Tutti (o quasi) sul mercato?

Ci sono in giro dei rumors secondo i quali gli Charlotte Hornets sarebbero sul mercato per cercare d’invertire il trend negativo di novembre.

Si spera che questo momento negativo possa essere invertito da subito sul campo a dicembre, anche se Kidd-Gilchrist è ancora fuori precauzionalmente per un dolore al piede da stress, prima che esso si possa tramutare in una frattura.

Gli Hornets in estate hanno cercato di migliorarsi nel ruolo di SG e di PF.

Nel caso dell’ala grande, dal mio punto di vista, Marvin Williams è stato un flop, la sua esperienza non basta se non aggiunge intensità in difesa e qualche punto in più.

Talvolta è come giocare con un uomo in meno.

L’altra delusione al momento è Lance Stephenson, che a parte un paio di serate brillanti coronate con il tiro vittoria sugli Hawks a Charlotte, è andato deludendo.

L’entourage dei Calabroni pensava che Lance potesse essere l’uomo giusto per lavorare insieme alle colonne portanti della squadra Jefferson e Walker (gli unici intoccabili al momento), cercando di interagire con il primo sul suo lavoro in post con finte e scarichi e con il pick and roll di Walker. Se Jefferson in attacco sta andando bene, Walker invece è peggiorato molto, secondo alcuni tifosi e analisti a causa delle caratteristiche della convivenza con Stephenson.

Lance Stephenson festeggia con il pubblico di Charlotte la sua tripla regalo per la vittoria nel doppio OT contro Atlanta.

Lance Stephenson festeggia con il pubblico di Charlotte la sua tripla regalo per la vittoria nel doppio OT contro Atlanta.

La spaziatura e la pericolosità sono rimaste sulla carta e Charlotte è entrata in crisi perché oltretutto ha pochi uomini che possono portare punti facili. Uno sarebbe Neal ma è infortunato.

I free agent firmati nella passata offseason non possono essere scambiati fino al 15 dicembre, così è salito alla ribalta il nome di Lance Stephenson per possibili futuri scambi. Ovviamente gli sciacalli ci hanno giocato sopra e si parla di Lance per scambi svantaggiosi ancor di più per Charlotte e nella città del North Carolina qualche gruppo di tifosi si è infastidito. Mentre molti tifosi vorrebbero che si scambiassero altri pezzi che non stanno funzionando come ad esempio Henderson e coach Clifford sta dividendo le opinioni dei tifosi tra chi è pro (perché sostiene abbia molti infortunati) e chi è contro per le scelte fatte sullo starting five, ecc… la squadra ospiterà nella notte i Bulls, squadra in forma ma reduce da un doppio supplementare nella sfida persa con i Mavs 132-129 ieri notte. Con l’augurio che il “The Hive”, l’alveare (la Time Warner Cable Arena) non si trasformi metaforicamente in un vespaio di polemiche.

Questo articolo è stato pubblicato in Rumors da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.