Bob-Bass

E’ trascorso un mese esatto dall’ultimo pezzo scritto, lentamente, con cadenze assolate agostane e primo settembrine attendevo che si sbloccasse qualcosa nel mercato degli Hornets che, hanno sì diversi giovani interessanti (Monk, Bridges, Hernangomez e Bacon), ma hanno mantenuto l’ossatura dal contratto garantito composta da MKG, Marvin Williams e il pluriaggravato Nic Batum.

Lemme lemme il tempo è scivolato via, fluido, come liquida ed evanescente scia e nemmeno Kupchak, assoldato da Jordan che sfidava la forza di gravità con fluttuazioni eterne in aria, è riuscito a modificare la staticità di una situazione non esattamente idilliaca.

Più che aggiungere pezzi gli Hornets ne hanno pesi, se consideriamo minimale l’uscita del buon Mathiang, centro che faceva da spola tra Greensboro e Charlotte con un two way contract, passato nella città delle tre T; “turòon, turàs, tetàss” (Torrone, Torrazzo e Maggiorate), ovvero Cremona. Alla Vanoli quindi potranno ammirare un giocatore che qualche minuto nella NBA l’ha giocato.

C di Cremona, C di Charlotte… sull’altra sponda si parla di ruoli a questo punto.

Borrego sa che dovrà fare i conti con il materiale che avrà a disposizione (immagino che durante il colloquio con Kupchak questo non sia stato un dettaglio) e se Walker è l’unica certezza, punto fisso intoccabile, già si parla di slittamenti in alcuni ruoli.

Sicuramente gli esterni, le ali o gli swingman, spesso sono intercambiabili nel basket moderno, è così che sta prendendo corpo l’ipotesi di vedere partire come starter Jeremy Lamb (dopo la sua buona stagione) o magari Malik Monk, uno che nelle ultime partite ha fatto capire di comprendere meglio la NBA, riuscendo a gestire meglio palloni che prima perdeva banalmente.

Lamb, in scadenza, dovesse confermarsi, attrarrà sicuramente tante attenzioni da parte di altri team e potrebbe anche partire a fine stagione se Charlotte non riuscirà a trattenerlo, ma questo è argomento prematuro.

E Nic Batum?

Ci si può permetter di tenere fuori un giocatore dal contratto così pesante?

Vedremo… per adesso pare si possa spostare in posizione di ala piccola, dove potrebbe, dal mio punto di vista, rendere meglio, limitando magari qualche soluzione offensiva forzata da guardia tiratrice.

Lì la concorrenza giovanile non manca, gravitano intorno anche Bacon, Bridges, il secondo ha mezzi atletici ma per ora sembra essere una versione Monk 1.0, con scelte di gioco da maturare, inoltre c’è un MKG da rivedere se Borrego dovesse optare come dichiarato per un gioco veloce e di transizione ma per lui si parla di possibile slittamento.

MKG rischia di finire a giocare in PF, pare essere un’idea di Borrego, anche se peso e cm non paiono essere dalla sua.

In avanti Kaminsky potrebbe passare al ruolo di centro (altro slittamento ventilato dal coach da provare in preseason), anche se nel reparto (mal assortito numericamente) però ci sono già i vari Zeller, Hernangomez e Biyombo, non tre fenomeni di primo piano ma tre discreti giocatori con caratteristiche diverse ad affollare il reparto.

Al momento a mio giudizio, il tutto sembra ancora un brodo primordiale, con reparti galassia troppo caldi e vicini e altri vuoti, più sguarniti, come quello di PF, dove Marvin Williams rischia di partire ancora titolare (vista l’incapacità di MKG di tirare da fuori) per fornire triple e punti di rottura.

Walker, Lamb, Batum, Williams e Zeller potrebbero essere un’idea iniziale con Parker, Monk, Bacon (o Bridges), MKG e Kaminsky pronti a subentrare. Un peccato che Hernangomez e Biz rischino d’aver poco spazio, a meno che Willy non slitti anche lui in PF.

Altre news recenti sono:

  1. La scelta nei 12 del roster per il team USA che affronterà l’Uruguay in casa il 14 settembre e Panama da “Visitor” il 17.
  2. Joe Wolf, giocatore che giocò tra le riserve degli Hornets 64 partite nel 1994/95 per poi chiudere ancora a Charlotte nel 1999 dove toccò il campo in tre occasioni e compagno di MJ a NC, sarà il nuovo allenatore della franchigia affiliata di Greensboro Swarm. Nel mezzo delle sue parentesi charlottiane, giocò per Orlando, Milwaukee e Denver. Wolf oggi ha 53 anni e sarà il secondo allenatore di Greensboro. Kupchak pensa che Wolf sia la persona adatta per sviluppare i giovani avendo esperienza nel settore.

    Nel video, eccolo un po’ più giovane, alle prese con Shaq…

  3. Purtroppo c’è da segnalare anche che venerdì 17 agosto a San Antonio è scomparso all’eta’ di 89 anni Bob Bass, GM degli Hornets dal 1995 per ben nove anni.

    Bass nel 1996 risponde ad alcune questioni poste dai giornalisti su Charlotte.
    Foto:
    Peter A. Harris, AP

    Fu premiato sia nel 1990 e nel 1997 (nel secondo caso con gli Hornets) come miglior dirigente dell’anno. Bass fu allenatore nell’ABA, poi passò ai San Antonio Spurs, dove fece sia il direttore generale che il vicepresidente. “Bob ha avuto un impatto enorme su ABA e NBA”, ha detto il capo allenatore degli Speroni Gregg Popovich, che aveva lavorato con Bass nei primi tempi. Di Bass ricordiamo anche la trade che portò Bryant ai Lakers, una trattativa però con poco margine che portò Divac a Charlotte per un paio di stagioni. Sotto la sua egida gli Charlotte Hornets non finirono mai sotto i .500… Condoglianze alla famiglia, ricorderò sempre con simpatia Bass.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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