Playoffs Game 1; Charlotte Hornets @ Miami Heat 91-123

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Sottotitolo; FlessiHornets
 
Durava meno di un quarto la partita vera.
Charlotte subiva da subito il gioco di Miami sospinta dal suo caloroso pubblico, i Calabroni poi trovavano anche un Deng in serata strepitosa (31 punti) e un Whiteside abile a sfruttare i suoi cm e kg, il quale segnava 21 punti più 11 rimbalzi.
Gli Hornets sognavano un esordio migliore in questi playoffs, ma la squadra è entrata in campo in infradito e ciabattine da mare.
Alcuni hanno tradito, così presto noi tifosi abbiamo materializzato la delusione ben prima della fine della partita. Intervallo a -17 e inizio ripresa si andava oltre i 20, anche perché Charlotte non prendeva i rimbalzi difensivi concedendoli a Miami.
7-14 i rimbalzi offensivi per Miami e 57,6% dal campo per gli Heat.
Batum recuperava dal suo problema alla caviglia sinistra ma non illuminava il gioco.

Batum recuperava dal suo problema alla caviglia sinistra ma non illuminava il gioco.

 
Charlotte entrava sul parquet in campo con il seguente quintetto iniziale; Walker, Lee, Batum, M. Williams, C. Zeller, Miami schierava; G. Dragic, Wade, J. Johnson, Deng e Whiteside.
 
Il centro di Miami tirava giù la palla contesa per i suoi compagni, Deng invece centrava dall’angolo destro i primi tre punti del match; giro palla esterno, si doveva allungare Lee oltre la propria marcatura visto che il sudanese naturalizzato inglese era libero, nulla da fare però, tiro preciso e 0-3 Heat.
Charlotte segnava il primo punto dalla lunetta con Zeller a 11:27 (extrapass schiacciato di Batum per Cody che tentava la schiacciata), Miami approfittava della dissuetudine di Charlotte nei playoffs per arrivare sull’1-9 con Whiteside che segnava dal quarto al settimo punto dei padroni di casa.
Gli Hornets riuscivano a incrementare il misero punteggio solo dalla lunetta a 9:32, Johnson uscendo da un gioco di blocchi tentava di arrivare sulla tripla di Batum, il quale si sentiva però spingere dall’ala degli Heat in affannoso recupero.
2/3 dalla lunetta per il 3-9.
Dragic mandava a segnare Wade da sotto ma Walker a 8:59 tuonava dalla diagonale sinistra con tre punti.
Dopo due FT di Dragic (fallo di Walker sulla finta di tiro), saettava anche Batum a 8:27, altra bomba che riavvicinava Charlotte sul -4 che diventava -2 con C. Lee, bravo a inventarsi un appoggio al vetro a 7:44 per l’11-13.
La partita era ancora nelle sue fasi primordiali che già se ne perdeva il gusto; turnaround di Deng dalla baseline sx, tap-in di Whiteside da sotto e transizione di Dragic, con 6 punti gli Heat rimandavano a -8 i Calabroni che cercavano la tripla con Marvin, ma questa volta non funzionava, era invece un’elegantissima entrata di Batum da tappeto rosso a 5:36 a consentire agli Hornets di recuperare due punti con il pallone servito a canestro.
Sedici secondi più tardi i Calabroni mostravano i limiti difensivi di serata consentendo a Whiteside di schiacciare facilmente appendendosi al ferro.
Jefferson serviva sullo scarico offensivo Winslow e faceva ancora da spettatore a 4:42 con Whiteside ad approfittare da sotto della situazione.
Kemba, un po’ fuori dal gioco, rispondeva con un bel fade-away dalla media destra ma Deng stampava un’altra tripla in faccia a Marvin realizzando il 15-26.
Deng dal corner sinistro stavolta approfittava del rientro di Kaminsky, ultimo giocatore impegnato sul precedente attacco di Charlotte, corner sinistro con spazio e altri tre punti pe il 15-31.
Deng continuava a essere eccezionale anche in difesa assorbendo uno sfondamento di Lin.
Charlotte a 1:59 passava ancora due volte ma dalla lunetta; Frank recuperava in difesa, Nicolas correva ma otteneva appunto solo i liberi già menzionati.
MVP del primo quarto era Deng che s’infilava in una difesa approssimativa di Charlotte, Kaminsky lo toccava, appoggio vincente e gioco da tre punti completato dalla linea della carità.
Chiudevano il quarto tre punti di Richardson dalla diagonale destra, due FT di Kemba e un fing and roll di Dragic che consentiva agli Heat di superare quota 40.
22-41 era il finale di primo quarto, quota record in una frazione per gli Heat.
 
Lin è andato in difficoltà difensiva contro Wade, ma tutta Charlotte ha conceso troppo.

Lin è andato in difficoltà difensiva contro Wade, ma tutta Charlotte ha conceso troppo.

Batum restituiva qualcosa agli Heat a 11:46, il suo appoggio al vetro sinistro era vincente, il tiro libero supplementare anche e Charlotte si portava a -16, differenza che più o meno oscillava per tutto il quarto.
Charlotte trovava i suoi canestri in attacco, ma non riusciva a fermare in difesa Miami che quindi conservava il vantaggio.
A 10:07 Batum segnava, centrando la tabella, una tripla fortunata per il -15, Charlotte potrebbe raggiungere il -13 su un contropiede 3 contro 1 ma Kaminsky faceva da solo andando a sbattere su Winslow con un piede, il destro, sulla restricted area.
Due liberi ma lo 0/2 unito all’1/2 di Jeffeson poco più tardi, erano occasioni perse.
A 6:04 una manata nell’occhio data involontariamente da Richardson a Zeller portava in lunetta il nostro centro che segnando ci faceva ritornare a -16 (37-53).
Nel finale di primo tempo Richardson realizzava due punti, Miami registrava così una percentuale al tiro di 64%…
Negli spogliatoi si andava sul 50-67, con già più di mezza partita compromessa vista la forza difensiva degli Heat.
Clifford voleva dai suoi difesa sul pick and roll ma soprattutto impegno da trasformare in intensità difensiva.
Walker è un po' mancato, anche se ha realizzato almeno un paio di canestri belli e difficili.

Walker è un po’ mancato, anche se ha realizzato almeno un paio di canestri belli e difficili.

Niente da fare, la squadra tradiva in avvio ripresa; Deng con un gioco due sulla destra realizzava tre punti per il 50-70 con Marvin Williams colpevole.
A 8:41 Zeller rollava su un bel passaggio verticale diretto a canestro, Cody lo raggiungeva e andava a schiacciare.
Charlotte andava sotto oltre i 20, benché una tripla di Batum a 3:50 mandasse il risultato sul 65-87.
L’asse Dragic/Whiteside produceva un alley-oop tremendo chiuso dal centro.
A 24.4 dalla penultima sirena, un top shot da tre punti di Walker realizzato in equilibrio precario, mandava il maxi schermo sul 74-96.
La squadra di casa segnava ancora un punto e la frazione terminava sul 74-96.
Ultimo quarto inutile se non buono per il record dei tiri realizzati dal campo degli Heat.
Finiva mestamente 91-123.
 
Clifford dovrà iniziare a guardare qualcosa di questa partita e preparare gara 2 in maniera diversa, oltre che motivare una squadra che on ne avrebbe bisogno.
Non ci rsta che voltare pagina e tentare in gara 2 di pareggiare la serie.
 
 
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Pagelle:
Walker: 5
19 pt. (6/13), 1 rimbalzo, 1 assist. La stella degli Hornets segna 19 punti ma incassa un -32 di +/-, inoltre è spesso timido, non trascina la squadra e i Calabroni escono velocemente dalla gara.
 
Lee: 5
8 pt. (2/6), 2 rimbalzi, 1 assist, 2 rubate. Difesa che non sempre è servita a evitare canestri di bravura di Wade e soci. “Solo” -13 di plus/minus. Un bel banker all’inizio.
 
Batum: 5,5
24 pt. (7/14), 2 rimbalzi, 1 assist, 2 rubate. Uno dei pochi a produrre qualcosa, ma non assist purtroppo.
 
M. Williams: 3,5
2 pt. (1/7), 3 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata. Difesa personale orrenda salvo una stoppata clmorosa, buchi lasciati ovunque, specialmente sull’arco da dove Deng colpisce.
 
C. Zeller: 5,5
9 pt. (3/4), 7 rimbalzi. Qualche buon canestro tra inserimenti e movimenti. Dietro però se parliamo di marcature e rimbalzo…
 
Jefferson: 5
13 pt. (4/8), 5 rimb., 1 stoppata. Se la vede anche con Whiteside, a fortuna alterna. Non difende e questo è grave.
 
Kaminsky 5:
0 pt. (0/2), 1 rimbalzo, 2 assist, 1 rubata. Poca sostanza in attacco comtreso una transizione fallita e liberi seguenti anche. In difesa c’è poco.
 
Lin: 5
9 pt. (2/4), 2 rimb., 3 assist. Non fa girare la partita. Giornata no per quest’aspetto e anche in difesa i cm in meno rispetto a Wade lo sovrastano.
 
Daniels: 5,5
0 pt. (0/2). Niente da fare in poco più di 5 minuti. Entra prima del garbage ma manca due tiri.
 
Lamb: 6,5
4 pt. (2/3), 3 rimbalzi. Iniziative interessanti nel garbage…
 
Hansbrough: s.v.
0 pt. (0/0). 4:11 in campo nel finale.
 
Gutierrez: s.v.
0 pt. (0/2), 1 rimbalzo, 1 assist.
 
Hawes: s.v.
3 pt. (1/2), 1 rimbalzo.
 
Coach Clifford: 5
Sconfitta larga nella prima. Delusione dei fan. Charlotte tenta di giocare il pallone ma poi su extra pass eccessivi l’efficacia si perde. Charlotte tenta con altri mezzi ma il problema principale è in difesa, non in attacco. Gli Heat hanno medie altissime e segnano spessissimo. Serve correggere divere situazioni, bisogna però cambiare la testa e crederci, alcuni oggi si sono arresi troppo presto.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.