Flash News: Oubre Jr. e tagli

Gli Hornets nella giornata odierna stanno mettendo a punto molti aggiustamenti per la prossima stagione in attesa di un fantomatico centro così capita che l’estensione garantita a coach James Borrego di solo un anno stia per essere prolungata pluriennalmente scrive su Twitter Adrian Wojnarowski di ESPN.

Ovviamente il tutto si inserisce in un contesto di maggior fiducia e tranquillità tra la franchigia e l’allenatore.
Il suo record attuale è di 95-124 ma ovviamente dal punto di vista dei risultati non fa tutto testo avendo avuto in mano per due anni su tre un progetto in ricostruzione.
L’anno prossimo Borrego avrà in mano ancora una squadra giovane ma l’innesto di Kelly Oubre Jr. (firmato in giornata) dopo un rallentamento dovuto a limature contrattuali nella giornata di ieri (contratto di due anni a circa 12,5 milioni a stagione anziché i 13 inizialmente previsti) potrebbe dare una mano alla squadra a essere più competitiva anche nel caso in cui Hayward (trade kicker del 15%) lasci in North Carolina o subisca malauguratamente un nuovo infortunio.

Foto tratta dal sito ufficiale degli Charlotte Hornets.

Gli Hornets avranno quindi più profondità nel settore ali con un giocatore che potrebbe essere uno dei migliori difensori perimetrali del team se non il migliore (settore nel quale eravamo carenti) visto l’atletismo e la versatilità.

L’ex Guerriero offre a Charlotte anche i punti (probabilmente partendo dalla panchina) che garantivano Monk e Graham.

Inoltre, anche se trascurabile, gli Hornets hanno acquisito Wes Iwundu, una scelta protetta del primo round del Draft 2022, corrispettivo in ​​denaro da New Orleans oltre i diritti al Draft di Tyler Harvey da Memphis in cambio dell’invio di Graham ai Pelicans come parte di una trade ampliata a tre squadre.
Indiscrezioni dicono che la scelta di New Orleans dovrebbe essere protetta fino alla 14, nel caso inverso gli Hornets dovrebbero pescare una scelta al secondo turno 2022 e gli Hornets riceveranno anche una scelta del secondo giro 2024 sempre da New Orleans.
Iwundu è un veterano di quattro anni con una media di 4,3 punti e 2,4 rimbalzi in 16,8 minuti a partita.

È apparso in 223 partite con Orlando, New Orleans e Dallas.
Harvey è stato selezionato come 51° assoluto dai Magic nel 2015.

Dopo le ufficializzazioni di ieri di Thor e Plumlee gli Hornets dovevano tagliare qualcuno.

Uno dei giocatori a farne le spese è stato Caleb Martin, non avremo più quindi l’imbarazzo di capire quale sia Cody e quale sia Caleb.
Nelle sue due stagioni con Charlotte dal 2019-21, Martin ha segnato una media di 5,3 punti, 2,5 rimbalzi e 1,3 assist in 16,0 minuti a partita in 71 partite in carriera.

Altra vittima del nuovo corso degli Hornets è stato Bismack Biyombo poiché gli Hornets, scaduto il contratto, non hanno pensato a una sua nuova firma come previsto.

Oltre a Biz, Charlotte ha rinunciato al play Brad Wanamaker (sogno della Virtus Bologna), e ai diritti dei due ex two-way contract: Nate Darling e Grant Riller.

A rischio anche altri giocatori, tra l’altro – grazie per l’imbeccata a Filippo Barresi – pare che Charlotte possa con qualche cavillo (se volesse) tagliare anche il contratto di McDaniels che avrebbe dovuto essere garantito se non fosse stato tagliato entro il primo agosto.

C’è una sovrabbondanza di lunghi non esattamente strepitosi ma sapere di avere una squadra competitiva per la prossima stagione ai nastri di partenza sarebbe un buon viatico per il futuro, manca un centro che sia qualcosa più di Plumlee (buon secondo), forse dovremmo sacrificare qualcosa ma in una multitrade si potrebbe fare il passo finale (finora per quello che ha fatto Kupchak per le possibilità di Charlotte devo dire che se non è il massimo, lo è quasi) per presentarsi finalmente agguerriti al via della 2021/22 come dei veri calabroni.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.