A volte ritornano.

Elliot (Jerell) Williams, guardia tiratrice di 196 cm nata a Memphis il 20 giugno 1989, è di nuovo sotto contratto con gli Charlotte Hornets.

Il GM Cho l’ha fatto firmare (nella foto)

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e una domanda mi sorge spontanea. Perchè, visto che nel ruolo ci sono già Batum, Lamb, Daniels e anche P.J. Hairston all’occorrenza?

Elliot sarà al training camp con gli Hornets come sedicesimo giocatore comunque.

Stava allenandosi con New York ma Charlotte ha voluto riprendere un giocatore sfortunato che ha avuto anche un grave infortunio al tendine d’Achille in passato.

Elliot fino a qualche ora fa era free agent dopo aver giocato la scorsa stagione con i Santa Cruz Warriors, intervallando la sua presenza nella squadra della Lega di sviluppo NBA con parentesi agli Utah Jazz e ai New Orleans Pelicans. Lo scorso anno mi sono occupato anche dei Pels, guardando anche le loro partite, nelle 8 gare (7 le presenze valide ai fini di un voto) in cui è sceso in campo, la media voto che gli ho assegnato è stata di 5,92.

Non mi ha particolarmente impressionato, inoltre come forse vi ricorderete, aveva già firmato un contratto di 10 giorni con gli Hornets il 4 febbraio 2015, ma non ha mai messo piede sul parquet ed è stato rilasciato il 10 febbraio 2015. La sua orbita completa intorno a Charlotte è durata 5 mesi.

I termini dell’accordo non sono stati ancora resi noti.La ventiduesima scelta assoluta al Draft 2010, ha giocato in 104 partite per i Trail Blazers, 76ers, Jazz e Pelicans con una media in carriera di 5,1 punti e 1,5 rimbalzi in 13,7 minuti. Durante la stagione 2014-15, ha giocato in 13 partite totali per Utah e New Orleans, con una media di 2,8 punti in 9,2 minuti. Williams ha anche firmato un contratto di 10 giorni con gli Hornets il 4 febbraio 2015, ma non ha mai messo piede sul parquet prima di essere rilasciato il 10 febbraio 2015.

In realtà la situazione attuale nel roster degli Hornets per quel che riguarda il settore guardie pare affollata.

Forse è stato chiamato solo per verificare chi dovrà rimanere nel futuro roster, un’altra guardia sufficiente ma non eccezionale non sposta molto gli equilibri e le forze in campo ma crea concorrenza nel gruppo.
Personalmente non credo sia una dinamica vincente ma potrebbe essere secondo una certa mentalità nell’ambiente, uno stimolo importante per verificare le reali ed effettive forze a disposizione.
Con i Warriors della lega di sviluppo ha avuto una media di 21,3 punti e il 37,4% da oltre la linea dei tre punti (46-123) lo scorso anno, altro motivo per il quale gli Hornets potrebbero aver deciso di riprovarlo.
Nel frattempo si è saputo che Michael Jordan in persona avrebbe posto il veto sullo scambio con i Celtics che avrebbero voluto la nona scelta di Charlotte al Draft. La proposta fatta dai Celtics era insufficiente, specie ora che è arrivato Kaminsky (ottimo prospetto anche se fisico acerbo per la NBA), i Calabroni hanno fatto sapere che ci sono state discussioni per scambiare Cody Zeller, il quale potrebbe anche rimanere ma c’è incertezza e forse Clifford sta già pensando di lanciare Kaminsky in quintetto.
Altre voci che circolano sono su Batum, il quale gradirebbe giocare per i Raptors l’anno prossimo se a Charlotte le cose non dovessero andare bene, quindi essere un team perdente e su Marvin Williams il quale ha un anno di contratto e dovrebbe rimanere, ma al momento nel ruolo di PF è chiuso da Zeller e dai due nuovi arrivi; Kaminsky e Hansbrough, Rick Bonnell suggerisce quindi un ritorno al passato, cioè quello di farlo giocare come ala piccola (SF). Effettivamente potremmo schierare anche una seconda unità con cm in più in SF essendo 206 cm il buon Marvin…
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

Un pensiero su “A volte ritornano.

  1. Questo me lo ricordo a Philadelphia, uno che faceva la panca fissa nei Sixers degli ultimi 2 anni, non può avere grosse chance, secondo me non arriva a fine preseason

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