Preseason Game 1: Charlotte Hornets @ Dallas Mavericks 88-95

RodaggiHornets
Gli Charlotte Hornets rimandano l’appuntamento con la prima vittoria stagionale in preseason.
La squadra di Clifford è apparsa in evidente rodaggio con alcuni elementi ancora indietro di preparazione e altri che sono scesi sul parquet con un po’di superficialità, mentre altri ancora devono prendere il ritmo.
I Mavs erano alla loro seconda uscita e hanno fatto valere il fattore campo.
Partita utile per trarre alcune prime indicazioni.
Walker è appena tornato ad allenarsi con il pieno contatto, Zeller e Roberts non sono scesi sul parquet mentre rumors e sirene lontane vorrebbero Monroe, l’ex lungo dei Pistons (oggi a Milwaukee) agli Hornets in cambio di Hawes e Lamb o qualcosa di simile, ma per ora sono solo voci.
Hornets in purple con Sessions, Batum, Kidd-Gilchrist, M. Williams e Hibbert, Mavericks in white con: J.J. Barea, W. Matthews, H. Barnes, Q. Acy e Powell.
Palla a due per Dallas e primo attacco Mavs a vuoto, a passare in vantaggio sono gli Hornets che a 11:18 beneficiano di due FT messi a segno da Hibbert per fallo su un tentativo di gancio dell’ex Lakers.
I Mavs passano sopra con una tripla frontale di Acy.
Batum e Matthews lo copiano da tre, poi il francese subisce fallo su un tentativo di tripla ma il suo 1/3 in lunetta porta solamente la situazione in parità sul 6-6.
In fase di rodaggio la difesa degli Hornets sembra guardarsi intorno spaesata, un po’ incerta, Barea e Barnes spingono sull’11-16 ma gli Hornets guadagnano tre volte la lunetta, peccato che MKG, Sessions e Hibbert splittino tutti quanti accorciando solamente sul -2.
Gli Hornets pareggiano a 4:09 con un fade-away di Batum, entra anche Belinelli che con un bel passaggio verticale ficcante serve Kaminsky, il quale non getta al vento il lavoro di Marco e segna il 21-18.
Hawes a 1:07 infila una tripla e a trentacinque secondi dalla prima sirena anche il play Andrews realizza.
Il primo tempo si chiude con Charlotte sopra 26-23.
La seconda frazione si apre con Seth Curry da tre per il pareggio.
A 10:54 Belinelli segna i suoi primi due punti per Charlotte con un buon tiro da lontano ma da due, la partita rimane in equilibrio per un po’, Belinelli ha il tempo di farsi restituire il favore da Kaminsky; taglio nel pitturato e passaggio di Frank dal post basso per l’appoggio vincente.
A 4:15 però un’entrata in floater di Matthews elude il braccio proteso di Hibbert e porta la gara sul 34-40.
Forse gli Hornets hanno troppa fretta e si dedicano a tiri troppo affrettati, specialmente da tre e con Marvin Williams che vive una fase del “ciapà no” (ovvero non mette niente).
I Mavs arrivano sino al +10 con J.J. Barea che dal pitturato si fa spazio su Sessions e mette il 36-46.
Chiude il primo tempo Marvin Williams, il quale dopo una royal rumble nei dintorni dell’area di Dallas, sfrutta una sfera capitatagli a sinistra del ferro e corregge nel mucchio.
38-46 con gli Hornets poco convincenti all’intervallo.
Belinelli realizza un libero.

Belinelli realizza un libero.

Se il primo tempo era stato poco convincente, il secondo inizia anche peggio, Brussino (ventitreenne argentino) dei Mavs sulla destra si trova libero perché Batum in allungo, tentando di rubar palla, non arriva sulla sfera e mette due punti, poi ne realizza altri tre con una conclusione da fuori fulminea, tirando su dal palleggio.
43-59, Hornets sul -16, poco pronti sui rimbalzi e accademici sulle chiusure dei tiri talvolta, sembrerebbe finita ma Lamb a 4:07 prova a dare un po’ di pepe con un gioco da tre punti per il -12 (52-64).
Si scatena tuttavia Seth Curry che manda fuori giri la difesa di Belinelli più volte, nell’ultima occasione sfrutta un blocco alto di Hammons, Hawes gli si para incontro ma poi non cambia, nella terra di nessuno, il figlio di Dell considerato “meno nobile” è lesto a far pensare, tripla e otto punti realizzati nel giro di poco.
Due liberi di Sessions, che non segnerà mai su azione, mettono la parola fine al terzo quarto sul 61-74.
Inizia l'ultimo quarto.

Inizia l’ultimo quarto.

A confronto del secondo e terzo quarto, l’ultimo è da incubo: Curry e Gibson realizzano due bombe e i Mavs volano sul 61-80.
Accorcia Mister B. con un reverse layup ben servito.
Clifford e Carlisle iniziano a far entrare giocatori dalla panchina, anche quella profonda che non vedrà forse l’inizio della stagione regolare, così mentre i cronisti dei Mavericks scherzano sul prenome e cognome di Andrew Andrews spingendosi a paragoni come Daniel McDaniels e Beli Belinelli (non sapendo il rischio che hanno corso attaccando eventualmente una consonante al prenome), gli Hornets recuperano seppur con una formazione totalmente allo sbaraglio, da Corrida.
A 3:32 Kaminsky fa vedere un bel movimento sotto canestro; virata rapidissima e schiacciata; è l’84-87 che riporta i viola a -3 e da qualche speranza agli Hornets che incassano il -5, ma tornano a distanza con Wood, il quale va in palleggio e con un lento e ipnotico palleggio frontale realizza l’86-89.
Gli Hornets recuperano un pallone in difesa e con Kaminsky lanciano Sulaimon a canestro, c’è il fallo ma anche due FT realizzati per l’impensabile 88-89 a 2:18 dalla fine.
Harrison ruba un pallone ma si mette in proprio forzando un assalto sulla sinistra, pallone strappato via e Mavs in attacco, anche fortunati quando nel pitturato un gancio di Warney sopra Lamb si stampa sordamente tra tabella e ferro ricadendo senza fantasia nella retina.
Gli Hornets buttano via le ultime speranze di parità quando Lamb tira da tre corto, dall’altra parte il n°21 dei Mavs Williams non sbaglia la tripla a :41.4 dalla fine decidendo, di fatto, la sfida; un 88-94 che si trasformerà in un 88-95 nel finale.
Per Charlotte Kaminsky chiuderà con 13 punti mentre Andrews e Hibbert finiranno con 10 a testa. I Mavs vincono grazie ai 20 punti di Curry, seguito a distanza da Barea con 11 e da Matthews con 9. Hammons invece ha catturato 9 rimbalzi per la squadra texana.
kalal
Pagelle
Premetto che le pagelle in fase prestagionale sono comunque da soppesare nella giusta maniera perché i giocatori stanno provando e trovando la condizione.
Sessions: 4,5
3 pt. (0/8), 4 assist. Gioca in termini numerici mezza gara, parte con personalità, mostra anche l’entrata in velocità, smista qualche assist ma si perde alla distanza. Perde tre palloni e al tiro oggi non si può vedere. Preoccupante per ora, specialmente se confrontato con Lin.
Batum: 5,5
9 pt. (3/6), 4 rimbalzi. Un solo assist e due palle perse. Da lui mi aspetto di più. Inizio all’altezza e poi lenta digressione sino alla scomparsa.
Kidd-Gilchrist: 5
8 pt. (3/8), 5 rimbalzi. Avremmo dovuto avere più protezione sul perimetro ma in realtà alcune uscite sono tardive e piovono canestri. Non è ancora prontissimo per il contatto.
Marvin Williams: 5,5
8 pt. (4/10), 5 rimbalzi. Un assist e una stoppata ma troppe triple sbagliate. Finisce con uno 0/4 che aiuta i Mavs ad allungare nel momento decisivo della gara, si rifà parzialmente con un paio di difficili canestri ai bordi dell’area avversaria.
Hibbert: 6
10 pt (1/3), 8 rimbalzi. I punti arrivano quasi tutti dalla lunetta dove oggi dimostra buona mano. Forza e quindi non arrivano assist per i compagni. Bene a rimbalzo, attaccato un paio di volte da giocatori rapidi non fa un figurone atleticamente.
Kaminsky: 6,5
13 pt. (4/12), 7 rimbalzi. Come Marvin 0/4 da tre ma da la scossa nel momento del tentativo di recupero. Fa vedere anche più decisione, velocità e forza rispetto all’anno scorso, qualche conclusione non felice e una serata no da fuori.
Hawes: 6
5 pt. (2/8), 6 rimbalzi, 4 assist. Rivedibile in alcune scelte di tiro, bene con alcuni passaggi smarcanti. Gioca non sapendo se andrà o resterà. Fa una partita sufficiente, anche se nell’occasione della tripla di Curry facilita il compito al numero 30 dei Mavs non chiudendo.
Belinelli: 5,5
7 pt. (3/8), 1 assist. Tre su otto nella norma ma per il resto pochino, un buon assist che però non compensa le oggettive difficoltà su Curry nel terzo quarto. Devo essere giusto, anche perché da lui, tutti noi ci aspettiamo di più, ma ora non conta molto, l’importante è che ci sia in stagione.
Andrews: 6,5
10 pt. (2/2), 1 assist, 2 rimbalzi. I cronisti dei Mavs scherzano sul suo nome ma nel frattempo lui va in doppia cifra, realizza 5 dei 6 liberi a disposizione. Non sarà un fenomeno magari, ma durante la serata tra lui e Sessions fa un figurone.
Lamb: 5,5
7 pt. (3/7), 3 rimbalzi. Male l’inizio. Si riprende bene. Gioca con una strana espressione da un po’ di tempo. Peccato per la tripla finale mancata.
Harrison: 5,5
2 pt. (1/1). Va a sprecare la bella palla rubata con un’azione insistita che non credo avrà fatto contento Clifford. Peccato.
Wood: 6,5
4 pt. (2/2), 4 rimbalzi. Bene. Un lungo che ci prova anche in entrata in paleggio e che dimostra voglia. Tra i più positivi nella rimonta finale.
Sulaimon: 6
2 pt. (0/1), 2 assist, 1 rimbalzo. Nella confusione finale si fa vedere nei minuti concessi. Non sfigura.
Clifford: s.v. Prima uscita stagionale senza Walker e con Zeller e Roberts a riposo. Fa giocare un po’ tutti per testare i valori. La squadra ha qualche buona giocata ma s’intestardisce in troppe conclusioni da fuori e con la stagione appena iniziata e i giocatori che devono carburare, la scelta non paga.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.