John’s’adda fa?

Gli Charlotte Hornets e i Brooklyn Nets, due squadre in lotta sul campo per l’ultimo posto playoffs, sono invece tornate a parlarsi di scambi, questa volta pare che le disucussioni siano incentrate sullo swingman Joe Johnson, così dicono alcune fonti vicino all’ambiente NBA.
Joe Johnson.

Joe Johnson.


Gli Hornets ed i Nets starebbero discutendo su un pacchetto più ampio che probabilmente includerebbe oltre a Lance Stephenson, anche Gerald Henderson (questioni di scadenza di contratto) Marvin Williams.
Michael Jordan è attratto dalla possibilità di ottenere Johnson, buon realizzatore che viaggia quest’anno con la media del 36,2% da 3 punti, migliorabile per lui…

I punti interrogativi su Joe sono che di recente è alle prese con una tendinite, ha 33 anni e ha un contratto di 23,1 milioni di dollari per il 2014-15, il quale salirà a 24,9 milioni di dollari nella prossimama 2015-16.
Brooklyn vorrebbe ancora muovere Brook Lopez ma questa volta gli interessati sarebbero i Denver Nuggets.

Johnson sta avendo una media di 15,5 punti a stagione, al di sotto della sua media totale di tutta la sua carriera pari a 17,4 punti a partita e tira dalla lunetta con l’80,8%.

Gli Hornets ci pensino bene.
Stephenson in attacco è sacrificabile, ma sta diventando un prezioso uomo assist, anche se le sue bizzarrie costano troppi turnover, Charlotte tuttavia dovrebbe ottenere in cambio anche un buon passatore, almeno per la panchina.
Se Marvin Williams non sarebbe poi una grande perdita, Gerald Henderson potrebbe esserlo, visto il differente tipo di gioco che lui e Joe Johnson hanno sul parquet, forse più adatto a convivere con Jefferson il primo, più per la squadra quello di Gerald invece.
Gli Hornets diverrebbero più pericolosi sul perimetro, ma meno imprevedibili e ficcanti nelle loro incursioni e sui tagli, visto che Neal pare non svegliarsi dal proprio torpore. L’ideale sarebbe proporre proprio Gary Neal in questa eventuale trade, che così proposta, ancora una volta comunque dal mio punto di vista, sarebbe poco vantaggiosa per gli Hornets che potrebbero ottenere di più, oltre che intasare il salary cap per un giocatore non più giovanissimo anche se utile.
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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