Double Martin

Un po’ a sorpresa gli Hornets hanno raddoppiato i Martin.

I confondibili gemelli Caleb & Cody Martin, M& M’s brothers.

Il presidente delle operazioni di mercato e direttore generale degli Hornets, Mitch Kupchak ha annunciato oggi che il team ha firmato Cody Martin ma anche il free agent Caleb Martin.

Non si conoscono ancora modalità delle due operazioni.

Era nell’aria per esigenza e dalle dichiarazioni precedenti di Kupchak che Cody Martin, scelto con la 36^ in questo Draft sarebbe rimasto nel roster.

Nel 2017-18, Martin è stato nominato MWC Defensive Player of the Year e selezionato per All-MWC Second Team e MWC All-Defensive Team, ciò non è male in un team che si è privato del proprio talento offensivo (Walker, Parker, Lamb e Frank) e dovrà sopperire a queste lacune e alle esigenze del match con la difesa se vuole vincere qualche partita.


Caleb Martin è più offensivo del gemello di Cody, entrambi (ovviamente) nati il 28 settembre a Mocksville in North Carolina e trasferitisi in Nevada, se rimarrà nei 15, giocare come ala mentre Cody potrebbe slittare al ruolo di guardia (entrambi possono occupare più posizioni come voleva a Nevada il loro allenatore Musselman), ovviamente tra le seconde linee.

Caleb Martin ritwitta dal sito ufficiale degli Hornets la doppia firma.

Andato undrafted in questo Draft il free agent chiamato a sorpresa ha una media di 19,2 punti, 5,1 rimbalzi e 2,8 assist in 34,1 minuti a partita come senior nel 2018-19, statistiche non malvagie come aggiungendo la nomina per la prima squadra 2018-19 All-MWC e per la squadra difensiva MWC. Buon tiratore da tre punti e stealer potrebbe aiutare gli Hornets nel tiro da fuori come Borrego vorrebbe e aiutare la squadra a rubare palloni, statistica nella quale gli Hornets negli ultimi anni sono stati piuttosto deficitari.


Tra le curiosità, oltre a seguire gli stessi corsi e a protendere nel fare le cose sempre insieme, al loro ultimo anno di scuola superiore, Cody e Caleb Martin hanno fatto qualcosa di insolito per le prospettive di futuri giocatori NBA, ossia hanno trovato lavoro alla Wal-Mart.

Ne fine settimana indossavano pettorine blu per raccogliere i carrelli lasciati in giro nel parkeggio del supermarket.

Si erano resi conto dei sacrifici che la madre aveva fatto nel crescere tre ragazzi da soli.

Volevano dare una mano in qualunque piccolo modo possibile.

“So che potrebbe sembrare cliché e banale”, dice Cody, “ma lei è il nostro eroe”.

La perseveranza e l’amore della loro mamma, Jenny Bennett, è forse stato uno dei trucchi per avere una costanza (oltre alle doti atletiche) che oggi li ha portati i NBA.

I gemelli Martin nativi di Mocksville tornano quindi nella Carolina del Nord e chissà se “Kup” avrà pensato al buon Oronzo Canà che usava il modulo 5-5-5 per sopperire alle evidenti difficoltà tecniche mentre in questo caso per confondere gli avversari basterà schierare i due twin…

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.