Big Pandamonium in Washington, per quanto?

Sembra che i cattivi risultati a Washington dipendano soprattutto dal tutti contro tutti che si è scatenato nello spogliatoio.
Sono uscite anche alcune dichiarazioni poco edificanti di Wall su coach Brooks che hanno coinvolto A. Rivers.
Giocatori contro altri giocatori, giocatori contro la proprietà, contro il coach Scott Brooks e contro il presidente operativo Ernie Grunfeld.
Vi chiederete… perché se questa è una pagina dedicata agli Hornets vi parli di Washington…
Semplicemente perché nel marasma generale anche Charlotte ha chiesto informazioni per quel che riguarda la guardia Bradley Beal poiché la squadra della capitale ha posto ipoteticamente quasi tutti i giocatori sul mercato per uscire da questa situazione che, se non inaspettata (già avvisaglie e schermaglie si erano verificate lo scorso anno) è sicuramente degenerata generando un ambiente pesante, così la proprietà ha pensato di azzerare  quasi il roster completamente o almeno di liberarsi degli elementi indesiderati per porre rimedio a una situazione ormai insostenibile.
Più che uno spogliatoio quindi un Pandemonio, anche per Big Panda, ovvero Beal, guardia tiratrice di 196 cm per 93 kg.

Bradley Beal (SG) viaggia a 21,5 punti di media quest’anno tirando con il 45,5% dal campo, 3,5 assist, 1,1 rubata e 1,1 stoppata di media a partita.

Beal ha 25 anni e ha un contratto in essere con Washington di tre anni con cifre a salire che vanno dai 25,4 di quest’anno ai 28,7 della stagione 2020/21.
Un caso fortuito o il grido d’aiuto lanciato da Walker in questo avvio di stagione il fatto che abbia segnato 103 pt. in due partite spingendo come un forsennato nei due finali.
Se contro Phila gli arbitri sono riusciti a rovinargli lo sforzo di una meritata vittoria con almeno due errori clamorosi, contro Boston, pur segnando meno punti, ha mostrato un finale in the zone a tutto campo tra rimbalzi (anche quando non ne aveva più), difesa, entrate e triple correndo per quattro…
Era da un po’ che non mi venivano i brividi vedendo un giocatore, un player di soli 185 cm tra l’altro affezionato alla città, un professionista ma non un mercenario nell’era del Dio Denaro nel patinato e opulento mondo NBA.
Ora forse la società sta vagliando opzioni per mettergli accanto una spalla che alleggerisca il peso delle sue giocate perché giocando con un alto minutaggio per 82 partite, non trovando sempre compagni affidabili in attacco, l’affaticamento ed eventuali conseguenze sono sempre fattori da considerare.
Alcune fonti dicono che uno dei possibili partenti potrebbe essere Lamb, più qualche altro giocatore e/o scelte future, altre fonti parlano di Williams o Batum, ma non è ancora chiaro cosa chieda Washington e cosa voglia offrire Charlotte come pacchetto di scambio.
Di certo, aldilà di ciò che si possa pensare sulla trade, se sarà utile o no a Charlotte, per gli Hornets ci sarà l’esigenza prioritaria di rifirmare Walker la prossima estate con un contratto che sarà molto più pesante (la prima cifra potrebbe cominciare per 3) dei 12 milioni attuali che attualmente percepisce…
Rumors, realtà in divenire o illusione, la certezza per ora si chiama Kemba Walker, vedremo se Kupchak e Jordan riusciranno prima o poi ad aiutare Kemba a fargli tornare il sorriso più spesso…
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.