Operazioni in casa Hornets.
La prima, quella più dolorosa e preoccupante riguarda la guardia Kemba Walker, il quale nella giornata odierna si è sottoposto al previsto intervento chirurgico per sistemare il dolente ginocchio sinistro. Lo strappo al menisco laterale lo aveva già costretto a saltare tre gare. Il Dr. David Altchek ha proceduto all’Hospital for Special Surgery di New York.
I tempi di recupero di Walker dovrebbero essere minimo sei settimane.
Auguri quindi a Kemba per una pronta guarigione.
Walker è leader dei Calabroni in punti (18.8), assist (5.2) e palle recuperate (1,4), inoltre ha segnato 20 o più punti in 14 delle sue ultime 21 partite giocate.
Operazioni d’altro tipo invece arrivano dal “mercato invernale”, il quale si sta tramuntando in trappola infernale, infatti le trade proposte dai Nets non paiono essere vantaggiose per gli Hornets, o meglio… potrebbero esserlo nel momento in cui si pagasse il giusto prezzo. Probabilmente il direttore generale Rich Cho sta nicchiando ripensando allo scambio proposto dai Nets. Il DG birmano non è convinto dell’affare a causa di un 1X3 troppo penalizzante per Charlotte.
Johnson sarebbe probabilmente un giocatore ideale per cercare di completare la faretra degli Hornets e mantenere in vita le speranze playoffs, tuttavia i richiesti Lance Stephenson, Marvin Williams e Gerald Henderson sarebbero “merce di scambio” svantaggiosa, sia dal punto di vista numerico, pratico su parquet e monetario/manageriale. I tre attuali Hornets insieme finiranno per guadagnare 22 milioni di dollari circa nel 2015-16, mentre i Nets spedendo il solo Johnson nella Queen City si libererebbero circa di 24,9 milioni dollari finendo per risparmiare quasi 3 milioni che Charlotte spenderebbe per un solo giocatore, nemmeno più giovanissimo e con una tendinite.
Stephenson è stato terribile posto come SG accanto a Walker finendo per partire dalla panchina, oggi gioca più per la squadra cercando e fornendo ottimi passaggi, anche se qualche volta esagera e butta via troppi palloni. Il tiro non è stato eccezionale, Johnson invece, forse è un po’ sopravvalutato in questo particolare ma sicuramente tira meglio di Lance, in difesa ha esperienza da vendere ed è sovradimensionato per il suo ruolo, il che lo rende forte e stabile ma vulnerabile ad attacchi da parte di giocatori più veloci di lui. La sua capacità di colpire dalla distanza (oltre il 37% attualmente) potrebbe dare agli Hornets punti facili e aprire di più il campo a diverse soluzioni.
Se anche Al Jefferson esercitasse la sua opzione giocatore da 13,5 milioni di dollari per il 2015-16, i Calabroni avranno circa 50,4 milioni di dollari impegnati in una delle più sanguinose combinazioni per mantenere tre giocatori principali nel roster.
Gli Hornets vorrebbero mantenere le scelte future al primo giro e possibilmente avere una grande flessibilità stando sotto il tetto salariale a partire dall’estate del 2016. Il solo Walker perserà un po’ sul salary cap per la stagione 2016-17.
Cho nonostante abbia ammesso che Kemba sarà una grande perdita e Roberts non potrà sostituirlo nella stessa maniera ha dichiarato: “siamo fiduciosi nei ragazzi che abbiamo”.
Gli Hornets hanno avuto tutto il rostre completo (composto da 15 giocatori) a disposizione solo una volta nelle prime 45 partite e la situazione non muterà probabilmente almeno per un’altra dozzina di gare. Roberts è l’unico giocatore che non ha perso una sola partita.