Aggiornamenti Flash

In questa fase un po’ convulsa di mercato e non solo, cerchiamo di dare qualche informazione in più rigardo ai nostri Hornets.

Intanto Bismack Biyombo ha rifirmato con gli Charlotte Hornets per un anno, i più attenti lo sapevano già.

Ciò che non si conosceva era l’entità del suo stipendio, il quale sarà di 2,3 milioni.

In un ambiente piuttosto cheto come quello degli Hornets degli ultimi anni, gettate un sasso di nome LaVar nello stagno e otterrete delle onde di propagazione mediatica non indifferenti.

Il Mr. Satan (ミスター・サタン) del basket continua a dar spettacolo, ahimè, in ambito trash.

Nel 2017, LaVar Ball affermò che avrebbe battuto MJ in qualsiasi circostanza.

L’assurda affermazione gli costò un certo sbeffeggiamento da parte dell’opinione pubblica e anche Jordan finì per rispondere.
Probabilmente LaVar sarà un uomo molto più bravo nel curare il proprio business rispetto al campo, ecco la trovata geniale udita a TMZ Sports:
“Vedrai me e Mike giocare per il piccolo prezzo di $ 200 milioni in pay-per-view. Se manca un dollaro, non giochiamo”, ha detto Ball”.

Ovviamente, LaVar ha detto anche di non aver parlato con Jordan della partita ma quello era il suo prezzo, tuttavia, ha anche ammesso che una partita del genere sarebbe molto improbabile.
“Realisticamente, nessuno di noi lo farà. Abbiamo più di 50 anni!”, Ball ha detto.

Dall’altra parte MJ ha fatto beneficenza ma siccome “la beneficenza si fa ma non si dice” mi limiterò a un: “Bravo MJ” ma cerca di non farla (involontariamente) sponsorizzare troppo”.


Charlotte intanto cerca di lavorare con Boston per una sign and trade su Hayward che, verrebbe rifirmato dai Celtics per 30 milioni e girato agli Hornets, il che, per la trade player exception, permetterebbe a Boston di avere quel benefit per poter andare a spendere quei soldi sul mercato.

Lo scorso anno, dopo la decisione di Kemba di andare ai Celtics, fu Rozier, proprio da Boston, a esser spedito con una sign and trade a Charlotte.

Gli Hornets però devono liberarsi del dead cap di Batum prima.

I suoi nove milioni o poco più (il contratto era di 27 milioni e per le regole NBA si spalma in tre anni perché si moltiplicano gli anni rimanenti, uno, per due e si aggiunge un anno, quindi alla fine fanno tre) pesano sul bilancio di Charlotte che potrebbe tuttavia liberarsene se una delle squadre interessate al galletto fosse disposta ad accoglierlo.

Se con Boston la leva finanziaria però è tutta dalla parte dei Calabroni, qui, non è ancora ben chiaro cosa Charlotte possa permettersi di mettere nel pacchetto poiché, se non in caso di geniale trade win to win, è chiaro che l’interesse maggiore sia quello di Charlotte di liberarsi di un costo improduttivo.

Bucks, Clippers, Jazz, Nets, Raptors e Warriors hanno chiesto notizie su di lui al suo agente ma ieri sono emerse le possibilità sul mercato più realisticamente attinenti ad assorbire il mega-contratto dello swingman francese.

New York e Oklahoma City con il manager dei secondi, Sam Presti, molto attivo sul mercato e la sua franchigia che potrebbe avere le caratteristiche adatte per ammortizzare il contratto del francese che scadrà tra un anno.

Con New York si parla più di giocatori (i soliti nomi caldi: Rozier, Monk, Zeller) ma in realtà sono aperte terze ipotesi, de facto, gli Hornets stanno cercando un team per non aver il contratto del francese a dover pesare a lungo termine.

In ultimo, ecco l’appendice sull’ultimo giocatore rimasto fuori dalle presentazionidei nuovi arrivi che troverete nel pezzo precedente.

Nate Darling, il 19 novembre, ha firmato un contratto two-way con Charlotte.

Dall’account Twitter del giocatore.

196 cm per 91 kg, la shooting guard canadese è nata il 30 agosto 1998.

Un bel tiratore da fuori, indubbiamente, il che avrà ingolosito gli Hornets e un Borrego alla ricerca di un gioco che abbia sfoghi sul perimetro per colpire in pieno stile NBA moderna.

Con 21 punti, 3,9 rimbalzi e 2,8 assist di media a partita, il prodotto di Delaware ha deciso di rendersi eleggibile per il Draft ma anche se è andato undrafted, le sue abilità gli hanno consentito di rientrare dalla porta di servizio.

Certamente, per la particolarità del contratto, se non sarà convertito, Nate, giocherà per la maggior parte del tempo con i Greensboro Swarm, la squadra affiliata a Charlotte nella lega di sviluppo NBA.

Come nota a margine direi di esser abbastanza soddisfatto del mercato degli Hornets ma mancherebbe un centro che sappia fare la differenza e il tempo scorre mentre gli Hornets rimangono impantanati nelle sabbie mobili del contratto di Batum, così i migliori centri disponibili firmano per altri team, l’ultimo è stato Hassan Whiteside che ha trovato un accordo con i Sacramento Kings.

Vedremo se Charlotte riuscirà a completare il capolavoro finale (sul controverso discorso Hayward ne parleremo) portando un centro di valore – magari scambiando Zeller con Richards che probabilmente rimarrà fuori dal roster originale – a completare il roster cercando però di non perdere troppi uomini validi che portino punti dalla panchina.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.