MKG 4X52.

4X52 non è un’offerta del supermercato preferito o la trazione di uno strano tir, semplicemente, la società degli Charlotte Hornets ha offerto a Michael Kidd-Gilchrist un contratto di 52 milioni per quattro anni.

michael-kidd-gilchrist-nba-charlotte-hornets-sacramento-kings-850x560

In queste ore si starebbero definendo i dettagli di quel contratto che dovrebbe garantire all’ala piccola degli Hornets, un ingaggio annuale di circa 13 milioni a stagione.

Molti sono rimasti meravigliati che i Calabroni abbiano l’intenzione di spendere così tanto per un giocatore che, questa è la critica, in attacco deve ancora convincere.

Se ragioniamo nel contesto NBA dove queste cifre da capogiro sembrano normali (in un contesto economico planetario in cui di normale c’è ben poco), sicuramente mettendomi nei suoi panni come avvocato difensore posso dire che è migliorato molto con il tiro dalla media distanza anche grazie al lavoro di Mark Price (quest’ultimo ha lasciato anzitempo i Calabroni per intraprendere un percorso personale da allenatore).

MKG tuttavia non ha il tiro da fuori e non ha mai tentato una tripla (qui deve migliorarsi assolutamente) lo scorso anno, il che lo rende più limitato rispetto ad altri giocatori del suo ruolo, però, in diverse occasioni lo scorso anno è riuscito ad accendere una scintilla portando delle fulminee transizioni nei cuori delle areee avversarie che hanno innescato rimonte impensabili sino a quel momento, inoltre è un difensore agguerrito e difficile da affrontare per tanti giocatori.

Coach Clifford lo ha utilizzato spesso anche mandandolo fuori ruolo difensivamente per cercare di arginare la principale minaccia avversaria lo scorso anno, il che sicuramente può aver influito in fatto di stanchezza sulle sue percentuali al tiro.

C’è da dire che anche il tetto salariale della NBA e la tassa sul lusso saliranno molto nelle prossime due stagioni (quest’estate molte squadre per trattenere i propri giocatori hanno dovuto alzare la posta), in quest’ottica quindi si deve inquadrare e considerare l’offerta degli Hornets, i quali in passato (come Bobcats) hanno ampiamente pagato giocatori sopravvalutati che hanno avuto un rendimento scarso per essere gentili…

Non pare però essere il caso di MKG, il quale per me (basandomi sugli 82 voti stilati da me in maniera più oggettiva possibile di partita in partita lo scorso anno) è stato il migliore della squadra.

Diciamo quindi che i Calabroni tentano di mettere le fondamenta per il futuro, sperando che MKG continui a migliorare.

US-UK_Flag_408x212-200x200

Another english article here:

http://www.thescore.com/news/816158

Questo articolo è stato pubblicato in News da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *