Preseason Game 3; Charlotte Hornets @ Boston Celtics 86-104

Allarme GiallHornets

kpo

Largo spazio alle panchine, poco impiego di Walker, assenze di Batum e Zeller, preseason e altre attenuanti non possono però far non scattare un campanello d’allarme almeno giallo. La squadra che non perdeva mai pallone lo scorso anno sta cercando di affinare la chimica. I palloni persi sono stati un’infinità e i canestri in transizione presi, troppi. L’intesa è da migliorare, con qualche nuovo che sta facendo ancora fatica e un Sessions che sembra per ora, valere la metà di Lin. L’attacco si è dimostrato scarso, gioco a volte stagnante e scelte di tiro un po’ forzate, qui ha contribuito con merito Boston con la sua difesa. Arriva così la terza sconfitta in preseason e aumentano le preoccupazioni nel veder una squadra abbastanza in difficoltà.

Gli Hornets si presentavano alla Mohegan Sun Arena cambiando un paio di titolari, dentro Lamb e Kaminsky, si partiva con: Walker, Lamb, Kidd-Gilchrist, Kaminsky e Hibbert. I Celtics schieravano: Smart, Brown, G. Green, Crowder, Tyler Zeller.

La partita si apriva con Boston a guadagnar palla con Zeller, ma i primi ad andare a segno erano gli Hornets con una tripla dalla diagonale sinistra di Lamb. Smart con un basso palleggio ritmico s’infilava nella difesa degli Hornets, subiva fallo mentre la palla s’infilava nella retina e pareggiava quindi dalla lunetta a 10:23. Gli Hornets avevano una leggera prevalenza nel punteggio quando MKG portava sul 10-5 la sfida. MKG con una penetrazione da destra mandava la gara sul 12-8 ma quattro punti consecutivi di Zeller portavano la gara sul 12 pari. La sfida rimaneva equilibrata, i Calabroni nel finale si mangiavano due occasioni; Sessions falliva due liberi e sempre l’ex Washington cestinava un contropiede tre contro uno bloccandosi con la palla in mano e facendo perder il tempo di gioco a un’azione che si concludeva in niente. Il punteggio rimaneva quindi fissato sul 18 pari.

Il secondo quarto era il preludio alla caduta anticipata. Wood sparava da tre due volte ma non si avvicinava al canestro, Belinelli passava male un pallone e Rozier andava a schiacciare in transizione. Marco si faceva perdonare con due punti da destra, anche se marcato strettamente, mostrava il guizzo vincente. Wood riportava in vantaggio gli Hornets (24-23) subendo anche fallo da Young, ma il FT non andava a buon fine. Hunter cacciava indietro Charlotte con una tripla mentre dall’altra parte lanciato Wood affrontava in uno contro uno Rozier, maldestramente cercava di saltarlo sulla sinistra ma un terzo tempo fatto male finiva per mettere fuori gioco il giocatore dei Celtics che si trovava a terra sanguinante. Gomito destro della nostra PF, anche se involontario, sulla faccia del giocatore avversario e Rozier negli spogliatoi sanguinante. Gli arbitri chiamavano flagrant one e Boston provava a dare il primo strappo. A 7:06 Mickey con un gancio dx a una mano portava i Celtics sul 24-30 e con altri due punti faceva piombare gli Hornets a -8.  I Calabroni però rispondevano e con un tocco di Kaminsky che faceva urtare alla palla a spicchi il vetro, Charlotte tornava a contatto sul 30-32. Gli Hornets però non tenevano più il passo dei Celtics che mostravano tiratori più precisi e confidenti dei nostri,  Green in jumper segnava il 36-45. Le prime due frazioni di gioco si chiudevano però complessivamente sul 38-49 con i Celtics ad acquisire vantaggio.

Hibbert son riesce a segnare per la mazzata di Jerebko. Gli Hornets hanno commesso la metà dei falli fischiati ai Celtics.

Hibbert son riesce a segnare per la mazzata di Jerebko. Gli Hornets hanno commesso la metà dei falli fischiati ai Celtics.

Nella ripresa apriva MKG con due FT ma si trattava di un fuoco di paglia, i Celtics mostravano buon gioco e precisione ora, Smart da tre e la gara andava sul 40-55, Kaminsky si ostinava a lanciare triple, questa non colpiva nemmeno il ferro, Sessions faceva una delle poche cose buone della partita quando, lanciato in appoggio fintava alla Rondo, si bloccava e girava su se stesso a 360° mentre il difensore in corsa si autoeliminava, appoggio che tuttavia non risolveva molto, anche perché Green infilava altri due punti in sospensione per il 50-65. Il Beli tentava di muoversi ma la difesa aggressiva di Boston lo braccava, il nostro Rocky portava a casa falli per abbracci modello koala dei biancoverdi ma sostanzialmente Boston ricavava vantaggio. Mickey posterizzava Wood per il 58-72, Beli rispondeva con un veloce taglio e passaggio ricevuto nel semicerchio, il suo tiro sin alzava sopra le mani del difensore e ricadeva nella retina per il 60-72. Roberts, fermato da un infortunio, esordiva e segnava subito il suo primo canestro in sospensione. A 7 secondi dalla sirena Wood si vendicava, ricevuto un breve passaggio smarcante da Hawes, dopo aver galleggiato sulla linea di fondo, ma solo nella parte pitturata, schiacciava violentemente una palla nel cesto dei Celtics, tuttavia sulla sirena Jackson infilava la tripla portando sul 64-82 la gara.

La schiacciata di Wood a fine terzo quarto.

La schiacciata di Wood a fine terzo quarto.

Nell’ultimo quarto la panchina degli Hornets sembrava prendere il sopravvento. Wood allargando l’apertura alare destra, artigliava come un pipistrello la sfera che Harrison aveva appena spedito fuori da buona posizione e correggeva così l’errore del compagno. A 11:03 sempre il nostro numero 35 inchiodava un’altra vogliosa e rabbiosa schiacciata. Belinelli chiuso, con un passaggio da sotto canestro faceva pervenire palla a Hawes sulla sinistra che infilava in jumper da libero. Roberts rubava un pallone e in transizione segnava il 74-84. Il terreno per la panchina dei Celtics si faceva sabbioso, però Stevens chiamava un time-out e magicamente le parti s’invertivano, i Celtics tornavano a far girare bene la palla e gli riusciva tutto, qualche volta con un po’ di aiuto dal ferro.  Wood chiudeva la gara con 2 FT ma l’86-104 era punteggio molto eloquente sull’andamento della partita.

Il tabellino. RJ Hunter e D. Jackson fuori dal tabellino, hanno segnato per Boston rispettivamente, 10 e 9 punti fornendo discrete prestazioni.

Il tabellino. RJ Hunter e D. Jackson fuori dal tabellino, hanno segnato per Boston rispettivamente, 10 e 9 punti fornendo discrete prestazioni.

Pagelle

Walker: 6

6 pt. (2/5), 3 assist, 1 rubata. Aumenta il minutaggio, un bel canestro in reverse layup ma anche 5 palloni persi, molti…

Lamb: 6

9 pt. (4/9), 2 rimbalzi. Buon inizio, gioca la sua partita sulla sufficienza.

Kidd-Gilchrist: 6

11 pt. (3/11), 5 rimbalzi, 1 assist, 2 rubate, 1 stoppata. Sta ritrovando un po’ la forma ma non il tiro. Cade una volta sul parquet e vengono i brividi perché a terra sembra sempre ricordare l’infortunio occorso lo scorso anno già due volte.

Kaminsky: 5,5

10 pt. (5/17) 12 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata. Va in doppia doppia ma fa 0/6 da tre, qualche buona azione ma troppi errori al tiro intestardendosi e gioca più degli altri.

Hibbert: 6

6 pt. (1/1), 9 rimbalzi, 3 stoppate. Benino dietro, davanti anche se collabora di più dell’ultima volta, è troppo elementare, sebbene trovi con una mezza virata un canestro in gancio nel pitturato. Non sposta la difesa ed è facile giocare sugli esterni di Charlotte se lui non prova almeno a fintare qualcosa.

Belinelli: 5,5

4 pt. (2/6), 1 assist. Marco si muove molto senza palla, ma i panda o i koala di Boston piuttosto spendono falli. Riesce a mettere un paio di canestri nonostante il difensore sia lì davanti, ne sbaglia altri 4 però e fa partire un contropiede con u pessimo passaggio orizzontale.

Sessions: 5,5

9 pt. (3/9), 5 rimbalzi. Un paio d’assist e un paio di palle perse in quasi 30 minuti. Non ci siamo a livello di personalità come play. Prova dei pick and roll e dai passaggi dietro al blocco sorgono situazioni per arrivare a canestro che nonostante la sua fulmineità, non sempre sfrutta bene.

Hawes: 6,5

6 pt. (3/5), 5 rimbalzi, 5 assist. In 20 minuti… Non malvagia la sua prestazione. Anche quando va a commettere un fallo ci va deciso e forse nel tentativo di stoppare veramente il giocatore. Ancora una prestazione discreta.  Un bellissimo passaggio basso, un’imbucata che conduce Sessions in movimento ad appoggiare comodamente.

Harrison: 5,5

8 pt. (1/5), 3 rimbalzi, 1 rubata, 1 stoppata. Difetta al tiro, in lunetta fa un 6/8.

Wood: 6

13 pt. (5/10), 7 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata. Splendida la stoppata nel finale, come nel finale arrivano i punti per la doppia cifra. Qualche volta superato in difesa, si rifà in attacco mostrando voglia.

Roberts: 6

4 pt. (2/2), 1 rimb., 1 rubata. Rientro con canestro immediato, buoni i suoi due tiri. In difesa prende un paio di canestri in faccia, comunque se la cava.

Graham: s.v.

0 pt. (0/1), 1 rimbalzo, 1 rubata. Poco in campo, 7:35, tuttavia colleziona qualche misero numero ma non a sufficienza per un giudizio.

Coach Clifford: s.v.

Dalla prossima inizierò a dargli un voto. Incassa comunque la terza sconfitta. Applaude all’ennesimo tiro sbagliato ma è meglio che nello spogliatoio a qualcuno dica di non esagerare in quel che non gli riesce a percentuali alte. I tiri di Kaminsky da tre ad esempio stasera sono stati uno scempio.

Questo articolo è stato pubblicato in Games da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *