
La squadra reagisce. Anche sul -14 dopo il primo quarto. La squadra gioca anche bene a tratti.

Recap Video: http://www.youtube.com/watch?v=fsm767r9yAk

 

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.